CONVOCAZIONE PER TENTATIVO DI CONCILIAZIONE

 

         

 A seguito della puntuale richiesta da parte di tutte le sigle sindacali  rappresentative del mondo della scuola e accreditate all’Aran  Il Ministero del Lavoro ha convocato il MIUR e i sindacati per il tentativo di conciliazione previsto dalla Legge 146 sul diritto di sciopero, il prossimo 4 aprile – ore 10.00.

Dall’esito dell’incontro potrebbe scaturire la proclamazione dello sciopero generale a supporto delle proposte e richieste per il rinnovo del contratto collettivo di lavoro, contro la regionalizzazione, superamento del precariato scolastico, problematiche per il personale Ata totalmente negletto e dimenticato.

s.mavica

OGGI A BARI INCONTRO SINDACATI SCUOLA -PRESIDENTE ANCI Turi: scuola al top nella fiducia degli italiani Va lasciata fuori dalle scacchiere del  potere

“””Continua l’instancabile quanto puntuale informazione e netta contrarietà alla regionalizzazione da parte del segretario generale Pino Turi e di tutta la Uil Scuola. Motivazioni argomentate e supportate sia in diritto che nel fatto. Invito a tutto il mondo della scuola ed ai “cittadini” di difendere il diritto all’istruzione pubblica per come voluto dai padri fondatori della Costituzione Italiana.””” s.mavica

 

No alla regionalizzazione del sistema di  istruzione, edilizia scolastica delle scuole, tempo pieno soprattutto nelle scuole del Sud, insegnamento di cittadinanza e costituzione: questi i punti all’ordine del giorno della riunione che si è svolta questa mattina a Bari tra i segretari dei sindacati scuola, università e ricerca, e il presidente dell’Anci, Antonio De Caro.
L’Italia è fatta di realtà tra loro molto differenti – ha detto durante l’incontro il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi – sono diversità che rendono il nostro Paese speciale e pieno di risorse. Per valorizzare queste caratteristiche la scuola della nostra costituzione è ‘autonoma’. La scuola italiana, quella di tutti, funziona grazie all’impegno di chi ci lavora e alle caratteristiche che ha saputo mantenere: rigore, qualità, inclusività, accoglienza, libertà, democrazia, libertà.  E gli italiani si fidano.  La mobilitazione in atto nella scuola ne è prova.  Insegnanti, personale, famiglie e studenti devono poter continuare a riporre il massimo della fiducia nel nostro sistema di istruzione.

Leggi tutto “OGGI A BARI INCONTRO SINDACATI SCUOLA -PRESIDENTE ANCI Turi: scuola al top nella fiducia degli italiani Va lasciata fuori dalle scacchiere del  potere”

ANSA >>> Scuola: Turi (Uil), si va verso sciopero, avviate procedure. Appena pubblicato dall’agenzia ANSA

si va verso lo sciopero….FLC CGIL,  CISL FSUR,  UIL SCUOLA RUASNALS CONFSAL,  GILDA  

cosa chiedono le 5 sigle sindacali rappresentative del mondo della scuola?  La contrattazione  tutte queste tematiche sinteticamente riassunte e i provvedimenti consequenziali.

1. Rinnovo del CCNL e salvaguardia della sua dimensione nazionale contro ogni ipotesi di regionalizzazione del sistema di istruzione e della ricerca
.

2. Settore Scuola:  Stabilizzazione precari e  Problematiche 
Personale Ata
3. Settore Università e AziendeOspedaliero-universitarie
Revisione dell’ordinamento
4. Settore AFAM
Riconoscimento status universitario delle istituzioni Afam
Statizzazione ex musicali pareggiati e stabilizzazione precari
5. Settore Ricerca
superare la frammentazione del sistema ed evitare la dispersione delle professionalità

Proclamazione dello stato di agitazione nel Comparto Istruzione e Ricerca e richiesta di esperimento di tentativo di conciliazione ai sensi dell’art. 4 dell’allegato al CCNL/1998-2001 sottoscritto il 29 maggio 1999 in attuazione della legge 146/90.

La nota: proclamazione-stato-di-agitazione-tentativo-di-conciliazione290319

dalla segreteria territoriale Federazione Uil Scuola Rua città metropolitana Catania, salvo mavica, segretario

 

Turi (Uil Scuola): la scuola verso lo sciopero. Avviate le procedure per farlo. Impronte digitali per i professori: il ministro lasci queste misure al collega di Grazia e Giustizia
Turi: la scuola verso lo sciopero. Avviate le procedure per farlo.
Sembra di stare sul Titanic: sta passando l’idea che alcuni si salvano altri no.

Non è così che immaginiamo la scuola.
Pensavamo di avere dei motivi molto seri per protestare contro lo stato delle politiche del Governo sulla scuola, il ministro Bussetti ce ne fornisce di nuovi: «per i controlli nelle scuole, impronte digitali ai professori».
Così il ministro in un’intervista, che aggiunge  «non per questioni di controllo sull’assenteismo, piuttosto per ragioni di sicurezza». E noi che pensavamo – commenta il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi – che le scuole fossero luoghi sicuri, di educazione, di cultura. Luoghi  dove si agisce con rispetto e responsabilità. Un modello ben lontano dagli eccessi americani.
Invece no, preso nelle pieghe delle decisioni del suo Governo, il ministro parla di misure rigide – mette in evidenza Turi  – che sono inapplicabili nelle scuole, e che la scuola non merita, mentre farebbe meglio a lasciare che a occuparsi di questi temi sia il suo collega, titolare del ministero di Grazia e Giustizia.
E’ il momento di dire alla politica – ribadisce Turi  – che ci sono scelte che vanno fatte: dare stabilità al lavoro, sfilare la scuola dalle  logiche regionali, inserire risorse nel documento di programmazione economica per dare stipendi adeguati, riconoscere le professionalità della scuola.
Sembra di stare sul Titanic – azzarda il segretario della Uil Scuola – sta passando l’idea che alcuni si salvano altri no.  Se non si assumono i precari vuol dire che anche questa volta si vuole fare cassa sulla scuola.
A rimetterci saranno di nuovo persone per bene, quelle che hanno lavorato.

Leggi tutto “Turi (Uil Scuola): la scuola verso lo sciopero. Avviate le procedure per farlo. Impronte digitali per i professori: il ministro lasci queste misure al collega di Grazia e Giustizia
Turi: la scuola verso lo sciopero. Avviate le procedure per farlo.
Sembra di stare sul Titanic: sta passando l’idea che alcuni si salvano altri no.”

ATTIVO VENEZIA: TURI: DIRE NO ALLA REGIONALIZZAZIONE SIGNIFICA CONTINUARE L’IMPEGNO PER ELIMINARE LA 107

Dire no alla regionalizzazione significa continuare l’impegno per eliminare la 107 – ha detto Pino Turi nel suo intervento, durante la riunione di questa mattina, a Venezia.  Hanno entrambe la stessa matrice neo liberista e perseguono gli stessi obiettivi: riduzione finanziaria,  chiamata diretta, valutazioni burocratiche, elenchi provinciali, privatizzazione del sistema scolastico, finanziamenti scuole private, eliminazione delle Rsu, disintermediazione sindacale.
Il nostro dissenso rispetto questa impostazione è  netto.
Il nodo contrattuale – ha detto ancora Turi – è stato ripreso proprio in questi giorni dalla Ragioneria dello Stato. Quella che noi abbiamo definito “emergenza stipendiale” è diventato un bel promemoria per la politica.  Una situazione di affanno che non può essere risolta nella normale dinamica del rinnovo dei contratti dei  tre milioni di lavoratori del Pubblico impiego, ma merita l’individuazione di specifiche risorse che vadano ad attenuare il gap stipendiale interno e quello esterno con i colleghi europei.
Occorre istituire, già nel prossimo documento di programmazione economica, un capitolo specifico di spesa per l’adeguamento stipendiale dei lavoratori della scuola a cui si chiede tanto e si riconosce poco.
rassegna stampa
ANSA) – ROMA, 27 MAR – Le retribuzioni degli insegnanti italiani sono le piu’ basse tra tutti i comparti pubblici: non solo. Rispetto ai colleghi europei, i docenti italiani hanno stipendi inferiori per 8 mila euro l’anno. Per questo i sindacati della scuola, da tempo impegnati in mobilitazioni da nord a sud, con le quali chiedono di iniziare le trattative per il rinnovo del Contratto nazionale di lavoro e con cui  si oppongono al progetto di autonomia differenziata, minacciano concretamente lo sciopero.

“Il finanziamento del rinnovo del contratto è nelle rivendicazioni unitarie dei sindacati che, insieme alla questione del precariato, al rifiuto alla regionalizzazione del sistema scolastico, all’immissione nei ruoli dei docenti precari, alla semplificazione, mobilità e valorizzazione professionale degli ATA, rappresentano le rivendicazioni. Se dovessero rimanere inascoltate, sposteremo l’azione sindacale dalla mobilitazione alla protesta in ogni forma possibile. Nelle prossime ore avvieremo le procedure per la conciliazione che sono propedeutiche alle azioni sciopero vere e proprie”, incalza Pino Turi per la Uil.

PROSEGUE LA RACCOLTA DELLE FIRME CONTRO OGNI IPOTESI DI REGIONALIZZAZIONE DEL SISTEMA DI ISTRUZIONE


 Sindacati: la scuola nazionale è valore della società civile. Città diventino protagoniste.
A Napoli, il Comune decide di sostenere la campagna e sceglie un ruolo attivo e di partecipazione.

La raccolta firme per dire no alla regionalizzazione della scuola entra nelle città e si apre alla società civile. E’ accaduto a Napoli dove, in questo fine settimana, sono state raccolte migliaia di firme, nei banchetti organizzati in tre luoghi simbolo della città. Vogliamo esprimere il nostro apprezzamento per il coinvolgimento e l’impegno mostrato dal sindaco De Magistris, dal vicesindaco Panini e dall’assessore alla scuola Palmieri sottolineano il segretari generali dei sindacati scuola, Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Gilda Unams, Snals Confsal. Il Comune di Napoli ha deciso di sostenere la raccolta firme in modo non formale, ma sostanziale, inviando una delibera in tutte le scuole e mettendo dei banchetti dell’amministrazione  a disposizione dei cittadini nella giornata di oggi. Il progetto collegato alla raccolta delle firme non è stato pensato per restare all’interno delle scuole – spiegano i segretari Francesco Sinopoli, Maddalena Gissi,  Pino Turi, Rino Di Meglio e Elvira Serafini – ma per coinvolgere l’intero Paese nel dire che la scuola italiana è quella nazionale, di tutti, inclusiva.  “. “Il nostro impegno è rivolto a sostenere la qualità del nostro sistema scolastico e a dare stabilità al lavoro -concludono Sinopoli, Gissi, Turi, Di Meglio, Serafini –  obiettivi cui si ricollegano le questioni alla base della mobilitazione in atto, che attendono risposte concrete: contratto,  precariato,  condizioni di lavoro del personale Ata“.

Leggi tutto “PROSEGUE LA RACCOLTA DELLE FIRME CONTRO OGNI IPOTESI DI REGIONALIZZAZIONE DEL SISTEMA DI ISTRUZIONE”

INIZIATIVA COORDINAMENTO INFANZIA >>> 27 marzo – ore 11.00 | Camera dei Deputati | Sala delle Conferenze

Cominciare bene

Telecamere e infanzia è un binomio che funziona? Quali sono i modelli educativi per i bambini e bambine del nuovo millennio? A che punto è l’attuazione della legge per i percorsi di integrazione tra i servizi educativi e la scuola dell’infanzia?  Si può parlare di diritti europei dell’infanzia? Quali esperienze vanno valorizzate nel sistema italiano zero – sei anni?
Sono alcune delle questioni che saranno affrontate nel corso dell’iniziativa promossa dal Coordinamento nazionale per le politiche dell’Infanzia e della sua scuola presso la Camera dei Deputati, mercoledì 27 marzo dalle 11.00 alle 12.30 nella Sala delle Conferenze di Via della Missione, 4.
In allegato il programma

PROGRAMMA _ Cominciare bene_def

ATTIVO NAPOLI >>> Turi: abbiamo orario più alto e stipendi più bassi. Promesse regionali di aumenti nascondono un trucco.

Oggi a Napoli la prima delle tre iniziative nazionali promosse dai sindacati scuola: è mobilitazione
Turi: abbiamo orario più alto e stipendi più bassi
Promesse regionali di aumenti nascondono un trucco

E’ una grande mobilitazione della scuola quella che parte oggi da Napoli  nella prima delle tre iniziative nazionali promosse dai sindacati scuola.  Quattro i punti, che attendono risposte concrete: contratto, regionalizzazione, precariato, personale Ata. Non siamo all’anno zero –  ammonisce Pino Turi dal palco della riunione con segretari, delegati e Rsu arrivate da tutto il Sud Italia. Abbiamo un modello di scuola che va bene e che merita attenzione.
La scuola italiana funziona grazie alle persone che ci lavorano ogni giorno. Un impegno che va riconosciuto veramente.
Nella terra di Ulisse diciamo che non ci interessano i richiami delle sirene: il ritornello in auge è quello del “che ne dite di più ore di lavoro in cambio di un po’ più di soldi?”.
Non è questo il modo di riconoscere la professionalità. E’ un trucco. L’orario di servizio degli insegnanti italiani è tra i più alti d’Europa. E’ lo stipendio ad essere tra i più bassi.
E’ nel rinnovo contrattuale nazionale, che vanno definiti gli stipendi, non con promesse politiche a dimensione regionale.

Leggi tutto “ATTIVO NAPOLI >>> Turi: abbiamo orario più alto e stipendi più bassi. Promesse regionali di aumenti nascondono un trucco.”

Turi (Uil Scuola): in Aula decretone omnibus. Ma la scuola resta al palo.

Il decretone è approdato in Aula per la conversione, con molteplici emendamenti: dal sostegno per i disabili al riscatto della laurea, all’assunzione con concorsi semplificati nella P.A e nella sanità. Sono stati inseriti gli emendamenti per l’assunzione dei Navigator e le indicazioni per gli assetti di vertice dell’Inps e dell’Anpal. C’è proprio di tutto. La scuola però resta al palo. Nel testo ora al vaglio dell’Aula nessun cenno alla fase transitoria per il personale precario per consentire anche al sistema scolastico di partire all’inizio dell’anno con le carte in regola.  Stiamo assistendo –  sottolinea Pino Turi, segretario generale della Uil Scuola – alla sottovalutazione del problema precariato che nella scuola ha raggiunto livelli di vero e proprio sfruttamento, o peggio  ad uno scontro ideologico da cui il sistema scolastico ne uscirà con le ossa rotte.

Leggi tutto “Turi (Uil Scuola): in Aula decretone omnibus. Ma la scuola resta al palo.”

Bussetti: scuole statali e paritarie uguali. Turi (Uil Scuola) paritarie come taxi, servizio pubblico con finalità private. Chi pensa alla scuola statale di questo paese?

Chi si occupa della scuola statale di questo paese?

Il ministro Bussetti oggi a Forlì afferma che «non ci sono distinzioni tra istituti statali e paritari. E’ sempre scuola». E’ un errore – ribatte il segretario della Uil scuola, Pino Turi – perché le scuole paritarie svolgono un servizio pubblico ma perseguono utilità private, economiche, non un bene collettivo, sociale.
Adesso, anche il ministro dell’Istruzione, insieme a parti dell’opposizione e governo, si preoccupa più delle scuole degli altri che di quelle sue visto che rappresenta lo Stato.

Lo ripetiamo – continua Turi – le scuole paritarie sono come un taxi, svolgono un servizio pubblico ma perseguono utilità private, anche economiche.

Esiste una scuola statale, che va messa in sicurezza, e su questo punto – chiarisce Turi – siamo d’accordo che vadano fatti investimenti importanti per la messa in sicurezza degli edifici, del pari crediamo fermamente che non vadano sottratte in alcun modo risorse al sistema statale sancito dalla Costituzione. Chi si occupa della scuola statale di questo paese? – chiede polemicamente Turi. Le persone credono nella qualità e nell’unità del nostro sistema scolastico statale e domandano a gran voce stabilità e fiducia.  E’ compito della politica trovare le  soluzioni, fare in modo che possano lavorare in tranquillità, senza mettere le persone le une contro le altre per ragioni di consenso politico.  Ciò che ci conforta nella nostra convinta scelta per il sistema pubblico statale sono le persone che, come è accaduto anche oggi, hanno fiducia nella scuola italiana, nazionale, di tutti, e hanno firmato numerose a supporto delle scuola statale contro ogni tentativo di divisione regionale.

Leggi tutto “Bussetti: scuole statali e paritarie uguali. Turi (Uil Scuola) paritarie come taxi, servizio pubblico con finalità private. Chi pensa alla scuola statale di questo paese?”

DIPLOMATE MAGISTRALI – Caso Pavia: parte una raccolta di firme dei genitori per scongiurare la mancata conferma delle maestre


UIL: Cosa manca? Una  politica che ponga rimedio ad un’assurda situazione e trovi soluzioni legislative.
Il Governo non può delegare alla magistratura il reclutamento, deve intervenire e dare subito risposte. La comunità scolastica c’è e si vede. E’ il caso di mamme e papà della provincia di Pavia che hanno deciso di avviare una raccolta firme contro l’ipotesi di mancata conferma delle maestre dalle classi dei loro figli, “maestre – si legge nella loro denuncia – competenti e preparate” che sono incappate loro malgrado, nelle maglie strette di percorsi giurisdizionali che prima ne hanno riconosciuto il diritto ad insegnare con contratto a tempo inderminato e, successivamente negato.
Si badi bene, queste maestre hanno il titolo per insegnare. Il loro titolo di studio è valido per l’accesso ai concorsi, è abilitante la professione di maestra che è stata vagliata anche dal superamento dell’anno di formazione e prova.

Leggi tutto “DIPLOMATE MAGISTRALI – Caso Pavia: parte una raccolta di firme dei genitori per scongiurare la mancata conferma delle maestre”

LEX, DURA LEX…Adunanza Plenaria diplomati magistrale

omissis……
6. Il possesso del solo diploma magistrale conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002 non costituisce titolo sufficiente per l’inserimento nelle graduatorie ad esaurimento del personale docente ed educativo istituite dall’articolo 1, comma 605, lett. c), della legge 27 dicembre 2006, n. 296.
7. L’istituto del c.d. prospective overruling (che limita la retroattività dell’interpretazione giurisprudenziale) non può invocarsi per giustificare la perdurante applicazione di un orientamento interpretativo non espressione di un diritto vivente, perché sviluppatosi in un arco temporale di pochi mesi e perché fondato su premesse processuali e conclusioni sostanziali che presentano profili di contrarietà a consolidati indirizzi giurisprudenziali di segno opposto, specie quando l’irretroattività della nuova esegesi avrebbe l’effetto di sacrificare la legittima aspettativa di un’amplia platea di soggetti controinteressati, producendo così effetti in danno degli stessi. Non ricorrono, pertanto, i presupposti per modulare in maniera non retroattiva l’efficacia temporale dei principi di diritto enunciati dalla sentenza dell’Adunanza plenaria n. 11 del 2017.
46. L’applicazione dei principi suesposti al caso di specie consente di decidere l’intera controversia nel senso del rigetto dell’appello e la conferma della sentenza impugnata.
47. Sussistono i presupposti, considerata la peculiarità della controversia e il margine di incertezza interpretativa che ha caratterizzato le questioni controverse, per compensare le spese del giudizio.
P.Q.M.
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Adunanza Plenaria), definitivamente pronunciando sull’appello, come in epigrafe proposto, enuncia i principi di diritto di cui in motivazione e respinge l’appello.

attachments:sentenzadiplomati 27 FEBBRAIO 2019

Report riunione precari Roma RENDERE STABILE IL LAVORO: L’IMPEGNO DELLA UIL PER I PRECARI

  

Dopo le assemblee di Milano, Firenze e Cagliari, oggi al Liceo Classico “Tasso” di Roma si è tenuta un’assemblea alla quale hanno partecipato oltre 200 docenti precari. Il 12 marzo una iniziativa nazionale con manifestazioni nelle città italiane.

…«L’esperienza è un valore aggiunto insostituibile, bisogna valorizzare il precariato per far funzionare la scuola»… è la dichiarazione dei Parlamentari 5 Stelle che ci trova concordi.  Ma siamo assolutamente contrari  all’idea che una diposizione contenuta nel Decretone all’esame del Senato possa dare risposte alla situazione di emergenza in atto – mette in chiaro Giuseppe D’aprile, segretario nazionale Uil Scuola, intervenuto oggi all’Assemblea di Roma per il personale precario.
L’idea di valutare il servizio con un punteggio fino al 50 % del punteggio attribuibile ai titoli” – precisa D’Aprile –  come prevede  l’emendamento  al decretone ora all’esame dell’Aula del senato, rappresenta un riconoscimento positivo, un passo in avanti, ma sarà totalmente insufficiente.
La ragione è presto detta: il prossimo anno scolastico sarà caratterizzato da una situazione degli organici  particolarmente grave,  ai posti in organico già vacanti si aggiungeranno quelli che si libereranno per effetto dei pensionamenti “quota 100”.

Leggi tutto “Report riunione precari Roma RENDERE STABILE IL LAVORO: L’IMPEGNO DELLA UIL PER I PRECARI”

Turi: abbandono classi pollaio trova piena condivisione ma problemi sono altri.

Bisogna uscire dalla politica ragionieristica finalizzata alla messa a punto dei saldi finanziari. Serve visione complessiva e strategica dei provvedimenti di politica scolastica

Urgenti le misure per il personale precario: all’emergenza si deve rispondere con immediatezza. Emendamento nel Decretone non è sufficiente. Ineludibile la conferma impianto nazionale del sistema di istruzione.
Nel 2008, mentre in Italia il Governo tagliava circa 140 mila posti in organico – tra docenti e personale ATA – la Germania, pur attraversando la stessa crisi, investiva otto miliardi nel sistema dell’istruzione. Oggi vediamo i risultati.
La proposta di legge all’esame della VII Commissione, presieduta dall’On. Luigi Gallo,  rappresenta una discontinuità rispetto al passato ed interviene sui fondamentali di un buon sistema scolastico come il nostro:
- riduzione graduale di un punto del rapporto alunni/docente in un triennio;
- previsione di un tetto massimo di 22 alunni nelle classi iniziali, elevabile fino a 23
- tetto massimo di 20 alunni nelle classi con presenza di alunni con disabilità.
In questa ottica – si legge nella memoria presentata oggi in VII Commissione Cultura – il parere della Federazione UIL scuola RUA è di piena condivisione.
Ridurre il numero di alunni per classe – sottolinea Pino Turi – può dare risposte in termini di didattica individualizzata, attenuare i fenomeni di burnout , dovuti allo stress da lavoro correlato, sempre più in aumento. E’ positiva in termini di organico, con la restituzione di circa 86.000 posti per i docenti. Per il personale ATA, l’aumento, non ben quantificato dalla relazione, a nostro parere potrebbe essere di circa 40.000 posti.
Un provvedimento che assume elementi positivi che aiuterebbero, di molto, la qualità dell’istruzione. Rappresentando altresì  un beneficio per il personale in termini di mobilità e reclutamento.
La manovra finanziaria del 2008 – commenta Turi –  ha rappresentato il punto più basso, in

Leggi tutto “Turi: abbandono classi pollaio trova piena condivisione ma problemi sono altri.”

IL DIRITTO ALLA PENSIONE E LE CONDIZIONI DI LAVORO DEL PERSONALE DEVONO TROVARE UN EQUILIBRIO NELL’APPLICAZIONE DEL CONTRATTO


La circolare sulle pensioni MIUR del 1° febbraio 2019 n. 4644, citando accordi (secretati) tra i vertici del Ministero e quelli dell’INPS – dei quali i sindacati non hanno alcuna traccia – detta istruzioni alle scuole per l’aggiornamento delle posizioni assicurative del personale in servizio attraverso l’utilizzo dell’applicativo dell’INPS.
PassWeb, infatti, è un’applicazione informatica che consente alle amministrazioni pubbliche di consultare la banca dati delle posizioni assicurative dell’Istituto, correggerle e completarle. Nel caso delle scuole si tratterebbe della possibilità di intervenire direttamente correggendo, ovvero, aggiornando dati retributivi e di servizio già presenti negli archivi del MEF, sulla base della verifica di documenti e certificazioni attestanti il servizio e la retribuzione dei lavoratori interessati. E’ del tutto evidente che l’accertamento dei diritti pensionistici richiede competenze specialistiche indispensabili a gestire tale materia, competenze che non possono essere trasferite al personale in poche ore di corso.

Leggi tutto “IL DIRITTO ALLA PENSIONE E LE CONDIZIONI DI LAVORO DEL PERSONALE DEVONO TROVARE UN EQUILIBRIO NELL’APPLICAZIONE DEL CONTRATTO”

Lettera al MIUR su“ gestione dei docenti ammessi al terzo anno c.d. FIT, al fine di affrontare le problematiche derivanti da quanto previsto all’art. 6 c. 9 e all’art. 8 c. 2, lettera d) del CCNI sulla mobilità”

Federazione UIL Scuola RUA al MIUR- Docenti terzo anno FIT.

“ gestione dei docenti ammessi al terzo anno c.d. FIT, al fine di affrontare le problematiche derivanti da quanto previsto all’art. 6 c. 9 e all’art. 8 c. 2, lettera d) del CCNI sulla mobilità”          La Segreteria nazionale

La scrivente organizzazione sindacale relativamente alla gestione dei docenti ammessi al terzo anno c.d. FIT, al fine di affrontare le problematiche derivanti da quanto previsto all’art. 6 c. 9 e all’art. 8 c. 2, lettera d) del CCNI sulla mobilità, chiede un approfondimento correttivo, relativo alla mobilità per l’a.s. 2019/20.
In particolare, già al momento della sottoscrizione dell’ipotesi di contratto sulla mobilità 2019/22, la UIL Scuola ha espresso, con una specifica nota a verbale, la propria contrarietà su quanto previsto dagli articoli sopra citati

leggi tutto: Federazione UIL Scuola RUA – Docenti terzo anno FIT

RICHIESTA DI INCONTRO – Riforma degli Esami di Stato della Scuola Secondaria di II grado

 

DA: FLC CGILCISL FSURUIL SCUOLA RUA

Al Capo Dipartimento del MIUR per il sistema Educativo e di Istruzione e Formazione dott.ssa Carmela Palumbo

Le scriventi OO SS hanno necessità di sottoporre urgentemente alle SS.VV. le numerose criticità che stanno emergendo nella prima fase di attuazione della riforma degli Esami di Stato della Scuola Secondaria di II grado.
Numerose e importanti novità arrivano ad anno scolastico inoltrato, nella fase conclusiva del percorso didattico degli studenti determinando disorientamento e difficoltà di adeguamentodelle indicazioni ministeriali ai contesti organizzativi, metodologici e didattici già strutturati, funzionali a piani formativi che le scuole avevano da lungo tempo programmato ed ora nella fase conclusiva di realizzazione. Per un esame attento delle criticità e l’individuazione delle possibili soluzioni siamo a richiedere un incontro urgente. Confidando nell’accoglimento della presente richiesta e in un rapido riscontro, inviamo distinti saluti

FLC CGIL CISL FSUR UIL SCUOLA RUA Francesco Sinopoli Maddalena Gissi Pino Turi

DDL Semplificazioni: ci finisce anche la scuola. Tra emendamenti e relazione tecnica un groviglio normativo. Turi: blocco dei 5 anni e proroga Gae pessima demagogia


Una irresponsabile sottovalutazione della questione o il presupposto per nuovi tagli.
La scuola si governa con la condivisione e  il dialogo, non con i divieti e il dirigismo.
La continuità didattica è un valore condiviso che non si raggiunge con i divieti e gli obblighi,  studenti e famiglie lo sanno bene,  – commenta il segretario generale della Uil scuola, Pino Turi  – ma con strumenti contrattuali che hanno dimostrato di essere molto più efficaci dei divieti che portano ai contenziosi.
L’obbligo, generalizzato per legge, di permanenza di cinque anni sul posto assegnato, è frutto di propaganda e demagogia, di chi la scuola non sa neanche cosa sia. 
Poi la propaganda si sgonfierà, come è già stato in passato, e resteranno i problemi.  “””Come sempre l’azione della UIL Scuola sarà definita in risposta alle scelte che il Governo  vorrà attuare, e sarà basata sull’esigenza prioritaria di rappresentanza del personale e di difesa del modello di scuola laico, statale, autonomo.””””””

Prorogare l’aggiornamento delle Gae,...(continua)

Per questo il ritorno alla rilegificazione….(continua)

Il DDL semplificazioni, …..(continua)

Leggi tutto “DDL Semplificazioni: ci finisce anche la scuola. Tra emendamenti e relazione tecnica un groviglio normativo. Turi: blocco dei 5 anni e proroga Gae pessima demagogia”

MILANO  Oltre cinquecento precari all’assemblea regionale della Lombardia
. Il tema dell’avvio dell’anno scolastico 2019/2020, con la stabilizzazione dei docenti precari su posti di insegnamento liberi da anni, mobilita le persone.

Analoghe azioni di coinvolgimento e sensibilizzazione sono già in agenda per Firenze e la Toscana, Cagliari e la Sardegna, dopo quelle di Lazio, Campania, Friuli, Lazio.   Prossimamente anche in SICILIA afferma Giuseppe Finocchiaro,(coordinamento Uil Scuola Città metropolitana di Catania). 

AVVISO ai docenti TERZA Fascia

Vi si prega di volere contattare G.Finocchiaro al fine di creare credibile quanto rappresentativo movimento anche a Catania: info, contatti, e.mail profgiuseppefinocchiaro@gmail.com.   catania@uilscuola.it

….”””oltre al diritto dei supplenti, va salvaguardato il diritto degli studenti e delle loro famiglia alla continuità didattica che è la base costitutiva della ‘comunità educante’….”””

Pasquale Vespa, coordinatore dei precari scuola della Campania, nonché presidente dell’Associazione Diritti per i Docenti dei Lavoratori,  rivendica la fase transitoria da adottare  in tempi rapidi e sortire risultati entro l’avvio del prossimo anno scolastico, deve valorizzare l’esperienza acquisita, riconoscere l’impegno di chi ha fatto funzionare la scuola in questi difficili tempi.

        

In Lombardia, la Federazione Uil Scuola Rua lancia l’allarme: saranno quasi 20 mila  i posti liberi

Leggi tutto “MILANO  Oltre cinquecento precari all’assemblea regionale della Lombardia
. Il tema dell’avvio dell’anno scolastico 2019/2020, con la stabilizzazione dei docenti precari su posti di insegnamento liberi da anni, mobilita le persone.”