AT DI CATANIA: Piano assunzionale L. 107/2015 – Fase “C”. Elenco sedi disponibili per la stipula dei contratti a T.I.

24 NOVEMBRE 2015

AT DI CATANIA: Piano assunzionale L. 107/2015 – Fase “C”. Elenco sedi disponibili per la stipula dei contratti a T.I.

Piano assunzionale L. 107/2015 – Fase “C”.
Pubblicazione elenco sedi disponibili per la stipula dei contratti a T.I.
Si precisa che la stipula del contratto c/o l’Istituzione scolastica dovrà avvenire il giorno lavorativo successivo all’individuazione della sede.

Allegati:

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LA UIL SCUOLA CONFERMA NETTA CONTRARIETA’ AL SISTEMA DEGLI AMBITI TERRITORIALI

PROSEGUE IL CONFRONTO SULLA MOBILITÀ

Il Miur in nome di una legge sbagliata offre soluzioni che alimenteranno un’altra lotteria                                                                                  

La Uil conferma la netta contrarietà al sistema degli ambiti territoriali.                                   

Prosegue il confronto per la definizione del contratto nazionale integrativo per la mobilità del personale. I rappresentanti del MIUR in relazione alle problematiche poste con il documento unitario hanno confermato la volontà di istituire gli ambiti territoriali. Sulle altre questioni non hanno fornito risposte se non quella relativa alla cadenza annuale del contratto sula mobilità. La Uil Scuola – alla riunione ha partecipato Antonello Lacchei ha fermamente ribadito la propria contrarietà al sistema degli ambiti: sbagliati concettualmente e irrealizzabili, frutto di scelte ideologiche che non coincidono con la realtà, divisivi nei confronti del personale e lesivi del principio costituzionale della libertà di insegnamento. Per la Uil il piano straordinario della mobilità deve consentire a tutto il personale già di ruolo e a quello di nuova nomina, di poter scegliere oltre che una nuova provincia anche una nuova scuola di titolarità, su tutti i posti disponibili e vacanti per ritrovare quella serenità indispensabile ad un proficuo lavoro nelle scuole. Gli incontri proseguiranno con l’informativa sulle linee guida per la definizione dei nuovi ambiti alla quale seguirà una nuova convocazione del tavolo contrattuale.

PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO OCSE “EDUCATION AT A GLANCE 2015”        

Si è svolta oggi presso il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca la presentazione del rapporto annuale dell’OCSE, “Education at a glance 2015”, che fotografa lo stato dei sistemi educativi dei 34 Paesi aderenti e di altri 12 Paesi al di fuori dell’organizzazione. L’illustrazione dei dati per l’Italia è stata effettuata da due funzionari dell’OCSE, il dott. Avvisati e il dott. Marconi. Ha partecipato in rappresentanza del ministro, il sottosegretario Toccafondi. Per la UILScuola ha preso parte all’incontro Rossella Benedetti.

Il quadro presentato dagli analisti dell’OCSE, sulla base di dati prevalentemente raccolti tra il 2011 ed il 2014 con le varie indagini PISA, TALIS, PIAAC e con le informazioni fornite dal MIUR E dall’ISTAT per l’Italia, mostra un Paese che, rispetto alla media OCSE, ancora ha un numero basso di laureati; dove i giovani fino ai 34 anni, pur con laurea, non riescono a trovare lavoro, al contrario di quello che accade negli altri Paesi; dove, infine, la valutazione non è ancora quello stimolo al miglioramento registrato in altre realtà. E’ stata evidenziata, inoltre, l’età media particolarmente alta dei docenti italiani, sottolineando come il loro futuro pensionamento, in un periodo valutato intorno ai dieci anni, potrebbe permettere un rinnovamento (sic!) della scuola italiana. Il sottosegretario Toccafondi ha commentato la presentazione con favore giacché, a suo dire, supporterebbe le azioni intraprese dal governo con la legge 107 e con la prossima legge di stabilità. Ha affermato che il sistema di valutazione introdotto, bonus compreso, contribuirà al processo di miglioramento, dando un chiaro segnale ai docenti e che i 3 miliardi in più spesi per la scuola dimostrano l’importanza che il presente governo attribuisce all’istruzione. Ha sostenuto, inoltre, che il problema dell’età verrà risolto con i nuovi concorsi. In generale, la legge 107 dovrebbe ridare maggiore autonomia alle scuole, ai docenti e alle università. Nel dibattito che è seguito, la UILScuola, tra le altre cose ha evidenziato come anche quest’anno resti confermato il dato che gli insegnanti italiani guadagnano meno non solo della media dei loro colleghi degli altri Paesi industrializzati, ma anche di quanti – sempre in Italia – hanno qualifiche analoghe; ha contestato l’efficacia delle misure di valutazione introdotte e l’imprecisione di alcuni dati delle indagini OCSE: a tal proposito ha chiesto che venga data regolare informativa alle parti sociali sulle scuole ed il personale coinvolto dal MIUR in tali occasioni e sulla natura dei questionari, cosa che fin qui non è accaduta. La dott.ssa Bono si è detta disponibile a garantire questo flusso di informazioni in futuro.

Rapporto Ocse | E’ emergenza retribuzioni per la scuola italiana

Turi: Non è così che funzionerà la scuola del futuro

E’ una fotografia a tinte ancora in bianco e nero quella che ci consegna, ancora una volta,  il rapporto Ocse: le retribuzioni dei docenti sono le più basse dell’area UE, l’investimento in istruzione dell’Italia (comprese le private) è di 1,3 % in meno della media UE, rispetto ai lavoratori con  qualifiche equivalenti gli stipendi dei docenti italiani sono il 33% in meno, il rapporto alunni docenti è  più alto della media europea.

Il ministro dell’istruzione – commenta Pino Turi, segretario generale della Uil Scuola –  vede nel rapporto solo il ritardo dell’Italia nella valutazione degli insegnati e dei dirigenti a cui la legge avrebbe posto rimedio. Come dire che il prestigio sociale che è venuto meno nei confronti dei docenti italiani possa derivare dal fatto che non sono stati valutati. E’ un bel modo di rispondere ad una situazione che è una vera emergenza stipendiale che viste le esigue risorse per il rinnovo del contratto (circa 8 euro lorde medie pro capite) è destinata a permanere ancora.La continua propaganda del Miur sulla legge di riforma della scuola, nasconde i problemi vecchi e nuovi , di questi giorni l’ulteriore pasticcio dei docenti assunti nella scuola di secondo grado e dirottati nelle scuole medie. Si continuano a mettere pezze che sono peggio del buco di una legge rigidamente ideologica e praticamente irrealizzabile. Ed ancora proprio in questi giorni, i docenti neo immessi in ruolo della fase C della scuola secondaria di secondo grado, sono stati retrocessi nella scuola di primo grado; un vero e proprio abuso che  fa capire come funzionerà la scuola del futuro, quella degli ambiti da cui scegliere i docenti da utilizzare per tappare buchi ed inefficienze senza alcuna coerenza con la propria abilitazione. Docenti che saranno poi  valutati, ma sulla disponibilità ad accettare ogni sorta di impiego, piuttosto che sulle competenze e le performance che non si capisce chi e come dovrà valutare.

NOMINE IN RUOLO FASE C: la scheda con domande e risposte della Uil Scuola

23 NOVEMBRE 2015 

La scheda con domande e risposte della Uil Scuola

NOMINE IN RUOLO FASE C | AUMENTANO CONFUSIONE E DIFFICOLTÀ PER I DOCENTI INTERESSATI.

La UIL Scuola, già nell’incontro con il Miur del 18 novembre 2015,  ha rivendicato con proposte concrete, azioni di tutela del personale immesso nei ruoli con le varie fasi, previste dalla legge n. 107/2015 , a partire dal garantire libertà nelle scelte individuali dei docenti interessati ed in particolare modo di quelli che , ancorché in servizio su posti a tempo determinato (supplenze), possono optare per restare in servizio sulla supplenza, ovvero assumere servizio sul posto che gli sarà assegnato dall’ APT di competenza.

Con questa scheda di lettura, intendiamo contribuire a fare chiarezza sulla base della normativa vigente ivi compresa la legge n. 107/2015 e riassumere le varie azioni e procedure per l’assegnazione delle sedi ai neo docenti immessi in ruolo, con la raccomandazione, di prendere visione delle circolari dei rispettivi USR.

  1. coloro che hanno in corso una supplenza annuale, 30 giugno o 31 agosto, possono raggiungere la sede del ruolo al termine della stessa, rispettivamente il 1 luglio e il 1 settembre.
  2. chi vuole raggiungere subito la nuova sede di nomina, pur avendo in corso una supplenza annuale (docenti, Ata, educatori, IRC, docenti in servizio all’estero), sia ad orario completo che su “spezzone”, può farlo.
  3. coloro che hanno un rapporto di lavoro a tempo determinato con il MIUR, assumano servizio nella nuova sede senza soluzione di continuità.
  4. coloro, invece, che hanno un rapporto di lavoro subordinato di natura pubblica, ovvero privata, devono risolvere tale rapporto, per assumere servizio, ovvero chiedere all’USR il differimento dell’assunzione.
  5. tutti i docenti assunti con le procedure della 107/2015, hanno la decorrenza giuridica della nomina dal 1°settembre 2015 ed economica dal momento in cui assumono servizio, nella sede assegnata.
  6. coloro che optano per restare in servizio sulla supplenza, eccetto che per la retribuzione, hanno gli stessi diritti e doveri dei docenti già di ruolo, così come disciplinati dal CCNL.

Le incertezze e i problemi che stanno avendo tante persone, nascono in primo luogo dal fatto che il Miur, non ha ritenuto opportuno emanare una specifica nota attuativa con  disposizioni chiare e univoche su tutto il territorio nazionale. Assistiamo quindi al prodursi di circolari da parte degli Uffici Scolastici Regionali, con disposizioni tra loro opposte, come se le incertezze proprie della legge non bastassero.
In alcuni casi c’è chi dice che occorre assumere servizio entro il 1 dicembre, in altri si dice che è vietato e si deve assumere servizio il 1° dicembre.

Consigliamo per questo ai docenti interessati di seguire le circolari dei rispettivi USR che sono vincolanti per tutto il territorio regionale e rivolgersi alle nostre sedi territoriali  nel caso in cui fossero presenti vistose differenze rispetto ai contenuti dalla presente scheda di lettura che delinea i principi fondamentali previsti dalla legge 107.

Domande e risposte

  • Per il personale destinatario di nomina in ruolo nella fase C è possibile differire la presa di servizio?
    Sì. Il personale in servizio con supplenza fino al 30 giugno o 31 agosto può differire la presa di servizio e raggiungere la nuova sede al termine della supplenza;
  • Per il personale destinatario di nomina in ruolo nella fase C che non lavora o ha un rapporto di lavoro pubblico o privato, può differire la presa di servizio?
    Si, con le modalità contenute nella FAQ ministeriale N. 25 che prevede la presentazione di una specifica istanza indirizzata all’USR che si riserva di valutare l’accoglibilità della richiesta;
  • Se il docente ha in essere una supplenza annuale su “spezzone” o su posto intero, 30 giugno o 31 agosto, può lasciare la supplenza e assumere servizio di ruolo sul posto su cui è stato individuato?
    Sì. Può scegliere di andare sul posto di ruolo su cui è stato individuato, e assumere servizio entro il 1° dicembre 2015;
  • Il personale in servizio presso le scuole paritarie può differire l’assunzione al 1° settembre 2016?
    Sì, con le modalità contenute nella FAQ ministeriale N. 25 che prevede la presentazione di una specifica istanza indirizzata all’USR che si riserva di valutare l’accoglibilità della richiesta;
  • Il personale in ruolo su posto Ata può differire l’assunzione al 1° settembre 2016?
    Sì, previa motivata istanza resa all’USR.
  • Coloro  che non hanno rapporti di lavoro subordinato in essere come i liberi professionisti?
    Possono scegliere di prendere servizio entro il 1° dicembre 2015 oppure, sempre con istanza motivata, il 1° settembre 2016;
  • Al momento della scelta della sede è possibile trasformare il rapporto di lavoro in part-time?
    Sì. Al 50% dell’orario cattedra, previo calcolo della compatibilità col 25%  destinato alla singola classe di concorso sul livello provinciale.
  • Ai fini della scelta della sede si applica la Legge 104/92?
    Sì. La scelta della sede provvisoria è assegnata prioritariamente al personale che si trova nelle condizioni, nell’ordine,  dell’art. 21, dell’art. 33 comma 6 e dell’art. 33 commi 5 e 7 della Legge 104/92, come previsto dal CCNI sulla mobilità del personale di ruolo.
  • Il personale docente che non ha titolo per optare o che non opta per il differimento dell’assunzione al 2016 quando dovrà prendere servizio?
    Dovrà prendere servizio entro il 1° dicembre 2015.
  • Il personale docente con nomina giuridica a tempo indeterminato che opta per il mantenimento in essere della supplenza annuale come viene trattato?
    Detto personale, considerato che a norma di legge è già giuridicamente nei ruoli dal 1° settembre 2015, ad eccezione che per gli effetti economici che decorrono dal giorno di assunzione in servizio, è assoggettato ai diritti e doveri del personale di ruolo previsti dal CCNL.
  • Potrà partecipare alla mobilità per il prossimo anno scolastico?
    Sì, nei termini previsti dal novo contratto sulla mobilità.

CARD DEL DOCENTE VA DATA ANCHE A DOCENTI PRECARI ED EDUCATORI: Ricorso dei sindacati scuola al Tar del Lazio

23 NOVEMBRE 2015 

Ricorso dei sindacati scuola al Tar del Lazio

CARD DEL DOCENTE
VA DATA ANCHE A DOCENTI PRECARI ED EDUCATORI 

… “risulta violato il principio di non discriminazione tra lavoratori che svolgono pari funzioni sia a tempo determinato che indeterminato”…

>>> Prosegue l’iniziativa legale dei sindacati su ciò che non va nella “buona scuola”: impugnato il provvedimento che esclude i docenti precari e gli educatori dalla fruizione della carta del docente.
I ricorsi  sono stati presentati unitariamente al Tar Lazio da FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS-Confsal e GILDA-Unams

Dopo il ricorso presentato contro l’esclusione dal piano di straordinario di assunzioni di numerosi lavoratori precari della scuola (docenti e Ata) che pure ne avevano i requisiti, ora i sindacati hanno impugnato unitariamente il provvedimento che esclude i docenti precari e gli educatori impegnati nei convitti e negli educandati dalla possibilità di poter fruire della “Carta del docente”, con la quale si assegna a ogni insegnante un importo nominale di 500 euro per ciascun anno scolastico, con la finalità di sostenere le attività di formazione e aggiornamento culturale e professionale.

Da tale beneficio viene infatti escluso il personale con contratto  a tempo determinato in servizio che, al pari del personale di ruolo, svolge a pieno titolo la funzione docente per tutte le attività  programmate dalla scuola. Lo stesso accade per gli educatori, equiparati ai docenti dalla norma e dal quotidiano impegno didattico ed educativo a favore dei giovani convittori e semiconvittori. >>> il testo integrale nel link

LEGGE 107| RIUNIONE PD | CANTIERE SCUOLA – La Uil Scuola presenta le sue proposte su attuazione e deleghe

20 NOVEMBRE 2015 

La Uil Scuola presenta le sue proposte su attuazione e deleghe

LEGGE 107| RIUNIONE PD | CANTIERE SCUOLA 

La legge sulla scuola approvata dal Governo presenta, nella sua applicazione concreta, molti punti critici.
Tra gli esempi possibili ne citiamo due tra i più diffusi in questi giorni: quanti hanno supplenze e sono chiamati ad assumere il ruolo e dovrebbero poterlo fare senza inutili intralci giuridici e coloro che devono fare l’anno di prova, caricato dal decreto di una serie di rigidità tutte formali.

Nel confronto sulla mobilità con il MIUR la Uil Scuola ha affermato con chiarezza la propria contrarietà al sistema degli ambiti: sbagliati come concetto e irrealizzabili.

Frutto di scelte ideologiche che non coincidono con la realtà un sistema che si basa sull’assunto sbagliato di qualcuno che sceglie e qualcuno che viene scelto. Per la UIL  riduce la libertà d’insegnamento e mina il pluralismo professionale.

La pratica applicazione, inoltre appare di difficile se non impossibile attuazione, almeno nell’immediato, visto anche il pino straordinario di mobilità i cui ambiti di azione sono ancora ignoti.

Per la UIL deve essere chiaro che il piano straordinario di mobilità, deve consentire a tutto il personale già di ruolo e al persone di nuova nomina, di poter scegliere oltre che una nuova provincia anche una nuova scuola di titolarità, su tutti i posti disponibili e vacanti.

Non si deve guardare ‘il dito ma la luna’: non sono le regole che consentono il trasferimento ma l’organico e il fabbisogno del personale.  Da come è costituito l’organico e dalla sua consistenza dipende l’esito dei trasferimenti.

Le regole di un contratto collettivo devono essere oggettive, astratte e tali da garantire i diritti di tutti. Le casistiche da affrontare devono considerare le diverse posizioni  giuridiche definite dalla legge 107.

La prima criticità, da risolvere nell’immediato, è rappresentata dalla necessità di dare risposte concrete al personale precario prevedendo che tutti i posti che residuano dopo le nomine della fase C, oltre 10.000, vadano assegnati alle GAE, ove non esaurite, prima del concorso, attraverso la riapertura della procedura;

Va individuata inoltre una soluzione per tutti i supplenti in possesso di abilitazione con almeno tre anni di servizio prevedendo l’inserimento di detto personale nelle GAE o, in subordine, attraverso la partecipazione alla prossima selezione concorsuale, annunciata per  dicembre, con la previsione della sola prova orale, quella relativa alla positiva novità della lezione simulata.

Ovviamente il 50% dei posti messi a concorso, come prevede la legge,  deve andare al personale inserito nelle GAE, nelle situazioni in cui non sono esaurite.

Nel link la memoria presentata dalla Uil Scuola su:

>>> Nuovi modelli di reclutamento

>>> Revisione dei percorsi di istruzione professionale e attuazione alternanza scuola lavoro

>>> Scuola dell’infanzia

>>> Valutazione degli apprendimenti

>>> Inclusione e integrazione degli studenti con disabilità

LINGUA E CULTURA ITALIANA STRUMENTO DI INTEGRAZIONE IN ITALIA E NEL MONDO – Turi: No a tagli spacciati per riforme

20 NOVEMBRE 2015 

Turi: No a tagli spacciati per riforme

LINGUA E CULTURA ITALIANA STRUMENTO DI INTEGRAZIONE IN ITALIA E NEL MONDO 

Serve una cabina di regia di supporto alle attività delle nostre scuole all’estero. Si può partire dalla delega prevista nella Legge 107.

TORONTO – Una cabina di regia per la promozione della lingua e della cultura italiana nel mondo – è questa la proposta lanciata a Toronto dalla Uil Scuola, nel corso di un incontro dedicato a monitorare le esigenze delle scuole italiane all’estero, in una fase di sempre più ampia globalizzazione dei saperi.

È  necessario dare risposte concrete alle attuali domande di lingua e cultura italiana che giungono dalle nuove generazioni dei nostri connazionali in Canada  – ha detto Pino Turi, segretario generale della Uil Scuola, intervenendo al convegno internazionale.

Una cabina di regia di supporto alle attività delle scuole italiane all’estero che può essere realizzata all’interno della delega contenuta  nella legge 107.

No a tagli spacciati per riforme da parte del Governo – ha detto ancora Turi – ma l’avvio di un vero processo riformatore della promozione della nostra lingua nel mondo, delle scuole  e dei corsi di lingua e cultura con il coinvolgimento delle persone che nella scuola e per la scuola lavorano e credono.

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Al convegno, sono intervenuti, tra gli altri, l’onorevole Nissoli e l’onorevole La Marca della Commissione Esteri della Camera, Silvana Mangione, vicesegretario CGIE,  Angelo Luongo, Responsabile del Dipartimento Estero Uil scuola.

Ai lavori, presieduti da Vittorio Coco, ha preso parte il console italiano di Toronto, Pastorelli e la responsabile dell’Ufficio scolastico del Consolato di Toronto, Cristina Mignatti.

AT DI CATANIA: Piano assunzionale L. 107/2015. Modifica calendario convocazione fase “C”. Scuola secondaria di II grado

19 NOVEMBRE 2015

AT DI CATANIA: Piano assunzionale L. 107/2015. Modifica calendario convocazione fase “C”. Scuola secondaria di II grado

Piano assunzionale L. 107/2015.
Pubblicazione modifica calendario convocazione fase “C”. Scuola secondaria di II grado

Allegati:

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INCONTRI AL MIUR | CHIARIMENTI NOMINE IN RUOLO FASE C – Primi segnali di buon senso

18 NOVEMBRE 2015 

Primi segnali di buon senso

INCONTRI AL MIUR | CHIARIMENTI NOMINE IN RUOLO FASE C
RESTANO ANCORA PROBLEMI DA RISOLVERE 

L’ultima tranche di nomine in ruolo, quelle della fase C, è  stata al centro di un incontro tra i rappresentanti del Miur e le organizzazioni sindacali.

La UIL Scuola ha posto al Miur una serie di chiarimenti, in particolare ha chiesto di rendere esigibile per il personale con supplenza annuale fino al 30 giugno o 31 agosto la prerogativa individuale di lasciare la supplenza per raggiungere la sede della nomina in ruolo.

Il Miur ha ricordato che chi ha in corso una supplenza al 30/06 o annuale può raggiungere la sede al termine della stessa.

Al contrario, ha convenuto con noi che chi volesse raggiungere subito la nuova sede di nomina, pur avendo in corso una supplenza annuale (docenti, Ata, IRC, educatori, supplenti in servizio all’estero), sia se ad orario completo che su “spezzone”, potrà farlo.

A tal fine farà fede la sua condizione  al momento della convocazione per la scelta della sede; pertanto chi fosse interessato ad assumere servizio in ruolo dovrà risolvere il contratto entro tale data.

L’amministrazione ha garantito che non ci saranno ripercussioni ai fini dell’immissione in ruolo.

È stato chiarito che per il personale in possesso dei requisiti della legge 104, ai fini della precedenza nella scelta della sede, si fa riferimento all’allegato A relativo alle nomine della fase zero.

E’ stato chiarito, inoltre, che chi ha in essere un contratto di lavoro, sia pubblico che privato, potrà chiedere il differimento di nomina al primo settembre 2016.

Il personale in servizio di ruolo come Ata, educatore, insegnate di religione cattolica può scegliere se optare per il nuovo ruolo subito o differire la nomina al primo settembre 2016.

Supplenze

I rappresentanti del Miur hanno comunicato che sarà possibile nominare i supplenti sui posti di organico potenziato non coperti da titolari, compresi i posti rimasti liberi a causa del differimento delle nomine al primo settembre 2016.

Vicari

La UIL scuola, insieme agli altri sindacati, ha posto il problema della sostituzione dei vicari del dirigente scolastico, in particolare di quelli titolari su posti di scuola dell’infanzia e di religione cattolica.

Su questo aspetto l’amministrazione ha risposto negativamente comunicando la impossibilità di sostituzione di detto personale.

Pertanto questi docenti, oltre che le funzioni vicarie, dovranno anche svolgere l’orario completo di insegnamento.

Personale utilizzato

Il Miur ha inoltre comunicato che il personale nominato sull’organico potenziato potrà essere utilizzato in altro ordine di scuola, fatta salva la titolarità che resta ancorata sulla propria classe di concorso.

In questo caso, al contrario di quanto previsto nel DM n.850, il servizio, ancorché in ordine di scuola diverso, sarà valido ai fini del superamento dell’anno di formazione e di prova.

La UIL ha condiviso tale decisione ma ha chiesto di adottare lo stesso criterio anche per il personale docente destinatario di passaggio di ruolo.

La UIL scuola su questi ultimi due aspetti, sia per i vicari che per l’anno di formazione, chiederà un incontro formale al Capo dipartimento per trovare le necessarie soluzioni volte a garantire i diritti del personale ed equità di trattamento, anche al fine di impedire un inevitabile ed inutile contenzioso.

Per la UIL hanno partecipato Proietti e Panzieri.

LEGGE 107: Contrattazione di istituto e assegnazione dei bonus – Il vademecum Uil Scuola

17 NOVEMBRE 2015 

Contrattazione di istituto e assegnazione dei bonus

LEGGE 107
PER LA VALORIZZAZIONE PROFESSIONALE DEI DOCENTI

Il vademecum Uil Scuola per intrecciare i criteri per l’assegnazione del bonus con i criteri del FIS

La legge | Il contratto | La situazione delle scuole | Il rapporto tra la legge 107 e il contratto scuola

La legge 107 – al comma 126  – istituisce un apposito fondo per la valorizzazione del merito del personale docente. La quota annualmente disponibile di 200 milioni sarà  assegnata a ciascuna scuola in base alla dotazione organica dei docenti, considerando i fattori di complessità delle scuole e delle aree soggette a maggiore rischio educativo.

Secondo il comma 127 è il dirigente scolastico ad assegnare al personale docente una quota del fondo sulla base di motivata valutazione che non può non tenere conto dei criteri stabiliti dal Comitato di valutazione. I criteri, definiti dal Comitato di valutazione, sono espressi sulla base del mandato che il Collegio dei Docenti ha assegnato ai propri rappresentanti.
Circa i criteri da adottare, sempre in coerenza con quelli stabiliti dal Collegio docenti, si consiglia di attenersi a criteri oggettivi e misurabili ( attività aggiuntive e di ricerca, di collaborazione e gestione delle attività della scuola, coordinamento di gruppi di lavoro, partecipazione organi collegiali, ecc..)

>>> E’, del resto, ciò che accade per l’assegnazione di ogni altra quota di salario accessorio a valere sul fondo a seguito della contrattazione d’istituto, solo che si sostituiscono i criteri all’articolato contrattuale.

Il comma 128 afferma che la somma definita bonus è destinata a valorizzare il merito del personale docente di ruolo ed ha natura di salario accessorio.  >>>

>>> Nel link il testo integrale della scheda operativa della Uil Scuola per intrecciare i criteri per l’assegnazione dei bonus con i criteri del Fis

AT DI CATANIA: Piano assunzionale L. 107/2015. Calendario convocazione fase “C”.

13 NOVEMBRE 2015

AT DI CATANIA: Piano assunzionale L. 107/2015. Calendario convocazione fase “C”.

Piano assunzionale L. 107/2015
Pubblicazione calendario convocazione fase “C”.

Si precisa che eventuali variazioni saranno pubblicate su questo stesso sito

Allegati:

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AMBITI TERRITORIALI E MOBILITÀ NETTA CONTRARIETÀ DELLA UIL SCUOLA: scelta ideologica e irrealizzabile

11 NOVEMBRE 2015 

Scelta ideologica e irrealizzabile

INCONTRI AL MIUR | AMBITI TERRITORIALI E MOBILITÀ
NETTA CONTRARIETÀ DELLA UIL SCUOLA 

L’informativa sui criteri che l’amministrazione intende adottare per la costituzione degli ambiti territoriali, in previsione della mobilità del personale, doveva essere al centro dell’incontro tra i rappresentanti del Miur e le organizzazioni sindacali.

Il direttore Generale Dott.sa Novelli in rappresentanza dell’amministrazione, si è limitata a chiedere alle organizzazioni sindacali un impegno a partecipare al gruppo di lavoro che questi criteri dovrebbe definire e fissare un calendario di incontri per la definizione del CCNI sulla mobilità.

La Uil scuola ha ribadito la netta contrarietà, sia alla partecipazione ai gruppi di lavoro, sia alla costituzione degli ambiti territoriali, sbagliati come concetto e irrealizzabili, frutto di scelte ideologiche che non coincidono con la realtà, da utilizzare come indistinto contenitore di professionalità dal quale i dirigenti dovranno “pescare” i docenti per gli incarichi triennali.

Questo sistema si basa sull’assunto sbagliato di qualcuno che sceglie e qualcuno che viene scelto, questo indebolisce la libertà d’insegnamento e mina il pluralismo professionale.

Per la Uil deve essere chiaro che il piano straordinario di mobilità deve consentire a tutto il personale già di ruolo nonché al personale nominato nelle fasi 0, A e B, nomine effettuate dall’organico di diritto, di poter scegliere oltre che una nuova provincia anche una nuova scuola di titolarità, su tutti i posti disponibili e vacanti. Per questo personale la mobilità va fatta con le vecchie regole. Per questo la mobilità sugli ambiti territoriali potrà eventualmente essere concepita solo per il personale docente nominato sull’organico potenziato.

La Uil Scuola ha comunicato all’amministrazione la completa indisponibilità a firmare un contratto unico sulla mobilità che preveda l’assegnazione dei docenti agli ambiti territoriali. L’unica soluzione praticabile è quella che prevede due contratti: uno con le vecchie regole per tutti e uno per i docenti nominati nella fase C che prevede la mobilità sugli ambiti.

Il prossimo incontro è fissato per il 12 novembre.

Per la UIL Scuola, per i passaggi di ruolo, i docenti non devono frequentare il corso di formazione ma il solo anno di prova

INFORMATICONUIL

 

Incontri al Miur | Periodo di formazione e anno di prova per il personale neo assunto in ruolo Per la Uil, per i passaggi di ruolo, i docenti non devono frequentare il corso di formazione ma il solo anno di prova.

Periodo di formazione e anno di prova per il personale neo assunto in ruolo:  questo l’ordine del giorno della riunione che si è svolta nel pomeriggio al Miur,  nel corso della quale è stata illustrata una bozza di circolare che sostanzialmente ricalca i contenuti del D.M. 850/15.             La bozza di circolare, nello specifico, prevede che il personale neo immesso in ruolo debba frequentare il periodo di formazione in servizio e il superamento del periodo di prova, che è subordinato allo svolgimento del servizio effettivamente prestato per almeno 180 gg.                 La circolare recepisce inoltre le indicazioni della Legge 107 che prevede che, dei 180 giorni utili al superamento del periodo di prova, 120 debbano essere di effettiva attività didattica.              La circolare prevede inoltre che destinatari del periodo di formazione e di prova siano anche i docenti che abbiano ottenuto il passaggio di ruolo.                                                                               La Uil Scuola ha in primo luogo stigmatizzato il modo di procedere dell’amministrazione che, da un lato  sottopone all’attenzione dei sindacati la bozza di circolare, dall’altro ha già emanato da qualche giorno uno specifico decreto (n. 850 del 27 ottobre 2015) che fissa i criteri e modalità di partecipazione al periodo formazione e di prova.                                                                                    Il personale destinatario di passaggio di ruolo – secondo la Uil scuola –  non deve frequentare, come di fatto già accade, il corso di formazione ma il solo anno di prova.                                        La formazione riservata ai neo immessi in ruolo, infatti, non può essere confusa con il superamento dell’anno di prova: la prima è specifica ed è una formazione che riguarda la funzione docente al suo primo impatto con il ruolo rivestito. L’anno di prova valuta invece l’idoneità a svolgere l’insegnamento di competenza.                                                                          Nel caso dei neo immessi in ruolo le due fasi coincidono temporalmente nel medesimo anno scolastico. Diverso è il caso dei passaggi di ruolo che devono prevedere solo il superamento dell’anno di prova per valutare l’idoneità ad insegnare un’altra disciplina. La formazione è stata già realizzata al momento dell’immissione nei ruoli. Rifarla risulta un inutile ripetizione ed un aggravio burocratico. La Uil ha chiesto inoltre che i 180 giorni di servizio ed i 120 giorni di attività didattica siano considerati in funzione dell’orario di cattedra del singolo docente in prova.

Va riconosciuto – secondo la Uil Scuola – l’anno di formazione e di prova anche per il personale nominato in ruolo sul sostegno ma in servizio come supplente sulla disciplina nonché di chiarire il concetto di classe affine che è, per prassi consolidata,  considerata in funzione del possesso soggettivo dei titoli del docente e non funzione delle classi di concorso; non c’è mai stato un elenco di classi considerate affini.                                                                                  L’Amministrazione ha accolto le osservazioni della UIL Scuola su alcuni aspetti riservandosi un approfondimento sulla richiesta relativa alla formazione dei docenti destinatari di passaggio di ruolo. La circolare dovrebbe essere emanata nei prossimi giorni.

 

Assegnare i 10mila posti rimasti liberi, subito!

Turi, segretario Generale Nazionale Uil Scuola: assegnare i 10 mila posti ancora liberi della fase C ai docenti delle graduatorie ad esaurimento E al ministro dice: “i prof di matematica ci sono, li cerchi tra i supplenti abilitati”.

Un’assemblea per spiegare alle persone quali sono le conseguenze concrete della legge del governo sulla scuola e quali invece sono soltanto ipotesi suggestive – è così che Pino Turi, a margine di una riunione delle Rsu ad Arezzo, torna sul tema dei decreti attuativi della legge in discussione proprio oggi al ministero.

Una delega, quella su formazione e reclutamento, che deve trovare nella fase transitoria, una  definizione per il personale già abilitato che da anni presta servizio continuativo nelle scuole statali.

Intanto occorre attuare la legge che prevede che i posti residui della fase C vengano assegnati al personale delle graduatorie ad esaurimento: si tratta di oltre 10 mila posti, secondo le stime della Uil Scuola, che resteranno ‘scoperti’ e che vanno assegnati anche – spiega il segretario generale della Uil Scuola – attraverso la riapertura di una nuova procedura.

In questa fase di transizione – sottolinea Turi – appare essenziale trovare una soluzione anche per tutti quei supplenti, con l’abilitazione, che lavorano nelle scuole da almeno tre anni. Si potrebbe pensare anche ad una procedura che li veda partecipare al concorso con una sola prova orale, quella relativa alla positiva novità della lezione simulata.

E’ qui che si possono trovare, in tempi brevi, con procedure certe, quelle professionalità esistenti, a partire dagli insegnanti di matematica – aggiunge –  che il ministro cerca altrove, mentre li ha sotto gli occhi da anni.

E’ qui che si possono trovare, in tempi brevi, con procedure certe, quelle professionalità esistenti, a partire dagli insegnanti di matematica – aggiunge –  che il ministro cerca altrove, mentre li ha sotto gli occhi da anni.

By segreteria territoriale Uil Scuola Catania. Salvo Mavica, segretario generale.