Barbagallo: «investire nella scuola pubblica, rimetterla al centro dell’azione di Governo»

Barbagallo: «investire nella scuola pubblica, rimetterla al centro dell’azione di Governo»

CONFERENZA DI ORGANIZZAZIONE UIL SCUOLA

Faccia a faccia tra la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, e i leader della Uil e della Uil scuola, Carmelo Barbagallo e Pino Turi.

Al centro del confronto il futuro della scuola pubblica. L’occasione di questo dialogo tra Governo e parti sociali, su un tema centrale per la vita del Paese, l’ha fornita la Conferenza di organizzazione nazionale della categoria che si è svolta ieri e oggi in provincia di Taranto.

“Abbiamo chiesto alla ministra dell’Istruzione – ha dichiarato Barbagallo – di continuare nel cambiamento della cosiddetta buona scuola che non ha dato buoni risultati. Bisogna restituire alla scuola pubblica il ruolo e la dignità che le spetta e realizzare un grande progetto per la formazione e la cultura, con l’obiettivo di rimodulare la società sulla base di un rinnovato senso civico.

La scuola ha un ruolo primario anche per affermare la cultura della legalità e dei diritti. Se però – ha proseguito il Segretario della Uil – un insegnante ha la preoccupazione del trasferimento e di uno stipendio insufficiente per arrivare a fine mese, non è nella condizione di serenità per svolgere questo importante lavoro.
Serve, dunque, sia un incremento occupazionale nel settore sia la definizione del rinnovo contrattuale.

Bisogna investire nella scuola pubblica, rimetterla al centro dell’azione di Governo e non viverla come un peso al punto da arrivare a spostare le risorse verso la scuola privata. La scuola pubblica – ha concluso Barbagallo – deve rappresentare la vera svolta necessaria al Paese per riprendere il cammino e per progredire”.

RICHIESTA INCONTRO SU FINANZIAMENTO ALLE SCUOLE

Al Direttore Generale delle Risorse Umane e Finanziarie 
Dott. Jacopo Greco MIUR 

Oggetto: Richiesta incontro su finanziamenti alle scuole e funzionalità amministrativa. 
 
Con la presente si sollecita la convocazione di un incontro relativo alle seguenti questioni:
Assegnazione alle scuole dei fondi del bonus 2016/17 
– Disponibilità su cedolino unico delle singole scuole dei fondi MOF 2016/17 
– Restituzione su cedolino unico delle singole scuole dei fondi residui MOF 2015/16 
– Restituzione su cedolino unico delle scuole dei fondi del bonus 2015/16 
– Pagamento personale art 86 CCNL Scuola 
– Sperimentazione help desk 
– Nuovo Regolamento di contabilità 

In attesa di riscontro si coglie l’occasione per porgere Cordiali saluti.

Francesco Sinopoli    Maddalena Gissi    Giuseppe Turi    Marco Paolo Nigi

Entrata gratis nei musei anche per Ata e Dirigenti

L’ANNUNCIO DELLA MINISTRA FEDELI NEL CORSO DELLA CONFERENZA DI ORGANIZZAZIONE UIL SCUOLA,  tenutasi a Castellaneta (TA)  IL 20,21 APRILE U.S.

TURI: SANATA UNA EVIDENTE DISPARITÀ 

Personale Ata e dirigenti scolastici potranno entrare gratis nei musei: l’annuncio questa mattina nel corso della Conferenza di organizzazione della Uil Scuola, da parte della ministra Fedeli.
La sollecitazione portata dal segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi, durante la tavola rotonda con la ministra e il segretario generale Uil, Barbagallo, raccoglie le richieste di Dirigenti e personale Ata escluso dal provvedimento che autorizza l’entrata gratuita nei musei.
Più volte la Uil Scuola aveva richiesto un ampliamento dei destinatari al fine di sanare una evidente disparità di trattamento.
Oggi l’annuncio della ministra Fedeli di un provvedimento, già portato in Consiglio dei ministri e vagliato dal ministro Franceschini, che andrà ad autorizzare l’entrata gratuita per tutto il personale della scuola.

NS nota a margine.                                                                                       Abbiamo imboccato la rotta giusta, ovvero è stato recepito il pensiero della Uil Scuola: dialogo condito da tanto buon senso conducono ai risultati concreti nel rispetto dei diritti e dei doveri di tutto il contesto e dei bisogni della ns società civile e contemporanea.

Al di là di come chiamarla, contrattazione, concertazione, dialogo, approfondimento, scontro, verbalizzazione, quello che conta è che, il buono, il giusto, il rato,  stiano alla base dell’unico vero obiettivo:  il rispetto delle dignità della persona, del vivere civile, della uguaglianza, della libertà, del rispetto reciproco, del popolo sovrano, della democrazia, della tolleranza, della crescita comune…..del popolo sovrano,  coscienti come siamo che uniti si vince.

Oggi in seno alla conferenza dei servizi della Uil Scuola, presenti  tutte  le componenti della Scuola: collaboratori scolastici, assistenti amministrativi, assistenti tecnici, Direttori dei servizi generali ed amministrativi, educatori, docenti, dirigenti scolastici, è stato lanciato e rivendicato il ruolo e il diritto di cittadinanza attiva e nello stesso tempo è stato acclarato che l’unico modo e sistema che può coesistere ed essere accettato è la democrazia partecipata. Evoluzioni e tentazioni autoritarie, unilaterali, calate dall’alto,  profondamente risibili e sospette, non sono tollerate….chi ha da capire capisca, chi ha intendere intenda.

salvo mavica, segretario generale territoriale  Uil Scuola città metropolitana Catania.

 

AT DI CATANIA: Modello per la messa a disposizione per la nomina in sostituzione del commissario esterno agli esami di stato a.s. 2016/17

21 APRILE 2017

AT DI CATANIA: Modello per la messa a disposizione per la nomina in sostituzione del commissario esterno agli esami di stato a.s. 2016/17

Pubblicato il modello di domanda per la messa a disposizione per la nomina in sostituzione del commissario esterno agli esami di stato per l’a.s. 2016/17

Allegati:
Scarica questo file (Modello Messa a disposizione esami di stato 2016-17.pdf)Download[Modello domanda]180 kB

Turi: sei parole per sintetizzare la nostra azione

21 APRILE 2017 

Turi: sei parole per sintetizzare la nostra azione

NELLE SCUOLE, TRA LA GENTE | OGGI LA GIORNATA CONCLUSIVA DELLA CONFERENZA DI ORGANIZZAZIONE 

Autonomia, libertà, regole, per qualificare la linea politica. Trasparenza, decentramento, qualità, per definire il modello organizzativo.

(…) Il tornante della storia che sta attraversando il Paese è di quelli che lasciano il segno: occorre fare molta attenzione, la necessità di cambiare dopo i clamorosi fallimenti del passato recente ha messo in discussione l’intera organizzazione politica e sociale; in questa azione non è stato di certo risparmiato il ruolo dei corpi intermedi, di cui il sindacato è parte integrante.

In queste fasi in cui sembra che tutto cambi, occorre recuperare la propria identità, ripercorrere la propria storia, ritornare ai valori fondanti, per evitare di diventare gli agnelli sacrificali di una politica sgangherata che scarica i suoi fallimenti sulla parte tradizionalmente più debole e vulnerabile del Paese che è costituita dai lavoratori e dai pensionati.
Il sindacato ha costituito il vero antidoto alle pericolose derive della politica, prima incline agli estremismi, ora ai populismi.

(…) Il sistema scolastico, rappresenta uno spaccato fedele della società, che si riflette nella comunità scolastica, in una funzione dello Stato non delegabile ad altre istituzioni educative che ne possano rappresentare il corollario e non l’elemento essenziale.

(…) La scuola statale, quella che è presente nella Costituzione italiana, è chiamata a compiere il miracolo di trasformare i sudditi in cittadini per realizzare la società e il futuro, (..) Piero Calamandrei ci viene, nuovamente, in soccorso con i suoi insegnamenti: «per sostenere una buona scuola privata, occorre un’ottima scuola statale!»

La 107, la c.d. buona scuola, invece, ripropone un vecchio tema su cui la UIL Scuola non ha dubbi, contrariamente alla propria identità che fa del dubbio il principio del proprio pensiero laico: la scuola statale è funzione essenziale dello stato e non servizio da misurare in termini di mercato.
La scuola è una comunità educante, che si ispira ai valori laici costituzionali, non può trasformarsi in un erogatore di servizi di istruzione più o meno omologate alle mode e alle tendenze culturali e religiose, che devono trovare i loro spazi di libertà, nell’ambito dell’autonomia e l’autogoverno della scuola.

Una comunità, il cui compito è quello di offrire a tutti pari opportunità, specie in un momento di grandi cambiamenti di una società sempre più multietnica e multi religiosa ed agire sul decondizionamento di messaggi negativi provenienti da altre agenzie educative non convenzionali.
Vanno scongiurati i rischi di privatizzazione della scuola e dell’istruzione, evitare le speculazioni su un settore che deve avere la propria garanzia nel pubblico e non nel privato.

(…) La contrattazione, è il metodo migliore, più moderno, efficace ed unico per regolare i diritti e doveri dei docenti e che, insieme con dialogo ed il confronto, governa un sistema complesso e complicato come quello della scuola in cui è necessario il ruolo di intermediazione del sindacato, anche’esso moderno, indipendente e che guarda al merito come fine della propria azione, con il bagaglio culturale di valori inalienabili di cui siamo abbondantemente dotati, per rappresentare i lavoratori e gli interessi più ampi di una scuola libera e laica di cui il paese ha bisogno.

In questo quadro continueremo a svolgere la nostra azione con gli strumenti costituzionali e forti della fiducia che i lavoratori ci stanno accordando: contrattazione, confronto e dialogo.

Trasparenza, decentramento, qualita’ (…) L’organizzazione, la buona organizzazione, non è, mai, un fatto a sé, deve costituire il presupposto per qualificare, in sequenza: il pensiero, la proposta e l’azione politica. Per fare questo è necessario più sindacato di spiccata libertà e di laicità di cui questo Paese ha estremo bisogno per mantenere forti le sue radici sociali e democratiche.

E’ una strada che noi vogliamo percorrere insieme con i lavoratori, nelle scuole, tra la gente: è con questo auspicio e con questa determinazione forte e chiara che già da domani continueremo la nostra azione per la scuola, a che mantenga la sua garanzia di libertà, a cui i lavoratori, attraverso l’impegno la passione e la professionalità hanno dato e continueranno a dare il massimo. Bene. Noi li vogliamo rappresentare.

[Estratto dall’intervento finale alla conferenza di organizzazione]

“Nelle scuole, tra la gente” : LA CONFERENZA DI ORGANIZZAZIONE DELLA UIL SCUOLA A CASTELLANETA.

Nelle scuole, tra la gente

LA CONFERENZA DI ORGANIZZAZIONE DELLA UIL SCUOLA A CASTELLANETA.

LA TAVOLA ROTONDA CON CARMELO BARBAGALLO, VALERIA FEDELI, PINO TURI 

Oltre 700 Rsu, delegati, quadri sindacali, provenienti da tutta Italia, partecipano alla conferenza, che per il sindacato scuola, rappresenta l’appuntamento operativo di mid-term tra un congresso e l’altro. Un appuntamento importante di democrazia, dibattito, confronto, idee, scelte.

Nei due giorni di lavori si discute di scuola reale, quella vissuta in questi giorni dagli insegnati coinvolti nei trasferimenti, di assunzioni, le 25 mila posti che la Uil Scuola chiede per risolvere la questione degli organici, ma anche di contratto e di stipendi.

Il sistema scolastico deve essere riportato alla sua funzione quella stabilita dalla costituzione che la qualifica come funzione e non servizio – ha detto ancora Turi anticipando uno dei temi centrali della Conferenza Uil Scuola – una funzione alta che ha il compito di trasformare i sudditi in cittadini.

Ben 15mila iscritti in più dal 2013, più di 128 mila voti raccolti nelle ultime elezioni del 2015, con un valore voto per iscritto di 1,50 – sono alcuni dei dati forniti da Noemi Ranieri, segretario organizzativo della Uil Scuola nella sua relazione oggi pomeriggio.

I numeri di un sindacato scuola in buona salute, che cresce nei consensi grazie alle idee, alle proposte e alle scelte fatte in questi anni: con oltre 7mila RSU elette nelle scuole, con un incremento pari all’1,70% rispetto al 2012, e soprattutto unico sindacato confederale che ha incrementato il dato costantemente, fino al 16,04% dal 2000.

Il rapporto di lavoro non può essere deciso unilateralmente dal Governo, ma richiede una definizione condivisa, pattizia, per decidere nuove relazioni sindacali, opportunità diverse, riconoscere il lavoro, ridefinirne i carichi, le progressioni economiche: sono questi i temi con cui ridare dignità ai professionisti della scuola – ha detto ancora Ranieri.

La contrattazione è essenziale. Il dialogo è lo strumento per la soluzione condivisa ai problemi, contro chi intende cancellare i diritti contrabbandati per bonus, premi, una tantum, promesse e chimere. La contrattazione è invece il luogo dove le parti condividono percorsi che lascino la libertà ad ognuno di avvalersi del frutto del proprio lavoro, che solo l’intermediazione sindacale rende possibile.

Un milione di lavoratori della scuola chiede il rinnovo dopo anni di attesa, ormai insostenibile – è questa una delle questioni centrali sollevate nel corso degli interventi.

C’è un’emergenza retributiva che non va sottaciuta – ha ribadito Turi – né occultata con polemiche ormai datate come quella del merito. Se ne potrà parlare aprendo il contratto e mettendo le risorse aggiuntive necessarie.

salvo mavica, segretario territoriale Uil Scuola città metropolitana Catania

Turi: è emergenza retributiva, bisogna cambiare rotta

19 APRILE 2017 

Turi: è emergenza retributiva, bisogna cambiare rotta

LA RAGIONERIA DELLO STATO AMMETTE: PERSONALE DELLA SCUOLA PIÙ POVERO TRA GLI STATALI 

UIL: IL CONTRATTO È LO STRUMENTO CHIAVE. SERVONO RISORSE SPECIFICHE. 

Se la continuità didattica deve essere la bussola per fare le scelte che riguardano la scuola, occorre coerenza da parte del Governo – così Pino Turi, giunto a Castellaneta per la Conferenza di organizzazione del sindacato scuola.

La continuità didattica viene garantita – spiega Turi – innanzitutto con l’eliminazione dell’organico di fatto, che è la causa principale del balletto dei docenti tra le classi. E’ attraverso il contratto che troveremo le ulteriori regole per garantire la continuità di insegnamento. Questo a partire da un organico stabile. Senza considerare – aggiunge Turi – l’immensa mole di lavoro amministrativo che si risparmierebbe.

In questo modo, attraverso un organico stabile, da un lato si garantirebbe l’avvio dell’anno scolastico dall’altro si ridurrebbe, e di molto, la supplentite. Il perché non si è mai fatto, va addebitato alla tradizionale forma di gestione finanziaria, incardinata nel ministero nel Tesoro che non ha mai tenuto conto delle diseconomie provocate dalle scelte finanziarie che, sostanzialmente sono molto spesso state, in funzione di una malcelata diffidenza nei confronti del Miur.

Il risultato di questo modo di procedere ha determinato negli anni non solo un comparto che oggi è all’ultimi posto della scala retributiva dei pubblici dipendenti, al punto da portare la Ragioneria generale dello Stato a definire, quello della scuola, il ‘comparto povero’. Sul versante della qualità dell’istruzione l’effetto è quello di scaricate sul personale, sugli alunni e sulle famiglie, scelte dettate da criteri di risparmio. Forse è arrivato il momento di cambiare strada, magari chiamandola riforma.

Passaggio da ambito a scuola Siglata l’ipotesi di contratto integrativo La scheda di analisi della Uil Scuola

MOBILITA’ DOCENTI | 2017 – 2018

Passaggio da ambito a scuola Siglata l’ipotesi di contratto integrativo. La scheda di analisi della Uil Scuola

L’intesa tiene conto dell’accordo politico del 29 dicembre? Sì, l’intesa, in coerenza con l’accordo politico del 29 dicembre, modifica i contenuti dei commi 79-82 della legge 107/15, sottraendo tale materia alla discrezionalità dei dirigenti scolastici.
Chi deciderà allora sul passaggio dei docenti dall’ambito alla scuola? Ai fini del passaggio sarà centrale il ruolo del collegio docenti che dovrà, in stretta correlazione con il PTOF approvato, deliberare in merito alla proposta che farà il DS in merito all’individuazione dei requisiti culturali e professionali utili ai fini della migliore realizzazione del PTOF stesso.

Quali potranno essere i requisiti? I requisiti non potranno essere stabiliti in modo autonomo dalle singole scuole, ma individuati dalle stesse all’interno dell’elenco allegato all’accordo che comprende 18 requisiti totali, suddivisi in 8 titoli culturali e 10 esperienze professionali. Il DS, una volta definito l’organico dell’autonomia della propria scuola ed una volta quantificati i posti che sono vacanti, convoca il collegio docenti per discutere, concordare e “deliberare” in merito ai requisiti da indicare nell’avviso.
Che tempi ci dovranno essere per tale procedura? Detta procedura dovrà essere effettuata entro una data unica per tutte le scuole stabilita a livello centrale dal Miur.
Quanti dovranno essere i requisiti?
La scuola potrà indicare fino ad un massimo di 6 requisiti.

Continua lettura del documento completo

Passaggio da ambito a scuola – scheda Uil Scuola

 

 

Firmato il contratto sulla mobilità congiuntamente al passaggio da ambito a scuola: Le domande docenti dal 13 aprile al 6 maggio. ATA dal 4 maggio al 24 maggio.

12 APRILE 2017

Firmato il contratto sulla mobilità congiuntamente al passaggio da ambito a scuola

Le domande docenti dal 13 aprile al 6 maggio. ATA dal 4 maggio al 24 maggio.

Sottoscritto in via definitiva il contratto integrativo sulla mobilità del personale scolastico per l’anno scolastico 2017/2018. La firma è arrivata quasi a mezzanotte dell’11 aprile, dopo aver definito i tempi e le modalità con cui si procederà all’attribuzione della scuola ai docenti titolari di ambito. A tal fine sarà il collegio dei docenti a deliberare, attingendoli da una tabella nazionale, i requisiti professionali richiesti in coerenza con il Ptof di istituto.
>>> Nel link la nota dei sindacati scuola

Con questo accordo si limita ogni discrezionalità del dirigente scolastico che dovrà attenersi alla delibera del collegio docenti. Limitato al minimo il numero dei requisiti. Pino Turi, Pasquale Proietti e Giuseppe D’Aprile hanno preso parte alla riunione.
>>> Nel link la scheda di sintesi del contratto firmato

salvo mavica, segretario generale territoriale Uil Scuola città metropolitana Catania

Comunicato stampa

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UIL  Segreteria territoriale CATANIA
 

11/04/2017                                              Comunicato stampa

Gli uffici del Caf Uil di Catania sono ora a portata di … mouse. E non solo. Per la compilazione professionale dei modelli 730 e Unico, Isee, Red e Invciv-Invalidità civile,  oltre che dei contratti di locazione e colf/badanti, è possibile infatti avviare la pratica contattando via mail gli uffici del Centro di Assistenza Fiscale all’indirizzo prenotazione@cafuilcatania.it, oppure telefonando allo 095/7152580 o, ancora, cliccando su “prenotazione servizi caf” nella pagina Internet www.uilcatania.it. Negli uffici Caf Uil in via Sangiuliano 365 a Catania e nelle altri sedi del Sindacato dei Cittadini, intanto, sono entrati in funzione gli sportelli virtuali con Riscossione Sicilia per rispondere tempestivamente a ogni domanda  su ruoli, conto fiscale, definizione agevolata e programmare eventuali incontri nella sede di Riscossione. 

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IL CDM HA APPROVATO GLI 8 DECRETI ATTUATIVI DI CUI ALLA DELEGA DELLA L.107. Per capirci la famigerata delega in bianco auto autorizzata.

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Via libera del Consiglio dei ministri ai decreti attuativi della legge107. Turi: la nostra valutazione è legata alle ricadute sulle persone Uil: le materie oggetto di contrattazione vanno riportate al contratto di lavoro.

Il Consiglio dei ministri ha approvato stamani in via definitiva gli otto decreti attuativi della legge 107, modificati rispetto alla loro prima scrittura, sulla base dei pareri espressi dalle Commissioni Cultura e Istruzione,  di Camera e Senato.

La complessità della materia avrebbe meritato un tempo maggiore, per cui il nostro parere sulle deleghe non può che essere rinviato al momento in cui potremo leggere i testi definitivi.

Resta il fondato dubbio che si ripeta l’errore della legge 107 che sostanzialmente ha risentito della mancanza di un dibattito con la categoria e più in generale nel mondo della scuola. Quello che abbiamo visto è un bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto a seconda della delega presa in considerazione. Ciò che valuteremo sono le conseguenze concrete dell’impianto delle deleghe sulla comunità scolastica e le ricadute sul personale, in termini di diritti e doveri di natura contrattuale. Su questo punto abbiamo un orizzonte chiaro: vale l’accordo Governo – sindacati del 30 novembre, che troverà piena attuazione con l’approvazione del nuovo testo unico. Questo significa che le materie oggetto di contrattazione vanno escluse dal sistema delle deleghe.

Ad oggi riscontriamo che,  dopo il confronto lungo ed estenuante,  avuto martedì scorso nella riunione con il sottosegretario Vito De Filippo (per la Uil Scuola hanno partecipato alla riunione Pino Turi, Noemi Ranieri, Giuseppe D’Aprile, Angelo Luongo) che parte dei rilievi e delle proposte da noi illustrate nelle Commissioni di Camera e Senato sono state assunte.

In particolare, le deleghe che hanno una diretta ricaduta sul personale:

-quella sulla formazione iniziale che ha in sé la fase transitoria che sembra dare risposte in termini di prospettive positive per le migliaia di precari rimasti fuori dalla legge 107.

– altrettanto positiva appare la delega sulle scuole Italiane all’estero per le quali sembrano risolti molti dei problemi sollevati.

Rimangono molte perplessità in relazione alle deleghe che non sembrano, dare risposte esaustive per rendere esigibili i diritti degli alunne e delle famiglie, in particolare restano le preoccupazioni che tali incertezze ricadano negativamente anche sui ragazzi con disabilità.

Resta la forte ambiguità, senza che vi siano motivazioni concrete nel voler sostituire l’abilitazione all’insegnamento con un titolo di specializzazione. Ciò oltre a creare confusione e contenzioso, appare di dubbia costituzionalità.

Non sembrano risolte le sovrapposizioni di  competenze tra i vari enti istituzionali rispetto all’inclusione, alla delega 0-6, al diritto allo studio, all’istruzione professionale.

Sovrapposizioni, in un latente conflitto di interessi istituzionali, che di fatto non rendono esigibile ciò che declamano nelle premesse di ogni singola delega.

Sono provvedimenti legislativi che invece di chiarire le varie competenze, rischiano di complicarle, lasciando poi, alle singole scuole,  il  compito di garantire i diritti degli studenti e delle famiglie, senza le dovute risorse professionali e finanziarie.

Le risorse messe a disposizione, sia pure aggiuntive e in controtendenza rispetto alla stessa 107 che mirava, invece, ad un risparmio finanziario, non sono sufficienti a dare le risposte a tutte le questioni oggetto delle deleghe.

Sarebbe stato, forse, più utile concentrare le poche risorse su una o due delle deleghe in discussione e dare soluzione definitiva a problemi che si trascinano da anni, piuttosto che disperderle in tanti rivoli, con il risultato di tanti interventi che non risolvendo le questioni poste, lasciano tutti con l’amaro in bocca.

Ancora una volta lo strumento legislativo si dimostra incapace di risolvere i problemi complessi che riguardano le persone. Il  mondo della scuola, che ne è uno spaccato, è la riprova di ciò.

Nel dettaglio:

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Va evitato un nuovo strappo con il mondo della scuola
. Chieste sostanziali modifiche alle deleghe della Legge 107


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I sindacati scuola: su organici, assunzioni e mobilità
ci aspettiamo coerenza rispetto agli impegni presi dal  Governo
Va evitato un nuovo strappo con il mondo della scuola
. Chieste sostanziali modifiche alle deleghe della Legge 107
I sindacati scuola: su organici, assunzioni e mobilità
.

Si è concluso nella tarda serata del 4 aprile il confronto tra sindacati scuola e il sottosegretario  Vito De Filippo sulle deleghe della legge 107/2015.  Il Miur ha sottoposto il testo di sette degli otto schemi di delega (esclusa la valutazione) modificati sulla base dei pareri espressi dalle Commissioni Cultura di Camera e Senato.

Il confronto si è svolto in tempi ristrettissimi, tali da rendere assai complicato approfondire temi complessi come quelli trattati dalle deleghe. Il governo non è stato in grado di assicurare, nell’esercizio della delega, il giusto livello di coinvolgimento su materie che per loro natura avrebbero richiesto una discussione ampia nel mondo della scuola.  La possibilità di rimediare in fase applicativa a molte delle criticità della legge 107, ampiamente rappresentate nelle audizioni parlamentari e ribadite nel corso dell’incontro al MIUR, è risultata pertanto in  gran parte compromessa.

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. Chieste sostanziali modifiche alle deleghe della Legge 107
”

UILSCUOLA, Pino Turi: pronti alla mobilitazione per uscire da un’impasse insostenibile

Mentre si plaude all’inclusività del sistema di istruzione italiano, cresce il disagio nelle scuole20150505_095734

Turi: pronti alla mobilitazione per uscire da un’impasse insostenibile
UIL: sugli organici si gioca la partita del rilancio.   Una inaccettabile mutazione genetica della scuola italiana che sta vivendo un periodo di profondo disagio dovuto ad una riforma sbagliata – così il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi oggi a Fiuggi nel corso dell’Esecutivo nazionale.

Sugli organici si gioca la partita del rilancio – si legge nel documento approvato – solo la trasformazione dei 25.000 posti dall’organico di fatto a quello di diritto potrà dare i risultati attesi di sostanziale rilancio del sistema. E’ attraverso la determinazione dell’organico che si potrà rimediare agli errori dovuti alla mancanza di un progetto di fattibilità e dare risposte sia in termini di riduzione del precariato sia di riconoscimento agli alunni di una vera continuità didattica.

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ASSUNZIONI IN RUOLO POSSIBILI. Bisogna partire dagli organici allentando e recuperando tutte le restrizioni dell’ultimo decennio. Altrimenti scuola in panne.

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Pino Turi, Segretario generale nazionale Uil Scuola

Per il ministro Fedeli possibili 25 mila assunzioni. Ma il Mef temporeggia e non decide. 
Turi: indispensabile partire dagli organici
. Risposte concrete per superare le ingiustizie della legge e gli errori dell’algoritmo.
 
C’è un’aria di attesa che non ci piace:  troppi silenzi e rinvii a cui non ci rassegniamo.
In un paese in cui la politica è ferma, forse  in attesa di capire come si potrà evolversi, ogni attività è in balia di scelte tecniche. Il contratto sulla mobilità è frenato da estenuanti e anacronistiche procedure tecniche di autorizzazione.  Gli organici non sono ancora definiti, per gli stessi motivi. L’accordo per i passaggi da ambito a scuole  è sospeso, in attesa di sciogliere gli ultimi nodi. Le deleghe, ancora aperte, devono essere definite. Il contratto di lavoro ancora bloccato.

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UIL-UIL FPL-UIL FPL MEDICI COMUNICATO STAMPA

01   RILANCIAMO il comunicato stampa diramato dalla UIL-UIL FPL-UIL FPL MEDICI, poiché anche noi della Uil Scuola ravvisiamo la gravità della questione sanità, l’insussistenza di piani di riordino che alla base di tutto non mettono LA SALUTE DEI CITTADINI ma semplici esercitazioni “Bocconiane” di economia dei risparmi, a dir loro, ma che alla fine finisce che per cambiare tutto non cambia niente, anzi mi correggo, qualcosa  cambia, in peggio, sulla pelle dei cittadini più indifesi. Al solito, la politica del dire e non quella del fare. Mi chiedo, riusciremo mai a sollevare la testa? a fare sentire le giuste ragioni? Ad esigere efficacia ed efficienza da parte di chi gestisce potere ed ha in mano le sorti del popolo sovrano?

salvo mavica, segretario UILSCUOLA Catania

30.03.2017 Comunicato stampa

“Per le organizzazioni sindacali, la rete ospedaliera regionale presentata dall’assessore Baldo Gucciardi costituisce un “inedito”. Diversa rispetto al piano discusso in questi mesi. Serve un confronto, anche in vista della presentazione del testo al Ministero della Salute che è stato annunciato per il 4 aprile. Ad ogni modo, confronto o no, Uil Fpl e Uil Fpl Medici ritengono prioritari, imprescindibili, la stabilizzazione dei troppi precari e l’avvio dei concorsi per colmare le evidenti lacune di organico”. Lo affermano i segretari di Uil Fpl Sicilia, Enzo Tango, e Uil Fpl Medici Sicilia, Fortunato Parisi, che aggiungono: “Prendiamo atto della nuova formulazione di rete ospedaliera e ribadiamo la necessità di un passaggio propedeutico con le organizzazioni sindacali per verificare le variazioni apportate. Adesso, comunque, venga assicurata la possibilità di apportare modifiche che si rendessero necessarie per garantire la funzionalità del sistema sanitario siciliano e la presenza di unità operative indispensabili nel territorio”.

Consulenza in pillole….il lavoro occasionale

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Per dare seguito a numerose richieste di informazioni e chiarimenti per quanto concerne la regolamentazione del lavoro occasionale da parte dei pubblici dipendenti in genere e dei docenti nonché trattamento economico e fiscale.  Rassegna di notizie utili collazionate a chi di interesse. Approfondimenti e consulenze professionale specifica, gratuita, a favore degli iscritti alla Uil Scuola presso le sedi territoriali. Per prenotazioni appuntamenti e/o quesiti: catania@uilscuola.it

  1. Insegnamento privato supplementare;  
  2. Prestazioni accessorie rese da pubblici dipendenti;
  3. tabella riassuntiva.                                                                                                            I

insegnamento privato supplementare

Come suggerisce la norma in esame, l’attivita` d’insegnamento oggetto di lavoro accessorio non puo` essere svolta a favore di scuole o istituti privati, dal momento che le stesse si pongono quale via parallela e non supplementare al ciclo di studi ordinario. Ne ́, a parere degli scriventi, sarebbe plausibile una prestazione resa a favore di istituti che si occupano del recupero anni scolastici e di preparazione di esami universitari, in quanto implicherebbe comunque il pieno inserimento del prestatore nel ciclo produttivo di una impresa. Pertanto, l’attivita` d’insegnamento di cui si tratta, puo` essere svolta s`ı da qualsiasi soggetto, ma sempre a favore di persone fisiche, in chiave di ausilio o integrazione di un ordinario ciclo di studi. Tale interpretazione, e` perfettamente in linea con quanto affermato dal Ministero del lavoro nell’interpello n. 40/ 2010, che ha riconosciuto l’accesso a tale tipologia di lavoro alle scuole materne private solo nelle ipotesi in cui il prestatore sia uno di quei soggetti cc.dd. a rischio di esclusione sociale e sempre che vi siano i necessari titoli abilitativi. A contrario, si e` pertanto, escluso il ricorso al lavoro accessorio in virtu` della mera attivita` d’insegnamento.

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Le convenzioni che la UIL Scuola ha stipulato per Voi

Convenzioni

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Convenzioni Sconti iscritti UIL-SCUOLA

Si comunica che per tutti gli iscritti UIL ( previa presentazione tessera iscrizione al

Sindacato) sono state attivate le seguenti convenzioni:

Punti Vendita “PROFUMIA” – sconto del 5%:

“ACI” Automobile Club Catania

Tessera Euro 56,00 anziché Euro 69,00

“Centro Auto” di Pruiti Giuseppe – sconto del 10%

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OCSE: PINO TURI SEGRETARIO NAZIONALE UIL SCUOLA: Scuola è funzione strategica dello Stato. Occorre correggere errori della Legge del Governo

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Per l’Ocse ora siamo noi quelli bravi. La bella pagella della scuola italiana.

UIL : l’istruzione non è una merce, è funzione strategica dello Stato Turi: ora con le deleghe in discussione si possono introdurre correttivi importanti per correggere gli errori della legge del Governo

Il sistema delle scuole statali italiane, che si vorrebbe smantellare, funziona: a dircelo è l’Ocse. La scuola comunità riduce le disuguaglianze e conseguentemente le sacche di povertà.

Quella tratteggiata dall’Ocse è una scuola che svolge il suo compito – commenta il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi –  ingiustamente e ripetutamente denigrata,  che indica la strada per orientare le scelte politiche nazionali  in un senso preciso, in controtendenza rispetto ad una società sofferente di individualismo che vorrebbe una scuola a sua immagine, quella del mercato, del profitto, della competizione.

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