20 Settembre 2013
Personale ATA
Posizioni economiche: intervenga il ministro
Scarica la lettera al MIUR dei sindacati scuola su posizioni economiche ATA
Il 18 settembre si e’ svolto un incontro presso la direzione degli ordinamenti sul riconoscimento dei titoli conseguiti all’estero per l’accesso all’insegnamento in Italia e sulla circolare relativa alla conoscenza della lingua italiana necessaria all’esercizio della professione docente.
All’incontro ha partecipato Noemi Ranieri.
Il direttore Palumbo ha informato della procedura di infrazione cui l’Italia e’ stata sottoposta dalla Comunita’ Europea, a seguito di una restrittiva applicazione del “diritto di stabilimento” per il quale ogni cittadino dell’Unione ha diritto, una volta conseguito un titolo, a vederlo riconosciuto in ognuno degli altri paesi alle stesse condizioni fissate dal Paese di conseguimento.
Ciò ha naturalmente valore anche per l’accesso all’insegnamento; il miur nella procedura di accertamento ha applicato, dal 2006, anche l’accertamento indifferenziato sulla competenza della lingua italiana di livello C2 equivalente al livello madrelingua, ritenuto dalla Comunita’ troppo gravoso.
La circolare in via di pubblicazione intende chiudere la procedura di infrazione, differenziando l’accertamento sul possesso dei titoli, che spetta al ministero centrale, dall’accertamanto delle competenze linguistiche, che spetta al dirigente scolastico, una volta che il docente diventa destinatario di un contratto di assunzione, salvo la possibilità per il miur di predisporre misure compensative, qualora il richiedente non fosse in possesso di alcuna certificazione linguistica.
Per poter accedere all’incarico quindi il docente deve possedere i seguenti livelli di competenza in italiano:
Per la UIL e’ positivo creare omogeneità tra l’ordinamento italiano e quello degli altri Paesi, che ha valore sia in entrata che in uscita.
Il fenomeno nel triennio 2011-2013 riguarda un totale di 378 decreti, con esito positivo, di cui 170 provenienti dalla Spagna, mentre le richieste presentate sono 1627, in crescita.
Per la UIL, l’operazione di riallineamanto alla normativa europea e’ necessaria. Occorre evitare che vuoti legislativi, come quelli creati dal blocco delle SSIS e dal percorso ad ostacoli che caratterizza l’attuale sistema di abilitazione e reclutamento, TFA e concorsi, perpetuino situazioni improprie come il conseguimento dei titoli in Spagna, su cui vanno attivate adeguate azioni tra i due Governi.
Il Miur, con la nota prot. n. 9594 del 20 settembre 2013, fornisce chiarimenti in merito alla corretta applicazione della precedente nota, 9416 del 18-09-2013, sempre relativa alla messa a disposizione del personale specializzato sul sostegno non inserito nelle graduatorie d’istituto.
Con la sigla BES si fa riferimento ai Bisogni Educativi Speciali portati da tutti quegli alunni che presentano difficoltà richiedenti interventi individualizzati non obbligatoriamente supportati da una diagnosi medica e/o psicologica, ma comunque riferiti a situazioni di difficoltà tali da far prefigurare un intervento mirato, personalizzato.
Il panorama dei bisogni è molto ampio, non si riferisce solo a cause specifiche, la loro natura non è stabile nel tempo poiché possono venire meno o essere superati. Si può trattare di svantaggio sociale e culturale, di disturbi specifici di apprendimento e/o di disturbi evolutivi specifici, di difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse.
Le linee di intervento vengono declinate in ordine alle diverse tipologie. Gli alunni che mostrano di avere Bisogni Educativi Speciali sono quantificati intorno al 10-15% del totale, mentre quelli in possesso di una certificazione, individuati storicamente come diversamente abili, da una tradizione pedagogica che ci ha caratterizzato nel mondo, il 2-3%.
L’insieme dei provvedimenti adottati chiarisce come la presa in carico dei BES debba essere al centro dell’attenzione e dello sforzo congiunto della scuola e della famiglia.
Ogni anno a settembre, con la ripresa dell’anno scolastico, si ripresenta puntualmente il problema delle cattive prassi dello “sdoppiamento” delle classi o, peggio ancora, delle classi scoperte nel caso di assenza dell’insegnante.
Questa è una cattiva abitudine di alcuni Dirigenti scolastici ed è una procedura del tutto illegittima che ne può determinare la responsabilità diretta.
Il Dirigente scolastico non può limitarsi ad assicurare la semplice vigilanza, ma è tenuto a garantire la formazione e la continuità didattica dei ragazzi quali elementi prioritari insiti nei compiti istituzionali della scuola dell’autonomia.
Questi concetti sono stati ribaditi dal Miur negli anni con specifiche note.
Il giorno 17 settembre 2013 si e’ svolto un incontro tra il miur e le organizzazioni sindacali sulle posizioni economiche personale Ata e sul monitoraggio dell’organico di fatto docenti e Ata.
Per la Uil scuola hanno partecipato Antonello Lacchei e Pasquale Proietti.
Il Miur ha riferito sull’ intelocuzione con il MEF e la Funzione pubblica in relazione ai rilievi effettuati sull’accordo del 2011 per l’attribuzione delle posizioni economiche del personale Ata. Le risposte fornite non hanno soddisfatto i due dicasteri interessati.
La UIL scuola considera inaccettabile la posizione espressa dall’amministrazione e ritiene che la questione assuma una forte connotazione politica la cui gestione non può essere consegnata ad una gestione burocratica che mostra di non avere in nessun conto i diritti dei lavoratori che si vedono sottrarre risorse contrattuali già stanziate e certificate, relative ad attività già svolte e riconosciute a seguito di procedure selettive, finalizzate a garantire un servizio di qualità, attento ai nuovi bisogni e alle innovazioni.
Dovrà essere il Ministro stesso ad assumere la questione che se non trova soluzioni condivise porterà ad una forte azione di contrasto che non esclude l’astensione dalle prestazioni con inevitabile ricaduta negativa sulla funzionalità delle scuole fino alla proclamazione di azioni di mobilitazione e sciopero.
Il Miur ha illustrato delle tabelle con le situazioni aggiornate al 16 settembre 2013.
Per il personale Ata il contingente massimo di posti attivabile in organico di fatto, 209.457, e’ costituito da 563 posti in più rispetto all’organico di fatto dello scorso anno scolastico.
Il Miur, in applicazione del Decreto Legge 104/13, ha illustrato una tabella relativa ai posti di organico di diritto, suddivisa a livello regionale, destinati alle nomine in ruolo per l’anno scolastico 2013/14.
L’innalzamento dell’organico di diritto dal 70% al 75% comporta un incremento di posti in ruolo di 4.447 unità.
Il Miur si e’ impegnato ad effettuare le nomine entro il 7 ottobre, termine ultimo per lo spostamento del personale. Il Decreto dovrebbe essere firmato dal Ministro nei prossimi giorni.
Nella Gazzetta Ufficiale n. 218 del 17 settembre 2013 è stata pubblicata l’autorizzazione alle università ad attivare, nell’anno accademico 2013/14, percorsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per il sostegno agli alunni disabili.
I posti complessivamente autorizzati sono 6.398 di cui 1.285 nell’infanzia, 1.826 nella primaria, 1.753 nella secondaria di primo grado, 1.534 nella secondaria di secondo grado.
Comunque, il Miur ha comunicato che detti corsi potranno realmente partire solo dopo l’attivazione dei corsi di riconversione professionale, sempre sul sostegno, rivolti al personale di ruolo in situazione di esubero.
Il giorno 17 settembre 2013 si è svolto un incontro tra il Miur e le organizzazioni sindacali per discutere ed affrontare tutte le problematiche relative all’attivazione dei Percorsi Abilitanti Speciali.
Per la UIL scuola ha partecipato Pasquale Proietti.
Sono state affrontate tutte le situazioni di criticita’ rappresentate dai sindacati finalizzate ad una corretta applicazione del decreto direttoriale attuativo dei percorsi formativi.
Il Miur si è impegnato ad affrontare e risolvere i problemi rappresentati all’interno di specifiche F.A.Q. di chiarimento da emanare nei prossimi giorni.
La UIL ha ribadito l’esigenza:
AL DIRIGENTE DELL’UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA SICILIA
Ufficio XII Ambito Territoriale per la provincia di Catania
Dott. Raffaele Zanoli
Via Coviello, 15/A – CATANIA
Al Vicario del Dirigente
Dott.ssa Rosita D’Orsi
e p.c., MIUR – Direzione generale per il Personale Scolastico
Direzione Generale – Ufficio V
ROMA
Al Direttore generale dell’USR Sicilia
Via Fattori,60
PALERMO
Alla Segreteria Nazionale della UIL Scuola
ROMA
Alla Segreteria regionale della UIL Scuola
PALERMO
Oggetto: Organico di diritto del personale ATA A. S. 2013/2014 – Riferimento Decreto interministeriale, nota prot. 5607 del 5 giugno 2013 – “ITP in soprannumero-accantonamento posti di assistente tecnico”
Con stupore abbiamo appreso, attraverso la consultazione di un sito internet, non ufficiale dell’Amministrazione, della pubblicazione di un elenco di ITP – Insegnanti tecnico Pratici in soprannumero demansionati in A.T., h. 36.
Stigmatizziamo l’assenza di ogni dovuta preventiva informativa sindacale ma, soprattutto, la plateale violazione della Circolare prot. n. 5607 del 5/6/2013 ed ancora,
A tutela dei tesserati che hanno sottoscritto regolare delega di rappresentanza a questa UIL Scuola, si chiede l’immediata cessazione di ogni comportamento e di ogni atto illegittimo, nonché la corretta e puntuale applicazione della succitata C. M. onde rimuovere, in diritto e nel fatto, il comportamento datoriale, già ripreso con condanna da parte del giudice del Tribunale di Catania, Sez. Lavoro in data 11/7/2013, che ha decretato il reintegro nelle pregresse mansioni di docente dell’ insegnante tecnico pratico demansionato inopinatamente da codesto Ufficio nel ruolo di Assistente Tecnico.
Si chiede, altresì, di voler emettere i provvedimenti di rettifica, nei modi e nella tempistica utile senza fare spirare termini definitivi e/o inappellabili, evenienza devastante, lesiva cagionando sicuramente contenzioso, penoso quanto imprevedibile, con esiti e danni, sia civili che personali.
Si spera e confida nel pronto accoglimento della presente senza necessità di ulteriori azioni o ricorsi, nella forma tempistica, contenuto e documentale.
Si chiede, infine, l’autorevole quanto necessario intervento da parte degli organi superiori competenti in indirizzo al fine di diramare e superare la querelle su quanto querulato.
f.to Salvo Mavica, segretario generale territoriale Uil Scuola Catania
Di Menna: “Gli insegnanti sanno che l’aggiornamento continuo è insito nella professione docente, la sede per individuare nuove modalità di organizzazione del lavoro e puntare su didattica, aggiornamento, ricerca è il rinnovo del contratto”.
Una formazione obbligatoria, decisa per decreto, senza specificare le modalità, legata agli esiti delle prove Invalsi: stiamo scherzando? Proprio non ci sta il segretario generale della Uil Scuola, Massimo Di Menna, nell’analizzare le misure riguardanti la formazione del personale contenute nelle bozze del decreto legge approvato nei giorni scorsi dal Governo.
Una formazione decisa per decreto – spiega Di Menna – significa modificare, per legge, il contratto di lavoro che già prevede uno spazio orario che può essere dedicato all’aggiornamento. E poi per quante ore? 20, 40, 200. Chi decide? In ogni caso, ricordiamo al Governo che decidere in materia di lavoro per decreto, e non per contratto, non porta lontano.
E poi legare la formazione agli esiti delle prove Invalsi – come dire, continua Di Menna: “i professori che operano in territori che non superano la media, ‘vanno aggiornati’” – significa non tenere in nessuna considerazione il lavoro della scuola e degli insegnanti che va letto dai livelli di ingresso a quelli di uscita.
Chi lavora nelle scuole queste cose le sa benissimo, chi scrive i decreti pare di no.
Innovazione e modernizzazione rappresentano la sfida che la Uil Scuola lancia al Governo.
Fino ad oggi gli insegnanti si sono aggiornati a proprie spese e continuano a farlo pagando con il proprio stipendio per l’acquisto di libri, riviste, materiale informatico, fotocopie.Tutte spese che la Uil propone di defiscalizzare.
I tanti cambiamenti sono stati e continuano ad essere comunicati con circolari, senza sostegno formativo.
Gli insegnanti sanno che l’aggiornamento continuo è insito nella professione docente.
La sede per individuare nuove modalità di organizzazione del lavoro che liberi gli insegnanti dagli eccessivi carichi burocratici e procedurali e valorizzi la centralità della didattica, dell’aggiornamento e della ricerca è il contratto di lavoro.
Il ministro Carrozza può contribuire ad una svolta se affronta la questione dell’aggiornamento professionale del personale con chiarezza e concretezza; deve convincere il Governo ad aprire subito il negoziato per il rinnovo contrattuale. In quella sede la Uil sarà impegnata per soluzioni positive, per evitare che ci siano eccessivi adempimenti burocratici e per assegnare alle reti di scuole la centralità dell’aggiornamento, evitando che – sottolinea Il segretario generale della Uil Scuola – ancora una volta, le risorse impegnate (10 milioni di euro) siano utilizzate semplicemente per retribuire relatori, docenti universitari.
Il testo del decreto legge conferma molte delle anticipazioni:
Su questi, come abbiamo detto, registriamo un impegno nella direzione giusta che, come UIL, apprezziamo.
Devono comunque essere apportati alcuni miglioramenti che proporremo al Governo e alle forze politiche in sede di discussione parlamentare.
In particolare, deve essere completamente rivisto l’articolo riguardante la formazione del personale insegnante, che trova la netta contrarietà della UIL Scuola: tale articolo è stato scritto senza alcun confronto, interviene modificando il contratto, proprio mentre lo stesso Governo ne ha bloccato il rinnovo; il decreto introduce un obbligo, tra l’altro generico e, quindi, di fatto inapplicabile, legando l’aggiornamento alle prove Invalsi e al contesto socio-economico. Su quest’aspetto rinviamo al comunicato specifico disponibile sul sito UIL Scuola ( leggi qui )
Il Decreto nel suo insieme prevede un intervento finanziario aggiuntivo di 400 milioni di euro.
Rimane, per la UIL, la necessità di un cambio di passo del Governo per aprire il negoziato contrattuale (su questo richiamiamo il documento sottoscritto insieme a tutti i Sindacati scuola) e recuperate le risorse per gli scatti di anzianità, che sono state prelevate dallo stesso Governo nella misura di 300 milioni. Si tratta, come è evidente, di una doppia penalizzazione inaccettabile per i lavoratori della scuola.
Si è svolto in data odierna un incontro tra MIUR e i sindacati scuola con il seguente ordine del giorno:
All’incontro hanno partecipato Rosa Cirillo, Pasquale Proietti e Noemi Ranieri
DECRETO SCUOLA
AREA V della dirigenza scolastica
Sul decreto scuola per la dirigenza scolastica i temi trattati sono stati:
– Dimensionamento avvio immediato della fase di confronto con le regioni per l’attuazione dei criteri, previsti già da un’intesa, in vista delle scadenze per l’avvio del prossimo anno scolastico.
La norma determina un incremento stimato di circa 800 unità amministrative con effetti sia sui dirigenti scolastici che sui DSGA.
– Mancata conclusione delle procedure concorsuali
La soluzione adottata è quella di organico aggiuntivo alle istituzioni scolastiche senza dirigente, per assegnare l’esonero del primo collaboratore per favorire la funzionalità delle scuola nelle regioni dove non è concluso il concorso a dirigente. L’esonero sarà previsto per quelle scuole con un numero elevato di alunni o in particolare difficoltà.
Nella prospettiva futura il decreto prevede un’assunzione dei dirigenti scolastici nelle regioni dove si rileveranno le vacanze in organico, con una gestione concorsuale a livello centrale. In effetti questa norma equipara la modalità di assunzione della dirigenza scolastica alla dirigenza pubblica. L’iter prevede il coinvolgimento della Scuola Di Amministrazione Pubblica.
Un incontro specifico sarà successivamente fissato per affrontare le diverse questioni.
Inidonei
Anche questo tema sarà trattato nel dettaglio in un incontro fissato per la prossima settimana, l’amministrazione esclude comunque, fin da ora, la possibilità di applicare l’istituto della dispensa.
Sostegno
Si darà applicazione immediata alla parte del decreto sulla stabilizzazione dei 26.684 docenti di sostegno, conseguente all’ampliamento dell’organico di diritto. Di questi 4447 da verranno assunti a decorrere da settembre 2013, entro il 7 ottobre.
Il piano triennale per loro data l’estensione del problema, viene anticipato di un anno.
Formazione
Il MIUR ha presentato le opportunità offerte dal decreto sulla formazione, ribadendo che queste sono disponibili solo relativamente per il 2013-2014.
Per la UIL la obbligatorietà per decreto è irricevibile. L’obbligatorietà della formazione in servizio, per di più legata agli esiti delle prove INVALSI costituisce un grave errore. L’articolo va completamente riscritto. Su questo attiveremo iniziative nei confronti del Governo e delle forze politiche in Parlamento.
Il Governo deve aprire le trattative per il rinnovo contrattuale, tutti gli aspetti relativi alla professione docente vanno definiti in tale sede.
Percorsi abilitanti speciali (PAS)
Il MIUR ha fornito tabelle sui dati generali per i diversi ordini di scuola, mancano ancora quelle per le classi di concorso. Presentato un totale di 68.892 domande inoltrate di cui 2919 con esclusione.
Le problematiche connesse alla distribuzione più idonea dei corsisti tra le diverse università, il possibile recupero degli esclusi, la possibilità di utilizzare le scuole nei percorsi formativi ed altre saranno affrontate in un incontro specifico già programmato per il prossimo 17 settembre.
L’amministrazione ai fini della spendibilità dei titoli è orientata a prevedere l’inserimento nelle graduatorie di competenza al momento del rinnovo anche tramite un inserimento con riserva da sciogliere al conseguimento dell’abilitazione.
I sindacati si sono impegnati a rappresentare le situazioni di criticità che si sono determinate al fine di trovare soluzioni adeguate nel confronto con il MIUR, con la partecipazione del dipartimento università.
UIL ha rappresentato l’esigenza:
Negli ultimi tempi sono state introdotte diverse disposizioni che, intervenendo per razionalizzare la spesa pubblica hanno promesso effetti dirompenti per l’organizzazione delle scuole, sia dal punto di vista amministrativo che didattico.
In particolare con il decreto legge n. 95/2012 contenente “Disposizioni urgenti per la razionalizzazione della spesa pubblica”, convertito dalla legge n. 135/2012, viene dato un ulteriore impulso al processo di dematerializzazione che, nella scuola riguarda:
Sul primo punto, le iscrizioni on-line, si prende atto che un’attenta azione amministrativa è riuscita ad attivare questa modalità operativa, dopo una prima fase di disorientamento, con l’utilizzo avanzate tecnologie della comunicazione.
I tre punti restanti sono invece stati abbandonati, per un anno, alla libera interpretazione delle scuole: quelle che da anni investono sulla digitalizzazione hanno visto riconosciuti i loro sforzi, altre invece hanno continuato a muoversi con fatica soprattutto quando non si sono trovate tra quelle beneficiarie del Personal Computer che avrebbe dovuto essere collocato in ogni classe di medie e superiori con i 24 milioni di euro stanziati, per il 2012 “per strumenti da utilizzare nelle lezioni quotidiane, innovando la didattica e i processi di apprendimento” o i loro insegnanti non siano tra quelli delle quattro regioni dell’obiettivo convergenza destinatari di un tablet.
Qui di seguito, sull’argomento, il testo completo della scheda eleborata dalla Uil scuola.
By segreteria territoriale Uil Scuola Catania, Via Giuseppe Patanè, 15 95128 Catania
Salvo Mavica, segretario generale territoriale Uil Scuola Catania
Al Capo Di Gabinetto MIUR – Dott.L. Fiorentino
Al Capo Dipartimento Istruzione – Dott. L. Chiappetta
Al Capo Dipartimento Politiche finanziarie – Dott.ssa S. Bono
LORO SEDI
OGGETTO: Monetizzazione ferie supplenti saltuari, richiesta incontro.
Le scriventi Organizzazioni Sindacali firmatarie del CCNL Scuola, nell’allegare il documento unitario relativamente all’oggetto, chiedono un incontro finalizzato alla definizione di una circolare da parte del MIUR che risolva le incertezze interpretative, per garantire i diritti contrattuali e supportare, con norme univoche, anche l’operato dei Dirigenti Scolastici. Ciò, al fine, anche di prevenire la confusione ed il contenzioso che si sta generando. Si resta in attesa di cortese, quanto urgente riscontro.
Garante per la protezione dei dati personali
Scarica le indicazioni del Garante per la privacy per il settore scuola settembre 2013