PENSIONAMENTI dal 1° settembre 2023. CHI POTRA’ PRESENTARE LE DOMANDE. Dimissioni dal servizio: dettagli tecnici.

Il giorno 08 settembre 2022 è stata diramata, d’intesa con l’Inps e dopo confronto sindacale, la circolare applicativa del decreto ministeriale 238, con la quale il MI detta le disposizioni per i pensionamenti dal 1° settembre 2023.

Tutti coloro che sono interessati e che possiedono i requisiti previsti dalla tabella allegata alla circolare, dovranno presentare le dimissioni dal servizio dal 19 settembre al 21 ottobre 2022, avvalendosi delle istanze Polis.

Il termine del 21 ottobre vale per tutto il personale della scuola. 

Per i dirigenti scolastici, la scadenza è il 28 febbraio 2023.

Coloro che possiedono i requisiti della Legge Fornero e non hanno compiuto ancora 65 anni, possono chiedere il pensionamento e, contestualmente, la permanenza in servizio a tempo parziale, nei limiti dei posti disponibili. Il termine del 21 ottobre dovrà essere osservato anche da coloro che, compiendo 67 anni entro il 31 agosto 2023 e non possedendo minimo 20 anni di contribuzione, chiedono la permanenza in servizio fino a 71 anni, per raggiungere il requisito minimo per avere diritto a pensione (20 anni). Tale richiesta sarà presentata in modalità cartacea al dirigente della scuola di servizio.

Il personale in servizio nelle scuole italiane all’estero potrà utilizzare la modalità cartacea, per dare le dimissioni, inviando la richiesta al dirigente della scuola di servizio.

 

Il personale della scuola delle province di Trento, Bolzano e Aosta presenterà le dimissioni in modalità cartacea direttamente alla sede scolastica di servizio.

CHI POTRA’ PRESENTARE LE DOMANDE

1)   Coloro che posseggono i requisiti della legge Fornero secondo la seguente tipologia:

a)   Pensione di vecchiaia

Raggiungimento dell’età di 67 anni tra il 1° settembre e il 31 dicembre 2023;

b)   Pensione anticipata

Per le donne, anzianità contributiva di anni 41 e 10 mesi, a prescindere dall’età, entro il 31 dicembre 2022;

Per gli uomini, anzianità contributiva di Anni 42 e mesi 10, a prescindere dall’età,  entro il 31 dicembre 2022;

c)   Opzione donna

Lavoratrici che possiedono 58 anni di età e 35 di contribuzione entro il 31 dicembre 2021; in tal caso, il calcolo della pensione avverrà col sistema contributivo;

d)   Quota 100

Uomini e donne che, entro il 31/12/2021, possiedono 62 anni e 38 di contribuzione;

e)   Quota 102

Uomini e donne che, entro il 31 dicembre 2022, possiedono 64 anni e 38 di contribuzione.

2)   Pensionamenti d’ufficio

E’ disposta unilateralmente la risoluzione del rapporto di lavoro per coloro che compiono 67 anni di età entro il 31 agosto 2023 e possiedono almeno 20 anni di contribuzione. La stessa risoluzione del rapporto di lavoro viene effettuata per coloro che, entro il 31 agosto 2023, possiedono almeno 65 anni di età e i requisiti per la pensione anticipata (41 anni e 10 mesi per le donne e 42 anni e 10 mesi per gli uomini). Il decreto di pensionamento d’ufficio dovrà essere consegnato agli interessati entro il 28 febbraio 2023.

Per gli insegnanti della scuola dell’Infanzia, a domanda, è consentito il pensionamento con un’età anagrafica di 66 anni e 7 mesi, al 31 dicembre 2023, e una contribuzione minima, al 31 agosto 2023, di anni 30. Tale tipo di pensionamento, comunque, si configura come pensionamento di vecchiaia.

La presentazione delle dimissioni dal servizio avviene con la modalità on line utilizzando il sistema Polis del MI e collegandosi allo stesso con lo SPID. La domanda di pensionamento all’Inps sarà effettuata successivamente, collegandosi personalmente al sito dell’Inps, o tramite il Contact Center Integrato oppure attraverso l’assistenza gratuita di un patronato.

Gli ambiti territoriali provinciali del MI e le istituzioni scolastiche dovranno sistemare le posizioni previdenziali entro la data del 12 gennaio 2023, utilizzando l’applicativo nuova PASSWEB. Solo in via del tutto eccezionale, per le istituzioni scolastiche non ancora in grado di utilizzare tale applicativo, sarà consentito inserire i dati al SIDI in modo da consentire alle sedi Inps di prendere tutte le informazioni necessarie per comunicare agli interessati il possesso o meno dei requisiti per andare in pensione.

Coloro che sono interessati all’APE sociale, ottenuto il riconoscimento da parte dell’Inps, dovranno presentare istanza di dimissioni, in forma cartacea, al dirigente della scuola di servizio entro il 31 agosto 2023.

Per quanto riguarda il Trattamento di Fine Servizio (TFS) o il Trattamento di Fine Rapporto (TFR), il DM n° 4 del 28 gennaio 2019 ha stabilito che gli interessati potranno rivolgersi, tramite Inps, ad uno degli istituti di credito convenzionati i quali, a fronte di un interesse basso concordato, potranno erogare fino a 45 mila euro.

Per l’occasione, le istituzioni scolastiche dovranno inviare telematicamente all’Inps il PL 01 (Progetto di Liquidazione), senza il quale non sarà possibile procedere all’erogazione del TFS/TFR.