Turi: il sindacato è dalla parte della modernizzazione. La scuola italiana cresce in qualità e inclusione. Non va riportata indietro.

05 APRILE 2016

Turi: il sindacato è dalla parte della modernizzazione. La scuola italiana cresce in qualità e inclusione. Non va riportata indietro.

4-5 APRILE|ROMA|CONFERENZA IE|DELEGATI PAESI OCSE 

Una riforma deve essere costruita su punti fermi: un sufficiente livello di coinvolgimento del personale che deve dare continuità all’azione educativa e la salvaguardia dei principi di libertà e di indipendenza che in ogni scuola, a qualunque latitudine si trovi, deve essere garantita.

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ADESSO SONO NEGATI Anche I diritti consolidati ed elementari: Diritto allo studio Incomprensibile chiusura del Direttore Regionale

 

5 aprile 2016,  lettera di protesta unitaria delle segreterie regionali: Al Vice Capo di Gabinetto del MIUR Dott. Rocco Pinneri  e per conoscenza al Direttore Regionale per la Sicilia,  Dott.ssa Maria Luisa Altomonte.

OGGETTO: mancato riconoscimento del diritto ai permessi studio Comparto Scuola regione Sicilia per l’anno 2016.

Si ritiene doveroso segnalare per gli opportuni e urgenti provvedimenti di competenza il perdurante mancato riconoscimento del diritto ai permessi studio nei confronti di tutto il personale docente e non docente in servizio presso la Regione Sicilia nel corrente anno 2016, con conseguente violazione del principio di uguaglianza di cui all’art. 3 Costituzione, non riscontrandosi casi analoghi in altre regioni d’Italia.

Anche se la vicenda trae origine da ritardi nella contrattazione regionale in materia, prevista dagli artt.4 comma 4 lettera a) e 64 comma 10 del CCNL Comparto Scuola, e da osservazioni mosse dall’organo centrale di controllo all’ipotesi di contratto sottoscritta in data 21/01/2016, indipendentemente da ogni valutazione di merito sul contenuto delle osservazioni mosse, appare incomprensibile la sospensione “sine die” dei permessi prodotta nei fatti dalla nota USR Sicilia prot. n.4432 del 08/03/2016.

Pertanto, poiché le scriventi OO. SS. considerano inaccettabile che, alla data odierna, il personale della scuola siciliana non possa usufruire di un diritto garantito dal nostro ordinamento, considerata la mancata sottoscrizione di un contratto integrativo regionale si sollecita l’applicazione degli effetti giuridici del vecchio contratto che, in base all’art 13 del testo sottoscritto in data 21/12/2011, dovevano comunque prodursi fino alla sottoscrizione del nuovo e comunque sino all’adozione di un nuovo provvedimento amministrativo.

Si rimane in attesa di tempestivo e cortese riscontro.

Flc CGIL :Graziamaria Pistorino.    CISL Scuola:Francesca Bellia.    UIL Scuola : Claudio Parasporo.      Confsal Michele Romeo. GILDA Unams Giuseppina Dieli

 

 

MOBILITAZIONE DI TUTTO IL PERSONALE SCOLASTICO. RACCOLTA FIRME. CONDIVIDETE, DIVULGATE, ADERITE.

4 APRILE 2016

RACCOLTA FIRME. Invito-esortazione di adesione corale e generale.
Registriamo e purtroppo constatiamo continuamente e malauguratamente, che la scuola sta vivendo un processo di transizione con imposizioni dall’alto e con una tendenza al verticismo che sta snaturando il valore della collegialità. Un passaggio di verso sicuramente destabilizzante poiché l’azione del Governo e l’interpretazione del MIUR, ostaggio e tenuto al legaccio dalla fanta politica, sviliscono, ad ogni iniziativa, la Mission della scuola, devastano quello che funzionava, pasticciano sul da farsi. Tutto ciò è implicito nella legge 107 che per molti suoi aspetti non possiamo fare altro che continuare a contrastare con azioni forti e coese. Proteste e proposte.  

Abbiamo dato inizio ad una nuova mobilitazione unitaria il cui primo obiettivo è il RINNOVO DEL CONTRATTO e il conseguente adeguamento stipendiale. Non è piu’ accettabile che i nostri stipendi restino fermi al palo fissato in un contratto nato per il biennio economico 2007/2009, così’ come non è accettabile un’imposizione dall’alto, attraverso la legge 107, di temi e questioni come IL BONUS VALORIZZAZIONE e LA CHIAMATA DIRETTA DEI DIRIGENTI. Sono parte integrante dell’iniziativa anche le rivendicazioni dei diritti del personale Ata, senza il cui determinante lavoro la scuola non può funzionare.
Per queste ragioni abbiamo avviato la raccolta delle firme per una grande petizione nazionale che dovrà dare luogo ad una assemblea nazionale delle rsu/rsa il 28 aprile 2016. In quella sede poi decideremo tutte le ulteriori iniziative da intraprendere.

Dobbiamo di nuovo dare vita ad un grande dibattito e confronto nelle nostre istituzioni scolastiche e la raccolta delle firme è un primo passaggio molto importante. Vi invito ad intensificare la raccolta.  Vi chiedo uno sforzo affinchè TUTTO il personale scolastico DI TUTTE istituzioni sia coinvolto.
Dobbiamo dare un segnale forte e deciso e soprattutto RIPRENDIAMOCI il giusto protagonismo atteso che il nostro lavoro quotidiano, fatto di impegno e dedizione, merita . È IL NOSTRO LAVORO CHE FA LA SCUOLA. LA VERA BUONA SCUOLA.

Resto a disposizione, insieme a tutta la struttura Uil Scuola di Catania.
UNITI VINCIAMO SEMPRE
salvo mavica, segretario territoriale generale.

GRANDE Manifestazione unitaria del 2 aprile 2016, Catania Intervento del segretario generale UIL Fortunato Parisi

UIL SEGRETERIA TERRITORIALE CATANIA                   comunicato stampa
Intervento del segretario generale UIL Fortunato Parisi
SINTESI

Solidarietà, flessibilità, equità. E certezze per tutti nel sistema pensionistico. Queste le richieste di elementare rispetto dei diritti di cittadinanza che, da Catania come da ogni parte d’Italia, Cgil-Cisl-Uil lanciano al Governo.
Serve una riforma condivisa con i sindacati per porre rimedio ai disastri prodotti dalla Fornero. Disastri che noi denunciamo ormai da anni!
È necessario riparare i guasti presenti e futuri. Il PRESENTE è segnato dal dramma degli esodati e dallo scandaloso trattamento riservato a tanti anziani, tartassati e costretti a percepire pensioni da fame. A Catania più che altrove, intanto, questi pensionati garantiscono dignità e sopravvivenza a molte famiglie strette tra mancanza di occupazione e carenze sempre più vistose della rete di servizio sociale. Il PRESENTE, inoltre, è caratterizzato da norme che penalizzano le donne, ignorano i lavori usuranti e creano storture. Ad esempio, a danno del personale scolastico e ferroviario.
Sofferenze e iniquità del PRESENTE si sommano ai timori per il FUTURO. Questo Paese rischia di essere popolato da cittadini che non avranno pensioni dignitose per il semplice motivo che oggi non hanno lavoro dignitoso, ne adeguate tutele. Solo precarietà selvaggia. Sarebbe grave non affrontare tali e tante emergenze sociali: se il Governo non si preoccupa di tutto questo, allora che fa?!? Anzi, che ci sta a fare?!?
Come sempre nella storia di questo Paese, la Uil con Cgil e Cisl è tornata in piazza per protestare ma anche per presentare proposte concrete, immediatamente realizzabili. Servono solo quella capacità di ascolto, quella voglia di confronto, che nei Palazzi sembrano ormai essersi smarrite. Chiediamo cose semplici. Tanto per cominciare, si restituisca il maltolto ai pensionati. E venga assicurata flessibilità al sistema, perché solo il riconoscimento delle differenze consente vera eguaglianza!

VIAGGI DI ISTRUZIONE IL MINISTERO EMANERA’ UNA NUOVA CIRCOLARE

1 aprile 2016          INFORMATICONUIL

INCONTRI AL MIUR
VIAGGI DI ISTRUZIONE IL MINISTERO EMANERA’ UNA NUOVA CIRCOLARE

A seguito della nota di protesta che la UIL Scuola insieme a  CGIL CISL e SNALS ha inviato al MIUR sulle indicazione fornite alle scuole riguardo le misure di sicurezza degli alunni durante i viaggi di istruzione e le visite didattiche, si è tenuto un incontro presso la Direzione generale dello studente. Per la UIL Scuola ha partecipato Antonello Lacchei. I rappresentanti del Ministero nel prendere atto che la nota di trasmissione alle scuole del vademecum della Polizia stradale e la successiva pubblicazione di FAQ sulla materia hanno suscitato allarme nelle scuole e tra i docenti, si sono impegnati ad emanare una nuova circolare che integri la n. 291 del 1992, alla luce delle nuove esigenze rappresentate dal Ministero dell’interno e nel rispetto delle norme contrattuali vigenti.

La UIL scuola nel ribadire la netta contrarietà all’attribuzione di compiti e responsabilità improprie al personale scolastico ha anche evidenziato la necessità del superamento della logica del massimo ribasso nell’acquisto di beni e servizi e del recupero della centralità ruolo degli Organi collegiali nella progettazione organizzativa e didattica che è il fulcro del progetto della scuola autonoma che non può ridursi ad un aumento degli impegni burocratici, a scapito della qualità e della sicurezza. In quella sede, come nelle altre, è stato chiesto un maggior rispetto dei tempi della scuola e stigmatizzato l’uso distorto dello strumento FAQ.

Ancora una volta dobbiamo rilevare come il modello della legge 107/2015 è sbagliato; invece di ampliare l’autonomia delle scuole ne limita la portata fino a considerare l’ipotesi di non fare più visite didattiche, a causa di circolari eterodirette che descrivono improbabili procedure burocratiche che non tengono in nessuna considerazione la specificità e le peculiarità della scuola.

La scuola deve poter disporre del massimo di  autonomia il cui supporto è costituito dall’aggregato sociale di riferimento che la sorregge e le dà sostanza, una sostanza che trova la sua funzione di vera rappresentata negli organi collegiali.
Nella fattispecie il Consiglio di istituto, in cui sono rappresentati i genitori, gli studenti (per le scuole superiori), i docenti ed il personale ATA, lo stesso Dirigente scolastico, possono benissimo valutare l’affidabilità delle aziende fornitrici del servizio, chiedere le dovute garanzie e non limitarsi a considerare solo il livello di costo. 
Una valutazione che deve poter  trovare il giusto equilibrio tra costo del servizio e la garanzia  della massima sicurezza degli alunni e del personale impegnato nelle visite didattiche che sono elemento essenziale dell’offerta formativa, necessaria per la crescita culturale dei nostri ragazzi.
E’ l’ennesima riprova che situazioni complesse come la gestione di una scuola non possono essere affidate in maniera estemporanea alla responsabilità dei singoli, siano essi i dirigenti, piuttosto che  docenti, ma corroborati da delibere collegiali che definiscano i criteri e i modi, frutto della partecipazione e dell’ autogoverno dell’istituzione scolastica. L’alternativa è una scuola burocratica che come nel caso delle visite guidate, invece di trovare soluzioni utili per la qualità della propria funzione,  arriva  addirittura ad abdicare al suo ruolo formativo.