VERSO IL NEGOZIATO CONTRATTUALE | Turi (Uil): occorre rimettere al centro la funzione docente | Audizione informale in Commissione Bilancio

Preg.mi

• DIRIGENTI SCOLASTICI
• DOCENTI, EDUCATORI ED ATA
• RSU, RSA, TERMINALI ASSOCIATIVI SINDACALI.
• ISCRITTI, SIMPATIZZANTI ED AMICI
• ISTITUZIONI SCOLASTICHE OGNI ORDINE E GRADO (con preghiera di pubblicazione agli albi SINDACALI, art.25 L.300                                                                     l o r o    S  E  D  I 
INFORMATICONUIL.
A far tempo da oggi e fino alla stesura e sottoscrizione del CCNL ,realizziamo, per necessaria quanto opportuna e dovuta conoscenza,  il ns intendimento di essere “”sindacato utile”” “”nelle scuole fra la gente”” informandoVi con questi  servizi di report, sullo stato dei lavori e rendiconto delle iniziative e delle problematiche che saranno portate in sede di negoziato contrattuale, con le istituzioni, con gli esponenti politici, insomma in tutte le sedi.
Purtroppo registriamo atteggiamenti negativi ed autolesionisti, provenienti  da più parti, che invece di rafforzare l’azione sindacale di rappresentanza la indeboliscono.
Chiedere di non firmare un contratto che non è stato ancora aperto  ma fortemente richiesto e reclamato, e di cui non si conoscono gli esiti, significa avere un approccio pregiudiziale che indebolisce  non solo il sindacato ma la forza contrattuale dei lavoratoti in quanto cittadini liberi e non sudditi, che, invece, devono fare sentire forte e coesa la loro voce, il diritto di cittadinanza attiva, di attori insostituibili della scuola pubblica: docenti ed Ata
 Siamo consapevoli che bisogna mettersi insieme e fare quadrato, con azioni di rivendicazione e non con  atti inconcludenti che indeboliscono il fronte sindacale e la forza contrattuale, in un momento in cui deve essere massima, per indurre il Parlamento a trovare soldi aggiuntivi e  il Tavolo contrattuale  a cambiare le leggi che ci sono cadute addosso.
In conclusione, non è con il non fare ( o il non firmate il contratto) che si risolvono i problemi, ma con l’esatto opposto: fare tutto e tutto il possibile per ottenere risultati. 
Le valutazioni si traggono alla fine, chi le fa prima, o è in mala fede o ha altri interessi da perseguire che non sono quelli dei lavoratori.
cordialmente salvo mavica, Uil scuola.

VERSO IL NEGOZIATO CONTRATTUALE
Turi: occorre rimettere al centro la funzione docente
Dall’assemblea regionale di Bologna la richiesta forte di risorse aggiuntive per tutto il personale della scuola che in questi anni ha pagato il peso della crisi

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ADNKRONOS >>> SCUOLA: TURI (UIL) SU CASO MODENA, INDEBOLIRE ISTITUZIONI RENDE PAESE PIU’ POVERO = http://www.uil.it/uilscuola/node/5134


SCUOLA: TURI (UIL) SU CASO MODENA, INDEBOLIRE ISTITUZIONI RENDE PAESE PIU’ POVERO =
 
Roma, 2 nov. – (AdnKronos) – “In una scuola di Modena una docente
subisce una umiliazione da un suo alunno che le getta in testa un
cestino dei rifiuti. Questo gesto, fissato in un filmato che gira nel
web, viene intercettato da un genitore che ne denuncia il fatto al
Consiglio di istituto. Il fatto viene ripreso, nel suo articolo, da
Massimo Gramellini, giustamente sottolinea la mancanza di reazione
della docente, immaginandone e condividendone la solitudine,
l’abbraccia per solidarietà. E no, non può finire così!”. Lo afferma
in una nota Pino Turi, segretario generale Uil Scuola sottolineando
come “quella docente rappresenta le istituzioni e non è possibile
cavarsela con la solidarietà. Bisogna ormai capire che occorre uno
scatto di reni di tutta la società, civile e politica per capire cosa
sottende un fatto di cronaca”.

“”””””””””””   Ci si chiede, perché l’insegnate di Modena non abbia reagito.                                                                        ” “”””””””””   Come una ciliegina sulla torta, nell’ultima legge sulla scuola, si
assegna più potere ai dirigenti e si trasformano i docenti in
impiegati.                                                                                                                                                               “””””””””””(AdnKronos)“Non ci si può poi meravigliare dei risultati, magari
quella docente avrà chiesto l’intervento del dirigente, la solidarietà
dei colleghi, la collaborazione dei genitori.                                                                                             “”””””””””””“La Uil Scuola rivolge alla docente di Modena un messaggio di
vicinanza, siamo pronti a ciò che è possibile per un sindacato, a
supportare ogni azione di tutela della dignità personale e
professionale. – conclude Turi……

Pino Turi, segretario Generale Uil Scuola

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”

ADNKRONOS >>>> SCUOLA: TURI (UIL), SU YOGA CHE SIANO ISTITUTI E INSEGNANTI A DECIDERE

SCUOLA: TURI (UIL), SU YOGA CHE SIANO ISTITUTI E INSEGNANTI A DECIDERE
.

Roma, 31 ott. – (AdnKronos) – “La scuola non ha bisogno di invenzioni
o proposte per l’ora di ginnastica, sarà il professore di educazione
motoria a decidere e nessuno vieta che possa decidere di insegnare lo
yoga”.

Lo ha detto all’Adnkronos Pino Turi, segretario generale Uil
Scuola commentando la proposta del presidente del Consiglio Paolo
Gentiloni di introdurre nell’ora di ginnastica nelle scuole la pratica
dello yoga.
“La scuola non deve seguire le mode – ha aggiunto Turi – la scuola ha
soprattutto bisogno di investimenti e di fiducia, perché gli
insegnanti, i professori sanno quali sono le necessità delle famiglie
e dei ragazzi. Alla scuola non servono continue richieste ma risorse
da parte della politica e delle istituzioni. Ed è necessario avere
fiducia nella scuola e nella sua autonomia decisionale”.

Il CDM ha approvato in via DEFINITIVA gli 8 DECRETI ATTUATIVI previsti dalla L.107, così detta “”Buona Scuola””

Il Cdm ha approvato in via definitiva gli 8 decreti attuativi della legge sulla Buona scuola.
Nuove modalità per la maturità (dal 2019) e per diventare insegnanti. I provvedimenti ridisegnano anche l’istruzione professionale, prevedono nuove risorse per il diritto allo studio e novità per l’educazione della fascia d’età 0-6 anni e per l’inclusione degli alunni disabili.
La ministra ha spiegato che il Governo ha esercitato otto delle nove deleghe previste dalla riforma approvata a luglio 2015.
La nona riguardava la revisione del Testo unico sulla scuola per la quale è previsto un disegno di legge delega specifico e successivo. “I provvedimenti approvati ha aggiunto il ministro – sono tutti collegati da un filo rosso: migliorare la qualità del sistema nazionale di istruzione”.

Ecco il dettagli delle novità più rilevanti introdotte nella scuola italiana con i decreti attuativi.

1. Dal 2019 nuova maturità . 2. Le nuove regole per diventare insegnanti . 3. Docenti sostegno rivista formazione iniziale.  4. Istruzione Professionale. 5. Infanzia: 0-6 anni.       6. diritto allo studio. 7.Un piano per promuovere il Made in Italy. 8.Più docenti all’estero

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Partono i concorsi riservati INCONTRI AL MIUR DEL 23 OTTOBRE 2017 | APPLICAZIONE DECRETI LEGISLATIVI ATTUATIVI LEGGE 107/15

24 OTTOBRE 2017
Partono i concorsi riservati
INCONTRI AL MIUR DEL 23 OTTOBRE 2017 | APPLICAZIONE DECRETI LEGISLATIVI ATTUATIVI LEGGE 107/15
Vanno trovate soluzioni per il personale già di ruolo in possesso di  titoli di studio per altri insegnamenti. La Uil chiede regole uguali per tutti: no ad un sistema che favorisce le scuole private.

Decreti legislativi attuativi della Legge 107/15, questo l’argomento trattato in uno specifico incontro tra l’Ufficio di Gabinetto del Ministro e le organizzazioni sindacali.
Il Dott. Pinneri ha comunicato ai sindacati che tutta la partita dei decreti avrà modalità diverse di attuazione, secondo la tempistica di entrata in vigore degli stessi, quindi il programma di lavoro per il momento si concentrerà solo su alcuni.
Tra i più urgenti è stato presentato quello relativo al reclutamento, in particolare il concorso riservato al personale precario abilitato.
Il decreto, ad avviso dell’amministrazione, riprenderà l’impianto dell’ultima procedura di reclutamento del 2016.
Il concorso potrebbe essere bandito anche prima della scadenza definita per legge (entro febbraio 2018).
E’ chiaro che questo sistema esclude tutti i docenti di ruolo a cui è negata la possibilità di abilitarsi per altri insegnamenti e richiedere i passaggi di ruolo. Invece di una carriera si prospetta un immobilismo professionale inaccettabile.

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inopportune  incursioni sulla autonomia progettuale delle scuole. Richiesta incontro urgente.Le devastanti code della L.107.

Dott.ssa Rosa De Pasquale
Capo Dipartimento Istruzione

E, p.c. Dott.ssa Sabrina Bono
Capo di Gabinetto MIUR

Nella nota del 6 ottobre 2017,relativa agli orientamenti del Piano Triennale dell’Offerta Formativa per il corrente anno scolastico le organizzazioni sindacali FLC- Cgil Cisl Scuola UIL Scuola e SNALS Confsal rilevano inopportune  incursioni sulla autonomia progettuale delle scuole. 

La nota impone infatti di integrare i piani che la legge 107/2015 propone come triennali, e come tali elaborati dalle scuole, anticipa le misure attuative dei decreti legislativi fissati dal coma 181 della stessa legge, su cui le scriventi organizzazioni restano in attesa di un incontro richiesto unitariamente, avanza l’ipotesi di un format nazionale per l’elaborazione dei Piani da parte delle scuole, ai fini di una non meglio motivata comparabilità. 

Le decisioni assunte unilateralmente, ad avviso di queste organizzazioni sindacali non tengono conto dei principi fondanti dell’autonomia scolastica, comunque connessi alle norme contrattuali che regolano il rapporto di lavoro di docenti e ATA, né a quelli elementari delle relazioni sindacali, evidenziando una tendenza più volte denunciata di riduzione degli spazi di partecipazione e di autogoverno delle scuole.

FLC- Cgil Cisl Scuola UIL Scuola e SNALS Confsal sono a chiedere un incontro urgente per riconsiderare tutti gli elementi in campo ai fini di una semplificazione dell’ attività progettuale delle scuole e del rispetto dei principi fondamentali della autonomia scolastica, sempre richiamata dalla legge sulla scuola come aspetto irrinunciabile.

In attesa di cortese rapido riscontro si porgono
Cordiali saluti 

FLC CGIL ,,CISL SCUOLA, ,Federazione Uil scuola RUA,, Snals Confsal.

Gilda latitante.

UIL SCUOLA: Pino Turi, OLTRE A CELEBRARE BISOGNA DARE.

Turi: oltre a celebrare bisogna dare
5 OTTOBRE |GIORNATA DEGLI INSEGNANTI

Uil pronti a iniziative che coinvolgano le persone e raccontino una scuola strategica.Forse più di ieri la civiltà di un Paese si misurerà dal grado di libertà del proprio sistema scolastico. Nostra è battaglia non solo sindacale ma culturale.

Nella giornata dedicata a loro continuano a susseguirsi le dichiarazioni di stima e di importanza per una professione delicata e difficile, specie se rapportata ai cambiamenti politici e tecnologici in atto.
Forse più di ieri, la civiltà di un paese si misurerà dal grado di libertà del proprio sistema scolastico.

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Rinnovo del contratto, la pazienza è finita

        

4 Ottobre | Direttivi unitari e conferenza stampa sindacati scuola
Rinnovo del contratto, la pazienza è finita
Assemblee. Il 18 novembre iniziativa nazionale.

«Adesso basta». Dopo mesi di pace, il mondo della scuola alza la voce. I quattro sindacati Cigl, Cisl, Uil e Snals si sono ritrovati oggi pomeriggio a Roma per una conferenza stampa unitaria in cui hanno sottolineato e ricordato i problemi in cui ancora versa la scuola italiana e che non sono stati risolti. Primo tra tutti il rinnovo del contratto scaduto dal 2009 e di cui si parla da mesi ma che ancora resta fermo senza una risposta. «Non è una battaglia corporativa ma di civiltà», dicono i sindacati confederali che parlano di «situazione esplosiva nelle scuole» e che lanciano una mobilitazione congiunta in tutte le scuole d’Italia: «Dopo anni di tagli e blocco contrattuale, la pazienza è finita».

Le proteste Assemblee negli istituti tanto per cominciare. E poi marce e cortei in tutte le città d’Italia. Fino al 18 ottobre, anniversario del 50mo anniversario della morte di Don Milani, quando la scuola organizzerà una grande iniziativa pubblica. E se non dovesse bastare, «non escludiamo altre iniziative di protesta», come uno sciopero generale: «Extrema ratio». (…)

E’ così che il Corriere della Sera riporta (l’articolo in rassegna stampa sul sito insieme al report di sintesi dell’Ansa) i due appuntamenti che hanno visto insieme i sindacati scuola: la mattina nel corso dei direttivi unitari e poi nella conferenza stampa indetta nel pomeriggio.

On line sul sito Uil Scuola i documenti che serviranno da bussola nelle prossime settimane: – il documento sul rinnovo contrattuale – l’ordine del giorno approvato dai direttivi – i numeri della scuola italiana presentati in conferenza stampa

Nella rassegna anche: – le video interviste di Tecnica della Scuola >>> Sindacati, nuovi contratti o via alle azioni protesta https://www.tecnicadellascuola.it/sindacati-nuovi-contratti-o-via-alle-azioni-protesta

 

 

Buona Scuola: i decreti attuativi della riforma

Per dare seguito a numerose richieste e quesiti parliamo dei decreti attuativi previsti per delega dalla Legge 107, quella legge non voluta, quella legge che va cambiata e migliorata se non annullata.

Il Governo ha esercitato otto delle nove deleghe previste dalla riforma approvata a luglio 2015. La nona riguardava la revisione del Testo unico sulla scuola per la quale è previsto un disegno di legge delega specifico e successivo.

  • Ecco il dettagli delle novità più rilevanti introdotte nella scuola italiana con i decreti attuativi:
    Le nuove regole per diventare insegnanti.
    I prof. per gli alunni disabili –
    La scuola da 0 a 6 anni.
    La nuova istruzione professionale.
    Risorse per il diritto allo studio
    Dal 2019 nuova maturità.
    Più docenti all’estero.
    Un piano per promuovere il Made in Italy.

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INAUGURAZIONE DELL’ANNO SCOLASTICO >>> Mattarella: la scuola è grande questione nazionale

CERIMONIA DI INAUGURAZIONE DELL’ANNO SCOLASTICO A TARANTO
Il PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Mattarella: la scuola è grande questione nazionale

«La scuola, ragazzi, non riguarda soltanto voi, i docenti e i vostri genitori: costituisce una grande e centrale questione nazionale. Perché la scuola è motore di cultura e, quindi, di libertà, di eguaglianza sostanziale. Deve essere veicolo di mobilità sociale » così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico a Taranto.
«Non dobbiamo mai smettere – ha detto – di chiederci in che modo sia possibile investire di più e sempre meglio, nella scuola»
«Si deve tener conto che i temi della scuola, per la loro delicatezza e importanza, stanno molto a cuore a tante persone, a tutti, in realtà. E’ comprensibile, quindi, che vi siano diverse opinioni. Proprio per questo vi e’ bisogno di confronto, sereno e obiettivo, sulle politiche scolastiche, iniziando dalle forze politiche e sociali.
Un confronto – ha posto l’accento nel suo discorso il presidente Mattarella – che metta al centro gli studenti, il loro futuro, la loro capacità di integrarsi nel mondo del lavoro e nella comunità civile. Una dialettica vivace, anche serrata, è certamente proficua. L’importante e’ che convenienze, particolarismi e, talvolta anche strumentalità, non frenino lo sviluppo adeguato del sistema scolastico».

In allegato il testo integrale del discorso del Presidente della Repubblica.
Sul sito della Presidenza della Repubblica:
http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Foto&key=15473

Decreto per il sistema integrato dei servizi per i bambini da zero a sei anni: un’occasione mancata della legge 107

 

Dopo tanta fatica spesa per un decreto sul sistema integrato dei servizi per l’infanzia e della scuola dell’infanzia non esiste alcuna certezza sul futuro delle sezioni primavera e conseguentemente sulla eliminazione degli anticipi nella scuola dell’infanzia.
Viene, così, a ridursi la possibilità di garantire alla scuola dell’infanzia sia l’organico necessario alla sua generalizzazione che quello per il potenziamento. Questo è emerso nell’incontro tra il Coordinamento nazionale per le politiche dell’infanzia e della sua scuola e il vice capo di gabinetto dottor Rocco Pinneri.

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Rapporto Ocse | Stallo negli investimenti per la scuola >>> Turi: Ripartiamo subito dal contratto, poi le risorse nella legge di Stabilità

Rapporto Ocse | Stallo negli investimenti per la scuola. Resta inaccettabile il divario con paesi Ocse

Turi: Ripartiamo subito dal contratto, poi le risorse nella legge di Stabilità

UIL: la recessione non c’entra. Il calo di investimenti nella scuola dipende da decisioni sulle priorità.
Per competere con i paesi più sviluppati occorre alzare il livello di istruzione non appiattirlo.

L’Italia non investe in istruzione, per scelta e non per contrazione della spesa – mette in evidenza il  segretario generale della Uil scuola, Pino Turi – i bassi livelli di spesa sono « indice di un cambiamento nelle priorità pubbliche piuttosto che di una contrazione generale di tutte le spese governative»  si legge nel rapporto presentato oggi dall’Ocse.

Nell’ambito della spesa pubblica, la quota che l’Italia destina all’istruzione è pari al 7,1%, in calo rispetto al 9%, del 2010.
Un divario di due punti percentuali – fa notare Turi –  che mostra i limiti finanziari del nostro sistema e che andrebbe colmato anche con un piano graduale di investimenti, per un riequilibrio con gli altri settori di spesa.

Che occorra riportare la scuola tra le priorità dell’azione di Governo – continua Turi –  lo dimostra anche la spesa in istruzione in rapporto al Pil, pari al 4,1%,  ben al di sotto della media Ocse (5,2%) e «in calo, secondo il rapporto Ocse, del 7% rispetto al 2010».

OCSE Retribuzioni EU 2017

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MIUR: Sindacati confederali Scuola, Richiesta incontro urgente sulle problematiche del personale ATA

All’Ufficio del Gabinetto
 del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca
MIUR  ROMA

Oggetto: Richiesta incontro urgente sulle problematiche del personale ATA
In considerazione delle perduranti situazioni di criticità riscontrabili sul versante delle attività affidate al personale ATA, per la mancata soluzione di problematiche più volte richiamate anche in precedenti occasioni di confronto, si chiede la convocazione di un incontro con la massima urgenza al fine di individuare soluzioni idonee anche ad assicurare omogeneità di comportamenti da parte degli Uffici Periferici, a partire dal conferimento delle supplenze dalla III fascia di detto personale (scadenza dei contratti, applicazione art. 59 CCNL, ecc.)
In attesa di un sollecito riscontro, si inviano distinti saluti.

f.to    flccgil,   cisl,    UIL SCUOLA RUA,    snals,

Piano Assunzioni: il punto di vista e I commenti sulla stampa nazionale – CORRIERE DELLA SERA –

 

rassegna stampa da IL CORRIERE DELLA SERA.

  • IL PARADOSSO: per 52mila assunzioni annunciate ad agosto mancano 22mila candidati.           LA MENSA: il pasto da casa: la controversia in attesa di una sentenza.                          L’INGLESE:un test di lingua straniera alla fine delle medie che entra nel curriculum.                        I DIRIGENTI SCOLASTICI: Babele delle reggenze. Il concorso per presidi è stato ancora rinviato.                                                                                                                                                         LE CIFRE

Corriere della sera – 100 mila supplenti 080917

OTTIMIZZAZIONE CATTEDRE a.s.2017/18

CL. CONCORSO A001  CENTARRI’ PATRIZIA GRAZIA COE I.C. FALCONE S.G. LA PUNTA H. 14 + H.4 I.C. PURRELLO SAN GREGORIO anziché I.C. PETRARCA CATANIA

CL. CONCORSO A028  ALARIO DANIELA I.C. FELTRE CALTAGIRONE H.9+H.9 GOBETTI CALTAGIRONE anziché I.C. De AMICIS DI MIRABELLA I.

CL. CONCORSO A060 DI MAURO LEONARDA COE I.C. FIUMEFREDDO H.8 +H. 10 I.C. II^ DI GIARRE anziché I.C. Russo di Giarre;   LOMBARDO CRISTIAN ORAZIO I.C. VINCI MASCALUCIA riassorbito su scuola titolarità.

AC25 SPAGNOLO  CARDACI MARIA I.C. MALETTO H.14 + H. 4 I.C. LINGUAGLOSSA anziché I.C. FUCCIO LA SPINA

AB25 INGLESE  TORO GIUSEPPA CONVITTO CUTELLI H. 12+ H.6 MALERBA CATANIA anziché I.C. BATTISTI CATANIA; CASSATA TINA I.C. SCIASCIA MISTERBIANCOH.6 + H. 12 SMS DANTE ALIGHIERI CATANIA anziché I.C. CAVOUR

CFU: Nota concorsi nella fase transitoria e nella fase a regime

FORMAZIONE INIZIALE E RECLUTAMENTO Ecco cosa cambia

Come funzionerà il FIT (Formazione Iniziale, Tirocinio e Inserimento) nella fase transitoria e nella fase a regime. Il punto sui Cfu.

qui di seguito la scheda elaborata dalla Uil Scuola.

CFU Nota concorso 7-9-17 (2) bis

salvo mavica

RIPARTIRE DAL CONTRATTO |Nomine e supplenze d’inizio d’anno scolastico: il paradosso del personale Ata. 
Non solo supplenti… ma anche a rate

UIL: Una logica che deve essere definitivamente abbandonata. I lavoratori hanno il diritto di  conoscere, all’atto dell’assunzione, la scadenza del proprio contratto ed il luogo  dove svolgere le attività ad esso connesse
Il personale Ata della scuola rischia di essere trattato in modo difforme a quanto prevede l’attuale contratto della scuola.  Nomine e supplenze nella scuola hanno regole complesse –  mette in evidenza il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi – ma la burocrazia ministeriale rischia di rendere tutto ancora più rigido e difficile.
Da un lato ci sono le graduatorie, strumento che serve ad indicare l’ordine con il quale si accede, ad un posto. Dall’altro ci sono le norme contrattuali vigenti che ne riconoscono il diritto.
Si può quindi passare, di ruolo, si può cambiare graduatoria, si può accedere a ruolo diverso dal proprio. Le graduatorie danno la sequenza. Il contratto regola  termini e diritti.
Che cosa succede allora in una scuola italiana se un collaboratore scolastico di ruolo, inserito nella graduatoria degli assistenti amministrativi, chiede di svolgere, per un anno,  un lavoro diverso dal suo?  Non glielo fanno fare… Perché ?

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Non solo supplenti… ma anche a rate”

AGENZIE DI STAMPA >>> Scuola: Barbagallo,aprire subito negoziato per rinnovo contratto =

Scuola: Barbagallo, non si puo’ fare contro lavoratori
(ANSA) – ROMA, 7 SET – “Una buona scuola non si puo’ fare
contro i lavoratori del settore, ma va realizzata con le loro
professionalita’, esperienze e impegno”. Lo afferma il segretario
della Uil, Carmelo Barbagallo.
“I nostri insegnanti e tutto il personale sono invece
penalizzati da anni dal blocco del contratto e da leggi che
hanno inciso negativamente sul delicato lavoro dei docenti.
Si apra subito, dunque, il negoziato per rinnovare il contratto
della scuola: e’ lo strumento principale per ridare dignita’ agli
insegnanti e al personale tutto. Serve un radicale cambio di
passo, con investimenti che riportino il sistema di istruzione a
un livello piu’ vicino a quello dei paesi piu’ avanzati
dell’Europa: la nostra spesa per l’istruzione in rapporto al Pil
e’ pari al 4,8% , la media dei paesi europei e’ del 5,11%.Vanno
operate scelte mirate per recuperare tale distanza”.(ANSA).

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Incontro al MIUR. Assegnazioni provvisorie docenti posto comune su sostegno. Fumata nera.

Assegnazioni provvisorie docenti classi comuni su sostegno. Le speranze di migliaia di “”persone””. Nessuna risposta Ufficiale. Da indiscrezioni pare che il Governo non adotterà deroghe.                     Noi continuiamo a sperare su un ripensamento dell’ultima ora.     Ogni altro commento è fuorviante…questo accade allorché la politica mette le mani su materia delicata: la scuola pubblica, statale ,libera, garantita dalla costituzione, eppure…ci associamo ai desiderata di moltissime persone ancor prima che docenti, auguriamoci che il Governo non renda difficili provvedimenti facili…anche xchè sempre di docenti abilitati, trattasi e molto esperti nel campo difficile dell’insegnamento.                                       salvo mavica, segretario generale territoriale Uil Scuola città metropolitana Catania

Comunicato stampa
Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal della Sicilia in data odierna hanno ottenuto per il tramite delle segreterie Nazionali un incontro presso il Miur con la Dott.ssa Rosa De Pasquale capo dipartimento per l’istruzione.
L’incontro si è reso necessario dopo la totale chiusura della trattativa regionale conclusasi con l’atto unilaterale a firma del Direttore Regionale che non permesso deroghe di alcun tipo.
La gravosa condizione dei Docenti siciliani in relazione alle pesanti ricadute del piano straordinario di assunzione della legge 107 ha alimentato la dolorosa emigrazione degli stessi verso le province del nord Italia.

 

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Uil: l’istruzione non è un semplice servizio a domanda individualizzata

Paradosso di questi tempi: la Cei scrive una lettera agli insegnanti di religione nella quale riconosce l’importanza di un insegnamento offerto a milioni di studenti nella scuola statale. La politica chiede più risorse per le scuole private percorrendo la scelta opposta: le scuole di tendenza.

L’insegnamento, in seno alla scuola statale italiana, rappresenta il modo moderno ed unico per rafforzare libertà e democrazia.
Attraverso l’insegnamento libero e plurale, l’alunno, futuro cittadino apprende il sapere critico, si fa le sue libere opinioni, rafforza coesione e libertà, costruisce integrazione e democrazia.
E’ una peculiarità preziosa della scuola dello stato, in cui ha sede il pluralismo, che è garanzia di laicità.
In questo contesto, anche per effetto di una tradizione che parte da lontano e trova radici nella nostra carta costituzionale, l’insegnante di religione cattolica contribuisce a rendere forte ed insostituibile la scuola dello Stato. Può apparire un paradosso, ma anche l’insegnamento della religione cattolica, rafforza il senso della laicità e del pluralismo che si deve ritrovare in una scuola comunità, quella di tutti, quella del mondo reale, quella della Repubblica.
Un insegnamento che, come dicono i vescovi, rappresenta un patrimonio sia per chi si avvale di questo insegnamento facoltativo, che per coloro che non se ne avvalgono ma che hanno l’occasione di un’offerta formativa alternativa.
Un sistema di libertà di scelta e di offerta formativa articolata e senza steccati che trova nel pluralismo professionale dei docenti la sua sintesi. Un esempio di integrazione che andrebbe esportato anche nei paesi europei che, invece, hanno scelto la strada della diversificazione dell’offerta formativa. Questo in nome di una libertà di scelta educativa che porta alla creazione di scuole di tendenza, laiche o religiose che siano.
Un modello alternativo rispetto alla scuola statale di questo paese.
La conoscenza e la libertà di insegnamento che la nostra Costituzione riconosce ad ogni insegnate – per la tutela di un diritto collettivo – consente agli alunni un confronto ed una crescita culturale. Li rende in grado di gestire in termini scientifici, di dialettica e partecipazione democratica, le mode e i modelli formativi che in una società, sempre più multietnica e multi religiosa, costituiscono un forte baluardo di vera integrazione.

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