EDILIZIA SCOLASTICA | OGGI IL MIUR HA PRESENTATO L’ANAGRAFE DELL’EDILIZIA SCOLASTICA

07 AGOSTO 2015 

UIL: Ora si proceda con la massima trasparenza e tempestività

EDILIZIA SCOLASTICA | OGGI IL MIUR HA PRESENTATO L’ANAGRAFE DELL’EDILIZIA SCOLASTICA 

Vent’anni per realizzare uno strumento utile e indispensabile per programmare gli interventi nelle scuole. Quanto a ritardi, ora solo gli organi collegiali attendono da così tanto tempo.

Sono quasi vent’anni che la Uil Scuola, attraverso ricerche, richieste inviate agli uffici competenti,  incontri, sollecitazioni, denunce, ha richiesto con tutte le modalità possibili la realizzazione di uno strumento utile e indispensabile alla vita delle scuole – previsto da una legge del ‘96  e finanziato di anno in anno.

Lo stato degli edifici delle nostre scuole non è genericamente a norma e in casi più gravi ha seri problemi strutturali per questo, proprio per evitare sprechi, gestioni degli appalti poco trasparenti, interventi tardivi e inefficaci,  la Uil Scuola ha richiesto la messa in rete di uno strumento pubblico – l’anagrafe dell’edilizia scolastica – per mettere in atto misure con una programmazione adeguata e consequenziale e superare l’attuale sistema che rincorre  le emergenze e effettua interventi spot dove necessario.

A queste forti sollecitazioni è stata data risposta, oggi, con la presentazione dell’anagrafe dell’edilizia scolastica:  ogni cittadino potrà conoscere la situazione delle scuole. Ogni genitore potrà informarsi sui parametri strutturali, il contesto ambientale, i documenti di valutazione del rischio della scuola dei propri figli. Dati trasparenti e dinamici necessari per orientare le scelte di manutenzione e adeguamento strutturale, in base a priorità su cui tutti i soggetti, dagli Enti Locali, alle Regioni alle varie amministrazioni, dovranno confrontarsi.

Una buona notizia per la scuola italiana, per la quale si prospetta un lavoro ancora lungo.
Ben il 55% degli edifici ha più di quarant’anni, in più del 50% non sono rispettate le norme antincendio l’8% degli edifici censiti risulta inutilizzato, con picchi in Sardegna, Sicilia e Lazio. Unica regione virtuosa il Friuli Venezia Giulia che interviene sulle scuole nel totale della disponibilità.

Sarà attivato un osservatorio nazionale ed un centro di spesa unico. Le risorse utilizzate saranno quelle provenienti dalle disposizioni contenute nei provvedimenti del Governo sulla scuola, quelle europee a cui si andranno ad aggiungere economie già accertate, per un totale di 3 miliardi e mezzo.

Ad avviso della UIL non sono più comprensibili interventi tampone e scarichi di responsabilità.
Una burocrazia farraginosa di livello centralizzato non si sostituisca ora quella frammentata del livello localistico. All’utilizzo dei fondi, 400 milioni di euro per l’indagine diagnostica su 7.000 controsoffitti, 300 milioni per la costruzione di 30 scuole innovative, una per regione o più, si deve dare concreto riscontro in termini di qualità dell’offerta formativa e qualità di vita per chi a scuola lavora e studia.

La “casa” è importante quanto il clima che in quella casa si deve respirare. Nei Paesi di lingua anglosassone per indicare la struttura della casa si usa il termine ‘house’, per indicare il calore domestico si sceglie la parola home. Il Governo con la legge 107 fornisce qualche risposta in termini di house, nessuna in termini di home che è la parte più importante. Fuori metafora la scuola è quella della comunità fatta di alunni, genitori, docenti, personale ATA  enti e Istituzioni territoriali che agiscono in sintonia e coesione e che la legge n. 107 non considera, anzi introduce elementi divisivi che non sono il viatico giusto per una riforma non condivisa.