ON LINE SUL SITO della UILSCUOLA sono consultabili: Comunicato decreto precari + Contratto formazione + mobilitazione Dsga + sicurezza a Scuola e DS.


di seguito i link…

COMUNICATO STAMPA
DECRETO PRECARI: LAVORO DELLE COMMISSIONI È NELLA DIREZIONE GIUSTA, RISPETTA GLI ACCORDI
Turi: sindacato persegue interessi collettivi. Bene seguirne indicazioni.
Ora il lavoro svolto nelle Commissioni non va stravolto e va portato a conclusione positiva.
http://uilscuola.it/decreto-precari-lavoro-delle-commissioni-nella-direzione-giusta-rispetta-gli-accordi/
 
CONTRATTO INTEGRATIVO FORMAZIONE
Il testo del contratto
Il testo dell’intesa
La scheda Uil Scuola
http://uilscuola.it/formazione-del-personale-firmato-contratto-integrativo-la-ripartizione-delle-risorse-alle-scuole-triennio-201922/ 
DSGA FACENTI FUNZIONE
Il report del presidio a Montecitorio
Le aperture in Commissione con l’emendamento di maggioranza
http://uilscuola.it/assistenti-amministrativi-facenti-funzione-dsga-accolte-le-richieste-dei-sindacati/

SICUREZZA A SCUOLA
Le proposte del Dipartimento Dirigenti alla riunione del PD
http://uilscuola.it/sicurezza-responsabilita-dei-dirigenti-scolastici/

DECRETO PRECARI: lavoro delle Commissioni è nella direzione giusta, rispetta gli accordi.

Turi: sindacato persegue interessi collettivi. Bene seguirne indicazioni.  Ora il lavoro svolto nelle Commissioni non va stravolto e va portato a conclusione positiva.

Il lavoro nelle Commissioni Cultura e Lavoro alla Camera sembra procedere nella direzione giusta, in modo coerente con l’accordo sindacale sottoscritto con il Miur. A darne notizia – sottolinea il segretario generale della Uil scuola, Pino Turi – è la vice ministra Anna Ascani che ne mette a fuoco i dettagli.
Gli emendamenti presentati e poi approvati – aggiunge Turi – sarebbero in linea con l’accordo sottoscritto con i sindacati e su questo esprimiamo la nostra soddisfazione.

La UIL Scuola, insieme alle altre organizzazioni sindacali firmatarie dell’accordo, continuerà a sostenere, in ogni sede, le proprie posizioni fino alla realizzazione completa delle intese, anche con provvedimenti collegati alla Finanziaria che recuperino i lavoratori, che per una ragione o per l’altra, non dovessero trovare risposte nella conversione in legge del decreto stesso.

salvo mavica, segretario

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ISTRUZIONE E RICERCA, UNA RISORSA PER IL PAESE >>> Manifestazione dei sindacati al Teatro Quirino.

TEATRO QUIRINO | Iniziativa nazionale sindacati scuola
Turi: Dobbiamo fare un’operazione politica. Trovare le soluzioni non fare l’elenco delle difficoltà.
Un sindacato la cui azione generale si sposta sui territori. Un sindacato che he ha idee.
Dobbiamo essere insieme alle persone. Mobilitare idee e persone.
Un sindacato che non sia solidale non esiste. Non esiste nemmeno una scuola che non sia inclusiva.

«Dal Quirino è partita la battaglia contro la legge 107, l’abbiamo vinta, almeno parzialmente.
Adesso parte una battaglia per riconquistare diritti e dignità». Così Pino Turi nel suo intervento questa mattina nel corso dell’iniziativa nazionale dei sindacati scuola, università e ricerca al Teatro Quirino.

comunicato-quirino-20nov19-201119

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AUTONOMIA: BOCCIA, “’SULLA SCUOLA NESSUN MARGINE DI TRATTATIVA’” =

Trieste, 18 nov. – (Adnkronos) – Sulla questione dell’autonomia scolastica “non c’è nessun margine di trattativa” perché “la scuola è dello Stato e ha un profilo unico”. Lo ha detto il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, a margine di un incontro a Trieste con il presidente della Regione Fvg, Massimiliano Fedriga. “Su alcuni temi -ha aggiunto Boccia- come per esempio la continuità didattica, argomento che sta a cuore a tutti, stiamo ragionando con il ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, se si possa concedere la possibilità ai Presidenti -cosa che condivido- di definire il numero minimo di studenti in un istituto o in una classe”.

“Sì quindi” -ha concluso il titolare di dicastero- ad alcune aperture su questioni di carattere “organizzativo-gestionale, no invece a una scuola che cambi profilo. Lo dice la Costituzione”.

(Teg/Adnkronos)

E’ la scuola di tutti e per tutti, che deve garantire la libertà di insegnamento. Il punto dunque è che non si tratta di economia e di ricette neo liberiste, ma di democrazia e partecipazione.

UNA SCUOLA LAICA, EGALITARIA ED INCLUSIVA: È QUESTO IL MODELLO A CUI FACCIAMO RIFERIMENTO

Per noi la scuola è una funzione dello Stato e non può essere delegata al privato se non per consentire una sua convivenza alle condizioni della Costituzione che 70 anni fa già disponeva misure per garantire l’istruzione di tutti, al riparo dalle diatribe laici-cattolici.
E’ questo il punto di partenza dell’intervento di Pino Turi durante la tavola rotonda organizzata a Milano dalla Uil Scuola Lombardia.

Tra gli ospiti, insieme a Valeria Fedeli, Valentina Aprea, Camilla Sgambato, Francesco Schianchi, Paolo Ramazzotti, anche Suor Monia Alfieri.
La tesi di suor Monia Alfieri non è particolarmente innovativa, nè originale e tanto meno moderna  – ha detto Turi – cambia solo il nome e la rende più scientifica: costo standard di sostenibilità.
Calamandrei le definì sussidio alla famiglia, più di recente Berlusconi e Valentina Aprea l’hanno chiamato buono scuola. Si tratta di finanziamento pubblico alle scuole private, vietate dalla costituzione e in questa città aggirato dal sussidio dato dalla Regione Lombardia per 24 milioni alle famiglie, 9 milioni alle scuole dell’infanzia direttamente e 4,5 milioni per la disabilità.

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DECRETO LEGGE PRECARI: L’accordo dei sindacati col Ministro dell’istruzione non è stato rispettato.

Dopo un iter piuttosto lungo, il 29 ottobre è stato finalmente promulgato, con la firma da parte del Presidente Mattarella, il Decreto Legge n. 126 che contiene misure straordinarie in materia di reclutamento del personale scolastico.  Il DL avrebbe dovuto recepire in toto l’intesa sottoscritta il 1° ottobre tra i sindacati e il Ministro Fioramonti, intesa di cui la UIL scuola ha dato conto ai propri associati attraverso l’ultimo numero di “Scuola D’Oggi”, pubblicato il 29 ottobre scorso.  Lo “speciale precari” contenuto nel giornale era stato elaborato sull’Intesa e sulla bozza di DL presentato inizialmente dal Governo, peraltro approvato dallo stesso cdm  che, sostanzialmente, fotografava l’intesa del 1° ottobre. L’accordo dei sindacati col Ministro dell’istruzione non è stato rispettato.

Due sono le modifiche, non concordate, che non ci consentono di condividere i contenuti del DL e di proseguire con la mobilitazione :

  1. Inclusione ai soli fini abilitanti delle scuole paritarie. (All’art. 1, comma 7, si apre alla fase concorsuale straordinaria, ancorché ai soli fini abilitanti, ai docenti precari in possesso di tre annualità di servizio, negli ultimi otto anni, prestato presso le “scuole paritarie”)
  2. Esclusione dal concorso straordinario degli Assistenti amministrativi Facenti Funzioni senza titolo specifico. (All’art. 2, comma 6, dove si prevede la possibilità di progressione di carriera all’area dei DSGA  per il personale Assistente amministrativo di ruolo, che abbia svolto almeno tre anni scolastici nelle funzioni di DSGA, è sta espunta la possibilità di deroga per il personale senza titolo di studio richiesto per l’accesso). Resta ancora appeso poi il problema dei “Diplomati magistrali”.

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Le Segreterie unitarie hanno deciso una prima serie di azioni di protesta per contrastare scelte che incidono direttamente sulla dignità di lavoratori che da anni stanno consentendo il funzionamento delle scuole.

In allegato al nota organizzativa unitaria delle 5 sigle sindacali firmatarie del CCNL contenente il fitto piano di azioni di mobilitazione nazionale sulla  piena attuazione degli accordi con il governo riguardanti scuola e istruzione in tema di  precariato, assistenti amministrativi facenti funzione di DSGA, rinnovo del contratto, autonomia differenziata.

nota-organizzativa-unitaria nov 2019

Abilitazioni docenti >>> Turi: basta confronti tecnici, serve volontà politica

ABILITAZIONI DEL PERSONALE DOCENTE: IL TEMPO E’ SCADUTO
. Turi: basta confronti tecnici, serve volontà politica.
L’incontro era messo in programma già dai primi d’ottobre, quando era stata definita l’intesa per i precari.
 Obiettivo: disciplinare i percorsi di formazione e abilitazione del personale docente e dare organicità al decreto stesso.
Che si tratti di una procedura da definire con urgenza – spiega Pino Turi – per presentare il disegno di legge come collegato alla Legge di bilancio, è chiaro sia a noi che al Miur.
Nella riunione di oggi, invece,  l’amministrazione è arrivata senza una proposta ma col solo scopo di ascoltare i sindacati, per un primo approfondimento, rinviando ad un momento successivo il confronto su un testo definito.
La questione è nota da tempo, è stata oggetto di accordo con il Governo precedente, ampiamente discussa e confrontata con questo nuovo Esecutivo.
Il tempo degli approcci è scaduto e servono risposte immediate.
La Uil Scuola ha rivendicato l’accordo col governo e richiamato l’amministrazione all’assunzione di responsabilità, al di là della natura del tavolo se tecnico o politico.
Prima c’è la politica, poi i tavoli tecnici per attuarla.

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Disegno di legge abilitazione personale docente

Il report di dettaglio dell’incontro al MIUR del 22 ottobre 2019. Per la UIL scuola hanno partecipato Pino Turi, Giuseppe D’Aprile e Pasquale Proietti. 
A seguito degli impegni assunti dalle parti con l’intesa del primo ottobre scorso, si è svolto questa mattina un primo incontro al fine di disciplinare i percorsi di formazione e abilitazione del personale docente.
L’amministrazione, rappresentata dal dott. Rocco Pinneri, ha rappresentato l’urgenza di definire il prima possibile un Disegno di legge in modo da presentarlo come collegato alla legge di bilancio.
L’amministrazione è arrivata all’incontro senza una proposta ma col solo scopo di ascoltare i sindacati, per un primo approfondimento, rinviando ad un momento successivo il confronto su un testo definito.
La UIL scuola ha rivendicato l’accordo col governo e richiamato l’amministrazione all’assunzione di responsabilità, al di là della natura del tavolo se tecnico o politico.
Chiusa la prima partita dei docenti precari con almeno tre anni di servizio, vanno trovate soluzioni e date risposte certe al restante personale, sulla base degli impegni assunti. Perdere ulteriormente tempo significherebbe accentuare le problematiche già presenti nelle scuole.
La UIL rivendica un accordo che porti a compimento e completi l’intesa del 1° ottobre.

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Tragedia di Milano, dolore e commozione dei Sindacati scuola


Roma, 22 ottobre – Non ce l’ha fatta il bambino di 6 anni caduto nella tromba delle scale della scuola primaria Pirelli di Milano. La notizia ha generato profondo sgomento in tutti gli operatori scolastici dell’istituto. Le Organizzazioni Sindacali si uniscono al loro dolore e tutt’insieme in un abbraccio ai genitori del piccolo alunno.
Attendiamo con rispetto il responso delle indagini che dovranno accertare le cause del drammatico incidente, ma vogliamo anche rivolgere a tutto il Paese l’appello a considerare con la dovuta attenzione le condizioni di sofferenza in cui versano le nostre scuole da Nord a Sud. Spesso inadeguati gli edifici scolastici, carenti gli organici del personale docente e ATA, insufficiente la vigilanza, assenti i controlli sull’idoneità degli ambienti vissuti quotidianamente da bambini e ragazzi dai 3 ai 19 anni.
Non è questo il momento per denunciare le colpe di una politica spesso distratta sulle sofferenze della scuola, lo abbiamo fatto innumerevoli volte: vogliamo invece interrogarci su quanto lavoro dobbiamo ancora fare come Sindacati della scuola e come lavoratori, per ogni ruolo ricoperto come docenti, dirigenti, personale ATA, organi collegiali, per fare un vero esame dei rischi che quotidianamente si vivono nella scuola. Non è più sufficiente fare continue

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LA SCUOLA NON È UN LUOGO DI LAVORO QUALSIASI: URGENTE UNA LEGGE PER LA SICUREZZA

21 ottobre 2019
Dirigenti scolastici

Da tempo i dirigenti scolastici rivendicano che la materia sicurezza nelle scuole venga risolta rivedendo una normativa contraddittoria che non è in grado di tutelare l’integrità dei lavoratori e degli alunni.
Gli accadimenti di cronaca, quasi giornaliera, sono la conferma di una legge sbagliata ritagliata sulle esigenze di tutti meno che dei dirigenti scolastici che la subiscono.
L’obiettivo principe di una Legge per la sicurezza, infatti, dovrebbe essere quello di tutelare e prevenire i danni alla salute, ragionando non per adempimenti ma definendo le responsabilità di ciascuno in termini chiari e concreti, sulla base della realtà fattuale.
La scuola non è un luogo di lavoro qualsiasi.
Occorre pertanto partire dalle sue specificità e sue particolarità tenendo conto della presenza dei minori, della densità di frequentazione nelle fasce orarie dedicate alle lezioni, della distribuzione degli spazi all’interno degli edifici e dell’articolazione territoriale di un istituto scolastico su più sedi e più comuni.
La scuola, diversamente dall’Ente proprietario, non dispone di un ufficio tecnico, né, salvo qualche eccezione fortunata, di personale con qualifiche tecniche e formazione specialistica sull’argomento, per cui è costretta ad avvalersi   di un professionista esterno le cui concrete responsabilità, peraltro,  non sono chiarite.
Il dirigente è un datore di lavoro anomalo perché ha competenze di gestione dell’attività scolastica, ma non ha controllo diretto sugli edifici, spesso

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Diplomati magistrali. Si va verso l’intesa

Incontri al MIUR del 17 ottobre 2019

Questa mattina è proseguito il confronto tra i sindacati e l’amministrazione per ricercare possibili soluzioni per i “diplomati magistrali” immessi in ruolo con riserva e in attesa di sentenza definitiva.  I sindacati, unitariamente, hanno chiesto la reiterazione delle misure contenute nel Decreto dignità, a tutela del personale e, soprattutto, per garantire la continuità didattica ai ragazzi.

Nell’incontro si sono ricercate soluzioni che vanno nella direzione di tutelare tutti i diritti dei soggetti coinvolti: i diplomati magistrali che, anche in presenza di sentenza definitiva negativa, potranno rimanere in servizio, per l’intero anno scolastico, garantendo, contemporaneamente, i docenti che per diritto, rivendicano la nomina in ruolo sugli stessi posti, proprio a seguito delle sentenze stesse.  La strada intrapresa è quella giusta.  Sui punti affrontati oggi i sindacati non faranno passi indietro. Il prossimo incontro, previsto per domani, potrebbe concludersi con un’intesa tra le parti.

Per la Uil Scuola hanno partecipato Pino Turi e Pasquale Proietti.

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Firmata l’intesa sui precari >>> Turi: una mediazione utile per dare risposte a precari e prospettive alla scuola

      Pino Turi, segretario Nazionale 

Firmata l’intesa sui precari: in Consiglio dei Ministri un decreto legge per un concorso straordinario
Turi: una mediazione utile per dare risposte a precari e prospettive alla scuola
Diamo atto al ministro di aver saputo condurre con attenzione e tenacia una trattativa complessa.
Lo schema di gioco su cui è stata costruita l’intesa di oggi – commenta il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi – è il risultato di un confronto, a momenti anche aspro, che ha portato entrambe le parti ad un avvicinamento delle rispettive posizioni, per giungere ad una mediazione che dà le risposte che il personale precario attende. Diamo atto al ministro di aver saputo condurre con attenzione e tenacia una trattativa complessa che ha portato un buon risultato: risposte ai precari e prospettive alla scuola.
Un accordo basato su due pilastri: il primo attuato per decreto legge che indice un concorso straordinario per l’immissione nei ruoli già dal 1° settembre 2020; il secondo attuato con un disegno di legge collegato alla Finanziaria che consentirà, anche a coloro che non hanno tre anni di servizio nelle scuole statali, di acquisire l’abilitazione, sia con un percorso riservato che ordinario.
L’intesa comporta anche l’inserimento di un concorso straordinario per i DSGA e la possibilità degli idonei dei concorsi 2016 e 2018 di scegliere un’altra sede su cui chiedere di transitare per l’immissione in ruolo.
La Uil Scuola, ha espresso un parere positivo sull’impostazione politica data da questa intesa, che apre la strada anche all’attuazione dell’intesa sottoscritta

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Monitoraggio analitico Immissioni in ruolo.

In allegato pubblichiamo il prospetto, anche su base regionale, relativo alle nomine in ruolo del personale docente.
Il prospetto si compone di più “colonne” che riguardano i posti accantonati, la detrazione dell’esubero, le nomine previste e quelle realmente effettuate. 
Si evidenzia che a fronte delle 66.017 nomine in ruolo previste ne sono state effettuate solo 33.626 pari al 50,9%.
Allo stato attuale rimangono 32.391 posti vacanti che derivano dalla differenza tra il contingente totale previsto (compresi i posti accantonati) e le nomine effettuate.
Questi dati confermano le nostre previsioni e l’urgenza di un intervento che crei le condizioni per evitare di doverci trovare nelle medesime condizioni l’anno prossimo.
Il Ministro Fioramanti, pertanto, prima di fare scattare ogni scusa di essere fuori tempo massimo indi , se vuole e vogliono, rapidamente definisca le norma del decreto legge non a caso definito “salvaprecari”.
In effetti un decreto che salva la scuola e che rischia di diventare tardivo.

salvo mavica, segretario.

Turi (Uil) su affermazioni Fontana e fondi bilancio Veneto: impedire con ogni mezzo l’affaire regionalizzazione.

“”La scuola non è un opificio o un ufficio pubblico, è partecipazione, democrazia e futuro.”””” siamo ferocemente contrari ad ogni forma di regionalizzazione e trasformazione della SCUOLA PUBBLICA NAZIONALE per come pensata, ponderata e voluta dai padri costituenti. 

Prepariamoci, restiamo vigili ed attenti, pronti a rintuzzare tutte le voglie velleitarie di trasformazione della scuola poiché altro non sono che mirate alla privatizzazione: la scuola è funzione pubblica e le spese sono “investimento” e non “spese per servizi a domanda individuale”. (s.mavica)

Dopo le affermazioni del Governatore Fontana e le scelte di bilancio del Veneto
, il segretario nazionale della Uil Scuola Pino Turi ha dichiarato: “” impedire con ogni mezzo l’affaire regionalizzazione
.”” Al ministro Fioramonti facciamo appello affinché le manifestazioni di venerdì degli studenti siano coerenti con il modello di sviluppo che vogliamo dare alla scuola e al Paese. Serve cambio culturale.

Mentre l’attenzione della scuola è orientata a proteggere il clima per salvare paese e pianeta, le ricche regioni del Nord continuano a reclamare spazi di ulteriore autonomia sull’istruzione, il comparto dove si spendono 50 miliardi di soldi pubblici – commenta il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi commentando le dichiarazioni di questa mattina del presidente della Lombardia, Attilio Fontana.

Fondi statali – ricorda Turi – che si vogliono spostare nelle disponibilità di spesa delle regioni che ne facciano richiesta. Il governatore della Lombardia arriva a dire – aggiunge Turi – che “sulla scuola abbiamo due visioni diverse: l’una di carattere sindacal-corporativo e l’altra di carattere concreto” al punto di minacciare di fare da solo e farsi una legge per conto proprio.
Sempre oggi, In Veneto, nella predisposizione del bilancio regionale, si incrementa di un milione di euro il capitolo destinato al buono scuola, portando a 4 milioni e mezzo la quota per finanziare le scuole paritarie, certo concreta.
 Sono proprio queste scelte che ci spingono a considerare i rischi di una ipotesi di regionalizzazione del sistema di istruzione nazionale che spingerebbe ancora di più verso un modello di scuola che, attraverso le concessioni ai privati, vorrebbe andare a svolgere il ruolo politico che è proprio dello stato.

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Vice Ministro Ascani interviene su professoressa di Palermo Napoli. Turi (Uil Scuola) segno positivo. Reintrodurre le sedi di garanzia della libertà di insegnamento.

Il vice ministro, Anna Ascani, si pronuncia sul caso della professoressa di Palermo
Turi: segno positivo. Urgente reintrodurre le sedi di garanzia della libertà di insegnamento, smantellate dalla Brunetta
 


“”Dopo l’incontro di ieri, nel quale per la prima volta ci siamo confrontati con la nuova squadra di governo della scuola, apprendiamo con soddisfazione che si vuole porre un freno al condizionamento che in questi anni si è operato a danno dei docenti – così il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi in merito alle dichiarazioni  del vice ministro, Anna Ascani, che ha chiesto di chiudere il caso della professoressa di Palermo sospesa per le sue idee.””
E’ una circostanza che ci fa contenti – sottolinea Turi.  Contemporaneamente chiediamo che siano reintrodotte sedi di garanzia della libertà di insegnamento rivendicate nell’incontro di ieri, smantellate dalla riforma di Brunetta. Un meccanismo che permette ingerenze, come quella della vicenda di Palermo, a cui neanche i ministri possono porre termine.
 
Va posto un termine a norme che hanno natura punitiva e condizionante della libertà di insegnamento. Reintrodurre sedi di garanzia può permettere di prevenire casi come quelli più volte ripresi dalle cronache, di vessazioni e ingiustizie.                 Questo restituirebbe la dignità della funzione docente e della scuola stessa che va assolutamente recuperata.

s.mavica, segretario CT

Tutti a Scuola, il Presidente Mattarella e il Ministro Fioramonti inaugurano il nuovo anno scolastico. Oggi a L’Aquila la cerimonia con mille studenti da tutta Italia.

Partecipa alla cerimonia Pino Turi, Segretario generale Uil Scuola

Il comunicato del Miur.

Tutti a Scuola, il Presidente Mattarella e il Ministro Fioramonti inaugurano il nuovo anno scolastico.   L’Aquila la cerimonia con mille studenti da tutta Italia

Sarà L’Aquila a ospitare la cerimonia di inaugurazione del nuovo anno scolastico. Oggi,  dalle 16.30, nel cortile della Primaria ‘Mariele Ventre’ – Direzione Didattica Amiternum – circa mille studenti in rappresentanza di 350 istituti di tutta Italia saluteranno il ritorno tra i banchi.  Con loro il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Lorenzo Fioramonti.

La cerimonia sarà trasmessa in diretta, dalle 16.30 alle 18.45 su Rai Uno, nel corso della trasmissione Tutti a Scuola, condotta da Flavio Insinna e Francesca Fialdini. Potrà essere seguita anche in collegamento streaming sul sito del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (www.miur.gov.it) e tramite i profili social del Miur.

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Tuttoscuola >>> Intervista a Pino Turi: «Ridare ruolo e dignità ai prof e alla scuola»

Pubblichiamo, qui di seguito, il testo dell’ intervista a Pino Turi, «Ridare ruolo e dignità ai prof e alla scuola», pubblicata nel numero di settembre dell’edizione cartacea di Tuttoscuola.

 Segretario Turi, qual è la parte più complessa del suo lavoro?

La complessità non è nel lavoro in sé, ma nel volere rappresentare con rispetto e considerazione un mondo, quello della scuola, che è decisivo per il futuro del Paese.
La scuola è stata determinante per l’unità nazionale, anche in termini di modernizzazione e di crescita culturale. Oggi, attraverso la partecipazione della comunità educante, libera ed indipendente, si decidono, in uguale misura le sorti dell’Italia.

  • La scuola è da cambiare o da criticare per la sua inadeguatezza alle sfide attuali?

La critica è il sale della democrazia e il pensiero critico va coltivato nelle scuole.
Più opportunamente, però, si dovrebbe parlare di miglioramento usando un atteggiamento più protettivo nei riguardi di una istituzione che è stata quasi sempre lasciata da sola nel fronteggiare i cambiamenti sociali, anche quelli epocali. Mi piace segnalare che, anche in solitudine, le energie presenti nel sistema, hanno permesso di svolgere un’autoriforma che andava assecondata dalla politica, ormai grande assente.

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