20 FEBBRAIO 2015
La scuola cambia? Per gli Ata in peggio
PERSONALE ATA | INIZIATIVA CGIL, CISL, UIL
VENERDÌ 27 FEBBRAIO | FLASH MOB DAVANTI AL MINISTERO
Nel link la locandina da scaricare
Nel link la locandina da scaricare
La determinazione del Fondo Unico Nazionale dei dirigenti scolastici sembra una telenovela senza conclusione.
Nell’incontro ultimo che le organizzazioni sindacali hanno avuto con il ministro, il segretario generale della Uil Scuola ha ricordato al Ministro che l’area V è ancora in attesa che il sottosegretario Faraone convochi rappresentanti dei dirigenti scolastici per risolvere un problema che sta generando confusione tra le varie regioni, visto che alcune sono ferme in attesa di chiarimenti e altre invece addirittura autorizzerebbero una trattenuta mensile a carico dei dirigenti.
Nell’incontro avvenuto a dicembre con i sindacati, infatti, il sottosegretario Faraone aveva chiesto di aspettare l’approvazione della legge di stabilità e subito dopo si sarebbe trovata una soluzione ad un problema annoso.
Il ministro nell’incontro di lunedì ha rassicurato che è in approvazione un emendamento che è stata trovata la copertura finanziaria per risolvere il problema.
Pertanto al momento sembra che il governo non si sia dimenticato della sofferenza che i dirigenti scolastici ultimamente hanno manifestato con varie forme di proteste: assemblee in tutta Italia, sit in sotto al ministero, diffide e ricorsi al Tar, che ha deciso anche la fissazione della prima udienza.
È chiaro che ormai non ci illudiamo con impegni troppe volte disattesi. Aspettiamo di constatare che vengano restituite legittimamente le trattenute in alcune regioni e per altre si possa passare alla ripartizione dei fondi così come stabilito in prima analisi dal dipartimento della pubblica istruzione.
Fino ad allora la Uil Scuola continua lo stato di agitazione, di proteste e di ricorsi che riconoscano i diritti troppe volte negati ai dirigenti scolastici.
Nel frattempo sollecitiamo il ministero ad emanare direttive per interrompere le trattenute e per non attivarle dove le Direzioni Regionali intendono farlo.
Oggi pomeriggio si è svolto un sit-in di protesta organizzato dai sindacati scuola, a viale Trastevere, davanti al Miur, al quale hanno partecipato tantissimi docenti precari, abilitati e inseriti in seconda fascia d’istituto, per rivendicare il diritto alla nomina in ruolo.
Una delegazione di precari, insieme ai rappresentanti sindacali, è stata ricevuta da Luciano Chiappetta e da Rocco Pinneri, vice capo di gabinetto. I rappresentanti del Miur, pur dimostrando considerazione rispetto al problema, non hanno dato risposte limitandosi ad un generico impegno a rappresentare il tutto al Ministro. La questione, peraltro, era già stata posta dalla Uil direttamente al ministro nel corso dell’incontro di ieri.
La Uil, oltre a chiedere al Governo di procedere subito con l’emanazione dei decreti per le nomine in ruolo su tutti i 150.000 posti previsti nella ‘buona scuola’ ha chiesto anche le nomine in ruolo per i docenti abilitati inseriti nelle seconde fasce delle graduatorie d’istituto. Solo così, per la Uil, si può parlare di superamento del problema del precariato e voltare pagina rispetto all’attuale sistema di reclutamento.
La Uil ha ricordato la sentenza della Suprema Corte Europea che considera illegittima la reiterazione dei contratti a tempo determinato, e a questa sentenza va data applicazione. Pasquale Proietti, presente alla manifestazione in rappresentanza delle segreteria nazionale, ha detto che “il piano di assunzioni deve riguardare anche questo personale, quando si parla di nomine in ruolo non si può far finta di non sapere che esistono migliaia di docenti abilitati, non inseriti nelle GAE, che hanno fatto funzionare e stanno facendo funzionare la scuola italiana”.
La Uil resterà al fianco dei precari fino a quando gli obiettivi della protesta non saranno conseguiti.
Previsto il piano di assunzioni, lo sosteniamo. Nel decreto non ci siano interventi unilaterali in materia di rapporto di lavoro. Il Governo eviti di entrare in contrasto con il mondo della scuola.
Sosteniamo la scelta che ci è stata confermata di procedere con un piano di immissioni in ruolo da settembre.
Il ministro ha confermato che ci sarà un Consiglio dei Ministri tra fine febbraio e i primi di marzo per che interverrà su “immissioni in ruolo e qualità della scuola”.
Il decreto partirà dai bisogni delle scuole ed è finalizzato a eliminare il precariato, all’avvio di una fase concorsuale e interverrà anche su organici, reti di scuole e su un modello di ‘qualificazione’ non meglio definito. Il provvedimento dovrebbe riguardare anche gli insegnanti abilitati, non presenti nelle graduatorie ad esaurimento, che hanno tre anni di servizio, sulla base dei posti disponibili nell’organico.
Come Uil abbiamo sostenuto che i problemi del precariato sono difficili e complessi e che per individuare le soluzioni idonee occorre affrontare aspetti complessi legati alle differenti situazioni in cui viene a trovarsi il personale precario. Abbiamo offerto disponibilità ad un confronto di merito prima dell’emanazione del decreto.
Quanto alla valorizzazione professionale degli insegnanti, archiviato in via definitiva il progetto a percentuale (66%) e punti (da raccogliere di scuola in scuola), c’è ora necessità di valorizzare con un contratto innovativo l’impegno professionale – ha detto il segretario generale della Uil scuola – va aperto un confronto di merito per arrivare ad uno nuovo contratto che deve vedere, nel confronto con il sindacato, il coinvolgimento degli insegnanti e del personale.
Nel corso dell’incontro Di Menna ha rappresentato con determinazione l’invito al Governo a non intervenire per decreto in aspetti che riguardano orari, modifiche delle condizioni di lavoro, retribuzione e progressione economica: tutti aspetti che attengono al contratto. La scuola non sopporterebbe editti con obblighi di servizio e modalità peggiorative di retribuzione. Nella scuola c’è preoccupazione. I processi di cambiamento sono continui, scaricati sul personale, spesso affrontati come adempimenti burocratici da eseguire.
La questione centrale – ha ribadito Di Menna – resta la scelta, che deve essere fatta davvero, di investire in istruzione e di valorizzare il lavoro che si fa a scuola. Si parta da qui: alzare la spesa per l’istruzione al livello degli altri paesi europei (oggi siamo fanalino di coda, penultimi prima della Romania) e adeguare gli stipendi.
Su tutti gli aspetti il ministro non è andato oltre le dichiarazioni di principio, senza assumere alcun impegno.
I processi di riforma e di innovazione vanno inseriti in una proposta di legge che consenta un vero confronto e un forte coinvolgimento di chi, ogni giorno, fa funzionare la scuola.
Per il personale Ata, necessario alla scuola dell’autonomia – ha aggiunto Di Menna –sembra esserci un diaframma tra le innovazioni in atto e la diminuzione di organico e la disattenzione con cui viene trattato.
Nel corso dell’incontro, presenti per la Uil Scuola, insieme a Massimo Di Menna, Noemi Ranieri e Pino Turi, sono state rappresentate le criticità ancora irrisolte legate al personale Quota ’96, alle posizioni economiche del personale Ata e ai contratti regionali dei dirigenti scolastici.
Il Segretario generale Salvo Mavica, ha aperto l’assemblea ringraziando il D.S. prof.ssa Pietrina Paladino e l’intera istituzione scolastica “Liceo Lombardo Radice di Catania” per la gradita ospitalità.
Nel corso della relazione introduttiva del Segretario sono stati affrontati i più importanti temi di attualità, di politica sindacale, con le considerazioni e le proposte del sindacato; in particolare, si è fatto riferimento alla questione precari, alla grave minaccia degli organici del personale ATA, allo scippo dei diritti e del salario, al gioco delle tre carte del governo: carta vince, carta perde!!! Alla fine a perdere saranno tutti, docenti ed alunni.
Uno dei più importanti temi affrontati dal Segretario nel corso della relazione è il fatto che l’efficacia e l’efficienza dell’offerta formativa siano minati oggi dalla paventata idea della cosiddetta la “Buona Scuola” che, probabilmente, resterà solo idea: si ritiene che la buona scuola debba prima di tutto poggiare su idee pregnanti e costruttive, sul rispetto di tutto il personale che ogni giorno dedica professionalità ed energie…. Dirigenti Scolastici, Docenti e personale ATA ed Educativo…persone che ogni giorno fanno funzionare le Istituzioni Scolastiche con impegno e dedizione; sono necessari finanziamenti e adeguamento dei salari. Le risorse impegnate a favore della scuola sono investimenti produttivi per la nostra nazione e non mere spese da tagliare.
Il Sindacato UILSCUOLA rivendica il proprio ruolo di rappresentanza: allorché esisterà anche un solo lavoratore, ci sarà sempre il nostro sindacato a rappresentarLo, tutelarLo e difenderLo. La UILSCUOLA crede che il Personale della scuola sia formato da LAVORATORI destinatari di diritti e NON DA SUDDITI.
Il Dott. Francesco Melendez – già rappresentante Miur all’ARAN ha brillantemente e compiutamente affrontato il tema “Tutto sulle RSU” con approfondimenti e richiami ad interpretazioni autentiche, nonché numerosi avvertimenti e suggerimenti per svolgere in modo attento e professionale il ruolo di RSU nelle singole Istituzioni.
Nella parte finale dell’incontro è stato dato ampio spazio al dibattito con l’intervento di tanti lavoratori della scuola.
La giornata ha offerto stimoli e spunti per continuare, con rinnovato entusiasmo, l’azione sindacale della UILSCUOLA: sindacato che vuole essere professionale, libero, riformatore, pragmatico….. utile.
Entrare nel merito delle questioni per risolvere i problemi.
Salvo Mavica, segretario generale territoriale Uil Scuola Catania
martedì 17 febbraio 2015 | ore 15,00
sit in davanti al Miur | Viale trastevere, Roma
La Uil è favorevole a riformare la pubblica amministrazione ma coinvolgendo i lavoratori ed i cittadini. Lo ha affermato il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, nel corso dell’assemblea nazionale organizzata a Roma per le elezioni per il rinnovo delle Rsu nella scuola e nel pubblico impiego.
“Siamo per fare un patto con i cittadini e gli utenti contro la burocrazia politica – si legge nella nota di stampa dell’agenzia Agi – se vogliamo fare la riforma della pubblica amministrazione dobbiamo far male alla burocrazia politica e non dare problemi ai cittadini”.
Lo streaming della giornata e il report dell’assemblea sul sito Uil: www.uil.it
Accordo per la realizzazione di percorsi di IeFP nei corsi serali degli Istituti Professionali per il raggiungimento di qualifica triennale del repertorio nazionale secondo l’Accordo Stato- Regioni del 27 luglio 2011 e successive modificazioni tra la Regione Sicilia Assessorato Istruzione e Formazione Professionale e l’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia.
Uil Scuola: cresce il coinvolgimento delle persone, in aumento del 4% le liste Uil presentate. Lunedì riporteremo al ministro le istanze e le preoccupazioni che ci sono state rappresentate nelle tante assemblee. Per riconoscere le professionalità della scuola serve un contratto innovativo.
Oltre mille delegati hanno preso parte, questa mattina a Roma, all’Assemblea nazionale della scuola e del pubblico impiego organizzata dalla Uil per le elezioni per il rinnovo delle Rsu.
Sala piena quella dell’Auditorium Antonianum dove sono intervenuti il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, il segretario generale della Uil Scuola, Massimo Di Menna e segretari del pubblico impiego della Uil: Giovanni Torluccio, Uil Fpl, Benedetto Attili, Uil Pa, Alberto Civica, Uil Rua.
I veri protagonisti – ha detto Massimo Di Menna nel corso del suo intervento – sono le nostre candidate ed i nostri candidati. Sono loro che, con competenza e professionalità, rappresentano un riferimento concreto per i colleghi.
Registriamo positivamente – ha continuato Di Menna – la crescita del 4% delle liste presentate. Un dato che dimostra il crescente coinvolgimento delle persone: migliaia di candidati, presentatori di lista, componenti delle commissioni elettorali e dei seggi, rappresentano la Uil nelle scuole. A tutti i candidati loro va il nostro ringraziamento per la serietà e la disponibilità che mettono in questa partecipazione democratica.
Queste elezioni sono molto importanti perché occorre assolutamente evitare che, nel processo di riforma della scuola – ha messo in chiaro il segretario generale della Uil Scuola – il Governo possa pensare di decidere su aspetti che attengono il lavoro degli insegnanti e del personale senza nessun coinvolgimento e soprattutto senza riconoscere la professionalità di chi, con passione e fatica, fa funzionare ogni giorno la scuola italiana. Insegnanti e personale della scuola meritano rispetto e considerazione.
Il Governo deve evitare di entrare in conflitto con gli insegnanti e il personale della scuola con degli editti elaborati nel chiuso delle stanze di Viale Trastevere. Nel corso dell’incontro che avremo lunedì 16 febbraio – ha detto ancora Di Menna, nel passaggio del suo discorso dedicato ai temi di stretta attualità della scuola – rappresenteremo il disagio e le preoccupazioni di tutti coloro che, nelle assemblee che stiamo facendo in questa campagna elettorale, hanno a riferimento la nostra azione sindacale concreta e moderna.
In data 13 febbraio 2015 si è svolto un incontro di UIL Scuola CGIL Scuola e Cisl Scuola con il Dott. Marco Campione, Capo della segreteria del Sottosegretario Davide Faraone, per affrontare le problematiche del personale ATA. Per la UIL Scuola ha partecipato Antonello Lacchei.
Nel corso dell’incontro sono state rappresentate le criticità che riguardano il personale ATA, a partire dai tagli previsti dalla legge di stabilità, alla incredibile vicenda delle posizioni economiche, al blocco della mobilità professionale.
Nel prendere atto delle situazioni descritte il rappresentante del MIUR si è impegnato a rappresentarle nelle sedi competenti, limitandosi a prenderne atto, senza dare risposte concrete o fornire alcuna garanzia di soluzione.
Nel corso dell’incontro è stato consegnato un documento che sintetizza problematiche e proposte.
Dal 9 al 28 febbraio la compilazione del questionario scuola, da trasmettere all’Invalsi. Una volta restituito sulla apposita piattaforma queste dovranno predisporre il rapporto di autovalutazione. Intanto che il MIUR lavora sulle linee guida per gli orientamenti sulla sua compilazione nessuno considera il lavoro aggiuntivo che deriva alle scuole da tutte queste incombenze.
Nel corso dell’incontro di presentazione dei nuovi modelli di certificazione delle competenze svolto l’11 febbraio il MIUR ha consegnato le bozze delle linee guida di orientamenti per la compilazione del RAV su cui si potranno trasmettere osservazioni entro lunedì 16. Stando a quanto ribadito non è nelle intenzioni del Miur utilizzare i dati del questionario scuole e dei rapporti di autovalutazione per creare graduatorie di scuole. La UIL ha lamentato in quella sede la mancata informativa sui contenuti del Questionario Scuola per gli effetti che la sua compilazione ha sulle scuole.
Con la nota 6 febbraio 2015, n. 429 il MIUR ha comunicato che dal 9 al 28 febbraio saranno aperte le funzioni per la compilazione online del questionario scuola a cui tutte sono tenute. Il questionario, predisposto da Invalsi, richiede l’inserimento di dati descrittivi e costituisce il primo passo concreto nel complesso processo di autovalutazione di tutte le scuole.
I dati vengono restituiti alle scuole insieme ai valori di riferimento esterni (benchmark) e ad altre informazioni già disponibili nel sistema informativo del Ministero, entro la fine di marzo, all’interno di una Piattaforma operativa unitaria.
Oltre a questi passaggi, dopo la restituzione dei dati in piattaforma tutte le scuole procederanno alla elaborazione del Rapporto di Autovalutazione entro la fine di giugno e la sua pubblicazione entro luglio 2015.
Per la compilazione esclusivamente on line del questionario alle scuole viene inviato un link ed una password di accesso alla piattaforma in entrata e viene avviato un portale dedicato reperibile all’indirizzo: www.istruzione.it/sistema_valutazione/documenti.html.
La UIL evidenzia come proprio in una fase dell’anno scolastico in cui le scuole sono immerse nelle attività di valutazione quadrimestrale, nelle comunicazioni alla famiglie nella verifica degli assetti organizzativi e didattici le stesse debbano essere impegnate, con tempi molto stretti in una ulteriore delicata attività per la compilazione non burocratica del questionario.
Questo viene diffuso senza alcun confronto con il sindacato nonostante le forti ricadute sull’organizzazione del lavoro di numerose figure. Alcune parti vanno compilate a cura del dirigente, altre del referente del POF altre del DSGA ecc. ecc. Alcuni quesiti inducono all’errore e possono dar luogo ad interpretazioni distorte del quadro di riferimento, ad esempio chi decide perché e quali siano i tre progetti più importanti che la scuola ha realizzato per un certo anno scolastico? I punti di vista sono differenti per le diverse categorie professionali, l’introduzione anticipata delle CLIL per alcuni, la caratterizzazione sui Bisogni educativi speciali per altri, e avanti ancora, mentre informazioni e criteri per lo svolgimento delle diverse azioni arrivano in modo parziale e frammentario.
Un processo importante per la modernizzazione del sistema dell’istruzione, sia per le scuole statali che per quelle paritarie viene gestito ancora una volta dal MIUR senza fornire supporto e lasciando le scuole a se stesse, senza alcuna previsione di riconoscimento del lavoro aggiuntivo.
Si è svolta presso il Direzione generale per gli ordinamenti scolastici una riunione avente per oggetto la presentazione della bozza di circolare che accompagnerà i certificati delle competenze per la classe quinta della scuola primaria e terza della scuola secondaria di I grado. È stato, inoltre, illustrato il testo degli orientamenti sulla compilazione del Rapporto di Autovalutazione delle scuole. Per la UIL Scuola hanno partecipato Rossella Benedetti e Patricia Tozzi.
In ottemperanza a quanto previsto dal decreto n.122/09 il ministero ha predisposto un modello nazionale di certificazione delle competenze per il I ciclo dell’istruzione con l’intenzione di sollecitare le scuole ad adottarlo in via sperimentale già in questo scorcio finale del presente anno scolastico. A tal scopo, gli istituti interessati dovrebbero prevedere immediatamente una serie di misure di adeguamento che comporterebbero, a parere della Uil Scuola, un ulteriore aggravio per una categoria già oberata di adempimenti amministrativi. Per questo motivo, pur concordando sull’utilità dell’iniziativa, che arriva a distanza di anni dall’emanazione del succitato decreto, abbiamo insistito unitariamente affinché nel testo sia chiaro che l’eventuale libera adesione alla sperimentazione non debba significare automaticamente l’impegno da parte della scuola ad utilizzare a fine anno tale modello, bensì comporti un impegno da parte del collegio ad esaminarne la struttura, verificarne l’usabilità e chiarezza per l’utenza e, se del caso, proporre modifiche. L’amministrazione, preso nota della posizione delle organizzazioni sindacali presenti, si è riservata di apportare dei cambiamenti al testo e di pubblicarlo entro la fine della settimana o, al più tardi, entro lunedì prossimo.
Il testo della nota nel link
Il Miur con nota 4015 del 5 febbario 2015 nel condividere le considerazioni della Uil Scuola sullo sblocco delle posizioni economiche Ata a partire dal gennaio 2015, ha chiesto al Mef parere per procedere al pagamento delle stesse. Resta ferma la nostra pressione fino a che non ci sarà concreta riattivazione del pagamento da gennaio. Rimane tutto aperto il contenzioso per i 5.000 che sono stati esclusi dal pagamento.
Continua il trend positivo della Uil Scuola: migliaia di candidati, presentatori di lista, componenti delle commissioni elettorali e dei seggi, rappresentano la Uil nelle scuole.
A loro va il nostro ringraziamento per l’impegno che mettono e il tempo che dedicano in questa partecipazione democratica.
Le nostre strutture territoriali hanno ancora una volta espresso il massimo di impegno, intelligente e fattivo.
Le nostre candidate ed i nostri candidati si caratterizzano per competenza e professionalità; sono impegnati per la partecipazione e la trasparenza nella vita delle scuole; rappresentano un riferimento concreto per i colleghi. A loro va tutto il supporto della Uil Scuola.
Ora occorre rafforzare ulteriormente l’impegno perché è il voto che darà forza alle nostre candidate ed ai nostri candidati e contribuirà a dare rappresentanza ad un sindacato libero e moderno, assolutamente non condizionabile, alla Uil Scuola.
Cordialità e saluti
Salvo Mavica
Segretario Territoriale Uil Scuola Catania
Dopo l’iniziativa sindacale Uil, Cgil, Cisl , la convocazione da parte del ministro rappresenta un elemento positivo.
Si tratta di una occasione in cui rappresenteremo le preoccupazioni e le aspettative di chi ogni giorno fa funzionare la scuola.
Per innovare e modernizzare in modo positivo la nostra scuola occorre favorire la massima partecipazione ed il pieno coinvolgimento del personale.
La stabilità degli organici e del personale, il superamento del precariato anche alla luce della recente sentenza europea, il riconoscimento e la valorizzazione delle professionalità, l’emergenza retributiva, il sostegno alle scuole e al personale impegnato in importanti innovazioni didattiche ed ordinamentale, la esigenza di una forte sburocratizzazione, un piano di investimenti che punti a riequilibrare il rapporto spesa per l’istruzione spesa pubblica, che ci vede ancora al penultimo posto tra i paesi europei, la puntuale definizione degli aspetti del rapporto di lavoro che attengono alla fase contrattuale, che dovrà vedere l’avvio della fase del rinnovo: sono gli aspetti che dovranno essere affrontati in modo chiaro e trasparente e sui quali svilupperemo, nella interlocuzione con il ministro, le proposte della Uil Scuola.
Anche il MEF attesta che la legge di stabilità non contiene – per la scuola – la proroga del blocco delle retribuzioni previsto dal DL 78/2010.
E’ quello che la UIL ha sempre sostenuto, sottoscrivendo con gli altri sindacati ed il MIUR l’intesa per l’utilizzo delle economie MOF, per dare copertura ai quattro mesi del 2014 che il CCNL del 7 agosto non comprendeva.
Sollecitiamo il MIUR a dare diposizioni per il pagamento da gennaio.
Ipotizzare che la riattivazione avvenga dal prossimo settembre significherebbe non remunerare il personale che sta svolgendo le funzioni e compromettere i servizi dell’anno scolastico in corso.