REPORT – incontro al MIUR su PENSIONI del 15 GIUGNO 2020. Oltre 45.000 le domande di pensione presentate nell’anno 2020.La UIL Scuola inoltre ha evidenziato la necessità di rendere utilizzabili tutti i posti in organico che si renderanno disponibili per la mobilità e le immissioni in ruolo.
Lunedi 15 giugno si è tenuta presso il MIUR una riunione tra i Sindacati scuola ed i rappresentanti della Direzione del personale della scuola ed i responsabili di settore dell’INPS sullo stato delle pratiche pensionistiche della scuola dell’anno 2020.
Per la Uil Scuola hanno partecipato Sciandrone e Lacchei.
I rappresentanti del MIUR hanno fornito i seguenti dati sulle domande presentate che sono state 45.775, di cui:
DOCENTI 30.000; ATA 9.000; IRC 500 ; DS 350; PERS. EDUCATIVO 100
A questo proposito è necessario ricordare che lo stesso soggetto può aver presentato due domande di pensione.
I rappresentanti dell’INPS hanno riferito sull’attività dell’Istituto che ha trattato le 45.775 richieste di certificazione di cui 44.000 lavorate e 1134 in via di
definizione. Tra le lavorate 3.000 sono risultate negative;
ARAN >>> ripreso il confronto per un nuovo accordo sui servizi essenziali in caso di sciopero – Report riunione
Il 16 giugno, dopo la sospensione dovuta alla quarantena è ripreso il confronto tra le organizzazioni sindacali confederali e del comparto istruzione e ricerca con l’Aran per un nuovo accordo sui servizi essenziali in caso di sciopero sollecitato dalla Commissione nazionale di garanzia. Le organizzazioni sindacali Flc- Cgil, Cisl scuola, Federazione UIL SCUOLA RUA, con il supporto delle rispettive confederazioni, insieme alla federazione Gilda Unams e SNALS Confsal hanno presentato in sintesi una proposta unitaria di mediazione dell’esigenza di comporre il diritto di sciopero previsto dall’articolo 40 della Costituzione e il diritto all’istruzione previsto dall’articolo 33. Pur esprimendo una disponibilità alla prosecuzione del confronto tutte le organizzazioni si sono dette contrarie ad ogni soluzione che consideri gli insegnanti come personale coinvolto nelle attività di vigilanza e assistenza, perché non rispondente al profilo professionale, configurabile come un vero demansionamento.
Paritarie in affanno: giusto predisporre aiuti post covid
Turi: un errore pensare di dirottare risorse sottraendole al bilancio della scuola statale
La convergenza, pressoché trasversale, delle forze politiche orientate all’aiuto alle scuole paritarie, ci appare un elemento condivisibile – commenta il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi.
Il dibattito su come aiutarle richiede cautele: che ci sia la cassa integrazione in deroga e che ci sia un supporto alle famiglie che hanno pagato le rette senza usufruire del servizio, ci sembrano richieste giuste e coerenti.
Questa pandemia ha stremato tutti e che ci sia bisogno dell’aiuto dello stato, ci sta tutto come principio.
Si aiutano attività di ogni genere e la scuola, comunque intesa, è settore che merita ogni aiuto possibile.
Diverso è però se qualcuno vuole approfittare della congiuntura negativa dovuta al Covid 19 per stravolgere il sistema e aprire la porta al finanziamento pubblico delle scuole private/paritarie – sottolinea Turi.
In ogni occasione di incontro gli stakeholders tendono ad attuare un’azione di lobby per orientare le forze politiche verso un percorso di aiuti indirizzato a queste scuole. Finanziamento non giustificato dalla funzione che svolgono, che è complementare e ‘senza oneri per lo Stato’.
Lo Stato per l’istruzione è il gestore – chiarisce Turi – non il regolatore, come ad esempio una concessione autostradale. La garanzia deve essere in capo allo Stato in maniera diretta e non mediata.
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CONCORSO ORDINARIO: LA TABELLA DI RIPARTIZIONE DEI POSTI
I 33.000 P0STI PER CLASSE DI CONCORSO E REGIONE. IN ALLEGATO LA RIPARTIZIONE DEI POSTI E IL PROSPETTO DELLE AGGREGAZIONI DELLE REGIONI IN CUI VERRA’ SVOLTA LA PROVA
I posti sono stati aumentati da 25.000 a 33.000. Il Decreto del 3 giugno 2020 che modifica la tabella dei posti e le aggregazioni territoriali per lo svolgimento delle prove è su Gazzetta Ufficiale del 9 giugno.
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Prospetto ripartizione Posti_ORD 21052020
Prospetto_Aggregazioni_ORD 21052020-1
report fascia aggiuntivaNomine in ruolo: fasce aggiuntive graduatorie dei concorsi. Si facilita l’incontro tra domanda e offerta. Resta la “spada di Damocle” del blocco quinquennale.
L’istituzione delle fasce aggiuntive alle graduatorie dei concorsi di tutti gli ordini di scuola è stato l’argomento all’ordine del giorno del confronto tra amministrazione e organizzazioni sindacali. Per il ministero era presente il Capo dipartimento, dott. Marco Bruschi.
Questo nuovo sistema è stato definito dalla Legge n. 159/19. Un modo per far incontrare la domanda con l’offerta di lavoro e facilitare le nomine in ruolo dei docenti vincitori di concorso.
La bozza illustrata dall’amministrazione prevede che i docenti della scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado e sostegno (decreti n.. 105, 106 e 107 del 23 febbraio 2016) collocati in graduatorie di merito e negli elenchi aggiuntivi dei concorsi, per titoli ed esami, possono presentare domanda di inserimento nella fascia aggiuntiva delle graduatorie di merito regionali in una sola regione: in quella in cui sono attualmente inseriti o in una regione diversa da quella di attuale inserimento.
Ci si può inserire per la medesima classe di concorso o tipologia di posto rispetto alla graduatoria in cui i docenti sono inseriti al momento dell’emanazione del presente decreto.
Alla procedura possono partecipare anche i candidati inclusi con riserva nelle rispettive graduatorie o elenchi aggiuntivi di sostegno. L’inserimento nella fascia aggiuntiva resta con riserva fino alla definizione del contenzioso.
Su richiesta UIL si è chiarito che nel caso di non accettazione della nomina in ruolo nella nuova regione il docente decade dalla nuova graduatoria ma resta in quella originaria.
CONCORSO ORDINARIO scuola secondaria e per infanzia e primaria. Le schede tecniche a cura della UIL SCUOLA
Concorso ordinario scuola secondaria – infanzia – primaria
Dalle 9 del 15/6 fino alle 23.59 del 31/7 è possibile presentare le domande per l’iscrizione alla partecipazione di due procedure concorsuali:
1. Concorso ordinario scuola secondaria;
2. Concorso ordinario scuola Primaria e dell’Infanzia.
La presentazione della domanda avviene esclusivamente in modalità telematica previo possesso delle credenziali SPID o, in alternativa, attraverso “Istanze on Line (POLIS)”.
Se l’accesso è attraverso istanze online:
§ Per infanzia e primaria: una volta “entrati” in polis, nella home è direttamente presente il link relativo all’inoltro della domanda.
§ Per la scuola secondaria: una volta “entrati” in polis, nella home non è presente il link relativo all’inoltro della domanda. Bisogna “cliccare” sul proprio nome in alto a destra e verrà visualizzata la voce “area riservata” all’interno della quale si trova il link “Piattaforma concorsi e procedure selettive” utile per la compilazione dell’istanza.
In allegato le schede tecniche predisposte dalla UIL scuola: requisiti, prove, come avverranno le immissioni in ruolo e il conseguimento dell’abilitazione.
PROCEDURA ORDINARIA SCUOLA DI I E II GRADO Scheda tecnica UIL scuola
PROCEDURA ORDINARIA SCUOLA Primaria e Infanzia- Scheda tecnica UIL scuola
Mobilità a.s. 2020/2021 – Personale A.T.A. – Disponibilità posti prima dei movimenti.
Ufficio VII – AMBITO TERRITORIALE CATANIA
attachmentts – il dispositivo
Dotazione organica provinciale di diritto del personale A.T.A. per l’a.s. 2020/2021.
Scuola dell’infanzia: verso la proroga al 30 giugno. UIL: serve progetto per settembre.
Ranieri: non è servizio di assistenza, è progetto educativo
Anche per il segmento della scuola dei più piccoli vanno definite le condizioni per la riapertura in sicurezza a settembre.
La sospensione delle attività educative verrà prorogata al 30 giugno: è sarebbe questa la decisione presa dal MI annunciata nel corso della riunione del tavolo permanente per gli esami di stato.
Un provvedimento che giunge, perché sollecitato, e va a sanare in extremis, una situazione, l’ennesima, a cui non si era data l’attenzione necessaria.
Anche per il segmento della scuola dei più piccoli il problema che attende di essere affrontato è ancora quello della riapertura a settembre. Restituire ai bambini ciò che hanno perso in quattro mesi di separazione dai loro compagni e si preparano ad una stagione nuova di curiosità e apprendimenti nella primaria.
Tutto tace e non tranquillizza affatto la comunicazione del CTS sulla impossibilità di usare mascherine per i più piccoli. Il tema non è come difendersi dal virus, ma come l’infanzia scomparsa ai radar dei decisori politici – spiega Noemi Ranieri, segretario nazionale Uil Scuola – viene ancora una volta rimescolata tra i provvedimenti del Family Act.
“Chiamata veloce” immissioni in ruolo: scheda tecnica UIL Scuola.
IMMISSIONE IN RUOLO IN TERRITORI DIVERSI DA QUELLI DI PERTINENZA DELLE GRADUATORIE DI APPARTENENZA (“CHIAMATA VELOCE”). Procedura assunzione per chiamata di cui all’art.1, commi da 17 a 17-septies del D.L. 29 ottobre 2019 n.126, convertito, con modificazioni, dalla legge 20 dicembre 2019 n.159.
CONCORSO: PROCEDURA STRAORDINARIA PER L’ABILITAZIONE
Scheda tecnica di sintesi a cura della UIL Scuola
PROCEDURA STRAORDINARIA PER L’ABILITAZIONE – Scheda tecnica UIL scuola
DOPO LO SCIOPERO >>> La scuola al centro della cronaca: le ragioni dell’istruzione hanno riempito piazze e televisioni.
La mobilitazione in presenza non può essere sostitutiva da quella in remoto, quella digitale.
Mettere in connessione la vita reale con quella virtuale è la sfida di questo nostro momento.
La scuola al centro della cronaca: le ragioni dell’istruzione hanno riempito le piazze e le televisioni.
A scuole chiuse, con i lavoratori a casa, tra DaD e smart working è difficile valutare gli esiti di uno sciopero con la rilevazione tradizionale. I dati numerici offrono solo uno spaccato equivocabile di una manifestazione collettiva di protesta post pandemia che ha rimesso al centro del dibattito politico, sociale e pubblico i temi del lavoro, della sicurezza, della qualità del sistema di istruzione nazionale.
Responsabilità, entusiasmo, voglia di ripartire, di fare di nuovo scuola: sono queste le parole che hanno caratterizzato la riuscita delle manifestazioni di ieri nelle nostre città.
A dire il vero, il blu delle bandiere Uil Scuola è stato lo sfondo di molte immagini.
Grande attenzione hanno suscitato le iniziative, le prime dopo la fine del lockdown, prese dalle singole segreterie anche quelle che maggiormente hanno accusato gli effetti della pandemia.
Le manifestazioni, hanno bene rappresentato i problemi del personale e raccolto la solidarietà della più ampia comunità nazionale. La Uil Scuola ci ha messo la faccia.
Di questo vi ringraziamo moltissimo.
Il dato che va sottolineato è che si è parlato di scuola e se ne continua a parlare nel dibattito politico sui giornali sui social, sollevando un velo di ipocrisia rispetto al bisogno di un piano strategico che oggi tutti chiedono.
Le testate giornalistiche territoriali, sono piene delle cronache relative alle riuscite manifestazioni sui diversi territori e sono elemento di condivisione e maturazione del problema scuola da considerare priorità del paese.
Le Regioni, le Province e i Comuni, come tutte le forze politiche, si sono espresse in linea con le ragioni dello sciopero. Ad appoggiarlo anche genitori e alunni nella ormai condivisa consapevolezza che bisognerà riaprire le scuole in sicurezza e in presenza. Motivazioni che erano state condivise anche dal Premier Conte, nel corso dell’incontro a Palazzo Chigi qualche giorno fa.
Tornare alla realtà, all’apertura delle scuole a settembre, alla didattica in presenza, significa anche tornare al coinvolgimento vero ed in presenza dei lavoratori come elemento costitutivo di un’azione sindacale che parte dalle esigenze che solo i luoghi di lavoro, nella loro vita reale possono rappresentare.
La mobilitazione in presenza non può essere sostitutiva da quella in remoto, quella digitale.
Mettere in connessione la vita reale con quella virtuale è la sfida di questo nostro momento.
Richiederà approfondimenti e pratiche diverse dal passato. Un problema che riguarda tutti.
La vita civile e politica si dovrà misurare con una nuova realtà, ma se qualcuno pensasse di utilizzare le lenti del passato per giudicare il presente farebbe un errore strategico se volesse misurare il grado di condivisione, ovvero di dissenso rispetto alle scelte politiche.
UIL: garantire rispetto di norme e protocolli di prevenzione e sicurezza per i dipendenti pubblici e per la scuola .Per la scuola rivendica il ritorno alla didattica in presenza che non è sostituibile dalla didattica a distanza che resta una procedura complementare e non succedanea di quella in presenza.
comunicato UIL Pubblico Impiego e scuola.
“I lavoratori del pubblico impiego vogliono tornare a lavorare nei propri uffici e sedi di appartenenza.” Lo dichiarano il Segretario Generale aggiunto della UIL, PierPaolo Bombardieri, e i Segretari Generali della UIL FPL Nazionale, Michelangelo Librandi, della UILPA – UIL Pubblica Amministrazione, Nicola Turco, e della Federazione UIL Scuola RUA, Pino Turi.
“Lo chiedono consapevoli del ruolo fondamentale che ricoprono nella quotidianità di tutti noi cittadini quale perno strategico per il benessere e lo sviluppo della nostra comunità e, proprio in questi giorni di graduale riconquista della normalità e progressivo riavvio di tutte le attività lavorative, sentono il bisogno di esser al fianco dei cittadini come motore della ripresa del Paese.
Chiediamo, quindi, al Governo di garantire, come nei settori privati e al fine del normale rientro dei lavoratori pubblici nelle loro sedi di lavoro, il pieno rispetto di tutte le norme e i protocolli di prevenzione e sicurezza sugli ambienti di lavoro dei comparti pubblici.
Allo stesso tempo, evidenziamo la positiva funzione svolta dallo smart working nel modo di immaginare la macchina pubblica, più veloce e snella.
Ecco perché chiediamo la negoziazione di standard e principi strutturali per lo smart working nei settori del pubblico impiego per segnare con decisione la transizione da “home working”, come di fatto è stato in questi mesi nelle nostre PP.AA., ad un compiuto smart working, teso alla migliore conciliazione dei tempi di
Procedura straordinaria per esami finalizzata all’accesso ai percorsi di abilitazione all’insegnamento nella scuola secondaria di primo e secondo grado su posto comune.Istanze on line procedura abilitazione.
Per ogni buon fine ed utile “”info”” da segreteria territoriale Uil Scuola Catania.
Istanze on line procedura abilitazione.
Riceviamo diversi quesiti in ordine al percorso on line da seguire per la compilazione della domanda on line relativa alla partecipazione ai percorsi straordinari di abilitazione all’insegnamento nella scuola secondaria di primo e secondo grado su posto comune.
In particolare, alcuni evidenziano la mancanza del link all’interno dell’area Polis Istanze on line.
Invero è possibile inoltrare la domanda anche attraverso Polis istanze on line e non solo attraverso la prevista “Piattaforma concorsi e procedure selettive” .
Procedura: “entrati” in polis, nella home non è presente il link relativo all’inoltro della domanda, Cliccando però sul proprio nome in alto a destra, verrà visualizzata la voce “area riservata” all’interno della quale trovasi il link “Piattaforma concorsi e procedure selettive” utile per la compilazione dell’istanza.
8 GIUGNO / UNO SCIOPERO PER… Riaprire le scuole, per fare davvero scuola.
Turi (Uil Scuola): fino a settembre le scuole devono essere un cantiere per consentire il rientro in sicurezza. Serve un provvedimento organico finanziato e risposte per il personale o saremo di nuovo in difficoltà.
Dire basta alla DaD
La DaD è stata un’esperienza di emergenza, ora basta. E’ stata sconfitta dalla realtà, da docenti, famiglie, politici di maggioranza e opposizione. Resta solo qualche ‘giapponese’ fautore della mutazione genetica della scuola.
La Uil Scuola, in tempi non sospetti, anche fuori da un coro ideologico di avanguardie della pseudo innovazione, aveva messo in guardia dall’uso esclusivo dello strumento digitale e rappresentato i limiti di un uso delle nuove tecnologie. Oggi, l’esperienza ha confermato come questo elemento sia complementare e mai sostitutivo di quella in presenza.
Riaprire le scuole per fare davvero scuola, nella realtà della comunità educante.
La DaD è stata inventata dai docenti che hanno dimostrato di essere capaci di fare ciò che per anni volevano imporgli.
Senza alcun bisogno di mega piani di formazione, ma con risorse e competenze acquisite in corsa.
La scuola ha dimostrato di essere corpo vivo e in grado di adattarsi per svolgere la missione che la costituzione le assegna e deve solo ringraziare i lavoratori docenti, dirigenti ed ATA che l’hanno realizzata.
Una procedura di emergenza che va fermata: allarga la forbice delle disuguaglianze.
Proprio il contrario di quanto si è voluto realizzare negli ultimi settant’anni cercando di ridurle.
Riapertura in sicurezza sanitaria
E’ ciò che chiediamo con questo sciopero. Una occasione importante che non possiamo perdere.
L’esperienza della pandemia deve servire a invertire le politiche scolastiche degli ultimi 20 anni, orientate alla riduzione e al contenimento della spesa per l’istruzione. Con ammiccamenti al privato.
I mancati investimenti in istruzione sono alla base della situazione degli edifici, dei contratti e della mancata stabilizzazione di migliaia di precari. Tutte emergenze che restano centrali in questo momento.
Siamo di fronte ad un accordo politico che di fatto rinvia e decide di non decidere. Per salvaguardare gli equilibri di governo.
Appare invece prioritario organizzare presidi sanitari, anche con l’utilizzo del Mes, per vigilare e salvaguardare la salute, attraverso la necessaria profilassi che deve partire dalle scuole.
Chiedere scusa ai precari docenti e ai direttori amministrativi (dsga) facenti funzione con almeno 36 mesi
C’è stato un vero e proprio accanimento contro queste persone che hanno servito lo Stato in ogni tempo e da tempo, e oggi sono nuovamente oggetto di vessazione legislativa.
Leggi tutto “8 GIUGNO / UNO SCIOPERO PER… Riaprire le scuole, per fare davvero scuola.”
SIT-IN VIRTUALE. CATANIA 8 GIUGNO h.10,30 – 13,30. Argomentazioni, motivazioni, proteste e proposte.
Le motivazioni e le rivendicazioni a base della proclamazione dello sciopero nazionale unitario dell’otto giugno 2020
Proclamazione sciopero Sezione Scuola e Area Dirigenza
Le scriventi OO.SS., esperito il tentativo di Conciliazione in data odierna e verificato l’esito negativo, come da Verbale delle parti, proclamano lo SCIOPERO dell’INTERA GIORNATA per lunedì 8 GIUGNO 2020 della Sezione Scuola e dell’Area della Dirigenza del Comparto istruzione e Ricerca per rivendicare:
un piano straordinario di investimenti al fine di rendere possibile la ripresa in condizioni di sicurezza delle attività scolastiche in presenza, come peraltro si evince dalla lettura del documento del CTS “Modalità di ripresa delle attività didattiche del prossimo anno scolastico” del 28/05/2020 e pertanto richiedono il coinvolgimento della Presidenza del Consiglio al fine di individuare nuovi investimenti in materia di personale e sostegno dell’offerta formativa, da inserire a partire dal decreto “Rilancio”;
adeguate risorse economiche, per consentire un necessario potenziamento degli organici, sia per il personale docente che per il personale Ata, condizioni indispensabili per;
la riduzione del numero di alunni per classe e consentire un a didattica per gruppi ridotti di alunni. Segnalano, inoltre, episodi inaccettabili di gestione in sede locale degli organici che non sembra tenere conto delle indicazioni riguardanti la necessità di prevedere una didattica gestita con gruppi classe di ridotta consistenza
Comunicato su incontro Palazzo Chigi di ieri.
Il comunicato del dopo incontro con Conte e Azzolina e la nota presentata durante l’incontro
Per riaprire le scuole a settembre è urgente un provvedimento legislativo organico
La scuola deve essere messa in condizione di garantire le consuete attività scolastiche in assoluta sicurezza per il personale e per gli alunni, attuando le prescrizioni del CTS.
Distanziamento e norme di prevenzione impongono un modello di scuola totalmente nuovo nell’uso degli spazi e impongono un incremento delle dotazioni di organico.
GRADUATORIE D’ISTITUTO: INOLTRO PER VIA TELEMATICA E VALUTATE DA AMBITO TERRITORIALE PROVINCIALE.
I DATI DOCENTI INSERITI IN UNA ANAGRAFE NAZIONALE. UN FATTO CHE DESTA INTERROGATIVI. Si vedrà in attesa dell’approvazione ed emanazione dell’ordinanza ministeriale.
Il nuovo procedimento per riapertura e aggiornamento graduatorie di istituto di seconda e terza fascia, inserito nel Decreto Scuola già approvato al Senato e dal 3 giugno in Aula alla Camera, rivede anche la procedura di validazione e definizione delle graduatorie, che ora compete dagli uffici scolastici territoriali. La procedura telematica permetterà di archiviare i dati degli aspiranti docenti nell’anagrafe telematica nazionale dei docenti, voluminoso e costoso database nazionale, già previsto nel 2011 dall’allora ministro del MIUR Maria Stella Gelmini, che aveva avuto non pochi detrattori e il cui progetto era stato momentaneamente accantonato, ma che ultimamente sembra aver risvegliato l’interesse da parte del dicastero. Lo scopo di questo data base sarebbe quello di fornire ai genitori uno strumento in più per la valutazione delle istituzioni scolastiche, attraverso l’analisi on line del curriculum dei docenti.