L’Italia non investe in capitale umano

22 GENNAIO 2015

L’Italia non investe in capitale umano

COMMISSIONE EUROPEA – GRUPPO DI LAVORO SULL’ISTRUZIONE DEGLI ADULTI.

Si è riunito a Bruxelles nei giorni 20 e 21 gennaio il gruppo di lavoro sull’Istruzione degli Adulti. Per il Comitato Sindacale Europeo dell’Educazione ha partecipato la UIL Scuola nella persona di Rossella Benedetti.
Il gruppo di lavoro, nel corso del suo mandato biennale, ha lo scopo di realizzare dei prodotti finali che riguardino l’implementazione di politiche efficaci in questo settore in tutti i Paesi membri. Tuttavia, quello che sta emergendo nelle fasi finali del mandato (il gruppo termina il suo incarico ad ottobre 2015) è il quasi esclusivo interesse per ciò che riguarda le necessità  dei datori di lavoro e non quelle dei cittadini adulti tutti. Anche i rappresentanti della Commissione europea, come in Italia, mostrano una certa difficoltà, se non addirittura fastidio, nell’agire tenendo conto di tutte le parti sociali. Come Comitato sindacale la rappresentante UIL Scuola ha ribadito più volte la necessità di coinvolgere i sindacati nella governance del sistema, mentre la Commissione li vorrebbe relegare solo ad un ruolo di fornitori di informazione. L’autoreferenzialità sinora non ha prodotto altro che i costosissimi studi, focalizzati, peraltro,  esclusivamente sulle realtà di quei Paesi abituati a diffondere informazioni sui propri sistemi in lingua inglese. Dal confronto, come al solito, è apparso in tutta la sua evidenza un dato preoccupante per l’Italia e per tutti i Paesi che stanno adottando lo stesso atteggiamento nei confronti dell’Istruzione: la differenza tra le competenze degli adulti italiani, bassine a giudicare dai risultati dell’indagine PIAAC, e quelle di altri Paesi che investono sul proprio capitale umano, sarà così ampia da impedire un vero rilancio economico del Paese. Basti vedere quanto si spende di denaro pubblico in Italia per migliorare le competenze tecnologiche degli adulti, uno degli argomenti della riunione,  o le competenze di base, e quanto, invece, in altri Paesi.