06 MAGGIO 2016
Svolgimento delle prove scritte per la scuola dell’infanzia e la scuola primaria: le prove fissate per il 30 e 31 maggio 2016 su tutto il territorio nazionale nel turno del mattino.
(Avviso del 6 maggio 2016)
(Avviso del 6 maggio 2016)
Flc Cgil, Cisl Scuola, UIl Scuola, Snals hanno proclamato uno sciopero che coinvolgerà tutto il personale della scuola (docente, educativo, ATA e dirigente) per l’intera giornata di venerdì 20 maggio 2016.
Motivazioni e obiettivi dello sciopero saranno illustrati in modo dettagliato nel corso di una conferenza stampa che si terrà mercoledì 11 maggio p.v. alle ore 10,30 presso l’Hotel Nazionale di piazza Monte Citorio 131 a Roma. Al termine della conferenza stampa vi sarà anche la consegna al Governo delle firme raccolte sulla petizione sottoscritta nelle settimane scorse in tutte le scuole italiane, un testo che evidenzia le diverse emergenze su cui da mesi i lavoratori e i sindacati sono mobilitati.
Comune a tutto il personale del comparto è la richiesta di vedere rinnovato un contratto fermo da parecchi anni. Per tutti si rivendicano percorsi di valorizzazione professionale e una sburocratizzazione del lavoro, nella prospettiva di un consolidato patto educativo tra scuola, famiglie e comunità sociale sostenuto anche da una forte e mirata politica di investimenti. Si rivendica inoltre la stabilizzazione dei tanti precari cui né il piano straordinario di assunzioni né le procedure concorsuali in atto hanno dato risposta.
Tra le questioni riguardanti in modo più specifico il personale ATA la mobilitazione sostiene la richiesta di una diversa politica degli organici, l’istituzione di un organico funzionale di istituto; la cancellazione delle disposizioni che impediscono di sostituire gli assenti e lo sblocco del turn over; l’introduzione della figura dell’assistente tecnico anche nelle scuole del primo ciclo; il bando dei concorsi per i Direttore dei Servizi Amministrativi; la ripresa dei processi di mobilità professionale interna; la fine delle ricorrenti disfunzioni del sistema informativo.
Per i docenti la mobilitazione è volta a rivendicare, anche ai fini di una piena salvaguardia della libertà di insegnamento, criteri trasparenti e oggettivi – definiti contrattualmente – per l’assegnazione alle scuole, una gestione partecipata e contrattata delle procedure di valorizzazione professionale, rifiutando una gestione verticistica del cosiddetto bonus, il sostegno e la promozione della collegialità come modello che può favorire la miglior qualità nella programmazione e nella gestione dell’offerta formativa. Tutto ciò in continuità con le azioni fin qui svolte per rimediare agli aspetti più dannosi della legge 107.
Per i dirigenti scolastici, oltre all’esigenza di un riallineamento retributivo rispetto al resto della dirigenza pubblica, si rivendica il superamento delle assurde differenze nel trattamento economico legate alle diverse modalità di reclutamento, la fine del sistematico ricorso alle reggenze, l’eliminazione di responsabilità improprie, il ripristino delle risorse per i contratti regionali sul salario accessorio, la riconduzione alla contrattazione della mobilità e dei conferimenti di incarico.
Nel corso della conferenza stampa forniremo ulteriori approfondimenti e materiale informativo sugli obiettivi della giornata di sciopero e sulle modalità con cui si svolgeranno, nella stessa giornata, iniziative su tutto il territorio nazionale.
FLC CGIL Domenico Pantaleo | CISL SCUOLA Maddalena Gissi | UIL SCUOLA Giuseppe Turi | SNALS CONFSAL Marco Paolo Nigi |
UIL: L’ESIGENZA DI RIDARE DIGNITÀ AL CONFRONTO E ALLA CONTRATTAZIONE VIENE NUOVAMENTE CONFERMATA DAI FATTI.
Il ministro in quattro mesi di tempo, segnalazioni verbali, richieste e solleciti dei sindacati, sentenze di condanna dei giudici emana un decreto su cui sarebbe bastato ascoltarci da subito.
Intanto la magistratura riconosce anche il diritto a non reiterare la formazione dell’anno di prova per chi l’ha già effettuato una volta nella carriera.
Per la UIL si devono fermare i motori e si deve riaprire il confronto per arginare la cattiva gestione che peggiora gli errori della legge 107.
Il decreto 290 del 2 maggio 2016 riconosce ai docenti assunti nelle fasi B e C il diritto ad espletare l’anno di prova e formazione.
Destinatari
Sono i docenti neoassunti che:
Assegnazione dei tutor
In base a iniziative progettuali, didattiche e metodologiche dell’area di utilizzo dei docenti.
Durata dei percorsi
Resta di 50 ore, articolata in attività frontali, e-learning, in laboratorio e in presenza con il tutor.
Cosa fa l’amministrazione scolastica territoriale
Rimodula i corsi già avviati per favorire l’accoglienza dei nuovi ammessi
Cosa fa la scuola di servizio
Cosa fa la scuola di titolarità
Il dirigente scolastico, sulla base degli elementi forniti, emana il provvedimento di conferma/disconferma in ruolo. In caso di mancata conferma il docente può ripetere l’anno di prova e formazione.
Come va calcolato il servizio
Il numero dei giorni di servizio (previsto di 180 e 120 giorni) va riproporzionato rispetto alla data di presa di servizio
Le procedure di attribuzione del bonus che ha natura di salario accessorio, non devono essere confuse con quelle di valutazione dei docenti; la prima, fonte di enormi contestazioni resta nell’ambito della 107; la valutazione dei docenti, cosa ben diversa ed argomento delicato va ricondotta nella sede contrattuale per correggere gli errori ed eliminare la confusione indotta dalla legge; con questaprocedura non si riconoscono ai docenti le molteplici e diverse professionalità, svilite da trattamenti economici troppo bassi, che si intende nascondere sotto goffi tentativi di valorizzazione del merito.
Solo una adeguata sede pattizia può intervenire in maniera equilibrata sulla materia come già accaduto con la commissione per l’articolo 22 nel 2004.
Dalla presentazione dei documenti del MIUR sulla costituzione dei comitati di valutazione e sulle loro attività sono emerse tante criticità su cui la UIL ha espresso la propria netta contrarietà. L’identificazione nominativa dei componenti del comitato di valutazione, non fornisce alcun elemento di sistema, la rilevazione parte in modo asimmetrico rispetto a finalità ed obiettivi che dovranno essere riallineati dal comitato tecnico nazionale.
Occorre rilevare che i documenti sono già pubblicati e trasmessi alle scuole.
E’ certo che un confronto più aperto avrebbe evitato errori grossolani. A che serve, ci chiediamo, ai fini della rilevazione conoscere i nomi dei componenti invece che la loro professionalità? Anzianità di servizio, titolarità, esperienza pregressa, formazione specifica e quant’altro. A cosa rileva il tipo di comunicazione usata per le motivazioni di attribuzione del bonus? Il monitoraggio non deve aumentare la già lunga pletora delle complicazioni burocratiche né confondere ancor più le idee.
Le modifiche alla tempistica già definita per la elaborazione delle procedure di autovalutazione, il RAV, ed i suoi aggiornamenti, i piani di miglioramento, il bilancio sociale hanno l’effetto di far coincidere impropriamente il bonus con la valutazione delle persone.
Il bonus e la chiamata diretta dagli ambiti sono effetti, tra i più nefasti della legge 107, che vanno cambiati. I numerosi errori presenti, ormai anche riconosciuti, meritano una pausa di riflessione per evitare che la legge si strasformi nella tomba dell’autonomia invece che nella sua valorizzazione.
Presa d’atto del Dimensionamento della rete scolastica della Sicilia per l’a.s.2016/17, disposto dall’Assessore dell’Istruzione e della Formazione Professionale della Regione Siciliana. DDG USR Sicilia prot.7451 del 3/5/2016.
Definizione delle Catene di prossimità tra gli ambiti territoriali sub provinciali di ciascuna provincia della Sicilia, individuati ai sensi della Legge 107/2015.
Allegati:
| [Decreto Ambiti Catene prossimità] | 439 kB | |
| [All.A. Decr.7007 del 22.4.16 CATENE-VICINIORITA-SICILIA] | 8 kB |
E’ stata anticipata al 20 maggio la data di effettuazione dello sciopero annunciato nel corso della manifestazione del 28 aprile in piazza Montecitorio e che coinvolgerà, per l’intera giornata, tutto il personale della scuola (docenti, personale ATA dirigenti). Lo hanno deciso questa mattina i segretari di FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS Confsal; la scelta ha tenuto conto che il 23 maggio si ricorderà in tutta Italia il tragico evento della strage di Capaci e che saranno numerose le iniziative di commemorazione promosse nelle nostre scuole. Le motivazioni dello sciopero, legate al mancato avvio delle trattative per il rinnovo del contratto e alle numerose emergenze del settore, soprattutto quelle legate all’applicazione della legge 107, saranno illustrate in modo dettagliato in una conferenza stampa che i sindacati convocheranno nei prossimi giorni.
Pubblicazione provvedimento rideterminazione contingente, delle graduatorie provinciali e dell’Atto unilaterale del Direttore dell’USR per la Sicilia
Uil: bisogna evitare di indebolire l’autorevolezza degli insegnanti e della scuola. Riprendere il dialogo per risolvere i problemi

Quello di oggi non è un muro contro muro con il Governo. Abbiamo migliaia di firme di persone che a scuola lavorano ogni giorno e che vogliono trovare soluzioni concrete ai limiti di fattibilità dei provvedimenti attuativi della legge 107. Soluzioni diffuse e condivise così come è stato fatto per il contratto sulla mobilità.
Quel che ancora non si è voluto capire è che la contrattazione, contrariamente a ciò che si vuole fare credere, è il sistema più moderno ed innovativo di relazioni sindacali.
Il contratto è uno strumento flessibile: si decide e poi si può cambiare. Un contratto ha una scadenza e si può sempre correggere – ha detto Pino Turi, segretario generale della Uil Scuola, dal palco allestito a Piazza Montecitorio, nel corso della manifestazione della scuola organizzata dai sindacati scuola oggi a Roma
Cambiare una legge è più difficile: l’iter è lungo e risente delle maggioranze di Governo e delle valutazioni emotive del momento.
Avere timore di contrattare è un sintomo di debolezza – ha aggiunto Turi , mettendo in luce la situazione in cui operano le istituzioni pubbliche, l’Economia, la Funzione pubblica, la Corte dei Conti, il MIUR che non si fidano le une delle altre.
Dare ai dirigenti scolastici poteri impropri equivale a farne una autorità salariale, di scelta dei docenti, e persino dell’offerta formativa.
Una scelta che va a discapito dell’autorevolezza della funzione docente, che limita la libertà e che crea un condizionamento indiretto (neanche troppo) legato alla valutazione dei dirigenti stessi.
Un modello gerarchico che soffocherà un sistema in cui la piramide andrebbe rovesciata per liberare risorse ed evitare la burocratizzazione e più in generale l’influenza della politica più propensa a valutare atti e procedure che gli effetti didattici ed educativi della scuola dell’autonomia che si trasformerebbe in un grande ufficio pubblico dove si trattano pratiche, numeri, tabelle, senza tenere nella giusta considerazione le persone: persona è l’alunno, persona è il docente, persona è il personale Ata. Considerare questo fattore, significa valutare ogni funzione educatrice.
Sono le ragioni di fondo che ci fanno riconfermare il giudizio negativo della legge 107. Un pasticcio che merita un’attenta riflessione da parte di tutte le persone che hanno a cuore le sorti della scuola e di conseguenza del paese.
A supporto della mobilitazione e dello sciopero generale del 23 maggio per chiedere con forza l’apertura delle trattative sindacali, oggi stiamo contando tantissime firme, che testimoniano la grande fiducia che i lavoratori ripongono nel sindacato e nella sua azione, e che consegneremo al Governo a supporto delle nostre richieste di giustizia, di equità per tutto il personale, dirigente, docente, ATA, di ruolo e precario.
Domani, 28 aprile, ancora una volta insieme FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola e Snals Confsal scenderanno in piazza, insieme a docenti, ATA e dirigenti provenienti da tutta Italia, per raccontare la loro idea di scuola: una #scuolavera, fatta di partecipazione, collegialità, autonomia e contrattazione, una scuola che valorizza tutte le professionalità e ascolta i bisogni di tutto il personale che vi lavora ogni giorno. Nel corso del presidio interverranno i segretari generali delle quattro organizzazioni sindacali promotrici e alcuni rappresentanti eletti nelle RSU e delegati di istituto, la voce della scuola vera.
“E’ il nostro lavoro che fa la scuola”, così si apre la petizione con la quale i sindacati uniti hanno lanciato una nuova fase di mobilitazione; una petizione che nelle scorse settimane è stata sottoscritta in tutte le scuole da tantissime lavoratrici e tantissimi lavoratori.
Contratto, stabilità del lavoro, qualità dell’apprendimento, partecipazione democratica: questi, e molti altri, i punti essenziali contenuti nella petizione con la quale i sindacati pongono al centro dell’attenzione il personale della scuola nella sua unitarietà e complessità, proponendolo come il vero protagonista attivo ed essenziale di processi di innovazione, chiedendo un riconoscimento adeguato dell’impegno e della professionalità spesi ogni giorno per assicurare a studenti e famiglie la migliore qualità dell’azione educativa.
FLC CGIL Domenico Pantaleo | CISL SCUOLA Maddalena Gissi | UIL SCUOLA Pino Turi | SNALS CONFSAL Marco Paolo Nigi |
D.D.G. n. 105,106 e 107 del 23.02.2016 – Concorsi per titoli ed esami finalizzati al reclutamento del personale docente per i posti comuni dell’organico dell’autonomia nelle scuole dell’infanzia, primaria, secondaria di I e II grado, nonché del personale docente per il sostegno agli alunni con disabilità –
Avviso relativo alle prove scritte per le classi di concorso che si svolgeranno dal 9 maggio 2016 al 26 maggio 2016.
Istruzioni e modalità organizzative ed operative per lo svolgimento degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria di secondo grado nelle scuole statali e paritarie – Anno scolastico 2015/2016.
Pubblicazione Ordinanza ministeriale n. 252 del 19/04/2016
Incarichi di presidenza nelle scuole primarie e secondarie di I grado, nelle scuole secondarie di II grado e negli istituti educativi per l’a.s. 2016/2017.
Pubblicazione direttiva n. 254 del 19 aprile 2016

Il 28 aprile 2016 alle ore 10 è fissato l’appuntamento che il mondo della scuola si è dato, attraverso le RSU elette nelle liste di Flc-Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals, a Piazza Montecitorio per rappresentare il dissenso sulle tante scelte sbagliate della legge 107 e per chiedere il rinnovo contrattuale. La manifestazione conclude una fase di coinvolgimento dei lavoratori nella petizione “E’ il nostro lavoro che fa la scuola”.
La voce sarà quella delle RSU e dei segretari generali dei sindacati scuola promotori, per definire ulteriori e più incisive azioni per rivendicare il rinnovo del CCNL che ridia dignità al personale, che cancelli la scelta diretta del dirigente dagli ambiti territoriali, il bonus professionale dei docenti, valorizzi i rapporti con gli organi collegiali e riconosca l’autonomia della scuola e le specificità professionali del personale tutto.
Per sostenere con il tuo impegno questo percorso:
>>> firma la petizione
>>> coinvolgi un collega
>>> condividi la locandina
NELLE SCUOLE GIRANO QUESTIONARI ANONIMI PER INDIVIDUARE GLI INSEGNANTI DA PREMIARE
La scuola non è un reality. Non siamo in un talent in cui si vota in base al gradimento personale. Vince chi ha più voti. Si metta fine a questo modo di procedere offensivo e improvvisato – è il monito del segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi, che punta il dito sul modo di procedere in merito alla questione aperta dell’assegnazione del bonus agli insegnanti.
Accade infatti che, per il ‘progetto della qualità’ di una scuola – spiega Turi – entra nella scuola come se fosse un prodotto – del quale al pari di prodotti commerciali, fosse necessario verificare il gradimento dei clienti, cosi da inviare ai genitori la richiesta di partecipare ad una ‘elezione, con garanzia di anonimato’.
Un modo di procedere che non ha uguali: vota il tuo prof preferito. Con voto anonimo.
Alla peggior modalità di sondaggio si unisce il massimo di parzialità di giudizio, coerente solo nella definizione di bonus.
La circolare inviata alle scuole, non fa altro che avallare la confusione, facendo riferimento ad un generico “coinvolgimento della comunità scolastica nel suo complesso”.
Non è questo il modo di realizzare la valutazione, è solo un modo per indebolire l’autorevolezza dei docenti e della scuola in generale: è un modo sbagliato e i fatti lo stanno dimostrando.
C’era una volta la libertà di insegnamento e la scuola della Costituzione, quella libera, laica, inclusiva.
La vogliamo ancora – mette in chiaro Turi – chiediamo al Governo di “cambiare verso” e fermare questo modo di procedere.
Il testo della circolare nel link: “Si comunica che in occasione dell’incontro scuola-famiglia in ogni plesso sarà allestito un seggio elettorale per cui si invitano i genitori a scegliere uno o più docenti (massimo 3) che si sono distinti in modo particolare. La scheda da compilare è anonima.”
La circolare pubblicata ieri sul bonus per la valorizzazione professionale dei docenti delude le aspettative suscitate dal confronto svoltosi nelle scorse settimane al MIUR, di vedere richiamata esplicitamente l’esigenza di una gestione delle procedure in termini partecipati nell’ambito della comunità scolastica, nel segno di una diffusa corresponsabilità degli organi professionali e partecipativi in essa operanti. Al riguardo, infatti, la nota accenna solo genericamente all’opportunità di attivare “un coinvolgimento della comunità scolastica nel suo complesso”, come corretta premessa all’esercizio delle prerogative del dirigente.
In tal modo la circolare, lungi dal definire utili indirizzi di orientamento e supporto all’azione delle scuole autonome, finisce per scaricare ancora una volta sui dirigenti ogni responsabilità rispetto a norme contraddittorie e di difficile applicazione.
Resta il nostro dissenso, nonché il fondato dubbio che siano viziate sotto il profilo della legittimità, oltre che dell’opportunità, sulle interpretazioni normative circa la composizione e il funzionamento dei Comitati di Valutazione. In particolare, dalla lettura fornita dalla circolare, si potrebbero avere pronunciamenti in materia di valorizzazione professionale assunti da soggetti non dotati di specifica competenza o addirittura definiti in assenza dei rappresentanti del personale docente.
Per parte nostra ribadiamo che la natura del bonus, che è la stessa legge 107 a definire come retribuzione accessoria, rende illegittima l’esclusione di un passaggio negoziale nell’ambito della procedura preliminare alla sua erogazione, per cui c’è ora da augurarsi che il richiamato “coinvolgimento della comunità scolastica” si traduca nei fatti in una valorizzazione di tutte le sedi in cui si esprime la partecipazione delle diverse componenti della comunità stessa, ivi comprese le Rsu deputate allo svolgimento delle relazioni sindacali. Un modello di comportamento da sempre indicato anche da gran parte della dirigenza scolastica, attenta e sensibile alle ragioni di una scuola la cui miglior qualità si fonda su pratiche di partecipazione e di condivisa assunzione di responsabilità.
Atteggiamenti diversi non farebbero che alimentare un clima controproducente di tensione, col rischio di rendere inevitabile la via del conflitto e del contenzioso, un esito che attraverso il confronto abbiamo cercato di prevenire ed evitare e di cui il MIUR, per l’atteggiamento assunto, porterebbe per intero ogni responsabilità.
Roma, 20 aprile 2016
FLC CGIL Domenico Pantaleo | CISL SCUOLA Maddalena Gissi | UIL SCUOLA Giuseppe Turi | SNALS CONFSAL Marco Paolo Nigi |