LA CARD ELETTRONICA PER GLI INSEGNANTI. IL MINISTRO LA ANNUNCIA PER RADIO. Uil: ‘presto il decreto’

16 SETTEMBRE 2015 

Uil: ‘presto il decreto’

LA CARD ELETTRONICA PER GLI INSEGNANTI. IL MINISTRO LA ANNUNCIA PER RADIO.
TURI: UN PROVVEDIMENTO POSITIVO DENTRO UNA LEGGE CHE NON HA UN PIANO ATTUATIVO. 

Intanto gli insegnanti dovranno aggiornarsi a spese proprie. Come sempre.
L’abbiamo già  fatto per l’entrata nei musei.Lo facciamo di nuovo: ogni settimana faremo il punto sulla predisposizione del decreto.

QUANDO

CHI

CHE COSA

COMMA

15 settembre 2015

(60 gg. da entrata in vigore legge)

Presidente Consiglio Ministri

Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, … da adottare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono definiti i criteri e le modalità di assegnazione e utilizzo della Carta di cui al comma 121
(Carta elettronica di 500 euro per l’aggiornamento e la formazione del docente di ruolo)

122

il cronoprogramma dei provvedimenti attuativi previsti dalla legge

L’annuncio per radio, ma il decreto non c’è.  Accade anche questo – spiega Pino Turi, segretario generale della Uil Scuola – a causa  della mancanza di un piano di fattibilità della legge sulla scuola, un provvedimento positivo, fortemente atteso dai docenti, può fermarsi a livello di intenzione.

Un decreto che doveva essere emanato entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge, per consentire ai docenti di poter usufruire di 500 euro per l’aggiornamento e la formazione. Scadenza che, faceva notare la Uil Scuola, era proprio ieri.

Se il ministero non perde tempo chiudere i rubinetti dei finanziamenti dei pos delle scuole e lascia agli istituti un giorno di tempo per finire di saldare tutti i pagamenti ancora in sospeso – fa notare Pino Turi – dimentica di rispettare i tempi che lui stesso ha definito nella legge approvata questa estate.

Per mantenere l’impegno,  il ministro dovrà piegare la rigidità della legge 107 alla realtà delle scuole  – aggiunge Turi, sottolineando come le disposizioni di pagamento dei 500 euro per l’anno in corso, attraverso il cedolino dello stipendio, dovranno essere, come previsto per la card, esentasse.

Intanto gli insegnanti dovranno aggiornarsi a spese proprie. Come sempre. I tempi della scuola non sono quelli amministrativi. Occorre garantire la specificità del sistema scolastico valorizzando le professioni  ed incentivando l’autonomia scolastica.

LEGGE 107 SULLA SCUOLA: correggere gli errori, valorizzare le professioni

16 SETTEMBRE 2015 

Correggere gli errori, valorizzare le professioni

LEGGE 107 SULLA SCUOLA

I SINDACATI: SERVE CONTRATTO INNOVATIVO

Il 15 ottobre l’iniziativa per i dirigenti scolastici;  il 22 per il personale Ata;  il 24 ottobre la manifestazione nazionale con iniziative promosse a livello regionale.

Le tante criticità della legge sulla scuola vanno corrette e le professionalità del mondo dell’istruzione vanno valorizzate attraverso un contratto innovativo e l’esercizio della contrattazione. Sono i punti fermi che guideranno le iniziative promosse dai sindacati scuola nel mese di ottobre.
“Non puntiamo a tutti i costi a un autunno caldo, ci auguriamo, invece, che il governo apra un confronto serio per risparmiare alle scuole gli aspetti più deleteri  della legge 107”, fanno sapere i leader di Flc-Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals-Confsal e Gilda Unams, che si sono riuniti a Roma per fare il punto della situazione, definendo anche un calendario delle iniziative.

Nel link il testo del comunicato dei sindacati scuola >>>

Incontro sindacale unitario della RSU a Roma: report

11 settembre 2015

Incontro sindacale unitario della RSU a Roma: report

Primo atto, serio concreto, premonitore di una lunga serie di iniziative ed azioni.Report del riuscito incontro sindacale unitario della R.S.U. e terminali associativi di oggi 11 settembre  a Roma.Vorrei condividere con Voi l’idea e la certezza che, ora più che mai, occorre esercitare il diritto-dovere di partecipare attivamente nell’attività scolastica nella più ampia e generale essenza. Azione sia a livello Nazionale da parte dei rappresentanti dei lavoratori che a livello di singola istituzione scolastica.

Esigere conformità della azioni nel rispetto del CCNL, delle funzioni degli Organi collegiali, del Consiglio d’Istituto. La RSU e i terminali associativi sindacali esercitino tutte le prerogative e le attribuzioni proprie atteso che la Legge 107 nulla ha innovato e cambiato. Esigiamo contratti integrativi d’istituto partecipati e rispettosi dei doveri ma anche dei diritti ivi compresi equi trattamenti coniugati ai gradita dei docenti ed Ata, condizione sine qua non, per raggiungere gli obbiettivi primari di istruzione e formazione a favore del bene primario degli alunni.

La madre  di tutte le battaglie è, e sarà il rinnovo del CCNL.

By segreteria territoriale Uil Scuola Catania. salvo mavica, segretario generale.

Assemblea delle Rsu al Teatro Quirino a Roma Turi: gli insegnanti choosy? Sono abituati a spostarsi da anni Uil: Riprendere il dialogo, risolvere i problemi

Non un muro contro muro con il Governo ma un momento importante di riflessione sulle criticità e i limiti di fattibilità dei provvedimenti in atto nella scuola. Gli errori della legge 107 sono stati più volte rappresentate nelle – ahimè – poche occasioni di confronto e i primi provvedimenti attuativi i cui effetti negativi sotto gli occhi di tutti :

Elimineremo il precariatoFALSO>>> i posti disponibili sono rimasti per il 50% scoperti e coperti da supplenze
Elimineremo le graduatorieFALSO>>> non sono state soppresse le GAE che continueranno a produrre effetti;
Quella delle supplenze è un emergenza che deve finireFALSO>>> non sono diminuite le supplenze, anzi la supplentite è aumentata;
Sarà una mobilità fisiologicaFALSO>>> si sono aggravate le condizioni di lavoro per i neo immessi in ruolo costretti a muoversi in altre regioni. senza poter sapere se fosse veramente necessario senza una graduatoria che ne spiegasse le ragioni
L’organico potenziato aumenterà il personale nelle scuoleNON VERO>>> si attende ancora la prossima fase di movimenti (quella della fase C) che creerà, inevitabilmente ingiustizie e motivi di ricorso da parte di coloro che si vedranno scavalcati nell’assegnazione della sede vicina da docenti con minor punteggio.

 

Un pasticcio insomma che merita un’attenta riflessione – ha detto Pino Turi, nel suo intervento dal palco del Teatro Quirino a Roma dove si è svolta la manifestazione dedicata alle Rsu delle scuole italiane -.                                                                                                                                     

Come Uil Scuola, insieme agli altri sindacati, ci stiamo impegnando per mettere in evidenza e porre rimedio agli errori, conseguenza di scelte fatte senza confronto, contro i lavoratori che sono oggi dimenticati ed addirittura ostaggio di un sistema che si sta rivelando, come avevamo preannunciato, inefficace e profondamente ingiusto. Serve certamente riprendere il dialogo e serve il confronto – ha detto ancora Turi – l’annuncio da parte del ministro della convocazione, il 23 settembre, è un fatto positivo. Lo ripetiamo da tempo, i nodi irrisolti della legge sono quelli legati alla gestione politica delle decisioni, non quella tecnica che può avere il compito solo di trovare strumenti e mezzi per realizzare le scelte politiche.

Il Governo è chiamato ad una profonda riflessione: gli errori non si difendono e non si nascondono con la propaganda, li si affronta nel merito e si deve avere l’umiltà di ammetterli quando sono ormai palesi ed indifendibili. Se si comincia a discutere senza pregiudizi e concretamente nel merito è positivo. E’ un punto di partenza per poi trovare le soluzioni.Se c’è una dote che non fa difetto ai lavoratori della scuola e a chi li rappresenta è il senso di responsabilità: ci sono precari che hanno visto reiterati i loro contratti, per anni. Insegnanti con la valigia, trasferiti da una provincia all’altra, da una scuola all’altra. Insegnanti responsabili che hanno ricominciato ogni volta in nuove classi con la stessa passione, la stessa serietà e professionalità. Colpevolizzare i docenti di essere “choosy”, quando è l’unica categoria di lavoratori pubblici e privati che è soggetta, da sempre, e con contrattazione sindacale, ad una mobilità annuale anche di centinaia di chilometri, nell’ambito di un’intera provincia (che ad esempio a Roma è di 300-400 chilometri) tutti senza alcuna supporto economico e a spese private, oltre che ingiusto si rileverà un boomerang per chi lo utilizza. Non si dica che non c’è volontà, disponibilità a spostarsi. Non siamo in presenza di una logica aziendale. Se l’azienda va in crisi, de localizza e il personale deve spostarsi. Si sta parlando di istruzione, funzione dello Stato. Bene primario che non attraversa crisi se non quella provocata dalla confusione di leggi pasticciate. Perché non sono stati utilizzati i docenti per le supplenze nei luoghi di residenza e non nelle sedi a cui sono state assegnate visto che si sono opportunità lavorative in loco? Manca una seria programmazione, capacità di gestione per un sistema complesso come quello della scuola.

Gli insegnanti sono fuori da logiche aziendali. Le scuole sono in tutto il territorio nazionale. Piuttosto che trasferire un insegnante da Pesaro a Trapani, o da Catania a Roma per poi chiamare sui posti rimasti liberi ancora supplenti si potevano fare le assunzioni lì dove sono possibili, diluendo il piano in tre anni. Lo stesso tempo previsto perché vada a regime la legge 107/2015.

Quel che gli insegnanti non riescono a mandar giù non è lo solo lo spostamento, ma il metodo utilizzato. La modalità con la quale lo Stato, loro datore di lavoro, ha organizzato le tanto attese assunzioni, che non sono state ‘benevolmente concesse’ ma che fanno parte della risposta complessiva alla questione del precariato la cui situazione è stata sanzionata dalla Corte Europea. Non parliamo più, per favore, di ‘deportazione’ – ha detto Pino Turi – termine che i sindacati non hanno usato mai. A farlo lo scorso 21 luglio è stato per primo il Codacons e poi da allora, non a memoria ma rileggendo i lanci delle agenzie, sette volte il ministro e altrettante il sottosegretario Faraone. Ultimo in ordine di tempo si è cimentato il presidente del Consiglio. Analoghi pasticci si presenteranno per altre scelte della legge 107 sulla scuola, come quella della chiamata diretta dei docenti da parte del dirigente scolastico che oltre che ridurre e mortificare gli elementi di libertà e pluralismo culturale della scuola, saranno di difficile se non impossibile attuazione, proprio come è stato per il piano di assunzioni.

A fenomeni complessi, non si possono dare risposte semplicistiche, peraltro viziate da pregiudizi ideologici, come quello della valutazione che si presenta a dir poco schizofrenica: da un lato studenti e famiglie valutano gli insegnanti, pensando così di dare risposte all’autonomia scolastica; dall’altro, con logica opposta i dirigenti si valutano attraverso un apposito organismo di “ispettori” improvvisati e funzionari amministrativi che nulla hanno a che fare con la scuola e il contesto in cui si opera. Sono ipotesi inconciliabili. Si profila una gestione della legge 107 che si sposta dal ministero nelle aule di tribunale, nelle mani dei giudici. Altro che esaltazione dell’autonomia del merito.                                                                                                                       

Ora si possono fare due cose semplici: porre rimedio agli errori contenuti nella legge. E se il Governo ci darà ascolto, già nella riunione fissata con il ministro, porteremo la nostra disponibilità e le nostre proposte. La seconda è l’avvio di una nuova stagione di contratti, che siano davvero innovativi, attraverso i quali riconoscere le professionalità e dare riconoscimento alla centralità del lavoro che si fa in classe e nelle scuole.

 

AT DI CATANIA: Personale docente. Convocazioni per il conferimento sede provvisoria docenti di I e II grado fase “B” a.s. 2015/2016

11 SETTEMBRE 2015

AT DI CATANIA: Personale docente. Convocazioni per il conferimento sede provvisoria docenti di I e II grado fase “B” a.s. 2015/2016

Personale docente – Convocazioni per il conferimento sede provvisoria docenti di I e II grado fase “B” a.s. 2015/2016

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Disponibilità di posti e sedi di servizio assegnate: LA UIL SCUOLA CHIEDE CHIARIMENTI AL MIUR

10 SETTEMBRE 2015 

Disponibilità di posti e sedi di servizio assegnate

SUPPLENZE
LA UIL SCUOLA CHIEDE CHIARIMENTI AL MIUR 

Il Miur, al fine di venire incontro alle esigenze del personale nominato in ruolo con le procedure della fase B, ha stabilito che il personale destinatario di supplenza annuale o fino al termine dell’attività didattica potesse raggiungere la sede di nomina a tempo indeterminato il 1 settembre 2016.

Con una precedente nota lo stesso Miur ha posto un limite temporaneo, l’8 settembre 2015, agli UU.SS.RR. per il conferimento delle supplenze.

Purtroppo, tale scadenza non è stata rispettata in tutte le province e molti docenti, pur in presenza di disponibilità di posti,  saranno costretti a  raggiungere le sedi di servizio assegnate.

La Scrivente Segreteria ritiene non equo ed ingiustificato che i ritardi, pur comprensibili per l’imponente mole di lavoro accumulato dagli Uffici periferici dell’amministrazione, debbano ricadere sui docenti interessati.

Pertanto, con la presente, la Uil scuola chiede l’emanazione di una nota che consenta, anche dopo la data dell’8 e, comunque, prima della data ultima per la scelta della nuova sede di servizio, ovvero del giorno in cui secondo il calendario scolastico, iniziano le lezioni, di poter accettare la supplenza nella provincia d’inserimento nelle GAE.

Dal 2016/17 gli organici saranno basati sulle nuove classi di concorso

03 SETTEMBRE 2015 

Dal 2016/17 gli organici saranno basati sulle nuove classi di concorso

IL MIUR PRESENTA LA NUOVA PROPOSTA AI SINDACATI
LA UIL SCUOLA: INTESE PER LA GESTIONE DELLE RICADUTE SUL PERSONALE 

Si è svolto il 2 settembre un incontro di presentazione della nuova bozza di revisione delle classi di concorso.  Due lettere delle organizzazioni sindacali unitariamente inviate, a febbraio e a luglio hanno conseguito il risultato che mette fine al proliferare di bozze ed elenchi ufficiosi. L’iter dovrebbe concludersi in tempo utile per la pubblicazione del bando per il nuovo concorso previsto dalla legge 107/2015, riservato agli abilitati  ed intende porre fine al regime transitorio,  alla atipicità, alla gestione dei corsi di studio di recente innovazione: coreutici e musicali.

La procedura rinforzata derivante dall’articolo 64 della legge 112/2008 richiede passaggi  al Consiglio di Stato (già inviato), alla Conferenza Stato Regioni (parere già fornito)  e Commissioni Istruzione e Lavoro di Camera e Senato. L’ultimo passaggio è rappresentato dalla lettura definitiva in Consiglio dei Ministri. Per la Uil è necessario che l’iter sia contrassegnato dai necessari confronti in sede tecnica e politica, per individuare tutte le risposte  ai diversi problemi.

Il decreto avrà natura declaratoria della situazione di fatto e segue l’impostazione della prima proposta presentata nel 2010, con gli aggiornamenti a suo tempo chiesti dal CNPI.

Per la UIL è necessario, pur condividendo questa scelta, avere intesa sulle prospettive e le ricadute sulla gestione delle diverse tipologie di personale: quello con contratto a tempo indeterminato, quello iscritto nelle GAE e quello iscritto nelle graduatorie di terza fascia.

Le maggiori novità riguardano l’eliminazione della tabella D, il mantenimento della tabella A e C. La tabella B riporta la corrispondenza tra il vecchio ed il nuovo ordinamento. I requisiti di accesso alle classi sono stati aggiornati in base ai nuovi corsi universitari, con novità importanti sull’insegnamento dell’italiano agli stranieri. Per questi sarà necessario, insieme ai titoli abilitanti per l’insegnamento  dell’italiano, anche la specializzazione  (Titolo DITALS o equiparati).

Non sono previste classi di concorso per il sostegno, mentre potranno essere banditi concorsi specifici per l’accesso ai posti per chi è in possesso delle abilitazioni sulle discipline e della specializzazione necessaria.

Il MIUR renderà a breve disponibile per la diffusione la bozza ufficiale.

La  prosecuzione dell’iter di confronto prevede al momento due appuntamenti uno in sede tecnica per il 14 settembre ed uno con il capo-dipartimento per il 22.

All’incontro hanno preso parte Noemi Ranieri e Giuseppe D’Aprile.

AT DI CATANIA: Graduatorie d’istituto personale docente a.s. 2015/2016

02 SETTEMBRE 2015

AT DI CATANIA: Graduatorie d’istituto personale docente a.s. 2015/2016

Graduatorie d’istituto personale docente a.s. 2015/2016 – Nuova tempistica per l’aggiornamento on line dei titoli di specializzazione e/o abilitazione
In allegato la nota MIUR n. 2945 del 27.08.2015

Allegati:
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LEGGE 107: Dai sindacati scuola alcune indicazioni operative per le scuole

28 AGOSTO 2015 

Dai sindacati scuola alcune indicazioni operative per le scuole

LEGGE 107
CENTRALE LA LIBERTÀ DI INSEGNAMENTO E IL PLURALISMO CULTURALE 

La legge 107/2015 in molte sue parti confligge con principi costituzionali e disposizioni normative e contrattuali. Ciò avviene, ad esempio, nel momento in cui essa lede la libertà d’insegnamento, crea un’autorità salariale nella figura di una sola persona (caso unico nei rapporti di lavoro pubblici), introduce meccanismi di valutazione individuale a cui conseguono premi in denaro che, in quanto elementi di natura salariale, sono da disciplinare in sede contrattuale, secondo quanto espressamente previsto dagli artt. 2, 42 e 45 del d.Lvo. 165/2001. A tali principi costituzionali e a tali disposizioninormative e contrattuali, di cui la legge 107 non ha sancito in alcun modo il superamento, è pertanto possibile fare riferimento nell’adottare comportamenti rivolti a salvaguardare un’idea di scuola fondata su partecipazione, collegialità e condivisione.

A tal fine, fermo restando il doveroso rispetto dell’autonomia professionale dei docenti e del personale ATA e di quella degli organi collegiali di governo della scuola nelle lorodeliberazioni, si forniscono alcune indicazioni di possibili e pienamente legittimi comportamenti, con lo scopo esclusivo di evitare che la legge 107 possa arrecare grave pregiudizio alla professionalità docente e alla libertà d’insegnamento, cosa che avverrebbe se la sua applicazione fosse rimessa a un indirizzo dirigistico e autoritario,estraneo alla cultura della scuola italiana.
Nel link il testo >>>

 

AT DI CATANIA: Scuola secondaria di I grado – Disponibilità di cattedre per assegnazione sede provvisoria in ruolo fasi “0” e “A”

28 AGOSTO 2015

AT DI CATANIA: Scuola secondaria di I grado – Disponibilità di cattedre per assegnazione sede provvisoria in ruolo fasi “0” e “A”

Scuola secondaria di I grado – Disponibilità di cattedre per assegnazione sede provvisoria in ruolo fasi “0” e “A”

Allegati:

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RASSEGNA STAMPA. “”Pino TURI, uilscuola, unificare fasi B e C. paventato danno e beffa dei primi in GAE.

27 agosto 2015

Dall’agenzia ANSA
Scuola: assunzioni, per fase B 16.210 posti, meta’ di sostegno
Pubblicate tabelle su sito Ministero
(ANSA) – ROMA, 26 AGO – Sono 16.210 complessivamente i posti
disponibili per la fase B del piano straordinario di assunzioni
previsto dalla Buona scuola, oltre la meta’ (8.797) riguardano il
sostegno.
Il ministero dell’Istruzione ha pubblicato le tabelle con i
posti rimasti vacanti e disponibili dopo le fasi zero e A del
piano di immissioni in ruolo, per regione/provincia, grado di
istruzione, tipo di posto (comune o sostegno). I dati sono stati
convalidati dai direttori generali degli Uffici scolastici
regionali.
 Per quanto riguarda i 7.413 posti comuni, 3.705 sono nella
secondaria di primo grado, 3.693 nella secondaria di secondo
grado e 15 nella primaria.
La gran parte dei posti comuni non ancora assegnati sono da
Roma (720) in su. 472 se ne registrano a Milano, 433 a Torino,
243 a Bergamo, 215 a Brescia, altri 215 a Treviso. 
   Anche per quanto riguarda il sostegno la maggior parte delle
disponibilita’ residue e’ al Nord: 1.818 posti a Milano, 824 a
Roma, 536 a Torino, 408 a Brescia, 385 a Bergamo, 304 a Como,
291 a Genova, 290 a Vicenza.   (ANSA).

Scuola: assunzioni; Turi (Uil), unificare fasi per equita’
(v. “Scuola: assunzioni, per fase B 16.210 posti..delle 18.20)
(ANSA) – ROMA, 26 AGO – “Per avere equita’ bisognerebbe
unificare la fasi B e C del piano di assunzioni” previsto dalla
Buona scuola. Lo ribadisce il segretario generale della Uil
scuola, Pino Turi, alla luce delle tabelle sulle disponbilita’
residue di posti di insegnamento diffuse oggi dal Miur.
“Riteniamo sbagliato il sistema per cui – spiega –
continuiamo a insistere perche’ si mettano insieme la fase B e C
del piano: solo cosi’ si garantirebbe una equita’ che non c’e’.
Facendo due fasi separate in pratica si costringe chi ha piu’
punti a muoversi e chi ne ha meno a rimanere. Alla luce di
questa situazione – aggiunge Turi – sicuramente ci saranno
ricorsi e saranno i giudici a quel punto a decidere. Ma io
insisto nel dire al Governo: ‘ci sono errori correggeteli. C’e’
il tempo e il modo per farlo”. (ANSA).RASSEGNa

By segreteria territoriale uilscuola catania

salvo mavica segretario generale