20 AGOSTO 2015
AT DI CATANIA: Scuole secondarie di II grado. Disponibilità posti di sostegno
Scuole secondarie di II grado – Pubblicazione disponibilità posti di sostegno a.s. 2015/2016
Presso la sede di questa segreteria Territoriale Uilscuola di Catania è stato istituito apposito servizio specializzato su quanto in oggetto.
Lo staff è composto da Dirigenti Scolastici, Docenti, Direttori dei servizi generali ed amministrativi, esperti e consulenti per ogni ordine di scuole ivi compreso il sostegno.
Chi fosse interessato può liberamente contattarci.
Per come nello stile della Uilscuola competenza, professionalità, correttezza e disponibilità sono poste a base delle ns attività atteso che ora più che mai vogliamo essere “sindacato utile”
salvo mavica, segretario generale territoriale uilscuola Catania
UNA NORMA CHE RIGUARDA TUTTI NON DEVE RESTARE NELLA COGNIZIONE DEL MIUR E DELLA DIREZIONE SCOLASTICA DEL LAZIO.
La nota interna del Miur
“Limitatamente alle quattro aree disciplinari del sostegno dell’istruzione secondaria di secondo grado, codesti Uffici scolastici possono valutare di effettuare, eccezionalmente, la compensazione tra le aree in cui si registri un maggior numero di posti rispetto agli aspiranti e quelli in cui il numero dei posti risulti inferiore al numero degli aspiranti stessi”.
Il Miur, contrariamente a quanto affermato nelle precedenti note e nelle istruzioni operative (Allegato A), con la nota riportata in premessa, nel caso di assenza di aspiranti al ruolo in una delle quattro aree di sostegno, autorizza le compensazioni tra le diverse aree.
Quindi, in presenza di un numero maggiore di posti rispetto agli aspiranti a nomina, i posti non utilizzati possono essere assegnati alle altre aree.
Le risultanze delle convocazioni per immissione in ruolo da concorso gestite dall’UST di Palermo
Il 9 luglio 2015, nel corso di uno specifico incontro, i rappresentanti del MIUR hanno illustrato alle organizzazioni sindacali il piano di immissioni in ruolo del personale docente, limitato ad una prima tranche, che non riguarda tutti i posti disponibili e vacanti ma solo quelli che si sono resi liberi per il turn-over (21.880) e quelli consolidati relativi al sostegno (14.747), in totale 36.627.
Su questi posti verranno effettuate le nomine con le modalità “tradizionali”: il 50% dei posti disponibili andrà alle GAE ed il restante 50% ai concorsi ordinari.
Per ciò che concerne i concorsi ordinari, le graduatorie valide per le nomine in ruolo sono quelle relative al concorso indetto con DDG n. 82/2012. Per le classi di concorso non ricompresi in questa procedura, restano valide quelle relative alle graduatorie dei concorsi precedenti.
Per quanto riguarda il sostegno, nella scuola secondaria di secondo grado le nomine in ruolo continuano ad essere effettuate tenendo conto delle singole aree disciplinari.
Nella scuola secondaria di primo grado, invece, tutte le classi di concorso confluiscono in un’unica area disciplinare.
Al personale nominato in ruolo sarà assegnata, per l’anno scolastico 2015/2016, la sede di servizio provvisoria. La sede definitiva verrà attribuita successivamente secondo quanto verrà stabilito dal contratto sulla mobilità relativa all’anno scolastico 2016/17.
Questa fase di nomine si realizza a normativa vigente e consente ai beneficiari di mantenere la titolarità della cattedra.
Queste operazioni, come negli anni precedenti, devono concludersi entro il prossimo 31 agosto.
Al termine di questa procedura cesseranno di avere validità tutte le graduatorie dei concorsi ordinari antecedenti a quello indetto con DDG n. 82/2012.
Tutte le novità che riguardano le nomine in ruolo, previste dalla legge appena approvata dalla Camera dei Deputati, saranno disciplinate successivamente con norme specifiche, anche con riferimento alla copertura delle disponibilità che dovessero residuare da questa prima fase.
I rappresentanti del MIUR hanno comunicato che è stata richiesta l’autorizzazione al MEF per procedere alle nomine in ruolo per la copertura di 46 posti di personale educativo, relativo al solo turn-over.
Per la UIL Scuola hanno partecipato Pasquale Proietti e Giuseppe D’Aprile.
DIRIGENTI SCOLASTICI C/O UILSCUOLA CT
DOCENTI
RSU E TAS
DIRETTIVO TERRITORIALE
TESSERATI, SIMPATIZZANTI ED AMICI.
SITO WEB: uilscuolacatania.it
Tanto per dovuta quanto opportuna informazione.
Seguiamo costantemente i lavori e le azioni ed attività sindacali e
negoziali di questa UILSCUOLA a livello nazionale e regionale.
Faremo prontezza di portare alla Vs conoscenza tutte le novità.
In allegato la prima ipotesi di contingente per le nomine in ruolo dei
docenti prevista per la Sicilia.
E’ disponibile anche l’ipotesi complessiva delle altre regioni che per
ragioni di spazio pubblicheremo sul sito.
Tanto volevo e dovevo.
BY segretaria territoriale Uilscuola Catania
salvo mavica, segretario generale
Aggiornamento GAE
Il Miur con la nota 16916 del 9 giugno 2015, in applicazione del DM n. 325 del 3 giugno 2015 finalizzato all’aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento, comunica che dal 10 giugno 2015 sono aperte le funzioni POLIS per la presentazione delle domande.
Le funzioni resteranno aperte fino alle ore 14,00 del 2 luglio 2015.
Il Miur, con DM n. 325 del 3.06.2015, ha dato disposizioni per l’aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento del personale docente ed educativo.Il DM prevede lo scioglimento delle riserve, l’acquisizione dei titoli di specializzazione per il sostegno e la presentazione dei titoli di riserva.
LE DOMANDE ENTRO IL 2 LUGLIO
Il Miur, con DM n. 325 del 3.06.2015, da’ disposizioni per l’aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento del personale docente ed educativo.
Il DM prevede lo scioglimento delle riserve, l’acquisizione dei titoli di specializzazione per il sostegno e la presentazione dei titoli di riserva.
Le domande vanno presentate, solo con modalità telematica, entro il 2 luglio 2015 (ore 14,00).
L’apertura dei termini per la presentazione delle domande verrà fissata con successiva comunicazione.
27 Aprile 2015
AT DI CATANIA: organico posti di sostegno in Organico di Diritto – A.S. 2015/2016
In allegato si pubblica il dispositivo n. 4602 del 27.04.2015
Sulle assunzioni è necessario il decreto legge perché senza nessun intervento legislativo le immissioni in ruolo che si possono fare sono 50 mila.
Quello bravo senza soldi
Nel testo del provvedimento viene confermato il blocco contrattuale e si congelano gli scatti di anzianità, una doppia penalizzazione. Viene introdotto un merito confuso e senza soldi.
Chiamano ‘merito’ l’ennesima richiesta agli insegnanti di ‘mettersi in gioco’: senza un euro.
L’algoritmo del merito
Bocciato dagli insegnanti nella consultazione della buona scuola l’algoritmo del merito esce dalla porta e rientra dalla finestra.
A leggere con cura il testo si scopre che i soldi degli scatti di anzianità vengono eliminati per pagare i docenti ‘mentor’ e ‘di staff’ (con un aumento del 10%).
Da ciò che rimane il 70% servirà a dare gli aumenti, ad alcuni, sulla base di una graduatoria di istituto decisa dal nucleo di valutazione interno alla scuola (composto da dirigente, mentor, staff e ispettore esterno. Poiché non ci sono ispettori, il nucleo parte zoppo e al suo posto ci va un dirigente scolastico esterno). I primi aumenti saranno nel 2019.
Rimane per tutti gli insegnanti il restante 30% (quota che si aggira attorno, a i 15€).
Può quindi accadere che, in una scuola dove sono tutti mediamente ‘molto bravi’ il merito viene attribuito solo ad alcuni (perché la quota dei meritevoli è rigida e predefinita) mentre in una scuola con insegnanti ‘meno bravi’ alcuni possano avere l’aumento di merito con minori requisiti.
Un editto al posto del contratto
Il testo prevede che tutti gli aspetti retributivi e di progressione economica, se non verranno approvati così come descritti, verranno inseriti in un decreto che verrà ‘imposto’ al personale.
Non è previsto, di fatto, nessun negoziato contrattuale, quindi nessun confronto e coinvolgimento dei lavoratori nelle decisioni.
Una formazione imposta, gratuita e senza limiti di tempo
La formazione è un aspetto connesso alla professione docente. Gli insegnanti la fanno già.
Quel che viene proposto è di farla in modo gratuito, obbligatorio e senza limitazioni di orario.
Un approccio burocratico e punitivo in nome di una modernità futuribile e appena tratteggiata.
Studiano anche gli insegnanti, questo si sapeva, ma qui si passa all’imposizione, gratuita, senza limiti di tempo. Tutta improntata su controlli procedurali e burocratici.
Il dirigente scolastico può assegnare gli insegnanti, anche senza specifica abilitazione
Nel nuovo organico dell’autonomia gli insegnanti perdono di fatto la titolarità della loro cattedra.
Il dirigente scolastico può assegnare gli insegnanti, anche senza specifica abilitazione. Questo comporta la possibilità che un insegnante della scuola primaria venga utilizzato nella secondaria di primo grado e viceversa. Tutto ciò senza che il personale coinvolto abbia le competenze e l’esperienza necessaria in quel segmento di didattica.
Un 5xmille che amplifica le differenze invece di eliminarle
Ognuno manda i suoi soldi alla sua scuola. Giusto si dirà. Sbagliato: perché le scuole situate per collocazione geografica, ambientale, reddituale avvantaggiate si troveranno ad avere flussi cospicui (potranno ad esempio dotare tutti gli studenti di tablet, finanziare laboratori).
Le scuole in situazione di basso reddito, isolate o in zone degradate che avrebbero maggiore bisogno della scuola pubblica come elemento di equità sociale avranno contributi minori (non potranno acquistare i tablet per tutti o avere i supporti necessari) .
Questo in assenza di interventi mirati dello Stato.
Come a dire chi sta bene, starà ancora meglio e chi tira la cinghia dovrà stringerla ancora di più.
Il fisco come Robin Hood al contrario
E’ quanto accade nella proposta di detrazione fiscale per le scuole paritarie. La detrazione viene effettuata in base alla frequenza della scuola e non in base al reddito. Un vantaggio fiscale che vale per tutti anche per i redditi altissimi. La via maestra dovrebbe essere quella di utilizzare le risorse per destinare borse di studio per la frequenza, in tutte le scuole pubbliche, a studenti meritevoli e in condizioni economiche disagiate.
Ritornano i provveditorati?
Le attività amministrative delle scuole passano agli Uffici scolastici regionali. Si prevedono assunzioni per tale scopo. Una decisione alquanto confusa perché richiederà tempo per essere messa a regime, creando incertezza nelle procedure e perché bypassa l’autonomia amministrativa delle scuole. Si intende rimettere in piedi i provveditorati eliminati e in via di sofferente smaltimento?
Si tratta di scelte particolarmente negative – commenta il segretario generale della Uil Scuola, Massimo Di Menna – che vanno assolutamente evitate.
Queste misure stanno già determinando preoccupazioni e forti tensioni nelle scuole e determineranno un conflitto tra l’azione del Governo e mondo della scuola. Si prefigura, senza le opportune modifiche, una protesta molto forte. La scuola e il lavoro degli insegnanti meritano rispetto e considerazione.
Sulle assunzioni è necessario il decreto legge – precisa Di Menna – perché senza nessun intervento legislativo, a condizioni date quindi, le immissioni in ruolo che si possono fare sono 50 mila: 17 mila posti liberi coperti da precari, 19 mila pensionamenti, 15 mila su sostegno.
Vanno in ogni caso evitati provvedimenti che hanno effetti concreti ad anno scolastico iniziato.
Il giorno 23 febbraio 2015 si è svolto un incontro tra i rappresentanti del Miur e le organizzazioni sindacali per una informativa sulle dotazioni organiche del personale docente per l’anno scolastico 2015/16.
L’amministrazione è stata rappresentata dal direttore generale, dott.ssa Novelli, per la UIL scuola ha partecipato Pasquale Proietti.
Gli unici elementi di novità presenti nella circolare riguardano la confluenza tra gli insegnamenti così detti “atipici” delle classi di concorso C150 e C520.
L’altra novità riguarda la presenza, dall’anno scolastico 2015/16, di una ulteriore opzione “Coltivazione e lavorazione dei materiali lapidei” nell’indirizzo Produzioni industriali e artigianali.
Nel corso dell’incontro sono stati forniti anche dei dati previsionali relativi agli alunni e al personale docente.
Per gli alunni si registra una forte diminuzione nella primaria, meno 14.541; una leggera crescita nel primo grado, più 891 alunni e un consistente incremento nel secondo grado, più 13.086.
Complessivamente si registra un decremento di 564 alunni.
L’organico complessivo per l’anno scolastico 2015/16 e’ lo stesso dell’anno precedente, 600.839, con scostamenti anche consistenti tra le diverse regioni.
Si registra un forte calo in Campania, meno 591 posti, e un forte incremento in Lombardia, più 603 posti.
Per quanto riguarda il sostegno, con l’incremento di ulteriori 8.895 posti, va a regime la dotazione di organico di diritto pari al cento per cento, con una dotazione pari a 90.032 posti complessivi.
Per la Uil, l’informativa ministeriale si è rilevata incompleta, limitata all’illustrazione di una circolare che ricalca sostanzialmente quella dello scorso anno.
Mancano soprattutto i parametri che hanno determinato le forti riduzioni di organico in alcune regioni come la Campania, Sicilia, Puglia e Calabria, nonché il consolidamento nel diritto dell’organico di fatto dell’infanzia, come avvenuto negli anni precedenti.
Per questi ed altri motivi tutte le organizzazioni sindacali hanno ritenuto di dover richiedere un tavolo di concertazione, come previsto dal comma 2 dell’art. 5 del CCNL.
Il giorno 21 gennaio 2015 si è svolto un incontro tra le organizzazione e i rappresentanti del Miur per fare il punto sullo stato di avanzamento del secondo ciclo di TFA e dei corsi di specializzazioni sul sostegno.
L’incontro è successivo all’emanazione dei relativi decreti, tutti i sindacati hanno lamentato la totale assenza di confronto sulla materia.
Nel merito, è stato fatto rilevare che nei decreti emanati non è chiaro come debbano essere gestite le situazioni in cui in una regione non siano state attivate le procedure di selezione.
In questi casi, per la redistribuzione del personale, per la UIL vanno definiti criteri a livello nazionale che tengano conto delle esigenze dei corsisti.
Per avere un quadro chiaro e aggiornato della situazione, è stato chiesto ai rappresentanti del Miur di effettuare un monitoraggio dei posti per verificare la corrispondenza tra i posti attribuiti ed i posti effettivamente attivati.
E’ stato chiesto, inoltre, che il Miur, attraverso una comunicazione ufficiale agli Uffici scolastici regionali, agevoli al massimo la fruizione da parte dei corsisti delle 150 ore per il diritto allo studio.
Nel corso dell’incontro la UIL ha sollecitato il Miur ad emanare in tempi brevi una nota per consentire l’inserimento in II fascia d’istituto ai docenti che abbiano conseguito il titolo abilitante successivamente al termine di scadenza per la presentazione delle domande, come esplicitamente previsto dal relativo decreto. Il Miur si è impegnato ad affrontare il problema in un incontro specifico.
Per la UIL scuola ha partecipato Pasquale Proietti.