Passaggio docenti da ambito territoriale a scuola: occorre spostare il confronto sul piano politico

13 MAGGIO 2016

Passaggio docenti da ambito territoriale a scuola: occorre spostare il confronto sul piano politico

Nella comunicazione del Miur alle organizzazioni sindacali nel corso di uno specifico incontro sull’argomento, in relazione alla sequenza contrattuale aperta, ci è stata indicata la procedura che si vuole inserire nel contratto integrativo: i dirigenti scolastici per scegliere i docenti dagli ambiti territoriali e conferire loro l’incarico triennale dovranno tener conto del curriculum, dell’esperienza lavorativa, delle competenze professionali dei docenti, da verificare anche attraverso un colloquio individuale.

Sulla base di tale comunicazione, si rileva la totale chiusura rispetto a quanto rivendicano i sindacati, che chiedono criteri basati sulla massima oggettività e sulla trasparenza delle procedure.

Tutti i sindacati hanno ritenuto assolutamente inaccettabile la prima proposta ministeriale, per le ricadute che può avere sul personale docente e per le prevedibili difficoltà di gestione di tutta l’operazione che creerà intralcio al corretto avvio dell’anno scolastico ed innescherà un sicuro contenzioso.

E’ bene ricordare che quest’anno le operazioni di mobilità straordinaria si completeranno con molto ritardo rispetto al passato e che il Parlamento è stato costretto a prorogare di 15 giorni il termine ultimo previsto per avere tutti i docenti in cattedra il 1° settembre.

Tutti i sindacati hanno invitato l’amministrazione ad un atto di responsabilità e buon senso, per evitare il fallimento sul nascere della sequenza contrattuale che come è noto, inserita nel CCNI sulla mobilità, non comportava e non comporta l’accettazione della chiamata diretta da parte dei dirigenti scolastici.

Le condizioni per la firma di un accordo non possono che basarsi sulla gestione del passaggio dei docenti dagli ambiti alle scuole sulla base di criteri oggettivi come quelli della mobilità, anche attraverso le procedure della mobilità annuale.

E’ inoltre inaccettabile e sbagliato costringere i dirigenti scolastici a procedere a tappe forzate, negli ultimi giorni di agosto, ad operazioni che devono anche tenere conto di quelle di utilizzazione e assegnazione provvisoria.

Assicurare oggettività, trasparenza e semplificazione delle procedure di passaggio dei docenti alle scuole è obiettivo per noi irrinunciabile e ricompreso nelle ragioni della proclamazione dello sciopero del 20 maggio, volto anche a rimuovere gli aspetti più deleteri della legge 107.

Il Governo, il Ministro e l’amministrazione abbandonino posizioni inaccettabili nel merito, impraticabili nei tempi, dannose per il personale e per il buon andamento del servizio.

Vista l’impossibilità di procedere sulla base delle comunicazioni del MIUR di ieri, si rende necessario spostare il confronto a livello politico, così come è stato fatto per il CCNI della mobilità.

Alla luce di quanto sopra, si confermano tutte le ragioni dello sciopero del 20 maggio, tra cui è centrale la richiesta di ricondurre il passaggio dei docenti dall’ambito alla scuola a indispensabili criteri di trasparenza e oggettività.

FLC CGIL

Domenico Pantaleo

CISL SCUOLA

Maddalena Gissi

UIL SCUOLA

Pino Turi

SNALS CONFSAL

Marco Paolo Nigi

USR SICILIA: Concorso docenti – Avviso pubblicazione sedi prove scritte 30 maggio 2016 (Primaria) e 31 maggio 2016 (Infanzia)

13 MAGGIO 2016

USR SICILIA: Concorso docenti – Avviso pubblicazione sedi prove scritte 30 maggio 2016 (Primaria) e 31 maggio 2016 (Infanzia)

D.D.G. n. 105,106 e 107 del 23.02.2016 – Concorsi per titoli ed esami finalizzati al reclutamento del personale docente per i posti comuni dell’organico dell’autonomia nelle scuole dell’infanzia, primaria, secondaria di I e II grado, nonché del personale docente per il sostegno agli alunni con disabilità –

Avviso pubblicazione sedi prove scritte 30 maggio 2016 (Primaria) e 31 maggio 2016 (Infanzia).

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Turi: si sta attuando una mutazione genetica della scuola

11 MAGGIO 2016

Turi: si sta attuando una mutazione genetica della scuola

OGGI CONFERENZA STAMPA DEI SINDACATI SCUOLA

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Della conferenza stampa che ha fatto il punto sui temi dello sciopero della scuola del 20 maggio riportiamo in breve sintesi i lanci di tre agenzie di stampa intervenute oggi.

Scuola: sindacati, sciopero del 20 e’ grido d’allarme
Cortei in parecchie citta’ e raccolta firme per petizione

(ANSA) – ROMA, 11 MAG – La questione centrale e’ il contratto, ma sul tappeto ci sono anche la stabilita’ del personale scolastico, le modalita’ della valutazione dei docenti, le modifiche alla legge 107, il riconoscimento della professionalita’ degli Ata, la liberta’ d’insegnamento, il ripristino di corrette relazioni sindacali, la semplificazione amministrativa. I sindacati Flc-Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals-Confsal hanno illustrato oggi, in una conferenza stampa, le ragioni dello sciopero, che coinvolge tutto il personale scolastico, indetto per il 20 maggio. Una protesta – hanno spiegato – che “vuole alzare un grido d’allarme per un’istituzione importante quale e’ la Scuola”. Lo sciopero, dal quale sono esonerati i docenti impegnati nel concorso a cattedra, si articolera’ in iniziative a livello territoriale. In parecchie citta’ sono previsti cortei e presidi davanti alle prefetture. I sindacati a sostegno delle loro rivendicazioni hanno anche avviato nelle scuole una raccolta di firme che in questa prima tranche ha raggiunto quota 150.000

SCUOLA: UIL “MUTAZIONE GENETICA CHE CI PORTA INDIETRO DI ANNI”
ROMA (ITALPRESS) – “La scuola dell’esecutivo e’ una scuola che ci porta indietro di molti anni nella storia. Si sta attuando una mutazione genetica della scuola”. Lo afferma Pino Turi, segretario generale della Uil scuola, nel corso della conferenza stampa congiunta con gli altri sindacati per spiegare le motivazioni dello sciopero proclamato per il 20 maggio. “Le motivazioni dello sciopero sono molteplici. La legge 107, cosiddetta ‘Buona scuola” di buono ha poco – avverte – perche’ si nasconde dietro la foglia di fico delle assunzioni, che pure sono importanti ed abbiamo apprezzato, una deriva autoritaria della scuola nel nostro paese, la scuola deve essere libera, come si ad avere una scuola libera se il docente deve essere scelto e addirittura premiato o punito? E a sua volta il dirigente, come fa ad essere libero e a gestire una scuola dell’autonomia se sara’ valutato dalla burocrazia esterna?”, domanda.

Il 20 scuola in sciopero, sindacati: legge 107 deriva autoritaria
Nessuna relazione con Giannini, valutiamo diffida”
ASKANEWS – Rinnovare il contratto, fermo da anni; rafforzare la contrattazione d’istituto; sburocratizzare la scuola; valorizzare le professionalità; stabilizzare i precari; adeguare le retribuzioni dei docenti alla media europea. Sono le ragioni dello sciopero nazionale generale della scuola, proclamato per il prossimo 20 maggio dai sindacati Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola e Snals Confsal. Le modalità della protesta sono ancora in via di definizione, ma sono previste varie iniziative a livello regionale e territoriale (con cortei e presidi davanti le Prefetture), manifestazioni nelle principali città (Cagliari, Napoli, Bari, Milano, Torino, Bologna) e un corteo a Roma da San Paolo al Ministero dell’Istruzione in Viale Trastevere. “Non pensiamo a una scuola guerrigliera, siamo più vicini a Gandhi”, hanno assicurato i sindacati presentando le motivazioni della protesta, “la battaglia sarà lunga, non è questione di vincere o perdere ora, siamo sicuri che nel tempo le nostre ragioni verranno fuori”. Una delle questioni cruciali, hanno spiegato, è che “manca un sistema di relazioni sindacali con il ministro Giannini e stiamo valutando delle azioni legali nei confronti del Ministero. Abbiamo chiesto un incontro, ma ci è stato negato: chiediamo delle relazioni serie, che si possa discutere, perchè ora per farci sentire dobbiamo fare i presidi e la lotta”. P
er Domenico Pantaleo (Flc Cgil) “il primo obiettivo” dello sciopero “rimane il contratto nazionale, fermo per la parte normativa al 2006 e per quella economica al 2010. Va ricostruito un sistema di relazioni sindacali, perchè ora l’idea è che nella scuola quello che conta è il comando. Vogliamo un contratto nazionale che ristabilisca le regole e che apra spazi per la contrattazione decentrata. Inoltre dalla valutazione alla gestione del precariato vogliamo cambiare la legge 107, che ha un’impostazione autoritaria, sta peggiorando il clima delle relazioni, non ha raggiunto i suoi obiettivi e sta determinando un sistema con un clima irrespirabile”.
“Noi abbiamo a cuore la qualità del servizio scolastico e mettere i giovani in grado di competere per il futuro, chiediamo stabilità per l’intero corpo docente, Ata e dirigente per una didattica di qualità”, ha spiegato Achille Massenti (segretario vicario dello Snals Confsal). “E’ giusto che il governo dica che deve decidere, ma prima deve ascoltare. L’errore di fondo è aver voluto voltare pagina senza gradualità, perchè in questo modo si producono strappi. Con la legge 107 si gioca al ‘divide et impera’ e si accontenta solo qualcuno”.
Secondo Maddalena Gissi (Cisl scuola) “oggi a causa della legge 107 le scuole sono oberate come non mai, siamo al limite della molestia burocratica: ci auguriamo che anche i dirigenti scolastici aderiscano in massa allo sciopero, riceviamo da loro molti appelli perchè si rimedi alle brutture che sono state determinate. Anche la professionalità docente è messa molto in discussione, non ha limiti d’orario e mansioni da burocrate. Sulle retribuzioni poi stendiamo un velo pietoso. Abbiamo chiesto un incontro al ministro, forse potremo anche fare una diffida: vogliamo rispetto perchè rappresentiamo un milione di lavoratori che consentono all’Italia di essere la settima potenza mondiale”.
Anche per Pino Turi (Uil scuola) “dopo un anno dalla legge 107 i nodi stanno venendo al pettine. Se allora poteva esserci un pregiudizio oggi c’è un giudizio severo e se il personale scolastico potesse decidere il ministro Giannini sarebbe stata licenziata. La 107 sta creando una mutazione genetica nella scuola, è una riforma contro la Costituzione, una deriva autoritaria che impone la sordina alla scuola italiana e ai docenti, attraverso i condizionamenti. Lo sciopero è un grido d’allarme e, oltre alle motivazioni sindacali, un ministro che si sottrae al confronto per noi è un ministro debole”. I sindacati ancora non si sbilanciano su una previsione sulla partecipazione alla protesta: “Difficile dare numeri, ci aspettiamo un’adesione alta ma risentirà di vari fattori, siamo a fine anno e molti docenti sono nell’anno di prova e potrebbero essere anche sotto ricatto. Avremo comunque un buon risultato, anche se più basso delle ultime iniziative”.

NUOVE CLASSI DI CONCORSO: una sequela infinita di errori travolge anche il decreto di riordino delle classi di concorso

11 MAGGIO 2016

Una sequela infinita di errori travolge anche il decreto di riordino delle classi di concorso

NUOVE CLASSI DI CONCORSO

NEI LICEI MUSICALI: C’È LA CLASSE DI CONCORSO MA NON C’È L’ORGANICO

Il Miur riconosce gli errori e cerca di correre ai ripari.

Nel corso dell’incontro del 10 maggio con i sindacati il Miur ha dovuto riconoscere gli errori e  rivedere alcuni aspetti delle classi di concorso che, nonostante l’emanazione del DPR 19/16, dovranno essere modificati.
L’iter di revisione, avviato ad agosto 2015 e concluso a febbraio scorso, ha escluso perentoriamente il confronto con le rappresentanza dei lavoratori reputando di poter assumere perfette ed immodificabili decisioni di gestione di un sistema così complesso.
I fatti, purtroppo, hanno dato ragione alle organizzazioni sindacali le quali hanno sempre rappresentato la loro disponibilità al confronto pur di evitare disagi e preoccupazioni ad un larghissimo numero di insegnanti.
I sindacati si sono impegnati a segnalare nuovamente osservazioni e proposte per il superamento delle criticità fin qui registrate.
Per la UIL scuola le nuove classi di concorso devono essere operative solo per le nuove assunzioni da concorso, mentre per le assunzioni da GAE e per le supplenze devono continuare ad essere utilizzate le vecchie classi di concorso.

Sequenza contrattuale Licei musicali
Le solite contraddizioni: c’è la classe di concorso ma non c’è l’organico

Durante lo specifico incontro di contrattazione per la definizione della sequenza sui Licei musicali, l’amministrazione ha comunicato l’indisponibilità a trattare la materia e ha proposto il rinvio della sequenza al prossimo contratto sulla mobilità, 2017/18.
La Uil scuola, insieme agli altri sindacati, ha espresso netta contrarietà a tale decisione, conseguenza della mancata concessione da parte del MEF dei posti in organico di diritto da assegnare a queste istituzioni scolastiche.
Continua la politica del rinvio, i problemi restano.
In assenza di regole sui passaggi di ruolo, la materia continuerà ad essere regolamentata attraverso la mobilità annuale, mediante l’utilizzo, come avvenuto negli anni precedenti, dei docenti titolari nelle classi di concorso A031, A032 e A077.
Agli incontri per la Uil scuola hanno partecipato Noemi Ranieri e Pasquale Proietti.

AT CATANIA: Scuola dell’Infanzia – Mobilità a.s. 2016/2017 – Disponibilità posti prima dei movimenti

11 MAGGIO 2016

AT CATANIA: Scuola dell’Infanzia – Mobilità a.s. 2016/2017 – Disponibilità posti prima dei movimenti

Pubblicazione elenco posti in organico di diritto Scuola dell’Infanzia disponibili prima dei movimenti comunali e provinciali (Fase A)

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PRONTA LA DIRETTIVA SULLA VALUTAZIONE DEI DIRIGENTI – UIL: per loro il Miur prepara un triste futuro da tecnocrati

09 MAGGIO 2016

UIL: per loro il Miur prepara un triste futuro da tecnocrati

PRONTA LA DIRETTIVA SULLA VALUTAZIONE DEI DIRIGENTI

Misure che fanno il verso alla legge Brunetta, superata dagli eventi.
Sbilanciato il ruolo di controllo dei direttori regionali.
Un sistema che rischia di rendere i dirigenti funzionali e dipendenti dal potere esecutivo, espressione della maggioranza di turno.
Troppo spostato l’obiettivo verso una logica amministrativa che ci riporta indietro nella storia.

“Eccellente, molto buono, buono, mancato raggiungimento degli obiettivi”: saranno questi  voti che prenderanno i dirigenti scolastici in base ai nuovi criteri della direttiva sulla valutazione che ne fissa gli obiettivi e le modalità di composizione del nucleo di valutazione.

Un progetto di valutazione – mette in chiaro Rosa Cirillo, responsabile del dipartimento Dirigenti della Uil Scuola – che rischia di trasformare il dirigente scolastico in un funzionario, un burocrate da valutare in base al principio delle performance ideate dall’allora ministro Brunetta. Proprio lui che, in seguito, ha riconosciuto che non si può applicare quel modello valutativo alla scuola che ha sue specificità e diversa natura giuridica.

I diritti della scuola – spiega il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi – la libertà di insegnamento, il diritto allo studio e la libertà di scelta educativa da parte delle famiglie sono garantiti dalla Costituzione. L’indipendenza e la terzietà delle scuole devono essere tutelati.

La procedura proposta dal Miur, invece, comporterà una serie di conseguenze che privano la valutazione dei dirigenti scolastici di ogni garanzia di trasparenza e di salvaguardia dagli arbitri, mettendola nelle mani della burocrazia amministrativa con a capo i direttori scolastici regionali.

La valutazione dei dirigenti scolastici, così come quella di tutto il personale appartenente alla scuola dell’autonomia, deve invece garantire l’esercizio dell’autogoverno della scuola e rinviare alla contrattazione ogni elemento di valutazione che riguardi il personale.

Ci vogliono criteri oggettivi, oggettività ed organismi indipendenti – aggiunge Turi – mentre le ricadute valutative su tutto il personale in servizio debbono trovare nel contratto la sede della discussione ed attuazione.

Con il sistema di valutazione che c’è stato presentato – mette in rilievo Rosa Cirillo – la contrattazione dovrà stabilire solo come distribuire le risorse tra i dirigenti, sulla base delle “note di qualifica” decise dal direttore regionale in relazione all’istruttoria del nucleo di valutazione.

Si tratta del ritorno alla burocrazia, dove l’esigenza di controllo e di condizionamento prevale su quella di valorizzare e migliorare il sistema. Una controriforma che ci riporta indietro di decenni.

La contrattazione è il vero strumento di modernizzazione perché flessibile.

Questo approccio – mette in evidenza Turi – può determinare norme contrattuali condivise, in un quadro di regole normative rispettose dei principi di autogoverno della scuola dell’autonomia.

In questo modo si mantiene il necessario carattere di oggettività, con riferimento esclusivo agli atti dell’autonomia, alla valorizzazione delle risorse umane, alla condivisione dei modelli organizzativi messi in campo, alla cultura della promozione e del coinvolgimento degli organi collegiali nella gestione tutta dell’istituzione scolastica.

MOBILITA’ DOCENTI: LE FASI B1 E B2 SLITTANO AL 12 MAGGIO

8 maggio 2016

MOBILITÀ SCUOLA DOCENTI: LE FASI B1 E B2 SLITTANO AL 12 MAGGIO

TUTTE LE ALTRE INIZIANO REGOLARMENTE IL 9 MAGGIO
A causa di un errore nei modelli per la presentazione della domanda, le fasi B1 e B2 slitteranno di qualche giorno. E’ stata ufficializzata la data del 12 maggio.

Resta  confermata la data del 9 per il resto degli interessati, che ricapitoliamo
▪ Fase B1 e B2, docenti immessi in ruolo entro l’a.s. 2014/15: mobilità provinciale interprovinciale;
▪ Fase B3 neo assunti nelle fasi B e C da GM): trasferimenti provincia di titolarità;
▪ Fase C neo assunti nelle fasi B e C da GAE: trasferimenti interprovinciali;
▪ Fase D  neo assunti sia nelle fasi 0 e A sia nelle fasi B e C da GM: trasferimenti interprovinciali.
APPLICAZIONE PER AMBITI TERRITORIALI
Sarà presto raggiungibile dal sito del Ministero un’applicazione che consentirà ai docenti di visionare, autonomamente, gli elenchi degli ambiti territoriali suddivisi per regione e province. Sarà possibile, inoltre, visionare le tabelle di vicinorietà. Uno strumento importante che permetterà a quanti faranno domanda di mobilità di poter  individuare con maggiore facilità l’ordine di preferenza tra i vari ambiti da indicare prima nelle preferenze (fino ad un massimo di 100) e le province poi (sempre fino ad un massimo di 100).
DOCENTI IN ESUBERO
Secondo quanto apprendiamo, i docenti in esubero saranno assorbiti, laddove possibile, in automatico attraverso il sistema informatico nei posti del potenziamento. Sono esclusi i docenti della secondaria di II grado che presenteranno domanda cartacea.
FASE B3
Per quanto riguarda la fase B3, i docenti vincitori di concorso, dovranno fare domanda inserendo gli ambiti provinciali, e opzionalmente per la fase D inserendo anche le altre province. L’applicazione su IstanzeOnline consentirà a tali docenti di compilare la domanda facendo accesso ad un’unica sezione, ma le domande saranno due. Nella prima, come ricordavamo, si farà domanda provinciale e il sistema metterà automaticamente tutti gli ambiti esprimibili della provincia. I docenti dovranno, semplicemente ordinarli in base alla preferenza. Per quanto riguarda la seconda domanda, opzionale, essa sarà a parte rispetto alla provinciale, dove potranno esprimere ambiti e province, fino a 100 + 100, ma escludendo già quelli espressi nella precedente domanda provinciale.

Misero commento: Miur e cosiddetta buona scuola del Governo: l’arte di rendere difficili le cose facili. LA VERA BUONA SCUOLA SIETE VOI, SIAMO NOI.

INVITO…..ADERIAMO IN MASSA ALLO SCIOPERO DEL 20 MAGGIO                 ALLA FINE UNITI, CE LA FAREMO.

salvo mavica, segretario

SCIOPERO DELLA SCUOLA: conferenza stampa di presentazione mercoledì 11 maggio

06 MAGGIO 2016

Conferenza stampa di presentazione mercoledì 11 maggio

SCIOPERO DELLA SCUOLA 

Flc Cgil, Cisl Scuola, UIl Scuola, Snals hanno proclamato uno sciopero che coinvolgerà tutto il personale della scuola (docente, educativo, ATA e dirigente) per l’intera giornata di venerdì 20 maggio 2016.

Motivazioni e obiettivi dello sciopero saranno illustrati in modo dettagliato nel corso di una conferenza stampa che si terrà mercoledì 11 maggio p.v. alle ore 10,30 presso l’Hotel Nazionale di piazza Monte Citorio 131 a Roma. Al termine della conferenza stampa vi sarà anche la consegna al Governo delle firme raccolte sulla petizione sottoscritta nelle settimane scorse in tutte le scuole italiane, un testo che evidenzia le diverse emergenze su cui da mesi i lavoratori e i sindacati sono mobilitati.

Comune a tutto il personale del comparto è la richiesta di vedere rinnovato un contratto fermo da parecchi anni. Per tutti si rivendicano percorsi di valorizzazione professionale e una sburocratizzazione del lavoro, nella prospettiva di un consolidato patto educativo tra scuola, famiglie e comunità sociale sostenuto anche da una forte e mirata politica di investimenti. Si rivendica inoltre la stabilizzazione dei tanti precari cui né il piano straordinario di assunzioni né le procedure concorsuali in atto hanno dato risposta.

Tra le questioni riguardanti in modo più specifico il personale ATA la mobilitazione sostiene la richiesta di una diversa politica degli organici, l’istituzione di un organico funzionale di istituto; la cancellazione delle disposizioni che impediscono di sostituire gli assenti e lo sblocco del turn over; l’introduzione della figura dell’assistente tecnico anche nelle scuole del primo ciclo; il bando dei concorsi per i Direttore dei Servizi Amministrativi; la ripresa dei processi di mobilità professionale interna; la fine delle ricorrenti disfunzioni del sistema informativo.

Per i docenti la mobilitazione è volta a rivendicare, anche ai fini di una piena salvaguardia della libertà di insegnamento, criteri trasparenti e oggettivi – definiti contrattualmente – per l’assegnazione alle scuole, una gestione partecipata e contrattata delle procedure di valorizzazione professionale, rifiutando una gestione verticistica del cosiddetto bonus, il sostegno e la promozione della collegialità come modello che può favorire la miglior qualità nella programmazione e nella gestione dell’offerta formativa. Tutto ciò in continuità con le azioni fin qui svolte per rimediare agli aspetti più dannosi della legge 107.

Per i dirigenti scolastici, oltre all’esigenza di un riallineamento retributivo rispetto al resto della dirigenza pubblica, si rivendica il superamento delle assurde differenze nel trattamento economico legate alle diverse modalità di reclutamento, la fine del sistematico ricorso alle reggenze, l’eliminazione di responsabilità improprie, il ripristino delle risorse per i contratti regionali sul salario accessorio, la riconduzione alla contrattazione della mobilità e dei conferimenti di incarico.

Nel corso della conferenza stampa forniremo ulteriori approfondimenti e materiale informativo sugli obiettivi della giornata di sciopero e sulle modalità con cui si svolgeranno, nella stessa giornata, iniziative su tutto il territorio nazionale.

FLC CGIL

Domenico Pantaleo

CISL SCUOLA

Maddalena Gissi

UIL SCUOLA

Giuseppe Turi

SNALS CONFSAL

Marco Paolo Nigi

VALIDITÀ ANNO DI PROVA E FORMAZIONE PER I DOCENTI ASSUNTI IN FASE C E B: Finalmente riconosciuti i diritti dei neoassunti esclusi dalla formazione

06 MAGGIO 2016

Finalmente riconosciuti i diritti dei neoassunti esclusi dalla formazione

VALIDITÀ ANNO DI PROVA E FORMAZIONE PER I DOCENTI ASSUNTI IN FASE C E B

UIL: L’ESIGENZA DI RIDARE DIGNITÀ AL CONFRONTO E ALLA CONTRATTAZIONE VIENE NUOVAMENTE CONFERMATA DAI FATTI.

Il ministro in quattro mesi di tempo, segnalazioni verbali, richieste e solleciti dei sindacati, sentenze di condanna dei giudici emana un decreto su cui sarebbe bastato ascoltarci da subito.
Intanto la magistratura riconosce anche il diritto a non reiterare la formazione dell’anno di prova per chi l’ha già effettuato una volta nella carriera.
Per la UIL si devono fermare i motori e si deve riaprire il confronto per arginare la cattiva gestione che peggiora gli errori della legge 107.
Il decreto 290 del 2 maggio 2016 riconosce ai docenti assunti nelle fasi B e C il diritto ad espletare l’anno di prova e formazione.

Destinatari 
Sono i docenti neoassunti che:

  • hanno differito la presa in servizio e svolgono una supplenza in una scuola di ordine e grado diverso, purché su insegnamento affine  (possesso del titolo di studio valido per l’accesso);
  • sono stati nominati  in fase C su classi di concorso di scuola secondaria di secondo grado, chiamati a prestare servizio presso scuole di ordine e grado diverso.

Assegnazione dei tutor
I
n base a iniziative progettuali, didattiche e metodologiche dell’area di utilizzo dei docenti.

Durata dei percorsi
Resta di 50 ore, articolata in attività frontali, e-learning, in laboratorio e in presenza con il tutor.

Cosa fa l’amministrazione scolastica territoriale
Rimodula i corsi già avviati per favorire l’accoglienza dei nuovi ammessi

 Cosa fa la scuola di servizio

  • Fornisce gi elementi necessari alla valutazione preliminare del percorso formativo effettuato;
  • Riunisce il comitato di valutazione che esprime un parere fondato sulla conferma/non conferma in ruolo alla scuola di titolarità

Cosa fa la scuola di titolarità
Il dirigente scolastico, sulla base degli elementi forniti, emana il provvedimento di conferma/disconferma in ruolo. In caso di mancata conferma il docente può ripetere l’anno di prova e formazione.

Come va calcolato il servizio
Il numero dei giorni di servizio (previsto di 180 e 120 giorni) va riproporzionato rispetto alla data di presa di servizio

COMITATI DI VALUTAZIONE: così come sono concepiti non servono a niente

04 MAGGIO 2016

Così come sono concepiti non servono a niente

COMITATI DI VALUTAZIONE

Il monitoraggio non può trasformarsi in una gabbia ideologica in cui le persone, dopo l’identificazione, vengono inviate a formazione obbligata.

Le procedure di attribuzione del bonus che ha natura di salario accessorio, non  devono essere confuse con quelle di valutazione dei docenti; la prima, fonte di enormi contestazioni  resta nell’ambito della 107; la valutazione dei docenti, cosa ben diversa ed  argomento delicato  va ricondotta nella sede contrattuale per correggere gli errori ed eliminare la confusione indotta dalla legge; con questaprocedura non si riconoscono ai docenti le molteplici e diverse professionalità, svilite da trattamenti economici troppo bassi, che si intende nascondere sotto goffi tentativi di valorizzazione del merito.

Solo una adeguata sede pattizia può intervenire in maniera equilibrata sulla materia come  già accaduto con la commissione per l’articolo 22 nel 2004.

Dalla presentazione dei documenti del MIUR sulla costituzione dei comitati di valutazione e sulle loro attività  sono emerse tante  criticità su cui la UIL ha  espresso la propria netta contrarietà. L’identificazione nominativa dei componenti del comitato di valutazione, non fornisce alcun elemento di sistema, la rilevazione parte in modo asimmetrico rispetto a finalità ed obiettivi che dovranno essere riallineati dal comitato tecnico nazionale.

Occorre rilevare che i documenti sono  già pubblicati e trasmessi alle scuole.
E’ certo che un confronto più aperto avrebbe evitato errori grossolani. A che serve, ci chiediamo,  ai fini della rilevazione conoscere i nomi dei componenti invece che la loro professionalità? Anzianità di servizio,  titolarità, esperienza pregressa, formazione specifica e quant’altro. A cosa rileva il tipo  di comunicazione usata per le motivazioni di attribuzione del  bonus?  Il monitoraggio non deve aumentare la  già  lunga pletora delle complicazioni burocratiche né confondere ancor più le idee.

Le   modifiche alla tempistica già definita per la elaborazione delle procedure di autovalutazione, il RAV, ed i suoi aggiornamenti, i piani di miglioramento, il bilancio sociale hanno l’effetto di far coincidere impropriamente  il bonus con la valutazione  delle persone.

Il bonus e la chiamata diretta dagli ambiti sono effetti,  tra i più nefasti della legge 107, che vanno cambiati. I numerosi errori presenti, ormai anche riconosciuti, meritano una pausa di riflessione  per evitare che la legge si strasformi nella tomba dell’autonomia invece che nella sua valorizzazione.

USR SICILIA: Definizione delle Catene di prossimità tra gli ambiti territoriali sub provinciali di ciascuna provincia della Sicilia, individuati ai sensi della Legge 107/2015.

28 APRILE 2016

USR SICILIA: Definizione delle Catene di prossimità tra gli ambiti territoriali sub provinciali di ciascuna provincia della Sicilia, individuati ai sensi della Legge 107/2015.

Definizione delle Catene di prossimità tra gli ambiti territoriali sub provinciali di ciascuna provincia della Sicilia, individuati ai sensi della Legge 107/2015.

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SCIOPERO generale della scuola 20 maggio 2016.

SCIOPERO generale della scuola 20 maggio 2016.

Gli obiettivi dello sciopero generale della scuola del 20 maggio 2016 rientrano in una più ampia mobilitazione sostenuta con forte coinvolgimento di docenti, ATA, dirigenti scolastici.                                                                                                                                                      Si rivendica il rinnovo del contratto, si chiede di cambiare i punti più controversi della legge 107 (ambiti territoriali, bonus, ecc.), su cui la stessa contrattazione ha prodotto soluzioni proficue e condivise.

Lo sciopero è l’azione più forte a disposizione dei lavoratori e del sindacato per sostenere obiettivi irrinunciabili di tutela del personale e di reale funzionalità del servizio, che saranno ripresi nel materiale in corso di elaborazione (volantini, locandine, banner per web e social)
Per favorire la massima adesione allo sciopero, le strutture territoriali  indiranno tempestivamente assemblee nei luoghi di lavoro coinvolgendo in modo ampio i lavoratori, evidenziando gli obiettivi dello sciopero, la coerenza delle rivendicazioni, la continuità della mobilitazione e non ultimo il forte significato di una rafforzata unità d’azione dei sindacati.

Gli stessi accenti saranno rimarcati in occasione di una conferenza stampa prevista l’11 maggio, nello stesso giorno in cui le centinaia di migliaia di firme raccolte nella Petizione “E’ il nostro lavoro che fa la scuola” saranno consegnate al Governo, come ulteriore segnale di protesta dei lavoratori della scuola.

Nel giorno di effettuazione dello sciopero generale, che sarà dell’intera giornata per tutto il personale, docente, educativo, ATA e Dirigenti, si terranno manifestazioni auspicabilmente a livello regionale o, in alternativa, territoriali.

Uniti si vince, sempre.

by segreteria territoriale Uil Scuola Catania,.

salvo mavica segretario

Scuola: sciopero il 20 maggio

02 MAGGIO 2016

Scuola: sciopero il 20 maggio

E’ stata anticipata al 20 maggio la data di effettuazione dello sciopero annunciato nel corso della manifestazione del 28 aprile in piazza Montecitorio e che coinvolgerà, per l’intera giornata, tutto il personale della scuola (docenti, personale ATA dirigenti). Lo hanno deciso questa mattina i segretari di FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS Confsal; la scelta ha tenuto conto che il 23 maggio si ricorderà in tutta Italia il tragico evento della strage di Capaci e che saranno numerose le iniziative di commemorazione promosse nelle nostre scuole. Le motivazioni dello sciopero, legate al mancato avvio delle trattative per il rinnovo del contratto e alle numerose emergenze del settore, soprattutto quelle legate all’applicazione della legge 107, saranno illustrate in modo dettagliato in una conferenza stampa che i sindacati convocheranno nei prossimi giorni.

Turi: la valutazione è un falso problema. Parliamo di contratto.

28 APRILE 2016

Turi: la valutazione è un falso problema. Parliamo di contratto.

MONTECITORIO 28 APRILE 2016 | MANIFESTAZIONE NAZIONALE DELLA SCUOLA

GLI INSEGNANTI SONO ABITUATI AD ESSERE VALUTATI. I RISULTATI DEL LORO LAVORO SONO SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI.

Uil: bisogna evitare di indebolire l’autorevolezza degli insegnanti e della scuola. Riprendere il dialogo per risolvere i problemi

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Quello di oggi non è un muro contro muro con il Governo.  Abbiamo migliaia di firme di persone che a scuola lavorano ogni giorno e che vogliono trovare soluzioni concrete ai limiti di fattibilità dei provvedimenti attuativi della  legge 107. Soluzioni diffuse e condivise così come è stato fatto per il contratto sulla mobilità.

Quel che ancora non si è voluto capire è che la contrattazione, contrariamente a ciò che si vuole fare credere, è il sistema più  moderno ed innovativo di relazioni sindacali.

Il contratto è  uno strumento flessibile: si decide e poi si può cambiare.  Un contratto ha una scadenza e si può sempre correggere – ha detto Pino Turi, segretario generale della Uil Scuola, dal palco allestito a Piazza Montecitorio, nel corso della manifestazione della scuola organizzata dai sindacati scuola oggi a Roma

Cambiare una legge è più difficile: l’iter è lungo e  risente delle maggioranze di Governo e delle valutazioni emotive del momento.

Avere timore di contrattare è un sintomo di debolezza – ha aggiunto Turi , mettendo in luce la  situazione in cui operano le istituzioni pubbliche,  l’Economia, la Funzione pubblica, la Corte dei Conti, il MIUR che non si fidano le une delle altre.

Dare ai dirigenti scolastici poteri impropri equivale a farne una autorità salariale, di scelta dei docenti, e persino dell’offerta formativa.

Una scelta che va a discapito dell’autorevolezza della funzione docente, che limita la libertà e che crea un condizionamento indiretto (neanche troppo) legato alla valutazione dei dirigenti stessi.

Un modello gerarchico che soffocherà un sistema in cui la piramide andrebbe rovesciata per liberare risorse ed evitare la burocratizzazione e più in generale l’influenza della politica più propensa a valutare atti e procedure che gli effetti didattici ed educativi della scuola dell’autonomia che si trasformerebbe in un grande ufficio pubblico dove si trattano pratiche, numeri, tabelle, senza tenere nella giusta considerazione le persone: persona è l’alunno, persona è il docente, persona è il personale Ata.  Considerare questo fattore, significa valutare  ogni funzione educatrice.

Sono le ragioni di fondo che ci fanno riconfermare il giudizio negativo della legge 107. Un pasticcio che merita un’attenta riflessione da parte di tutte le persone che hanno a cuore le sorti della scuola e di conseguenza del paese.

A supporto della mobilitazione e dello sciopero generale del 23 maggio per chiedere con forza l’apertura delle trattative sindacali, oggi stiamo contando tantissime firme, che testimoniano la grande fiducia che i lavoratori ripongono nel sindacato e nella sua azione, e che consegneremo al Governo a supporto delle nostre richieste di giustizia, di equità per tutto il personale, dirigente, docente, ATA, di ruolo e precario.

CONCORSO: REPORT, LA DICIAMO TUTTA ED IN CHIARO. PASTICCI E PISTICCI!! BAH.!…..

Il Tar Lazio di Roma, dopo un primo orientamento completamente negativo contraddistinto da diverse ordinanze cautelari di rigetto, ed una sentenza breve anch’essa di rigetto, ha parzialmente modificato il proprio orientamento, accogliendo la domanda cautelare di partecipazione con riserva al concorso a favore di due categorie di ricorrenti, e nello specifico: i docenti già di ruolo, rinviando anche gli atti alla Corte Costituzionale, e gli insegnati tecnico pratici.

Il Consiglio di Stato, chiamato a decidere sulla sentenza breve emessa dal Tar Lazio e su le prime Ordinanze negative sempre del Tar Lazio ha depositato due Ordinanze cautelari di ammissione con riserva alle prove concorsuali di due ulteriori categorie di ricorrenti, e nello specifico: 1) i docenti diplomati magistrali con indirizzo sperimentale linguistico “Brocca”, nonché il caso di un docente laureato dopo il 2001, privo di abilitazione.

Va evidenziato che attualmente i ricorsi discussi e decisi con Ordinanza cautelare favorevole, sia per quanto concerne i procedimenti innanzi al Tar Lazio di Roma, sia innanzi al Consiglio di Stato riguardano unicamente pochi ricorrenti, trattandosi di ricorsi singoli o di ricorsi proposti da due o tre ricorrenti.

In altri termini attualmente il numero dei ricorrenti in possesso di una Ordinanza cautelare di ammissione con  riserva alle prove del concorso sono circa una decina di ricorrenti.

Le prossime udienze nelle quali verranno trattati e discussi anche tutti gli altri ricorsi collettivi sono fissate per le udienze in Camera di Consiglio per le date del 05 maggio 2016, e per il 19 maggio 2016, innanzi al Tar Lazio di Roma.

Nella prima data verranno trattati un numero minore di ricorsi, mentre nella data del 19 maggio verranno trattati la maggior parte dei ricorsi collettivi presentati per tutte le diverse tipologie di ricorrenti esclusi dalle prove concorsuali.

Il Tar, pertanto, anche in considerazione del proprio orientamento favorevole (ITP e docenti di Ruolo), nonché in considerazione di quanto già indicato dal Consiglio di Stato verosimilmente si troverà ad ammettere con riserva centinaia di ricorrenti, tra la data del 05 maggio e la data del 19 maggio 2016. 

Tenuto conto che le prove di esame per molti candidati saranno già state espletate (vedi udienze del 5 maggio e del 19 maggio), il Tar oltre ad ammettere con riserva i candidati alle prove concorsuali dovrà ordinare al MIUR di indicare delle “date suppletive” di esame affinché tutti i ricorrenti ammessi a partecipare alle prove concorsuali possano sostenere le relative prove.

Invero, tenuto conto della reale difficoltà di far svolgere delle prove suppletive anche in relazione ad ulteriori profili di illegittimità procedurale, ritengo che non si possa escludere la possibilità che il Tar possa decidere, in questo caso con sentenza, di annullare i bandi concorsuali travolgendo l’intera procedura di concorso.

ASSERVIAMO E RAGIONIAMO:
Esprimiamo molte perplessità sulla legittimità del bando di concorso, concordando sui motivi di contestazione dei bandi concorsuali.
Non escludiamo che sentenza breve  annulli tutta la procedura concorsuale.
Difatti, anche l’eventuale ammissione con riserva dei candidati attraverso delle date suppletive rappresenta un ulteriore elemento di illegittimità relativo proprio alla mancata contestualità delle prove di esame, ovvero alla valutazione dei candidati sulla base di prove di esame necessariamente differenti rispetto a quelle inizialmente somministrate ai candidati ammessi a partecipare alle prove di esame.

BY SEGRETERIA TERRITORIALE UIL SCUOLA CATANIA.     Salvo Mavica, segretario

 

Turi: la scuola non è un reality. Non siamo in un talent.

21 APRILE 2016

Turi: la scuola non è un reality. Non siamo in un talent.

SUL ‘BONUS’ AI DOCENTI SI METTA FINE A UN MODELLO CHE SI STA RIVELANDO OFFENSIVO E IMPROVVISATO

NELLE SCUOLE GIRANO QUESTIONARI ANONIMI PER INDIVIDUARE GLI INSEGNANTI DA PREMIARE 

La scuola non è un reality. Non siamo in un talent in cui si vota in base al gradimento personale. Vince chi ha più voti. Si metta fine a questo modo di procedere offensivo e improvvisato – è il monito del segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi, che punta il dito sul modo di procedere in merito alla questione aperta dell’assegnazione del bonus agli insegnanti.

Accade infatti che, per il ‘progetto della qualità’  di una scuola – spiega Turi –  entra nella scuola come se fosse un prodotto –  del quale al pari di prodotti commerciali, fosse necessario verificare il gradimento dei clienti, cosi da inviare ai genitori la richiesta di partecipare ad una ‘elezione, con garanzia di anonimato’.

Un modo di procedere che non ha uguali: vota il tuo prof preferito. Con voto anonimo.
Alla peggior modalità di sondaggio si unisce il massimo di parzialità di giudizio, coerente solo nella definizione di bonus.

La circolare inviata alle scuole, non fa altro che avallare la confusione, facendo riferimento ad un generico “coinvolgimento della comunità scolastica nel suo complesso”.

Non è questo il modo di realizzare la valutazione, è solo un modo per indebolire l’autorevolezza dei docenti e della scuola in generale: è un modo sbagliato e i fatti lo stanno dimostrando.
C’era una volta la libertà di insegnamento e la scuola della Costituzione, quella libera, laica, inclusiva.
La vogliamo ancora – mette in chiaro Turi – chiediamo al Governo di “cambiare verso” e fermare questo modo di procedere.
Il testo della circolare nel link:  “Si comunica che in occasione dell’incontro scuola-famiglia in ogni plesso sarà allestito un seggio elettorale per cui si invitano i genitori a scegliere uno o più docenti (massimo 3) che si sono distinti in modo particolare.  La scheda da compilare è anonima.”