Apprendimento permanente: la Conferenza unificata Stato-Regioni approva le linee guida

  15 Luglio 2014

La Conferenza unificata Stato-Regioni approva le linee guida

   Apprendimento permanente

Apprendimento permanente: il documento ” linee strategiche di intervento in ordine ai servizi per l’apprendimento permanente e all’organizzazione delle reti territoriali” proposto dal tavolo nazionale formato dai rappresentanti delle parti sociali, del terzo settore, ANCI, Ministero del lavoro e delle politiche sociali  e  dal Ministero della Istruzione Università e Ricerca oltre che dal coordinamento tecnico delle Regioni è  stato approvato  in Conferenza unificata Stato Regioni  Province autonome  nella seduta del 10 luglio 2014.

L’accordo  si basa sui commi  51 e 55 dell’articolo 4 delle legge 92/2012 di riforma del mercato del lavoro e prefigura le linee necessarie per la promozione e lo sviluppo del sistema nazionale di  apprendimento permanente a partire dalla costituzione di reti territoriali. Queste si riferiscono in particolare agli ambiti dell’istruzione ,della formazione professionale e del lavoro, tenendo  conto dell’insieme dei soggetti pubblici e privati attivi in tali ambiti sui diversi territori.  Sotto questo profilo l’accordo, promosso dalle parti economico sociali,  riconosce per la costituzione delle reti territoriali il ruolo  fondamentale delle istituzioni scolastiche e formative all’interno di un sistema integrato  in cui i poli tecnico professionali, le università e l’afam, concorrono alla realizzazione di  sinergie.

Ruolo  particolarmente significativo  è affidato ai  CPIA, centri provinciali  per l’istruzione degli adulti  quale punto di riferimento stabile del territorio, strutturato e diffuso per il coordinamento la realizzazione di azioni di accoglienza, orientamento e accompagnamento rivolte alla popolazione adulta, per la messa a punto di propri percorsi di apprendimento, per il riconoscimento dei crediti formativi, per la certificazione degli apprendimenti acquisiti anche nei sistemi del informale e del non formale.

La progettazione degli interventi e la costituzione delle reti non ha finanziamenti dedicati, ma sarà possibile  attingere a quelli resi disponibili dai piani operativi nazionali  e dai piani operativi regionali, dal fondo Garanzia Giovani, da quelli per l’azienda digitale nonché dalla destinazione di quelli già nella disponibilità delle regioni per finalità analoghe.

Già a suo tempo  le organizzazioni sindacali confederali avevano sostenuto la necessità  di un intervento capace di avviare la costituzione di un sistema integrato per l’AP.  Per la UIL è ora necessario  passare dalle parole ai fatti. Un’ iniziativa congiunta, in via di definizione per il prossimo autunno,   organizzazioni sindacali  e i soggetti promotori dell’accordo supporterà l’elaborazione di piani sperimentali da parte delle Regioni  interessate e sosterrà la definizione degli standard minimi relativi ai servizi di istruzione, formazione e lavoro e dalla integrazione delle reti territoriali e promuoverà iniziative di monitoraggio e verifica.