28 FEBBRAIO 2017
AT DI CATANIA: Trasformazione del rapporto da tempo pieno a tempo parziale – A.S. 2017/2018
Trasformazione del rapporto da tempo pieno a tempo parziale – A.S. 2017/2018
Pubblicazione nota A.T. Catania e relativi allegati
Graduatorie di istituto personale docente ed educativo. D.D.G. n. 3 dell’11 gennaio 2017.
Apertura funzioni POLIS per l’inserimento del titolo di specializzazione per il sostegno e per la scelta delle sedi (mod. B).
Presentazione del modello B1 per i Licei musicali e coreutici.
Pubblicazione circolare MIUR n. 6792 del 16/02/2017 e relativi allegati
UIL SCUOLA: ancora troppe incertezze
Disallineamento nelle fasce delle graduatorie di istituto e per le classi di concorso non ancora definite. Sul rinnovo delle graduatorie di circolo e d’istituto di II e III fascia del personale docente si è svolto, il 16 febbraio, il primo incontro tra l’amministrazione e le organizzazioni sindacali.
Un confronto che è avvenuto in assenza di una bozza di decreto. Per questo non si è potuto procedere ad un esame puntuale delle questioni aperte, limitando la riunione ad una definizione generica dei temi.
La UIL Scuola ha evidenziato le problematicità che deriveranno dalla proroga dell’aggiornamento della prima fascia di istituto prevista per il 2018 dal decreto “Milleproroghe”.
E’ evidente la discrasia che si creerà dal disallineamento dell’aggiornamento delle graduatorie di istituto.
Leggi tutto “GRADUATORIE D’ISTITUTO PERSONALE DOCENTE. A che punto siamo?”
PUBBLICO IMPIEGO – DECALOGO UIL
Il Governo, nato in continuità con il precedente, deve dare attuazione all’accordo del 30.11 per concretizzare:
a) la revisione del rapporto tra legge e contratto a favore di quest’ultimo; b) la definizione di nuove relazioni sindacali; c) il rinnovo dei contratti di lavoro; d) la semplificazione del sistema dei fondi di contrattazione di secondo livello; e) la previsione di nuovi e differenti sistemi di valutazione della produttività; f) la riduzione delle forme di precariato.
Assistiamo, invece, ad un incessante attacco nei confronti dei dipendenti pubblici, che si manifesta ora anche con un decalogo da inserire nel Testo Unico per punirli e licenziarli.
Ancora una volta ribadiamo che le regole esistono già e che vanno solo attuate, mentre sempre di più mancano controlli e assunzioni di responsabilità da parte di chi, invece, dovrebbe prendere provvedimenti necessari.
Ormai la misura è colma: si continua con i soliti luoghi comuni per delegittimare il personale e – diciamo noi – anche le istituzioni di questo Paese, in cui lavorano tanti dipendenti pubblici per offrire servizi essenziali alla nostra comunità, pagando, in alcuni casi, finanche di persona, addirittura con la vita come nel caso degli ultimi avvenimenti legati alle vicende emergenziali di questi giorni.
Ora basta! Si rispettino la professionalità e la dignità di questi lavoratori! E lo diciamo anche facendo appello ai massimi rappresentanti delle Istituzioni, al Presidente della Repubblica e al Presidente del Consiglio, responsabili dell’unità dello Stato.
Non si può più assistere alla demolizione di un Paese che, per superare la crisi, avrebbe bisogno di ben altre azioni politiche positive e di rilancio facendo leva, per l’appunto, su tante energie inespresse, a partire proprio dal personale della P.A.
A questo continuo e ripetuto attacco rispondiamo, dunque, proponendo un altro decalogo, basato sulla volontà di costruire e su un progetto politico di autentico riformismo; un decalogo da rispettare nella definizione del Testo Unico e nella direttiva da inviare all’Aran, per un vero rilancio della P.A:
Confronto in Commissione di Garanzia sull’attuazione della legge sullo sciopero dei servizi pubblici essenziali; Mobilità: Concluso il confronto sull’articolato la prossima settimana possibile la sigla del contratto; ULTERIORI CHIARIMENTI SULLE PENSIONI
Confronto in Commissione di Garanzia sullattuazione della legge sullo sciopero dei servizi pubblici essenziali,
È proseguito il 19 gennaio 2017 presso la Commissione di Garanzia sullattuazione della legge sullo sciopero dei servizi pubblici essenziali, il confronto relativo al codice di autoregolamentazione del diritto di sciopero nella Scuola, anche alla luce del nuovo comparto di contrattazione, al fine di avviare un processo di revisione, ciò poiché l’accordo di settore e’ quello su cui si sono stratificati nel tempo tutti gli altri.
All’incontro hanno partecipato anche i rappresentati dellARAN e del MIUR.
– SulIa comunicazione delle adesioni la UIL riconosce l’utilità di pratiche più diffuse, quale strumento per conciliare diritti differenti, seppur non necessariamente contrapposti. Tali pratiche però non devono vincolare in alcun modo il diritto del lavoratore ad esprimere l’adesione secondo la massima libertà, anche in senso temporale.
– La definizione dei servizi minimi essenziali non può includere anche settori diversi da quelli attualmente regolamentati; ad esempio nella scuola primaria l’essenzialità viene garantita dai servizi di vigilanza che la scuola deve organizzare, la funzione educativa segue regole specifiche e la prima non può essere confusa con la seconda, come purtroppo è avvenuto e avviene tuttora a causa di una scorretta ed illegittima soluzione adottata per la sostituzione dei docenti assenti.
– nel dibattito generale va evitata la confusione tra azione educativa ed azione di vigilanza, in modo chiaro anche nei confronti dei cittadini. Questo elemento ingenera infatti confusione anche tra i concetti di servizio e funzione. L’istruzione è il frutto dell’azione educativa, la cui funzione è riconosciuta a livello costituzionale come fondante per lo sviluppo individuale e collettivo, che genera pertanto diritti e doveri, per la società e per lo stato;
La scuola, intesa come struttura edilizia, gli organici del personale, gli ordinamenti, le risorse finanziarie ecc. sono invece gli strumenti attraverso cui il servizio finalizzato a realizzare la funzione educativa, viene erogato. La funzione dello stato ed il servizio con cui la funzione viene realizzata vanno tenuti separati.
Gli elementi afferenti tutta la discussione restano in questa fase in un limbo teorico, tutte le organizzazioni sindacali, insieme alla UIL, hanno ritenuto infatti non concretizzabile alcuna azione modificativa in assenza di una vero avvio del percorso di rinnovo contrattuale.
Per la UIL Scuola ha partecipato Noemi Ranieri.
Glia argomenti trattati: MOBILITA’. LICEI MUSICALI. SISTEMA PRECEDENZE DI CUI ALLA L.104. INDIVIDUAZIONE E TRATTAMENTO PERDENTI POSTO. PERSONALE EDUCATIVO. ULTERIORI CHIARIMENTI SULLE PENSIONI . OTTAVA SALVAGUARDIA. LE QUESTIONI SUL PERSONALE ATA VERRANO TRATTATE IL 24 GENNAIO
Le deleghe della 107
Turi: intollerabile la sindrome impiegatizia
L’istruzione è bene costituzionale, laico e indipendente.
Bisogna tutelare la libertà di insegnamento e quella di apprendimento dei ragazzi.
Attenzione a decisioni che vanno a limitare la collegialità delle scelte nella scuola.
Contrattazione e confronto gli strumenti che utilizzeremo per le modifiche alla legge e alle deleghe
Le bozze di decreto ci propongono ancora un’a operazione che appare come una invasione di campo, – mette in guardia il segretario generale della Uil Scuola, rispondendo oggi alle domande a margine dell’’Assemblea organizzata dalla Uil di Taranto con i segretari del pubblico impiego.
E’ l’impianto di base della legge 107 che si rispecchia in quelle deleghe – ribadisce Turi – la UIL Scuola ne ha contrastato e continuerà a contrastarne le scelte con due strumenti: la contrattazione e il confronto, con la partecipazione al dibattito e alla stesura dei testi delle deleghe.
Con la contrattazione siamo arrivati all’’ accordo del 30 novembre, – ha detto Turi – con quell’intesa abbiamo ottenuto che il Governo riporti nel confronto negoziale parte delle materie sottratte dalla legge alla contrattazione.
Questo sia per le materie legate alla riforma Brunetta che per gli effetti legati alla legge 107.
In merito alle deleghe al Governo – ha precisato Turi – stiamo studiando le bozze, abbiamo condiviso la volontà del ministro ad un confronto di merito, parteciperemo con proposte di emendamento.
Quel che si evince è la previsione di una gestione del personale autoritativa e tutta orientata a spostare sul personale oneri e impegni. Bisogna evitare poi di disperdere denaro pubblico, che va destinato, invece, alla scuola statale.
Anticipazione e per la consueta corretta informazione.
Attendiamo i testi approvati dal Consiglio dei ministri per dare un giudizio e per preparare le richieste di emendamento che potremo presentare durante le audizioni Parlamentari e nel confronto con il ministro.
I testi che sono in giro, potrebbero essere diversi da quelli approvati.
Vi manderemo i testi ufficiali, le nostre considerazioni e le nostre proposte appena possibile, intanto di seguito vi inviamo la nota di commento diramata dal MIUR.
I decreti riguardano:
· il sistema di formazione iniziale e di accesso all’insegnamento nella scuola secondaria di I e II grado;
• la promozione dell’inclusione scolastica degli alunni con disabilità;
• la revisione dei percorsi dell’istruzione professionale;
• l’istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita fino a sei anni;
• il diritto allo studio;
• la promozione e la diffusione della cultura umanistica;
• il riordino della normativa in materia di scuole italiane all’estero;
• l’adeguamento della normativa in materia di valutazione e certificazione delle competenze degli studenti e degli Esami di Stato.
LEGGI:schede esplicative.
Consiglio dei Ministri: approvati i decreti legislativi delle deleghe sulla scuola
Il commento del segretario Nazionale della UIL Scuola Pino Turi: ora sarà decisivo il confronto di merito, ed ancora,
è importante il tema del reclutamento.
Ora sarà importante il confronto di merito concordato con il ministro Fedeli all’atto del suo insediamento, contemporaneamente al lavoro nelle commissioni. Ci auguriamo che i tempi stretti non producano gli stessi guasti della 107 ed impediscano buoni risultati per la scuola – è questo il commento di Pino Turi, dopo l’approvazione del Consiglio dei ministri di oggi delle deleghe sulla scuola.
Appare positivo – aggiunge Turi – che le deleghe siano tutte inserite in un percorso organico e di sistema che scongiura il pericolo paventato di stralcio di alcune di esse che più interessavano al MEF per i risparmi, piuttosto che per definire riforme positive per il personale e per la scuola in generale.
Impraticabile la via della proroga, il Governo ha scelto di approvare uno schema leggero che affida alle commissioni il compito di mettere a punto i testi legislativi di riferimento. Una strada – commenta Turi – che non ci trova pregiudizialmente contrari, perché ciò che più ci interessa non è ‘come’, ma cosa sarà scritto nelle deleghe. E’ una scelta che valuteremo sulla base del merito e del risultato finale.
Appare positivo il fatto che il ministro si sia impegnato a partecipare ai lavori delle commissioni.
Se nelle commissioni prevarrà l’interesse prioritario della scuola e non lo scontro politico, si potrebbe rimettere sui binari giusti una legge deragliata.
Siamo convinti – continua il segretario generale della Uil Scuola – che i molti problemi dalla legge 107 possono essere risolti con la contrattazione e il livello di confronto in atto con il ministro Fedeli, possa portare quegli elementi di riforma per fare una vera buona scuola.
Anche a livello legislativo, vanno superati i vincoli formali e ideologici. La scelta di uno schema leggero e di apertura di dialogo sui singoli temi ci trova pronti ad individuare soluzioni condivise soprattutto in tema di reclutamento e formazione iniziale.
Ciò impone una forte responsabilità delle forze politiche che – mette in evidenza il segretario della Uil Scuola – mi auguro non vorranno utilizzare la scuola come terreno di scontro politico.
La Uil ha già fatto le proprie proposte di merito, fin dall’inizio nel confronto iniziale nei gruppi di lavoro costituiti dal PD, ribadite nei banchetti del PD dello scorso anno e su questo concentrerà la propria attività e giudizio: occorre ripristinare i valori violati dalla 107.
UIL: Nota di commento alla legge di bilancio e al decreto proroga termini 2017 a cura del Servizio Politiche contrattuali Pubblico Impiego.
IN EVIDENZA:
Il commento dei due provvedimenti
La legge di bilancio approvata agli inizi del mese passato si è collocata in discontinuità con le precedenti leggi finanziarie, infatti notevoli sono stati i passi in avanti su svariati settori e una luce, finalmente, si è intravista anche per il pubblico impiego dopo “sette anni di vacche magre”.
Oltre all’accordo siglato lo scorso 30 novembre che ha l’obiettivo principale di riequilibrare gli assetti della regolamentazione del rapporto di lavoro alle dipendenze della P.A. tra normativa e contrattazione, il Governo con questa manovra apre il portafoglio e stanzia così le prime risorse utili a rispettare l’impegno preso con le parti sociali, ossia assicurare un incremento contrattuale a regime dell’attuale tornata non inferiore a 80€. Dopo gli anni del blocco della contrattazione nel pubblico impiego si gettano, quindi, le basi per tornare a sedersi ai tavoli dei rinnovi contrattuali. Il fondo, inoltre, consentirà, a decorrere dal 2018, nuove assunzioni a tempo indeterminato nelle amministrazioni statali. Nuovi finanziamenti sono stati previsti per la Scuola onde destinarli all’incremento dell’organico dell’autonomia di cui alla legge 107. E ancora certamente positiva la promozione, tramite esonero contributivo, delle assunzioni a tempo indeterminato facenti seguito a percorsi di alternanza scuola lavoro. Vengono stanziate, poi, risorse al fine di incentivare le attività di ricerca di docenti e ricercatori delle università statali. Una legge, insomma, che, in controtendenza, non chiude i cordoni della borsa.
Sul finire del 2016 è stato poi depositato il c.d. Mille-proroghe, il quale ha confermato la via indicata dall’accordo sul Pubblico Impiego e, in particolare, ha riservato la sua attenzione all’esigenza di tutela occupazionale di tutti quei precari della pubblica amministrazione che vedevano il loro rapporto di collaborazione minacciato dalle scadenze stabilite dalla nuova disciplina dei rapporti di lavoro. Ma non solo! Non possono che apprezzarsi sia la proroga della validità delle graduatorie dei concorsi pubblici per assunzioni a tempo indeterminato già banditi sia la riconosciuta possibilità di nuove assunzioni per le P.A., riservandone una quota al personale precario già in servizio, per far fronte ai diversi fabbisogni di risorse umane.
DECRETO-LEGGE 30 dicembre 2016, n. 244
Proroga e definizione di termini. (16G00260)
(GU n.304 del 30-12-2016)
Vigente al: 30-12-2016: milleproroghe.
…omissis…..
Art. 4
Proroga di termini in materia di istruzione, università’ e ricerca
omissis…
2. Il termine di adeguamento alla normativa antincendio per gli
edifici scolastici ed i locali adibiti a scuola, per i quali, alla
data di entrata in vigore del presente decreto, non si sia ancora
provveduto al predetto adeguamento e’ stabilito al 31 dicembre 2017.
3. All’articolo 1, comma 10-octies, del decreto-legge 30 dicembre 2015, n. 210, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 febbraio 2016, n. 21, le parole: «31 dicembre 2016» sono sostituite dalle seguenti: «31 dicembre 2017» e le parole «delle tornate 2012 o 2013» sono soppresse.
4. All’articolo 1, comma 107, della legge 13 luglio 2015, n. 107,
le parole: «2016/2017» sono sostituite dalle seguenti: «2019/2020».
Anticipazioni e Brevi note a commento.
sta a significare che:
sarà ancora possibile inserirsi in III fascia delle graduatorie di istituto con il solo titolo di laurea, purchè naturalmente il titolo abbia i requisiti previsiti per l’accesso alle classi di concorso;
chi ha il titolo potrà inserirsi in III fascia;
chi è già iscritto in II o III fascia potrà aggiornare i titoli, cambiare provincia o scuole scelte, o aggiunge nuove classi di concorso;
considerato che l’aggiornamento del precedente triennio è stato tra maggio-giugno 2014, la procedura dovrebbe essere avviata in pari data;
il nuovo aggiornamento dovrebbe avere cadenza triennale;
Stante l’attuale normativa è possibile inserirsi in un’unica provincia, con 20 scuole da scegliere;
I titoli valutabili e punteggi relativi alla vigenti tabelle, se non saranno modificate in sede di emanazione della specifica ordinanza:
L’intesa di massima raggiunta ieri sera. Oggi la firma.
V
Realizzato un sistema dinamico della mobilità: ci si potrà spostare dagli ambiti verso le scuole.
UIL: l’accordo fa uscire dalla trincea ideologica in cui erano confinate le relazioni sindacali.
Con l’accordo firmato oggi abbiamo realizzato un sistema dinamico della mobilità: i lavoratori potranno spostarsi indifferentemente su tutto il territorio, sia all’interno della provincia che a livello interprovinciale, così come si potranno spostare direttamente da scuola a scuola, da ambito a scuola, da scuola ad ambito.
Si interrompe così – piega il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi – il “confino” in cui si stavano trovando i docenti titolari di ambito.
L’accordo garantisce, ai docenti in GAE e ai vincitori di concorso, la possibilità di immissione in ruolo sul 60% dei posti disponibili e vacanti.
Con la revisione delle tabelle di valutazione, si vuole mettere in sicurezza l’accordo dagli innumerevoli ricorsi legali che stanno stravolgendo i diritti dei lavoratori stessi.
In definitiva un buon accordo – sottolineano alla Uil – che va trasformato in articolato specifico e che rappresenta un primo passo di un progetto più complessivo che partendo proprio dallo strumento contrattuale può governare un sistema complesso come quello della scuola, superando le rigidità della legge, la burocrazia fine a se stessa e le procedure senza risultato.
L’accordo è stato possibile – mette in rilievo Turi – per il venire meno del pregiudizio ideologico nei confronti dei sindacati che si sono, invece, rivelati fattore di modernizzazione di un sistema che, introducendo meccanismi nuovi, avvicina adattandola, il piano dell’offerta formativa triennale delle scuole alla domanda di mobilità dei docenti.
salvo mavica, segretario generale territoriale città Metropolitana Catania
Oggi pomeriggio l’incontro con il ministro Fedeli.
Turi: il contratto deve correggere gli errori della legge. UIL: abbiamo un accordo con il Governo per questo, partiamo da qui.
«E’ il contratto che deve modificare gli errori della legge. Abbiamo un accordo con il Governo per questo, Partiamo da qui» E’ questa in sintesi la posizione della Uil scuola illustrata oggi dal segretario generale, Pino Turi, nel colloquio con il ministro dell’istruzione Fedeli.
Un incontro franco, durato una mezz’ora. Nessuna ‘lista della spesa’ per la Uil Scuola, ma la definizione di un metodo di lavoro all’insegna della correttezza e della disponibilità, concordato con il ministro –ben orientato e determinato a risolvere concretamente i problemi, osserva Turi – che ha dichiarato la propria volontà di ricucire un rapporto positivo con il mondo della scuola.
Mobilità (chiamata diretta), utilizzo del salario accessorio (bonus docenti), valutazione del personale docente e dirigente, formazione: sono le materie che la legge ha sottratto alla contrattazione e ad essa vanno ricondotte. Riguardano tutti i lavoratori della scuola: dirigenti; docenti; personale ATA che rappresentano l’elemento costitutivo della scuola dell’autonomia.
Bisogna ristabilire gli equilibri dei rapporti decisionali, in funzione delle norme costituzionali, tra organi monocratici e organi collegiali della scuola. Questo – aggiunge Turi – è il nucleo della questione.
Il contratto – ribadisce Turi – deve agire su questi temi che hanno ricadute sul lavoro delle persone e riflessi diretti sull’efficienza del sistema scolastico.
Riguardo poi all’attuazione delle deleghe previste dalla legge 107, attraverso sinergie, condivisioni ed anche una eventuale proroga dei termini, si potranno individuare gli strumenti utili per la soluzione dei problemi aperti, come quello del reclutamento che resta l’obiettivo fallito della legge stessa.
Consulenze ed assistenza per gli iscritti presso la segreteria territoriale Uil Scuola di Catania. salvo mavica, segretario decreto:miur-aoodgper-registro_ufficialeu-0038646-07-12-2016
7.DICEMBRE 2016
05 DICEMBRE 2016
IL MINISTRO GIANNINI PROBABILMENTE IN UNO DEI SUOI ULTIMI ATTI, HA FIRMATO IL DECRETO MINISTERIALE
IL III° CICLO CON 5.108 POSTI DISPONIBILI
Con il Decreto Ministeriale n. 948, firmato dal Ministro in data 01-12-2016, viene attivo il III° ciclo dei corsi di specializzazione per il sostegno per il 2016/17.
La decisione ministeriale è scaturita dalla carenza di docenti specializzati per le attività di sostegno in tutti gli ordini di scuola.
Il provvedimento ministeriale autorizza complessivamente 5.108 posti e si rivolge elusivamente ai candidati in possesso del titolo di abilitazione all’insegnamento, per il grado di scuola per il quale intende conseguire la specializzazione per il sostegno.
Entro 15 giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, quindi entro il prossimo 16 dicembre, gli atenei, in accordo con gli USR, definiscono il piano dell’offerta formativa. I singoli atenei definiranno le modalità di iscrizione ai corsi per i quali è prevista una prova d’accesso e la valutazione di eventuali titoli culturali e professionali.
I docenti risultati idonei ma non in posizione utile nonché i docenti che hanno interrotto la frequenza del precedente ciclo vengono ammessi anche in soprannumero.
MIUR DECRETO N.941 DEL 1 DICEMBRE 2016.
20 gennaio 2017 termine ultimo per la presentazione, da parte del personale DOCENTE,EDUCATIVO,ATA, delle domande di cessazione, o dimissioni volontarie, raggiungimento minimo contributivo nonché trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale.
link: hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/istruzione/home
Anno scolastico 2017/2018
Iscrizioni on line dal 16 gennaio al 6 febbraio
Dal 9 gennaio la fase di registrazione
Accolta la richiesta Uil Scuola: per le famiglie delle aree colpite dal terremoto ci saranno azioni di supporto per svolgere la procedura on line con l’aiuto delle scuole.
Anche quest’anno le iscrizioni alle classi prime della scuola primaria, della secondaria di I e II grado saranno on line e potranno essere effettuate dal 16 gennaio al 6 febbraio 2017. Solo per le scuole dell’infanzia la procedura sarà cartacea. Dal 9 gennaio si potrà accedere alla fase di registrazione sul portale www.iscrizioni.istruzione.it.
Accolta la richiesta Uil Scuola: la circolare specifica che, per le famiglie delle aree colpite dal terremoto saranno previste e comunicate a ridosso delle iscrizioni azioni di supporto affinché possano svolgere la procedura on line con l’aiuto delle scuole.
La circolare sulle iscrizioni (PDF)
Il link al sito del Miur : http://hubmiur..pubblica.istruzione.it/web/ministe
A sette docenti che avevano presentato ricorso
(ANSA) – BOLOGNA, 11 OTT – Un giudice del Lavoro di Reggio Emilia ha dato ragione a sette docenti che chiedevano la retribuzione delle ferie non godute per l’anno scolastico 2012-13. I ricorrenti possono così recuperare una somma individuale tra i 1.500 e 2.000 euro. Lo ha reso noto il segretario generale della Uil Scuola Emilia-Romagna e Reggio Emilia, Giuseppe D’Aprile, che parla di “sentenza pilota” dove il giudice “riconosce e ristabilisce un diritto negato; uno dei tanti troppi diritti negati in questi tempi agli insegnanti”.
Per il segretario “il giudice ha concluso che i lavoratori hanno diritto alla monetizzazione delle ferie in quanto nessuna norma che lo escludeva era vigente alla fine del loro rapporto di lavoro (30 giugno 2013). Inoltre ha stabilito che dai giorni di ferie maturati non possono essere sottratte le giornate di sospensione delle lezioni in quanto la fruizione dei riposi, fino al 1 settembre 2013, continua a essere disciplinata dall’articolo 19 Ccln comparto scuola”.
sentenza-pagamento-ferie
In allegato pubblichiamo l’atto unilaterale di cui all’art.40, comma 3 tee , D.Lgs 165/01. emesso l’anno precedente che presumibilmente resterà vigente anche per il corrente anno scolastico.
Criteri per la fruizione dei permessi per il diritto allo studio del personale del comparto scuola. (art.4, comma 4, CCNL)
art-40-comma-3-ter-d-lgs-165-01-concernente-i-criteri-per-la-fruizione-dei-permessi-per-il
diritto-allo-studio-comparto-scuola-art-4-comma-4-ccnl
s.m.
Fondi Strutturali Europei-PON 2014-2020. AVVISO PUBBLICO Prot. N. 10862 del 16/9/2016 (Progetti di inclusione sociale) – Proroga per la presentazione dei progetti e chiarimenti.