INTERVISTA | DIDATTICA A DISTANZA: DOCENTI LA FANNO GIÀ PER RESPONSABILITÀ E PROFESSIONALITÀ. NO DIKTAT AUTORITARI O BUROCRAZIA

“Già abbiamo la dittatura del virus. Più di quella non possiamo accettare”.

E’ sarcastico Pino Turi, segretario generale della Uil scuola…
Il comunicato congiunto con il quale dieci dirigenti scolastici hanno attaccato molto pesantemente i sindacati – “vi dovete vergognare”, “lasciateci lavorare, la scuola non è dei sindacati”, questo il tono usato –, sindacati rei secondo i dirigenti di avere chiesto il ritiro della nota ministeriale sulla didattica a distanza, emanata il 17 marzo scorso perché da loro considerata illegittima, non è passato inosservato.
“Io sono convinto che in questa emergenza non occorra alzare il tono della polemica – osserva Turi – ma non si può chiedere di stare zitti, perché saremmo complici degli errori che si commettono e quella nota è sbagliata e illegittima. E il fatto che un certo numero di dirigenti scolatici si scagli contro il sindacato, che ha dimostrato anche in questa circostanza disponibilità e responsabilità, non lo fa sulla base di un elemento di merito, ma per un pregiudizio ideologico”. Peraltro, prosegue Turi, “questa esperienza ci sta dimostrando che la formazione non dev’essere obbligatoria ma dev’essere avvertita come un bisogno”.
Intanto anche l’associazione nazionale presidi (Anp) prende posizione: “Sorprende – scrive l’Anp – che sindacalisti esperti e navigati non si rendano conto che ci si muove fuori dal contesto tradizionale e che le regole del tempo di emergenza non possono essere le stesse dei tempi ordinari.
Ma è poi contestabile l’assunto stesso da cui ci si muove: che si tratti di organizzazione del lavoro. No, qui si tratta della natura del lavoro, dei suoi obiettivi e dei suoi metodi. Qui è scontato che le lezioni non riprenderanno di fatto e, nella migliore delle ipotesi, prima di Pasqua: e sono in molti a pensare, magari senza dirlo, che più probabilmente si va a maggio o che forse, per quest’anno, le lezioni in classe sono pure finite.
Di fronte a un tale scenario, che rischia di compromettere – con l’anno scolastico – anche il futuro di un’intera generazione di giovani, cosa ci sa dire il sindacato? Fermi tutti, dovete discuterne con noi! Tanto varrebbe aprire una vertenza con il virus in persona, che ha sconvolto unilateralmente l’organizzazione di tutto il mondo del lavoro senza confrontarsi con i sindacati”. Ma Turi non ci sta. “Questo è un grande Paese – manda a dire – perché ha superato le difficoltà che abbiamo vissuto, quelle del terrorismo e dei vari disastri, con la democrazia e la partecipazione, con la legislazione ordinaria e mai con leggi speciali. Che un certo numero di dirigenti scolatici si scagli contro il sindacato, che ha dimostrato anche in questa circostanza disponibilità e responsabilità, non lo fa sulla base di un elemento di merito, ma per un pregiudizio ideologico.

“Con quella circolare, che secondo noi – ripetiamo – va ritirata, si rischia di burocratizzare quello slancio sincero che i docenti di tutta l’Italia hanno messo in pratica, senza nessun obbligo se non quello morale e professionale di mantenere il rapporto con i propri alunni.””

“”””Ogni intromissione crea ansia, nemico di una buona scuola, sia in presenza che a distanza. Quando vedo un documento scritto da dieci dirigenti che ti dicono che non devi pensare ma devi fare quel che ti dicono altri, ecco, quella è una caserma.
I docenti sono abituati a ragionare con la loro testa. Hanno amore per la propria professione e non devono essere obbligati a fare gli impiegati.
Non si può accettare che si dica – lavora e sta’ zitto.””””””

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Foccillo e Turi: Azzolina avvii confronto con sindacati. Troppe le questioni irrisolte dopo la sospensione delle attività scolastiche

La notizia sul sito Uil Scuola: https://uilscuola.it/foccillo-e-turi-azzolina-avvii-confronto-con-sindacati/
La notizia sul sito UIL : https://www.uil.it/NewsSX.asp?ID_News=12447&Provenienza=1
 
Le dichiarazioni di ieri della Ministra dell’Istruzione prospettano, sul solco di quelle del Presidente del Consiglio, la proroga della chiusura delle scuole oltre il 3 aprile. L’andamento dell’emergenza purtroppo potrebbe giustificare una misura ancora necessaria e, pertanto, come UIL facciamo urgente appello a che si metta nero su bianco una strategia condivisa coerente, puntuale e adeguata a dar risposta ai tanti problemi che la comunità educante tutta sta gestendo in queste settimane.
 
Non può esser sufficiente ricorrere a una generica chiamata al senso di responsabilità e alla capacità dell’autonomia scolastica di organizzarsi e ricompattarsi di fronte a qualsiasi situazione le si pari dinanzi. Non è sufficiente perché se già è arduo per tanti istituti garantire pari opportunità formative nelle diverse realtà geografiche e/o sociali svantaggiate, tanto più – per usare un eufemismo – lo è rimodulare a distanza la natura stessa dell’intero sistema didattico educativo del Paese.
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ENNESIMA NOTA MIUR SENZA CONFRONTO

SE FUNZIONA PER ALCUNI ASPETTI PER ALTRI AUMENTA CONFUSIONE E INCERTEZZA
L’ ulteriore nota MIUR che, con l’ennesima mancanza di confronto sindacale, se funziona bene per alcuni aspetti certamente non ne risolve altri, aumentando confusione e incertezza:
1) Il riferimento alla “banca delle ore” è un istituto giuridico presente nei contratti collettivi della Pubblica Amministrazione ma non nel CCNL Scuola;
2) È un errore equiparare il lavoro agile alla didattica a distanza: il primo è regolamentato normativamente, il secondo no;                                                         3) L’art 25 del decreto legislativo n.165 più volte richiamato riconosce le prerogative dirigenziali nel rispetto degli Organi collegiali della scuola.
Come potete constatare si tratta di indicazioni ministeriali contraddittorie e, in alcuni casi, prive di fondamento. Si “naviga a vista”, senza una programmazione emergenziale concreta e seria.
Noi non ci faremo intimorire perché la scuola non si deve fermare.
Continueremo a perseverare per il bene della scuola statale e per la tutela della comunità educante che opera in essa.
“Non siamo dei cani ammaestrati che fanno saliva per riflesso condizionato” ma forse troppo lungimiranti e soprattutto responsabili.

Turi: si rischia di burocratizzare lo slancio sincero dei docenti in tutta Italia. Circolare è sbagliata, danneggia anche prerogative presidi. Si rivelerà inattuabile. Va ritirata
Mentre scoppia l’emergenza sanitaria e non si sa quando se ne potrà uscire arrivano i soliti guastatori, quelli che vedono nei sindacati il nemico del Paese: hanno l’ardire di invocare la difesa dei diritti.
Questo è un grade Paese perché ha superato le difficoltà che abbiamo vissuto, quelle del terrorismo e dei vari disastri, con la democrazia e la partecipazione, con la legislazione ordinaria e mai con leggi speciali.
Che un certo numero di dirigenti scolatici si scagli contro il sindacato, che ha dimostrato anche in questa circostanza disponibilità e responsabilità, non lo fa sulla base di un elemento di merito, ma per un pregiudizio ideologico.
Aver chiesto di ritirare una circolare illegittima e, aggiungiamo, inattuabile è proprio per non disperdere un patrimonio che si stava costruendo senza alcun obbligo e sulla base di scelte professionali di supporto alla comunità educante.
Con quella circolare, che secondo noi – ripetiamo – va ritirata, si rischia di burocratizzare quello slancio sincero che i docenti di tutta l’Italia hanno messo in pratica, senza nessun obbligo se non quello morale e professionale di mantenere il rapporto con i propri alunni.
Voler irreggimentare, costringere e profilare, sino ad annientarne le prerogative professionali dei docenti, con la registrazione di presenze, voti verifiche, ed ogni altra procedura di cui molti dirigenti scolastici sono saldi detentori, è ciò che con determinazione cercheremo di evitare.
Qual senso responsabilità dovremmo pensare di trovare in chi vuole approfittare di situazioni di difficoltà del Paese, nelle quali va trovata l’unità possibile, mentre invece si prova a negare i diritti sindacali e in maggiore ragione quelli di natura costituzionale?
Speriamo che non sia una chiamata ad un’ennesima guerra di religione, simile purtroppo a quella che ha caratterizzato l’approvazione della legge 107.

ulteriore nota MIUR. Si naviga a vista.

Una ulteriore nota MIUR che, senza  l’ennesima mancanza di confronto sindacale, se funziona bene per alcuni aspetti certamente non ne risolve altri, aumentando confusione e incertezza:
1.   Il riferimento alla “banca delle ore” è un istituto giuridico presente nei contratti collettivi della Pubblica Amministrazione ma non nel CCNL Scuola;
2.   È un errore equiparare il lavoro agile alla didattica a distanza: il primo è regolamentato normativamente, il secondo no;
3.   L’art 25 del decreto legislativo n.165 più volte richiamato riconosce le prerogative dirigenziali nel rispetto degli Organi collegiali della scuola.
Come si può constatare trattasi di indicazioni ministeriali contraddittorie e, in alcuni casi, prive di fondamento.  Si “naviga a vista”, senza una programmazione emergenziale concreta e seria.
Noi non ci faremo intimorire perché la scuola non si deve fermare.
 Continueremo ad informare e a perseverare perla salvaguardia della scuola statale e per la tutela della comunità educante che opera in essa.

m_pi AOODPIT REGISTRO UFFICIALE(U) 0000392 18-03-2020

DIDATTICA A DISTANZA: SCELTA INDIVIDUALE DEL DOCENTE O COLLEGIALE DELLA SCUOLA.

SCHEDA UIL SCUOLA IN ALLEGATO
Intento della scheda è quello di fornire risposte ai numerosi quesiti che ci pervengono, in particolare:
– quali siano gli obblighi dei docenti;
– le competenze degli organi collegiali;
– i diritti dei supplenti il cui contratto ricade all’interno della sospensione delle attività;
i limiti e le problematiche che a tutt’oggi appaiono irrisolvibili.
All’interno della scheda Uil Scuola ci sono gli approfondimenti su questi temi:
Telelavoro o smart working: una differenza sostanziale
▪ Obblighi contrattuali dei docenti
▪ Il ruolo della collegialità
▪ La libertà di insegnamento da garantire
▪ I diritti dei supplenti
▪ Limiti e problematiche
la scheda: Didattica a distanza – scheda tecnica UL scuola

Tutela della salute e della sicurezza sono oggi un’assoluta priorità.

Ridurre gli spostamenti delle persone è, al momento, l’unico modo di contrastare la diffusione del contagio.

FLC CGIL,  CISL SCUOLAUIL SCUOLA RUA,  SNALS CONFSAL,  GILDA Unams  

scrivono al Ministro.  il testo: comunicato-ds-15032020(4)

Riteniamo infine ineludibile un confronto preliminare con la Ministra dell’istruzione per verificare l’impatto sulla scuola delle misure contenute nel decreto legge in corso di emanazione, anche al fine di rilevare eventuali necessità di integrazione in sede di conversione.

EMERGENZA CORONAVIRUS: RICHIESTA DI MISURE SPECIFICHE URGENTI.

COMUNICATO UNITARIO IN ALLEGATO
Le misure varate a più riprese negli ultimi giorni indicano sempre più esplicitamente che l’adozione di forme di smart working debba intendersi come modalità ordinaria, al fine di limitare la presenza del personale negli uffici ai soli casi in cui la presenza fisica sia indispensabile e inderogabile per lo svolgimento delle attività, nel caso delle Istituzioni scolastiche quelle che le stesse sono tenute a garantire in forma minima essenziale. Poiché dunque, nella presente situazione, è il lavoro in presenza ad assumere carattere di straordinarietà, chiediamo che siano impartite urgentemente chiare indicazioni in tal senso alle istituzioni scolastiche, in particolare prevedendo:
– Interruzione del lavoro in tutte le situazioni nelle quali non risulti possibile l’osservanza delle disposizioni riguardanti il distanziamento fra le persone, né la messa a disposizione di materiali e strumenti idonei alla prevenzione del contagio; è infatti evidente, in tal caso, il venir meno delle condizioni di sicurezza che vanno invece assolutamente garantite Chiusura di tutti i plessi non sedi di segreteria – Svolgimento generalizzato del lavoro agile esteso a tutte le figure professionali
Lavoro in presenza unicamente per far fronte alle limitate inderogabili esigenze che possono riscontrarsi in particolari tipologie di istituti scolastici, in relazione ai minimi di servizio (convitti, aziende agrarie, stipendi e altre inderogabili attività che possono essere di volta in volta individuate dall’amministrazione).
– Moratoria di tutte le scadenze imminenti
Attachments: richiesta-unitaria-ministra-13032020

Limitazione della presenza di personale ATA, interesse della collettività e non vantaggio del singolo

“”””” Siamo del parere che non debbano essere previsti recuperi per effetto della turnazione, trattandosi di provvedimenti di natura emergenziale. Abbiamo in ogni caso sollecitato il Ministero a fornire una precisazione in tal senso.
L’emergenza in corso si sta configurando come stato talmente eccezionale da porre la salute delle persone al di sopra di ogni altra cosa. Tale prioritario obiettivo è perseguibile anche e soprattutto tramite la limitazione al minimo degli spostamenti, talché il non recarsi al lavoro, in questa circostanza, è agito nell’interesse dell’intera collettività e non a vantaggio del singolo che non presta il servizio.””””””””               

La Nota ministeriale n. 279 dell’8/3/2020 prevede per docenti, amministrativi e tecnici che “i dirigenti scolastici organizzano le attività necessarie concernenti l’amministrazione, la contabilità, i servizi tecnici e la didattica, avvalendosi prevalentemente (per quanto possibile) della modalità a distanza, secondo le modalità semplificate previste dalla Nota 6 marzo 2020, n. 278”.
Per il personale collaboratore scolastico “considerata la sospensione delle lezioni prevista dal DPCM, l’emergenza in atto e la necessità di contenere il più possibile gli spostamenti fisici delle persone per ragioni lavorative e viste le mansioni previste per questo profilo dal CCNL,” prevede invece che “ il Dirigente scolastico, constatata l’avvenuta pulizia degli ambienti scolastici, limiterà il servizio alle sole ulteriori prestazioni necessarie non correlate alla presenza di allievi, attivando i contingenti minimi stabiliti nei contratti integrativi di istituto ai sensi della legge 146/90. Le predette prestazioni saranno rese, informata la RSU e/o le OO.SS. territoriali, attraverso turnazioni del personale tenendo presente condizioni di salute, cura dei figli a seguito della contrazione dei servizi di asili nido e scuola dell’infanzia, condizioni di pendolarismo per i residenti fuori del comune sede di servizio, dipendenti che raggiungono la sede di lavoro con utilizzo dei mezzi pubblici.”

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Emergenza coronavirus, non si può navigare a vista. Serve uno specifico intervento per la scuola.

I cinque segretari generali comparto Istruzione, scrivono

Si chiede di interrompere ogni attività amministrativa legata alla mobilità, alle graduatorie dei 24 mesi ed ogni altra attività di gestione del personale che richieda consulenza e informazioni che gli Uffici scolatici non possono dare, anche in considerazione del fatto che le sedi sindacali non possono svolgere alcuna azione di supporto per la chiusura totale cui sono soggette le loro attività.
Sarebbe infine quanto mai opportuno, anche per semplificare le attività propedeutiche, provvedere per il prossimo anno scolastico alla conferma degli organici nella loro attuale consistenza.
È di tutta evidenza come la misura proposta sia pienamente rispondente alle finalità dei diversi DPCM varati dal Governo, da ultimo quello dell’11 marzo 2020, limitando considerevolmente le esigenze di spostamento delle persone, favorendo la loro permanenza a domicilio per tutte le necessità indotte dallo stato di emergenza e senza pregiudicare le esigenze di funzionalità degli uffici.
Roma 12 marzo 2020

in allegato la nota congiunta:EMERGENZA-SCUOLA-12032020

Emergenza coronavirus: DPCM 11 marzo 2020

 il terribile quanto impalpabile covid-19. E’ prioritario su tutto: unire le forze e il buon senso di ciascuno di noi, ora più che mai, rifondere e prestare ogni energia solo e soltanto per contribuire a debellare questa spada di Damocle che subdolamente ci è capitata  sulla testa , le nostre famiglie, i nostri cari, la gente, la comunità, come fulmine a ciel sereno, non voluta né meritata.

Esortazione a tutto il mondo della scuola, Dirigenti Scolastici in testa, guardiamo al bersaglio grosso e non alle piccolezze mentali, malevole e diffidenti. evitando di ridurre le relazioni personali e di lavoro nelle istituzioni scolastiche alla stessa stregua dei “polli di Renzo”…corsi e ricorsi della storia!

Fiducia reciproca e coesione, fanno la differenza. Uniti si vince, sempre.                  salvo mavica, segretario organizzativo regionale Uil Scuola Sicilia

L’ultimo DPCM dell’11 marzo non prevede nulla di specifico per la Scuola rispetto a quanto già disposto con la nota del Ministero Istruzione del 10 marzo che rimane al momento il punto di riferimento in merito all’organizzazione del lavoro all’interno delle scuole (contingenti minimi, turnazioni, lavoro agile ecc.).
Tuttavia il DPCM dell’11 marzo rimarca, per tutte le Pubbliche Amministrazioni, l’utilizzo del lavoro agile in via ordinaria e ricorda che l’attività in presenza è dovuta solo per le attività indifferibili che garantiscano i servizi minimi.
In particolare l’articolo 1, punto 6) del DPCM dispone:
6) Fermo restando quanto disposto dall’art. 1, comma 1, lettera e), del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’8 marzo 2020 e fatte salve le attività strettamente funzionali alla gestione dell’emergenza, le pubbliche amministrazioni, assicurano lo svolgimento in via ordinaria delle prestazioni lavorative in forma agile del proprio personale dipendente, anche in deroga agli accordi individuali e agli obblighi informativi di cui agli articoli da 18 a 23 della legge 22 maggio 2017, n. 81 e individuano le attività indifferibili da rendere in presenza.
Questo vuol dire che il Dirigente Scolastico deciderà con propria determina, anche in deroga alle norme sopra richiamate, avendo due punti di riferimento:
1 cognizione del momento e della situazione di emergenza che stiamo attraversando;
2 molto buon senso.

segreteria nazionale Uil Scuola.

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DECRETO RINVIO TFA.

Le date di svolgimento dei test preliminari per l’accesso ai percorsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità, già fissate per tutti gli indirizzi per i giorni 2 e 3 aprile 2020, sono rinviate nei seguenti giorni:
• 18 maggio 2020 (mattina) prove scuola infanzia, 18 maggio 2020 (pomeriggio) prove scuola prunana;
• 19 maggio 2020 (mattina) prove scuola secondaria di I grado, 19 maggio 2020 (pomeriggio) prove scuola secondaria di II grado;
I corsi di cui al presente ciclo si concluderanno entro il 15 giugno 2021.
È prevista una proroga per i corsi del ciclo 2018/2019, attualmente in corso, che si concluderanno a maggio 2020.

Decreto+rinvio+TFA+sostegno

Conte annuncia l’inasprimento delle misure: ‘Italia zona protetta’


La conferenza stampa del presidente del Consiglio Giuseppe Conte annuncia un nuovo Dpcm in vigore da domani: ‘Le nostre abitudini vanno cambiate ora’.

“I numeri ci dicono che stiamo avendo una crescita importante delle persone in terapia intensiva e purtroppo delle persone decedute. Le nostre abitudini vanno cambiate ora: dobbiamo rinunciare tutti a qualcosa per il bene dell’Italia. Lo dobbiamo fare subito e ci riusciremo solo se tutti collaboreremo e ci adatteremo a queste norme più stringenti”. Lo dice il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi.  “Sto per firmare un provvedimento che possiamo sintetizzare con l’espressione “io resto a casa”. Ci sarà l’Italia come zona protetta”. Lo dice il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi. Sulla nuova misura del governo c’è stato “il plauso delle Regioni”. Lo dice il premier Giuseppe Conte che annuncia di aver informato il presidente della Repubblica “Ho informato il presidente della Repubblica”,

Limitazione della presenza di personale ATA, interesse della collettività e non vantaggio del singolo


L’emergenza in corso si sta configurando come stato talmente eccezionale da porre la salute delle persone al di sopra di ogni altra cosa. Tale prioritario obiettivo è perseguibile anche e soprattutto tramite la limitazione al minimo degli spostamenti, talché il non recarsi al lavoro, in questa circostanza, è agito nell’interesse dell’intera collettività e non a vantaggio del singolo che non presta il servizio.

Le ferie sono un beneficio contrattuale a richiesta, non possono essere disposte d’ufficio o indotte. Se viene meno l’esigenza di servizio per ragioni d’ufficio, come nel caso in specie, l’obbligazione del servizio si estingue.

in allegato la nota unitaria : ATA-LIMITAZIONE-PRESENZA-unitario

Istruzioni operative relative al DPCM n.279 del 8 marzo 2020.

In allegato la nota MIUR n. 279 dell’8 marzo 2020 inerente le
istruzioni operative relative al DPCM di pari data.

Indicazioni su: Uffici Scolastici Regionali e Ambiti territoriali,  Istituzioni scolastiche,  Adempimenti amministrativi, Riunioni degli organi collegiali, Supplenze brevi e temporanee personale docente. Attività didattica a distanza.

“””””Per quanto riguarda le prestazioni dei collaboratori scolastici, considerata la sospensione delle lezioni prevista dal DPCM, l’emergenza in atto e la necessità di contenere il più possibile gli spostamenti fisici delle persone per ragioni lavorative e viste le mansioni previste per questo profilo dal CCNL, il dirigente scolastico constatata l’avvenuta pulizia degli ambienti scolastici, limiterà il servizio alle sole ulteriori prestazioni necessarie non correlate alla presenza di allievi, attivando i contingenti minimi stabiliti nei contratti integrativi di istituto ai sensi della legge 146/90.
Le predette prestazioni saranno rese, informata la RSU, attraverso turnazioni del personale tenendo presente, condizioni di salute, cura dei figli a seguito della contrazione dei servizi di asili nido e scuola dell’infanzia, condizioni di pendolarismo per i residenti fuori del comune sede di servizio, dipendenti che raggiungono la sede di lavoro con utilizzo dei mezzi pubblici. “”””””

Per quanto concerne il personale docente, la presenza nelle istituzioni scolastiche è strettamente correlata alle eventuali esigenze connesse alla attività didattica a distanza. Parimenti si adottano le stesse misure per quei profili Ata la cui prestazione non è esercitabile a distanza.
Nelle istituzioni scolastiche del sistema nazionale di istruzione sono sospese tutte le riunioni degli organi collegiali in presenza fino al 3 aprile 2020.

Allegato senza titolo 00042

Coronavirus, i medici delle terapie intensive della Lombardia: “Una corretta gestione è ormai impossibile”

Inquietante articolo pubblicato da TGCOM24, oggi

che riportiamo, non per fare terrorismo, ma per fare torcere il naso a qualche imbelle scettico, ma solo per invitare a fare mente locale a tutta la gente di buona volontà che è necessario prestare la massima cautela con senso civico responsabile verso gli altri, verso tutti e le proprie famiglie.

“””“E’ necessaria una rarefazione della nostra vita sociale ma questo messaggio non è passato”. Lo ha detto l’assessore al Welfare della Lombardia, Giulio Gallera, chiedendo quindi “delle misure per far capire a tutta la popolazione che c’è la necessità assoluta di rallentare la nostra vita per rallentare la diffusione del virus”.””

“Le strutture sono sottoposte a pressione oltre misura”, si legge nellʼappello diretto al governatore della Regione Attilio Fontana

I medici delle terapie intensive della Lombardia hanno inviato un documento al presidente della Regione Attilio Fontana, per denunciare quanto sta accadendo negli ospedali a causa del coronavirus. “Le strutture sanitarie – si legge – sono sottoposte a una pressione superiore a ogni possibilità di adeguata risposta. Nonostante l’impegno del personale e il dispiegamento di tutti gli strumenti disponibili, una corretta gestione è ormai impossibile”.

“In pericolo sopravvivenza non solo dei malati di coronavirus” – L’epidemia in corso di coronavirus “mette in pericolo la sopravvivenza non solo dei malati di Covid, ma anche di quella parte di popolazione che in condizioni normali si rivolge al Sistema Sanitario per le cure di eventi acuti o cronici di qualsivoglia natura”, scrive il Coordinamento delle terapie intensive della Lombardia nel documento da portare all’attenzione di governo e commissario per l’emergenza coronavirus Angelo Borrelli. “Le attività ambulatoriali, la Chirurgia non urgente, i ricoveri nelle medicine – prosegue l’appello – si sono ridotti a livelli prossimi allo zero”.

“Pressione oltre il limite per le terapie intensive” – “L’intera rete delle terapie intensive è stata ristrutturata, creando strutture dedicate nelle quali, completamente bardati per difendersi dall’infezione, si lavora con grande fatica per assistere malati gravi e gravissimi, la cui vita dipende da apparecchiature tecnologicamente complesse disponibili purtroppo in numero limitato”, è il quadro della situazione.

“Servono interventi tempestivi altrimenti sarà il disastro” – “Anche per questo motivo – si sottolinea – è assolutamente necessaria l’immediata adozione di drastiche misure finalizzate a ridurre i contatti sociali e utili al contenimento dell’epidemia”. “In assenza di tempestive e adeguate disposizioni da parte delle autorità – conclude il documento – saremo costretti ad affrontare un evento che potremo solo qualificare come una disastrosa calamità sanitaria”.

Coronavirus: il videomessaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella agli Italiani

fonte da: TGCOM24

“L’insidia di un virus nuovo provoca preoccupazione, questo è comprensibile e richiede a tutti senso di responsabilità ma dobbiamo evitare stati di ansia immotivati e controproducenti”. Lo ha affermato in un inedito videomessaggio il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo lo scoppio dell’epidemia. “Il governo ha stabilito una serie di indicazioni. Invito tutti a osservarle anche se possono modificare abitudini di vita, ha aggiunto.

La gestione dell’emergenza spetta alla cabina di regia costituita dal governo e vanno evitate “decisioni particolari”, ha sottolineato il capo dello Stato. “Il momento che attraversiamo richiede coinvolgimento, condivisione, concordia, unità di intenti nell’impegno per sconfiggere il coronavirus: nelle istituzioni, nella politica, nella vita quotidiana della società, nei mezzi di informazione”, ha proseguito.
Al governo spetta assumere quindi le necessarie decisioni “in collaborazione con le Regioni, coordinando le varie competenze e responsabilità. Vanno, quindi, evitate iniziative particolari che si discostino dalle indicazioni assunte nella sede di coordinamento”, ha osservato.
 Mattarella ha poi espresso la sua vicinanza nei confronti di chi è stato colpito dall’emergenza sanitaria: “Desidero esprimere sincera vicinanza alle persone ammalate e grande solidarietà ai familiari delle vittime”.

discorso Presidente

Linee generali di orientamento per la gestione delle attività scolastiche nel quadro delle misure di contrasto e contenimento della diffusione del contagio da covid-19 Mentre è in pieno svolgimento il confronto sulle disposizioni applicative della Direttiva 1/2020 della Funzione Pubblica che il Ministero intende emanare, si inviano in allegato le indicazioni unitariamente condivise come supporto orientativo, nella presente fase di emergenza, per l’operato delle strutture territoriali e regionali oltre che delle rappresentanze operanti a vario titolo in ogni singola scuola.

Mentre è in pieno svolgimento il confronto sulle disposizioni applicative della Direttiva 1/2020 della Funzione Pubblica che il Ministero intende emanare, pubblichiamo, in allegato,  le indicazioni unitariamente condivise come supporto orientativo, nella presente fase di emergenza, per l’operato delle strutture territoriali e regionali oltre che delle rappresentanze operanti a vario titolo in ogni singola scuola.

LINEE GENERALI EMERGENZA-05032020

LEZIONI  SOSPESE  DAL  5 AL 15 MARZO

agenzia di stampa Da il  SOLE24 Ore
Dalle scuole chiuse (ma solo per gli studenti) allo sport: cosa prevede il decreto
Il ministero dell’Istruzione ha precisato che le scuole chiuderanno nelle zone rosse, per il resto del Paese è prevista la sospensione dell’attività didattica. Il che significa che l’accesso alle scuole sarà consentito docenti, dirigenti e personale Ata. Nelle zone rosse, invece, i cancelli resteranno chiusi per tutti.
di Andrea Carli e Andrea Gagliardi

Emergenza Coronavirus, è ufficiale: lezioni sospese nelle scuole in tutta Italia da giovedì 5 marzo e fino a metà del mese. «Abbiamo deciso prudenzialmente di sospendere le attività didattiche fuori dalla zona rossa a partire da domani fino al 15 marzo», ha detto il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina nel pomeriggio, in occasione di una conferenza stampa a Palazzo Chigi con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. La misura è contenuta in un Dpcm ad hoc che Conte ha firmato in serata.
Azzolina ha parlato di «una decisione di impatto. Spero – ha aggiunto – che gli alunni tornino al più presto a scuola». La responsabile dell’Istruzione ha assicurato «l’impegno» perché questo «servizio pubblico essenziale continui anche fornito a distanza».

Il ministero dell’Istruzione ha spiegato che la decisione presa dal governo in relazione all’istruzione, a favore della quale si è espresso il ministro della Salute Roberto Speranza per evitare il sovraccarico del sistema sanitario, revede la chiusura delle scuole nelle zone rosse e la «sospensione delle attività didattiche nel resto del Paese».
Scuole chiuse ma solo per gli studenti
Il chiarimento è sostanziale. «Sospensione» vuol dire infatti che gli studenti resteranno a casa, ma l’accesso alle scuole sarà consentito a docenti (su chiamata), dirigenti e personale Ata, ovvero il personale amministrativo, tecnico e ausiliario di istituti e scuole. Nelle zone rosse, invece, i cancelli resteranno chiusi per tutti.

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