LA RIFORMA DEL SISTEMA DEGLI ITS È LEGGE. L’ISTRUZIONE TERZIARIA PROFESSIONALIZZANTE FINISCE NELLE MANI DEI PRIVATI.

Dopo un iter lungo e tormentato, alla terza lettura, la Camera dei Deputati approva il disegno di legge con cui si riforma il sistema dell’istruzione terziaria professionalizzante, non accademica, istituzionalizzandolo.

La legge appena approvata prevede una corposa serie di decreti attuativi (se ne contano 17) per la piena operatività.

Il percorso si era avviato nel 2008 con un atto regolativo (il D.P.C.M. 25 gennaio 2008).

La riforma è una delle sei contemplate dal PNRR che, nello specifico, reca una dotazione finanziaria di 1.5 mld di €.

Ad oggi si contano 109 ITS variamente distribuiti tra le diverse regioni con 18.750 studenti frequentanti e 5.250 diplomati all’anno. L’obiettivo prefissato dal Legislatore è quello di raddoppiare  sia i primi (gli studenti),  che i secondi (i frequentanti).

La filosofia ispiratrice del provvedimento è quella di dar vita a istituti  che migliorino le conoscenze tecniche e si propongano di azzerare il missmatch domanda offerta di lavoro.

La struttura

Gli ITS Academy (Istituti Tecnologici Superiori) entrano a fare parte, a pieno titolo, del sistema terziario di Istruzione Tecnologica Superiore, non accademica.

Ai nuovi ITS è affidata la mission  di potenziare e ampliare la formazione professionalizzante dei tecnici superiori con elevate competenze tecnologiche e tecnico-professionali, per sostenere, in modo sistematico, le misure per lo sviluppo economico e la competitività del sistema produttivo del Paese. A queste istituzioni è deputato il compito di sostenere la diffusione della cultura scientifica e tecnologica.

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L’ordinanza del Tribunale di Roma dà ragione a Uil Scuola e Flc Cgil

E’ antisindacale la condotta del Ministero Istruzione nella trattativa sulla mobilità. Il Tribunale di Roma: non si è agito nell’ottica del “maggior consenso possibile”

Nelle scorse settimane FLC CGIL e UIL SCUOLA hanno duramente contestato il comportamento tenuto dal Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, che ha permesso la sottoscrizione del contratto integrativo sulla mobilità del personale scolastico per il triennio 2022-2025 con un’unica sigla sindacale, non maggioritaria.

Nonostante il tentativo di FLC CGIL e Uil SCUOLA di arginare le interferenze operate dal legislatore a proposito del blocco della mobilità triennale e di dare continuità alle scelte operate con il precedente Contratto Integrativo, il Ministro Bianchi, non solo ha ignorato i tentativi di riaprire la trattiva sindacale, ma è andato avanti sottoscrivendo un contratto privo del consenso della maggioranza delle organizzazioni sindacali titolate a contrattare.

«…non aprire alle trattative nei confronti di OO.SS. firmatarie del CCNL – si legge nella sentenza del Tribunale di Roma – Sez. Lavoro – senza alcuna forma di motivazione che evidenzi la trasparenza della scelta, costituisce condotta antisindacale posto che – così facendo – si è venuto a creare una sorta di “monopolio sindacale” le cui ragioni rimangono incomprensibili. Appare evidente che si tratta di circostanza di fatto che è ben lungi dall’integrare la ricerca, in omaggio ai principi di correttezza e buona fede, del “maggior consenso possibile».

Una decisione importante quella assunta dal Tribunale di Roma, che azzera l’accordo del 27 gennaio 2022 e impone al Ministro di riaprire la trattativa, riaffermando il tema dei diritti e delle tutele dei lavoratori come elemento centrale nell’intera impalcatura di Stato democratico previsto dalla Costituzione e riportando la contrattazione nell’ambito del diritto. Affermando, altresì, come la libertà negoziale del datore trova un limite nel c.d. «suo uso distorto… produttivo di un’apprezzabile lesione della libertà sindacale».

 

Che cosa succede adesso? È evidente che non sono pregiudicati i diritti delle persone che hanno fatto domanda ma si pone il problema di come allargare in prospettiva le maglie strette di quel contratto.

Il punto – proprio in una fase di negoziato contrattuale in atto – è fondamentalmente di metodo e di merito: l’ordine a riaprire la trattativa, contenuto nel provvedimento del Tribunale, mette in discussione la validità di un contratto firmato da una sola sigla e afferma la necessità di effettuare vere trattative rispetto alle tematiche dei diritti dei lavoratori, trovando soluzioni condivise con tutte le organizzazioni sindacali nell’interesse di tutti i lavoratori.

 

c o n s u l e n z a i n p i l l o l e.

Segreteria Regionale Uil Scuola Sicilia
Coordinamento Territoriale Uil Scuola Catania
Segreteria Territoriale Uil Scuola Catania

Consulenza ed assistenza at iscritti, richiesta tesseramento, simpatizzanti, amici on line.

“””RSU, TAS, DIRIGENTI SCOLASTICI. DOCENTI, DSGA, ATA, IRC, Educatori,  ESTERO, Precari Scuola. PENSIONANDI.””””

MODULO PRENOTAZIONE APPUNTAMENTO PER ASSISTENZA/CONSULENZA/LEGALE –  PRESSO LE SEDI DELLA UIL SCUOLA.

Si raccomanda di definire con chiarezza il tipo di consulenza richiesta.
Le richieste vanno indirizzate alla segreteria territoriale di Catania – catania@uilscuola.it
Le richieste saranno processate con priorità per il personale iscritto alla Uil Scuola.
Sarete contattati dai responsabili di zona.
cognome
nome
città e comune di residenza e/o interesse
Territorio città metropolitana Catania
Dipendente M.I:
ruolo……
precario….
Tesserato Uil Scuola.
Non tesserato.
email:
Consulenza o assistenza di interesse: puntuale descrizione del quesito.
sito: www.uilscuolacatania.it
email: catania@uilscuola.it
modello delega iscrizione editabile:Delega Uil Scuola editabile

salvo mavica, coordinatore territoriale
angela romeo, responsabile territoriale
 

 

 

 

 

 

RECLUTAMENTO E FORMAZIONE 

Il Dl 36 diventa legge: la nostra scheda di analisi
Percorso universitario, abilitazione, nuovi concorsi e formazione obbligatoria: la Riforma che non c’è.
Il provvedimento approvato è una delle sei riforme previste dal PNRR per la scuola e prevede:
–  un taglio di 10mila cattedre di posto comune del personale docente dal 2026/27 al 2031/32;
–  un taglio alla card docente a partire dal 2024;
–  una riduzione di 30milioni del Fondo per la valorizzazione della professione docente (originariamente destinato alla contrattazione collettiva).

Legge n. 79/2022
Analisi a cura della UIL SCUOLA: Legge-79.2022-Reclutamento-e-alta-formazione-Scheda-tecnica-UIL-Scuola-DEF

TRIBUNALE DI IVREA: illegittima la norma che prevede la privazione della retribuzione al personale non vaccinato assente per motivi di salute

Tanti pesi, tante misure, tante certezze -incertezze, …alla luce degli attuali accadimenti ci esentiamo dal commentare….nave senza nocchiero. 

L’Amministrazione Scolastica è stata condannata a restituire la retribuzione illegittimamente trattenuta ad una collaboratrice scolastica, non vaccinata, assente per malattia, oltre al pagamento delle spese di lite. E’ questo il portato della sentenza del Tribunale di Ivrea riguardante l’applicazione della circolare ministeriale (la n. 1927) contestata dalla UIL Scuola e patrocinata attraverso il suo Ufficio Legale.

Il ministero dell’Istruzione aveva ritenuto di estendere l’obbligo vaccinale a tutto il personale a prescindere dalla condizione di stato (malattia, aspettativa, ecc.) in cui versava il dipendente, assente dal servizio. Nel caso specifico, la lavoratrice era assente per motivi di salute e, come tale, la mancata vaccinazione non avrebbe potuto costituire motivo di pericolo per alcuno, essendo impossibilitata a contagiare. La forzatura impressa con l’emanazione della disposizione attuativa (Circolare n.1927 del 17.12.2021) da parte dell’Amministrazione Scolastica, poi eseguita inopinatamente e pedissequamente dal dirigente scolastico, determinava la sospensione dal servizio e la conseguentemente l’interruzione di ogni trattamento, sia retributivo, che previdenziale ed assistenziale. I nodi arrivano al pettine quando si persegue con convinzione e determinazione la tutela degli interessi e dei diritti dei lavoratori. Azioni che la Uil Scuola non ha mai smesso di praticare e che, anzi, ha intensificato proprio nel momento in cui venivano emanate norme ingiuste.

I tentativi di confronto costruttivo sono stati condotti sin dalla data di sottoscrizione del Protocollo sulla Sicurezza con l’Amministrazione Scolastica.

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IUS SCHOLAE: ECCO CHE COSA PREVEDE IL TESTO CHE APPRODA ALLA CAMERA

 

Lo Ius Scholae bisogna farlo e non parlarne. La scuola ha dimostrato con la sua azione di essere un potentissimo strumento di integrazione certificata, ora la politica la deve garantire. Pino Turi, Segretario generale Uil Scuola

Riportiamo la sintesi del provvedimento tracciata dall’agenzia di stampa LaPresse.
Milano, 29 giu. (LaPresse) – Lo Ius scholae approda in Aula alla Camera. Il testo unificato delle proposte di legge con modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n.91, recante nuove norme sulla cittadinanza, è il frutto di un lungo lavoro che ha visto protagonisti pressoché tutti i gruppi parlamentari, esclusi Fratelli d’Italia e Lega, contrari per principio.
All’articolo 1, il testo introduce il cosiddetto ius culturae o Ius scholae, ossia una nuova fattispecie di acquisto della cittadinanza basata sul completamento di un ciclo scolastico di cinque anni. Chi rientra in questa fattispecie? Il minore straniero, che sia nato in Italia o vi abbia fatto ingresso entro il compimento del dodicesimo anno di età, che risieda legalmente in Italia, qualora abbia frequentato regolarmente, ai sensi della normativa vigente, per almeno cinque anni nel territorio nazionale uno o più cicli scolastici in istituti appartenenti al sistema nazionale di istruzione o percorsi di istruzione e formazione professionale idonei al conseguimento di una qualifica professionale. Nel caso in cui la frequenza riguardi la scuola primaria, è necessario aver concluso positivamente il corso in questione. Rispetto ai percorsi di istruzione e formazione professionale non rientreranno tutti ma quelli che saranno poi individuati con decreto del ministreo del Lavoro, di concerto con il ministro dell’Istruzione e previa intesa in sede di Conferenza Stato-Regioni.

attachments: IUS SCHOLAE

 

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TURI: “LA SCUOLA NON È BUROCRAZIA”

“Con il decreto reclutamento la scuola ha subito una violenza. Dobbiamo resistere e continuare a batterci, ripartiremo presto con le mobilitazioni. Non ci fermiamo – così il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi, nel corso di un’intervista a Orizzonte Scuola.
“Siamo davanti ad una riforma antidemocratica e incostituzionale che non accetteremo mai – sottolinea il Segretario generale UIL Scuola –. Sembra ci sia una volontà autoritaria volta a costringere i docenti a svolgere un lavoro che non è il loro: la scuola non è burocrazia e la neo costituenda Scuola di alta formazione non è altro che il nucleo di una neoburocrazia che va ad interferire pesantemente sull’aspetto didattico”.
Turi si sofferma ancora sul tema formazione: “Qualche giorno fa il ministro ha parlato dell’urgenza di RIADDESTRARE 650 mila insegnanti – ricorda -. Affermazioni del genere non sono solo inapplicabili, ma allontanano ulteriormente il Governo dal mondo reale, fenomeno sempre più in aumento”.

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TERZO INCONTRO ALL’ARAN PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO SCUOLA / REPORT

 

Terzo incontro all’Aran per il rinnovo del contratto scuola che, si ricorda, è scaduto il 31 dicembre scorso.
Dopo la valutazione che ha riguardato la PARTE GENERALE, i lavori della giornata di oggi si sono concentrati sulle RELAZIONI SINDACALI. Il metodo sin qui osservato è stato quello delle valutazioni individuali che le sei Organizzazioni Sindacali presenti al tavolo negoziale hanno inviato a seguito della proposta formalizzata dall’Aran. Un metodo che si è rivelato scarsamente efficace in quanto polverizza la trattazione dei singoli istituti rendendo alquanto difficoltosa la sintesi. L’azione finale, quella che deve portare all’individuazione di un testo condiviso da sottoscrivere, comporterebbe tempi lunghissimi. I singoli istituti vanno trattati in contradditorio.
Il testo di contratto che riguarda la PARTE GENERALE, trattata in occasione del precedente incontro, ha recepito poco o nulla dei numerosissimi rilievi fatti dalle singole Organizzazioni Sindacali, senza che di questo sia stata fornita alcuna motivazione.
In conseguenza di tanto, l’incontro di oggi ha riguardato, essenzialmente, la ricerca di una specifica modalità con cui condurre gli incontri successivi. Tutta la componente sindacale ha richiesto di cambiare le modalità di svolgimento dei lavori passando alla discussione e all’analisi dei singoli settori, per, poi, trattare gli istituti contrattuali negli aspetti generali. In sostanza si è chiesto di passare: dal particolare al generale, una totale inversione di tendenza rispetto alle modalità sin qui osservate.
La richiesta è stata condivisa dal Presidente, che ha prontamente fornito la calendarizzazione delle prossime sedute che saranno tutte dedicate ai singoli settori, trattando l’Ordinamento del personale:
–          6/7   Ordinamento del personale ATA
–          12/7 Ordinamento del personale dell’università
–          19/7 Ordinamento del personale della Ricerca
–          26/ Ordinamento del personale AFAM
Tutti gli incontri si terranno alle ore 10.30 con modalità di partecipazione ibrida (presenza/a distanza).

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Scioglimento riserva docenti: le date. Graduatorie ad esaurimento e GPS

In allegato la nota con cui il Ministero ha comunicato le date per lo scioglimento della riserva dei docenti che dovrà avvenire esclusivamente in modalità online:
– ai fini dell’inclusione a pieno titolo negli elenchi del sostegno delle Graduatorie ad Esaurimento a seguito del conseguimento, entro la data del 15 luglio 2022, del relativo titolo di specializzazione: tra il 1° luglio 2022 (h. 9,00) e il 16 luglio 2022 (h. 14,00)
– di conferma dei titoli di servizio ai fini dell’inclusione a pieno titolo nella II fascia delle GPS relative ai posti di sostegno o ai fini della valutabilità in altra graduatoria: tra il 1° luglio 2022 (h. 9,00) e il 15 luglio 2022 (h. 23,59)
– ai fini dell’inclusione a pieno titolo nelle GPS di I fascia relative ai posti comuni e di sostegno, a seguito del conseguimento, entro la data del 20 luglio 2022, del titolo di abilitazione e/o di specializzazione sul sostegno: tra l’8 luglio 2022 (h. 9,00) e il 21 luglio 2022 (h. 23,59)

m_pi.AOODGPER.REGISTRO UFFICIALE(U).0024978.30-06-2022

SCUOLA >>> Presentazione iniziativa popolare contro Dl autonomia differenziata | Turi (Uil): la scuola è diritto della persona, deve essere nazionale.

 

 

Vi segnaliamo la notizia pubblicata sul sito Uil Scuola relativa alla presentazione alla Camera dei Deputati dell’iniziativa parlamentare contro il Dl sull’autonomia differenziata

con il video integrale dell’iniziativa e l’estratto dell’intervento del segretario generale Uil Scuola, Pino Turi.

https://uilscuola.it/turi-la-scuola-e-diritto-della-persona-deve-essere-nazionale/?doing_wp_cron=1656085488.9266269207000732421875

 

OGGI ALLA CAMERA | Presentazione iniziativa popolare contro Dl autonomia differenziata

Turi: la scuola è diritto della persona. Deve essere nazionale.

“La scuola deve essere nazionale. Siamo pronti a realizzare una raccolta firme contro ogni ipotesi di regionalizzazione del sistema nazionale di istruzione.

Queste le parole del Segretario generale Uil Scuola Pino Turi, nel suo intervento quest’oggi in conferenza stampa alla Camera dei Deputati in occasione dell’iniziativa parlamentare di opposizione al disegno di legge sull’autonomia differenziata.

turi camera dei deputati

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Decreto Ministeriale concorso assistenti amministrativi facenti funzioni – incontro MI.

LA PROCEDURA CONCORSUALE RISERVATA AGLI ASSISTENTI AMMINISTRATIVI FACENTE FUNZIONI ESCLUDE I “SENZA TITOLO”. CONFRONTO STERILE.

Si è svolto presso il MI, in modalità video conferenza, un incontro con il seguente ordine del giorno:“ Confronto Decreto Ministeriale concernente la procedura selettiva per la progressione all’area dei Direttori”.

L’Amministrazione scolastica ha ripreso il “confronto” sulla procedura selettiva per la progressione all’area dei DSGA presentando, in bozza, il relativo decreto. Lo stesso, nella sostanza, recepisce molte delle indicazioni fornite dalle Organizzazioni Sindacali in occasioni dei precedenti incontri, ad eccezione della deroga al possesso di studio specifico (laurea). Aspetto questo di rilevante criticità in quanto preclude la partecipazione di oltre l’85% degli attuali assistenti amministrativi che, svolgendo la funzione sostitutiva, consentono alle scuole di funzionare. Al riguardo è stato richiesto un quadro riassuntivo,  proprio relativo a tale personale, con la specificazione del titolo di studio posseduto e i posti che saranno vacanti e disponibili per la funzione di DSGA a partire dal prossimo a.s.2022/23. L’Amministrazione non ha fornito l’esatta quantificazione dei posti da mettere a concorso, riservandosi di farlo nelle fasi successive della procedura (bando). 

La Uil Scuola, pur esprimendo il proprio apprezzamento per le modificazioni introdotte sia per lo svolgimento delle prove (le stesse sono state omologate a quelle dei docenti che accedono alle sessioni di esame riservate), la tempistica concessa ai candidati (doppia rispetto a quella iniziale), le discipline di esame (limitate a quelle professionali),  ha argomentato che la bozza del decreto reca un vulnus evidente che inficia la valutazione complessiva della procedura: l’impossibilità a partecipare da parte degli assistenti amministrativi che sono privi del titolo di studio specifico (laurea). Una posizione insostenibile considerato che è sorretta da un principio giuridicamente e moralmente inaccettabile. Questo personale può solo svolgere le funzioni sostitutive, ma non accedere a posizioni stabili (ruolo). Tale posizione ignora, tra l’altro, la recente modificazione normativa introdotta con il D.L. n.80/2021, che ripristina la mobilità verticale anche in deroga al possesso del titolo di studio.

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Operazioni di assegnazione provvisoria e utilizzazione per l’a.s. 2022/23

Con nota n. 23439 del 17 giugno, che si allega, il Ministero comunica l’avvio delle operazioni di assegnazione provvisoria e utilizzazione per l’a.s. 2022/23.

Le date.

  •      docenti: dal 20 giugno al 4 luglio 2022
  •      Personale Ata:  dal 27 giugno all’11 luglio 2022

Modalità

  •      Il personale docente e ATA in modalità online attraverso Istanze online;
  •      Il personale educativo e degli insegnanti di religione cattolicasecondo le medesime scadenze su indicate, avvalendosi del modello di domanda pubblicato sul sito del MI nella sezione Mobilità e devono essere presentate, secondo le modalità previste dal Codice dell’amministrazione digitale (es. posta elettronica certificata), all’Ufficio scolastico territorialmente competente.

Nessun vincolo

Come anticipato, grazie all’intesa col Ministero firmata dalla UIL, unitamente agli altri sindacati, l’assegnazione provvisoria seguirà, per l’a.s. 2022/23, le regole sancite dal CCNI 2019/22 sottoscritto l’8 luglio del 2020 che, come sapete, non contiene alcun vincolo per i docenti.

Pertanto, per l’a.s. 2022/23, potranno richiedere assegnazione (provinciale o interprovinciale) e utilizzo tutti i docenti a tempo indeterminato, senza vincolo alcunocompresi:

  •      I docenti immessi in ruolo con contratto a tempo indeterminato nel 2020/21;
  •      I docenti immessi in ruolo con contratto a tempo indeterminato nel 2021/22.

La domanda, senza vincolo alcuno, può essere presentata anche dagli ex LSU a tempo pieno e dai DSGA neo immessi in ruolo.

ATTACHMENTS:A.P.m_pi.AOODGPER.REGISTRO UFFICIALE(U).0023439.17-06-2022

 

A breve PUBBLICHEREMO la scheda di sintesi a cura della Uil Scuola.

 

PARLIAMO DI SCUOLA. Turi: Siamo arrivati alla ‘customer satisfaction’. E’ davvero il modello Booking quello che vogliamo?


Siamo proprio convinti che, anche per lo sviluppo economico e sociale, per un futuro da reinventare e da scoprire, non siano ancora utili libertà e pensiero critico?
La scuola deve svolgere un ruolo inverso rispetto al mercato; a consumatori e clienti deve opporre la persona, lo sviluppo del senso critico, l’integrazione non la competizione o peggio l’esclusione.

Mi è capitato di leggere una circolare di un istituto comprensivo di Roma, la circolare n. 297 con oggetto customersatisfaction e mi sono venuti alla mente i dubbi che ci guidano da anni che ci vede oppositori verso una deriva di pseudo modernizzazione della scuola.

Per essere quasi alla trecentesima circolare, significa che nelle scuole non si parla più e che gli organi democratici di gestione si stanno atrofizzando per effetto di un malcelato efficientismo di maniera che travalica le norme stesse di autogoverno delle istituzioni scolastiche.
Qualche anno fa in relazione alla valutazione degli studenti mi sono riferito ai reality che incantano gli spettatori grandi e piccoli del nostro paese.

Ora siamo alla customer satisfaction e il prossimo passo sarà il ‘modello Booking’ per saggiare il grado di soddisfazione dei clienti scolastici (studenti e famiglie) che potranno anche lasciare le loro recensioni.
Insomma il modello del mercato applicato ad una funzione pubblica che ne dovrebbe essere preservata.

La ragione è semplice: la scuola deve svolgere un ruolo inverso rispetto al mercato, ai consumatori e ai clienti, deve opporre la persona, il senso del dovere, del sacrificio, sviluppare il  senso critico, integrare e non escludere, deve indicare la strada trasmettendo valori (costituzionali)  e non essere il megafono di un sub cultura economicista che purtroppo ha trovato sponda nei partiti politici che si occupano più della soddisfazione immediata dei cittadini-clienti piuttosto che dei risultati mediati dalla scuola, che deve aprire le menti e non offuscarle. Ricordiamo bene che l’istruzione deve avere come fine ultimo una società più giusta, più equa e più inclusiva.

Noi non riteniamo di detenere il verbo ma siamo accorti e attenti a capire il pensiero di tutti.
Perché alcuni continuano a proporre per il sistema scolastico italiano un modello aziendale, verticistico e gerarchizzato, considerandolo l’unico in grado di funzionare per la crescita e il benessere.
Abbiamo per loro una domanda e un dubbio.

La domanda: la Costituzione italiana dove va a finire?
E’ chiaro che ci stiamo allontanando dal modello democratico e partecipato che è alla base della convivenza democratica, quella vera e complessa, e non quella economica basata sul mercato, sul consumo e sulla concorrenza, sul profitto elevato a principio universale.

Il dubbio: siamo veramente convinti che i cambiamenti proposti abbiano ragioni solide sul paino economico? Siamo certi che non sia da preferire il pensiero divergente rispetto al pensiero unico?

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Turi / Risorse, regole, tempi: sono i nodi da armonizzare in questo contratto. Vogliamo firmare un contratto ogni sei anni?

  • 09 Giugno 2022Il tema delle risorse – osserva Turi – è cruciale, così come la definizione normativa e anche la variabile ‘tempo’ è da considerare attentamente.
    Il contratto che si sta negoziando all’Aran è quello del triennio 19/21. Ci sono volute tre Finanziarie per definire le risorse per il rinnovo che si sta negoziando. Sono le cifre annunciate dal Governo, aumenti per i quali le somme sono già stanziate.
  • Le strade praticabili sono due:
  • Un contratto che chiede tanto alle persone e in cambio offre poco o niente considerato che l’inflazione ha già eroso il potere d’acquisto – così il segretario generale della Uil scuola, Pino Turi, ha commentato la situazione legata al negoziato contrattuale durante l’Esecutivo nazionale Uil Scuola.
  • la prima, quella che ci pare da preferire e che sosteniamo con forza, è di negoziare subito le risorse specifiche per il rinnovo di questo triennio (+ 3,5%) pur in un quadro di inflazione del 7% e in una prospettiva economica di progressiva asperità della congiuntura internazionale.
    Diamo quindi le risorse esistenti al personale della scuola e – contestualmente – andiamo a negoziare le modifiche normative per le quali servono risorse fresche.
  • La seconda – quella iniziata all’Aran – prevede di negoziare prima la parte normativa e, al termine, quella economica. L’allungamento dei tempi, secondo questa visione attendista,

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Personale che presta servizio presso Comparti diversi da quello di appartenenza. La UIL Scuola non sottoscrive il CCNI.

Il giorno 12 aprile scorso, la Uil Scuola ha preannunciato la propria indisponibilità a sottoscrivere accordi che riguardino personale che presta servizio presso Comparti diversi da quello di appartenenza (università, amministrazione centrale e periferica, etc.). Posizione questa che ha reiterato in occasione della sottoscrizione del CCNI proposta in data 7 u.s., rifiutandola.

La posizione è stata condivisa anche dalle altre Organizzazioni Sindacali.

L’Amministrazione ha dovuto, conseguentemente, emanare l’atto unilaterale prendendo atto della mancata sottoscrizione.

La questione assume un rilievo importante e, come tale viene portata alla vostra attenzione, in quanto la fattispecie è del tutto analoga a quella relativa al contratto sulla mobilità sottoscritto da un’unica sigla sindacale (la Cisl Scuola). Anche in quella circostanza, l’Amministrazione, rilevata la mancanza della maggioranza delle Organizzazioni Sindacali di aderire al testo proposto (si reiterava la politica dei blocchi), avrebbe dovuto procedere con un atto unilaterale, giammai conferendo validità ad un CCNI che, la Uil Scuola, definì opportunamente un “non contratto”. Infatti, ne mancava uno dei requisiti fondanti: il consenso della maggioranza.

Si coglie l’occasione per precisare che analogo comportamento sarà tenuto in occasione di circostanze in cui le prestazioni richieste attengono a compiti di non stretta competenza del personale scolastico (compiti impropri).

La S.N.

Nota prot. n. 21550 del 6 giugno 2022 – Contratti di supplenza personale ATA – Proroghe.

Su nostra sollecitazione, il MI ha emanato la nota prot. n. 21550, con cui, in data odierna, impartisce agli Uffici Scolastici Regionali indicazioni in ordine alla proroga dei contratti di supplenza del personale ATA.

In allegato la nota 21550 e la richiesta inviata al Ministero.

m_pi.AOODGPER.REGISTRO UFFICIALE(U).0021550.06-06-2022

Richiesta Serra proroghe ATA 2022

Ferie personale docente e ATA. Scheda tecnica a cura dell’Ufficio studi della UIL SCUOLA.

Per ogni utile info e consultazione,  ATTACHMENTS:

ATTIVITA’ PERSONALE DOCENTE AL TERMINE DELLE LEZIONI E FERIE DEL PERSONALE DOCENTE E ATA –

AZIONE SINDACALE DELLA UIL SCUOLA: CONTINUA, TENACE…LO SCIOPERO deve fare sortire i suoi effetti. La validità della protesta deve essere ascoltata. Il D.L. 36 non va approvato, deve essere ritirato.

Decreto Legge n.36. Incontro con il movimento 5 stelle.

INCONTRO CON IL MOVIMENTO 5 STELLE

ALL’INDOMANI DELLO SCIOPERO GENERALE, IL MOVIMENTO 5 STELLE RIUNISCE I COMITATI TEMATICI E APRE AL CONFRONTO CON I SINDACATI SCUOLA

Il Presidente della Commissione Cultura della Camera, On.le Luigi Gallo, alla presenza dei componenti il Comitato tematico specifico composto dai parlamentari: Lucia Azzolina, Anna Laura Montevecchi e Marco Bella, ha incontrato i Segretari dei Sindacati della Scuola al fine di effettuare un approfondimento sul D.L.36/2022. Lo stesso approderà in aula alla Camera lunedì 20 p.v., alle ore 17.00, per essere trattato entro la mattinata del successivo giorno 21. È stato preannunciato un gran numero di emendamenti al provvedimento.

La Uil Scuola, intervenendo, ha specificato che i provvedimenti che stanno riguardando il mondo della scuola vanno in direzione opposta alle esigenze che il sindacato rappresenta da tempo immemorabile ai livelli politici istituzionali.

Più specificamente, le misure contenute nel PNRR 2 (la gergalità utilizzata dalla politica per definire il D.L.36/2022) rappresentano un’autentica insidia per la scuola pubblica del Paese in quanto ne mettono pesantemente in discussione le sue parti fondanti ed i suoi principi costituzionali. È stato ribadito, come prima ancora del Decreto, altri provvedimenti, sempre posti a base del PNRR, avevano destato delusione e critiche da parte del mondo della scuola. Erano giunti, del tutto inefficaci, i provvedimenti sul decongestionamento delle classi e quello, in fieri, sull’istruzione terziaria professionalizzante. Il D.L. 36/2022, la prima delle nove riforme previste per la scuola, ha poi completato un contesto già molto critico.

Reclutamento e formazione rappresentano i due ambiti trattati e su entrambi gravano pesantissime critiche, le stesse che hanno determinato lo sciopero generale del 30 maggio scorso.

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Mobilità. RETTIFICHE MOVIMENTI.

 

UFFICIO VII . AMBITO TERRITORIALE DI CATANIA 

Personale docente scuola Infanzia – Mobilità a.s. 2022/2023 – Rettifiche movimenti.

Personale docente scuola Primaria – Mobilità a.s. 2022/2023 – Rettifiche movimenti.

Personale docente scuola I Grado – Mobilità a.s. 2022/2023 – Rettifiche movimenti

Personale docente scuola II Grado – Mobilità a.s. 2022/2023 – Rettifiche movimenti

LE NOTE:

decreto_rettifiche movimenti Infanzia – POSTO SOSTEGNO E COMUNE-signed

ORGANICI 2022 2023 (1) m_pi.AOOUSPCT.REGISTRO UFFICIALE(U).0008148.01-06-2022

m_pi.AOOUSPCT.REGISTRO UFFICIALE(U).0008151.01-06-2022

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TABULATO Rettifiche mobilità II grado a.s. 2022 2023

 

30 maggio – Roma. L’intervento del Segretario generale UIL Scuola Pino Turi

Oggi è una bella giornata! La Scuola comunità, si è risvegliata per difendere la democrazia e la partecipazione che è compito istituzionale della Scuola di Calamandrei, quella di tutti e di ognuno, quella dell’ascensore sociale che una norma liberticida e regressiva vorrebbe relegare al ruolo di ancella della produzione e del profitto e sostituirla con un tapis roulant che porti, magari anche precocemente i nostri ragazzi e ragazze, in produzione.

Voglio dare atto alle nuove RSU di avere intrapreso un’azione di coinvolgimento della categoria con un’azione politica veramente importante che ha risvegliato una categoria demotivata e rassegnata. Le elezioni delle RSU dimostrano che il voto e la democrazia sono insostituibili in un paese democratico. Mi auguro che la politica ne prenda atto.

Ad oggi, vediamo solo gli effetti di una politica che non sa parlare più alle menti, al cuore delle persone, ma solo agli interessi immediati in una sorta di conformismo che trasforma i cittadini in anonimi lavoratori e consumatori e che vorrebbe una scuola a sua immagine e somiglianza.

Un linguaggio opposto a quello della scuola che trasmette ai propri alunni: i valori e i principi della convivenza civile e della costituzione che mette al centro la persona che escute i diversi talenti.
La Scuola pubblica e statale è la soluzione non il problema.

Ci sorge un sospetto, perché la si vuole trasformare? E chi la vuole cambiare, o meglio a chi non piace?

Non piace all’élite economica del paese e alle forze politiche che ne interpretano i desideri. Non piace al Governo.

Ce ne faremo una ragione e continueremo a chiedere a tutti, specie coloro che sulla costituzione hanno giurato di smettere la strada della controriforma del combinato disposto della legge 107 e del D.L. 36 e operare per un rilancio con nuovi investimenti sulla scuola laica statale e libera di questo paese.

Investimenti che non possono essere quelli previsti dal PNRR, investimenti sulle cose e per gli interessi di altri che non vedono un centesimo destinato ai lavoratori e agli organici. Serve investire sulle persone e non solo sulle cose e non ci vengano a dire che ce lo chiede l’Europa.

A leggere il decreto-legge, si evince senza neanche troppo sforzo che si realizzerebbe il desiderio a lungo perseguito da ambienti confindustriali, a partire dalla Fondazione Agnelli, di una scuola piegata agli interessi del profitto e della produzione.

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