E’ di questi e altri temi che si parlerà lunedì 4 e martedì 5 aprile a Roma nella riunione dei segretari generali e dei responsabili internazionali dei sindacati scuola dei paesi dell’OCSE.
La conferenza è organizzata dall’Internazionale dell’Educazione (IE) il sindacato internazionale che rappresenta circa 30 milioni di lavoratori della scuola e dell’università in 170 Paesi e territori.
I segretari generali della UIL Scuola, Giuseppe Turi, della FLC-CGIL, Domenico Pantaleo, della CISL Scuola, Maddalena Gissi, saranno tra i relatori dei lavori internazionali.
Gli interventi secondo il programma (in allegato le versioni inglese e francese).
Ad aprire i lavori saranno Susan Hopgood, Presidente della IE e Fred van Leeuwen, Segretario generale della IE.
Tagli alla spesa, privatizzazioni, competitività, elitarismo, inclusione, flussi migratori, globalizzazione dell’istruzione, standardizzazione della professione docente: sono solo alcuni degli argomenti che verranno dibattuti da sindacalisti, studiosi e rappresentanti dell’OCSE per fornire un quadro diverso da quello costruito in questi anni di crescenti misure di austerità.
Dopo gli interventi di apertura e le due sessioni di lavoro in plenaria con i rappresentanti americani, norvegesi e tedeschi, nel pomeriggio di lunedì sono previste quattro breakout sessions dedicate ad approfondire i temi della valutazione e della crescita degli apprendimenti. Nei workgroups i rappresentanti di Danimarca, Svezia, Irlanda, Nuova Zelanda, Francia, Regno Unito, Stati Uniti, Canada, Scozia, Ocse.
Nella mattina di martedì due sessioni in plenaria: la prima con i rappresentanti di Canada, Regno Unito, Sud Africa, dedicata a tracciare il ruolo degli investimenti privati nella scuola pubblica; la seconda con i rappresentanti di Brasile, Australia e Regno Unito, dedicata al rischio di una progressiva commercializzazione del sistema dell’educazione. La sessione plenaria conclusiva sarà dedicata a fare il punto sull’educazione pubblica in un mondo globale in continua evoluzione.