TRASFERIMENTI DEL PERSONALE: AVVIATO IL NEGOZIATO CONTRATTUALE – Turi: ora c’è una finestra di dialogo

29 GENNAIO 2016

Turi: ora c’è una finestra di dialogo

TRASFERIMENTI DEL PERSONALE: AVVIATO IL NEGOZIATO CONTRATTUALE

SCHEDA UIL: L’accordo piega la rigidità della legge rispetto ai diritti e alle aspettative dei docenti che hanno già una sede di titolarità nella singola scuola e con questo accordo la manterranno.

L’intesa ha permesso di aprire una finestra di dialogo con il ministero per mettere a punto un contratto che offra più diritti a tutto il personale – questo uno dei passaggi della relazione di Pino Turi durante l’Esecutivo Uil Scuola che si è svolto questa mattina a Roma che ha approvato l’accordo sottoscritto nei giorni scorsi.

L’elemento che caratterizza questa intesa è l’aver piegato la rigidità della legge rispetto ai diritti e alle aspettative dei docenti che hanno già una sede di titolarità nella singola scuola e con questo accordo la manterranno così come elementi più favorevoli sono stati riconosciuti anche ai docenti neo immessi in ruolo. Risultato non scontato e propedeutico all’avvio della trattativa contrattuale.

Contratto che si va delineando in questi giorni e che è ancora tutto da negoziare.

Si tratta – ha aggiunto il segretario generale della Uil scuola – di una sequenza contrattuale che  servirà anche a definire criteri e modalità di assegnazione alle scuole dei docenti titolari di ambito che, a nostro parere, devono rispettare pluralismo culturale e libertà di insegnamento.

I vantaggi per i lavoratori si valuteranno solo alla fine alla stipula del contratto quando si potrà effettuare una chiara comparazione tra ciò prescrive la legge 107 e quello che prevede il contratto integrativo.

Rimane ferma la questione della chiamata diretta che ci trova nettamente contrari.

CONCORSO 2016 – Uil: un concorso annunciato ancora tutto da mettere a punto

29 GENNAIO 2016

Uil: un concorso annunciato ancora tutto da mettere a punto

CONCORSO 2016
MOLTE LE INCONGRUENZE DALLE PROVE IN INGLESE AL MANCATO RICONOSCIMENTO DEL LAVORO

Le questioni ancora aperte legate al prossimo concorso che il ministero intende bandire  a breve sono state al centro dell’incontro che si è svolto al Miur con le organizzazioni sindacali. Concorso finalizzato ad assumere un numero non ancora formalizzato di docenti nei prossimi tre anni, già annunciato come imminente e che dovrebbe rappresentare  il sistema di “reclutamento ordinario “. Il confronto si è concentrato sulle incongruenze che tale procedura presenta.

Le prove di esame con due domande in lingua straniera
Per la Uil scuola sono una inaccettabile discriminazione verso coloro che nella loro vita professionale o nei percorsi formativi non si sono mai visti chiedere un tale requisito. Il concorso deve dare pari opportunità ai concorrenti e se l’amministrazione come è giusto che sia, vuole privilegiare l’assunzione di docenti in possesso di abilità linguistiche particolari (B2), lo può fare, inserendo l’esame in lingua straniera come prova facoltativa a cui assegnare uno specifico punteggio.
Per la UIL le regole non possono essere cambiate in corso d’opera.

Concorso e precari: mancano gli elementi di raccordo
Appare totalmente mancante un provvedimento di raccordo tra l’imminente fase concorsuale e la soluzione ai problemi di tanti precari ancora inseriti nelle graduatorie ad esaurimento a cui si possono ad esempio riservare i circa 6000 posti vacanti residuati dalla fase C.
Vanno inoltre risolte le posizioni dei docenti che con più di 3 anni di servizio alle spalle, a cui,  a fronte del riconoscimento del lavoro svolto nella scuola sancito dalla 107, si risponde con l’esclusione.
Per la Uil Scuola si potrebbe adottare, pur all’interno del concorso una procedura semplificata di selezione, la sola prova orale che sarebbe sufficiente a riconoscere impegno e professionalità già ampiamente dimostrate sul campo.
Vanno ugualmente salvaguardate le posizioni degli insegnanti di scuola dell’infanzia che pur con tutti i requisiti, esclusi dalla fase C, vengono nuovamente costretti a concorrere senza alcuna garanzia di valorizzazione dei requisiti finora maturati.
La scelta di escludere i non abilitati non tiene conto della impossibilità a conseguire le abilitazioni per la mancata attivazione dei PAS da parte del MIUR, soprattutto in riferimento agli insegnamenti tecnico pratici.

Concorso e riconoscimento del lavoro:  10 anni di lavoro valgono come un master?
Il riconoscimento del lavoro è ciò che manca nelle scelte fin qui effettuate a favore di un finto merito.
Due esempi:
–  equiparare 10 anni di lavoro svolto al servizio dello stato e dei giovani con un master universitario;
–  valutare pari a zero i punteggi conclusivi dei percorsi di abilitazione inferiori a 75 e 2,50  ai  punteggi dello stesso genere se non dichiarati.
Queste scelte secondo la UIL vanno cambiate perché rappresentano delle vere assurdità.

Allo stessa stregua va considerato il principio che un bravo insegnante abilitato e con almeno cinque anni di anzianità di servizio non sia più in grado di giudicare l’idoneità all’insegnamento di un aspirante collega se non è in possesso anche di un qualsiasi dottorato di ricerca o di un master universitario.  Anche in questo caso, come nei comitati di valutazione per il merito, si manifesta il convincimento che un insegnante non sappia riconoscere il valore di un collega. Altrettanto grave per la UIL l’esclusione dall’incarico dei docenti assunti da graduatorie di concorsi per titoli.

Le incongruenze del bando: chi fa sindacato non può essere commissario
L’incompatibilità tra l’incarico di commissario e lo svolgimento della funzione di rappresentanza elettiva dei lavoratori delle RSU intende colpire esplicitamente l’impegno nel sindacato. Tra titoli aggiuntivi, incompatibilità, esclusioni e retribuzioni irrisorie, c’è da chiedersi se sarà mai trovato un numero sufficiente di commissari.

Tempi incerti per il bando
Queste sono solo alcune delle incongruenze che la UIL ha rilevato nella presentazione dei decreti necessari alla predisposizione del bando. Molte altre se ne possono riscontrare nelle pieghe di una burocrazia che ha rifuggito fin qui ogni confronto.
I tempi del concorso sono ancora incerti: la UIL a fronte di una mancata presentazione da parte dell’amministrazione ha chiesto di conoscere i dati dettagliati sui posti messi a bando e la loro dislocazione sul territorio nazionale. Ad esempio,  la  tabella A relativa alle materie di esame, ancora in fase di elaborazione da parte dell’Ufficio legislativo ed il decreto definitivo di riordino delle classi di concorso la cui data di pubblicazione è sconosciuta ai più.

Concorso come unico strumento di reclutamento
Per la UIL il concorso deve tornare ad essere l’unico strumento di reclutamento, capace di evitare il riformarsi continuo di altro precariato, le scelte a ciò correlate vanno effettuate in modo ponderato, esercitando al più presto la delega assegnata dal comma 181 al Governo in materia di reclutamento.

Nel frattempo occorre stabilire regole chiare e trasparenti per i candidati nel rispetto delle loro legittime aspettative, tempi adeguati ad una seria preparazione, riconoscimento di diritti acquisiti, procedure selettive coerenti con i titoli ed i profili professionali di inquadramento, condizioni migliori per affrontare percorsi complessi ed insidiosi, che incidono sulla vita personale e familiare di centinaia di migliaia di persone.

I rappresentanti dell’amministrazione non hanno fornito alcuna risposta alle osservazioni presentate né hanno fornito una data per il prossimo incontro.
All’incontro ha partecipato Noemi Ranieri

FIRMATA L’INTESA SULLE REGOLE PER LA MOBILITÀ – Turi: un accordo che tutela le persone

26 GENNAIO 2016

Turi: un accordo che tutela le persone

FIRMATA L’INTESA SULLE REGOLE PER LA MOBILITÀ
GLI INSEGNANTI GIÀ DI RUOLO POTRANNO SPOSTARSI SCEGLIENDO LA SCUOLA

Abbiamo sottoscritto un’intesa che rappresenta un passo avanti nella tutela dei diritti di coloro che vorranno muoversi verso una sede diversa dall’attuale e non perdere la titolarità di scuola  – spiega il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi all’indomani della firma dell’accordo sindacati Miur sulla mobilità.

Un risultato affatto scontato –  sottolinea Turi –  perché abbiamo dovuto porre rimedio alle tante incongruenze previste dalla legge.   E’ stato rimosso un  vincolo ideologico presente nella legge 107, per cui tutti coloro che si spostano devono perdere la titolarità di scuola per quella di ambito, sia nella fase provinciale che in quella interprovinciale.

E’ stato messo in chiaro che  il contratto integrativo definisce i criteri per i trasferimenti territoriali e professionali e non entra nel merito della scelta dei docenti da parte del dirigente scolastico che vede la nostra netta contrarietà e l’impegno per cambiare la legge, in questa parte inaccettabile.

L’accordo di ieri piega la rigidità della legge rispetto ai diritti e alle aspettative dei docenti che hanno già una sede di titolarità nella singola scuola e con questo accordo la manterranno.

Ogni contratto prevede una mediazione ed uno scambio – aggiunge Turi –  che in questo caso è stato spostato su  tutti i docenti sia nella fase provinciale che in quella interprovinciale, chi ha una sede non la perderà per effetto del trasferimento, sia per coloro che sono stati assunti nel piano straordinario e vedono situazioni migliorative rispetto a quelle previste dalla stessa legge 107.

L’accordo prevede anche un’apposita sequenza contrattuale che rappresenta una finestra di dialogo con il Governo per definire criteri e modalità di assegnazione alle scuole dei docenti titolari di ambito che, a nostro parere,  devono rispettare pluralismo culturale e libertà di insegnamento.

Nei prossimi giorni convocheremo gli organismi sindacali per la valutazione dell’accordo che deve essere trasformato in un organico articolato contrattuale.

I vantaggi per i lavoratori si valuteranno solo alla fine alla stipula del contratto quando si potrà effettuare una chiara comparazione tra ciò prescrive la legge 107 e quello che prevede il contratto integrativo.

27 GENNAIO | GIORNATA DELLA MEMORIA – La donna nella Shoah

25 GENNAIO 2016

La donna nella Shoah

27 GENNAIO | GIORNATA DELLA MEMORIA
XI CONVEGNO NAZIONALE A GORIZIA

Incontro con la scuola. Per non dimenticare. L’iniziativa promossa dalla Uil Scuola di Gorizia in collaborazione con l’Irase nazionale giunge alla sua XI edizione

Con il patrocionio della Provincia e del Comune di Gorizia, in collaborazione con la Prefettura- Ufficio territoriale del Goveno di Gorizia

ISIS Galilei Fermi Pacassi
Via Puccini, 22 – Gorizia
ore 10.00 -13.30

Emendamenti nel Mille Proroghe: si cercano soluzioni alle incongruenze della Legge 107

martedì, 26 gennaio 2015

Emendamenti nel Mille Proroghe:  si cercano soluzioni alle incongruenze della Legge 107 Turi: il concorso in lingua straniera è una disparità di trattamento Giusto l’emendamento per gli insegnanti della scuola dell’infanzia rimasti fuori dalle immissioni in ruolo, ma con certezze e senza condizionamenti. Si proceda con misure di equità anche per gli insegnanti abilitati con tre anni di servizio.

Il Mille Proroghe si veste di scuola: gli atti parlamentari mostrano, nero su bianco, la ricerca legislativa di soluzioni ponte per arginare situazioni di assoluta iniquità, frutto della legge 107, approvata senza un’attenta valutazione delle conseguenza pratiche. Nell’assoluto silenzio ministeriale.

E’ sicuramente apprezzabile che si cerchi di porre rimedio ad ingiustizie belle e buone: è il caso di tutti gli idonei al concorso per le scuole dell’infanzia, unici a non essere messi in ruolo con il piano di assunzioni straordinario, pur avendo una situazione giuridica ed una aspettativa totalmente simile a chi, invece, oggi e già di ruolo per effetto dell’idoneità al concorso.

Resta il fatto che mentre si mira a recuperare una situazioni di oggettiva disparità [emendamento AC 3513] dall’altro – mette in evidenza Pino Turi, segretario generale della Uil scuola –  si ignora la condizione degli insegnanti abilitati inseriti nelle graduatorie di seconda fascia di istituto per i quali si profila l’unica via del concorso.

Si tratta di docenti a cui lo Stato ha riconosciuto l’abilitazione all’insegnamento e la Corte di Giustizia europea, per molti di loro che hanno già tre anni di servizio, ha riconosciuto il diritto alla stabilizzazione.

Ciò dovrebbe indurre il ministro ad una seria riflessione circa il bisogno di una fase di transizione tra il vecchio ed il nuovo sistema di reclutamento,  la cui delega è in mano al Governo. Governo che con l’indizione del concorso sta aprendo una via (attendiamo una convocazione in merito) che si presenta confusa ed incerta, una sorta di mix tra vecchio e nuovo che meriterebbe, invece, una composizione omogenea dei diversi interessi degli aspiranti stessi.

Assegnare al concorso il sistema di “reclutamento ordinario “ significa anche dare uguali opportunità a tutti. Si pensi, allora, ad un provvedimento di transizione che abbia la stessa funzione di equità.

Ci sono insegnanti a cui prima si riconosce l’abilitazione all’insegnamento con alcune prove, e poi gli si chiede di partecipare ad un concorso con altre prove, diverse. Non si può pensare di impostare la selezione delle prove del concorso sulla conoscenza approfondita di una lingua straniera, livello B2  – mette in luce Pino Turi.

Per raggiungere lo stesso scopo basterebbe inserire una prova in lingua facoltativa con punteggio aggiuntivo che favorirebbe i candidati in possesso di tali abilità, ma eviterebbe l’esclusione a priori di tanti docenti a cui non è mai stata chiesta la conoscenza delle lingua per divenire ed essere un bravo insegnante.

Questo ed altro rappresenteremo al tavolo di confronto sindacale che subisce costantemente aggiornamenti e ritardi.  Ci auspichiamo che siano dovuti ad un’attenta riflessione, senza pregiudiziali posizioni ideologiche,  che consenta di mettere in sintonia il mondo virtuale in cui è caduta la politica scolastica del Governo e la realtà fatta di persone che hanno diritto ad essere considerate e rappresentate.

 

COMITATO SINDACALE EUROPEO PER L’ISTRUZIONE (CSEE) Il report dell’education advisory committee

COMITATO SINDACALE EUROPEO PER L’ISTRUZIONE (CSEE) Il report dell’education advisory committee

Si è svolta martedì 19 gennaio a Bruxelles la riunione periodica del comitato consultivo ristretto del CSEE, di cui la UIL Scuola è componente designato ed è rappresenta da Rossella Benedetti. Oggetto dell’incontro è stata l’analisi e la definizione di alcune posizioni politiche che il CSEE assumerà nei prossimi mesi nel confronto con la Commissione e nelle attività di coordinamento sulle politiche educative della Confederazione Europea dei Sindacati. Si è discusso, inoltre, dell’organizzazione della prossima conferenza del CSEE e dei rappresentanti del CSEE nei nuovi gruppi di lavoro costituiti dalla Commissione Europea nel quadro del Metodo di Coordinamento Aperto. Per quanto riguarda i rapporti con la CES, il Direttore generale del CSEE, Martin Rømer, ha riferito delle risoluzioni adottate all’ultimo congresso della CES in materia di Istruzione e Formazione professionale e degli accordi di collaborazione con la federazione europea di categoria, cioè il CSEE. Come previsto dallo statuto della confederazione, un rappresentante della categoria europea parteciperà alle riunioni del comitato permanente specifico: si è deciso che tale incarico verrà assunto, per la prima volta, fino al prossimo congresso dalla rappresentante UIL Scuola. A proposito, invece, delle posizioni politiche da assumere nei confronti della Commissione, c’è stata una lunga e dettagliata riflessione sulla nuova Skills Agenda e sulle osservazioni da fornire in vista della Consultazione delle parti sociali. La UIL Scuola ha sottolineato alcune lacune nel testo e l’insostenibilità di certe affermazioni. In particolare, si chiede una modernizzazione di contenuti e metodi, ma non si ravvisa l’opportunità di chiamare in causa i Paesi Membri e i datori di lavoro delle scuole private per la carenza di aggiornamento del personale. Si invoca il coinvolgimento degli imprenditori nella definizione del curricolo generale, ma l’istruzione pubblica non può essere condizionata solo dai bisogni particolari e contingenti dei vari settori economici. La scuola forma cittadini, non solo manodopera. Il documento della Commissione, a questo riguardo, non è coerente perché riconosce l’importanza di fornire ai cittadini europei competenze per la partecipazione attiva alla propria società; tuttavia, cerca di orientare la riflessione sempre e solo sulle necessità dei datori di lavoro e non su quelle del potenziale discente. Così, si evidenziano le limitazioni degli attuali sistemi educativi, ma si passa sotto silenzio la rigidità nel concedere agevolazioni per la formazione in servizio sia dei docenti che dei lavoratori che si vogliano riqualificare. Oltre alla Skills Agenda, si è parlato dell’aggiornamento proposto dalla Commissione delle priorità della strategia ET2020, dei risultati del lavoro dei Gruppi tematici istituiti nel quadro della predetta strategia, il cui mandato è scaduto a dicembre 2015, e dell’istituzione dei nuovi gruppi, il cui mandato sarà espletato tra gennaio 2016 e dicembre 2018. La UIL Scuola, che già rappresentava il CSEE nel gruppo sull’ Istruzione degli Adulti, oltre ad essere confermata dalla Segreteria in tale incarico, si è vista assegnare la rappresentanza anche per il gruppo sulle politiche di Promozione della cittadinanza e dei valori comuni di libertà, tolleranza e non-discriminazione attraverso l’istruzione (a seguito della dichiarazione di Parigi – marzo 2015).

martedì, 26 gennaio

 

LO HA DETTO IL SEGRETARIO GENERALE DELLA UIL CARMELO BARBAGALLO A CATANIA

Sicilia: Barbagallo, da governatore ‘crocetta’ su autonomia

22 Gennaio , 18 : 18 (ANSA) – CATANIA, 22 GEN – “Ho l’impressione che oggi vi sia un grande dibattito sull’autonomia regionale e forse Crocetta vi ha messo una ‘crocetta’ sopra”. Lo ha detto il segretario generale della Uil Carmelo Barbagallo a Catania rispondendo alle domande dei giornalisti a margine di un incontro organizzato dalla Uil Pensionati. (ANSA). DA/GIU

22 Gennaio , 18 : 17 (ANSA) – CATANIA, 22 GEN – “Sulle banche purtroppo il Governo e’ andato per ‘boschi’ e rischia di raccogliere funghi velenosi”. Lo ha detto il segretario generale della Uil Carmelo Barbagallo a Catania rispondendo alle domande dei giornalisti a margine di un incontro organizzato dalla Uil Pensionati. (ANSA). DA/GIU

22 Gennaio , 18 : 18 (ANSA) – CATANIA, 22 GEN – “I veri ammortizzatori sociali del Paese sono i pensionati perché all’interno delle famiglie dove c’e’ un disoccupato, un cassaintegrato, un esodato, un giovane in cerca di lavoro, suppliscono i pensionati”. “Ma se ai pensionati non si restituisce il maltolto, diventa più complicato avere questa funzione”. Lo ha detto il segretario generale della Uil Carmelo Barbagallo a Catania rispondendo alle domande dei giornalisti a margine di un incontro organizzato dalla Uil Pensionati. (ANSA). DA/GIU

22 Gennaio , 18 : 22 (ANSA) – CATANIA, 22 GEN – “Da capitale dell’imprenditoria Catania é diventata capitale della disoccupazione. Si vede che qualcosa non ha funzionato. Il governo nazionale e quello regionale devono darsi da fare”. Lo ha detto il segretario generale della Uil Carmelo Barbagallo a Catania commentando con i giornalisti, a margine di un incontro organizzato dalla Uil Pensionati, il rapporto nazionale Uil sulla cassa integrazione diffuso ieri dal sindacato. “Noi chiediamo che ci siano investimenti pubblici e privati, sennò l’economia non si riprende, ma chiediamo di ridare potere d’acquisto ai lavoratori e ai pensionati, altrimenti tutte le imprese che lavorano per il mercato interno continueranno a stare in crisi”. (ANSA). DA/GIU

22 Gennaio , 18 : 16 (ANSA) – CATANIA, 22 GEN – “Noi abbiamo fatto il contratto del commercio. Ancora aspettiamo di fare quello della Grande Distribuzione. Bisogna che si rendano conto anche loro che bisogna ridistribuire oggi quello che c’è”. Lo ha detto il segretario generale della Uil Carmelo Barbagallo a Catania rispondendo alle domande dei giornalisti a margine di un incontro organizzato dalla Uil Pensionati. “Abbiamo fatto un nuovo modello contrattuale. Siamo pronti a sederci al tavolo – ha aggiunto Barbagallo – ma i contratti che sono in itinere devono essere fatti subito, non solo quello della Grande Distribuzione e del Turismo, ma anche quello del commercio, che ancora rimane, e quello che riguarda, invece, il pubblico impiego. Ci sono tre milioni e passa di dipendenti pubblici che aspettano un contratto da sei anni e mezzo”. (ANSA). DA/GIU

bY SEGRETERIA TERRITORIALE UIL SCUOLA CATANIA. salvo mavica, segretario generale.

MOBILITÀ 2016/17: Trattativa appesa a un filo

21 GENNAIO 2016

Trattativa appesa a un filo

MOBILITÀ 2016 | 17

Dopo l’incontro svoltosi in mattinata al MIUR i sindacati, con una lettera firmata dai cinque segretari generali, hanno chiesto al Capo di Gabinetto Alessando Fusacchia che la proposta dell’Amministrazione sia formalizzata in un testo scritto, valutato il quale possa riprendere il confronto al tavolo negoziale sul contratto per la mobilità del personale docente, educativo e ATA per il 2016/17.

Turi: ma il ministro vuole rifare le Gae regionali? Bene ma servono certezze per le persone – ASSUNZIONI | GIANNINI ANNUNCIA UNA SOLUZIONE ‘DOPPIA’ PER GLI INSEGNANTI DELL’INFANZIA

21 GENNAIO 2016

Turi: ma il ministro vuole rifare le Gae regionali? Bene ma servono certezze per le persone

ASSUNZIONI | GIANNINI ANNUNCIA UNA SOLUZIONE ‘DOPPIA’ PER GLI INSEGNANTI DELL’INFANZIA

IL SISTEMA DELL’ALEA E NON DEL DIRITTO NON PUÒ CONTINUARE

La proposta del ministro significa rifare le GAE per infanzia e si pensa di farlo lasciando le persone nella  continua incertezza.
Si affida  – spiega Pino Turi in risposta alle affermazioni di oggi pomeriggio del ministro Giannini al question time alla Camera –  ad una  situazione futura ed incerta, quella dei  tempi di espletamento del  concorso,  la possibilità di un sistema di reclutamento che, invece,  andrebbe regolata per legge.
Non servono previsioni incerte e alternative, serve  una specifica  previsione normativa.
Ancora una volta, invece – puntualizza Turi –  si utilizza il sistema dell’alea e non del diritto e delle certezza delle persone.
La solita logica presente nella legge 107 che si trasforma in un terno al lotto per i lavoratori. La scuola come il Paese ha bisogno di certezze per  funzionare e dare risultati positivi.
E’ arrivato il momento di uscire dalla propaganda ed affrontare i veri problemi della scuola  – continua Turi -come la continuità didattica che è invocata da tutti come l’elemento mancante della scuola che la legge doveva dare e non ha dato.
Si  continua a voler gestire la scuola sul piano dello scontro politico, quando sarebbe facile tornare ad una fase di “pacificazione” e valutazione  degli effetti negativi che la legge 107 sta facendo registrare e che con il passare del tempo saranno ancora più evidenti.
In questi giorni valuteremo i comportamenti dell’amministrazione in funzione del negoziato sulla mobilità che dopo una prima fase positiva è tornata nei meandri di uno scontro ideologico e pregiudiziale.

Scuola: Giannini, per idonei graduatorie infanzia soluzione
Se concorso andra’ oltre settembre opzione interregionale

ANSA – ROMA, 20 GEN – Il prossimo concorso a cattedra sara’ bandito “i primi giorni di Febbraio e riguardera’ anche la scuola dell’infanzia”. “Laddove
non dovesse completarsi entro il primo settembre 2016, il Governo e’ favorevole e consentire a questi docenti ancora inseriti in graduatoria (circa 2.000 persone) di poter esercitare un’opzione interregionale, per il 50% dei posti disponibili”.
Lo ha assicurato il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, rispondendo durante il question time a una interrogazione (Centemero – FI-PdL) sulle iniziative a favore degli idonei iscritti nelle graduatorie di merito del concorso 2012 per la scuola dell’infanzia, ai fini dell’esaurimento delle graduatorie concorsuali e dell’assunzione a tempo indeterminato. Il ministro ha anche aggiunto che il percorso delineato prevede un passaggio tecnico che il Governo valutera’. (ANSA).

Dal glorioso Cnpi al modesto Cspi attuale

20 GENNAIO 2016

Dal glorioso Cnpi al modesto Cspi attuale

NON C’È SOLO UNA ‘S’ A FARE LA DIFFERENZA, CAMBIA LA FUNZIONE: DA ORGANO DI GARANZIA A ORGANO DI SUPPORTO 

Strumentali le polemiche sollevate dalla Anp: l’attuale consiglio non svolge azione di rappresentanza del personale che resta legittimata dalla legge sulla rappresentanza sindacale e dal contratto

E’ notizia di questi giorni l’insediamento del CSPI, il Consiglio Scolastico della Pubblica Istruzione, che taluni hanno definito il “Parlamentino dell’istruzione”, pronto a dare i propri pareri, a partire dal prossimo bando di concorso per l’assunzione dei docenti che, oltre ad essere annunciato come imminente, è atteso da diverse migliaia di docenti rimasti fuori dal piano straordinario di assunzioni della legge 107/2015.

L’insediamento del Consiglio rappresenta un elemento di per sé positivo, in quanto introduce nel sistema un organismo che nella sua funzione di supporto alle decisioni del ministro, apre uno squarcio di riflessione, totalmente assente in questa fase di governo della scuola pubblica italiana.

Tuttavia – sottolinea  Pino Turi, segretario generale della Uil scuola – non si tratta di un Parlamentino dell’istruzione che invece era rappresentato dal vecchio CNPI,  il Consiglio Nazionale Pubblica Istruzione, ma di un organismo di supporto tecnico-professionale per l’esercizio di governo della scuola.

In pratica, del vecchio e glorioso CNPI  è rimasto solo il ruolo di “consulente del ministro”, mentre restano escluse le prerogative di organo di garanzia della libertà di insegnamento e di autogoverno della scuola.
La preponderanza della componente elettiva del CNPI gli consentiva di svolgere un ruolo di rappresentanza reale del personale della scuola, con una certa autonomia.

Il nuovo CSPI, invece, nella sua composizione per metà componenti elettivi, per l’altra metà di nomina diretta del ministro, determina che, in ogni decisione, e questo vale anche sugli assetti interni di gestione del consiglio stesso, è preminente il parere dell’amministrazione.

Che tale organo possa svolgere azione di rappresentanza del personale come vorrebbe lasciare intendere la polemica innestata dall’ANP che ha contestato l’elezione del Presidente del CSPI è, pertanto, fuori da ogni logica anche giuridica.

La rappresentanza del personale è materia sindacale e solo la sede del contratto e la legge sulla rappresentanza sono legittimate ad interpretare.

Nessuno pensi di trasformare il CSPI in sede di mediazione sindacale o assolvere agli obblighi che la legge assegna alle relazioni sindacali.

INCONTRO ARAN: Trattamento di fine rapporto per i dipendenti pubblici

19 GENNAIO 2016

Trattamento di fine rapporto per i dipendenti pubblici

INCONTRO ARAN

La proroga del termine previsto per esercitare l’opzione e quindi la richiesta di trasformazione dell’indennità di fine servizio (TFS) in TFR sono stati i temi dell’incontro che si è svolto venerdì 15 gennaio all’Aran.

Per la UIL era presente Marco Maldone. Per la UIL Scuola ha partecipato Giuseppe D’Aprile.

Il rappresentante dell’ARAN, nella persona del dott. Mastrogiuseppe, in apertura incontro, ha proposto alle delegazioni sindacali presenti, la sottoscrizione di un accordo per prorogare ulteriormente il termine di opzione da TFS a TFR, finalizzato all’adesione anche al nostro fondo di previdenza (Fondo Scuola Espero) da parte del personale della scuola.

La data termine per l’opzione, originariamente prevista in coincidenza con la scadenza del quadriennio contrattuale 1998/2001, era stata prorogata più volte fino alla data del 31 dicembre 2015.

La UIL, convenendo sulla necessità di adottare ogni iniziativa utile finalizzata ad accrescere la cultura previdenziale e la conoscenza da parte dei dipendenti pubblici, delle forme di previdenza complementare, ha sottoscritto l’accordo con il quale il nuovo termine per l’opzione viene fissato al 31 dicembre 2020.

Entro un anno dalla data di sottoscrizione dell’accordo l’ARAN, con le Organizzazioni Sindacali, attuerà momenti congiunti di confronto e verifica, sulle disposizioni contrattuali di previdenza complementare e sull’attualità dei contenuti dello stesso.

Resta fermo che la scelta di opzione è legata a situazioni soggettive e personali.

Le segreterie territoriali Uil Scuola sono in grado di fornire la dovuta consulenza.

Il TAR fissa le date di discussione del ricorso contro la mancata assegnazione della card – PERIODO DI FORMAZIONE E PROVA DEI DOCENTI: NOTIFICATO IL RICORSO CONTRO IL DECRETO DEL MIUR

12 GENNAIO 2016 

Il TAR fissa le date di discussione del ricorso contro la mancata assegnazione della card

PERIODO DI FORMAZIONE E PROVA DEI DOCENTI: NOTIFICATO IL RICORSO CONTRO IL DECRETO DEL MIUR

14 GENNAIO PER I DOCENTI A TEMPO DETERMINATO, 28 GENNAIO PER GLI EDUCATORI. 

Le organizzazioni sindacali Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, SNALS-Confsal e GILDA-Unams, hanno presentato ricorso al Tar Lazio nei confronti del DM 850 del 27/10/2015 relativo al periodo di prova e formazione del personale docente neo assunto; un provvedimento applicativo della legge 107/2015, rispetto al quale fin dalla sua presentazione i sindacati hanno contestato evidenti forzature ed effetti di retroattività inaccettabili, nonché invasioni di campo sulle prerogative contrattuali in materia di organizzazione del lavoro.
Nel link il testo della nota >>>

MOBILITÀ |TRATTATIVA IN STALLO – Uil: non ci sono le condizioni per firmare il contratto

12 GENNAIO 2016 

Uil: non ci sono le condizioni per firmare il contratto

MOBILITÀ |TRATTATIVA IN STALLO
TURI: PESANTI LE CONSEGUENZE SULLE PERSONE. I PROBLEMI POLITICI RESTANO TUTTI 

Garantire a tutto il personale equità e parità di trattamento: è questa la condizione che la Uil scuola ha posto come indispensabile per la sottoscrizione dell’accordo per la mobilità nel corso della trattativa in atto al ministero.

Quel che registriamo è una condivisione generale sulla mobilità provinciale, quella della prima e seconda fase – chiarisce il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi – restano invece tutte le obiezioni e gli ostacoli per la firma di un accordo che tende a mantenere ed ampliare gli elementi di disparità di trattamento del personale interessato.

Una trattativa delicata e importante nella quale la Uil ha assunto una posizione chiara – spiega Pino Turi – al centro delle scelte ci devono essere sempre le persone.

Il nostro impegno ha portato il ministero a ipotizzare una deroga alla legge per la fase provinciale.
Un risultato non scontato ma prevedibile perché nasconde una delle difficoltà  di attuazione delle 107.

La legge, infatti, contiene una contraddizione macroscopica – spiega Turi – perché prevede per la mobilità una doppia posizione giuridica.
Concretamente si può avere il caso che gli ultimi assunti  (fase 0- A) restano titolari di sede e i docenti assunti prima,  magari soprannumerari, vanno negli ambiti .

E’ talmente evidente che una simile situazione va contro ogni principio di equità che – continua Turi – sarebbe semplice fare valere politicamente o davanti ad un qualunque tribunale. Talmente palese che il ministero si è dichiarato d’accordo.

Il punto che resta da risolvere è quello della mobilità di terza fase, quella tra province diverse.
La proposta della Uil è chiara: tutto il personale interessato deve poter scegliere la scuola di titolarità, in deroga ad ogni vincolo derivante da vecchie e nuove normative che non sono coerenti con la singolarità di questa fase di mobilità, prevista dalla stessa Legge 107/15.

Su questo punto che riguarda tutto il personale, che deve rispondere ad una situazione straordinaria con misure di equità e tutela per tutti, la trattativa è giunta ad un punto di stallo.

Per noi – ribadisce Pino Turi – restano  tutti i motivi di indisponibilità ad una firma  che dovrebbe avallare un’ulteriore iniquità. E questa volta introdotta per contratto?

A questo punto, la decisione deve essere politica. Noi abbiamo dato un quadro di riferimento preciso e delineato le possibili soluzioni. Ora spetta al ministero decidere se e come continuare il negoziato.

 AI SIGG.RI DIRIGENTI SCOLASTICI IST. SCOLASTICHE OGNI ORDINE E GRADO CATANIA E PROVINCIA.  LORO  S E D I.

AI SIGG.RI DOCENTI NEO ASSUNTI.

AL CONSIGLIO DIRETTIVO.

ALLA RSU E DELEGATI SINDACALI TERRITORIALI.   

Oggetto: Attività di aggiornamento e formazione, docenti neo immessi in ruolo e tutors.             In uno in allegato ci pregiamo inviare la locandina afferente quanto in oggetto, con preghiera della massima diffusione ed affissione all’Albo sindacale anche presso le sedi coordinate, succursali ecc. L’iniziativa, organizzata da questa segreteria in collaborazione con l’IRASE Nazionale, si configura attività di aggiornamento e di formazione reso da Ente accreditato.          E’ previsto l’esonero dal servizio. Verrà rilasciato attestato di partecipazione. Si ringrazia per la cortese attenzione che sicuramente verrà prestata. L’occasione è gradita per porgere distinti saluti. salvo mavica, segretario generale. IRASE NAZIONALE – ISTITUTO PER LA RICERCA ACCADEMICA SOCIALE ED EDUCATIVA. ENTE DELLA UILSCUOLA QUALIFICATO PER LA FORMAZIONE DEL PERSONALE SCOLASTICO.

La UIL Scuola di Catania in collaborazione con l’Irase Nazionale offre un supporto gratuito ai Docenti neoassunti di ogni ordine e grado, nell’anno di formazione e di prova, organizzando incontri periodici.Consulenza, assistenza e supporto anche ai Tutors.Il primo seminario formativo si terrà, Lunedì 18 gennaio 2016, h. 15,30/19,30 presso l’ aula magna.- I.S.I.S DUCA DEGLI ABRUZZI- POLITECNICO DEL MARE”Viale Artale Alagona, 99 – CATANIA.

Relaziona Francesca Severa,Segretaria Irase Nazionale , argomenti:

  • Percorso formativo nell’anno di prova
  • Bilancio delle competenze, analisi dei bisogni formativi e obiettivi della formazione
  • Laboratori formativi dedicati
  • Peer to Peer (osservazione in classe)
  • Formazione online (portfolio formativo digitale)
  • Adempimenti amministrativi del personale neoassunto.L’adesione all’iniziativa è gratuita e si configura come attività di aggiornamento.E’ previsto l’esonero dal servizio ai sensi degli artt. 64 e 67 del CCNL 2006/09.Verrà rilasciato attestato di partecipazione.La partecipazione è aperta a tutti, sia agli iscritti alla Uil Scuola, sia ai non iscritti. E’ gradita prenotazione entro venerdì 15 p.v. Si prega, inviare la scheda di adesione al fax 095 8324392 oppure via  email, catania@uilscuola.it.  Racapiti: Salvo Mavica, segretario generale 328 2030816; Anselmo Petrosino 392 350 8311;  Romeo Angela 329 9388514; Fiume Piero 329 8429088; Saro Bannò  349 3628075; Randazzo Carmelo 328 717 6514; Rita Scenna; Nelly Di Dio.by segreteria territoriale Uil Scuola Catania. Salvo Mavica, segretario generale

CT, 11.01.2016  I.R.A.S.E. Nazionale – Istituto per la Ricerca Accademica Sociale ed Educativa Ente della UIL Scuola qualificato per la formazione del personale scolastico (Decreto MIUR del 23.05.02 e del 05.07.05 prot. n. 1222 – D.M. 177/00). Via Lucullo, 6 – 00193 Roma.       Tel/fax 064753416. C.F. 03912501008.             e-mail: irase@tiscali.it

irase@uil.it

www.irasenazionale.it.

Sulla valutazione prevale la burocrazia

08 GENNAIO 2016 

Sulla valutazione prevale la burocrazia

COMPOSIZIONE DEL COMITATO DI VALUTAZIONE: UNA SCELTA IDEOLOGICA SBAGLIATA CHE SI STA REALIZZANDO IN PIENO STILE BUROCRATICO

TURI: UN PROCESSO FRETTOLOSO, CON UNA PREOCCUPANTE VOCAZIONE AUTORITARIA

Una procedura all’italiana: dove non si arriva con la programmazione si decide con la burocrazia.
E’ quanto sta accadendo – mette in luce il segretario generale della Uil scuola, Pino Turi – per la formazione del comitato di valutazione nelle scuole.

La legge – precisa Turi – prevede che nel comitato sia nominato un componente esterno, scelto tra docenti, dirigenti scolastici e dirigenti tecnici, senza che sia previsto alcun compenso, per equità si direbbe. Ma invece di procedere con nomine ponderate, destinate a dare equilibrio e competenza, stanno decidendo le direzioni regionali nominando d’ufficio e in maniera unilaterale dirigenti e dirigenti in pensione.

Se da un lato è davvero poco chiaro perché le direzioni si stiano orientando a nominare dirigenti e non docenti, diventa chiara la deriva che tale atteggiamento assumerà nelle situazioni concrete.
Come se non bastassero i docenti contrastivi, la consegna dont’ask, dont’ tell, nelle nomine del comitato di valutazione si scelgono ancora una volta dirigenti per riconoscere agli insegnanti l’assegnazione del bonus.

Da un lato si obbligano i dirigenti ad accettare incarichi che non vogliono – precisa Turi  – nella fattispecie sono atti negoziali ricettizi che si perfezionano con l’accettazione e non possono essere attuati d’ufficio.
Dal’altro la decisione di comporre il comitato di valutazione con un dirigente, anche in pensione invece che con un docente, indica una deriva tutta burocratica che non presagisce nulla di buono.
E poi – aggiunge – sono incarichi non obbligatori che attengono alla libera scelta delle persone.

Si sta gestendo – si legge nella nota che la Uil Scuola ha inviato al Capo di Gabinetto del Miur – una delle più delicate novità normative con approccio meramente burocratico, come si trattasse di semplice adempimento, senza alcuna considerazione sulla ricaduta concreta di tali decisioni: una deriva burocratica che va, a nostro parere, interrotta e corretta.

Il ministro è ancora in tempo per intervenire. Ciò che nelle intenzioni del legislatore doveva essere l’elemento qualificante della riforma rischia di trasformarsi in un comitato in cui tutti, genitori, studenti  e dirigenti possono dare lezioni e stabilire criteri di retribuzione dei docenti.

Se veramente qualcuno pensa che genitori, studenti e dirigenti in pensione possano modificare e rinnovare la scuola italiana, vuole dire che in questo Paese la propaganda funziona eccome.

Legge di stabilità 2016: LA SCHEDA DI LETTURA DELLA UIL SCUOLA

07 GENNAIO 2016 

Legge di stabilità 2016

LA SCHEDA DI LETTURA DELLA UIL SCUOLA 

Come noto, il disegno di Legge di Stabilità 2016 (ex Legge Finanziaria), è stato approvato dal Senato della Repubblica, in prima lettura, il 21 novembre u.s., con voto di fiducia in un articolo unico comprendente 557 commi.

Il testo ha subito ulteriori numerose modifiche in Commissione nel corso della seconda lettura presso la Camera dei Deputati, dove i commi sono diventati 999. La terza e definitiva lettura da parte del Senato è avvenuta il 22 dicembre ed ora la legge è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n.302 del 30-12-2015 – Suppl. Ordinario n. 70.

Per informazione  diamo indicazioni che riguardano direttamente o indirettamente la scuola, senza prendere in considerazione, in questa sede, tutti gli aspetti più generali che ci riguardano come cittadini e lavoratori.

DECRETO MILLE PROROGHE 2016….come inizio non è male!

Scuola, governo rinvia di un anno adeguamento a norme antincendio: manca decreto del ministero dell’Interno

Decreto “mille proroghe 2016”
(DECRETO-LEGGE 30 dicembre 2015, n. 210)

Questo strumento legislativo, nato come misura “eccezionale”, volto a prorogare disposizioni che sarebbero scadute con la fine dell’anno in corso o comunque subito dopo, viene riproposto puntualmente da undici anni e fu inventato dal Governo Berlusconi-Tremonti e promulgato dal Presidente Ciampi.

L’edizione di quest’anno consta, alla sua nascita, di 13 articoli e 53 commi complessivi: un “trenino” abbastanza snello alla partenza, ma di cui si ignora, noi semplici cittadini, ma – quel che è peggio – sicuramente anche “il legislatore”, quanti “vagoncini” vi saranno agganciati nelle varie stazioni (1ª lettura, ancora non assegnato, alla Camera o al Senato, alle Commissioni e all’Aula; 2ª lettura, nell’altro ramo del Parlamento, con le stesse modalità; eventuale voto di fiducia posto dal Governo).

Sta di fatto che mai il “mille proroghe” è entrato in Parlamento e ne è uscito indenne: la prima edizione, per esemplificare, era partita con 40 articoli ed era arrivata con 82 (e non abbiamo avuto il cuore di contare i commi), e le altre edizioni non sono state da meno, con perversioni linguistiche probabilmente corrette etimologicamente ma incomprensibili ai più: “ Art. 39-viciesquinquies o Art. 39-undetricies”…

Nell’attuale stesura del decreto-legge i provvedimenti che riguardano le scuole sono il comma 2 dell’art- 4 che, in attesa di un decreto del ministero dell’interno non ancora emanato, proroga di un anno il termine per l’adeguamento delle scuole alle norme antincendio e tre commi dell’art. 7 “Proroga di termini in materia di infrastrutture e trasporti”: l’8, il 10 e l’11, tutti riguardanti l’edilizia scolastica di cui si pospongono alcune scadenze perché la realizzazione delle opere ivi previste è in ritardo soprattutto per macchinosità burocratiche.

Per informazione riportiamo il sommario dell’odierno articolato:
Art. 1 – Proroga di termini in materia di pubbliche amministrazioni
Art. 2 – Proroga di termini in materia di giustizia amministrativa
Art. 3 – Proroga di termini in materie di competenza del Ministero dello sviluppo economico
Art. 4 – Proroga di termini in materie di competenza dei Ministeri dell’interno e della difesa
Art. 5 – Proroga di termini in materia di distretti turistici
Art. 6 – Proroga di termini in materie di competenza del Ministero della salute
Art. 7 – Proroga di termini in materia di infrastrutture e trasporti
Art. 8 – Proroga di termini in materia di competenza del Ministero dell’ambiente, della tutela del territorio e del mare
Art. 9 – Proroga di termini in materia di competenza del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali
Art. 10 – Proroga di termini in materia economica e finanziaria
Art. 11 – Proroga di termini relativi a interventi emergenziali
Art. 12 – Credito d’imposta per promuovere la tracciabilità delle vendite dei giornali e la modernizzazione della rete di distribuzione e vendita della stampa quotidiana e periodica
Art. 13 – Entrata in vigore

CHI VA IN PENSIONE E CHI NO. Primi chiarimenti su Legge Stabilità e circolare.

UIL SCUOLA – SINDACATO UTILE: CONTRIBUTO SINDACALE-PROFESSIONALE
CIRCOLARE SUL PENSIONAMENTO A DECORRERE DA 01.09.2016

Con decreto n° 939 del 18.12.2015, il Ministro dell’Istruzione fissa al 22.01.2016 la data entro la quale il personale Ata, educativo e docente dovrà presentare le dimissioni dal servizio, con la procedura “on line” del sistema Polis. Per i dirigenti scolastici la data di presentazione delle dimissioni, sempre on line, è fissata per contratto al 28.02.2016.
Come negli anni passati il MIUR ha articolato la circolare fornendo indicazioni operative in merito ai requisiti richiesti per il diritto a pensione e alle procedure.
Per quanto attiene i requisiti vengono evidenziate tre casistiche:
Requisiti posseduti al 31/12/2011 (ante legge n. 214/2011)
Nuovi requisiti dal 01/01/2012 (post legge n. 214/2011)
Pensione Regime Speciale Donne “Opzione”

Requisiti di accesso a pensione posseduti al 31 dicembre 2011
Nel fare riferimento alla scheda già inviata e pubblicata sul sito, riassumiamo  brevemente i requisiti per l’accesso a pensione:
pensione di anzianità: possesso quota 96 (60 anni di età e 36 anni di anzianità contributiva – oppure 61 anni di età e 35 anni di anzianità contributiva anche sommando in entrambi i casi frazione età e contribuzione), ovvero anzianità contributiva non inferiore a 40 anni;
pensione di vecchiaia: è opportuno ricordare che i 65 anni riferiti agli uomini o i 61 anni alle donne, entrambi con almeno 20 anni di contribuzione (15 in presenza di contribuzione entro il 31.12.1992), sono già stati collocati tutti in pensione
Il MIUR nella circolare precisa che il personale in possesso alla data del 31/12/2011 dei requisiti di cui sopra e compie i 65 anni entro la data del 31/8/2016 dovrà essere collocato a riposo d’ufficio dal prossimo 1° settembre 2016.
Requisiti di accesso a pensione maturati dal 1° gennaio 2012 (legge n. 214/2011)
Come da dettato normativo vigente, a decorrere dal prossimo 1° gennaio 2016 i requisiti di accesso a pensione sono incrementati di ulteriori 4 mesi per effetto dell’applicazione dell’aspettativa di vita (detto incremento è valido per il triennio 2016/2018).
pensione anticipata (ex anzianità): nell’anno 2016 sono richiesti un minimo di 41 anni e 10 mesi per il personale femminile e 42 anni e 10 mesi per il personale maschile da conseguirsi entro il 31/12/2016, senza arrotondamenti;
al compimento dei predetti requisiti,  entro il 31/08/2016,  il MIUR provvederà, d’ufficio, alla risoluzione del rapporto di lavoro.
pensione di vecchiaia: per il 2016 è richiesta l’età anagrafica pari a 66 anni e 7 mesi sia per personale femminile che maschile, unitamente ad almeno 20 anni di anzianità contributiva, senza arrotondamenti; se i requisiti risultano perfezionati entro il 31 agosto 2016 ci sarà il collocamento d’ufficio per limiti di età, se acquisiti successivamente ma entro il 31 dicembre 2016 l’accesso a pensione potrà avvenire a domanda (dimissioni on line).

Pensione Regime Speciale Donne “Opzione”
• personale femminile optante per il calcolo contributivo (art. 1, comma 9, legge n. 243/2004): pensione anticipata, calcolata con il sistema interamente contributivo, con i requisiti di 57 anni e 3 mesi di età e almeno 35 anni di anzianità contributiva entro e non oltre il 31/12/2014 (con applicazione della finestra mobile).
A tal proposito, ci sembra doveroso ricordare che, nella legge di stabilità 2016, in via di approvazione, è stato votato un emendamento che proroga il possesso dei requisiti per l’opzione donna al 31.12.2015 (57 anni e 3 mesi e 35 di contribuzione). Su tale proroga verranno fornite indicazioni successive per le modalità di presentazione delle domande.
Disposizioni in materia di salvaguardia
Il Miur, recependo le nostre continue sollecitazioni per risolvere il problema dei lavoratori che rientravano nella 4^ e 6^ salvaguardia, rispettivamente legge 124/2013 e 147/2014 ha presentato  un emendamento nella legge di stabilità, già votato, che consentirà ai fruitori della salvaguardia di accedere al trattamento pensionistico in corso d’anno. Successivamente all’approvazione della legge di stabilità, saranno fornite indicazioni sulla presentazione delle domande.

Modalità operative
1^ fase: – Istanze dimissioni on-line per cessazioni dal servizio 1/9/2016
I termini previsti dal D.M. per l’anno 2016 riguardano la presentazione delle domande di collocamento a riposo, con decorrenza dal 1° settembre per:
dimissioni volontarie dal servizio;
manifestazione di volontà di cessare prima della data finale prevista da un precedente provvedimento di permanenza in servizio;
richiesta di trasformazione da full-time in part-time, con contestuale attribuzione della pensione per coloro i quali hanno maturato requisiti per il diritto.

Le domande di trattenimento in servizio oltre il limite di età previsto per l’accesso a pensione per raggiungere il minimo contributivo entro il 70° anno di età devono essere presentate in forma cartacea al Dirigente Scolastico entro il 22 gennaio 2016.

2^ fase – Presentazione delle domande di pensione all’INPS – gestione ex INPDAP
Proseguendo sulla scia delle modifiche intervenuti gli scorsi anni anche per l’accesso a pensione,  le relative domande dovranno essere presentata on-line attraverso le seguenti modalità:
Attraverso l’assistenza di un Patronato.
Direttamente dall’interessato, previa registrazione al sito dell’Istituto.
Tramite Contact Center Integrato (n. 803164).

Al riguardo va precisato, altresì,  che nell’istanza di dimissioni l’interessato dichiara anche di aver inoltrato al competente ente previdenziale la domanda di pensionamento.

Presso le  Segreterie Territoriali è  tuttora operante, la convenzione ITAL- UIL/  UIL Scuola, per cui è possibile rivolgersi direttamente alle sedi UIL Scuola, per ogni supporto necessario alla presentazione delle rispettive istanze di pensione.
Segreteria territoriale Uil Scuola Catania, Via Giuseppe Patanè, 15.
Consulente esperto pensioni, Piero Fiume tel. 329 842 9088.
salvo mavica, segretario generale.
e.mail: catania@uilscuola.it

PENSIONAMENTI salvaguardie e opzione donna. Chiarimenti.

CHIARIMENTI SULLE CESSAZIONI DAL SERVIZIO DA 01.09.2016
Il Miur, in riferimento alla nota prot. 40816 del 21.12.2015, fornisce alcuni chiarimenti dopo l’approvazione della legge di stabilità.
Come è noto, nella predetta legge, all’art. 1 comma 264 si prevede il collocamento a riposo con accesso a trattamento pensionistico per i soggetti della 4^ e 6^ salvaguardia, rispettivamente Legge 124/2013 e 147/2014, a decorrere dal giorno successivo alla presentazione delle dimissioni dal servizio al dirigente scolastico.
La presentazione delle dimissioni avviene in forma cartacea ed è adempimento indispensabile e propedeutico per accedere al trattamento pensionistico.
I soggetti beneficiari hanno, comunque, facoltà di optare per la cessazione dal servizio dal 1° settembre 2016.
Sempre nella Legge sopra citata, all’art. 1 comma 281 viene estesa la “opzione donna” al 31.12.2015. Per poter conseguire il diritto a pensione, pertanto, le donne devono possedere un’anzianità contributiva di almeno 35 anni, con un’età minima di 57 anni e 3 mesi entro il 31.12.2015, optando per il calcolo contributivo. La domanda va presentata on line col sistema Polis del Miur dal 15 gennaio al 15 febbraio 2016.
Nella più volte citata legge, infine, all’art. 1 comma 265 lett. D), si dispone la possibilità di accedere alla pensione, coi requisiti precedenti alla Legge 214/2011 (Legge Fornero), per i soggetti che nel 2011 hanno fruito di permessi ai sensi dell’art. 42 del D.L.vo 151/2001 per assistere figli disabili in situazione di gravità (settima salvaguardia).
Ricordiamo, a tal proposito, che per accedere alla pensione dal 1° settembre 2016 si deve possedere quota 97 e 3 mesi, con età minima anni 61 e mesi 3 e contribuzione minima 35 anni entro il 31.12.2015.
La istanza va indirizzata in forma cartacea alla Direzione territoriale del Ministero del Lavoro, entro il 60° giorno dell’entrata in vigore della Legge di stabilità.
Per ulteriori informazioni e per le necessarie consulenze individuali, gli interessati, possono rivolgersi alle Strutture Territoriali UIL Scuola che operano in regime di convenzione con l’ITAL UIL nazionale per l’istruttoria e l’inoltro delle pratiche di pensione.
By segreteria territoriale UILSCUOLA Catania
Via Giuseppe Patanè, 15 Catania tel. 328 2030 816
salvo mavica, segretario generale.

Piero Fiume, consulente esperto pensioni tel. 329 842 9088
email: catania@uilscuola.it