BONUS PER LA VALORIZZAZIONE PROFESSIONALE DEI DOCENTI: deluse le aspettative per una gestione partecipata delle procedure

20 APRILE 2016

Deluse le aspettative per una gestione partecipata delle procedure

BONUS PER LA VALORIZZAZIONE PROFESSIONALE DEI DOCENTI 

La circolare pubblicata ieri sul bonus per la valorizzazione professionale dei docenti delude le aspettative suscitate dal confronto svoltosi nelle scorse settimane al MIUR, di vedere richiamata esplicitamente l’esigenza di una gestione delle procedure in termini partecipati nell’ambito della comunità scolastica, nel segno di una diffusa corresponsabilità degli organi professionali e partecipativi in essa operanti. Al riguardo, infatti, la nota accenna solo genericamente all’opportunità di attivare “un coinvolgimento della comunità scolastica nel suo complesso”, come corretta premessa all’esercizio delle prerogative del dirigente.

In tal modo la circolare, lungi dal definire utili indirizzi di orientamento e supporto all’azione delle scuole autonome, finisce per scaricare ancora una volta sui dirigenti ogni responsabilità rispetto a norme contraddittorie e di difficile applicazione.

Resta il nostro dissenso, nonché il fondato dubbio che siano viziate sotto il profilo della legittimità, oltre che dell’opportunità, sulle interpretazioni normative circa la composizione e il funzionamento dei Comitati di Valutazione. In particolare, dalla lettura fornita dalla circolare, si potrebbero avere pronunciamenti in materia di valorizzazione professionale assunti da soggetti non dotati di specifica competenza o addirittura definiti in assenza dei rappresentanti del personale docente.

Per parte nostra ribadiamo che la natura del bonus, che è la stessa legge 107 a definire come retribuzione accessoria, rende illegittima l’esclusione di un passaggio negoziale nell’ambito della procedura preliminare alla sua erogazione, per cui c’è ora da augurarsi che il richiamato “coinvolgimento della comunità scolastica” si traduca nei fatti in una valorizzazione di tutte le sedi  in cui si esprime la partecipazione delle diverse componenti della comunità stessa, ivi comprese le Rsu deputate allo svolgimento delle relazioni sindacali. Un modello di comportamento da sempre indicato anche da gran parte della dirigenza scolastica, attenta e sensibile alle ragioni di una scuola la cui miglior qualità si fonda su pratiche di partecipazione e di condivisa assunzione di responsabilità.

Atteggiamenti diversi non farebbero che alimentare un clima controproducente di tensione, col rischio di rendere inevitabile la via del conflitto e del contenzioso, un esito che attraverso il confronto abbiamo cercato di prevenire ed evitare e di cui il MIUR, per l’atteggiamento assunto, porterebbe per intero ogni responsabilità.

Roma, 20 aprile 2016

FLC CGIL

Domenico Pantaleo

CISL SCUOLA

Maddalena Gissi

UIL SCUOLA

Giuseppe Turi

SNALS CONFSAL

Marco Paolo Nigi

SCUOLA | REFERENDUM SULLA LEGGE 107 – Uil: no alla chiamata diretta

19 APRILE 2016

Uil: no alla chiamata diretta

SCUOLA | REFERENDUM SULLA LEGGE 107 

Turi: Non è firma ideologica è firma di merito su chiamata diretta e bonus. Scelta del referendum per dare segnale di forte di dissenso. Ci auguriamo che il governo decida di intervenire prima.

 

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Assunto di  partenza per la Uil Scuola  è la volontà di risolvere i problemi del personale attraverso l’azione sindacale. Per questo si  valuteranno nel merito i quesiti referendari.  La nostra non è una firma ideologica ma sul merito delle questioni. Così il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi che oggi ha firmato due dei quattro referendum sulla scuola.

E’  sui singoli quesiti, in particolare quelli relativi alla chiamata diretta e del bonus, infatti, che si attiverà l’intervento del sindacato per favorire un esito mirato del referendum abrogativo che è pur sempre un mezzo costituzionale di democrazia partecipativa.

Il risultato del  referendum – aggiunge la Uil – si pone in un quadro di esiti incerti, se letto nell’ottica della  soluzione dei diritti lesi dei lavoratori.

In questa prospettiva, i quesiti che riguardano i poteri affidati impropriamente ai dirigenti scolastici, la chiamata diretta, la valutazione dei docenti e dei dirigenti, rappresentano valide ragioni per percorrere una strada difficile, che rappresenta  una battaglia di libertà a favore della scuola pubblica, quella voluta dalla costituzione.

E’ una battaglia a cui vogliamo partecipare. Oltre a firmare per i quesiti del referendum, ci attiveremo per raccogliere nelle scuole tantissime firme. Il risultato della petizione rappresenterà il segno dell’opposizione alla legge del Governo sulla scuola.

Il referendum è la ratio estrema – mette in chiaro Turi – ci auguriamo che il governo decida di intervenire prima.

Il Parlamento, infatti,  potrebbe modificare le norme sbagliate della 107/2015 e (ri)dare voce ai cittadini per aprire un ampio dibattito sul futuro della scuola pubblica, quella frequentata dal 93% degli studenti italiani.

USR SICILIA: Concorso docenti – Avviso relativo alle prove scritte per le classi di concorso che si svolgeranno dal 28 aprile 2016 al 6 maggio 2016

12 APRILE 2016

USR SICILIA: Concorso docenti – Avviso relativo alle prove scritte per le classi di concorso che si svolgeranno dal 28 aprile 2016 al 6 maggio 2016

D.D.G. n. 105,106 e 107 del 23.02.2016 – Concorsi per titoli ed esami finalizzati al reclutamento del personale docente per i posti comuni dell’organico dell’autonomia nelle scuole dell’infanzia, primaria, secondaria di I e II grado, nonché del personale docente per il sostegno agli alunni con disabilità –
Avviso relativo alle prove scritte per le classi di concorso che si svolgeranno dal 28 aprile 2016 al 6 maggio 2016.
Allegati:

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CONCORSO DOCENTI – Turi: il concorso fa acqua da tutte le parti

11 APRILE 2016

Turi: il concorso fa acqua da tutte le parti

CONCORSO DOCENTI
RENZI DÀ RAGIONE AGLI INSEGNANTI. TROPPO TARDI E NEL POSTO SBAGLIATO. 

I docenti impegnati nei concorsi ad un euro ora hanno ragione di protestare, dice oggi il premier Renzi a Vinitaly, quando, proprio sui concorsi – commenta Pino Turi segretario generale della Uil Scuola –  il ministro ha sempre rifiutato ogni confronto  per affrontare, nel merito, le modalità di messa a punto di una procedura che fa acqua da tutte le parti.

Siamo contenti che vi sia consapevolezza dei problemi della scuola e del personale – precisa Turi –  ma non possiamo non sottolineare che sarebbero stati rilevati, e risolti, in sede di confronto sindacale, piuttosto che in una manifestazione come quella che promuove il made in Italy.

E’  il segno dei tempi – aggiunge Turi. Prima o poi si incontreranno anche con Pelù e speriamo che si mettano d’accordo su come far funzionare scuola e i concorsi.

ORDINANZA SULLA MOBILITÀ – UIL: Nessuna soluzione per i docenti assunti in regioni diverse da quelle in cui erano vincitori di concorso.

08 APRILE 2016

UIL: Nessuna soluzione per i docenti assunti in regioni diverse da quelle in cui erano vincitori di concorso.

ORDINANZA SULLA MOBILITÀ
MOTIVO DI CONTENZIOSI CHE SI POTEVANO EVITARE. 

In occasione della definitiva sottoscrizione del contratto sulla mobilità si è svolto al MIUR l’incontro per la definizione della relativa ordinanza ministeriale.
L’Amministrazione in apertura ha presentato alle organizzazioni sindacali il testo con alcune modifiche, rispetto a quanto già concordato. In primo luogo la tempistica, è stata aggiornata rispetto ai tempi lunghi assorbiti dalla registrazione del CCNI presso gli organi competenti.
La UIL ha rappresentato l’esigenza di dare tempi più distesi per la presentazione in modalità online delle domande, anche in base al numero dei diversi potenziali interessati ed in considerazione delle frequenti interruzioni del sistema, già registrate in altre occasioni e più recentemente sul concorso docenti.
La discussione ha consentito di chiarire ed emendare alcuni passaggi oscuri del testo del CCNI in ordine alla assegnazione del punteggio per i titoli ed alle procedure per il trattamento dei docenti della Dotazione Organica di Sostegno, per i quali è stata recuperata la possibilità di muoversi, una volta stabilizzata la posizione all’interno di un comune, anche a domanda verso altre sedi e tipologie di posti. Nessuno dei potenziali interessati ai movimenti secondo la UIL, deve restarne fuori.
La UIL ha riproposto la questione dei docenti provenienti dalla graduatorie di merito dei concorsi assunti in fase B, in regione diversa da quella in cui hanno acquisito titolo all’assunzione, ora penalizzati da tale scelta. La netta contrarietà espressa dal MIUR a ricercare una soluzione equilibrata al problema, determinerà ad avviso della UIL, che ha depositato un’ apposita nota a verbale a loro tutela, un contenzioso facilmente evitabile.
La UIL è impegnata a proseguire il percorso di adeguamento della legge 107 alle condizioni reali del mondo della scuola e dei lavoratori nella fase della sequenza contrattuale prevista dal CCNI.
Per la UIL Scuola la gestione della titolarità di ambito che ha effetti sugli assetti didattici ed organizzativi delle singole Istituzioni scolastiche, vanno attentamente ponderati per effetti ed esiti sulla professionalità e sulla organizzazione delle scuole. Nella contrattazione dell’apposita  sequenza  specifica, che si dovrà aprire entro trenta giorni, si dovranno trovare le soluzioni per la tutela delle prerogative professionali, di rilevanza costituzionale dei docenti, coniugata ai diritti  di natura contrattuale. Per la UIL scuola ha partecipato Noemi Ranieri.

USR SICILIA: Definizione e composizione degli Ambiti Territoriali della Sicilia, ai sensi dell’art.1, comma 66, della Legge 13 luglio 2015, n.107. Rettifica

04 APRILE 2016

USR SICILIA: Definizione e composizione degli Ambiti Territoriali della Sicilia, ai sensi dell’art.1, comma 66, della Legge 13 luglio 2015, n.107. Rettifica

Decreto del Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale della Sicilia, prot. 6060 del 4 aprile 2016, di rettifica del precedente prot. 4146 del 3/3/2016, relativo alla Definizione e composizione degli Ambiti Territoriali della Sicilia, ai sensi dell’art.1, comma 66, della Legge 13 luglio 2015, n.107.

Allegati:

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USR SICILIA: Avviso riapertura termini presentazione istanze componenti le sottocommissioni di concorso docenti DD.DD.GG. 105, 106 e 107 del 2016 – OO.MM. 96 e 97 del 2016

05 APRILE 2016

USR SICILIA: Avviso riapertura termini presentazione istanze componenti le sottocommissioni di concorso docenti DD.DD.GG. 105, 106 e 107 del 2016 – OO.MM. 96 e 97 del 2016

Avviso riapertura termini presentazione istanze componenti le sottocommissioni di concorso docenti DD.DD.GG. 105, 106 e 107 del 2016 – OO.MM. 96 e 97 del 2016.

Allegati:

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ADESSO SONO NEGATI Anche I diritti consolidati ed elementari: Diritto allo studio Incomprensibile chiusura del Direttore Regionale

 

5 aprile 2016,  lettera di protesta unitaria delle segreterie regionali: Al Vice Capo di Gabinetto del MIUR Dott. Rocco Pinneri  e per conoscenza al Direttore Regionale per la Sicilia,  Dott.ssa Maria Luisa Altomonte.

OGGETTO: mancato riconoscimento del diritto ai permessi studio Comparto Scuola regione Sicilia per l’anno 2016.

Si ritiene doveroso segnalare per gli opportuni e urgenti provvedimenti di competenza il perdurante mancato riconoscimento del diritto ai permessi studio nei confronti di tutto il personale docente e non docente in servizio presso la Regione Sicilia nel corrente anno 2016, con conseguente violazione del principio di uguaglianza di cui all’art. 3 Costituzione, non riscontrandosi casi analoghi in altre regioni d’Italia.

Anche se la vicenda trae origine da ritardi nella contrattazione regionale in materia, prevista dagli artt.4 comma 4 lettera a) e 64 comma 10 del CCNL Comparto Scuola, e da osservazioni mosse dall’organo centrale di controllo all’ipotesi di contratto sottoscritta in data 21/01/2016, indipendentemente da ogni valutazione di merito sul contenuto delle osservazioni mosse, appare incomprensibile la sospensione “sine die” dei permessi prodotta nei fatti dalla nota USR Sicilia prot. n.4432 del 08/03/2016.

Pertanto, poiché le scriventi OO. SS. considerano inaccettabile che, alla data odierna, il personale della scuola siciliana non possa usufruire di un diritto garantito dal nostro ordinamento, considerata la mancata sottoscrizione di un contratto integrativo regionale si sollecita l’applicazione degli effetti giuridici del vecchio contratto che, in base all’art 13 del testo sottoscritto in data 21/12/2011, dovevano comunque prodursi fino alla sottoscrizione del nuovo e comunque sino all’adozione di un nuovo provvedimento amministrativo.

Si rimane in attesa di tempestivo e cortese riscontro.

Flc CGIL :Graziamaria Pistorino.    CISL Scuola:Francesca Bellia.    UIL Scuola : Claudio Parasporo.      Confsal Michele Romeo. GILDA Unams Giuseppina Dieli

 

 

MOBILITAZIONE DI TUTTO IL PERSONALE SCOLASTICO. RACCOLTA FIRME. CONDIVIDETE, DIVULGATE, ADERITE.

4 APRILE 2016

RACCOLTA FIRME. Invito-esortazione di adesione corale e generale.
Registriamo e purtroppo constatiamo continuamente e malauguratamente, che la scuola sta vivendo un processo di transizione con imposizioni dall’alto e con una tendenza al verticismo che sta snaturando il valore della collegialità. Un passaggio di verso sicuramente destabilizzante poiché l’azione del Governo e l’interpretazione del MIUR, ostaggio e tenuto al legaccio dalla fanta politica, sviliscono, ad ogni iniziativa, la Mission della scuola, devastano quello che funzionava, pasticciano sul da farsi. Tutto ciò è implicito nella legge 107 che per molti suoi aspetti non possiamo fare altro che continuare a contrastare con azioni forti e coese. Proteste e proposte.  

Abbiamo dato inizio ad una nuova mobilitazione unitaria il cui primo obiettivo è il RINNOVO DEL CONTRATTO e il conseguente adeguamento stipendiale. Non è piu’ accettabile che i nostri stipendi restino fermi al palo fissato in un contratto nato per il biennio economico 2007/2009, così’ come non è accettabile un’imposizione dall’alto, attraverso la legge 107, di temi e questioni come IL BONUS VALORIZZAZIONE e LA CHIAMATA DIRETTA DEI DIRIGENTI. Sono parte integrante dell’iniziativa anche le rivendicazioni dei diritti del personale Ata, senza il cui determinante lavoro la scuola non può funzionare.
Per queste ragioni abbiamo avviato la raccolta delle firme per una grande petizione nazionale che dovrà dare luogo ad una assemblea nazionale delle rsu/rsa il 28 aprile 2016. In quella sede poi decideremo tutte le ulteriori iniziative da intraprendere.

Dobbiamo di nuovo dare vita ad un grande dibattito e confronto nelle nostre istituzioni scolastiche e la raccolta delle firme è un primo passaggio molto importante. Vi invito ad intensificare la raccolta.  Vi chiedo uno sforzo affinchè TUTTO il personale scolastico DI TUTTE istituzioni sia coinvolto.
Dobbiamo dare un segnale forte e deciso e soprattutto RIPRENDIAMOCI il giusto protagonismo atteso che il nostro lavoro quotidiano, fatto di impegno e dedizione, merita . È IL NOSTRO LAVORO CHE FA LA SCUOLA. LA VERA BUONA SCUOLA.

Resto a disposizione, insieme a tutta la struttura Uil Scuola di Catania.
UNITI VINCIAMO SEMPRE
salvo mavica, segretario territoriale generale.

VIAGGI DI ISTRUZIONE IL MINISTERO EMANERA’ UNA NUOVA CIRCOLARE

1 aprile 2016          INFORMATICONUIL

INCONTRI AL MIUR
VIAGGI DI ISTRUZIONE IL MINISTERO EMANERA’ UNA NUOVA CIRCOLARE

A seguito della nota di protesta che la UIL Scuola insieme a  CGIL CISL e SNALS ha inviato al MIUR sulle indicazione fornite alle scuole riguardo le misure di sicurezza degli alunni durante i viaggi di istruzione e le visite didattiche, si è tenuto un incontro presso la Direzione generale dello studente. Per la UIL Scuola ha partecipato Antonello Lacchei. I rappresentanti del Ministero nel prendere atto che la nota di trasmissione alle scuole del vademecum della Polizia stradale e la successiva pubblicazione di FAQ sulla materia hanno suscitato allarme nelle scuole e tra i docenti, si sono impegnati ad emanare una nuova circolare che integri la n. 291 del 1992, alla luce delle nuove esigenze rappresentate dal Ministero dell’interno e nel rispetto delle norme contrattuali vigenti.

La UIL scuola nel ribadire la netta contrarietà all’attribuzione di compiti e responsabilità improprie al personale scolastico ha anche evidenziato la necessità del superamento della logica del massimo ribasso nell’acquisto di beni e servizi e del recupero della centralità ruolo degli Organi collegiali nella progettazione organizzativa e didattica che è il fulcro del progetto della scuola autonoma che non può ridursi ad un aumento degli impegni burocratici, a scapito della qualità e della sicurezza. In quella sede, come nelle altre, è stato chiesto un maggior rispetto dei tempi della scuola e stigmatizzato l’uso distorto dello strumento FAQ.

Ancora una volta dobbiamo rilevare come il modello della legge 107/2015 è sbagliato; invece di ampliare l’autonomia delle scuole ne limita la portata fino a considerare l’ipotesi di non fare più visite didattiche, a causa di circolari eterodirette che descrivono improbabili procedure burocratiche che non tengono in nessuna considerazione la specificità e le peculiarità della scuola.

La scuola deve poter disporre del massimo di  autonomia il cui supporto è costituito dall’aggregato sociale di riferimento che la sorregge e le dà sostanza, una sostanza che trova la sua funzione di vera rappresentata negli organi collegiali.
Nella fattispecie il Consiglio di istituto, in cui sono rappresentati i genitori, gli studenti (per le scuole superiori), i docenti ed il personale ATA, lo stesso Dirigente scolastico, possono benissimo valutare l’affidabilità delle aziende fornitrici del servizio, chiedere le dovute garanzie e non limitarsi a considerare solo il livello di costo. 
Una valutazione che deve poter  trovare il giusto equilibrio tra costo del servizio e la garanzia  della massima sicurezza degli alunni e del personale impegnato nelle visite didattiche che sono elemento essenziale dell’offerta formativa, necessaria per la crescita culturale dei nostri ragazzi.
E’ l’ennesima riprova che situazioni complesse come la gestione di una scuola non possono essere affidate in maniera estemporanea alla responsabilità dei singoli, siano essi i dirigenti, piuttosto che  docenti, ma corroborati da delibere collegiali che definiscano i criteri e i modi, frutto della partecipazione e dell’ autogoverno dell’istituzione scolastica. L’alternativa è una scuola burocratica che come nel caso delle visite guidate, invece di trovare soluzioni utili per la qualità della propria funzione,  arriva  addirittura ad abdicare al suo ruolo formativo.

MOBILITÀ: la tempistica è tutta da rivedere

30 MARZO 2016

La tempistica è tutta da rivedere

MOBILITÀ 

Il Miur, nell’incontro del 15 marzo con le organizzazioni sindacali, aveva prefigurato una tempistica per la presentazione delle domande di mobilità che prevedeva l’inizio per la prima fase (fase A) a partire dal 29 marzo, con scadenza il 15 aprile.

Per le vie brevi, abbiamo appreso che sul testo del contratto integrativo mancano i previsti pareri, sia da parte della Funzione Pubblica che dell’IGOP (l’ispettorato generale per gli ordinamenti del personale della Ragioneria dello Stato).

In assenza di tali certificazioni tutte le date dovranno essere rideterminate.

Contestualmente, la Uil Scuola ha chiesto al Miur un incontro urgente su tutta la materia della mobilità, con particolare riferimento alle questioni relative ai docenti di sostegno del secondo grado (DOS).

GRANDE MOBILITAZIONE NAZIONALE E RACCOLTA FIRME: CONSEGNA IL 28 APRILE

25 MARZO 2016

TITOLO: le prime evoluzioni sulla buriana dei trasferimenti. DISPONIAMO SOLO DEL CCNI 2016
Governo e MIUR: nuovi e moderni specialisti nel rendere difficili le cose facili.
Quisquilie, dimenticano solamente che  i destinatari coinvolti sono persone, cittadini, soggetti di diritto e componenti del popolo sovrano…per non parlare e considerare che il volano conduttore della “Vera Scuola” dovrebbe essere orientato su efficacia ed efficienza. Idee lanciate da terzi, scritte e proferite nei dotti convegni, e lasciate languire…adesso nemmeno le belle parole.
Amara constatazione: dobbiamo subire, solo subire senza via di scampo?
Riprendiamoci i diritti, atteso che i doveri li svolgiamo e bene, rivendichiamo la rappresentanza democratica e la cittadinanza:
docenti ed ATA…sicuramente cittadini e non sudditi.
L’ordinanza ? aspettiamo ancora, subiamo sulla nostra pelle le inadempienze ed i ritardi, tanto per restare in tema.

Invito:
a partecipare attivamente alle iniziative unitarie  sindacali (Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal) (la Gilda si è distratta e speriamo che recuperi.)
“” Affermare il diritto a condizioni di lavoro certe entro cui possano esprimersi professionalità di alto profilo, attente alle innovazioni, impegnate nello sviluppo e nella crescita di milioni e milioni di studenti; sostenere il diritto al lavoro di migliaia di giovani aspiranti docenti ignorati dal piano straordinario di assunzioni; ridare piena efficienza all’area dei servizi e riconoscimento al personale ATA; ricondurre a regole trasparenti, chiare e contrattate le procedure di affidamento di incarico ai docenti titolari di ambito; sono gli obiettivi principali della mobilitazione del personale della scuola, per rivendicare il diritto al rinnovo contrattuale e un adeguato riconoscimento del proprio lavoro.””
Gli insegnanti, il personale amministrativo, tecnico e ausiliario, i dirigenti scolastici scelgono ancora una volta una mobilitazione nazionale con cui sbloccare un contratto fermo da otto anni, sostituito impropriamente da leggi che, come la legge 107, danno risposte sbagliate a problemi da tempo irrisolti, riducono spazi di collegialità e partecipazione, puntano a spezzare i tradizionali legami di solidarietà tra lavoratori, mettono a rischio il rapporto di fiducia tra scuola e società.””

Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal promuovono una raccolta di firme in tutte le scuole, attraverso iniziative territoriali in vista di una assemblea nazionale delle RSU già annunciata per il 28 aprile; in questo modo il mondo della scuola renderà visibile la richiesta di investire sulle professionalità, adeguare gli stipendi, riconoscere autonomia e funzione sociale dell’insegnamento, stabilizzare il lavoro, assicurare parità di condizioni economiche e normative ai lavoratori precari. 
Le firme raccolte verranno consegnate alla Presidenza del Consiglio in occasione della manifestazione nazionale. 

CONSULENZE, INFORMAZIONI, COMPILAZIONE ED ADEMPIMENTI sulla mobilità PRESSO LA SEGRETERIA, gratuite per gli iscritti,, PREVIA PROGRAMMAZIONE ED APPOSITO APPUNTAMENTO.
Inizio attività dopo la pubblicazione dell’annuale ordinanza sui trasferimenti e passaggi di cattedra e di ruolo.
Attualmente disponiamo solo del CCNI 2016  firmato dalle 4 sigle sindacali con esclusione della Gilda.
By segreteria territoriale Uil Scuola
salvo mavica, segretario generale.

REFERENDUM SULLA LEGGE 107: FIRMEREMO IN FUNZIONE DEI QUESITI REFERENDARI – Uil: no alla chiamata diretta

23 MARZO 2016

Uil: no alla chiamata diretta

REFERENDUM SULLA LEGGE 107
FIRMEREMO IN FUNZIONE DEI QUESITI REFERENDARI 

La Uil Scuola non ha mai condiviso gli assi su cui è stata costruita la legge 107, che nulla cambia rispetto all’impostazione dei cicli, al piano di studi, alle materie di insegnamento.

Una legge che interviene  solo sugli aspetti di gestione e di governance, creando  una confusione di poteri  – di indirizzo, gestione e didattico educativa – all’interno della scuola.

Funzioni che, fino all’arrivo della legge 107, erano al riparo da possibili condizionamenti, con un sistema di  pesi e contrappesi, per avere  un giusto equilibrio tra prerogative e poteri  dei diversi  organi della scuola dell’autonomia: questo per garantire libertà della didattica, imparzialità e pluralismo.
Tutti principi costituzionali che sono alla base della scuola repubblicana.

Registriamo che questo sistema di garanzie è venuto meno per  l’entrata in vigore di norme sbagliate,  introdotte dalla legge 107, che se non adeguatamente corrette, porteranno veri e propri stravolgimenti in termini di autonomia e di pluralismo.
Le conseguenze dirette di queste scelte ricadranno negativamente sugli esiti didattici degli alunni, indotti a frequentare scuole di tendenza.  Uno scenario  che non è assolutamente possibile accettare e  che merita ogni forma di contrasto finalizzata a promuovere una battaglia culturale e sociale, e non solo sindacale.

Una battaglia che vogliamo condurre nel merito e con le prerogative proprie di un’azione sindacale fondata sul confronto, sulle proposte,  sulla forza della contrattazione per  piegare anche gli errori di una legge approvata in tutta fretta, senza una valutazione sulla fattibilità e con esiti negativi.

Il referendum sulla legge 107, necessario  secondo i promotori perabrogare norme sbagliate, è  – secondo il giudizio espresso oggi dalla Uil Scuola riunita a Roma per la riunione nazionale dei segretari regionali – una strada incerta e difficile che accentua lo scontro politico e  rischia di trasformarsi in una  resa dei conti extraparlamentare, per coloro che, nelle aule parlamentari, avrebbero potuto e dovuto fare di  più e meglio per impedire l’approvazione di norme sbagliate.

Assunto di  partenza per la Uil Scuola  è la volontà di risolvere i problemi del personale attraverso l’azione sindacale. Per questo – secondo quanto emerso dal dibattito di oggi – si  valuteranno nel merito i quesiti referendari .  E’  sui singoli quesiti, infatti, che si attiverà l’intervento del sindacato per favorire un esito mirato del referendum abrogativo che è pur sempre un mezzo costituzionale di democrazia partecipativa.

Il risultato del  referendum – aggiunge la Uil – si pone in un quadro di esiti incerti, se letto nell’ottica della  soluzione dei diritti lesi dei lavoratori.

Sarà comunque un modo per riaccendere un dibattito attenuato dalla campagna di propaganda governativa e per confermare la  fiducia nella ragione e nel buon senso delle persone che saranno chiamate ad esprimere un voto per il futuro del paese.

In questa prospettiva, i quesiti che riguardano i poteri affidati impropriamente ai dirigenti scolastici, la chiamata diretta, la valutazione dei docenti e dei dirigenti, rappresentano valide ragioni per tentare una strada difficile.

E’ una battaglia cui vogliamo partecipare.  Oltre a firmare per i quesiti del referendum, ci attiveremo per raccogliere nelle scuole tantissime firme. Il risultato della petizione rappresenterà il segno dell’opposizione alla legge del Governo sulla scuola.

Il Parlamento per evitare l’esposizione sui quesiti referendari, potrebbe modificare esso stesso le norme sbagliate della 107/2015 e (ri)dare voce ai cittadini per aprire un dibattito pubblico sul futuro della scuola pubblica.

Bonus professionale docenti: La Uil Scuola abbandona il tavolo tecnico convocato per oggi

Bonus professionale docenti La Uil Scuola abbandona il tavolo tecnico convocato  per oggi Turi: mentre al question time il ministro apre, a Viale Trastevere i tecnici del ministero chiudono. Serve un chiarimento politico.

Nessuna disponibilità al dialogo, nessun apertura verso la collegialità e la partecipazione,  totale chiusura verso le proposte sindacali per un utilizzo del bonus fondato sulla condivisione. Non riconosciuto il diritto dei lavoratori ad essere informati dei propri diritti, occultamento delle palesi  contraddizioni della legge in tema di accesso ai benefici.  Per la UIL è necessario ora un chiarimento politico ed un nuovo impegno  per risolvere i problemi. Cresce nei lavoratori il disappunto, pronti a manifestare in maniera più diretta il proprio dissenso.

E’ partita con la presentazione  dei criteri di ripartizione dei 200 milioni di euro disponibili per l’attribuzione del bonus, la riunione di oggi, fissata al ministero sul bonus professionale dei docenti.  Poi la delegazione ministeriale, presieduta dal Capo dipartimento Rosa De Pasquale, ha illustrato le  proprie delibere in materia di funzionalità degli organi collegiali in composizione imperfetta.

In base alle decisioni dei tecnici del ministero  il comitato di valutazione andrebbe ad operare, senza alcun supporto giuridico valido,  anche in assenza di una  delle sue componenti e il suo parere sarebbe considerato valido anche se fornito dalla sola maggioranza dei voti validi espressi.    Scelte di indirizzo gravissime – secondo la Uil Scuola – che vanno nella direzione opposta alla cultura della partecipazione e della collegialità tradizionalmente praticate della scuola. La constatazione della totale indisponibilità al confronto ha indotto tutte le organizzazioni sindacali  a manifestare il proprio dissenso abbandonando il tavolo. La Uil Scuola, insieme agli altri sindacati, si riserva ora valutazioni di merito ed atti conseguenti. Gli scenari possibili sono quelli di un tavolo politico che ridisegni eventuali ed auspicabili margini di confronto; l’impugnativa giurisdizionale degli atti conseguenti alla presa di posizione di oggi del ministero; l’accentuarsi delle azioni di mobilitazione già avviate; la diffusione nelle scuole di un documento, che mette in relazione le norme vigenti e quelle nuove, in modo da consentire un utilizzo del bonus centrato sulla contrattazione e su di un percorso democratico di legalità, trasparenza, partecipazione.E’ il collegio dei docenti  che stabilisce quali sono compiti ed attività  qualificanti la professionalità docente – mette in chiaro la Uil Scuola –  il comitato  opera coerentemente con queste, la contrattazione d’istituto definisce criteri di ripartizione del bonus, definito dalla legge salario accessorio.La via migliore – sostiene la Uil Scuola – resta quella di una intesa /contratto che regoli la materia seguendo il modello già utilizzato in tema di mobilità.

con nota a parte le indicazioni sul corretto utilizzo.     By segreteria territoriale Uil Scuola Catania. salvo mavica, segretario generale

 

Richiesta audizione urgente sul tema del precariato della scuola.

Roma, 15 marzo 2016
Prot. n. 60/2016 DP/AF-st

Ai Presidenti delle Commissioni Cultura
della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica

Ai Componenti delle Commissioni Cultura della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica.

Oggetto: Richiesta audizione urgente sul tema del precariato della scuola.

Egregi Onorevoli e Senatori,

le scriventi Organizzazioni sindacali, maggiormente rappresentative, chiedono una audizione in tempi urgenti in relazione alla grave situazione che vive il precariato della scuola, nonostante le stabilizzazioni previste dalla legge 107 del 2015 e l’imminente concorso a cattedre. Proprio in relazione al concorso, abbiamo dovuto constatare che da parte del Ministero dell’Istruzione non c’è stata alcuna volontà di ascolto delle organizzazioni sindacali, che da sempre svolgono il ruolo di rappresentanza con una visione complessiva degli interessi in campo.

Siamo quindi a chiedere a voi una interlocuzione che ci permetta di porgere il nostro punto di vista e le conseguenti proposte che potranno nel prosieguo dell’attività parlamentare trovare il dibattito necessario per uno sbocco legislativo.

Certi dell’attenzione che Vorrete prestare alla nostra richiesta, rimaniamo in attesa della vostra cortese risposta.

Distinti saluti

FLC CGIL Domenico Pantaleo
CISL SCUOLA Maddalena Gissi
UIL SCUOLA Pino Turi
SNALS CONFSAL Marco Paolo Nigi

PARTE LA RACCOLTA FIRME: E’ il nostro lavoro che fa la scuola

09 MARZO 2016

E’ il nostro lavoro che fa la scuola

#LASCUOLAVERA
PARTE LA RACCOLTA FIRME DEI SINDACATI SCUOLA

Affermare il diritto a condizioni di lavoro certe entro cui possano esprimersi professionalità di alto profilo, attente alle innovazioni, impegnate nello sviluppo e nella crescita di milioni e milioni di studenti; sostenere il diritto al lavoro di migliaia di giovani aspiranti docenti ignorati dal piano straordinario di assunzioni; ridare piena efficienza all’area dei servizi e riconoscimento al personale ATA; ricondurre a regole trasparenti, chiare e contrattate le procedure di affidamento di incarico ai docenti titolari di ambito; sono gli obiettivi principali della mobilitazione del personale della scuola, per rivendicare il diritto al rinnovo contrattuale e un adeguato riconoscimento del proprio lavoro.

 Gli insegnanti, il personale amministrativo, tecnico e ausiliario, i dirigenti scolastici scelgono ancora una volta una mobilitazione nazionale con cui sbloccare un contratto fermo da otto anni, sostituito impropriamente da leggi che, come la legge 107, danno risposte sbagliate a problemi da tempo irrisolti, riducono spazi di collegialità e partecipazione, puntano a spezzare i tradizionali legami di solidarietà tra lavoratori, mettono a rischio il rapporto di fiducia tra scuola e società.

Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal promuovono una raccolta di firme in tutte le scuole, attraverso iniziative territoriali in vista di una assemblea nazionale delle RSU già annunciata per il 28 aprile; in questo modo il mondo della scuola renderà visibile la richiesta di investire sulle professionalità, adeguare gli stipendi, riconoscere autonomia e funzione sociale dell’insegnamento, stabilizzare il lavoro, assicurare parità di condizioni economiche e normative ai lavoratori precari. Le firme raccolte verranno consegnate alla Presidenza del Consiglio in occasione della manifestazione nazionale.

Il personale della scuola si propone come protagonista attivo ed essenziale di processi di autentica innovazione; chiede un riconoscimento adeguato dell’impegno e della professionalità spesi ogni giorno per assicurare a studenti e famiglie la migliore qualità dell’azione educativa.
In questa prospettiva si ribadisce la necessità di apportare modifiche alla legge 107 in quelle parti che, mentre non producono alcun miglioramento del servizio, stanno creando nelle scuole e negli operatori tensioni e incomprensioni.

Roma, 8 marzo 2016

USR SICILIA: Definizione e composizione degli Ambiti Territoriali della Sicilia, ai sensi dell’art.1, comma 66, della Legge 13 luglio 2015, n.107

08 MARZO 2016

USR SICILIA: Definizione e composizione degli Ambiti Territoriali della Sicilia, ai sensi dell’art.1, comma 66, della Legge 13 luglio 2015, n.107

Definizione e composizione degli Ambiti Territoriali della Sicilia, ai sensi dell’art.1, comma 66, della Legge 13 luglio 2015, n.107

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