Formazione professionale, firmato il nuovo contratto. D’Aprile (Uil Scuola Rua): “Finalmente dopo 10 anni di attesa”

Giuseppe D’Aprile – 

E’ stato firmato il rinnovo del Contratto 2024-27 del settore della Formazione Professionale dopo dieci anni di attesa. “Un percorso lungo e difficile”, ha detto all’Adnkronos Giuseppe D’Aprile, segretario generale Uil Scuola Rua sottolineando che è stata “portata a termine una delle rivendicazioni del nostro Congresso”.

Questa è la testimonianza che quando i contratti sono migliorativi rispetto ai precedenti si sottoscrivono. Un percorso lungo, complicato e gravoso ma responsabile, anche considerando le difficili, ed in alcuni casi insostenibili, situazioni in cui versa la formazione professionale. – continua D’Aprile – Dopo una trattativa lunga è stato sottoscritto definitivamente il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (Ccnl) per il periodo 2024-27 nel settore della Formazione Professionale. Un passo importante che ha richiesto dieci anni di attesa“.

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Scuola: D’Aprile (Uil) “Contro la violenza ripristinare cultura del rispetto”.


ROMA (ITALPRESS) – Per affrontare il problema della violenza contro il personale scolastico, bisogna “ripristinare la cultura del rispetto, che significa anche riconoscere e far capire gli errori agli alunni o anche al personale, all’interno del proprio ambiente, dove questi errori vengono commessi”. Lo ha detto Giuseppe D’Aprile, segretario generale Uil Scuola Rua, in un’intervista alla Italpress.
“Il ministro Valditara ci è sembrato molto sensibile” a questo tema ma “noi non siamo d’accordo ad esempio con la proposta di legge che, per le sospensioni superiori a due giorni, prevede di mandare i ragazzi nelle comunità tipo lavori socialmente utili: il recupero del rispetto va fatto nello stesso luogo dove manca, cioè all’interno delle scuole, sottolinea.
Oltre alla violenza contro il personale, uno dei problemi della scuola è il precariato. “Oggi la scuola conta 235 mila precari, persone che vengono assunte a settembre e licenziate a giugno: innanzitutto ci sono delle conseguenze precise che vanno a ricadere sulla qualità della didattica” e sulla “continuità, perché l’insegnante cambia di anno in anno o addirittura più volte nello stesso anno. Abbiamo proposto delle soluzioni al ministro Valditara, soltanto facendo una quantificazione di somme”, considerando “quanto costa licenziare un precario il 30 giugno e quanto riassumerlo a settembre, perché non dimentichiamo che quel precario percepisce comunque l’indennità di disoccupazione a luglio e agosto”. Stabilizzare uno di quei precari “costa allo Stato solo 725 euro”, quindi “assumere oltre 200 mila precari costerebbe complessivamente 180 milioni di euro: se pensiamo che le finanziarie si aggirano intorno ai 35 miliardi di euro, prendere 180 milioni si potrebbe fare, basta solo la volontà politica”.

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LPN-Scuola: Uil, politica fa marcia indietro e va nella nostra direzione.


Roma, 7 feb. (LaPresse) – “Da fonti ufficiose apprendiamo che le forze politiche stanno rimodulando l’emendamento al Milleproroghe che prevedeva lo slittamento delle graduatorie di terza fascia Ata nel 2025. Si tratterebbe di un passo importante verso la tutela dei diritti del personale della scuola”. Così il Segretario generale Uil Scuola Rua D’Aprile.

La Uil Scuola Rua, “coerentemente con quanto dichiarato nelle scorse settimane – ricorda il Segretario – continua a sostenere la necessità di non procrastinare ulteriormente il bando di terza fascia ATA. Tale slittamento comporterebbe un grave danno ai diritti legittimi di coloro che aspettano di poter aggiornare o inserirsi nelle graduatorie. La coerenza nella difesa di questi diritti è fondamentale per la Uil, che continua ad opporsi fermamente a qualunque proposta di rinvio”.

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Uil, ‘impegno per il sud resta sulla carta, propaganda governo’. ‘Costruire una mobilitazione per evitare di allargare il gap’

(ANSA) – ROMA, 15 GEN – “L’impegno per il Sud rimane sulla carta, nella propaganda di chi governa, e il Mezzogiorno viene trattato come l’alunno indisciplinato che crea solo problemi. Contro un doppio registro non rimane altro da fare che costruire una ferma mobilitazione per evitare che si allarghi il gap tra Nord e Sud e che si allontani il Mezzogiorno dall’Europa”. Lo afferma il segretario confederale della Uil, Santo Biondo.Il governo, da un lato – sostiene -, spinge sul pedale dell’acceleratore dell’autonomia regionale, dall’altro, sottrae alle stesse regioni ampi margini di autonomia, quando dice loro di distogliere dai Por, dal Fesr, dal Fondo di coesione sociale e dagli stanziamenti nazionali le risorse destinate allo sviluppo del territorio. Un atteggiamento incoerente da parte di un governo bipolare che, inoltre, alla chetichella, consuma l’ennesimo scippo contro il Mezzogiorno cancellando dalla legge di Bilancio, con un tratto di bianchetto, 3,5 miliardi del Fondo perequativo infrastrutturale. Una dote finanziaria, quest’ultima, che doveva servire per mettere in sicurezza ospedali e scuole, per costruire nuove strade e ferrovie, per rilanciare porti e aeroporti, per costruire nuove condutture di gas e acqua. Ancora oggi, poi, non trova riscontro sui territori la clausola del 34% di investimenti ordinari dello Stato per le Regioni meridionali. Per non parlare, infine, della decisione di portare a palazzo Chigi la gestione delle otto Zes meridionali e di concentrarle in una Zes unica”, conclude Biondo. (ANSA).

Uil, ‘no all’autonomia differenziata, divide il Paese’ ‘Non possiamo permetterci diritti garantiti in base alla zona’


   

(ANSA) – ROMA, 15 GEN – “L’inizio domani del dibattito in aula del Senato sul progetto di legge sull’autonomia differenziata e i tempi contingentati per il suo via libera non sono proprio un buon presagio per il nostro Paese. Si tratta di una riforma che rischia di scavare un’ulteriore profonda frattura tra i diversi territori e di accentuarne i divari, fino ad arrivare vicino alla ‘disgregazione’ del nostro già fragile Stato nazionale, aumentando le disuguaglianze sociali e territoriali”. Lo afferma la segretaria confederale della Uil, Ivana Veronese. “Non ci possiamo permettere che i diritti di cittadinanza siano garantiti a seconda della zona geografica in cui si nasce o si risiede. Il tutto – prosegue – con il paradosso che i Livelli essenziali delle prestazioni a garanzia dei diritti civili e sociali, come previsto in Costituzione, non sono ancora stati definiti; anzi, c’è stata una proroga al 31 dicembre 2024, dell’attività della Cabina di regia per la loro determinazione”. Veronese rimarca che “per noi ci sono diritti fondamentali delle persone che non possono e non devono essere oggetto di autonomia differenziata: ci riferiamo al diritto all’istruzione, al diritto alla salute e sicurezza, al diritto al lavoro. Sono diritti centrali al pari di quelli civili del voto, della libertà, della partecipazione, del rispetto della dignità delle persone. Per questo siamo contrari a questo disegno di legge”. (ANSA).

L’organico del personale docente è rimasto pressoché invariato rispetto a quello dello scorso anno. Continuiamo a sostenere la nostra contrarietà su diversi punti. Report della Uil Scuola Rua dopo la riunione con il Ministero sulla dotazione organica del personale docente per l’anno scolastico 2024-25.

I posti di educazione motoria attivati nelle classi IV e V della scuola primaria sono ad invarianza di organico. Abbiamo più volte ribadito come, a regime, tale provvedimento determinerà una riduzione dei posti comuni e di sostegno e una riduzione del numero di classi complessivamente autorizzabili sui territori. Non si tratta infatti di posti o ore aggiuntive, ma autorizzabili nel limite delle risorse finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente e a invarianza di dotazione organica complessiva vigente” .

Per quanto riguarda i posti di sostegno la Uil Scuola rileva che “dopo l’incremento di 9.000 posti per l’a.s. 2023/24, previsto dalla legge di bilancio del 2020, l’organico resta invariato per l’a.s. 2024/25. Abbiamo ricordato come l’aumento dei posti in organico di diritto per il 2023/24 deriva da un piano più ampio che prevede sostanzialmente una riduzione delle risorse di personale specializzato per l’insegnamento agli alunni con disabilità“.

La trasformazione dell’intero organico di fatto in organico di diritto resta, per la UIL, un punto imprescindibile, soprattutto per i posti di sostegno, che permetterebbe non solo di assumere il personale precario su tutti i posti vacanti oggi disponibili ma soprattutto eviterebbe un numero esorbitante di supplenti che non garantiscono la continuità didattica agli alunni con disabilità. Il costo della stabilizzazione per ogni precario – da noi quantificato attraverso un recente studio – è di circa 720 euro“.

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Autonomia: Uil Scuola, continuiamo a difendere la scuola STATALE.



Ora tocca alla politica” (ANSA) – ROMA, 02 GEN – “A metà gennaio il Disegno di Legge Calderoli torna in discussione al Senato ed è necessario che la politica batta un colpo. Che questa idea piaccia alla Lega non è una sorpresa, ora chiediamo agli altri partiti di esprimersi chiaramente. Chi non è d’accordo con questa riforma deve dimostrarlo attraverso una opposizione reale e convincente”.
Così il segretario generale della Uil Scuola Rua Giuseppe D’Aprile.
L’autonomia differenziata potrebbe avere ricadute molto pesanti sull’istruzione – sottolinea il segretario Uil scuola – e interessare inevitabilmente contratto, reclutamento, retribuzioni, programmazione dell’offerta formativa e percorsi di alternanza scuola lavoro. Motivazioni, queste, che ci trovano fortemente contrari nel tempo e da tempo. Nel 2023 abbiamo raccolto oltre 100 mila firme contro il progetto di regionalizzazione – ricorda – un fatto importante che ha evidenziato una posizione chiara del personale della scuola. Ora – afferma – ci aspettiamo una ferma opposizione delle altre forze politiche che, ricordo, dovrebbero rappresentare anche l’opinione di quel milione di lavoratori che conoscono davvero la scuola italiana, che la fanno funzionare tutti i giorni, indipendentemente dal luogo geografico di lavoro. Occorre comprendere quanto la scuola sia collegata con il passo del Paese. Sostenerla significa investire sul futuro dell’Italia”, conclude D’Aprile. (ANSA).

Educare alle relazioni. da redazione www.orizzontescuola.it

    D’Aprile (Uil Scuola Rua): “La scuola fa già la sua parte. Lavoro insegnanti va sostenuto da famiglie e istituzioni”

“Il piano predisposto, in bozza già ad inizio autunno, dal ministro Valditara introduce l’educazione alle relazioni nelle scuole. Progetto ideato per contrastare la violenza di genere e affermare la cultura del rispetto. Utile ma non risolutivo” lo afferma Giuseppe D’Aprile, segretario generale della Uil Scuola Rua.

“Quel che appare sempre più evidente è la necessità di una alleanza che va ricostruita tra scuola e famiglia, luogo cruciale nel quale far partire ogni modello educativo durevole e condiviso. Di quante missioni sociali vogliamo far carico gli insegnanti? Esistono prigioni visibili e prigioni invisibili: la scuola ha lo scopo di educare e rendere liberi” aggiunge D’Aprile.

“Le parole pesano e sono importanti. Educare al rispetto è il primo passo. Ne siamo convinti. E la scuola in questa direzione fa già moltissimo.

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CONOSCENZA DELL’EMIGRAZIONE ITALIANA: AUDIZIONE UIL SCUOLA RUA ALLA CAMERA. L’intervento di Roberto Garofani.

28 Novembre 2023  Notizie

Il 28 novembre si è tenuta alla Camera dei Deputati un’audizione sul Disegno di legge AC-525 – Disposizioni per la promozione della conoscenza dell’emigrazione italiana nel quadro delle migrazioni contemporanee. Vi riportiamo il testo dell’intervento di Roberto Garofani della Segreteria Nazionale della Federazione Uil Scuola Rua.

VII Commissione Cultura, Scienza e Istruzione. Camera dei deputati. AUDIZIONE

Disegno di legge AC-525 — Disposizioni per la promozione della conoscenza dell’emigrazione italiana nel quadro delle migrazioni contemporanee

di iniziativa dell’Onorevole Fabio Porta

Onorevole Presidente,

Onorevoli Deputati,

La proposta di legge AC 525 “Disposizioni per la promozione della conoscenza dell’emigrazione italiana nel quadro delle migrazioni contemporanee” viene considerata della Federazione Uil Scuola Rua utile nel suo impianto generale, ma soprattutto funzionale al consolidamento della cultura della solidarietà.

Il testo riprende un’iniziativa legislativa in tal senso, che risale al 2018, ovvero la proposta per la “promozione della conoscenza dell’emigrazione italiana e delle migrazioni contemporanee” contenuta nel A.S. 2576 dell’aprile 2022, a firma dello stesso attuale proponente on. Fabio Porta, a cui avevamo già guardato con interesse e oggi, come in premessa espresso, accogliamo con convinto favore la sua rinnovata e più incisiva riproposizione.

Partendo dall’obiettivo primo della conoscenza delle molteplici ondate migratorie, di cui sono stati protagonisti gli italiani e con l’obiettivo di analizzare le ragioni sociali, politiche ed economiche che le hanno caratterizzate, abbiamo l’opportunità di far comprendere alle nuove generazioni, e forse anche a noi tutti, lo spaccato di umanità che si cela dietro una scelta, quella di abbandonare il proprio “focolare domestico”, per un’”avventura” umana i cui esiti non sono accompagnati da quasi nessuna certezza.

La costituzione, in maniera più incisiva e a cui dedicare più tempo in termini progettuali nelle istituzioni scolastiche, di un filone della conoscenza storica, quello delle migrazioni, crediamo, anzi ne siamo convinti, favorirebbe il consolidamento di quella cultura tesa a considerare l’uomo, da qualsiasi nazionalità esso provenga “cittadino del mondo”.

Si produrrebbe un processo culturale e dunque strutturale di una intelligente forma di solidarietà che partendo appunto della conoscenza sia in grado di superare stereotipi, xenofobie o false convinzioni a cominciare da quella che il migrante sia uno svantaggio invece che una risorsa.

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Scuola, Riforma dell’Istruzione Tecnica nel mirino dei sindacati: “No a logiche di mercato” 28 novembre 2023 | 17.10

da Redazione Adnkronos

Sta per approdare in Senato la riforma degli istituti tecnici e professionali del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. Critiche da Flc Cgl, Cisl e Uil.

Riforma dell’Istruzione Tecnica nel mirino dei sindacati della scuola. Sta per approdare in Senato la riforma degli istituti tecnici e professionali del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. Riduzione dei percorsi scolastici da 5 a 4 anni in via sperimentale, istituzione degli Its Academy, più ore di alternanza scuola-lavoro, ampliamento dell’offerta didattica e revisione del voto di condotta tra i punti i punti cardine della riforma del Ministero.

Fortemente contraria la Uil Scuola Rua. “Sin dall’inizio -sottolinea all’Adnkronos il segretario generale della Uil Scuola, Giuseppe D’Aprile – siamo stati fortemente contrari a questo progetto di riforma. Per questo andrebbe rivista nel suo insieme. Va in una direzione che ci preoccupa”. Secondo D’Aprile “bisognerebbe evitare l’introduzione di un meccanismo competitivo e concorrenziale regolato e condizionato dal mercato per aumentarne l’efficienza. La scuola – evidenzia – deve rimanere al di fuori delle logiche di mercato, non deve fornire competenze ma conoscenze. I ragazzi hanno bisogno di una salda articolata cultura di base e di conoscere i concetti fondamentali di ogni disciplina”.

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D’Aprile (Segretario Generale Uil Scuola Rua): “No test d’ingresso ai percorsi abilitanti, valutare l’anzianità di servizio”. Precari? “Con 180 milioni se ne stabilizzano 250 mila. Serve volontà politica”

INTERVISTA Di Ilenia Culurgioni. (da rassegna stampa da Orizzontescuola)

Merito ed esperienza: da qui bisognerebbe partire per reclutare personale qualificato, sia dirigenti scolastici sia docenti. E’ un concetto che ritorna nell’intervista rilasciata a Orizzonte Scuola da Giuseppe D’Aprile, segretario generale della Uil Scuola Rua, che ha messo insieme i numeri dei precari e i costi per stabilizzarli, arrivando alla conclusione che per assumerli servirebbero circa 180 milioni di euro e soprattutto la volontà politica.Avete criticato la bozza del concorso per Ds nella parte in cui si dice che a parità di punteggio il titolo di preferenza sarà a favore del genere maschile. Rivendicate una revisione. Cosa chiederete oltre alla questione di genere?

Abbiamo criticato la norma che prevede ciò e che ci fa fare un passo indietro di anni. L’esperienza, le capacità, le attitudini, le professionalità del personale della scuola non si possono misurare in base al sesso trincerandosi nell’applicazione di una disposizione normativa nata per il pubblico impiego.

Dimenticando ancora una volta che dirigere una scuola non è equiparabile alla dirigenza pubblica. Abbiamo già chiesto che la preferenza venga eliminata dal testo.

Resta la nostra perplessità sul numero dei posti disponibili per i concorsi nei tre anni scolastici 2023/2024, 2024/2025 e 2025/2026 soprattutto per le regioni del nord, in cui la piaga delle reggenze è ancora elevatissima anche dopo le immissioni in ruolo di quest’anno. Servono tempi certi per una procedura concorsuale che nel passato ha impiegato tempi lunghissimi. La pubblicazione dei bandi deve essere immediata perché il rischio è quello di iniziare il nuovo anno scolastico senza aver nominato i nuovi Dirigenti Scolastici.

Si prevede un aumento stipendiale di circa 200 euro; a dicembre l’assegno per l’indennità di vacanza contrattuale: pensate si stia andando nella giusta direzione per la valorizzazione del personale scolastico partendo appunto da retribuzioni adeguate?

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Nel pomeriggio il Sindaco della Città di Misterbianco, Dr.Corsaro Marco, unitamente al consigliere Manuel Sofia,  hanno ricevuto presso la casa comunale, Eugenio Tumbarello – direttore Irase Nazionale –  Istituto per la ricerca Accademica sociale,  accreditato MIM,  Nunzio Fulvio, concittadino,  nelle vesti di dirigente sindacale e Salvo Mavica, coordinatore territoriale Federazione Uil Scuola Rua città metropolitana Catania, in delegazione, in quanto presenti alla Fiera Didacta Italia edizione siciliana. Misterbianco (CT) – 12, 13 e 14 ottobre 2023,   nello stand 37B, Padiglione B1 presso L’ Ente fieristico “Sicilia Fiera Exibition Meeting Hub”.

E’ la seconda edizione di DIDACTA ITALIA – Edizione Siciliana, organizzata da Firenze Fiera in collaborazione con la Regione Siciliana e la partnership scientifica di INDIRE. L’evento è rivolto a dirigenti scolastici e docenti di tutti gli ordini di scuola, ITS, università, istituti di ricerca scientifica e di formazione professionale, oltre ai professionisti del mondo della scuola, alle aziende e a tutti gli addetti ai lavori nonché agli amministratori locali. Lo spazio dedicato alla Fiera, 22 mila metri quadrati distribuiti su 4 padiglioni, consta di un’area dedicata alla formazione con workshop immersivi, seminari e convegni, e di una sezione espositiva che ospiterà aziende leader su scala nazionale e internazionale. La mostra propone un programma scientifico di altissimo livello, che è stato messo a punto avvalendosi del contributo di un Comitato organizzatore del quale fanno parte, a fianco di Firenze Fiera, il Ministero dell’Istruzione e Merito, la Regione Siciliana, l’Assessorato all’Istruzione e l’Assessorato del territorio e dell’ambiente della Regione Siciliana, la Città metropolitana di Catania, il Comune di Catania, il Comune di Misterbianco, gli atenei di Palermo, Catania, Kore di Enna e Messina, Arpa Sicilia insieme all’USR Sicilia, USR Calabria e USR Puglia. Partner: Didacta International.

E’ stato un incontro cordiale quanto partecipato e di qualità. Il sig. sindaco, ha illustrato, con orgoglio ed a ragion veduta, alcuni aspetti dell’attività politica ed amministrativa dell’amministrazione comunale a Sua conduzione.

Grande quanto doveroso plauso al sig. sindaco Dr.Corsaro, che con  lungimiranza politica ha intravisto l’importanza nel favorire l’evento e invogliato Didacta di ritornare a Misterbianco.  Indiscusso esempio di esercizio di buone pratiche politiche che alla fine si riverberano in indubbia utilità per Misterbianco, per invogliare ad investire sul territorio l’imprenditoria locale   per rilanciare  tutto l’indotto. Siamo certi che sarà replicato anzi duplicato il grande successo dell’anno precedente. Ancora congratulazioni al giovane quanto grintoso e tenace sindaco. Auguri di buon lavoro e di buona politica. Ne abbiamo proprio bisogno. 

Salvo Mavica.

Misterbianco 11.10.2023

 

7 Ottobre 2023 . redazione….www.etneanews.it – https://go.shr.Ic/3LQAnj8

Al seminario formativo regionale della Uil Scuola sviscerati i temi più caldi del mondo della scuola

Il rinnovo del contratto collettivo nazionale della scuola e il ridimensionamento della scuola pubblica in Sicilia sono stati i temi più dibattuti al seminario di formazione per le RSU della Uil Scuola in Sicilia che si è tenuto nella Sala Conferenze dell’hotel Garden di Enna. “Diritti, qualità, solidarietà e autonomia – La scuola al centro per un futuro migliore” è il titolo del seminario di formazione dove si sono sviscerati i temi più caldi che attanagliano il mondo della scuola.

A relazionare su questi temi e a fare il punto sulle prossime iniziative sindacali della Uil Scuola: Giuseppe D’Aprile, Segretario Generale della Uil Scuola, Roberto Garofani della Segreteria Uil Scuola nazionale, Claudio Parasporo Segretario Regionale Uil Scuola Sicilia ed Eugenio Tumbarello Presidente Irase Regionale Sicilia. Un seminario particolarmente partecipato e vivace dove non sono mancati accenni polemici sul nuovo contratto collettivo nazionale caratterizzato da tante criticità e, pertanto, bocciato dalla Uil Scuola. Proprio Roberto Gafofani, della Segreteria Nazionale della Uil Scuola, ha sintetizzato con dovizia di particolari le carenze dell’attuale contratto collettivo nazionale della scuola: ‹‹La questione delle relazioni sindacali e il tema della trasparenza, la questione delle mobilità, le continue incursioni sul Fmof che diventa sempre una coperta più corta, la questione degli ordinamenti Ata con tutte le sue complessità legati agli incarichi specifici e alle posizioni economiche. Ma, anche il fatto che un pezzo della comunità educante quale quello dei Dsga venga sottratto alla comunità educante con incarichi triennali. Questi i temi, in estrema sintesi, fondamentali – conclude Roberto Garofani – che abbiamo cercato di rappresentare in occasione di questo seminario››.

Il Contratto collettivo nazionale e le sue ampie criticità sono stati anche al centro dell’intervento di Giuseppe D’aprile, Segretario Generale Uil Scuola: ‹‹Noi stiamo girando l’Italia per fare queste assemblee per confrontarci con la nostra base, non siamo oppositivi a prescindere. Stiamo cercando di capire attraverso i nostri associati e le nostre RSU se le nostre scelte sono consone e vanno, comunque, nella direzione giusta e auspicata, saranno loro a dirci l’indirizzo da seguire. Certo, i contratti a parer nostro devono essere migliorativi a quello precedente, diversamente sottoscrivere un contratto non migliorativo diventa complicato››.

A commentare la buona riuscita di questo seminario formativo regionale della Uil Scuola ci ha pensato Salvo Mavica, Coordinatore territoriale di Catania della Uil Scuola: ‹‹Oggi abbiamo celebrato una giornata di vera politica sindacale. Non c’è che da essere soddisfatti per la buona riuscita di questo seminario, soprattutto per noi che siamo sindacalisti di lungo corso, memori dell’essenza di fare sindacato. Oggi è venuto fuori il terzo settore, elemento essenziale per fare il bene dell’Italia e della scuola, perché non è possibile che i provvedimenti vengano calati dall’alto e, soprattutto, se si parla di scuola sono tenuti a parlare coloro che la scuola la conoscono, l’hanno vissuta e la vivono tutti i giorni. Oggi è un giorno importante perché abbiamo dato mandato al Segretario Generale di seguire questa linea: reclamare il diritto di cittadinanza. Bisogna recuperare la liquefazione del personale docente, anche oggi il Segretario Nazionale ha ribadito che occorre che tutta la nazione civile abbia rispetto del docente. Un po’ come era una volta››.

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SCUOLA: D’APRILE (UIL), ‘A SETTEMBRE TUTTI I PROF IN CATTEDRA? SPERIAMO PROMESSE MINISTRO SI CONCRETIZZINO


Roma, 18 ago. – (Adnkronos) “Auspichiamo che le promesse del ministro, a settembre tutti in cattedra, si possano concretizzare. Tuttavia, i recenti avvenimenti ci lasciano perplessi: dai primi dati che emergono, la call veloce non è bastata per coprire tutti i posti liberi per il personale docente, soprattutto sul sostegno, in quanto i colleghi sono stati scoraggiati per il blocco triennale sulla mobilità previsto dalla normativa vigente”. Lo afferma all’Adnkronos il Segretario generale della Uil Scuola Rua, Giuseppe D’APRILE. “A questo aggiungiamo che gli esiti delle operazioni informatizzate relative alle immissioni in ruolo, in diverse regioni, sono stati prima pubblicati, poi ritirati e poi ripubblicati il che ha causato dei forti ritardi sulle operazioni successive. – continua D’APRILE – Inoltre a settembre ci ritroveremo con oltre 200mila supplenti. Un danno soprattutto per gli alunni ai quali non viene garantita la continuità didattica tanto decantata”. “La soluzione la stiamo rilanciando da tempo: aprire il numero chiuso delle università per la specializzazione sul sostegno, utilizzare tutte le graduatorie già esistenti comprese le GPS di fascia anche su posto comune e trasformare tutti i posti da organico di fatto a organico di diritto. Inoltre, è necessaria una legge che sblocchi le assunzioni per il personale Ata. Stabilizzare 250 mila precari costa 180 milioni di euro, circa 715 euro a precario. Continueremo a rivendicarlo. Basta la volontà politica”, conclude D’APRILE.

D’Aprile (UIL Scuola): è grave il ritardo del pagamento dei compensi accessori per le attività aggiuntive svolte a.s.2022/23 da parte dei DOCENTI e del personale ATA

Malumori generalizzati non ascoltati. Queste inadempienze da parte dello Stato, “”datore di lavoro”” nascondono verità non dette? Velo pietoso sui politici e sulla attuale politica non politica.

Parliamo dei fondi MOF.

Il Segretario Generale Nazionale della UIL Scuola Rua, Giuseppe D’Aprile, fa presente di avere fatto formale richiesta, nei primi giorni del mese di agosto 2023, di informativa al Ministero dell’Istruzione e del Merito, richiedendo al Capo di Gabinetto e al Capo Dipartimento del Ministero i tempi di erogazione dei fondi del MOF alle istituzioni scolastiche che, come da contratto nazionale di lavoro, devono vedere le stesse liquidare le competenze al personale entro il mese di agosto

A fronte di una situazione di grave crisi economica che interessa soprattutto il mondo del lavoro dipendente, specifica D’Aprile, è davvero grave ritardare ulteriormente la liquidazione delle spettanze ai lavoratori della scuola per prestazioni rese mesi addietro.

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Dl Pa 2: stanziati 50 milioni per personale aggiuntivo. Scuola Valditara, misure ad ampio raggio per sostenere comparto (ANSA) – ROMA, 27 LUG

NO COMMENT sul pontificale del  ministro del MIM. che riportiamo in calce. Alcune cose giuste, ma “”ciliegine,”” rispetto alle reali necessità:

Lasciamo ogni amara considerazione alle intellighentie del mondo della scuola, degli  studenti, delle famiglie, del personale Ata, dei docenti stabilizzati e dei precari, dei dirigenti scolastici. Di chi conosce, insomma, come funziona la scuola, di chi è in trincea e che ogni giorno si danna per farla funzionare al meglio nel proprio contesto.

Amara considerazione, sicuramente occorre avere delle menti eccelse per partorire tante pochezze, di misconoscere le proposte e gli accorgimenti che invero farebbero l’interesse della funzione pubblica che espleta la scuola nel suo collettivo. Esperti nel rendere difficili le cose facili. Esperti nel togliere agli uni per dare agli altri…e dire che per voce e conti fatti del segretario generale della Ns Federazione Uil Scuola RUA , Giuseppe D’Aprile, con appena 180milioni, ovvero con c.a 900euro a testa si potevano stabilizzare oltre 200mila precari. Invece nisba, si aprono le danze con l’inumano balletto delle supplenze di ogni anno. Le ultime parole famose: a settembre tutte le cattedre e  tutti i posti coperti…avanti via, ebbene, bisogna saperle sparare grosse ed avere una grande e grossa dose di coraggio se poi, xcome ogni anno, assistiamo che fino al mese di febbraio gli ambiti territoriali cercano e nominano supplenti.

Stiamo parlando di cittadini, soggetti di diritto o sudditi semplici destinatari di provvedimenti?  Sembra di si se poi assistiamo come ogni anno alle sequenze delle operazioni di presentazione delle domande, delle GPS, delle scelte delle province nei soli giorni di sabato e domenica, le scadenze ravvicinate per tutta la marea di azioni, immissioni in ruolo, gae e Merito, ata 24 mesi., e chi più ne ha ne metta.  Annunci di Immissioni in ruolo con numeri a grosse cifre che alla fine non coprono nemmeno i posti dei pensionamenti. Scuole senza dirigenti Scolastici titolari,  reggenze affidate a Dirigenti Scolastici che a stento riescono a gestire le proprie sedi, (spesso non per colpa loro ma xchè oberati della moltitudine delle incombenze che ogni giorno si riversano ed impongono loro lavoro e decisioni) .Posti scoperti di DSGA titolari che potrebbero essere assegnati agli assistenti amministrativi che oramai da quasi un decennio svolgono le funzioni specifiche dei DSGA, etc. etc. e ci fermiamo qui per continuare a dannarci ed arrovellarci del perchè e per come il decisore politico è così avulso da queste pressanti tematiche.  Chiedo venia, proprio ci stà. s.mavica. 

da rassegna stampa .

Dl Pa 2: stanziati 50 milioni per personale aggiuntivo scuola
Valditara, misure ad ampio raggio per sostenere comparto (ANSA) – ROMA, 27 LUG – Stanziati 50 milioni per il personale aggiuntivo della scuola per il Pnrr. Nel corso della seduta odierna delle commissioni riunite I e XII della Camera dei deputati sono stati approvati importanti emendamenti al dl Pa Bis di interesse per il sistema scolastico.
Con emendamento dei relatori, nella consapevolezza della necessità di rafforzare le segreterie scolastiche in questa fase nella quale le scuole sono chiamate ad attuare la parte più consistente delle azioni previste dal Pnrr, si è previsto uno stanziamento di 50 milioni di euro per il 2023, così che, già a partire da settembre, le scuole possano dotarsi di personale amministrativo aggiuntivo, ivi compreso quello ausiliario. I
fondi sono stati reperiti nella disponibilità del ministero dell’istruzione, in considerazione del mancato avvio dei percorsi universitari di abilitazione.
“Si interviene, poi, con emendamento sostenuto dall’intera maggioranza, sui percorsi di abilitazione del personale precario della scuola, sia statale sia paritaria, valorizzando per entrambe le categorie l’esperienza professionale già prestata nel sistema nazionale d’istruzione ai fini dell’accesso ai percorsi di abilitazione da 30 CFU: sarà necessario per partecipare aver svolto sevizio per almeno tre anni, anche non continuativi, negli ultimi cinque, di cui uno almeno nella classe di concorso per la quale si sceglie di abilitarsi”, spiega una nota del ministero dell’Istruzione e del Merito.

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Bene le direttive sul precariato, non risolutiva la parte relativa al personale Ata”. Lo dice Giuseppe D’Aprile, Segretario generale Uil Scuola Rua in merito all’iter di conversione del Decreto Pa bis.

Dl Pa 2: Uil Scuola, opportuno l’emendamento sui docenti precari.
D’Aprile, ‘non risolutiva la parte relativa al personale Ata’ (ANSA) – ROMA, 27 LUG – “

“Accogliamo favorevolmente l’emendamento sui docenti precari – afferma il Segretario – una nostra rivendicazione storica, che finalmente riconosce una soluzione attesa da tempo. Da oggi coloro che hanno almeno tre anni di servizio e quelli inclusi nelle graduatorie del concorso straordinario bis potranno ottenere l’abilitazione necessaria per essere assunti a tempo indeterminato. Abbiamo più volte sollecitato il Ministero dell’Istruzione e del Merito e la politica a definire un sistema strutturato e stabile nel tempo che sia da garanzia alla formazione iniziale del personale docente e nello stesso tempo ne valorizzi l’esperienza”.
“Tuttavia, c’è un altro lato della medaglia. Con un altro emendamento, attraverso finanziamenti specifici, il Governo prevede la possibilità per le scuole di conferire incarichi a tempo determinato e fino al 31 dicembre 2023 al personale amministrativo, tecnico e ausiliario. Questo è sicuramente un passo positivo ma non risolutivo per il personale che gestisce tutta la parte amministrativa, tecnica e contabile delle scuole.

Un lavoro che non si ferma al 31 dicembre (data fissata nell’emendamento). Ribadiamo ancora la richiesta all’Esecutivo di trovare le risorse necessarie affinché le scuole possano prorogare i contratti fino alla fine dell’anno scolastico.
Misura assolutamente necessaria. Restiamo in attesa del testo definitivo per le valutazioni nel merito”, conclude la nota. (ANSA)

Bozza CCNL-Scuola: D’Aprile (Uil_Rua Scuola), non firmare è stata decisione difficile.


Roma, 14 lug. (LaPresse) – “I contratti nazionali di lavoro si sottoscrivono perché sono migliorativi rispetto al testo precedente e non è questo il caso. È stata una decisione difficile”. E’ questo il commento del segretario generale della Uil Scuola Rua, Giuseppe D’Aprile, subito dopo la mancata firma della Uil Scuola Rua del contratto nazionale, parte normativa.
La decisione, spiega, è stata presa “insieme alla nostra Confederazione e ai nostri quadri sindacali, ascoltando come sempre i lavoratori della scuola, quelli che la fanno funzionare tutti i giorni. Nel contratto che ci è stato presentato restano molte questioni aperte e non risolte – osserva il Segretario – resta il nodo politico della mobilità. È evidente che, se un contratto si sottopone ai vincoli di legge, perde la sua natura pattizia e ha poca ragione di esistere. Nell’impianto normativo del contratto vengono implementate ulteriormente le mansioni di tutto il personale ATA. Una inaccettabile ulteriore attribuzione di ruoli per cui i collaboratori scolastici, gli assistenti amministrativi e i Dsga – già oberati di incombenze a volte estranee alle loro mansioni, mette in evidenza D’Aprile — saranno soggetti ad ogni tipo di lavoro con riferimenti generici alla formazione senza che essa venga imputata a carico dell’Amministrazione.
Risulta precarizzata la figura dell’ex DSGA e degli ex assistenti amministrativi facenti funzione con l’attribuzione di incarichi triennali che – ricorda D’Aprile – abbiamo fortemente contestato per il personale docente nella Legge 107/15. Nonostante il MEF abbia autorizzato di bandire i concorsi ordinari.
Il tutto in cambio di una irrisoria valorizzazione economica che assolutamente non trova riscontro con i carichi di responsabilità e di lavoro del personale, falcidiato negli anni passati da politiche di tagli lineari e non razionali”.