ARAN: ATTO DI INDIRIZZO INTEGRATO CON SORPRESE

ABBONDANTEMENTE DECURTATI  I 300 MLN DI € (- 80 MLN DI €)  DESTINATI AL  RINNOVO CCNL ISTRUZIONE E RICERCA

Questa la comunicazione fornita dall’ARAN alle Organizzazioni sindacali del Comparto nel corso dell’incontro odierno  che, all’indomani dell’emanazione del nuovo Atto di Indirizzo da parte del Ministro Valditara, ha segnato la ripresa della trattativa.  Come si ricorderà la somma destinata alla valorizzazione della professionalità docente (300 mln di €), avendo il vincolo di destinazione, non poteva essere messa nella disponibilità delle parti al tavolo contrattuale. Lo “sblocco” è arrivato ma riguarda una somma notevolmente inferiore rispetto a quella originaria. Più specificamente, i seguenti finanziamenti integreranno gli aumenti già corrisposti nel mese di dicembre con vigenza 01.01.2022:

  1. € 220.792.609,00, (quota continuativa) per la retribuzione della componente fissa della retribuzione;
  2. € 100.000.000,00 stanziati una tantum(di cui 85,8 mln di € per i docenti e 14,2 mln di € per gli ATA)

A decorrere dall’01.01.2023, gli stessi si ridurranno a:

  1. 500.000,00 sempre per le medesime finalità di cui alla lett. a).

Oltre a tali risorse, residuano:

  • Il 5% dello stanziamento complessivo iniziale, stimato intorno ai 90 mln di €, che verranno utilizzati, sia per docenti che per ATA, per definire i diversi istituti contrattuali;
  • 36,9 mln di € per l’Ordinamento professionale del personale ATA.

In relazione ai fondi di cui alle lett. a e b, la Uil Scuola Rua ha asserito che gli stessi devono mantenere la destinazione originaria  integrando la componente fissa della retribuzione.

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Reclutamento, mobilità e orientamento: incontro MI

PRECARI
Tra Bruxelles e l’Italia media la proposta la Uil Scuola Rua.

……..Mobilità: La Federazione UIL Scuola Rua ha espresso netta contrarietà su questo tema e ha chiesto di calendarizzare un incontro in merito………
…….Orientamento: La Uil ha ricordato come le linee guida non tengano conto della necessità di una didattica orientativa che non può essere quantificata in 30 ore, ma che trovi la sua realizzazione nell’arco dell’intera vita scolastica degli alunni.

…….Reclutamento: In apertura di confronto il Capo di Gabinetto ha informato le Organizzazioni sindacali sull’incontro che il Ministero ha avuto con la Commissione europea sul tema in oggetto. Il Ministero, secondo quanto emerso dagli incontri precedenti con le organizzazioni sindacali, ha presentato in sede di Commissione europea, un documento che prevede l’assunzione dei docenti abilitati e specializzati sul sostegno o con 3 anni di servizio, presenti nelle fasce delle graduatorie di supplenza, attraverso un concorso riservato che anticiperebbe il sistema dei nuovi concorsi ordinari e riservati inserito nel DL 36/2022. Resta al momento un nodo da sciogliere: la prova concorsuale che, secondo quanto riferito dalla Commissione al Ministero, dovrà prevedere sia lo scritto che l’orale in uscita dal percorso. 

Sulle modalità della prova il Ministero ha comunicato che è previsto un ulteriore incontro con la Commissione al fine di cercare di addivenire a una soluzione condivisa.

In premessa la Federazione Uil Scuola Rua ha espresso soddisfazione per l’accoglimento da parte del Ministero di quella che è stata la nostra proposta fin dalle prime riunioni, ovvero dare una risposta concreta al tema delle assunzioni con la possibilità di ampliare la platea dei partecipanti includendo i docenti abilitati o specializzati sul sostegno e i docenti con almeno 3 anni di servizio scorrendo le graduatorie per le supplenze di I e II fascia.

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Trattativa definizione CCNL: incontro ARAN. La Uil Scuola Rua ha, ancora una volta, ribadito la propria netta e totale indisponibilità a stipulare accordi che non migliorino le condizioni di vita dei lavoratori.

 PROSEGUE LA TRATTATIVA ALL’ARAN.  IL NODO E’ RAPPRESENTATO DALLA MOBILITA’ DEL PERSONALE CHE VA RICONDOTTA NELL’ AMBITO DELLA CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA

Report informativo: Giorno 8 febbraio 2023 è ripresa la trattativa per la definizione del CCNL del Comparto Istruzione e Ricerca, afferente la parte normativa. Più specificamente, i lavori hanno riguardato la: SEZIONE SCUOLA – TITOLO I – RELAZIONI SINDACALI.

L’ARAN ha presentato una sua articolata proposta che, sostanzialmente, ricalca le disposizioni contenute nel precedente CCNL del 2016/18. riguardante: 

–          Livelli soggetti e materie di relazioni sindacali

–          Assemblee sindacali

In relazione al primo aspetto, la Uil Scuola Rua ha sollevato le seguenti eccezioni:

–          La contrattazione integrativa in materia di mobilità del personale scolastico non può soggiacere a “disposizioni di legge” (questa la proposta ARAN). La Uil Scuola Rua ritiene debba essere restituita alla competenza, naturale, del CCNI. Come noto, l’intervento legislativo che ha posto i c.d. vincoli (triennio) al libero esperire della mobilità, attende ora di essere nuovamente regolamentata dopo che il Tribunale di Roma ha invalidato il CCNI siglato dal MI con una sola sigla sindacale;

–          La contrattazione integrativa, a livello regionale, deve avere riguardo a “tutte le risorse che affluiscono sulle scuole;

–          La contrattazione integrativa regionale deve poter vedere re – istituite sia le “procedure di raffreddamento dell’eventuale conflittualità generatasi a livello di scuola”, che le “modalità per la costituzione di una commissione bilaterale incaricata dell’assistenza, supporto e monitoraggio delle relazioni sindacali” 

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Applicazione CCNL 2019/2021 al personale scolastico già cessato dal servizio. DISPOSIZIONI OPERATIVE

Come noto, con l’Accordo per il rinnovo del CCNL 2018/2021 – parte economica – sottoscritto l’11 novembre u.s., il personale scolastico in servizio percepirà gli aumenti e l’adeguamento stipendiale già con la mensilità del mese di dicembre.

Diversamente, il personale cessato dal sevizio nel corso di vigenza del rinnovo contrattuale (2019/2020/2021/2022) potrà vedersi riconosciuti i benefici economici solo attraverso l’aggiornamento del rispettivo inquadramento economico (compito questo che spetta alla scuola) e, solo dopo che lo stesso sarà vistato dagli Organi di Controllo (Ragioneria provinciale dello Stato), potrà essere inviato all’INPS per la liquidazione delle spettanze (adeguamento della pensione e del trattamento TFR/TFS).

Discorso del tutto analogo vale per tutto il personale collocato in quiescenza negli anni 2016/2017/2018 ai quali spettano gli arretrati del CCNL 2016/2018 e la liquidazione solo relativa all’anno di servizio, effettivamente svolto.

P.Q.S., con la presente riteniamo opportuno informare gli interessati che occorre presentare  specifica richiesta diretta alla scuola di ultimo servizio prima della cessazione del rapporto di lavoro. Presso questa segretaria territoriale è possibile richiedere consulenza ed  eventuale assistenza nella compilazione dei moduli appositamente predisposti.

s.mavica, segretario

LEGGE DI BILANCIO. La Manovra economica e la scuola.

Il testo proposto nella Legge di Bilancio approvata in Consiglio dei Ministri il 21 novembre riporta:
«Le Regioni, sulla base dei parametri individuati dal decreto di cui al primo periodo provvedono autonomamente al dimensionamento della rete scolastica entro il 30 novembre di ogni anno, nei limiti del contingente annuale individuato dal medesimo decreto, ferma restando la necessità di salvaguardare le specificità derivanti dalle istituzioni presenti nei comuni montani, nelle piccole isole e nelle aree geografiche caratterizzate da specificità linguistiche. Con deliberazione motivata della Giunta regionale può essere determinato un differimento temporale, non superiore a 30 giorni. Gli Uffici scolastici regionali, sentite le Regioni, provvedono, alla ripartizione del contingente dei dirigenti scolastici assegnato».

«Al fine di garantire una riduzione graduale del numero delle istituzioni scolastiche, per i primi tre anni scolastici si applica un correttivo pari rispettivamente al 7%, al 5% e al 3%, anche prevedendo forme di compensazione interregionale. Gli Uffici scolastici regionali, sentite le Regioni, provvedono, ciascuno per il proprio ambito di competenza territoriale, alla ripartizione del contingente dei dirigenti scolastici assegnato. 5-quinquies. Fino alla data di adozione del decreto di cui al comma 5-ter, ovvero di quello di cui al comma 5- quater, si applicano le disposizioni di cui ai commi 5 e 5-bis».

  • In base alle prime stime e se la norma non dovesse mutare, ci ritroveremmo di fronte a un possibile taglio di 700 istituti in un biennio e soprattutto al sud.
  • Per ora solo 150 milioni di euro che serviranno “per i miglioramenti economici del personale scolastico”.
    È necessario senza dubbio un intervento politico deciso al fine di destinare in finanziaria ulteriori risorse – come previsto nell’accordo precontrattuale sottoscritto tra i sindacati scuola e il Ministro Valditara – che incrementerebbero quelle già accantonate per il rinnovo del Contratto.
  • Nulla sul precariato che annovera oltre 200.000 supplenti, nulla sull’incremento dell’organico ATA indispensabile per il funzionamento delle istituzioni scolastiche sempre di più oberate di incombenze amministrative e burocratiche. Nulla sul reclutamento.

Il comparto istruzione e ricerca, per ciò che rappresenta, può e deve essere soggetto cui destinare nuove risorse – “soldi freschi, soldi nuovi come dichiarato dal Ministro Valditara” – stabili e strutturali nel tempo, fuori dagli attuali vincoli di bilanci

FIRMATO ALL’ARAN IL CONTRATTO ISTRUZIONE E RICERCA.

 

 D’Aprile (Uil): “Un punto di partenza, continueremo a valutare nel merito”

 “Siamo soddisfatti, l’intesa sulla parte economica è un punto di partenza importante per valorizzare il personale della scuola e il loro lavoro. Da domani inizieremo a lavorare sulla parte normativa e per reperire altre risorse nella Manovra di bilancio 2023, per incrementare ulteriormente i contratti”. Lo dichiara Giuseppe D’Aprile, segretario generale Uil Scuola Rua, subito dopo la firma all’Aran della parte economica relativa al contratto del comparto Istruzione e Ricerca.

 “Un obiettivo fondamentale, nonché una delle rivendicazioni scaturite dal nostro Congresso nazionale – spiega -. Ora non dobbiamo fermarci. Continueremo sulla strada intrapresa. I lavoratori di istruzione e ricerca meritano un giusto riconoscimento economico per l’importante e delicato lavoro che svolgono ogni giorno”.

CONTRATTO >>> IL TESTO DEL CCNL.

attachments: bozza ipotesi CCNL IR 2019-2021 novembre 2022

ipotesi CCNL IR 2019-2021 11_11_2022_completo

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FIRMATO ACCORDO MINISTERO-SINDACATI RINNOVO CONTRATTO.”E’ stato fatto un grande lavoro, superando le difficoltà che si stavano registrando proprio sulla partita delle risorse

ENTRO DICEMBRE GLI ARRETRATI IN BUSTA PAGA.
L’accordo prevede una prima sequenza contrattuale di natura economica, da definire nella giornata di domani con l’utilizzo delle risorse disponibili, finalizzato a liquidare entro dicembre gli arretrati maturati nel corso del triennio di vigenza contrattuale e a corrispondere una prima tranche di aumento alle retribuzioni del personale. E’ invece da mettere in collegamento con l’iter della Legge di Bilancio e con l’impegno del ministro a reperire risorse aggiuntive, la ulteriore sequenza contrattuale a completamento della parte economica del contratto, che garantirà alla categoria ulteriori 300 milioni in più nella parte di retribuzione fissa. Un contributo importante alla conclusione del confronto è venuto anche dallo stanziamento di un ulteriore budget di 100 milioni di euro (una tantum) che saranno

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Rinnovo contratto. L’accordo verrà sottoscritto venerdì e riguarda 1,2 milioni di percipienti.

È stato raggiunto l’accordo per il rinnovo del contratto Scuola, che riguarda 1,2 milioni di dipendenti.

Lo rende noto il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, al termine del Consiglio dei ministri. L’intesa che verrà sottoscritta venerdì prevede per i docenti un incremento medio pari a 100 euro, a cui si aggiungeranno le risorse del successivo accordo.Scuola, intesa su rinnovo contratto: per docenti aumento medio di 100 euro

REPORT INCONTRO CON IL MINISTRO VALDITARA. I temi evidenziati dal segretario nazionale Giuseppe D’Aprile.

Giuseppe d’Aprile

D’APRILE: “RINNOVO CONTRATTO URGENTE, ABOLIRE IL NUMERO CHIUSO DAI PERCORSI UNIVERSITARI CHE SPECIALIZZANO SUL SOSTEGNO”
Pronto lo studio Uil Scuola Rua sulle differenze di stipendio tra precari e personale stabile della scuola: il costo per la stabilizzazione dei 252.157 precari ammonta a 180.345.425,04 euro all’anno; 715,2 euro per ogni precario.

 L’incontro con il ministro Valditara è stato momento nel quale fare il punto delle diverse esigenze, ed urgenze, della scuola in questa delicata fase dell’anno finanziario e dell’anno scolastico.Riportiamo di seguito i temi toccati dal Segretario generale Uil Scuola Rua, Giuseppe D’Aprile, nel corso dell’incontro.
Argomenti trattati: Contratto, sostegno e sprechi, Abolire il numero chiuso dai percorsi universitari che specializzano sul sostegno, no Regionalizzazione

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CONTRATTO SCUOLA / D’Aprile: fuorviante inserire i benefici della riduzione del cuneo fiscale negli aumenti contrattuali.CONTRATTO SCUOLA: IL PERSONALE MERITA RISPETTO

“”il solito giochetto e vizietto: togliere agli uni per dare agli altri! Camuffare con escamotage di tipo contabile la negazione di risorse tagliate e negate. E’ stato dimostrato che non ci casca più nessuno…eppure eccoci qua, ci provano sempre, di seguito il commento del segretario generale della UIL SCUOLA:””
D’Aprile: fuorviante inserire i benefici della riduzione del cuneo fiscale negli aumenti contrattuali.
Sommarlo alle risorse del rinnovo del contratto del comparto istruzione e ricerca è scorretto politicamente e tecnicamente. La risposta alla congiuntura economica non può essere la stagnazione degli stipendi. Così si accelera, non si inverte, il processo di recessione.

I benefici della riduzione della differenza tra lo stipendio lordo e quello netto – è questo il cuneo fiscale – è un obiettivo che va perseguito con fermezza ma che – chiarisce il segretario generale della Uil Scuola Rua, Giuseppe D’Aprile – riguarda tutto il mondo del lavoro dipendente.

Sommarlo alle risorse del rinnovo del contratto del comparto istruzione e ricerca è scorretto politicamente e tecnicamente – commenta D’Aprile.

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Settore Scuola – Risorse contrattuali: INCONTRO ARAN.

 “””gli squali della politica non distinguono o diversificano la loro preda. esigiamo il diritto di cittadinanza: cittadini e non sudditi.””””

L’ARAN RENDE NOTE LE CIFRE DISPONIBILI PER RINNOVARE IL CONTRATTO SCUOLA
RISORSE TOTALMENTE  INSUFFICIENTI.
PER LA UIL SCUOLA NON CI SONO LE CONDIZIONI PER SOTTOSCRIVERE ALCUN ACCORDO
Oggi si è svolto presso la sede dell’ARAN il quinto incontro per il rinnovo del CCNL 2019/2022, con il seguente ordine del giorno:“Settore Scuola – Risorse contrattuali”
Nell’introdurre i lavori, il dott. Mastrogiuseppe ha illustrato le risorse a disposizione per il rinnovo del CCNL Scuola, la cui vigenza è scaduta il 31 dicembre 2021. Le stesse rivengono dagli accantonamenti effettuati con le Leggi di Bilancio del 2019, del 2020 e del 2021, a cui si sono aggiunte quelle disposte, sempre con Legge di Bilancio, per il 2022. Queste ultime finalizzate a finanziare il salario accessorio attribuibile al personale con la contrattazione decentrata di istituto.
La dotazione complessiva supera di poco i 2 miliardi di €. Ripartendo le stesse per 13 mensilità e sulla base degli addetti del settore ( oltre un terzo dei dipendenti pubblici), equivale ad un aumento medio mensile, lordo pro-capite,   di 97.15 €, a cui va sottratta la quota dell’elemento perequativo previsto dal CCNL in atto (10.43 €, somme già in godimento), per cui l’aumento reale si attesta a 86.7 € lorde pro-capite.
Il comparto Scuola, anagrafato al 31dicembre 2018, consta di 936.065 docenti e di 209.492 ATA.

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TERZO INCONTRO ALL’ARAN PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO SCUOLA / REPORT

 

Terzo incontro all’Aran per il rinnovo del contratto scuola che, si ricorda, è scaduto il 31 dicembre scorso.
Dopo la valutazione che ha riguardato la PARTE GENERALE, i lavori della giornata di oggi si sono concentrati sulle RELAZIONI SINDACALI. Il metodo sin qui osservato è stato quello delle valutazioni individuali che le sei Organizzazioni Sindacali presenti al tavolo negoziale hanno inviato a seguito della proposta formalizzata dall’Aran. Un metodo che si è rivelato scarsamente efficace in quanto polverizza la trattazione dei singoli istituti rendendo alquanto difficoltosa la sintesi. L’azione finale, quella che deve portare all’individuazione di un testo condiviso da sottoscrivere, comporterebbe tempi lunghissimi. I singoli istituti vanno trattati in contradditorio.
Il testo di contratto che riguarda la PARTE GENERALE, trattata in occasione del precedente incontro, ha recepito poco o nulla dei numerosissimi rilievi fatti dalle singole Organizzazioni Sindacali, senza che di questo sia stata fornita alcuna motivazione.
In conseguenza di tanto, l’incontro di oggi ha riguardato, essenzialmente, la ricerca di una specifica modalità con cui condurre gli incontri successivi. Tutta la componente sindacale ha richiesto di cambiare le modalità di svolgimento dei lavori passando alla discussione e all’analisi dei singoli settori, per, poi, trattare gli istituti contrattuali negli aspetti generali. In sostanza si è chiesto di passare: dal particolare al generale, una totale inversione di tendenza rispetto alle modalità sin qui osservate.
La richiesta è stata condivisa dal Presidente, che ha prontamente fornito la calendarizzazione delle prossime sedute che saranno tutte dedicate ai singoli settori, trattando l’Ordinamento del personale:
–          6/7   Ordinamento del personale ATA
–          12/7 Ordinamento del personale dell’università
–          19/7 Ordinamento del personale della Ricerca
–          26/ Ordinamento del personale AFAM
Tutti gli incontri si terranno alle ore 10.30 con modalità di partecipazione ibrida (presenza/a distanza).

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Turi / Risorse, regole, tempi: sono i nodi da armonizzare in questo contratto. Vogliamo firmare un contratto ogni sei anni?

  • 09 Giugno 2022Il tema delle risorse – osserva Turi – è cruciale, così come la definizione normativa e anche la variabile ‘tempo’ è da considerare attentamente.
    Il contratto che si sta negoziando all’Aran è quello del triennio 19/21. Ci sono volute tre Finanziarie per definire le risorse per il rinnovo che si sta negoziando. Sono le cifre annunciate dal Governo, aumenti per i quali le somme sono già stanziate.
  • Le strade praticabili sono due:
  • Un contratto che chiede tanto alle persone e in cambio offre poco o niente considerato che l’inflazione ha già eroso il potere d’acquisto – così il segretario generale della Uil scuola, Pino Turi, ha commentato la situazione legata al negoziato contrattuale durante l’Esecutivo nazionale Uil Scuola.
  • la prima, quella che ci pare da preferire e che sosteniamo con forza, è di negoziare subito le risorse specifiche per il rinnovo di questo triennio (+ 3,5%) pur in un quadro di inflazione del 7% e in una prospettiva economica di progressiva asperità della congiuntura internazionale.
    Diamo quindi le risorse esistenti al personale della scuola e – contestualmente – andiamo a negoziare le modifiche normative per le quali servono risorse fresche.
  • La seconda – quella iniziata all’Aran – prevede di negoziare prima la parte normativa e, al termine, quella economica. L’allungamento dei tempi, secondo questa visione attendista,

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Contratto Scuola / Domani secondo appuntamento all’Aran / I TEMI

CONTRATTO SCUOLA: DOMANI MATTINA SECONDO APPUNTAMENTO ALL’ARAN

Turi: preferiamo firmare contratti e non patti
La nostra richiesta è chiudere con immediatezza i contratti di lavoro scaduti.
Domani mattina è fissato all’Aran il secondo incontro per il rinnovo del contratto scuola scaduto da oltre 41 mesi. I fatti ci dicono che le retribuzioni dei lavoratori italiani (tutti), dati ISTAT negli ultimi trent’anni, sono diminuite del 2.90%. Un caso unico e raro – osserva il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi, in una Unione europea dove si registra una crescita diffusa degli stipendi: dal 276,30% della Lituania al 6.20% della Spagna.

Gli stipendi della scuola – sottolinea Turi – non coprono nemmeno l’inflazione, arrivata per cause veramente non prevedibili (pandemia e guerra) al 7%.
Il negoziato si apre in una situazione resa ancora più drammatica sul fronte del lavoro: il versante del precariato ormai con numeri insostenibili mentre – aggiunge Turi – ci si aspetterebbe una lotta serrata al lavoro precario, un’apertura significativa per dare lavoro a chi lo cerca.

La scuola, nell’ambito dell’impiego pubblico, rappresenta il bacino più ampio di un mondo a cui servirebbero misure straordinarie.Non certo quelle previste dal D.L. 36.
Occorre stabilizzare i precari ed investire sulle persone.

La nostra richiesta – spiega Turi – è chiudere con immediatezza i contratti di lavoro scaduti.

attachments:TURI – Domani Aran 060622

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30 maggio – Roma. L’intervento del Segretario generale UIL Scuola Pino Turi

Oggi è una bella giornata! La Scuola comunità, si è risvegliata per difendere la democrazia e la partecipazione che è compito istituzionale della Scuola di Calamandrei, quella di tutti e di ognuno, quella dell’ascensore sociale che una norma liberticida e regressiva vorrebbe relegare al ruolo di ancella della produzione e del profitto e sostituirla con un tapis roulant che porti, magari anche precocemente i nostri ragazzi e ragazze, in produzione.

Voglio dare atto alle nuove RSU di avere intrapreso un’azione di coinvolgimento della categoria con un’azione politica veramente importante che ha risvegliato una categoria demotivata e rassegnata. Le elezioni delle RSU dimostrano che il voto e la democrazia sono insostituibili in un paese democratico. Mi auguro che la politica ne prenda atto.

Ad oggi, vediamo solo gli effetti di una politica che non sa parlare più alle menti, al cuore delle persone, ma solo agli interessi immediati in una sorta di conformismo che trasforma i cittadini in anonimi lavoratori e consumatori e che vorrebbe una scuola a sua immagine e somiglianza.

Un linguaggio opposto a quello della scuola che trasmette ai propri alunni: i valori e i principi della convivenza civile e della costituzione che mette al centro la persona che escute i diversi talenti.
La Scuola pubblica e statale è la soluzione non il problema.

Ci sorge un sospetto, perché la si vuole trasformare? E chi la vuole cambiare, o meglio a chi non piace?

Non piace all’élite economica del paese e alle forze politiche che ne interpretano i desideri. Non piace al Governo.

Ce ne faremo una ragione e continueremo a chiedere a tutti, specie coloro che sulla costituzione hanno giurato di smettere la strada della controriforma del combinato disposto della legge 107 e del D.L. 36 e operare per un rilancio con nuovi investimenti sulla scuola laica statale e libera di questo paese.

Investimenti che non possono essere quelli previsti dal PNRR, investimenti sulle cose e per gli interessi di altri che non vedono un centesimo destinato ai lavoratori e agli organici. Serve investire sulle persone e non solo sulle cose e non ci vengano a dire che ce lo chiede l’Europa.

A leggere il decreto-legge, si evince senza neanche troppo sforzo che si realizzerebbe il desiderio a lungo perseguito da ambienti confindustriali, a partire dalla Fondazione Agnelli, di una scuola piegata agli interessi del profitto e della produzione.

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Turi: “Lo sciopero impone un alt al Governo. Gli insegnanti sono professionisti, non burocrati”

E’ questa la scuola che ha passato la pandemia, sono questi insegnanti, questo personale – ha detto Pino Turi dal palco di Piazza Santi Apostoli a Roma. Sono quelli che hanno attuato la resilienza con risorse e capacità proprie e non per effetto di circolari ministeriali o indicazioni dirigenziali che, in alcuni casi ne hanno complicato le procedure. Adesso invece di riconoscere il loro impegno, la loro professionalità si vogliono formare tutti.

Come? Con una pseudo scuola di Alta formazione di stampo burocratico che vorrebbe (ri)formare 800mila docenti. Un progetto che ha dell’incredibile se non fosse scritto in un atto di Governo.

Credere nella libertà di insegnamento è la molla che ha portato centinaia di migliaia di insegnanti a scioperare. In ballo c’è il modello di scuola che vogliamo per il futuro, la libertà e la bellezza di questa professione, la sua missione costituzionale.

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CONVOCAZIONE ASSEMBLEA SINDACALE. GIOVEDI’ 26 MAGGIO ORE 15,30. ON LINE.

Catania, lì 19/05/2022                                                                                                                                                                                                                                                                                                                           Ai Dirigenti Scolastici
Istituzioni Scolastiche della provincia di CATANIA
A tutto il Personale Docente , Ata  – Istituzioni Scolastiche della provincia di CATANIA
OGGETTO: CONVOCAZIONE ASSEMBLEA SINDACALE
Le scriventi Organizzazioni Sindacali indicono un’assemblea sindacale in modalità
on -line di due ore, per tutto il personale DOCENTE, ATA, ed EDUCATIVO per il giorno
26 maggio 2022, dalle ore 15,30 alle ore 17,30 ON LINE:
LINK PER IL COLLEGAMENTO: https://www.youtube.com/c/GiorgioLaPlaca

con il seguente Ordine del Giorno:
SEMPRE E SOLO PER DECRETO.  LA SCUOLA NON MERITA TUTTO QUESTO
 D.L 36/2022- SISTEMA DI RECLUTAMENTO E FORMAZIONE
 RINNOVO CONTRATTUALE
 SCIOPERO 30 MAGGIO
Saranno presenti le segreterie regionali.
FLC CGIL,  CISL Scuola,  UIL Scuola RUA,  SNALS Confsal,  FGU GILDA
C. Brunetto, F. Pagliarisi,  S. Mavica,  L. Tempera UNAMS,  G. La Placa

ASSEMBLEE SCIOPERO 30 MAGGIO 2022

REPORT / INCONTRO SINDACATI SCUOLA – MINISTRO BIANCHI.


Un contratto senza soldi e una formazione obbligatoria a premi
(e forse anche gratis): il ministro tira giù le carte del Governo
. Turi: la forza della scuola fa impallidire le proposte della politica.
I lavoratori della scuola chiedono di superare la mistica dei concorsi e rinnovare il contratto già scaduto.
Partiamo da un dato certo: quello della scuola è un contratto che va assolutamente rinnovato ma i fondi per aprire il negoziato sono quelli contenuti nella legge di Bilancio e coprono a malapena l’inflazione, senza arrivare minimamente agli aumenti a tre cifre del contratto sottoscritto dagli statali.
Andiamo ad un’altra certezza: la scuola ha fatto il possibile e l’impossibile durante la pandemia e lo fa anche ora in emergenza. Proprio in questi giorni è la scuola a testimoniare la più grande prova di accoglienza e contemporaneamente a realizzare un momento fondamentale di partecipazione democratica con la conclusione delle elezioni delle rappresentanze sindacali in ottomila istituti scolastici del Paese.
E il Governo che cosa fa?  Dopo la consultazione con i partiti, nelle stanze di Palazzo, tira fuori l’uovo di Colombo: se i soldi per il contratto non ci sono gli diamo quelli della formazione ( ma ci sono?).  

Andiamo ancora per ordine: la retribuzione non è materia legislativa, ma contrattuale. E, invece. materia di discussione parlamentare il reclutamento e la formazione iniziale e la relativa copertura finanziari.

attachments: COM riunione ministro 120422

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RINNOVO DEL CONTRATTO E MISURE URGENTI PER IL SISTEMA DI ISTRUZIONE
. Turi: Ricostituire il potere d’acquisto delle retribuzioni ed escludere le spese per l’istruzione dal Patto di Stabilità

La fase di estrema instabilità che il Paese continua ad attraversare desta forti preoccupazioni. 
Ad una grave crisi epidemiologica, ancora non pienamente superata, sta seguendo la deflagrazione del conflitto bellico. A seguito di questi eventi, la condizione economica e sociale flette paurosamente, situazione resa ancora più esplicita dal progressivo aumento del livello di inflazione che erode i salari (5%) e dall’allargamento del lavoro precario che ormai interessa sia i giovani che gli anziani.
Ricostituire il potere d’acquisto delle retribuzioni e escludere le spese per l’istruzione dal patto di stabilità: è questa la proposta della Uil Scuola per uscire dall’impasse contrattuale in cui si trova il personale della scuola.
Il Governo non ha ancora perfezionato i processi propedeutici all’apertura della trattativa per il rinnovo del contratto scuola – osserva il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi – un avvio che chiediamo sia immediato perché le risorse economiche previste nella legge di Bilancio (2,4 miliardi) vanno impegnate

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. Turi: Ricostituire il potere d’acquisto delle retribuzioni ed escludere le spese per l’istruzione dal Patto di Stabilità”