Autonomia differenziata. Approvata la Legge ma trattasi di una scatola che dovr à essere riempita di contenuti sicuramente deleteri e perniciosi che inficiano la Funzione pubblica della scuola, paventato pericolo di deriva che porterà alla privatizzazione relegandola a prestazione di servizi a domanda individuale. Tematiche che sicuramente non faranno bene al paese ed alla gente ma ancor più a tutto il settore dell’istruzione e della formazione.

Il 28 giugno u.s. è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale  (GU Serie Generale n.150 del 28-06-2024) la Legge relativa all’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a Statuto ordinario (Legge 26 giugno 2024, n. 86), vds allegati1

Per maggiore quanto puntuale approfondimento, studio e valutazione a favore delle menti del mondo della scuola e di tutto l’indotto che vi gravita attorno, pubblichiamo le slide studiate ed elaborate dalla UIL.Constano di due parti: la prima parte è descrittiva dei contenuti della legge mentre la seconda parte riporta la posizione della nostra Organizzazione.

L’Esecutivo della UIL, ha approvato nei giorni scorsi, un documento molto critico rispetto ad una Legge che di fatto mette in discussione il diritto di uguaglianza delle persone, che non dà prospettive di crescita sociale, economica e occupazionale all’intero Paese e che è destinata a far aumentare i divari territoriali e le diseguaglianze.

L’Esecutivo ha dato mandato alla Segreteria confederale di essere tra i soggetti proponenti il Referendum abrogativo della norma. 

  1. Legge autonomia differenziata

2. Autonomia Differenziata – contenuto e posizione UIL

INCARICHI AD INTERIM PER GLI EX DSGA: DA POTENZA I PRIMI EFFETTI NEGATIVI DEL NUOVO CONTRATTO. La risoluzione della problematica risiede esclusivamente nella riapertura del negoziato al fine di colmare gli evidenti vuoti normativi presenti nell’attuale Contratto di Lavoro.

L’Ambito Territoriale obbliga un funzionario EQ (ex DSGA) all’incarico ad Interim (non rifiutabile). Per la UIL: una misura assurda e coercitiva, che abbiamo respinto con forza durante la trattativa all’ARAN.

Un recente provvedimento dell’Ambito Territoriale di Potenza assegna, con decorrenza 05/06/2024 e fino al 31/08/2024, un incarico ad interim ad altro funzionario EQ che non aveva espresso la volontà a ricoprire tale ruolo.

È utile ricordare che durante il negoziato all’ARAN, per il rinnovo contrattuale 2019/21, avevamo ampiamente preannunciato in tutte le sedi istituzionali, nonché nelle centinaia di assemblee svolte in tutto il territorio nazionale, le misure costrittive, previste soprattutto per il personale ATA e DSGA, contenute nel nuovo Contratto non sottoscritto dalla Federazione UIL Scuola Rua.

In sede ARAN, infatti, la Federazione UIL Scuola Rua aveva fortemente contestato l’impianto generale di tutto l’ordinamento ATA e, in particolare, aveva evidenziato l’assenza nel testo contrattuale di criteri oggettivi nell’assegnazione dell’incarico ad interim dell’ex DSGA,

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il MIM : possibilità di proroga dei contratti al 30giugno personale ATA

Con nota del 24 maggio, allegata, il MIM autorizza i dirigenti scolastici a richiedere agli Ambiti Territoriali di competenza di prorogare  i contratti del personale ATA nominato al 30 giugno oltre tale termine, per il periodo strettamente necessario e nei casi di effettiva necessità qualora non sia possibile assicurare l’effettivo svolgimento dei servizi di istituto mediante l’impiego di personale a tempo indeterminato e di personale supplente annuale.

la  nota  :

DOC-20240527-WA0025.

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GPS per il biennio 2024/26. Informativa al Ministero. La novità: inserimento con riserva in I fascia per chi si iscrive ai nuovi percorsi abilitanti entro il 30/6/24.Abbiamo ricordato che, secondo un nostro recente studio, per stabilizzare 250 mila precari basterebbero 180 milioni di euro, con un costo per unità di personale di 716,12 euro. Meditiamo e Auspichiamo che il decisore politico faccia quello che va fatto.

Nella nuova bozza dell’Ordinanza Ministeriale, presentata in data 7 maggio 2024 alla Federazione UIL Scuola Rua, è previsto che, per la scuola di I e II grado posto comune, si iscrive con riserva, limitatamente alle graduatorie relative all’anno scolastico 2024/2025, chi intende partecipare ai percorsi universitari finalizzati al conseguimento dell’abilitazione (DL 59/2017). Bisogna risultare iscritti ai percorsi entro il 30 giugno 2024.

La riserva è sciolta negativamente qualora gli aspiranti non risultino iscritti a detti percorsi entro il 30 giugno 2024 e, comunque, qualora il titolo non venga conseguito entro il termine dell’anno accademico 2023/2024.

Resta la volontà dell’Amministrazione di inserire a “pettine” i docenti abilitati o specializzati all’estero, in attesa di conseguimento del titolo, i quali possono accettare le supplenze con clausola risolutiva.

La nuova bozza dovrà essere rinviata al CSPI per il consueto parere.

Abbiamo ribadito la nostra posizione su diversi punti:

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Lettera Aperta alla Vs cortese attenzione

Siamo per la qualità della SCUOLA PUBBLICA, dare valore al lavoro, per la  centralità del sistema di istruzione, per il sostegno allautonomia scolastica.

Dallo Statuto dellUNIONE ITALIANA DEL LAVORO.  Roma, 15 marzo 1950

lUnione Italiana del Lavoro attesta che essa vuole vivere e vivrà, libera da qualunque tutela di partito o suggestione di governo, al servizio soltanto della classe lavoratrice , unico modello della vita dellorganizzazione.

non intende illudere nessuno con promesse facili e falsi miraggi ma affida a voi stessi, alla vostra volontà unitaria, alla vostra responsabile iniziativa, il compito di ricondurre il Sindacato sulla via della democrazia, per il trionfo del progresso e nel segno della più alta emancipazione sociale.”

Accorato appello ora più che mai, considerato il momento epocale negativo e devastante in cui si vuole relegare la scuola pubblica, dimostriamo partecipando tutti compatti al voto per il rinnovo del CSPI, – (Il Consiglio superiore della pubblica istruzione è organo di garanzia dell’unitarietà del sistema nazionale dell’istruzione. Ha compiti di supporto tecnico-scientifico per l’esercizio delle funzioni di governo nelle materie di “istruzione universitaria, ordinamenti scolastici, programmi scolastici, organizzazione generale dell’istruzione scolastica e stato giuridico del personale” (articolo 1, comma 3, lettera q), della legge 59 del 15 marzo 1997). che intendiamo esercitare il diritto di cittadinanza e di democrazia partecipata.

Facciamoci contare, NOI DELLA UILSCUOLA, per dimostrare che RECLAMIAMO che così non va, occorre cambiare verso poichè alla scuola si deve riconoscere la “”funzione pubblica”” e di rango superiore per come pensata e voluta dai padri costituenti.  Non prestatori di servizi a domanda individuale.

Avvertenza che siamo pronti a lottare per i diritti di tutti atteso che assolviamo al meglio i doveri.  Siamo convinti che se la scuola dimostra grande partecipazione al voto sarà un segnale chiaro e forte da notificare al decisore politico ed al M I M.

Il 7 maggio 2024,         VOTA   LA   LISTA   UIL –   SCEGLI   LA   COERENZA.

Preferenze:

per la scuola dell’infanzia scrivi NUNZIO FULVIO

per la primaria, scrivi – SALVATORE PICCOLO

per la sc.secondaria di I grado, scrivi – PAOLO PIZZO –  NUNZIO CASTIGLIA

per la sc.secondaria di II grado, scrivi – FULVIO MARINO –  ROBERTO GAROFANI.

per il pers. ATA, scrivi PASQUALE  RAIMONDO.

Sempre con stima, affetto ed indelebile riconoscenza per quanto vorrete e potrete fare per il vs sindacato, per quel che rappresenta e l’auspicato ns successo. Viva la Uil Scuola, Viva tutti noi.

Catania, 19.4.24                                                                                                                                                                                     Angela Romeo, Salvo Mavica

                                                                                                                                                                                                         e tutta la segreteria e il Consiglio direttivo.

CONCORSO DOCENTI 2020: 1 MILIONE E MEZZO DI EURO MAI RESTITUITI. E’ mai possibile che per fare valere diritti e ragioni si debba continuamente ricorrere ad azione giudiziaria?

Il Ministero ha incassato più di 1 milione e mezzo di euro per un concorso mai svolto con più di 100 mila candidature, i docenti vanno risarciti.

Nel 2020 è stato pubblicato il Decreto n. 497 che permetteva ai docenti con tre anni di servizio, anche svolti nelle scuole paritarie, di cui uno specifico, di partecipare ad una procedura (selettiva) per il conseguimento dell’abilitazione.

Gli aspiranti, in possesso dei previsti requisiti – ricorda la Uil Scuola Rua – hanno presentato le relative domande di partecipazione entro il 15 giugno 2020, pagando anche il previsto contributo di segreteria di 15 euro.

Al concorso, si erano iscritte due categorie di docenti:
i docenti non di ruolo, che potevano partecipare se in possesso del titolo di studio specifico per la classe di concorso richiesta e con almeno tre anni di servizio prestato sia nella scuola statale che in quella paritaria, anche non consecutivi, di cui almeno uno nella classe di concorso prescelta.
i docenti di ruolo nella scuola dell’infanzia e primaria, nonché nella scuola secondaria di primo e secondo grado, purché avessero il titolo di studio coerente con la classe di concorso richiesta.

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Uil, in Ddl semplificazioni novità preoccupanti sul sostegno. (ANSA).

D’Aprile, famiglia può chiedere conferma prof, non va bene (ANSA) – ROMA, 26 MAR – Tra le disposizioni previste all’esame del Consiglio dei ministri di oggi, la possibilità per le famiglie, nel ddl semplificazioni, di richiedere la conferma del docente di sostegno.
“Siamo preoccupati di ciò che potrebbe accadere nelle scuole, se le famiglie potessero, senza alcun criterio di trasparenza, scegliere o individuare gli insegnanti per i propri figli”, afferma Giuseppe D’Aprile, segretario generale Uil Scuola Rua.
“Un sistema sottoposto a vincoli e consensi, che è in netto contrasto con il nostro sistema statale e costituzionale, garante di laicità, trasparenza e pluralismo. Scegliersi i docenti equivale a trasformare l’istruzione, costituzionalmente definita quale funzione essenziale dello Stato, in un servizio che risponderebbe solo ai “desiderata” delle famiglie. La bozza di testo del Ddl arriva a prevedere …”Al fine di agevolare la continuità educativa e didattica, nel caso di richiesta da parte della famiglia, e valutato, da parte del dirigente scolastico, l’interesse del discente, nell’ambito dell’attribuzione degli incarichi a tempo determinato… Ci chiediamo: “In che modo il dirigente scolastico valuterebbe l’interesse esplicito di un alunno con disabilità gravi?”. Legare il concetto della continuità didattica, da garantire all’alunno con disabilità, ad una “scelta” delle famiglie, è l’ennesimo tentativo di nascondere o di rinviare i veri problemi in materia di reclutamento.

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DIRIGENTI SCOLASTICI, FIRMATA L’IPOTESI DI CCNL 2019/21. AUMENTI MEDI IN 124 EURO NETTI

Innovazione, lavoro agile, servizio all’estero e cure mediche tra i temi di maggiore impatto professionale.                                I contratti si firmano se migliorativi delle condizioni di lavoro del personale, e questo lo è – osserva la responsabile del Dipartimento dell’area della dirigenza Scolastica della Uil Scuola Rua, Rosa Cirillo al termine della trattativa all’Aran per la sigla del contratto area dirigenti 2019/21.

Un contratto firmato dopo un confronto complesso nel quale è stata data risposta a questioni delicate – osserva Rosa Cirillo – elencando alcune di queste materie:

– l’esclusione del periodo post ricovero in caso di terapie salvavita ,dal comporto della malattia;

– l’istituzione di un Organismo paritetico per l’innovazione;

– il riconoscimento per i Dirigenti in servizio all’estero della retribuzione variabile e di posizione in godimento all’atto del trasferimento.

C’è anche un miglioramento nella parte disciplinare: si attenuano le posizioni che possono produrre un licenziamento.

attachments:Dichiarazione a verbale CCNL 19_21 Area Dirigenza

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In trent’anni, con il così detto “”dimensionamento””, le istituzioni scolastiche decurtate del 40percento.

Nel 2032 la scuola avrà prodotto 88 milioni di euro di risparmi di spesa destinati ad altri obiettivi del Paese”. Lo ha ricordato questa mattina nel suo intervento il Segretario generale della Giuseppe D’Aprile durante un’iniziativa della Uil Scuola Rua Lazio all’Istituto Superiore Cristoforo Colombo di Roma.

📚“Le istituzioni scolastiche si ridurranno di oltre 600 unità entro il 2031-32, come si ricava dal comunicato stampa del Ministero. Si tratta di un film già visto, perché la riduzione del numero di istituzioni scolastiche è in corso da un ventennio: nel 2000-01 erano 11.592, nel 2012-12 9.139, nel 2021-22 8.160. Ora si prevede che nel 2031-21 saranno 6.885: in trent’anni le istituzioni scolastiche si sarà ridotto del 40%”.

❗“Finora l’unico beneficio per il dimensionamento ha riguardato le casse dello Stato, mentre non c’è stato nessun vantaggio per tutto il personale scolastico e neanche per alunni e genitori”.

Cattedra inclusiva”, ecco cosa comporta veramente.

Editoriale con Amaro commento.

Ho dovuto leggere e rileggere più volte la proposta di legge in parola. No! Non è possibile che taluni, magari con tre lauree a testa, possano avere il coraggio di volere contaminare in maniera cruenta la professionalità, la preparazione, la libertà di insegnamento…ma ancor più colpire con la mannaia della loro presunzione la oramai avviata liquefazione della professione e professionalità di tanti veri quanto bravi docenti.

Ce ne vuole di incosciente coraggio,  per manifestare sdegnoso discredito nei confronti di tanti bravi docenti che sin qui, loro, dico loro, hanno elevato la scuola italiana al rango di “”eccellenza””

Siamo alle solite, persone che si guardano allo specchio autoconvingendosi di essere folgorati da colpi di genio al punto di ergersi per dire che occorre cambiare verso e che la soluzione è inventare di tutto e di più incuranti dello sconquasso che ne deriverebbe sia alla scuola che alle “”persone””

Bravi.! dopo gli orientatori, i tutors, adesso inventano nuove figure. La proposta include l’istituzione di due nuovi organismi: un “coordinamento pedagogico” per ogni istituzione scolastica e un “coordinamento pedagogico territoriale”.

Ebbene, Non badano a spese.

I costi: 150 milioni di euro annui per sei anni, per un totale di 900 milioni per la formazione del personale. Pensano alla grande, il finanziamento prevede cinque edizioni di un corso di specializzazione biennale, diverso da quelli precedenti, e coinvolgerà circa 80.000 docenti non specializzati.

Ed è così che vedranno la luce le “”cattedre inclusive””

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CONTRATTO ISTRUZIONE E RICERCA. Tiziano Treu: la Uil Scuola Rua ha il diritto di partecipare ai tavoli contrattuali

di seguito il comunicato rilasciato alla stampa che riassume il parere di Tiziano Treu, già Ministro del Lavoro e già Presidente del CNEL e dell’ARAN, in merito alla decisione di escludere la Uil Scuola Rua dai tavoli contrattuali a seguito della non firma sulla parte normativa

Treu, già Ministro del Lavoro e già Presidente del CNEL e dell’ARAN, ha predisposto un dettagliato parere in merito alla decisione di escludere la Uil Scuola Rua dai tavoli contrattuali a seguito della non firma sulla parte normativa.

Nel parere, Treu fa riferimento alla nota del 6 dicembre 2022 in cui l’Aran, in risposta a un quesito posto da una istituzione scolastica, afferma che tutte le organizzazioni sindacali che avevano sottoscritto parte del nuovo Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL) 2019/21 – per cui anche la sola parte economica – a prescindere se la trattativa si riferisca alla parte economica o a quella normativa, devono essere ammesse al negoziato.

Treu ha evidenziato che:

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“No alle forze dell’ordine a protezione delle scuole”: presidi e sindacati bocciano la proposta del ministro Valditara

 

il palazzo della “”cultura formativa” trasformato nel palazzo del potere.

Nessuno è d’accordo con Valditara. Il sig. Ministro non riesce a scrollarsi l’imprimatum leghista. Spesso i rimedi proposti sono peggiori dei problemi. Il batti e ribatti di tipo politico o politichese non si addicono per la Scuola. Sig. Ministro, si impegni di più e meglio nel senso che nell’esercizio del suo magistero abbia a considerare la scuola FUNZIONE PUBBLICA e non mera somministrazione di servizi. La prego porti rispetto a tanti bravi docenti per quello che rappresentano e sono: educatori in un contesto che è il più variegato che esiste al mondo. Tanti giovani menti, tante intelligenze, tante vite che rappresentano la speranza del  domani, il futuro della ns nazione, che Voi da leghisti state facendo di tutto per annullarre quello che c’è di buono. Sicuramente non aspettavamo le proposte dei componenti del suo partito che lo ha voluto Ministro togliendo agli uni per dare agli altri a partire dalla scellerata autonomia differenziata. Le risorse che devono essere destinate alla scuola pubblica statale e non di stato sono Investimenti e non costi o spese da limare, anno dopo anno, per le esigenze di bilancio e per colmare il fiume di sprechi improduttivi impiegati ed asserviti alla politica. Prima ancora delle ideologie. dei numeri, dei soldi, dell’esercizio del potere esistono i valori, le persone, soggetti di diritto, cittadini e non sudditi. S.mavica. amare considerazioni di un sindacalista che ancora ci crede.

Giuseppe D’Aprile, segretario della Uil Scuola non le manda a dire al governo: “Non dobbiamo limitarci a curare gli effetti di tali episodi, ma è fondamentale lavorare sul perché questi episodi avvengono e capire quali siano le ragioni di tale incremento. La scuola e il suo personale soffrono di un deficit di rispetto, considerazione e valorizzazione sociale. Questa situazione deve essere affrontata con decisione, promuovendo anche una maggiore considerazione per il personale scolastico. L’urgenza di provvedimenti disciplinari è comprensibile, ma non può sostituire il lavoro complesso e importante che deve essere ripreso e consolidato dentro, e non fuori, le scuole. Solo un impegno congiunto può portare a una trasformazione positiva e duratura della situazione attuale”

Scuola: D’Aprile (Uil) “Contro la violenza ripristinare cultura del rispetto”.


ROMA (ITALPRESS) – Per affrontare il problema della violenza contro il personale scolastico, bisogna “ripristinare la cultura del rispetto, che significa anche riconoscere e far capire gli errori agli alunni o anche al personale, all’interno del proprio ambiente, dove questi errori vengono commessi”. Lo ha detto Giuseppe D’Aprile, segretario generale Uil Scuola Rua, in un’intervista alla Italpress.
“Il ministro Valditara ci è sembrato molto sensibile” a questo tema ma “noi non siamo d’accordo ad esempio con la proposta di legge che, per le sospensioni superiori a due giorni, prevede di mandare i ragazzi nelle comunità tipo lavori socialmente utili: il recupero del rispetto va fatto nello stesso luogo dove manca, cioè all’interno delle scuole, sottolinea.
Oltre alla violenza contro il personale, uno dei problemi della scuola è il precariato. “Oggi la scuola conta 235 mila precari, persone che vengono assunte a settembre e licenziate a giugno: innanzitutto ci sono delle conseguenze precise che vanno a ricadere sulla qualità della didattica” e sulla “continuità, perché l’insegnante cambia di anno in anno o addirittura più volte nello stesso anno. Abbiamo proposto delle soluzioni al ministro Valditara, soltanto facendo una quantificazione di somme”, considerando “quanto costa licenziare un precario il 30 giugno e quanto riassumerlo a settembre, perché non dimentichiamo che quel precario percepisce comunque l’indennità di disoccupazione a luglio e agosto”. Stabilizzare uno di quei precari “costa allo Stato solo 725 euro”, quindi “assumere oltre 200 mila precari costerebbe complessivamente 180 milioni di euro: se pensiamo che le finanziarie si aggirano intorno ai 35 miliardi di euro, prendere 180 milioni si potrebbe fare, basta solo la volontà politica”.

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L’ultima genialata, dopo i tutors ed orientatori ecco il coordinamento pedagogico” per ogni istituzione scolastica e un “coordinamento pedagogico territoriale”.

Cattedra inclusiva”, ecco cosa comporta veramente.

Il modello italiano di inclusione è un esempio per gli altri paesi, perché modificarlo? Dell’idea delle cattedre miste non se ne sente il bisogno”. Queste le parole del Segretario Generale della Uil Scuola Rua D’Aprile in merito alla proposta di legge redatta da un gruppo di esperti in inclusione scolastica che prevede che tutti i docenti si occupino sia della propria disciplina che del sostegno. “La collaborazione dei docenti di sostegno con quelli della materia esiste già – afferma il Segretario – non c’è bisogno di inventarsi cattedre miste, con una parte dell’orario di servizio su posto disciplinare e una parte su posto di sostegno. A risentirne sarebbe sicuramente la qualità dell’insegnamento. La compresenza fra i due insegnanti è il vero successo formativo per l’alunno con disabilità e non ci può essere interscambiabilità”.

“Il nostro sistema di inclusione è un esempio per gli altri paesi europei che si recano in Italia per studiare il nostro modello di inclusione – sottolinea D’Aprile – In Europa, paesi come Germania, Danimarca, Francia e Inghilterra, esistono ancora le classi differenziali. In Italia questo non succede da circa 50 anni. È indispensabile abolire il numero chiuso per l’accesso ai corsi universitari, come sosteniamo da tempo, e stabilire un collegamento tra il numero di posti disponibili e il reale fabbisogno a livello nazionale. Le 21.000 ammissioni ai corsi universitari di specializzazione, tra l’altro situati in luoghi geograficamente non funzionali alle reali esigenze dei territori, costituiscono un fabbisogno che non corrisponde adeguatamente alle necessità dell’intero Paese”.

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NUOVO CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI E CRITICITA’ SULLA PIATTAFORMA PER GLI ACQUISTI – INCONTRO AL MIM

POSIZIONE DELLA UIL SCUOLA RUA.

Al di là dei problemi tecnici la Uil Scuola Rua ha sottolineato ancora una volta che le scuole non possono essere considerate stazioni appaltanti come altri uffici della pubblica amministrazione. Alla scuola spettano altri compiti: educativi e didattici che non devono essere trascurati o congelati in attesa, a volte l’attesa è di giorni, della soluzione burocratica e amministrativa.  Fa specie il silenzio assordante di tutto il personale ATA coinvolto, interessato ma ancor più schiacciato dentro la morsa delle migliaia incombenze burocratiche, pur riunito in mille associazioni e comitati…resta silente. Si incominciano ad evidenziare gli effetti negativi quanto devastanti del contratto firmato a gennaio. Amara constatazione ampiamente prevista a fortiori dalla Uil Scuola Rua. La uil scuola Rua e la Uil non hanno firmato… ecco la risposta di uno dei tanti perche?

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Allorquando i diritti vengono meno è il sindacato che deve difenderli.

CONTRATTO – Continueremo a rappresentare le persone nelle scuole.

 

Siamo un sindacato confederale, rappresentativo e in buona salute. Le nostre Rsu – a cui va detto un grazie e riconosciuto un ruolo – continueranno a svolgere, senza alcun rischio di estromissione dalle contrattazioni, la loro azione che ci permetterà di influire sulle decisioni assunte nel pieno rispetto dei diritti del personale della scuola.
 
IL VIDEOMESSAGGIO DI D’APRILE: https://www.youtube.com/shorts/OdxbEiwQP6c

DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO, D’APRILE: “UN RIMEDIO CHE È PEGGIO DEL DANNO” (DOSSIER)

 “fare cassa’ sulla scuola “è usanza della stragrande maggioranza dei Governi che si sono succeduti e trova la sua origine a partire dalla riforma Gelmini, che ha previsto il taglio di 10 miliardi al bilancio di scuola e di università, di cui 8,5 miliardi all’istruzione e 1,5 miliardi all’università. Negli ultimi 30 anni le istituzioni scolastiche – quindi anche il numero dei presidi, dei direttori dei servizi generali amministrativi, delle segreterie ecc – diminuiranno del 40%: nel 2000-01 erano 11.592, nel 2012-12,  9.139, nel 2021-22 , 8.160.  Proiezione  nel 2031-32 saranno 6.885

E tra il 2024 e il 2032 con il dimensionamento la scuola avrà prodotto 88 milioni di euro di risparmi di spesa destinati ad altri obiettivi del Paese. Tutte le misure di contenimento della spesa sono contenute nel Dossier messo a punto dalla Uil Scuola Rua.

di seguito il ns dossier:

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Autonomia differenziata, DDL in discussione dal 16 gennaio al Senato.

NO!!!  all’autonomia DIFFERENZIATA.  LA SCUOLA UNISCE NON DIVIDE.

appello a tutte le comunità educanti della Scuola, facciamoci sentire, unitevi al nostro grido di allarme.

CONTINUIAMO A DIFENDERE LA SCUOLA STATALE E NAZIONALE.

lA POLITICA, LA VERA POLITICA, FACCIA LA SUA PARTE.

LA SCUOLA E’ E DEVE RESTARE PER COME PENSATA E VOLUTA DAI PADRI COSTITUENTI.

LA COSTITUZIONE ITALIANA NON PUO’ ESSERE STRUMENTALIZZATA DA NESSUNA FORZA POLITICA.

 

Piano di dimensionamento e razionalizzazione della rete scolastica della Sicilia per l’anno scolastico 2024/2025

da Regione Siciliana. Asseassorato dell’Istruzione e della formazione professionale.

 il decreto:   D.A. n. 1 del 04.01.2024 (1)

Si continua a fare cassa sulla scuola, sicuramente non trattasi di dimensionamento ma di demansionamento.

Le parole ministeriali sono favolose…merito e nel merito…. i fatti smentiscono.

Una piccola chicca la voglio raccontare. E’ stata autorizzata l’attivazione di una sede coordinata nel comune di Aci Catena dell’alberghiero di Giarre, motivazione dalla parte politica accolta dal tavolo provinciale: ne trarranno beneficio le istituzioni scolastiche secondarie di primo grado. No comment. Rammento che nell’indotto insistono due istituti alberghieri a Nicolosi ed a Catania, attesa la denatalità avverrà che si toglie agli uni per dare agli altri. L’IPSEOA FALCONE DI GIARRE E LA SUA DIRIGENTE, sicuramente avranno meritato questo riconoscimento.

Ci rendiamo conto a cosa va incontro la scuola Pubblica Statale se venisse approvata la famigerata regionalizzazione?