11 SETTEMBRE 2015
AT DI CATANIA: Licei musicali. Rettifiche utilizzazioni a.s. 2015/2016
Licei musicali – Pubblicazione rettifiche utilizzazioni a.s. 2015/2016
ESECUTIVO NAZIONALE UILSCUOLA – DOCUMENTO FINALE
L’Esecutivo della UILScuola riunito a Roma i giorni 8 e 9 settembre 2015,
sulla base della relazione, degli interventi e delle conclusioni del Segretario Generale,
conferma il giudizio fortemente critico sulla legge 107/2015, sia nel metodo che nel merito delle scelte effettuate dal Parlamento. Per quanto attiene al primo aspetto, si evidenzia come il contesto in cui si è sviluppato il confronto ha evidenziato tutti i limiti di un clima di autentico pressing condotto sul Parlamento (poi, materializzatosi con il voto di fiducia) e con un dibattito insufficiente in relazione all’importanza che la scuola riveste per il Paese, effettuato sostanzialmente a scuole chiuse e senza alcun confronto vero con i sindacati, anche in presenza di una precisa norma sulla rappresentanza e rappresentatività .
Nel merito, alcune delle scelte fatte si presentano contraddittorie, di difficile realizzazione e che mutano gli equilibri tra le diverse componenti della scuola, in termini di competenze e di conflitti di attribuzione. Ne risulta che tutta l’attenzione e tutte le energie vengono rivolte all’aspetto della gestione a palese detrimento di quello della didattica che ne esce fortemente penalizzato.
Lo stesso impianto normativo dell’autonomia scolastica ne esce indebolito ed assoggettato al rischio di un ritorno ad un anacronistico centralismo, concepito e vissuto in chiave di contenimento della spesa pubblica.
Esiste, ed è reale, il rischio che questo determini un ulteriore frustrazione e demotivazione del corpo docente e dei lavoratori del personale ATA, che hanno, invece bisogno di riconoscimenti e di motivazioni forti, non solo per ciò che hanno determinato in termini di buon andamento del sistema scolastico, ma per ciò che a loro si continua a chiedere per la realizzazione di una Scuola di buona qualità.
La Uil Scuola intende rappresentare tale disagio ed agire in funzione di un rilancio della Scuola pubblica statale che rimane il fulcro su cui determinare lo sviluppo economico e sociale del Paese. Le azioni a sostegno vanno costruite sempre in chiave di proposte costruttive elaborate all’insegna del più rigoroso rispetto delle prerogative costituzionali e di legge nel rispetto della libertà di insegnamento e del pluralismo culturale.
In tale contesto e con la forte identità di sindacato laico e riformista che caratterizza la Uil Scuola, l’Esecutivo impegna la Segreteria nazionale a elaborare tutte le strategie che consentano il mantenimento dell’azione unitaria dei cinque sindacati rappresentativi, a partire dall’iniziativa unitaria del giorno 11 settembre p.v., che dovrà articolarsi in iniziative territoriali.
L’esecutivo, inoltre, impegna tutte le Strutture territoriali ad attivare ogni iniziativa di informazione, di confronto e di dibattito con le nostre RSU e i nostri iscritti. In tale ottica vanno condivise le eventuali azioni unitarie nello spirito e nella lettera delle scelte nazionale di cui al presente documento.
Occorre, inoltre, che, le strutture Confederali in particolare modo quelle rette da Segretari di provenienza della Uil Scuola, collaborino in modo stretto e diretto che con le Federazioni del territorio nell’organizzazione di iniziative di confronto con i rappresentanti politici impegnandoli sulle posizioni assunte dalla nostra Organizzazione.
In particolare l’Esecutivo impegna la Segreteria e tutta l’Organizzazione ad operare per rivendicare modifiche legislative e regolamentari, ovvero attraverso la gestione delle deleghe aperte, finalizzate alla rivisitazione del piano di assunzioni per riequilibrarlo, rendendolo equo e sostenibile. Occorre, poi, evitare che la scelta diretta dei docenti da parte del dirigente determini condizionamenti e situazioni che incidano sugli elementi costitutivi della scuola dell’autonomia che non è autonomia dirigenziale, ma equilibrio di poteri tra indirizzo politico del Consiglio di Istituto, le scelte didattico educative, proprie del collegio dei docenti, e le prerogative dirigenziali di gestione.
Inoltre, occorre rivendicare nuovi assetti, nell’ambito dell’attuazione della legge 107/2015, che attengono al personale ATA in termini di riconoscimento delle specificità e dell’autonomia professionale propria di un sistema autonomo come quello della scuola che nelle intenzioni si vuole realizzare. Più concretamente occorre partire da un analogo piano di stabilizzazione del personale che è il presupposto di efficienza e di funzionalità.
L’Esecutivo nazionale, impegna la segreteria, di concerto con la Confederazione, per l’apertura della stagione contrattuale che dovrà essere la sede per (ri) equilibrare la scelte errate inserite nella legge 107/2015. Il CCNL dovrà rafforzare ruoli e responsabilità delle RSU, su cui la UIL Scuola vuole fortemente investire per valorizzare la gestione democratica e partecipata delle Istituzioni scolastiche.
La piattaforma di base per l’apertura della stagione contrattuale, sarà l’occasione per sentire, ascoltare dibattere, confrontare le diverse posizioni a partire da ciò che sarà il mandato che i nostri iscritti vorranno darci per rappresentarli nelle scelte contrattuali che determinano i diritti e gli obblighi di tutti i lavoratori.
Approvato all’unanimità.
By segreteria territoriale Uil Scuola Catania
salvo mavica, segretario generale.
Il Miur, al fine di venire incontro alle esigenze del personale nominato in ruolo con le procedure della fase B, ha stabilito che il personale destinatario di supplenza annuale o fino al termine dell’attività didattica potesse raggiungere la sede di nomina a tempo indeterminato il 1 settembre 2016.
Con una precedente nota lo stesso Miur ha posto un limite temporaneo, l’8 settembre 2015, agli UU.SS.RR. per il conferimento delle supplenze.
Purtroppo, tale scadenza non è stata rispettata in tutte le province e molti docenti, pur in presenza di disponibilità di posti, saranno costretti a raggiungere le sedi di servizio assegnate.
La Scrivente Segreteria ritiene non equo ed ingiustificato che i ritardi, pur comprensibili per l’imponente mole di lavoro accumulato dagli Uffici periferici dell’amministrazione, debbano ricadere sui docenti interessati.
Pertanto, con la presente, la Uil scuola chiede l’emanazione di una nota che consenta, anche dopo la data dell’8 e, comunque, prima della data ultima per la scelta della nuova sede di servizio, ovvero del giorno in cui secondo il calendario scolastico, iniziano le lezioni, di poter accettare la supplenza nella provincia d’inserimento nelle GAE.
La Legge di stabilità, al comma 333 dell’art. 1, prevede che i dirigenti scolastici non possano conferire supplenze brevi al personale docente per il primo giorno di assenza.
La Uil Scuola ritiene che, per evitare un’applicazione burocratica della norma e, soprattutto, per mettere le scuole nelle condizioni di funzionare, sia urgente l’emanazione da parte del Miur di una nota applicativa del comma in oggetto.
Infatti, il comma non si limita a richiamare il divieto di nomina ma, in premessa, fa riferimento alla tutela e alla garanzia dell’offerta formativa.
Quindi, ad avviso della Uil, la nota dovrebbe richiamare i due aspetti della legge ma con il prioritario obiettivo di garantire l’offerta formativa ai ragazzi.
ARRIVATA OGGI LA CONVOCAZIONE
E’ arrivata oggi ai sindacati scuola la convocazione del ministro per un incontro il prossimo 23 settembre alle 17.00.
La nota vede come temi all’ordine del giorno:
E’ un fatto positivo che ci sia da parte del ministro la volontà di confrontarsi.
Lo ripetiamo da tempo – sottolinea Pino Turi – i nodi irrisolti della legge sono quelli legati alla gestione politica delle decisioni, poi, in sede tecnica si trovano le soluzioni specifiche ai problemi. Se si comincia a discutere concretamente nel merito è positivo. E’ un punto di partenza per poi trovare le soluzioni.
Personale ATA – Pubblicazione elenco provinciale provvisorio Assistenti Amministrativi disponibili alla sostituzione DSGA – a.s. 2015/2016
Si è svolto il 2 settembre un incontro di presentazione della nuova bozza di revisione delle classi di concorso. Due lettere delle organizzazioni sindacali unitariamente inviate, a febbraio e a luglio hanno conseguito il risultato che mette fine al proliferare di bozze ed elenchi ufficiosi. L’iter dovrebbe concludersi in tempo utile per la pubblicazione del bando per il nuovo concorso previsto dalla legge 107/2015, riservato agli abilitati ed intende porre fine al regime transitorio, alla atipicità, alla gestione dei corsi di studio di recente innovazione: coreutici e musicali.
La procedura rinforzata derivante dall’articolo 64 della legge 112/2008 richiede passaggi al Consiglio di Stato (già inviato), alla Conferenza Stato Regioni (parere già fornito) e Commissioni Istruzione e Lavoro di Camera e Senato. L’ultimo passaggio è rappresentato dalla lettura definitiva in Consiglio dei Ministri. Per la Uil è necessario che l’iter sia contrassegnato dai necessari confronti in sede tecnica e politica, per individuare tutte le risposte ai diversi problemi.
Il decreto avrà natura declaratoria della situazione di fatto e segue l’impostazione della prima proposta presentata nel 2010, con gli aggiornamenti a suo tempo chiesti dal CNPI.
Per la UIL è necessario, pur condividendo questa scelta, avere intesa sulle prospettive e le ricadute sulla gestione delle diverse tipologie di personale: quello con contratto a tempo indeterminato, quello iscritto nelle GAE e quello iscritto nelle graduatorie di terza fascia.
Le maggiori novità riguardano l’eliminazione della tabella D, il mantenimento della tabella A e C. La tabella B riporta la corrispondenza tra il vecchio ed il nuovo ordinamento. I requisiti di accesso alle classi sono stati aggiornati in base ai nuovi corsi universitari, con novità importanti sull’insegnamento dell’italiano agli stranieri. Per questi sarà necessario, insieme ai titoli abilitanti per l’insegnamento dell’italiano, anche la specializzazione (Titolo DITALS o equiparati).
Non sono previste classi di concorso per il sostegno, mentre potranno essere banditi concorsi specifici per l’accesso ai posti per chi è in possesso delle abilitazioni sulle discipline e della specializzazione necessaria.
Il MIUR renderà a breve disponibile per la diffusione la bozza ufficiale.
La prosecuzione dell’iter di confronto prevede al momento due appuntamenti uno in sede tecnica per il 14 settembre ed uno con il capo-dipartimento per il 22.
All’incontro hanno preso parte Noemi Ranieri e Giuseppe D’Aprile.
Uil: attenzione a non puntare solo sugli aspetti organizzativi delle scuole. Resta centrale e va valorizzato il lavoro che si fa in classe.
A margine dell’incontro sulle classi di concorso e’ stata fornita informativa sui collaboratori “vicari”.
La soluzione, che giunge dopo l’iniziativa sollecitata dal dipartimento dei dirigenti scolastici Uil Scuola (http://www.uil.it/uilscuola/node/4177 ) , trova pieno riscontro nel testo definito nel provvedimento ministeriale. Soluzione che avevamo proposto proprio per rispondere all’esigenza di funzionamento delle scuole autonome e per dare garanzie e certezze al personale coinvolto.
Registriamo che il buon esito della faccenda – spiega Pino Turi – sia arrivato grazie ad una precisa e costruttiva proposta sindacale che è stata recepita dal Miur.
L’amministrazione sta emanando un atto che ripristina la nomina dei collaboratori “vicari”, in situazione di esonero e semi esonero in deroga alle previsioni della legge 190/2014. In totale sono stati accantonati 3143 posti, calcolati in base alla normativa vigente: 80 classi per la scuola primaria; 55 per la scuola secondaria e per gli I.C. e semi esonero, solo per secondarie e IC, con 40 classi.
I dirigenti scolastici potranno nominarli in base alle condizioni della scuola. La nomina dei supplenti sarà effettuata fino all’arrivo dell’avente diritto sul posto su cui cade la titolarità del docente individuato. Il corrispondente numero sarà detratto dalla quota delle nomine dall’organico di potenziamento.
In pratica nei posti del potenziamento, rientrano quelli dall’esonero dei c.d. “vicari” i cui costi finanziari, in una partita di giro, rientrano nel finanziamento complessivo della Legge 107/2015.
Bene dunque che la soluzione sia arrivata ma – puntualizza Turi – attenzione a non puntare solo sugli aspetti organizzativi delle scuole, il lavoro che si fa in classe resta centrale e va valorizzato.