Valutazione: una cosa seria, non uno scontro ideologico

26 FEBBRAIO 2016

Valutazione: una cosa seria, non uno scontro ideologico

Annunciato come il cuore pulsante del nuovo sistema, doveva essere la vera novità della legge 107. Il bilancio, ad oggi, è quello di una gigantesca discussione e uno scontro ideologico fatto  di adempimenti e di contraddizioni normative senza una visione globale. La conclusione è che la valutazione non decolla e si annuncia un ulteriore flop.
La Uil fa il punto della situazione, tracciando le tappe di un percorso incompiuto che parte dal contratto del 2003 e passa attraverso sperimentazioni attuate e poi lasciate nel dimenticatoio e tentativi realizzati con metodi tutti burocratici, con buona pace dell’Ocse che continua a chiederci come intendiamo realizzarla.

2003 – CCNL
La valutazione è prevista nel contratto

Nell’articolo 24 –  Intenti comuni – le parti si impegnano a ricercare, in sede contrattuale, in coerenza con lo sviluppo dei processi di valutazione complessiva del sistema nazionale d’istruzione e con risorse specificamente destinate, forme, modalità, procedure e strumenti d’incentivazione e valorizzazione professionale e di carriera degli insegnanti

Mancano le risorse per l’avvio
di un Sistema di Valutazione nazionale  indipendente

2006 – CCNL
si rinnova l’impegno (nell’articolo 31)  a valorizzare il lavoro d’aula
e il miglioramento dei livelli di apprendimento tramite contrattazione integrativa nazionale.

Il vincolo dato è quello
della “disponibilità di finanziamenti aggiuntivi al sostegno della ricerca didattica, educativa e valutativa”.

2013 – SNV
E’ l’anno del decreto presidenziale n. 80 che mette a punto il regolamento del sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione.Il sistema è fondato su tre soggetti:  Miur (corpo ispettivo),  Invalsi, Indire. Il dato nuovo è la previsione di una Conferenza che ne coordina le azioni.

L’Italia risponde, in ritardo, alle sollecitazioni della Ue che ci chiede lumi su come valutiamo gli apprendimenti e come valorizziamo gli insegnanti.

 

 

Avvio
del Sistema di Valutazione nazionale

2014 –RAV
E’ l’anno del rapporto di autovalutazione delle scuole che per la prima vola sono chiamate ad analizzare se stesse attraverso uno schema standard dato a tutte.
E’ il primo gradino del percorso di autovalutazione.

Nascono  i NIV:
nuclei interni di valutazione

2015 – PDM
Con i Piani di miglioramento le scuole progettano il loro modo di superare le situazioni di carenza e di ampliare le potenzialità

In fase di attuazione

2016 – Bilancio sociale
Rende pubblici i risultati del percorso.  Chiarisce e consolida i punti di forza della scuole, ne delinea le peculiarità.

E’ ancora da definire
Si redige alla fine del percorso

2016 – Valutazione Esterna
partirà a marzo
su 390 scuole (di cui 20 paritarie) ma, secondo le previsioni iniziali, avrebbero dovuto essere 800.I Nuclei esterni di valutazione (NEV) saranno  formati da un ispettore e due esperti provenienti sia dalla scuola che da altri settori (per loro è previsto un brevecorso di formazione che partirà il 25 febbraio).

1.050 € è il compenso per ciascun componente del Nev, per ciascuna scuola. Ogni valutatore esterno osserverà da 4 a 8 scuole. Le scuole, estratte a sorte, saranno avvisate una settimana prima della visita.

In Italia ci sono 51 ispettori. I dati relativi a due anni fa (i più recenti disponibili) ci dicono che in Gran Bretagna c’è un ispettore ogni 13 scuole, in Francia uno ogni 22 scuole.

Fase programmata,
ma non avviata,
mancano gli ispettori.
Si fa una sperimentazione su 390 scuole

Nascono i NEV:
Nuclei esterni di Valutazione

2016 – BONUS
Riguarda gli insegnanti.La legge 107 prevede uno stanziamento complessivo di 200 milioni di euro.
Circa 24 mila euro a scuola da assegnare ai docenti

Nelle scuole si costituiscono i comitati di valutazioneche definiscono i criteri di assegnazione.

Il comitato è composto da insegnanti, genitori, studenti e componenti esterni ( non sono previsti compensi e nessun rimborso spese per i componenti del Comitato)
Gli ultimi tentativi delle direzioni regionali di dare indicazioni sulla composizione sono stati bloccati dai sindacati proprio perché limitanti  l’autonomia decisionale di ciascuna scuola.

Lo prevede la legge 107/2015
c.d. Buona Scuola

In via sperimentale
per tre anni
il dirigente scolastico
assegna il bonus
sulla base dei criteri formulati
dal Comitato di valutazione.

Sono ancora da chiarire:
– cosa accade se il componente esterno non viene individuato?
– In che relazione si pone il comitato con gli organi collegiali della scuola?
– il bonus va assegnato a fine anno, tutto insieme o varrà al contabilità speciale degli 8/12?
– i dirigenti possono diventare autorità monocratica che decide del salario altrui?

C’è bisogno di soluzioni
e risposte condivise.
Il sindacato ha chiesto
una sede di confronto.

Insegnanti esclusi, segreterie delle scuole in rivolta e dirigenti scolastici in stato di agitazione:  è anche questo il risultato di mesi di disposizioni incomplete e talvolta contraddittorie. Una rincorsa alla procedura, alla nomina purché si faccia – commenta Pino Turi – pescando qua e là persino tra i dirigenti in pensione.

La valutazione del merito è stata di fatto ricondotta all’assegnazione di un bonus economico – constata il segretario generale della Uil scuola.  Una sorta di premio di fedeltà avulso da ogni principio di valutazione organica.

Abbiamo misurato l’incapacità e la sottovalutazione della questione, che se non sarà ripresa con necessaria concretezza, fuori da ogni  ideologia, non è difficile prevedere che sarà un ulteriore flop della legge 107.

Accade così che i NIV (Nuclei interni di valutazione di una scuola, insegnanti chiamati a redigere il RAV) non sappiano minimamente che cosa andranno a decidere i NEV ( i nuclei esterni di valutazione) chiamati a valutare in qualità di osservatori che cosa fanno le scuole selezionate per la valutazione.

Così mentre si è avviata la fase della valutazione esterna e di sistema, quella prevista dal decreto 80, si introduce e si innesta questa procedura del tutta avulsa da un sistema organico di valutazione. Come dire la mano destra non sa cosa fa la mano sinistra.

Nulla è rimasto delle sperimentazioni fatte negli anni passati – aggiunge Turi – ad esempio il  Vales.
Le esperienze fatte dalle scuole che hanno partecipato sono andate perdute. Nessuno le ha monitorate, ne analizzate. Non si trova alcun riscontro di quello che doveva essere un assaggio propedeutico ad un valutazione diffusa.

Così, mentre in Francia il Conseil national d’évaluation du système scolaire ha per sua caratteristica principale l’essere indipendente dal ministero, qui in Italia – precisa Turi – siamo alle prese con l’esiguo numero di ispettori di cui il sistema può disporre.

Per dare seguito alla pseudo valutazione della  legge 107  si assegna quindi ad una discrezionale azione del dirigente scolastico quello che dovrebbe essere il cuore del sistema. Si passa così dall’indipendenza alla dipendenza, e poi al condizionamento.

Una situazione ingarbugliata e difficile che si può affrontare solo con un  metodo, quello di estrema modernità della contrattazione e del confronto tra le parti che ha dato risultati in termini di decisioni nella vicenda mobilità.

E’ il  metodo con il quale abbiamo aperto una finestra di dialogo che ci auguriamo non venga chiusa sul nascere, sempre se si vuole fare funzionare la scuola e si vogliono creare le basi vere di una valutazione che non può essere quella individuale, ma di sistema. E’ in questo quadro di insieme che va inserita, anche quella dei dirigenti scolastici.

Il sistema per funzionare efficacemente, deve motivare tutte le componenti attive di ogni singola  scuola, senza dimenticarne nessuna, sia sul livello delle singole professionalità che su quelle di carattere collegiale su cui la scuola autonoma è fondata.

Mobilità: in arrivo l’ordinanza con i dettagli operativi

25 FEBBRAIO 2016

Mobilità: in arrivo l’ordinanza con i dettagli operativi

A PARTIRE DA FINE MARZO LE DOMANDE, I MOVIMENTI ENTRO GIUGNO 

In data odierna si è svolto un incontro tra il MIUR e le Organizzazioni Sindacali per analizzare il testo dell’ordinanza ministeriale di prossima emanazione, relativa al contratto sulla mobilità a.s. 2016/17. Per la UIL Scuola hanno partecipato Giuseppe D’Aprile e Mauro Panzieri.
L’Amministrazione in apertura di incontro ha presentato alle organizzazioni sindacali la bozza dell’ordinanza ministeriale e comunicato che il contratto sulla mobilità e’ al momento all’attenzione dell’Ufficio Centrale Bilancio per poi passare al vaglio della Funzione Pubblica.
I rappresentanti del MIUR, salvo diverse indicazioni da parte della Funzione Pubblica, hanno ipotizzato che la pubblicazione dell’Ordinanza Ministeriale avverrà entro il 20 marzo e riporterà le seguenti scadenze di presentazione delle domande:

Personale docente

Mobilità – Fase A – trasferimento e mobilità professionale provinciale di cui all’art. 6 del CCNI
Le domande si potranno presentare presumibilmente tra fine marzo e fine aprile 2016;
Le preferenze esprimibili, saranno in numero non superiore a 20 per le scuole dell’infanzia e primarie ed a 15 per le scuole secondarie di I e II grado.

Mobilità – Fase B, C e Ddi cui all’art. 6 del CCNI 2016/17
Le domande si potranno presentare presumibilmente nel mese di maggio 2016.
Trasferimento provinciale su ambiti – assunti da concorso (fasi B e C Legge 107/15): gli interessati potranno esprimere fino a tutti gli ambiti della provincia di attuale assunzione.
Trasferimento e mobilità professionale interprovinciali fasi B e D: si potranno esprimere sino a 100 preferenze tra ambiti e province.
Su questo punto la UIL Scuola, insieme alle altre organizzazioni sindacali ha chiesto di dare agli interessati la possibilità di scegliere indistintamente ambiti e/o province senza alcun vincolo numerico. L’amministrazione si è riservata un approfondimento in merito.
Trasferimenti interprovinciali fase C: gli interessati dovranno esprimere tutti gli ambiti territoriali anche attraverso le preferenze sintetiche delle province.

La pubblicazione dei movimenti avverrà secondo la seguente tempistica:

  • trasferimenti e mobilità professionale provinciale – fase A – entro il 20 giugno 2016;
  • trasferimento provinciale assunti da concorso (fasi B e C Legge 107 2015) e trasferimento e mobilità professionale interprovinciali fasi B, C e D:
  1. scuola primaria e scuola dell’infanzia entro l’11 luglio 2016
  2. scuola secondaria di primo grado entro il 20 luglio 2016;
  3. scuola secondaria di secondo grado entro il 30 luglio 2016.

Le domande dovranno essere presentate in modalità online attraverso il portale Polis-Istanze online.

Il MIUR, in tempo utile, pubblicherà tutta la modulistica sul sito istituzionale.

La UIL Scuola ha chiesto che, relativamente alla documentazione da allegare alla domanda, anche le certificazioni mediche possano essere presentate in modalità online.

Inoltre, alla luce della costituzione delle nuove classi di concorso, ha richiesto all’Amministrazione di fissare un incontro urgente in merito alla mobilità professionale prevista per i licei musicali.

E’ necessario, secondo la UIL, definire modalità e titoli utili per il passaggio in tale ordine di scuola a tutela della continuità didattica degli alunni e del personale già utilizzato negli anni precedenti.

L’amministrazione su questo ultimo punto si è resa disponibile.

Personale ATA

La presentazione delle domande, in modalità online, è prevista nel mese di aprile con scadenza nel mese di maggio. Nel mese di luglio avverrà la pubblicazione dei movimenti. Per quanto riguarda l’ordinanza ministeriale, nulla è cambiato rispetto a quella dell’anno precedente.

Personale educativo

In deroga alla legge può presentare domanda di mobilità interprovinciale.
Quindi può presentare sin da subito domanda di trasferimento e di passaggio per non più di tre province oltre quella di titolarità.
La presentazione delle domande, è prevista nel mese di marzo con scadenza nel mese di aprile. La pubblicazione dei movimenti avverrà nel mese di giugno.

RIORDINO DELLE CLASSI DI CONCORSO | IN VIGORE IL NUOVO REGOLAMENTO – UIL: una riorganizzazione attesa da anni, adottata senza confronto

25 FEBBRAIO 2016

UIL: una riorganizzazione attesa da anni, adottata senza confronto

RIORDINO DELLE CLASSI DI CONCORSO | IN VIGORE IL NUOVO REGOLAMENTO

LA SUA EFFICACIA SARÀ DA VALUTARE ANCHE IN RELAZIONE ALLE RIGIDITÀ DELLA LEGGE 107 

Il decreto del Presidente della Repubblica 14 febbraio 2016, n. 19  reca il Regolamento  per   la   razionalizzazione   e  l’accorpamento delle classi  di  concorso  a  cattedre  e  a  posti  di insegnamento. Successivamente alla pubblicazione in Gazzetta ufficiale in data 22 febbraio, entra in vigore il 23 febbraio 2016, relativo al riordino delle classi di concorso a cui sono allegate  tre tabelle di riferimento  per le nuove denominazioni, le confluenze, i titoli di accesso e le corrispondenze tra vecchio e nuovo ordinamento.
Le scelte di fondo e i contenuti sono riportati nel testo del decreto e in tre tabelle, il cui significato riportiamo di seguito, in forma schematica.

Il regolamento revisiona le classi di concorso per la  scuola  secondaria  di  primo  e  di secondo  grado  razionalizzando ed  accorpando le precedenti,  ne semplifica e riduce il numero.
Gli accorpamenti danno luogo ad entità  più ampie i cui  titolari  provengono dalle diverse classi  che vi hanno dato origine. I docenti titolari di una delle classi di concorso accorpate, di cui alle tabella A e B sono titolari dell’intera a nuova classe di concorso risultante.
In questa maniera si risolve il problema delle c.d. classi atipiche che rientrano nel riordino delle classi di concorso, riportando tutti nelle stesse condizioni giuridiche di appartenenza.

I docenti non di ruolo in possesso dell’abilitazione o idoneità per l’accesso ad una delle classi di concorso accorpate, di cui  alle Tabella A e B, hanno titolo per l’accesso a  tutti  gli insegnamenti compresi  nella  nuova  classe  di  concorso  risultante  dall’accorpamento, sia per i percorsi concorsuali,  sia per le supplenze, sia lunghe che brevi.

Tutti coloro  che, all’entrata in vigore del presente  regolamento, sono iscritti a uno dei percorsi di laurea o diploma  che danno  accesso alle previgenti classi di concorso, come ridefinite nelle nuove Tabelle A e B conseguito  il  titolo   mantengono il diritto a partecipare  alle  prove  di accesso ai relativi percorsi di tirocinio formativo attivo.

Per l’accesso ai concorsi ed ai percorsi abilitanti possono essere previste dal MIUR prove comuni tra diverse classi di concorso

Tutte le disposizioni che regolamentano la gestione del personale in esubero a livello provinciale  fissate dalla legge 7 agosto 2012, n. 135 restano confermate.

AT DI CATANIA: Regolamento recante disposizioni per la razionalizzazione ed accorpamento delle classi di concorso a cattedre.

25 FEBBRAIO 2016

AT DI CATANIA: Regolamento recante disposizioni per la razionalizzazione ed accorpamento delle classi di concorso a cattedre.

Regolamento recante disposizioni per la razionalizzazione ed accorpamento delle classi di concorso a cattedre.
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 14 febbraio 2016, n. 19

Collegamento al sito della Gazzetta Ufficiale della Repubblica

USR SICILIA: C.M. n. 2 del 23/02/2016 – Anno scolastico 2015/16 – Esami di stato conclusivi dei corsi di studio d’istruzione secondaria di secondo grado – Formazione delle commissioni di esame.

25 FEBBRAIO 2016

USR SICILIA: C.M. n. 2 del 23/02/2016 – Anno scolastico 2015/16 – Esami di stato conclusivi dei corsi di studio d’istruzione secondaria di secondo grado – Formazione delle commissioni di esame.

C.M. n. 2 del 23/02/2016 – Anno scolastico 2015/16 – Esami di stato conclusivi dei corsi di studio d’istruzione secondaria di secondo grado – Formazione delle commissioni di esame.

Allegati:

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Sulla valutazione occorre coinvolgere gli insegnanti

24 FEBBRAIO 2016

Sulla valutazione occorre coinvolgere gli insegnanti

INCONTRO AL MIUR | RIPARTIZIONE DEL FONDO PER LA VALORIZZAZIONE DEL MERITO E FUNZIONAMENTO DEI COMITATI DI VALUTAZIONE.

Uil: serve un confronto non formale ma sostanziale  per sanare le contraddizioni della legge 107. Vanno garantiti  profili e professionalità e  riconosciuti gli spazi contrattuali.

La ripartizione del fondo per la valorizzazione del merito e funzionamento dei comitati di valutazione sono stati il tema centrale del’incontro che si è svolto questa mattina al ministero tra le organizzazioni sindacali e il Miur,  rappresentato in questa riunione dal Direttore generale del Bilancio,  Dott. Greco  e della  Dott.ssa Palumbo, Direttore generale per gli ordinamenti e la valutazione.

A parere della Uil Scuola, i temi in oggetto del confronto vanno affrontati nel merito e non solo nella forma, per poter superare le numerose contraddizioni della legge 107, con il fine di comporre i vari interessi in campo: in particolare, i docenti sono coinvolti in forma attiva, come beneficiari e come componenti dei comitati; i  dirigenti scolastici che non possono essere autorità salariale monocratica; il ruolo della contrattazione in relazione alla legge che definisce il finanziamento come  salario accessorio.

Analogamente,  non può essere ignorato il ruolo degli organi collegiali, in particolare del collegio dei docenti, espressione della funzione tecnico professionale che  rappresenta l’aspetto più qualificato in materia educativa e  didattica per definire criteri di assegnazione del beneficio economico.

Il ministero dovrà, in ottemperanza alla legge, definire  un decreto ministeriale  i cui contenuti,  secondo la Uil Scuola, devono essere frutto di un confronto sostanziale e non formale.

I vincoli del comma 126 pongono una ripartizione basata sulla dotazione organica dei docenti, dei fattori di complessità e delle aree a maggiore rischio educativo.

Per la Uil i docenti su cui effettuare la ripartizione dovranno essere quelli derivanti dalla sommatoria  dell’ organico di fatto, di diritto, del potenziamento e dei supplenti annuali. Solo così potrà risolversi, ad esempio, la questione dei licei musicali.

Nei fattori di complessità vanno considerati anche gli indicatori organizzativi degli istituti comprensivi ed onnicomprensivi, degli istituti con pluralità di indirizzi,  gli squilibri e le difficoltà derivanti dallo svantaggio socio-economico di alcuni territori.

È ancora in fase di approfondimento la questione dell’attribuzione delle quote secondo la scansione degli 8/12 per anno scolastico o di quella per anno solare. Per la Uil, visto che si tratta di un bonus da assegnare alla fine dell’anno ai docenti sarebbe meglio l’assegnazione in una unica soluzione per evitare aggravi burocratici.

Il decreto del ministro opererà lo stanziamento, per il quale si prevede un nuovo passaggio con il sindacato. Per la Uil sarebbe  necessaria un’intesa politica, come avvenuto per la mobilità, per definire una  base solida  di condivisione ed evitare l’attuale confusione e le contraddizioni sopra accennate.

Al momento rappresentiamo, rispetto ai criteri di costituzione la contrarietà sulle scelte fin qui operate dal Miur, senza trasparenza, senza coinvolgimento, tramite Faq che hanno confuso le idee più che chiarirle.

Alcuni provvedimenti hanno indotto gli uffici regionali a nominare, anche d’ufficio dirigenti scolastici  in pensione,  quali componenti esterni escludendo a priori le altre professionalità e figure pure previste dalla legge 107, come possono essere i docenti, dirigenti tecnici,  funzioni strumentali,  collaboratori dei dirigenti,  RSU, di  tutti quei professionisti cioè che hanno già consolidate esperienze e conoscenze del lavoro scolastico e della sua valorizzazione.

Restano da risolvere  questioni ancora aperte e che riguardano tre aspetti particolari: la funzionalità dei comitati quando non sia stata individuata una componente;  la loro considerazione come organi collegiali perfetti; il loro rapporto con il collegio dei docenti, dalla cui riflessione collegiale dovrebbero scaturire le indicazioni per i criteri da adottare.

Il Miur si è riservato ulteriori riflessioni  e comunicherà un nuovo appuntamento per i primi di marzo, previo approfondimento con l’ufficio fdi Gabinetto e l’ufficio Legislativo.

La Uil e le organizzazioni sindacali hanno rivendicato l’importanza di un lavoro comune e trasparente messo sempre a disposizione dell’amministrazione; coerentemente stanno predisponendo un documento di sintesi del confronto che sarà diffuso a breve.
Le stesse organizzazioni non escludono il ricorso ad una impugnativa davanti al giudice qualora i provvedimenti non tengano in considerazione l’intero quadro normativo vigente a discapito degli interessi generali in campo.

All’incontro hanno partecipato per la UIL Ranieri e Lacchei.

AUTOVALUTAZIONE E VALUTAZIONE ESTERNA: la trappola della burocrazia che schiaccia la valutazione

22 FEBBRAIO 2016

La trappola della burocrazia che schiaccia la valutazione

AUTOVALUTAZIONE E VALUTAZIONE ESTERNA

Paradossale la situazione creata con la legge 107: da un lato l’autovalutazione delle scuole, dall’altro la valutazione del merito dei docenti. Due processi che viaggiano su binari paralleli.

 

Il 17 febbraio si è svolto un incontro presso il Miur con i rappresentanti della conferenza degli istituti Indire e Invalsi e il ministero, impegnati con la pubblicazione del DPR 80,  nella costruzione del sistema nazionale di valutazione.
Oggetto dell’incontro lo stato di attuazione della direttiva 11/2014 sul sistema di autovalutazione. Due i punti trattati: i processi di autovalutazione e la valutazione esterna.

Scuola dell’infanzia e adeguamento dei rapporti di autovalutazione
A partire dal prossimo anno scolastico le scuole procederanno all’adeguamento del Rapporto di autovalutazione (RAV) elaborato nel 2015, da arricchirsi con i  dati aggiuntivi  forniti dalla prima stesura. Sarà integrato, per tutte le scuole in cui sono presenti sezioni di scuola dell’infanzia da parti inerenti questo importante segmento educativo, escluso dalla prima formulazione.
Il nuovo RAV sarà accompagnato da questionari di percezione della qualità per i docenti e per gli studenti, in aggiunta a quello per i genitori reso fruibile nella piattaforma online delle iscrizioni al prossimo anno scolastico, ormai giunta a conclusione.
Il documento,  integrato con i dati sulla scuola infanzia, sarà adottato in via sperimentale già in questo anno da alcune scuole.
A breve sarà avviata una consultazione pubblica da cui potranno  scaturire proposte di modifica.
Per la UIL tale scelta è condivisibile, sia direttamente che attraverso il Coordinamento nazionale per le politiche dell’infanzia e della sua scuola, è stata ripetutamente sollecitata.

Valutazione esterna
Il Miur ha informato che il modello di valutazione esterna previsto dalla direttiva 11/2014 partirà a marzo su 390 scuole (di cui 20 paritarie), da parte dei Nuclei esterni di valutazione (NEV), formati daun ispettore e due esperti provenienti sia dalla scuola che da altri settori.
Per loro un breve corso di formazione partirà il 25 febbraio mentre le scuole, estratte a sorte, saranno avvisate una settimana prima della visita.

Le visite dureranno tre giorni, saranno visionati spazi, attività, organizzazione oltre ai Piani dell’offerta formativa,  ai RAV ed i piani di miglioramento; saranno svolti colloqui  ed incontri con i diversi attori. Una  prima fase di restituzione è destinata al dirigente scolastico ed al suo staff, successivamente un report sarà presentato al collegio dei docenti.

Obiettivo dell’intera procedura è indurre le scuole alla  riflessione sull’azione quotidiana anche in riferimento ai piani di miglioramento ed al bilancio sociale, quale terza ed ultima fase del processo di autovalutazione.

In tema di valutazione la UIL ha presentato le proprie proposte.

Appare necessario un riallineamento delle azioni derivanti dalla sedimentazione di norme vecchie  e nuove (il continuo rinvio della valutazione dei dirigenti scolastici) con l’attuazione della legge 107 per la valorizzazione della professionalità docente e la costituzione di comitati per la valutazione in tutte le scuole.

Va resa adeguata e costante l’informazione ai sindacati scuola sia per la pubblicazione di bandi di selezione di nuovi esperti valutatori, sia per tutti gli aspetti connessi alla realizzazione del sistema;
il pessimo esempio dei Vcamp, a suo tempo svelato e stoppato  dall’impegno  della Uil,  deve restare un caso isolato. Anche i valutatori esterni ora coinvolti, sono stati selezionati con avvisi del 2013, pubblicati senza alcuna trasparenza né informativa sindacale.

Si osserva che gli esiti dei  progetti  sperimentali fin qui condotti, come il Progetto qualità e merito  ed ancor più Vales, finanziato con  fondi contrattuali per preciso impegno delle organizzazioni sindacali, sono rimasti chiusi nei cassetti senza alcuna possibilità di fornire indicazioni ai nuovi percorsi, spesso non valorizzando nemmeno il patrimonio di competenze ed esperienze acquisito dai  docenti e dai dirigenti in essi impegnati.

Il Miur, per contribuire  al miglioramento delle scuole sottoposte a valutazione esterna, deve garantire ai valutatori esterni provenienti dalla scuola le condizioni per il sereno  svolgimento dell’incarico.

Le attività di valutazione insieme a quelle di rilevazione degli apprendimenti costituiscono un enorme carico  di lavoro burocratico per le scuole che vanno liberate dall’impegno compilatorio, reso più grave dalla riduzione del personale amministrativo nelle segreterie scolastiche;

Sulle novità della Legge 107 per la valutazione non servono fughe in avanti del Miur ma l’apertura di un confronto in sede contrattuale, che  riunisca in un unico profilo tutte le attività di valutazione ed autovalutazione  e possa contemperare le diverse opzioni con le criticità in materia di assegnazione del bonus professionale ai docenti, costituzione dei comitati  in ciascuna scuola, ecc.

Le iniziative prese da talune direzioni regionali costituiscono una pessima modalità operativa, sia nel merito che nel metodo, sono state bloccate sul nascere dai sindacati.

Per la UIL ha partecipato Noemi Ranieri

DIPLOMA MAGISTRALE EX ANTE 2002: inserimento in GAE, facciamo il punto.

L’ultima decisione presa dal Consiglio di Stato dispone che a decidere sulla questione dei diplomati Magistrali sarà l’Adunanza Plenaria, organo che il nostro ordinamento prevede per i casi in cui è necessario un collegio giudicante più ampio.

Il caso dei ricorsi per l’accesso in GAE dei diplomati magistrali è stato ritenuto assai complesso al punto da determinare questa scelta in conseguenza dei problemi di giurisdizione ma, soprattutto, per le sentenze contrastanti che sono scaturite da ricorsi in tutto e per tutto simili tra loro. Esistono differenti possibilità in termini di esito: acceso alle Gae per tutti i diplomati magistrali, per i soli ricorrenti, oppure per nessuno. Queste ultime possibilità, gettano un’ombra sulle aspettative di molti docenti, e con loro di molte famiglie.

Per conto nostro continueremo a sostenere che devono prevalere le ragioni sia in diritto che nel fatto. Confidiamo nell’esito ed accoglimento favorevole delle richieste  presentate all’Organo Giudicante.

Speciale trasferimenti: il contratto

CCNI mobilità personale docente educativo ed ATA 10 febbraio 2016
Presentazione delle domande a metà marzo esiti entro luglio.
I principali punti:
Assunti entro l’anno scolastico 2014/2015: domanda di mobilità su scuole della provincia di titolarità; tra ambiti se su altra provincia. Nel primo degli ambiti richiesti saranno assegnati alle scuole, altrimenti proposta di incarico dal dirigente scolastico di una scuola di  altri ambiti richiesti.
◦ comunale (titolarità su scuola);
◦ provinciale (titolarità su scuola);
◦ passaggi di cattedra e di ruolo provinciali (titolarità su scuola). trasferimenti interprovinciali
◦ docenti assunti entro il 2014/15 (in deroga al vincolo triennale) – titolarità su scuola solo se soddisfatti nel primo ambito indicato. Dal successivo titolarità solo su ambito;
◦ Passaggi di cattedra e di ruolo interprovinciali (titolarità su scuola solo se soddisfatti nel primo ambito indicato. Dal successivo titolarità solo su ambito);

Assunti nelle Fasi Zero ed A 2015/16: avranno una sede definitiva nella provincia di immissione in maniera analoga agli assunti degli anni precedenti. Potranno fare domanda di mobilità territoriale, verso gli ambiti  delle altre province, in subordine agli altri aspiranti.  Titolarità su scuola
Assunti nelle Fasi B e C as. 2015/16 provenienti dal concorso: ottengono un ambito tra quelli della provincia in cui sono stati assunti. Possono anche fare domanda di mobilità territoriale, verso gli ambiti territoriali delle altre province, in subordine agli altri aspiranti.
Assunti nelle Fasi B e C as 2015/16 provenienti da graduatorie ad esaurimento:partecipano alla mobilità tra tutti gli ambiti a livello nazionale. Si svolgerà in un’unica fase per l’assegnazione della sede definitiva su tutto il territorio nazionale. La titolarità è solo su ambito

Turi: sbloccare il contratto per riconoscere i diritti

Turi: sbloccare il contratto per riconoscere i diritti
SONO PIÙ DI SEI ANNI CHE AL PERSONALE DELLA SCUOLA NON VIENE RINNOVATO IL CONTRATTO
Uil: La legge del governo sulla scuola mostra tutti i limiti di concreta applicazione.
Siamo nettamente contrari alle scuole di tendenza.
I ragazzi Erasmus esempio dell’eccellenza del nostro sistema di istruzione, apprezzata solo all’estero.
La mancanza del rinnovo contrattuale del personale della scuola si protrae da oltre sei anni –  mette in evidenza Pino Turi, segretario generale Uil Scuola nel suo intervento all’Auditorium Unipol per l’iniziativa promossa dalla Uil sui contratti nel pubblico impiego.
Un blocco che  incide pesantemente sul potere di acquisto reale delle retribuzioni, quelle degli insegnanti italiani sono tra le più basse d’Europa, ma soprattutto sul valore del  lavoro nel sistema di istruzione.
La scuola è stata investita da una legge di riforma, peraltro di dubbia costituzionalità, che non modifica l’impianto istituzionale dei cicli di istruzione, ma interviene sostanzialmente sulla governance   – ha precisato Turi – con uno spostamento di  poteri tra dirigente, docenti ed organi collegiali, rappresentativi del personale docente ed ATA, genitori ed alunni, che ne mortificano ruolo e funzione.
Quella che stiamo registrando – aggiunge Turi – è una pesante ingerenza, anche nelle materie di contrattazione, attuata per  legge, la 107/2015.
Approvata con voto di fiducia dal Parlamento la legge del governo sulla scuola risente –  ora che quotidianamente ci scontriamo con i limiti pratici della sua applicazione, spiega Turi –  della mancanza di dibattito sereno e disteso, sia parlamentare che nel Paese.
Una legge formulata senza il coinvolgimento pieno del personale, trattato più da suddito che da lavoratore portatore di dignità e diritti.
L’aver scelto di attuare un processo di cambiamento in maniera autoritaria e senza coinvolgimento delle rappresentanze dei lavoratori ha condotto ad un doppio risultato negativo: a chi a scuola lavora ogni giorno si presenta un modello di scuola meno libera e più dirigista; ad alunni e famiglie si rende meno scontato il pluralismo e la libertà di apprendimento.
Tutto questo in contraddizione con i  valori costituzionali che indicano la scuola come laica,  di tutti e per tutti – conclude Turi – quella scuola che ha rappresentato l’ascensore sociale degli italiani nei decenni scorsi e che, ancora oggi,   registra eccellenze tra i ‘ragazzi Erasmus’ che trovano lavoro solo fuori dall’Italia.

ULTIMISSIME

22 FEBBRAIO 2016
POSIZIONI ECONOMICHE ATA

Il Tribunale ha accolto il ricorso condannando il MIUR.

22 FEBBRAIO 2016
INCONTRI AL MIUR | RISORSE ALLE SCUOLE
Aree a rischio 2015/2016: siglata l’ipotesi di contratto integrativo

Il 18 febbraio 2016, tra i rappresentanti del Miur e le organizzazioni sindacali, e’ stata siglata l’ipotesi di contratto sui criteri di attribuzione alle Direzioni regionali, delle risorse per le scuole collocate in aree a rischio, con forte processo immigratorio e contro la dispersione scolastica, per l’anno scolastico 2015 – 2016.

Per la ripartizione della somma complessiva di euro 18.458.933,00 sono stati confermati i criteri definiti per l’anno scolastico precedente.

I rappresentanti del MIUR hanno illustrato una nota ai Direttori regionali per consentire  l’avvio delle rispettive contrattazioni.

Il contratto verrà sottoscritto definitivamente al termine dell’iter di certificazione.

Resta l’insoddisfazione rispetto ad un istituto contrattuale che nella fase di avvio ha dato risultati molto apprezzati. Nel tempo lo stesso ha subito una deriva burocratica che ne ha distorto le originarie finalità, con ricadute negative sulla sua reale efficacia. Anche su questo ha pesato il blocco della contrattazione nazionale che va rapidamente superato attraverso il rinnovo del contratto. In quella sede la UIL Scuola proporrà una revisione della materia che tenga conto delle nuove emergenze che la scuola italiana è chiamata a gestire.

PERSONALE ATA. RIATTIVATE LE POSIZIONI ECONOMICHE

Riattivate le posizioni economiche
PERSONALE ATA
Con la nota n. 5083 del 22 febbraio 2016 il MIUR informa i suoi uffici periferici che è riattivato il flusso telematico con il MEF per la trasmissione dei nominativi dei beneficiari delle nuove posizioni economiche. Tale funzione consentirà esclusivamente l’attivazione di posizioni con decorrenza gennaio 2015. Per il riconoscimento degli arretrati dalla data di effettiva decorrenza gli uffici della UIL Scuola hanno già attivato il contenzioso giudiziale a tutela degli iscritti.

DOPO L’INIZIATIVA DEI SINDACATI SCUOLA L’USR DEL VENETO RITIRA LA CIRCOLARE

19 FEBBRAIO 2016

L’USR del Veneto ritira la circolare

DOPO L’INIZIATIVA DEI SINDACATI SCUOLA

Il 24 febbraio fissato un incontro al Miur per fare il punto sulla valorizzazione del merito e il funzionamento dei comitati di valutazione

L’Ufficio scolastico regionale del Veneto, con due note distinte, una indirizzata ai componenti esterni del Comitato di valutazione, da esso stesso nominati, l’altro ai sindacati regionali di comparto,  ha ritirato la circolare del 16 febbraio con la quale  dava  “Orientamenti e riflessioni per i componenti esterni dei Comitati di Valutazione dei docenti nominati dall’USR per il Veneto”.

Quella dei componenti esterni è una delle novità introdotte dalla legge 107/2015 che modifica ed integra il Comitato di Valutazione interno ad ogni istituzione scolastica che, tra l’altro avrà il compito di assegnare il c.d. Bonus ai docenti, sulla base dello stanziamento di 200 milioni di euro, ripartiti tra  le singole scuole, previsti dalla legge 107/2015 che lo definisce salario accessorio.

Il provvedimento dell’USR Veneto  è stato ritirato a seguito della diffida che FLC Cgil, Cisl Scuola, UIL Scuola e Snals, hanno inviato in contrasto con la circolare dell’USR  che si poneva come illegittima ed inaccettabile invasione nell’autonomia della scuola.

La  materia è  delicata in quanto riguarda la retribuzione accessoria dei docenti che la legge in modo  pasticciato e contraddittorio introduce con meccanismi di dubbia legittimità costituzionale: questa circostanza consente di avviare un confronto ed un approfondimento della materia in sede sindacale.

Infatti, non solo l’USR Veneto, ma anche il MIUR ha convocato i sindacati per avviare una fase di approfondimento di merito.

L’incontro al MIUR è fissato per il prossimo 24 febbraio; in quella sede, la UIL Scuola, oltre a confermare il proprio giudizio negativo su comestaaffrontando una materia così delicata, rivendicherà procedure tali da garantire l’autonomia scolastica e la dignità professionale dei docenti che ha bisogno di regole certe che con le proprie contraddizioni la legge 107,  non garantisce.

Ancora una volta, i nodi vengono al pettine: una legge pasticciata e non adeguatamente finanziata non può  che aggiungere confusione a confusione come quella che si sta creando con la nomina dei componenti  esterni, nella maggior parte dei casi dirigenti scolastici e per lo più in pensione  a cui non è riconosciuto  neanche il rimborso delle spese di viaggio per raggiungere la sede scolastica.

Gli esiti di una norma che ha l’ambizione di valutare il merito dei docenti e di assegnare loro una retribuzione accessoria –  in  contraddizione con  un’altra legge che assegna alla contrattazione collettiva l’individuazione dei criteri di assegnazione dello stesso – sono  affidate unicamente alle procedure burocratiche che non si preoccupano affatto del risultato

CONCORSO ORDINARIO 2016: Solo annunci e numeri

18 FEBBRAIO 2016

Solo annunci e numeri

CONCORSO ORDINARIO 2016
UIL: ANCORA TROPPI GLI ELEMENTI DI INCERTEZZA SU UNA PROCEDURA ANNUNCIATA DA MESI

Nell’incontro odierno il Miur si è limitato a fornire i dati inerenti la ripartizione dei posti per classi di concorso, per ambiti e per regioni.

Nessuna novità sulla data di pubblicazione dei bandi, né sui bandi stessi, niente sulle classi di concorso e le loro confluenze, né sul rapporto tra i punteggi assegnati alle varie prove.

Unico elemento positivo il ripensamento sulla struttura delle due prove di inglese, che saranno a risposta chiusa.

Le procedure saranno circa 110, a fronte delle 18 del concorso 2012, su base regionale o multiregionale.
Il numero più consistente di posti di colloca su italiano storia e geografia nella secondaria di primo grado con 5.111 posti, che sommati ai 3.006 posti di lettere nel secondo grado determinano un totale di 8.117 posti dell’ambito AD 4.
Per il giapponese e il design del vetro ci sarà un solo posto.

Complessivamente i posti sono 63.712, di cui 6.101 per i sostegno, 17.299 per la scuola primaria e 6933 della scuola dell’infanzia.
506 posti saranno successivamente messi a bando per la classe A023 l’italiano come lingua seconda.

Il bando per 552 posti per le discipline coreutiche saranno bandito successivamente all’espletamento del terzo ciclo di TFA.

Per il terzo ciclo TFA è stato nominato un comitato tecnico nazionale che ha avviato i lavori.

Nella confusione generale non è chiaro se nel bando sarà prevista una salvaguardia per i docenti di scuola dell’infanzia, vincitori del concorso 2012 penalizzati dalle mancate assunzione nell’organico potenziato. A questi occorre dare certezze.

Per la UIL se esiste la volontà di concretizzare le assunzioni attraverso il concorso per il prossimo anno bisogna trasformare gli annunci in fatti.

All’incontro ha partecipato Noemi Ranieri.

Su bonus e comitati di valutazione assurda nota dell’Usr Veneto

17 FEBBRAIO 2016

Su bonus e comitati di valutazione assurda nota dell’Usr Veneto

SINDACATI SCUOLA
UN ATTO DI INGERENZA INACCETTABILE NELL’AUTONOMIA DELLE SINGOLE SCUOLE

La nota emanata il 16 febbraio dall’USR Veneto per fornire “orientamenti e riflessioni” ai componenti esterni dei Comitati di valutazione appare approssimativa sotto il profilo argomentativo per quanto riguarda le riflessioni di natura giuridica nelle quali incautamente si avventura.

Non sta certamente alle organizzazioni sindacali valutare l’opportunità di atti di assoluta intempestività e che vanno ben oltre il raggio di competenza di un ufficio scolastico regionale. Anticipare, senza averne alcun titolo, le linee guida nazionali che la legge 107, al comma 130, prevede siano emanate dal Miur e non dagli Uffici scolastici regionali, solo al termine del triennio 2016/2018, è un atto di ingerenza inaccettabile nell’autonomia delle singole scuole.

Numerose appaiono le incongruenze e le errate interpretazioni delle norme di riferimento, su diverse questioni che la nota pretenderebbe di chiarire: la qualificazione del Comitato di valutazione quale organo non perfetto, la facoltà del dirigente di procedere con atti sostitutivi in assenza di criteri, l’applicabilità alla scuola delle disposizioni in materia di valutazione della performance, l’asserita assenza di riserva costituzionale ai fini di sostenere la non ammissibilità della contrattazione sul bonus, ancorché la legge 107 lo qualifichi come salario accessorio, e altro ancora. Incongruenze e licenze interpretative che rendono ancor più ampiamente motivate le riserve di legittimità nei confronti di una circolare che già appare viziata sotto il profilo dell’eccesso di competenza.

Sul piano politico, è di tutta evidenza la gravità di un atto assunto fuori da ogni preventivo confronto né informativa con le organizzazioni sindacali, che si pone deliberatamente in conflitto con le posizioni da queste espresse su materie riconducibili alle loro prerogative, e che anche per questo è destinato ad accrescere ulteriormente lo stato di disagio, tensione e preoccupazione con cui chi lavora nella scuola sta vivendo “innovazioni” in gran parte non condivise.

Per queste ragioni, esprimendo con la massima nettezza il proprio dissenso politico, le organizzazioni sindacali Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal  hanno inviato  al Direttore dell’USR Veneto, e per conoscenza al Miur formale diffida  a ritirare immediatamente la nota 2982 del 16 febbraio 2016. In difetto, valuteranno l’eventuale presentazione di impugnative legali.

Roma, 17 febbraio 2016

DIRIGENTI SCOLASTICI: Proclamato lo stato di agitazione

17 FEBBRAIO 2016

Proclamato lo stato di agitazione

DIRIGENTI SCOLASTICI
URGENTE UN INCONTRO AL MIUR

Gli impegni assunti dal Governo il 4 dicembre 2014 non sono stati rispettati: 
i fondi contrattuali per il salario accessorio vengono tagliati; 
la retribuzione dei Dirigenti Scolastici continua a diminuire;  i
contratti regionali non sono certificati dal MEF che cerca di imporre una diminuzione della retribuzione pensionabile e della buonuscita; 
non trova soluzione la sperequazione interna; 
si allontana l’equiparazione esterna; 
le condizioni di lavoro peggiorano e le responsabilità aumentano. I Dirigenti Scolastici non possono più attendere.
FLC Cgil, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS Confsal hanno proclamato in data odierna lo stato di mobilitazione della categoria e richiesto un incontro urgente con i vertici politici del MIUR.
FLC Cgil, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS Confsal, a sostegno della vertenza che si rilancia con forza  indicono, come primo momento di mobilitazione, un presidio nazionale dei dirigenti scolastici davanti al MIUR per mercoledì 9 marzo 2016;  stanno verificando, nel frattempo, ulteriori azioni di lotta che esprimano il disagio dei dirigenti scolastici e la loro esasperazione per l’indifferenza dell’Amministrazione e dell’intero Governo.
La gravità della situazione e l’importanza delle rivendicazioni richiedono uno straordinario impegno e la partecipazione di tutti i dirigenti scolastici.

ATA 24 mesi: In via di emanazione la nota che attiva le procedure

17 FEBBRAIO 2016

ATA 24 mesi: In via di emanazione la nota che attiva le procedure

Si è tenuta presso il MIUR, in data 16 febbraio 2016, una riunione con le organizzazioni sindacali rappresentative del comparto scuola, sulla emanazione della nota con le indicazioni agli USR per la predisposizione dei bandi dei concorsi ATA per soli titoli per l’anno scolastico 2016/2016 per i profili professionali dell’area A e B. Per la UIL Scuola hanno partecipato Antonello Lacchei e Mauro Panzieri. I rappresentanti del Ministero hanno illustrato i contenuti della stessa che sostanzialmente ricalca la procedura degli anni precedenti.

I Direttori Generali di ciascun Ufficio Scolastico Regionale – con esclusione della regione Valle d’Aosta e delle province autonome di Trento e Bolzano – dovranno emanare i relativi bandi per ciascun profilo professionale e per tutte le province di competenza. Nella predisposizione degli stessi dovranno tenere conto dei cambiamenti normativi intervenuti, apportando le opportune integrazioni e modifiche al testo dell’ordinanza utilizzata per gli anni precedenti

  • Le domande dovranno essere inviate in forma cartacea mentre la scelta delle scuole sarà effettuata – in un secondo tempo – on line.
  • I modelli di domanda, con le integrazioni previste per questo anno, saranno diffusi successivamente.
  • Dalla data di pubblicazione di ciascun bando regionale decorrerà il termine di 30 giorni per la presentazione delle domande.

Ricordiamo che a tale concorso possono partecipare aspiranti con 24 mesi di servizio nella scuola statale e nel profilo richiesto.

Solo Il modello G, che consente la scelta o la modifica delle sedi per l’anno 2015/16 sarà gestito tramite le istanze on line. Quest’ultimo non dovrà essere inviato in quanto l’Ufficio territoriale destinatario lo riceverà automaticamente al momento dell’inoltro telematico.

By segreteria Territoriale Uil Scuola Catania. Salvo mavica, segretario generale.

USR SICILIA: Attuazione D.M. 326 del 3 giugno 2015. Graduatorie di istituto personale docente. Aggiornamento semestrale graduatorie di II fascia.

16 FEBBRAIO 2016

USR SICILIA: Attuazione D.M. 326 del 3 giugno 2015. Graduatorie di istituto personale docente. Aggiornamento semestrale graduatorie di II fascia.

Attuazione D.M. 326 del 3 giugno 2015. Graduatorie di istituto personale docente. Aggiornamento semestrale graduatorie di II fascia.

Inserimento graduatoria II fascia degli abilitati entro l’ 1 febbraio

Il Mod.A3 è cartaceo e va inviato entro il 7 marzo (per gli abilitati classe comune)

Il Mod. A5 é on – line e va compilato a partire dal 10 marzo (per gli abilitati sostegno)

Allegati:

Scarica questo file (MIUR.AOODGPER.REGISTRO_UFFICIALE(U).0004477.16-02-2016[1].pdf)Download[Nota MIUR prot. n. 4477 del 16-02-2016]120 kB
Scarica questo file (MIUR AOODPIT REGISTRO_DECRETI_DIPARTIMENTALI 0000089 16-02-2016.pdf)Download[MIUR Decreto Dipartimentale prot. n. 89 del 16-02-2016]306 kB
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D.D.G.N.89 DEL 16.2.2016. INTEGRAZIONE GRADUATORIE D’ISTITUTO. ABILITATI ENTRO 1.2.2016 INSERITI IN ELENCO AGGIUNTIVO

I docenti che conseguono il titolo di abilitazione oltre il previsto termine di aggiornamento delle graduatorie ed entro il PRIMO FEBBRAIO 2016 verranno collocati in un ulteriore elenco aggiuntivo alle graduatorie di SECONDA FASCIA.  D.D.G. 89 DEL 16.2.2016 con allegate Istruzioni operative,   scadenzario e modulistica.

salvo mavica, segretario territoriale generale Uil Scuola Catania