Pensioni: messaggio INPS su applicazione IRPEF 2024

Roma, 22/02/2024 Circ. 4/2024 .

Il Messaggio dell’INPS del 20 febbraio 2024 ha chiarito che le nuove norme IRPEF valide per il 2024, approvate nel D.lgs. 216/2023, saranno applicate sulle pensioni e sulle prestazioni di accompagnamento a pensione assoggettate alla tassazione ordinaria ai fini IRPEF a partire da marzo 2023. Ricordiamo che il D.lgs. 216/2023 ha ridotto le aliquote IRPEF da 4 a 3, determinando l’applicazione dell’aliquota al 23% fino ai 28.000 euro, del 35% dai 28.000 fino ai 50.000 euro, del 43% oltre i 50.000 euro. Nel cedolino di marzo saranno presenti, inoltre, i conguagli relativi alle mensilità di gennaio e febbraio, ovvero saranno erogate le differenze derivanti dalle nuove aliquote IRPEF che non sono state accreditate in questi due mesi. Inoltre, viene assicurata la corresponsione del trattamento integrativo ai soggetti titolari di prestazioni di natura riconducibile al reddito da lavoro dipendente, come Ape Sociale, le prestazioni di accompagnamento all’esodo, le pensioni integrative, le pensioni complementari. Infine, l’adeguamento dell’IRPEF ha effetto anche sugli assegni straordinari del credito ordinario e cooperativo da corrispondere ai lavoratori in esodo. La Segretaria Confederale Vera Buonomo

ATTO DI MODIFICA ALLA CONVENZIONE sottoscritta tra il nostro Istituto di Patronato (ITALUIL) e IL Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, la cui efficacia decorre dall’1 dicembre 2023..

In allegato si PUBBLICA l’ATTO DI MODIFICA ALLA CONVENZIONE  sottoscritta tra il nostro Istituto di Patronato (ITALUIL) e IL Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, la cui efficacia decorre dall’1 dicembre 2023..

Nello stesso, oltre a rilevare l’esatta qualificazione delle prestazioni erogabili (28 in tutto) in convenzione,  si rileva il trattamento diversificato riservato ai lavoratori iscritti, che accedono gratuitamente alle  prestazioni, rispetto  a quelli non iscritti.

(all.n.1 – Convenzione): 20231129180905310_All.1_Atto_di_modifica_della_convenzione

  FEDERAZIONE UIL SCUOLA RUA,   Giancarlo Turi Segretario organizzativo

ANTICIPAZIONE DEL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO. DAMANDA DAL 1 FEBBRAIO. BENEFICIARI I PENSIONATI.

L’anticipazione ordinaria del Trattamento di Fine Rapporto (TFR) consente agli iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali (Fondo Credito) di ottenere anche per il 2023 l’importo del TFR maturato e non liquidato, al netto di interessi e spese, senza doverne attendere l’esigibilità e l’erogazione nei termini previsti dalla normativa vigente.

Possono richiedere l’anticipazione i pensionati che hanno confermato l’adesione al Fondo Credito per il periodo di pensione e risultano quindi iscritti alla gestione, sempre che il loro TFR sia maturato, disponibile e non ancora esigibile.

La domanda SI PRESENTA esclusivamente online, a pena di inammissibilità, a decorrere dal 1° febbraio 2023, effettuando l’accesso al servizio con le proprie credenziali SPID.

È possibile presentare la domanda di anticipazione TFR dopo la cessazione dal servizio se si è in pensione, oppure nuovamente impiegato, a condizione che il nuovo impiego comporti l’iscrizione, automatica o volontaria, alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.

Nell’ipotesi di pensionamento per Quota 100 e Quota 102, in caso di adeguamento dei requisiti di accesso al pensionamento verranno ricalcolati gli interessi applicati al finanziamento: se il richiedente è a credito, riceverà il pagamento dopo l’integrale rimborso dell’anticipazione; se è a debito, le somme dovute saranno trattenute nei limiti di legge su pensione o richieste in pagamento al beneficiario.

Il termine per la definizione del procedimento è fissato in 180 giorni.

Nella tabella allegata al Regolamento per la definizione dei termini di conclusione dei procedimenti amministrativi adottato dall’INPS ai sensi dell’art. 2 della legge n. 241/1990 e ss.mm.ii. sono riportati sia i termini di definizione dei provvedimenti stabiliti dall’Istituto superiori a quello di norma di 30 giorni, che l’indicazione del relativo responsabile.

ATTACHMENTS: Regolamento_Inps_2020

 

 

 

Trattamento di pensione anticipata e opzione donna: incontro MIM e scheda esplicativa

:      Addì 27 gennaio incontro al MI e Merito: dott.Luca  Volontè e OO.SS di  categoria.                                                                                 Informativa sulle modifiche introdotte dalla Legge di bilancio 2023 in materia di accesso al trattamento di pensione anticipata ed opzione donna. Presente il Direttore dell’INPS dr. Vito La Monica.                                                                              Per la Uil scuola ha partecipato all’incontro Enrico Bianchi

Attachments: Scheda UIL Scuola Rua pensione anticipata e opzione donna

 

Indennità una tantum di 200 euro per i lavoratori precari della Scuola.-

Come noto, l’indennità una tantum (detta anche Bonus 200 euro) è un sostegno economico, istituito previsto dal decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50 e rivolto a:
– titolari di un rapporto di lavoro in essere al mese di luglio 2022 (articolo 31), ovvero
– beneficiari di indennità di disoccupazione (NASpI o DIS-COLL) nel mese di giugno 2022 (articolo 32, comma 9).

I lavoratori che hanno concluso il contratto di lavoro nella scuola al 30 giugno 2022, ovvero fino alla fine delle lezioni, non si sono visti attribuire detta indennità, proprio perchè non si trovavano in nessuna delle due fattispecie previste.Carmelo Sciuto
Direttore Provinciale INPS Catania__________________________________________
INPS: diamo all’Italia la forza del Noi
https://italiadelnoi.it

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PENSIONAMENTI dal 1° settembre 2023. CHI POTRA’ PRESENTARE LE DOMANDE. Dimissioni dal servizio: dettagli tecnici.

Il giorno 08 settembre 2022 è stata diramata, d’intesa con l’Inps e dopo confronto sindacale, la circolare applicativa del decreto ministeriale 238, con la quale il MI detta le disposizioni per i pensionamenti dal 1° settembre 2023.

Tutti coloro che sono interessati e che possiedono i requisiti previsti dalla tabella allegata alla circolare, dovranno presentare le dimissioni dal servizio dal 19 settembre al 21 ottobre 2022, avvalendosi delle istanze Polis.

Il termine del 21 ottobre vale per tutto il personale della scuola. 

Per i dirigenti scolastici, la scadenza è il 28 febbraio 2023.

Coloro che possiedono i requisiti della Legge Fornero e non hanno compiuto ancora 65 anni, possono chiedere il pensionamento e, contestualmente, la permanenza in servizio a tempo parziale, nei limiti dei posti disponibili. Il termine del 21 ottobre dovrà essere osservato anche da coloro che, compiendo 67 anni entro il 31 agosto 2023 e non possedendo minimo 20 anni di contribuzione, chiedono la permanenza in servizio fino a 71 anni, per raggiungere il requisito minimo per avere diritto a pensione (20 anni). Tale richiesta sarà presentata in modalità cartacea al dirigente della scuola di servizio.

Il personale in servizio nelle scuole italiane all’estero potrà utilizzare la modalità cartacea, per dare le dimissioni, inviando la richiesta al dirigente della scuola di servizio.

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NOTA MINISTERIALE PER QUOTA 102, NUOVA OPZIONE DONNA E APE SOCIALE.

 

Cessazioni dal servizio del personale scolastico dal 1° settembre 2022, a seguito delle disposizioni in materia di accesso al trattamento di pensione anticipata, introdotte dall’art.1, commi 87 e 94, della legge 30 dicembre 2021, n. 234. 

Facendo seguito a quanto già comunicato con il Report del 26 gennaio u.s., redatto in occasione dell’incontro specifico tenuto con l’Amministrazione Scolastica e la Direzione nazionale dell’INPS, in allegato si tramette la circolare in oggetto specificata con cui vengono fornite le indicazioni operative per accedere al trattamento pensionistico in base alle innovazioni introdotte dalla Legge di Bilancio per il 2022.  Occorre prestare particolare attenzione alla fattispecie che riguarda il personale beneficiario dell’APE SOCIALE. Nel caso in cui lo stesso abbia presentato precedentemente istanza, regolarmente accolta,  per avvalersi dell’OPZIONE DONNA, questa deve essere revocata entro il 31 marzo 2022  per poi optare per l’APE SOCIALE. E’ noto infatti  che quest’ultimo trattamento è economicamente più vantaggioso.

Il Servizio Previdenza della UIL Scuola rimane a disposizione per fornire informazioni più specifiche al riguardo. Esperto Responsabile Piero Fiume.

Indicazioni operative

Tutti gli interessati potranno presentare le dimissioni dal servizio dal 02 al 28 febbraio, con istanze on line del sistema Polis.

m_pi.AOODGPER.REGISTRO UFFICIALE(U).0003430.31-01-2022

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Riscatto periodo di studio Conservatorio. Finalmente atto di giustizia

Il giorno 21/08/2020 l’Inps ha diramato la circolare n. 95, con la quale detta disposizioni per il riscatto del periodo di studio relativo al conseguimento dei diplomi rilasciati dagli istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale (A.F.A.M.).

Detta circolare rende giustizia a tutti coloro che avevano conseguito il diploma di Conservatorio col vecchio ordinamento, i quali non potevano procedere a chiedere il riscatto, perché gli anni si collocavano tra la fine della licenza media e quella degli istituti di istruzione superiore. Dopo la equiparazione del diploma di conservatorio alla laurea magistrale delle altre facoltà, mancava solamente il diritto al riscatto.

attachments:RISCATTO PERIODO DI STUDI DI CONSERVATORIO MUSICALE

INPS:  Circolare riscatto conservatorio

 

 

REPORT –  incontro al MIUR su PENSIONI del 15 GIUGNO 2020. Oltre 45.000 le domande di pensione presentate nell’anno 2020.La UIL Scuola inoltre ha evidenziato la necessità di rendere utilizzabili tutti i posti in organico che si renderanno disponibili per la mobilità e le immissioni in ruolo.

        
Lunedi 15 giugno si è tenuta presso il MIUR una riunione tra i Sindacati scuola ed i rappresentanti della Direzione del personale della scuola ed i responsabili di settore dell’INPS sullo stato delle pratiche pensionistiche della scuola dell’anno 2020.
Per la Uil Scuola hanno partecipato Sciandrone e Lacchei.
I rappresentanti del MIUR hanno fornito i seguenti dati sulle domande presentate che sono state 45.775, di cui:
DOCENTI 30.000;  ATA 9.000;  IRC 500 ;  DS 350;  PERS. EDUCATIVO 100
A questo proposito è necessario ricordare che lo stesso soggetto può aver presentato due domande di pensione.
I rappresentanti dell’INPS hanno riferito sull’attività dell’Istituto che ha trattato le 45.775 richieste di certificazione di cui 44.000 lavorate e 1134 in via di
definizione. Tra le lavorate 3.000 sono risultate negative;

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Domanda di cessazione con riconoscimento dei requisiti maturati entro il 31 dicembre 2019 (opzione donna)-scadenza domande ore 23,59 del 29 febbraio 2020   


coloro i quali hanno maturato il requisito entro il 31 dicembre 2019,possono presentare domanda di pensione entro le ore 23,59 del 29 febbraio 2020. Il requisito, si ricorda, prevede la maturazione di un’anzianita’ contributiva pari o superiore a trentacinque anni e un’eta’ pari o superiore a 58 anni.

attachments: la circolare MIUR

A PROPOSITO DI RISCATTO LAUREA

Il decreto n. 4 del 28.01.2019 ha stabilito, per tutti coloro che non potevano far valere servizi o periodi precedenti al 1° gennaio 1996, un riscatto agevolato dei periodi di studi universitari, pari a € 5.260,00 per ogni anno, con un meccanismo di calcolo cosiddetto a “percentuale”, anziché basato sulla “riserva matematica” come viene effettuato di norma. Esclusi da tale decreto erano tutti coloro che si sono immatricolati prima del 1996 o che potevano far valere periodi antecedenti al 1996.

L’Inps, con circolare n. 6 del 22.01.2020, conferma il principio dell’efficacia “ab origine” dei periodi riscattati ai fini pensionistici ed estende la platea dei fruitori nei confronti di coloro che si trovano nel sistema misto per il calcolo della pensione. Unica condizione è che i nuovi fruitori optino per il sistema di calcolo contributivo per quanto riguarda la pensione. Il discorso vale anche per coloro che hanno già chiesto il riscatto della laurea con il calcolo dell’onere basato sulla riserva matematica, purchè non sia già stato emesso il relativo decreto di pagamento o che, in ogni caso, non sia stato effettuato il pagamento della prima rata.

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PENSIONAMENTI 2020: NOTA RIEPILOGATIVA

APERTE LE FUNZIONI SU ISTANZE ON LINE CON SCADENZA 30 DICEMBRE 2019.

  IN ALLEGATO LA NOTA E LA SCHEDA

E’ stato pubblicato, in data 11.12.2019, il D.M. n° 1124 del 06.12.2019 con il quale il Ministro dell’istruzione fissa al 30 dicembre 2019 il termine di presentazione delle dimissioni dal servizio dal 1° settembre 2020, per il personale docente e ATA, e al 28.02.2020 per i dirigenti scolastici. Entro le stesse date, le dimissioni possono essere ritirate. Le dimissioni sono momento propedeutico per accedere al trattamento pensionistico di vecchiaia (anni 67 e minimo 20 di contribuzione entro il 31.12.2020), di pensione anticipata (anni 41 e mesi 10 per le donne e anni 42 e mesi 10 per gli uomini entro il 31.12.2020 senza arrotondamenti), al pensionamento con quota 100 (anni 62 e 38 di contribuzione da raggiungere entro il 31.12.2020) e per l’opzione donna (anni 58 e 35 di contribuzione entro il 31.12.2018) per tutte le donne che optano per il calcolo contributivo. Le dimissioni vanno presentate telematicamente su istanze on line col sistema Polis del Miur. Tale sistema, per la prima volta, consente a coloro che chiedono il pensionamento con la Legge Fornero “rivisitata” di poter avvalersi della quota 100 in subordine, nel caso in cui l’amministrazione dovesse verificare la mancanza dei requisiti per accedere alla pensione anticipata. Nel qual caso, si produrrebbero 2 domande di dimissioni on line e, comunque, quota 100 sarebbe sempre in subordine. Le province di Trento, Bolzano ed Aosta continueranno ad inviare le dimissioni in modalità  cartacea. Il personale scolastico in servizio all’estero potrà inviare le dimissioni in modalità cartacea, presentandole al dirigente della scuola in cui prestano servizio.

attachments: PER ANDARE IN PENSIONE.2020

attachments: index

 

AVVIO PROCEDURE PER LE CESSAZIONI DAL SERVIZIO DAL SETTEMBRE 2020 E NUOVO PASSWEB. Prima scadenza (salvo proroghe) 12 DICEMBRE

Due temi  per un obiettivocomporre interessi diversi dei lavoratori, certezza dei diritti rispetto del lavoro  con proposte concrete.  
E’ questo lo spirito con cui il 27 novembre 2019,  la uil ha affrontato presso il Miur il confronto tra sindacati scuola, amministrazione ed Inps per discutere  i contenuti del decreto sulle pensioni per le cessazioni dal primo settembre 2020 e per affrontare in modo costruttivo le problematiche connesse all’uso del nuovo sistema passweb.  Per la UIL scuola erano presenti Noemi Ranieri e Francesco Sciandrone.
Decreto pensioni
Secondo il quadro fornito dall’amministrazione rispetto all’anno passato, in cui ci sono stati circa 40 mila pensionamenti tra la prima e la seconda fase, nell’anno corrente se ne prevedono tra i 22 e i 30 mila; per evitare disservizi, saranno istituiti dei tavoli tecnici con la collaborazione di personale amministrativo e DSGA delle scuole. I contenuti della circolare applicativa saranno gli stessi della circolare pubblicata nel mese di febbraio u.s. mentre  la data di scadenza per le dimissioni dovrebbe essere il 12 dicembre.
La Uil Scuola ha posto in primo luogo la questione dei tempi troppo stretti che non consentono agli interessati di ponderare adeguatamente le scelte, ha poi rappresentato  il problema di coloro che chiedono di accedere al trattamento pensionistico con la Legge Fornero e che, nel caso in cui l’amministrazione dovesse verificare la mancanza dei requisiti, potrebbero andare in pensione con “quota 100”.

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SCUOLA: Quasi 46.000 le domande di pensione presentate nell’anno 2019

INCONTRI AL MIUR

Mercoledì 26 giugno si è tenuta presso il MIUR una riunione tra i Sindacati scuola ed i rappresentanti della Direzione del personale della scuola ed i responsabili di settore dell’INPS sulla gestione delle pensioni scuola dell’anno 2019.
Per la Uil Scuola hanno partecipato Sciandrone e Lacchei.
I rappresentanti del ministero hanno riferito il numero complessivo dei lavoratori che hanno presentato le domande di pensione nelle due date previste dalla normativa vigente, 12 dicembre e 28 febbraio, per un totale di 45.813 unità. Lo stato delle certificazioni alla data del 24 giugno è del 99,12% per il blocco di domande di dicembre e del 79,77% per quello di febbraio.
I rappresentanti dell’INPS hanno successivamente illustrato il progetto ECO dipendenti pubblici un accordo sperimentale tra l’Ente, l’Ufficio scolastico regionale e l’Ambito di Roma con l’obiettivo di definire le pratiche giacenti di riscatto, ricongiunzione e computo presentate al MIUR fino al 31 agosto 2000, attraverso la digitalizzazione dei fascicoli personali ed una procedura più snella di certificazione. Analoghi progetti sono stati avviati nelle città metropolitane di Napoli e Milano.
Hanno inoltre dato rassicurazioni rispetto al disallineamento delle banche dati consultabili via SIDI che verranno progressivamente messe a regime.
La Uil Scuola ha segnalato delle notevoli inesattezze nelle prime comunicazioni

dati pensionamenti 2019

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NOTA DI CHIARIMENTO SULLA LEGGE 145/2018 – (cosiddetta “Quota 100”)


Il 28 febbraio scorso è scaduto il termine di presentazione on line, col sistema polis del Miur, delle richieste di dimissioni dal servizio a decorrere da 01.09.2019 per accedere al trattamento pensionistico per tutti coloro che, al 31 dicembre 2019, raggiungono l’età di 62 anni e la contribuzione totale di anni 38 (cosiddetta “Quota 100”). Il provvedimento, inserito nella legge di bilancio del 2019 e che durerà in via sperimentale fino al 31.12.2021, consente un pensionamento anticipato superando la norma relativa alla Legge Fornero che prevede, col blocco relativo all’aspettativa di vita, un’anzianità contributiva di anni 41 e 10 mesi (per le donne) e 42 anni e 10 mesi (per gli uomini). La norma,  introdotta con la Legge del 30.12.2018 n° 145, consente un calcolo della pensione senza alcuna penalizzazione ma, sicuramente, più basso di quella che si avrebbe con la Legge Fornero, che viene calcolata su un maggiore numero di anni. L’unica penalizzazione presente riguarda la impossibilità di cumulo tra pensione con Quota 100 e lavoro dipendente o professionale. E’ consentito solamente un impegno occasionale fino a euro 5.000,00 lordi in un anno, fino al raggiungimento dell’età di 67 anni. Proprio tale norma ha limitato il pensionamento di molti docenti che svolgono la libera professione (ingegneri, architetti, avvocati, commercialisti). Nella scuola, pertanto, l’accesso al trattamento pensionistico con la “Quota 100” ha avuto un effetto inferiore alle aspettative.

Attachiments:   Previdenza e Quota 100

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QUOTA 100. INPS Messaggio n. 395. Decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4. Modalità di presentazione delle domande di pensione anticipata

  

E’ stata emanata, in data 29/01/2019, la circolare Inps n. 395 (in allegato) che fornisce indicazioni sulla modalità di presentazione delle domande di cessazione dal servizio per accedere al trattamento pensionistico con Quota 100. La circolare sopra citata è diretta principalmente al personale che lavora nel settore privato e a quello del pubblico impiego che hanno delle disposizioni diverse dalla scuola.
Per la particolarità del personale della scuola, i docenti e gli Ata, che intendono avvalersi delle nuove disposizioni per andare in pensione, dovranno attendere il decreto del Ministro dell’Istruzione nel quale saranno specificate le modalità di presentazione delle domande e chi potrà accedere alle innovazioni pensionistiche.           salvo mavica, segretario

Messaggio INPS numero 395 del 29-01-2019

 

Bonus asilo nido 2019: le domande dal 28 gennaio

   

l’INPS ha  ufficialmente comunicato che “dalle 10 di lunedì 28 gennaio sarà attivo il servizio online per richiedere il bonus asilo nido per il 2019″.

Il contributo, fino a un importo massimo di 1.500 euro su base annua, può essere corrisposto, previa presentazione della domanda da parte del genitore, a beneficio di bambini nati, adottati o affidati dal 1° gennaio 2016 per contribuire al pagamento delle rette degli asili nido pubblici e privati autorizzati (cosiddetto contributo asilo nido) e in favore dei bambini di età inferiore a tre anni, impossibilitati a frequentare gli asili nido in quanto affetti da gravi patologie croniche, per i quali le famiglie si avvalgono di servizi assistenziali domiciliari.

I genitori interessati possono rivolgersi ai nostri Uffici di Patronato ITAL UIL per consulenza, assistenza e per la presentazione delle domande in via telematica.

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