Categoria: La buona scuola, i fatti e le parole
Turi: una mobilità che ha funzionato grazie al contratto
14 GIUGNO 2016
Turi: una mobilità che ha funzionato grazie al contratto
BUONI RISULTATI SE NON SI SEGUONO IDEE PRECONCETTE
DALLA CONTRATTAZIONE GLI STRUMENTI PIÙ MODERNI E FLESSIBILI PER TUTELARE LE PERSONE

Il contratto sulla mobilità ha messo in relazione domanda ed offerta superando la logica dell’algoritmo – mette in chiaro il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi.
Siamo riusciti con un negoziato serio, a scongiurare l’esodo del personale della scuola come nelle peggiori previsioni. Questo anche grazie al contratto sulle assegnazioni provvisorie.
L’analisi dei dati relativi alla mobilità straordinaria di quest’anno mostrano cifre imponenti ma non preoccupanti. E’ meno del 2% lo scarto tra le domande inserite a sistema e quelle effettivamente inoltrate.
Il dato relativo alla scuola primaria mostra che ci sono oltre 18 mila posti residuali dalle operazioni di mobilità della Fase A. Per la scuola secondaria di primo grado i posti sono oltre 14 mila.
Dopo il 1 luglio– aggiunge Turi – avremo un quadro più esatto anche per gli altri ordini di scuola.
Quel che è certo è che una azione sindacale flessibile e basata su scelte concrete ha permesso di fare in modo che alle rigidità della legge del Governo sulla scuola si potesse rispondere con un contratto realizzato ponendo al centro le persone.
Il risultato di scelte non preconcette è quello che raccogliamo oggi, con un numero straordinario di trasferimenti che con ogni probabilità andranno a buon fine con un sistema, non imposto dall’altro, ma messo a punto con la contrattazione. Strumento di assoluta modernità e flessibilità.
Lo stesso approccio va attuato per le altre rigidità normative, introdotte dalla legge 107/2015 che solo se contrattate e condivise, possono evitare il collasso del complesso sistema scolastico.
AT DI CATANIA: Ritiro contratti a tempo indeterminato Personale docente legge 107/2015 lettere B e C
AT DI CATANIA: Personale Scuola secondaria di I grado – Movimenti a.s. 2016/2017 Fase A
COMUNICAZIONI ED INFORMATIVE SINDACALI.
INFORMATICONUIL, per dovuta quanto opportuna conoscenza, riportiamo qui di seguito la nota MIUR SU “”Bonus DOCENTI”. L’occasione ci consente di raccomandare a tutte le RSU, RSA, Terminali associativi sindacali, Rappresentanti sindacali, ecc. di esigere che i Dirigenti, nella qualità di “parte datoriale” convochino una seduta onde trattare nel metodo e merito tutte le sequenze per assolvere alle incombenze di che trattasi nel modo più legale e confacente, trasparenza ed eguaglianza. Anche i comitati di valutazione, che non sono espressione di rappresentanza datoriale bensì dell’intero consesso scolastico, esercitino il mandato con scienza e coscienza, espressione attiva e garante di tutte le dinamiche didattiche dell’istituzione scolastica. Infine, si riprende l’assunto, che il “”bonus”” da percepire è a tutti gli effetti “”salario accessorio”” e che pertanto oggetto di contrattazione in seno alla RSU. A tale proposito si richiama la nota unitaria sindacale recentemente diramata. Presso la ns segreteria Uil Scuola di Catania è operativo un servizio di consulenza ed assistenza, appositamente istituito, sulle tematiche in parola.
Anticipiamo che è in itinere uno studio al fine di istituire un servizio specifico di assistenza e consulenza che presumibilmente sarà intitolato: “”ESCAPOLOGIA DIRIGENZIALE”” conoscenza, norme comportamentali, tutela e difesa. salvo mavica, segretario generale.
di seguito la comunicazione del MIUR inviata alle scuole:
Con nota del 9 giugno 2016 (di seguito riportata) il MIUR ha comunicato alle scuole l’ammontare della cifra relativa al “Bonus docenti” e chiarimenti applicativi.Oggetto: fondo per la valorizzazione del merito del personale docente – art. 1, commi 126, 127 e 128 della legge 13 luglio 2015, n. 107 – assegnazione della risorsa finanziaria e chiarimenti applicativi.
Si comunica che è stata attribuita a codesta istituzione, per l’anno scolastico 2015-2016, la risorsa finanziaria pari ad euro ************ da utilizzare per la finalità richiamata in oggetto, nel rispetto del vincolo di destinazione previsto dalla legge.
Con successiva nota verrà data comunicazione dell’assegnazione della risorsa finanziaria sul POS, tenuto conto che tale risorsa sarà iscritta su apposito piano gestionale nell’ambito dei capitoli di bilancio di cedolino unico.
In sede di prima attuazione della norma, si ritiene opportuno fornire alcuni chiarimenti tecnici relativamente ai criteri che sono stati utilizzati dalla scrivente Direzione Generale per ripartire il fondo in oggetto tra le istituzioni scolastiche assegnatarie delle risorse.
I commi 126, 127 e 128 dell’articolo 1 della legge 13 luglio 2015, n. 107, afferenti la valorizzazione del merito del personale docente, hanno disposto l’istituzione di un apposito fondo presso il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, con uno stanziamento di euro 200 milioni annui a decorrere dall’anno 2016, da ripartire, con decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca a livello territoriale e tra le Istituzioni scolastiche. Tale somma è destinata a valorizzare il merito del personale docente di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado.
Nell’ottica, quindi, di una puntuale attuazione della normativa predetta, con il decreto ministeriale n. 159 del 14 marzo 2016, che ad ogni buon fine si allega alla presente, sono stati determinati, come da previsione legislativa, i criteri generali di riparto del citato fondo.
In particolare, il fondo di euro 200 milioni è stato ripartito in misura dell’80% in relazione al numero di docenti di ruolo in servizio presso ciascuna Istituzione scolastica statale su posti comuni, su posti di sostegno e su posti del potenziamento, nonché con riferimento ai docenti di ruolo di religione.
Si precisa che, ai fini della quantificazione delle risorsa finanziaria da assegnare ad ogni istituzione scolastica in sede di riparto, sono stati considerati tutti i docenti a tempo indeterminato in servizio presso la scuola, ivi compresi i docenti neo-assunti nell’anno scolastico 2015/2016 nonché, nell’ambito di tale ultima categoria, i docenti che sono stati assunti con decorrenza economica differita ma attualmente impegnati con un contratto di supplenza annuale o fino al termine delle attività didattiche. Sono stati altresì presi in considerazione i docenti in part-time, conteggiati in modo proporzionale alle ore lavorate, e i docenti di ruolo degli Istituti statalizzati nell’anno scolastico 2015/2016.
Il restante 20% è stato ripartito sulla base di un indicatore composto che, attraverso specifici sottoindicatori, ha tenuto conto della complessità delle Istituzioni e delle aree a maggior rischio educativo. Più dettagliatamente, per ciascun Istituto sono stati elaborati i seguenti indicatori:
a) la percentuale di alunni con disabilità sul totale degli alunni;
b) la percentuale di alunni con cittadinanza non italiana sul totale degli alunni;
c) il numero medio di alunni per classe;
d) il numero di scuole in comune montano o in piccole isole sul totale delle scuole dell’Istituto.
Da ultimo, si precisa che le risorse in questione, stanziate nell’esercizio finanziario 2016, sono destinate integralmente al fondo per la valorizzazione del merito per l’anno scolastico 2015/2016. Lo stanziamento di 200 milioni, previsto dall’art. 1 comma 126 della legge n. 107/2015, infatti ha carattere pluriennale e consentirà di assegnare stabilmente tali risorse anche nei futuri anni scolastici.
La scrivente Direzione Generale resta a disposizione per ogni ulteriore ed eventuale chiarimento in merito.
IL DIRETTORE GENERALE
Jacopo Greco
CASSAZIONE: PER IL LICENZIAMENTO DEI DIPENDENTI STATALI NON SI APPLICA L’ART.18
rassegna stampa da TGCOM24. oggi, 9 giugno 2016
Cassazione: per il licenziamento dei dipendenti statali vale lʼarticolo 18, non la legge Fornero
Per il pubblico impiego le garanzie sarebbero quindi intatte, con la reintegra in caso di licenziamento senza giusta causa Il licenziamento del personale del pubblico impiego non è disciplinato dalla legge Fornero, bensì dall’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori. Lo afferma la Corte di Cassazione, “all’esito di un’approfondita e condivisa riflessione”, con la sentenza n. 11868 della Sezione Lavoro. L’allora ministro del Lavoro, Elsa Fornero, aveva modificato la disciplina sui licenziamenti mettendo mano sia alla procedura che “precede” il licenziamento sia alla sua giustificazione. La legge 92 (più nota come Legge Fornero) prevedeva anche di equiparare i dipendenti privati a quelli statali. In particolare sanciva che il risarcimento per ogni licenziamento ritenuto illegittimo non fosse più soltanto il reintegro nel posto, e introduceva, in alcuni casi, nuove possibilità, tra cui quella del risarcimento economico. Ora la Cassazione è intervenuta su una questione da tempo dibattuta su cui ci sono state anche sentenze di diverso orientamento. Dal canto suo il Governo, con il ministro della P.A. Marianna Madia, ha sempre tenuto a precisare come l’articolo 18 per gli statali non fosse stato cambiato né dalla legge Fornero, prima, né dal Jobs act, dopo. Per il pubblico impiego le garanzie sarebbero quindi intatte, con la reintegra in caso di licenziamento senza giusta causa. Un trattamento diverso rispetto ai lavoratori privati, sostiene il ministero, perché è diversa la natura del datore di lavoro. Per mettere fine a possibili diverse interpretazioni il governo resta dell’idea di intervenire, da quanto si apprende, con una norma che chiarisca l’esclusione dei dipendenti pubblici dalle nuove regole. La precisazione dovrebbe trovare spazio nel testo unico del pubblico impiego, in attuazione della riforma della P.A. Un impegno in questo senso era stato preso alla fine dello scorso anno da Madia, dopo una sentenza della stessa Cassazione che allora, però, sembrava dire il contrario, ovvero che le modifiche della Fornero valevano anche per gli statali. Ora tutto sia riallinea. Il Jobs Act promosso dal Governo Renzi e il connesso contratto di lavoro a tutele crescenti hanno mandano in soffitta l’articolo 18 per i rapporti di lavoro stipulati a partire dal primo marzo 2015 ma tali novità interessano quindi solo i neoassunti che fanno il loro ingresso in aziende private.
SEQUENZA CONTRATTUALE: Passaggio da ambito a scuola | Fallito il primo incontro politico
07 GIUGNO 2016
Passaggio da ambito a scuola | Fallito il primo incontro politico
SEQUENZA CONTRATTUALE
A seguito della richiesta unitaria di avvio di un tavolo politico per affrontare i nodi della sequenza contrattuale sul passaggio da ambito a scuola è svolto un primo incontro con risultati deludenti. La UIL non è disponibile a sottoscrivere alcun contratto che preveda una procedura burocratizzata e non contempli criteri oggettivi di riferimento. All’incontro hanno partecipato Turi, Ranieri, Proietti, Lacchei.
Basta alibi. E’ ora di agire. | Assemblea dei quadri del pubblico impiego.
INFORMATICONUIL. Roma 7.giugno 2016
Basta alibi. E’ ora di agire. | Assemblea dei quadri del pubblico impiego.
Uil
Scuola, PinoTuri: Reperire le risorse e mutare i presupposti normativi
(…) E’ arrivato il momento di sfidare il Governo sulla riapertura dei contratti, ma per farlo servono due precisi prerequisiti:
Reperire le risorse per adeguare le retribuzioni di lavoratori sottopagati e demotivati che hanno i loro stipendi congelati al 2010 e che hanno subito una sensibile riduzione del potere di acquisto dei salari. Non si può più accettare che lo Stato utilizzi lo stipendio dei lavoratori della P.A. come una sorta di bancomat da cui prelevare le somme che gli servono.
Mutare i presupposti normativi per liberare la contrattazione da lacci e lacciuoli. Siamo al bivio, la contrattazione ed il sindacato sono riconosciuti e previsti dalla Costituzione. Non siamo noi i pericolosi eversori, siamo quelli che devono rappresentare l’elemento di tutela per i diritti dei lavoratori.
Infine, la legge 107/2015. La contrattazione dovrà essere lo strumento per superare le contraddizioni di una legge sbagliata, fatta senza alcun confronto ed in aperta controtendenza con il percorso normativo fin qui svolto. Andranno risolti i conflitti, tuttora aperti, con i principi costituzionali quali: la libertà di insegnamento e le prerogative degli organi collegiali che sono stati sacrificati sull’altare di un distorto autoritarismo del dirigente che ci riporta indietro nel tempo. (…) By segreteria territoriale Uil Scuola Catania, salvo mavica segretario.
PRECARI: PROROGA CONTRATTI PERSONALE ATA.
Altra azione sindacale andata a buon fine. Sono stati riconosciuti i diritti negati. Altro aggiustamento a conferma che le nostre tesi sono state sempre corrette: la Legge 107 va cambiata. Per amor del vero siamo contenti che in questo frangente è prevalso il buon senso, il diritto, la legalità. A tutto il personale Ata interessato, i nostri migliori auguri di buon lavoro.Segreteria Territoriale Uil Scuola Catania. salvo mavica, segretario generale.
qui di seguito la nota a firma del Direttore Generale. Oggetto: Contratti di supplenza personale ATA – Proroghe a.s. 15/16
Con nota prot. 15307 del 31/5/2016, che si allega, l’amministrazione centrale ha chiarito che i contratti di supplenza conferiti su posti di organico di diritto possono essere prorogati al 31 agosto 2016 come previsto dall’art.4, comma 1 della Legge 124/99. Si evidenzia inoltre che per le supplenze su posti non vacanti ma disponibili, l’art.1, comma 7, del Regolamento sul conferimento delle supplenze al personale ATA prevede che le supplenze temporanee fino al termine delle attività didattiche possano essere prorogate in tutti casi di pregiudizio per l’effettivo svolgimento dei servizi di istituto. Pertanto le SS.LL. nei casi di effettiva necessità segnalata dai Dirigenti scolastici, potranno concedere l’autorizzazione alla proroga dei contratti, comunque non oltre il 31 Luglio c.a. Si rappresenta la necessità di contenimento della spesa pubblica e si precisa che le operazioni suddette devono essere completate entro il 30 c.m.
Il Direttore Generale, Maria Luisa Altomonte Firma autografa sostituita a mezzo stampa, ai sensi dell’art.3, comma2, del D.Lgs n.39/93
ATA: SARANNO CIRCA 5000 LE ASSUNZIONI
ATA: SARANNO CIRCA 5000 LE ASSUNZIONI
DOPO LE SOLLECITAZIONI SINDACALI ed in particolare modo da parte delle segreteria nazionale della Uil Scuola, SI SBLOCCA ANCHE LA QUESTIONE DELLE ASSUNZIONI.
Ancora una volta si avvera quanto anticipato e prospettato da parte della Uil Scuola: il blocco imposto a tutto il comparto del personale ATA, penalizzante, devastante ma ancor più impraticabile, è stato un altro madornale errore da parte del MIUR-GOVERNO.
Lo sblocco delle assunzioni scatta dopo la revisione delle norme che tagliano gli organici ATA, limitano le supplenze brevi e congelano il turn over in relazione al passaggio, PRESUNTO QUANTO ASSURDO, del personale soprannumerario delle province. Quindi, al via sblocco delle assunzioni che si aggireranno intorno alle 5mila unità. La conferma del numero delle assunzioni e dell’estensione delle supplenze sarà data a metà giugno.
Noi non demordiamo mai.
BY SEGRETERIA TERRITORIALE UILSCUOLA CATANIA. salvo mavica, segretario gen.terr.
LE AZIONI DI TUTELA LEGALE, GRATUITA, PER GLI ISCRITTI ALLA UIL SCUOLA
TUTELA LEGALE PER GLI ISCRITTI
La UIL affianca oltre ad una intensa ed attenta attività sindacale a favore dei propri iscritti anche una specifica tutela legale. Segnaliamo alcun iniziative legali di rilevo a favore dei nostri iscritti:
1) RICORSO RICOSTRUZIONE DI CARRIERA PER LA PROGRESSIONE ECONOMICA.
La tutela legale è destinata a tutto il personale della scuola di ruolo con un’anzianità pre ruolo di almeno 6 anni, difatti sulla base delle recenti decisioni della Corte di Giustizia Europea il servizio pre-ruolo va calcolato interamente ai fini della progressione economica e ai fini giuridici.
2) RICONOSCIMENTO POSIZIONE ECONOMICHE PERSONALE ATA
Il MIUR non ha più corrisposto le posizioni economiche (1^ e 2^) per il personale ATA nonostante siano stati pubblicati gli elenchi del personale che ha maturato il diritto.
3) risarcimento danni per mancato rinnovo del CCNL
Nonostante la sentenza della Corte Costituzionale il Governo non ha ancora convocato le parti sociali per la firma del nuovo CCNL. Oramai il nostro contratto è fermo all’ultimo aggiornamento del 2007, con un conseguente danno economico per tutte le retribuzioni del personale della scuola.
4) riconoscimento del bonus scuola a favore degli educatori
Il Governo ha illegittimamente stabilito che il bonus scuola di euro 500,00 non debba essere riconosciuto agli educatori ciò in aperto contrasto con il CCNL Scuola.
5) ricorso triennalisti
Nonostante le numerose sentenze a favore dei precari con un servizio superiore a 36 mesi il Governo continua ad utilizzare il personale con contratti di lavoro a tempo determinato in violazione della normativa comunitaria.
6) proroga dei contratti a termine al 31 agosto.
Il personale nominato con un contratto di lavoro a tempo determinato su un posto libero disponibile e vacante ha diritto alla proroga del contratto di lavoro sino alla data del 31 agosto e non sino al 30 giugno.
7) Inserimento in GAE dei diplomati magistrali ante 2001
Anche l’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato ha confermato le precedenti decisioni del Consiglio di Stato. I docenti in possesso del diploma magistrale ante 2001 devono essere inseriti in GAE.
Slitta al 3 giugno la scadenza per le domande della seconda fase della mobilità
Slitta al 3 giugno la scadenza per le domande della seconda fase della mobilità Uil: in ventimila completeranno la domanda venerdì
92.286 domande inserite a sistema, 74.972 quelle inoltrate: sono questi i numeri della mobilità di giugno, quella delle fasi B, C, D che riguarda i trasferimenti interprovinciali e i neo immessi in ruolo. A leggere i dati si scopre subito che sono quasi ventimila le domande inserite nel sistema e non inoltrate. Questo significa che ci sono almeno ventimila persone che, a distanza due giorni dalla nuova scadenza fissata dal Miur al 3 giugno, hanno la domanda ‘predisposta’ e non ‘inviata’. Un giorno in più perché altrimenti l’invio doveva essere fatto entro domani e la festa della Repubblica rischiava di trasformarsi in un click day. Domani, invece non saranno attive le funzioni di service desk. Venerdì il completamento della procedura riguarderà una persona su cinque fra tutte quelle che hanno fatto domanda. All’appello mancano poi 339 domande di coloro che hanno vinto il concorso e 2.605 domande da parte di quanti sono nelle graduatorie ad esaurimento (GAE). Per questi ultimi, se non presenteranno la domanda scatterà il trasferimento d’ufficio con punti zero.
L’interrogazione orale: un’interazione necessaria con gli studenti è il patrimonio della nostra scuola Turi: libertà e indipendenza di pensiero, presupposto necessario per qualità istruzione.
INFORMATICONUIL L’interrogazione orale: un’interazione necessaria con gli studenti è il patrimonio della nostra scuola Turi: libertà e indipendenza di pensiero, presupposto necessario per qualità istruzione. Inadeguati i paragoni con il mondo anglosassone. Oggi il Ministro se ne ricorda. Finalmente una affermazione che valorizza la nostra scuola e ciò che rappresenta. Quella scuola che, è sbagliato paragonare sempre ad altre esperienze che sono basate su una comunicazione non verbale con il ricorso a test e verifiche scritte. Se ne è ricordata oggi il ministro Giannini – sottolinea Pino Turi, segretario generale della Uil Scuola commentando le affermazioni del ministro durante una trasmissione radiofonica – che ha ricordato come ‘esporre a voce un argomento, dove non si può copiare e si capisce se un ragazzo è padrone dell’argomento’, è patrimonio della nostra scuola. Un approccio – aggiunge Turi – ben diverso dal patrimonio del mondo anglosassone che privilegia la misurazione delle competenze, piuttosto che l’insegnamento della scuola italiana, tradizionalmente basata sulle conoscenze, sul dubbio e la ricerca che porta all’acquisizione delle competenze. Un insegnamento il cui strumento principale è l’iterazione e la rappresentazione delle realtà e dell’astrattezza concettuale, ma questo è il frutto della tradizione della nostra scuola che non deve essere disperso in un meccanismo di omologazione che purtroppo nel nostro paese per motivazione non sempre nobili, è alla ricerca di paragoni e di modelli che poco o niente sarebbero da imitare. Se continueremo a difendere la nostra inimitabile capacità di insegnamento ed apprendimento – sostiene Turi – a valorizzare l’autonomia scolastica come luogo di libertà ed indipendenza, forse riusciremo a fare un’Europa dei popoli e non della finanza e del profitto.
DECRETO SCUOLA | SANATE SITUAZIONI CHE ERANO PALESI INGIUSTIZIE
26 MAGGIO 2016
Turi: inaccettabile il trasferimento di risorse verso scuole private
DECRETO SCUOLA | SANATE SITUAZIONI CHE ERANO PALESI INGIUSTIZIE
ATTRAVERSO LA SOTTRAZIONE DI QUELLE DESTINATE ALLA SCUOLA STATALE.
Dopo l’approvazione in Senato lo scorso 14 maggio, la Camera ha approvato, con la fiducia, il decreto legge in “materia di funzionalità del sistema scolastico”.
Il decreto, passato alla Camera con un testo praticamente blindato dal Senato, presenta alcuni aspetti positivi, altri che pongono fine a palesi ingiustizie come quella degli insegnanti della scuola dell’infanzia – sottolinea Pino Turi, partendo dall’esame dell’articolato – ma contiene anche norme che ci vedono fortemente contrari come il travaso di risorse dalla scuola pubblica a quella privata utilizzando i fondi previsti per la valorizzazione ed il miglioramento di quelle statali.
La Uil Scuola ha effettuato un analisi di dettaglio dell’articolato del decreto, ecco quanto ne deriva.
Sistema integrato 0-6 anni
La modifica apparentemente formale da ‘livelli essenziali’ a ‘bisogni standard’ è nella sostanza positiva se riesce a mantenere la specificità organizzativa e gestionale del settore 0 – 3 anni di tipo assistenziale da quello di istruzione per i bambini 3-6 anni.
Mai più apprendisti-insegnanti
E’ da cogliere positivamente il cambiamento apportato da ‘apprendistato’ a ‘ tirocinio’.
Una differenza sostanziale che coglie lo status degli insegnanti che, superato il concorso, svolgono un tirocinio (non fanno apprendistato).
Rifinanziata l’operazione scuole belle
E’ la proroga alla soluzione di un problema di finanziamento per i Servizi di pulizia delle scuole che trova la sua giustificazione negli interventi sullo stato degli edifici scolastici del nostro Paese, che non hanno bisogno di interventi di abbellimento, ma di (ri)strutturazioni profonde. La misura che copre assai poco le esigenze concrete delle scuole che necessitano di ben altri interventi strutturali.
Concorsi in ritardo, si posticipano i tempi
In previsione dei ritardi nella conclusione dei concorsi in atto si posticipa al 15 settembre 2015 la possibilità di assunzione a tempo indeterminato con decorrenza economica dalla effettiva presa di servizio.
Questo produrrà anche il posticipo della validità triennale delle graduatorie.
Insegnanti della scuola dell’infanzia: superata l’ingiustizia ma manca l’organico potenziato
L’emendamento introdotto va a porre rimedio alla situazione degli insegnanti della scuola dell’infanzia, che hanno partecipato al concorso del 2012, che sono risultati idonei ma la cui assunzione era stata rinviata all’attuazione della delega per lo 0-6.
Quel che manca è la predisposizione dell’organico potenziato anche per la scuola dell’infanzia che avrebbe potuto aumentare l’offerta formativa in un settore che non riesce neanche a garantire a tutti i bambini dai 3 a 6 anni la frequenza della scuola dell’infanzia.
12, 2 milioni di euro alle paritarie
Risulta piuttosto opaca la procedura con la quale studenti disabili potranno essere inseriti nelle scuole private, dietro erogazione di uno specifico contributo.
Una misura di civiltà viene realizzata nel modo più sbagliato. Per trasferire questi fondi alle scuole private si utilizzano i fondi che la legge 107 destina alla valorizzazione e al miglioramento delle istituzioni scolastiche. Un sistema di travaso inaccettabile.
Supplenti pagati per decreto
In un paese normale chi lavora viene pagato puntualmente. Nel nostro per essere pagati ci vuole un decreto.Tra le misure inserite c’è, infatti, anche quella legata agli stipendi del personale supplente che dovranno essere erogati entro 30 giorni. Il rispetto dei termini e delle modalità, se vi è la prevista copertura finanziaria, ricade sotto la responsabilità dei dirigenti. Tali adempimenti concorrono alla valutazione dei dirigenti, in caso di inadempimento saranno sanzionati.
Gli istituti tecnici superiori non sono un sistema subalterno all’università.
Il decreto opera una riduzione dei crediti formativi di quanti studiano negli ITS. Una sperequazione che non può essere accettata e che significa indebolire gli ITS rispetto all’Università.
Un comportamento dissociato del Governo che, mentre organizza la conferenza nazionale degli ITS per il prossimo 26 maggio, ne riduce ruolo e peso.
Così mentre in tutti i paesi evoluti esiste un sistema terziario post secondario non universitario, in Italia questo provvedimento contraddice il principio dell’alternanza scuola lavoro e pone l’ITS in un sistema subalterno a quello universitario.
Compensi ai commissari e bonus ai diciottenni extra comunitari
La prima è una misura imposta dall’evidenza dei fatti. Utile ma non sufficiente e che rimedia appena ad una situazione d’emergenza che era stata sottovalutata. La seconda è una misura che risponde a un’esigenza di parità di diritti, anche se restano dubbi sull’efficacia sulla loro utilità complessiva
PASSAGGI DA AMBITO A SCUOLA E ASSEGNAZIONI PROVVISORIE: un passo avanti e due indietro
24 MAGGIO 2016
Un passo avanti e due indietro
PASSAGGI DA AMBITO A SCUOLA E ASSEGNAZIONI PROVVISORIE
PER LA UIL OCCORRE SPOSTARE IL CONFRONTO SUL PIANO POLITICO
Il 23 maggio 2016 è proseguito il confronto tra il Miur e le organizzazioni sindacali sugli aspetti relativi alla sequenza contrattuale sulla mobilità (art. 1 c. 5 del CCNI) per il passaggio dall’ambito alla scuola del personale docente ed è stato avviato quello sulle utilizzazioni e assegnazioni provvisorie di tutto il personale, docente, educativo ed Ata. Per la UIL scuola hanno partecipato Pasquale Proietti e Antonello Lacchei.
Sequenza contrattuale
La UIL scuola, richiamando i contenuti del comunicato unitario, ha ribadito l’indisponibilita’ a sottoscrivere un contratto che preveda la chiamata diretta da parte del dirigente scolastico. Ha, invece, ribadito la necessità di accompagnare questo delicato passaggio con regole condivise, che diano certezze e continuità al personale docente e garantiscano la trasparenza delle procedure, attraverso la definizione della specifica sequenza contrattuale.
La UIL scuola e’ contraria a qualsiasi rinvio della sequenza e disponibile a trovare da subito soluzioni condivise che consentano un regolare ed ordinato inizio di anno scolastico. Vista la situazione di stallo del confronto, in sede tecnica, per la UIL si rende necessario spostare il confronto a livello politico, così come è stato fatto per il CCNI sulla mobilità.
Utilizzazioni e assegnazioni provvisorie
L’impianto della bozza di articolato illustrato dall’amministrazione sostanzialmente ricalca quello dell’anno precedente. Nulla cambia per il personale Ata. Dalla illustrazione del Miur, le modifiche più rilevanti riguardano l’art.7, relativo alle assegnazioni provvisorie del personale docente.
La proposta del MIUR per la definizione del CCNI, prevede che l’assegnazione provvisoria possa essere richiesta:
a) dal personale titolare su scuola per una sola provincia e per il numero di sedi previsto per i trasferimenti di cui alla fase A;
b) dal personale titolare su ambito per un solo ambito territoriale.
La proposta prevede, inoltre, che il personale docente che acquisirà la titolarità su ambito meditante trasferimento possa richiedere l’assegnazione provvisoria indipendentemente dall’esito della propria domanda di trasferimento.
La UIL scuola rileva che, con l’assegnazione provvisoria sull’ambito, ancora una volta il Miur affronta le questioni del personale in modo del tutto ideologico, ignorando i passi avanti ottenuti col contratto sulla mobilità rispetto alle rigidità della legge 107.
Per la UIL scuola è necessario consentire anche a questo personale l’assegnazione diretta sulla scuola, ritenendo inutile e contraddittorio per l’istituto dell’assegnazione provvisoria che per sua natura deve essere fatta su un posto disponibile in una scuola.
L’incontro ha avuto carattere interlocutorio e proseguirà dopo un esame approfondito della proposta dell’amministrazione.
Scuola, a Catania la protesta va in scena sul palco dello Stabile
21 MAGGIO 2016
Scuola, a Catania la protesta va in scena sul palco dello Stabile
Oggetto: Scuola, a Catania la protesta va in scena sul palco dello Stabile
http://www.youtube.com/watch?v=BfnLRHJNVrU
Letizia Carrara
Intervista a Salvo Mavica tratta da Il Fatto Web
21 MAGGIO 2016
Intervista a Salvo Mavica tratta da Il Fatto Web
USR SICILIA: Concorso docenti – Avviso prove primaria e infanzia 30 e 31 maggio
20 MAGGIO 2016
USR SICILIA: Concorso docenti – Avviso prove primaria e infanzia 30 e 31 maggio
CONCORSO PER TITOLI ED ESAMI FINALIZZATI AL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE DOCENTE PER POSTI COMUNI E DI SOSTEGNO DD.DD.GG. NN. 105, 106 E 107 DEL 23 FEBBRAIO 2016
AVVISO PROVE SCRITTE DEL 30 E 31 MAGGIO 2016
D.D.G. per il personale scolastico nn. 105 del 23 febbraio 2016 pubblicato nella G.U. (IV Serie speciale – Concorsi) n. 16 del 26 febbraio 2016 – Concorsi per titoli ed esami finalizzati al reclutamento del personale docente per i posti comuni dell’organico dell’autonomia nelle scuole dell’infanzia e primaria.
Ai sensi di quanto previsto dall’art. 7, comma 1, dei DD.DD.GG. nn. 105-106-107 del 23.2.2016, si comunica che questa Direzione Generale non potrà procedere a variazioni di sede per lo svolgimento della prova scritta di Primaria (30 maggio) e Infanzia (31 maggio).
Allegati:
Turi: né spot, né alibi. Ora il contratto.
20 MAGGIO 2016
Turi: né spot, né alibi. Ora il contratto.
LO SCIOPERO NEL GIORNO DEL 46° ANNIVERSARIO DELL’ADOZIONE DELLO STATUTO DEI LAVORATORI
Gli insegnanti hanno perso la pazienza, hanno mille ragioni per scioperare e mille ragioni per chiedere alla politica, quella che vuole bene al Paese, di smetterla con gli spot e la propaganda e confrontarsi con il mondo reale.
Ci preoccupa la direzione che sta prendendo la nostra scuola all’indietro nella storia, ci preoccupano le ‘scuole di tendenza’, ci preoccupa la trasformazione genetica che sta avendo la scuola ad opera delle legge 107. Il Governo – ha detto Pino Turi nel suo intervento alla manifestazione di Napoli – dietro la facciata delle assunzioni tradisce un ritorno neo autoritario nella scuola che pensavamo ormai scongiurato.
Con l’introduzione del bonus e la scelta diretta da parte dei dirigenti scolastici si opera un condizionamento inaccettabile del personale. Ad essere penalizzati per primi sono gli insegnanti che di fatto vedono indeboliti il pluralismo professionale e la libertà di insegnamento. Fondamentali per una scuola di qualità.
Siamo molto preoccupati – ha ribadito ancora Turi dal palco allestito a Piazza Matteotti – con il pericolo non tanto lontano di arrivare a scuole di tendenza, una vera e propria privatizzazione della funzione statuale della scuola pubblica e statale.
Si tratta di rivendicazioni che vedono insieme tutte le componenti del mondo della scuola che da questa riforma si vedono tutte penalizzate e svuotate delle proprie funzioni – ha detto ancora il segretario generale della Uil Scuola ricordando che proprio oggi ricorre il 46° anniversario dell’adozione dello Statuto dei lavoratori.
I dirigenti scolastici sono sottoposti ad una valutazione che ne condizionerà l’azione finendo per essere etero diretti dalla burocrazia ministeriale che nulla a che fare con l’attività delle scuole dell’ autonomia.
Il personale ATA che è stato totalmente ignorato dalla legge 107 e danneggiato dalla legge finanziaria che ha, al momento, negato il diritto alle assunzioni nei ruoli ed impedito la sostituzione per le assenze brevi. Una situazione che sta producendo ricadute negative sulle attività nelle scuole.
Neanche sul fronte del precariato, la legge del Governo sulla scuola – ha prodotto gli effetti attesi: ha lasciato scoperti pezzi importanti di precariato storico a cui non è stata data alcune risposta.
Il concorso del resto, gestito in maniera semplicistica e dilettantesca, lascerà , posti vuoti e tanti precari.
Una situazione di vera emergenza a cui si associano nove anni di vuoto contrattuale che ha indotto ed acuito una vera e propria emergenza stipendiale che coinvolge tutte le figure professionali della scuola.
I diritti – ha concluso Turi – non sono come il diamante, per sempre, bisogna difenderli ogni giorno. E’ fondamentale la partecipazione attiva.
Turi: è il contratto che può governare le rigidità di questa legge
19 MAGGIO 2016
Turi: è il contratto che può governare le rigidità di questa legge
DOPO LE AFFERMAZIONI DEL MINISTRO SULLO SCIOPERO
AL MINISTRO: “INOPPORTUNO COMMENTARE LA LEGITTIMITÀ DELLA PROTESTA DELLA SCUOLA, ALLA VIGILIA DELLO SCIOPERO”
Attuare al meglio la legge 107 equivale ad aprirsi al dialogo ed al confronto – è il commento del segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi alle affermazioni di questa mattina del ministro Giannini – è il contratto che può governare le rigidità e le contraddizioni di questa legge.
E’ singolare che il ministro valuti la legittimità o meno di una protesta.
Tanto più di uno sciopero, che rappresenta la più ampia forma di democrazia partecipativa, alla vigilia del quale, la politica ed il ministro dovrebbero semplicemente prendere atto – sottolinea Turi che domani sarà a Napoli dove è stato organizzato un corteo che partirà alle 10.00 da Piazza Dante per raggiungere alle 11.00 Piazza Matteotti dove si svolgerà il comizio.
Non c’è un mondo ideale in cui qualcuno pensa e possiede la verità e gli altri si devono adeguare ed eseguire. Vogliamo ricordare – aggiunge il segretario generale della Uil Scuola – che i contratti nascono proprio per definire, in modo rapido e flessibile, regole condivise che riguardano i diritti ed i doveri dei lavoratori.
La legge del Governo sulla scuola, la 107, nella sua rigidità, interviene impropriamente su questi diritti, compresi quelli di natura sindacale, che sono riconosciuti dalla costituzione, troppo spesso ignorata.
In tema di rinnovo di contratto, l’interlocutore è l’intero governo, non questo o quel ministro, che con l’atto di indirizzo all’Aran dovrà esprimere le scelte per i rinnovi contrattuali che non hanno natura solo finanziaria, ma anche giuridica.
Le contraddizioni e le incursioni legislative delle varie finanziarie e della stessa legge 107, potrebbero trovare, proprio nella sede contrattuale, quelle soluzioni che consentano di superare l’attuale situazione di stallo che sta caratterizzando, oltre gli annunci, la gestione della scuola di questi ultimi nove mesi di vita della legge.