20 settembre h.18,22
Scuola Secondaria di I grado. Movimenti annuali relativi alle assegnazioni provvisorie interprovinciali di sostegno. A.S. 2016/2017.
assegnazioni-interprovinciali-sostegno-2
20 settembre h.18,22
Scuola Secondaria di I grado. Movimenti annuali relativi alle assegnazioni provvisorie interprovinciali di sostegno. A.S. 2016/2017.
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Il rinnovo del contratto rappresenta la sede più corretta per affrontare la questione della formazione in servizio.
Pubblicata la nota sulla formazione del personale scolastico che anticipa il Piano nazionale di formazione previsto dal comma 124 della legge 107.
L’intervento della Uil Scuola è stato determinante per aver indotto la scelta del Miur di eliminare il riferimento all’obbligo annuale, anche di una sola unità formativa.
Le argomentazioni a supporto e di merito hanno evidenziato che l’obbligo per i docenti non può essere veicolato tramite una circolare, che in applicazione della legge, intervenga unilateralmente sui carichi di lavoro degli insegnanti, definiti per contratto.
La legge stabilisce infatti un principio, riconosce un bisogno ma non può da sola intervenire su tale ambito.
Anche la scelta di rimettere al collegio dei docenti la definizione delle aree, dei criteri e del numero delle ore di formazione da affrontare in carico ad ogni docente, obbligatoriamente, mostra molti limiti applicativi ed introduce ulteriori problemi.
Il collegio può riconoscere i fabbisogni, può individuare fonti, strumenti, opportunità, ma non può stabilire obblighi di lavoro aggiuntivi, rispetto a quelli già esistenti.
Spetta invece alla contrattazione, nazionale e integrativa d’istituto, delineare modalità tempi ed eventuali riconoscimenti economici dagli impegni derivanti.
Il rinnovo del contratto rappresenta la sede più corretta per affrontare la questione, nella sua complessità. In quella sede potrà essere concordato l’inserimento, anche nella contrattazione integrativa d’istituto, di aspetti di flessibilità negoziale, in modo da rispondere alle esigenze dell’autonomia scolastica.
Azione di accompagnamento allo sviluppo delle competenze dei Dirigenti Scolastici e dei DSGA in servizio nei Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti (CPIA) – Formez PA.
Incontri
Laboratorio PALERMO 1:
– Date 27, 28 settembre e 18 ottobre in presenza + una giornata on line
– Dalle 10:30 alle 16:30 c/o l’Istituto Professionale di Stato “Pietro Piazza” Corso dei Mille, 181 PALERMO
Laboratorio PALERMO 2:
– Date 28, 29 settembre e 19 ottobre in presenza + una giornata on line
– Dalle 10:00 alle 16:30 c/o l’Istituto Professionale di Stato “Pietro Piazza” Corso dei Mille, 181 PALERMO
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Scuola secondaria di II grado
Pubblicazione movimenti annuali relativi alle assegnazioni provvisorie provinciali e interprovinciali di sostegno. A.S. 2016/2017.
Pubblicazione rettifiche.
Scuola Secondaria di I grado
Pubblicazione movimenti annuali relativi alle utilizzazioni e assegnazioni provvisorie provinciali di sostegno. A.S. 2016/2017
sono pubblicati i movimenti annuali relativi alle utilizzazioni ed alle assegnazioni provvisorie provinciali ed interprovinciali per l’.a.s.2016/2017 degli insegnanti specializzati della scuola primaria compresi nei prospetti allegati che fanno parte del presente decreto.
I provvedimenti di utilizzazione e assegnazione provvisoria, una volta adottati, non possono subire modifiche in relazione all’accertamento di ulteriori successive disponibilità.
Sulle controversie riguardanti la materia delle utilizzazioni e delle assegnazioni provvisorie, sono previsti i mezzi d’impugnativa di cui all’art.20 del CCNI integrativo citato in premessa.
Catania, 17 settembre 2016
Il dirigente Emilio Grasso
assegnazione-provvisoria-provinciale-scuola-primaria
interprovinciale-assegnazione-provvisoria-scuola-primaria
H.17,04
sono pubblicati i movimenti annuali relativi alle infanzia-sost-ass-interpr-con-titolo-spec compresi nei prospetti allegati che fanno parte del presente decreto.
I provvedimenti di utilizzazione e assegnazione provvisoria, una volta adottati, non possono subire modifiche in relazione all’accertamento di ulteriori successive disponibilità.
Sulle controversie riguardanti la materia delle utilizzazioni e delle assegnazioni provvisorie, sono previsti i mezzi d’impugnativa di cui all’art.20 del CCNI integrativo citato in premessa.
Catania, 17 settembre 2016
Il dirigente Emilio Grasso
infanzia-sost-ass-interpr-con-titolo-spec
infanzia_sostegno_ass_provv_in_provincia
infanzia_utilizzazioni_sostegno
AUGURI A TUTTI. salvo mavica h.16,50
Scuola Infanzia.
Disponibilità iniziale posti comuni e di sostegno per le operazioni di utilizzazioni e assegnazioni provvisorie. A.S. 2016/2017
Scuola Secondaria di I grado.
Disponibilità iniziale posti di sostegno per le operazioni di utilizzazioni e assegnazioni provvisorie. A.S. 2016/2017
Scuola Primaria.
Disponibilità iniziale posti di sostegno per le operazioni di utilizzazioni e assegnazioni provvisorie. A.S. 2016/2017
Scuola Primaria.
Utilizzazioni e assegnazioni provvisorie a.s. 2016/2017. Ripubblicazione graduatorie definitive limitatamente alle assegnazioni provvisorie interprovinciali.
Scuola secondaria di I grado.
Utilizzazioni e assegnazioni provvisorie a.s. 2016/2017. Ripubblicazione graduatorie definitive limitatamente alle assegnazioni provvisorie interprovinciali.
Docenti che hanno dato la disponibilità per le assegnazioni provvisorie interprovinciali senza titolo di sostegno previsto dal CCIR sulle assegnazioni e utilizzazioni provvisorie, a.s. 2016/2017, del 24/08/2016
Pubblicazione nuovo elenco
Scuola Infanzia.
Utilizzazioni e assegnazioni provvisorie a.s. 2016/2017. Ripubblicazione graduatorie definitive limitatamente alle assegnazioni provvisorie interprovinciali.
15 SETTEMBRE 2016
RAPPORTO OCSE SULL’ISTRUZIONE
In cinque anni (2008-20013) il Pil italiano ha perso 8 punti percentuali. Per la scuola il calo è stato quasi del doppio (-14%) Uil: l’inversione di tendenza con l’ultima riforma del Governo c’è ma i risultati non sono quelli attesi.
È stato pubblicato oggi il rapporto annuale dell’OCSE sullo stato dell’istruzione nei Paesi affiliati all’organizzazione.
Il dato impressionante, accanto al calo complessivo della spesa che il nostro paese destina all’istruzione (-14%) è il basso livello delle retribuzioni del personale della scuola che ha perso il 7% in termini di potere d’acquisto nel periodo considerato (2008 – 2013).
Il rapporto inquadra un sistema di istruzione che è il risultato di scelte politiche svincolate dalla realtà a cui bisogna porre subito rimedio attraverso un recupero di risorse e investimenti da destinare alla scuola.
Resta ancora molto da fare per garantire il diritto allo studio, realizzato meglio nella scuola dell’infanzia e nell’inclusione delle fasce più deboli.
Paradosso del Rapporto è che, mentre le relazioni tra ministero e sindacati scuola sono ridotte al lumicino, l’Ocse indica, analizzando le ricadute sul mercato del lavoro, proprio la contrattazione collettiva come uno dei fattori di successo.
Occorre intervenire subito – spiega Pino Turi, segretario generale della Uil Scuola – sui contratti del personale della scuola e sul sistema pensionistico in modo da favorire il ricambio generazionale.
IL RAPPORTO IN SINTESI
La novità è nel confronto istituito tra dati raccolti dall’OCSE, tramite le indagini PISA, TALIS, PIAAC e le banche dati INES, e i parametri previsti dall’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile n.4 definito dall’ONU in vista del 2030.
Anche l’obiettivo dell’ONU presenta delle novità rispetto al passato: infatti, non ci si limita più ad auspicare l’accesso all’istruzione per tutti, si attesta chiaramente la necessità di garantire a tutti un’istruzione di qualità. In quest’ottica vanno letti dati forniti dal rapporto.
L’Italia ne esce con le ossa rotte:
• La spesa pubblica è diminuita del 14% dal 2008 al 2013 (mentre il PIL è diminuito solo dell’8%) e prima di questo periodo era già tra le più basse dell’area OCSE; finalmente viene detto con chiarezza che gli investimenti insufficienti nel settore dell’istruzione non sono dovuti tout court ad una riduzione della spesa pubblica, bensì ad un’inveterata abitudine a spendere poco in questo settore. Inoltre, tra il 2008 ed il 2013, la quota di spesa che ricade soprattutto sulle famiglie è aumentata del 21%. Le tasse universitarie rimangono tra le più alte rispetto a quello che accade negli altri Paesi. Il rapporto dell’OCSE ribadisce che un’istruzione di qualità richiede finanziamenti adeguati .
• Il corpo docente è quello più vecchio dell’area e conta il numero minore di uomini, i salari dei docenti sono diminuiti in termini reali del 7% ed equivalgono al 76 – 93% dei salari medi dell’OCSE. Finalmente si prende atto che la corsa ad un posto da insegnante in Italia è legata spesso alla mancanza di altro lavoro sicuro. Al livello di dirigenza si registra tuttora una discriminazione di genere e l’età media è tra le più alte dell’area OCSE.
• La proporzione di NEET è aumentata del 10%, molto di più che in ogni altro Paese delll’OCSE. La disuguaglianza in termini di successo scolastico è ancora troppo alta e non è limitata solo agli studenti di origine straniera. In Italia più che in altri Paesi il livello di istruzione familiare conta per garantire il successo negli studi. Troppi adulti hanno basse competenze in materia di comprensione del testo, matematica e nuove tecnologie e manca un’offerta adeguata per aiutarli a migliorare le proprie competenze
• L’offerta di istruzione universitaria (corsi triennali) e di corsi post-secondari è trascurabile. L’università non viene percepita come un mezzo per avere successo nel mondo del lavoro e non si adatta alle esigenze di chi già lavora ma vorrebbe laurearsi.
• L’istruzione tecnico-professionale riscuote molto più successo che in altri Paesi. La formazione professionale, però, non altrettanto performante, soprattutto per quanto riguarda la fascia di età 25-64.
• Esiste sempre un problema di genere. Le donne sono sempre minoritarie nei percorsi matematico scientifici, anche se sono le più numerose tra gli iscritti all’università.
• Rispetto ai parametri individuati dall’ONU per garantire a tutti l’accesso ad un’istruzione di qualità entro il 2030, L’Italia ne ha raggiunti solo due e riguardano la scuola dell’infanzia e l’inclusione di soggetti appartenenti a categorie più deboli. Gli altri 8 sono ancora lontani
IL DIRIGENTE Emilio Grasso
Prot.n. 15953
Catania, 15 /09/2016
IL DIRIGENTE
VISTO il T.U . delle disposizioni legislative vigenti in materia d’istruzione, approvato con D.lgs n. 297 del 16/04/1994 ed in particolare l’art. 462;
VISTA il C.C.N.L. sottoscritto il 29/11/2007;
VISTO l’Ipotesi di CCNI siglato in data 15/06/2016 concernente le utilizzazioni e le
assegnazioni provvisorie del personale docente, educativo ed A.T.A. per l’anno scolastico 2016/2017, con particolare riferimento all’art. 6 bis “Utilizzazione del personale nei licei musicali e coreutici”;
VISTA la nota n.14672 del 5/09/2016 con cui sono state pubblicate le graduatorie provvisorie di utilizzazione nei Licei Musicali;
CONSIDERATO che a seguito di chiarimenti forniti dal MIUR è stata effettuata una revisione sui titoli validi per l’accesso all’insegnamento di Teoria Analisi e Composizione;
ESAMINATI i reclami prodotti dai docenti interessati, apportate le dovute rettifiche, accertato, altresì, la presentazione nei termini dell’istanza prodotta dal Prof. Leonardi Carmelo;
DISPONE
la pubblicazione delle graduatorie definitive di utilizzazione del personale docente nelle sezioni di liceo musicali operanti nella Provincia di Catania. Per effetto della privacy le stampe pubblicate non contengono alcun dato personale e sensibile che concorra alla formazione della stessa graduatoria definitiva. Per qualsiasi controversia possa insorgere avverso il presente provvedimento si applicano le disposizioni di cui all’art. 20 dell’ipotesi di CCNI concernente le utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie in premessa Firma autografa sostituita a mezzo stampa.
1_liceo-musicale-graduatorie-definitive-util-materie-musicali-2016_0913-2