BISOGNO DI PACE.
CONCERTO DI SOLIDARIETA’ PER LA SIRIA
VEDI LOCANDINA
Attivo nazionale A.T.A. Roma 14 marzo sala Bruno Buozzi – Confederazione Uil, Via Lucullo
I primi dati sui pensionamenti città metropolitana di Catania (fonte non ufficiale). Nei prossimi giorni ulteriori notizie nel dettaglio.
leggi allegato: riepilogo provvisorio domande di pensione personale docente scuola per l’anno scolastico 2017-2018
Dal 10 marzo sarà possibile candidarsi per l’individuazione e nomina di COMMISSARIO ESTERNO.
MERCOLEDÌ’ 21 GIUGNO PRIMA PROVA: ITALIANO GIOVEDÌ’ 22 GIUGNO SECONDA PROVA SCRITTA.
NOVITA’: la prima prova scritta è affidata ai commissari esterni; la seconda prova scritta è affidata ai commissari interni.
Previsioni: 500.000 maturandi e 12.000 commissioni.
Le istituzioni scolastiche hanno ricevuto la circolare per la formazione delle commissioni pertanto si avviano tutte le procedure previste dalla normativa.
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione Direzione generale per il personale scolastico – Ufficio V Personale ATA
OGGETTO: Indizione concorsi per titoli per l’accesso ai ruoli provinciali, relativi ai profili professionali dell’area A e B del personale ATA nell’anno scolastico 2016/17. Graduatorie a. s. 2017/18 – invio modelli di domanda. Facendo seguito alla nota MIUR prot. n. 8654 del 28 febbraio u.s., si trasmettono i modelli di domanda relativi all’aggiornamento delle graduatorie provinciali permanenti del personale ATA.
IL DIRIGENTE Giacomo Molitierno
Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi dell’art. 3, comma 2 del decreto legislativo n. 39/1993.
CONSULENZA ED ASSISTENZA PER LA COMPILAZIONE E L’INOLTRO DELLE DOMANDE PRESSO TUTTE LE SEDI DELLA UILSCUOLA.
PER LA MOBILITÀ NON CI SONO ANCORA DATE CERTE
Il confronto per la regolamentazione del passaggio del personale docente da ambito a scuola e’ slittato. Riprenderà la prossima settimana.
Si tratta di un rinvio per permettere una verifica politica che consenta la chiusura dell’accordo.
Proseguita, invece, l’informativa da parte del Miur sul testo dell’ordinanza ministeriale che definisce le modalità applicative del contratto e le relative scadenze.
L’ipotesi di contratto sulla mobilità, siglato tra le parti, e’ ancora all’esame degli organi competenti, pertanto, alla data odierna, non è possibile ipotizzare alcuna tempistica.
Per la UIL Scuola, la stipula definitiva del CCNI sulla mobilità, e’ subordinata all’accordo sul passaggio da ambito a scuola.
Il personale ha diritto di conoscere con certezza il quadro entro cui saranno definiti e garantiti i percorsi per acquisire una sede di servizio, a seguito di procedure chiare e trasparenti nei trasferimenti e nei passaggi di ruolo e di cattedra.
Hanno partecipato Proietti, D’Aprile e Panzieri.
LA VOCE LIBERA DELLA SCUOLA
SEGRETERIA TERRITORIALE CATANIA.
Prot.119 del 2.3.2017
Ai Sigg.ri DIRIGENTI SCOLASTICI
Istituzioni Scolastiche di ogni ordine e grado
di CATANIA
Oggetto: Indizione Assemblea Sindacale città di Catania, in orario di servizio.
Ai sensi e per gli effetti della normativa contrattuale vigente in materia di assemblee sindacali con la presente, questa Organizzazione Sindacale comunica alle SS. LL. di aver indetto l’assemblea sindacale territoriale per tutto il personale Docente ed ATA di tutte le scuole di Catania, ogni ordine e grado, (Dirigenti Scolastici, Docenti, Personale ATA, ed Educativo), RSU, RSA, Terminali Associativi, in orario di servizio: dalle ore 11,30 alle ore 13,30
MERCOLEDI’ 8 MARZO 2017
presso l’Auditorium dell’ ISTITUTO STATALE D’ ISTRUZIONE SUPERIORE
POLITECNICO DEL MARE “DUCA DEGLI ABRUZZI”
VIA ARTALE ALAGONA 99 CATANIA
Ordine del giorno:
Situazione politico-sindacale;
contratto mobilità a.s. 2017/2018. ll punto sulla trattativa in corso.
Presentazione concorso “” CERCASI CLICK CHE BLOCCHI LE DISCRIMINAZIONI ”””
Interverranno:
Il Segretario Generale della Camera Sindacale UIL, dott. Fortunato Parisi.
La dott.ssa Serena Vitale, Responsabile del Coordinamento Pari Opportunità della UIL di Catania.
La prof.ssa Angela Pistorio, componente del Coordinamento PO e Responsabile Pari Opportunità della UIL Scuola
La presente per gli opportuni adempimenti di competenza dei Sigg.ri Dirigenti Scolastici, in indirizzo, al fine di consentire la libera partecipazione. Con preghiera di pubblicazione in tutti gli albi sindacali (art.25 Legge 300/70.
Rif. Normativi: art. 3, comma 5 del C.C.N.I. 21/09/2004
art. 8 comma 7 del C.C.N.L. 2002/2005
Distinti saluti.
f.to Salvo Mavica, segretario generale territoriale Uil Scuola città Metropolitana Catania
03.03.2017 Comunicato stampa
Per affermare la cultura del rispetto, perché la battaglia contro le prevaricazioni e le “disparità di genere” non si limiti a una giornata-simbolo, mercoledì 8 marzo Uil-Uil Pari Opportunità-Uil Scuola presenteranno nell’auditorium del Politecnico del Mare “Duca degli Abruzzi” il concorso per studenti “Cercasi click che blocchi le discriminazioni”. Nell’istituto di viale Artale Alagona a Catania, la riunione avrà inizio alle 11.30. Contestualmente è in programma anche un’assemblea Uil Scuola per tutto il personale docente e ATA con la partecipazione di Rsu, Rsa e altri rappresentanti sindacali: all’ordine del giorno, fra l’altro, il punto sulla trattativa per il rinnovo del contratto di mobilità. Saranno presenti all’iniziativa il segretario generale della Uil etnea, Fortunato Parisi, la responsabile del Coordinamento Uil Pari Opportunità, Serena Vitale, il segretario territoriale Uil Scuola Salvo Mavica e la delegata Uil Scuola per le Pari Opportunità, Angela Pistorio.
Serena Vitale spiega contenuti e ragioni del concorso per studenti: “Questo premio, anche se lanciato l’8 marzo, vuole andare oltre le discriminazioni di cui le donne sono quotidianamente vittime. Anche solo con il click di uno smartphone si può affermare la cultura del rispetto per le donne, i diversamente abili, gli LGBT, gli immigrati, i senzatetto e i nomadi, ovunque essi si trovino. E’ un concorso riservato agli studenti perché la Uil ritiene che l’educazione alle pari opportunità si costruisce proprio tra i banchi di scuola. Per nulla casuale, poi, che la presentazione del bando avvenga nel corso di un’assemblea di lavoratori dell’Istruzione perché sono loro, con la loro passione e le loro competenze, a svolgere un ruolo insostituibile combattendo disvalori ancora troppo diffusi nelle nostre comunità”. La responsabile del Coordinamento Uil Pari Opportunità, infine, dichiara che “si cercherà di coinvolgere attivamente nell’iniziativa pure gli Istituti Penitenziari per i Minori”.
Il 28 febbraio 2017 è stata pubblicata la circolare che avvia la procedura del concorso ATA per soli titoli per l’anno scolastico 2017/2018 (24 mesi). A seguito di questa nota I Direttori Generali di ciascun Ufficio Scolastico Regionale – con esclusione della regione Valle d’Aosta e delle province autonome di Trento e Bolzano – emaneranno i relativi bandi per ciascun profilo professionale e per tutte le province di competenza. Le domande dovranno essere inviate in forma tradizionale, anche per posta elettronica certificata, mentre la scelta delle scuole sarà effettuata – in un secondo tempo – on line.
Dalla data di pubblicazione di ciascun bando regionale decorrerà il termine di 30 giorni per la presentazione delle domande.
Ricordiamo che a tale concorso possono partecipare esclusivamente aspiranti con 24 mesi di servizio prestati nella scuola statale e nel profilo richiesto.
Successivamente alla scadenza del termine delle domande del concorso dei 24 mesi verrà emanato il DM con il quale si costituiranno le nuove graduatorie per il conferimento di supplenze brevi e saltuarie (III fascia ATA).
Al fine di dare uniformità alla procedura dei 24 mesi, che si concluderà con la pubblicazione delle graduatorie definitive, il MIUR fissa il 20 marzo come termine ultimo per la pubblicazione dei bandi regionali.
Negli anni ha perso le sue finalità ed è diventata una tassa. Bisogna cambiare.
Utilizzare la trattenuta Enam nel welfare contrattuale: questa la proposta lanciata questa mattina da Pino Turi, segretario generale della Uil Scuola, nel corso del convegno ‘La previdenza complementare nel settore pubblico’, organizzato dalla Uil.
La trattenuta Enam, contributo versato soltanto dagli insegnanti della scuola dell’infanzia e primaria ha perso con il tempo la sua connotazione originaria, quella di avere dei servizi e delle opportunità legate alla professione. Una sorta di assicurazione sanitaria complementare a quella pubblica venuta meno con “l’esproprio” dell’Ente. L’Inps, che ha surrogato l’Enam, non riesce ad assicurare le stesse prestazioni.
Il punto è che mentre i servizi non ci sono più, il contributo Enam viene ancora versato.
Venuto meno il suo valore di welfare professionale – ha spiegato Pino Turi – è rimasto come tassa vera e propria. Da qui, la proposta Uil Scuola che intende recuperare tali risorse e destinarle, volontariamente, alla previdenza integrativa.
In questo modo – spiega Turi – si potrebbero far confluire queste risorse nel fondo previdenziale complementare integrativo del personale che ora versa questa quote senza alcuna contropartita.
Una proposta – quella di far convergere nella previdenza complementare le risorse versate ma attualmente disperse nei meandri burocratici – che intende riprendere i temi di base dell’accordo politico del novembre scorso sul pubblico impiego e rilanciare la previdenza complementare nel settore.
28 FEBBRAIO 2017
PASSAGGIO DEL PERSONALE DOCENTE DA AMBITO A SCUOLA
UNA TECNICA NEGOZIALE CHE SI RIPETE, MENTRE L’ACCORDO È ANCORA LONTANO
Oggi pomeriggio il ministero ha presentato alle organizzazioni sindacali una bozza di accordo che non scioglie i nodi per giungere ad un’intesa, ma addirittura ne aggiunge altri.
Per i passaggio da ambito a scuola, infatti, dall’elenco dei requisiti necessari per il passaggio sono stati eliminati quelli relativi agli incarichi organizzativi nelle scuole.
E questo, secondo la Uil scuola, è un passo in avanti.
Riguardo, invece, al ruolo del collegio docenti, che dovrebbe deliberare sull’individuazione dei requisiti, e alla mancanza di procedure oggettive, proprio non ci siamo.
Secondo la Uil Scuola le condizioni per sottoscrivere l’accordo non ci sono.
I termini della questione appaiono chiari: si ripete la tattica negoziale del Miur che continua stancamente la trattativa, seminandola di ostacoli.
Un modo di procedere che sta compromettendo l’affidabilità dell’amministrazione stessa.
Eppure, spiegano dalla Uil Scuola, le condizioni per l’accordo ci sono e sono quelle fissate nell’accordo politico del 29 dicembre 2016: oggettività e centralità del collegio dei docenti su tutti. Basta rispettarli.
Per la UIL Scuola hanno partecipato Proietti e Panzieri.
Uil: bisogna uscire dalla logica dell’adempimento forzato di natura burocratica. No al fenomeno dei pacchetti-tutto-incluso.
Le attività di alternanza scuola lavoro entrano finalmente nella contrattazione di scuola. Grazie alla UIL ridotto fortemente l’impatto dei pacchetti all inclusive, a pagamento per le scuole offerte da sedicenti professionisti.
Stop anche a opzioni che chiedono alle famiglie un contributo per la realizzazioni di attività che mascherate da ASL ( Alternanza Scuola Lavoro) finanziano attività di aziende, talvolta anche in crisi, e di coloro che richiedono anche lavoro notturno, magari anche ad allievi minorenni. Succede anche questo!
Giovedi 23 febbraio si è svolto al MIUR l’incontro di presentazione alle organizzazioni sindacali dei testi, elaborati dal Comitato nazionale di alternanza Scuola lavoro, che andranno ad integrare la guida operativa già in uso alle scuole dallo scorso anno scolastico. Nel corso dell’incontro la UIL ha ribadito le posizioni espresse nel Comitato, reperibili nelle comunicazioni gia trasmesse e sul sito, riassumibili nei seguenti tre punti, su cui l’amministrazione ha fornito ampia disponibilità.
Spese ammissibili per la scuola conseguenti alle attività di alternanza scuola lavoro
Richiesta di inserire nella contrattazione di istituto la trattazione della ripartizione dei finanziamenti assegnati per la realizzazione delle attività in ASL.
Ricorso ad agenzie esterne quali figure mediatrici tra scuola e impresa, o che offrono “pacchetti” per la realizzazione di attività in ASL
La Uil ritiene che il ricorso ai cosiddetti “pacchetti” per la realizzazione delle attività di alternanza scuola lavoro vada limitato attraverso un chiarimento sulla natura dei servizi che un ente esterno, pubblico o privato, possa offrire alle scuole. L’accento va posto sulla coprogettazione, che costituisce il cuore dell’innovazione didattica introdotta dall’alternanza.
Se, invece, l’ASL si considera un adempimento forzato di natura burocratica, si mpresenta il fenomeno dei”pacchetti tutto incluso”, promossi da agenzie esterne che offrono con un costo/allievo e con la previsione di attività genericamente offerte alle scuole, percorsi occasionali e non strutturati in un progetto stabile e condiviso. Si deve evitare di affidare a strutture o figure intermediarie esterne un ruolo surrogatorio rispetto ai compiti della scuola.
Compensi a esperti aziendali per opera legata alle attività di alternanza scuola lavoro
Nel caso di attività formativa su competenze specifiche del soggetto ospitante, si ritiene che l’individuazione dell’esperto debba essere concordata tra la scuola e la struttura stessa, anche specificandolo nell’atto della convenzione, attraverso una dichiarazione del legale rappresentante della struttura ospitante che si assume la responsabilità dell’individuazione dell’esperto ovvero ne consente la scelta non condizionata. La procedura amministrativa deve non essere rigida, e i criteri di trasparenza, efficacia ed efficienza garantiti dalla convenzione stipulata tra la scuola e la struttura ospitante.
In rappresentanza della UIL Scuola Noemi Ranieri, in aggiunta ai punti richiamati ha espresso la contrarietà a che i rapporti tra scuola e impresa siano regolati attraverso figure di intermediari esterni alla scuola, estranei alle sue logiche ed alle finalità di un alternanza che sia strumento di qualificazione e di completamento dell’esperienza formativa scolastica e di educazione piuttosto che di professionalizzazione precoce. “Alla scuola non servono mille esperti esterni, ma occorre invece riconoscere e valorizzare l’esperienza maturata sul campo di tanti insegnanti ed operatori che con il loro impegno hanno consentito a più generazioni di studenti di confrontarsi con le opportunità e le difficoltà che il mondo del lavoro offre in chiave formativa.
Invece, si continua ritenere la scuola responsabile della disoccupazione giovanile, senza voler ammettere che sono i posti di lavoro che mancano. Stiamo parlando di posti di lavoro remunerati adeguatamente e garantiti da contratti di lavoro. Infine il compito della Scuola non è quello di avviare al lavoro, ma indurre i ragazzi a studiare: in Italia mancano il laureati oltre ai posti di lavoro.
Le stesse posizioni sono state ribadite in occasione del seminario nazionale svolto a Chiaravalle (AN) “Una scuola per la vita, un lavoro per la vita, dalla prima infanzia all’alternanza Scuola Lavoro, che ha visto confrontarsi la UIL, l’Irase, la UIL Scuola, con studiosi internazionali ed italiani tra cui l’ex ministro dell’istruzione Luigi Berlinguer.
Leggi tutto “ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO: Le attività entrano in contrattazione di scuola”
Valutazione, retribuzione, contratto: i temi affrontati nell’incontro
Uil: al più presto un atto di Indirizzo che possa dare avvio al nuovo contratto, che ridefinisca il profilo del dirigente, ne delinei ruolo e responsabilità, e risolva il tema della valutazione fornendo le giuste tutele.
Alla convocazione del Ministro della Pubblica Istruzione per discutere le problematiche dell’area V, per la Uil Scuola erano presenti Noemi Ranieri, Rosa Cirillo e Franco Febbraro.
Chiarito al Ministro che la Uil Scuola, per statuto, è organizzata con un Dipartimento dell’area V, autonomo rispetto al comparto scuola, abbiamo elencate quelle che sono le forti priorità della categoria: Liberare i dirigenti scolastici dai compiti e responsabilità che sono propri di altri Enti ed amministrazioni, che scaricano le responsabilità dei loro inadempimenti sui dirigenti scolastici, che ne rispondono impropriamente in via personale.
Leggi tutto “INCONTRI AL MIUR. AREA V – I DIRIGENTI SCOLASTICI”
NETTA CONTRARIETÀ DELLA UIL PER FAR ACCEDERE LE SCUOLE PRIVATE AI FONDI PON
Il segretario generale nazionale UIL SCUOLA, Pino Turi: “”””Continueremo questa battaglia anche in ambito europeo, con l’aiuto degli altri sindacati, perché si tratta di denaro pubblico derivante dalle tasse pagate dai cittadini e destinato alle scuole statali che sono le uniche a garantire la laicità dello Stato.
È singolare che il Miur intervenga per cambiare gli accordi con la Commissione europea solo per consentire, aggirando anche la costituzione, un flusso di risorse alle scuole non statali che sembra siano anche contingentate. Ancora una volta, dobbiamo segnalare le scorciatoie politiche – che a nostro parere non fanno bene a chi le organizza, mette in chiaro Pino Turi a margine dell’incontro a Sofia dei sindacati dell’istruzione europei – per favorire le scuole gestite dai privati, contro il parere degli italiani (l’85% secondo una recente indagine Demos) che si sono espressi chiaramente sulla contrarietà al finanziamento delle scuole private. Continueremo questa battaglia anche in ambito europeo, con l’aiuto degli altri sindacati, perché si tratta di denaro pubblico derivante dalle tasse pagate dai cittadini e destinato alle scuole statali che sono le uniche a garantire la laicità dello Stato. È quanto ha dichiarato Pino Turi al ritorno da un summit che ha visto, in una conferenza sui problemi degli immigrati, la partecipazione di altri sindacati. In tale conferenza, in cui si sono affrontati i problemi drammatici dell’immigrazione, ha trovato eco nelle valutazioni dei sindacati europei rappresentati nel CSEE, anche il pericolo di una costante privatizzazione dell’ istruzione.A quanto pare questo pericolo è più che presente nel nostro Paese.”””””
Graduatorie di istituto personale docente ed educativo. D.D.G. n. 3 dell’11 gennaio 2017.
Apertura funzioni POLIS per l’inserimento del titolo di specializzazione per il sostegno e per la scelta delle sedi (mod. B).
Presentazione del modello B1 per i Licei musicali e coreutici.
Pubblicazione circolare MIUR n. 6792 del 16/02/2017 e relativi allegati
Il video che fa il punto sulla legge 107 e sulle deleghe: dall’impianto della legge ai gravi errori del processo di riforma ed anche organici, reclutamento, sostegno
Il video integrale dell’audizione in VII Commissione Cultura alla Camera sulle deleghe della legge 107
Continua il lento quanto tenace lavorio sindacale: metodo, merito, questioni di diritto e di fatto.
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione Uff. VIII – Internazionalizzazione del sistema educativo di istruzione e formazione
MIUR.AOODGOSV.REGISTRO_UFFICIALE(U).0001020.01-02-2017
ASSISTENTI DI LINGUA ITALIANA ALL’ESTERO ANNO SCOLASTICO 2017-2018
Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione – Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione – comunica che per l’anno scolastico 2017-2018, sulla base di specifici Accordi Culturali e relativi Protocolli Esecutivi, sono disponibili posti di assistente di lingua italiana presso i Paesi sotto indicati.
Il numero esatto dei posti per il prossimo anno scolastico sarà reso noto dai Paesi partner nel corso dell’anno 2017.
Si riportano, a titolo indicativo, le disponibilità assicurate per l’ultimo anno scolastico 2016/2017:
Gli assistenti affiancheranno i docenti di lingua italiana in servizio nelle istituzioni scolastiche del Paese di destinazione, fornendo un originale contributo alla promozione ed alla conoscenza della lingua e della cultura italiana.
La loro attività copre un periodo di circa otto mesi presso uno o più istituti di vario ordine e grado e comporta, di regola, un impegno della durata di 12 ore settimanali, a fronte del quale viene corrisposto un compenso variabile a seconda del Paese di destinazione.
Dettagli ed ulteriori informazioni sui contenuti dell’incarico sono riportati nell’allegato A.1
Leggi tutto “BANDO ASSISTENTI DI LINGUA ITALIANA ALL’ESTERO ANNO SCOLASTICO 2017-2018”
UIL SCUOLA: ancora troppe incertezze
Disallineamento nelle fasce delle graduatorie di istituto e per le classi di concorso non ancora definite. Sul rinnovo delle graduatorie di circolo e d’istituto di II e III fascia del personale docente si è svolto, il 16 febbraio, il primo incontro tra l’amministrazione e le organizzazioni sindacali.
Un confronto che è avvenuto in assenza di una bozza di decreto. Per questo non si è potuto procedere ad un esame puntuale delle questioni aperte, limitando la riunione ad una definizione generica dei temi.
La UIL Scuola ha evidenziato le problematicità che deriveranno dalla proroga dell’aggiornamento della prima fascia di istituto prevista per il 2018 dal decreto “Milleproroghe”.
E’ evidente la discrasia che si creerà dal disallineamento dell’aggiornamento delle graduatorie di istituto.
Leggi tutto “GRADUATORIE D’ISTITUTO PERSONALE DOCENTE. A che punto siamo?”
SCUOLA, i SINDACATI: “” Nella riforma Madia, i precari sono di serie B””
La denuncia: i supplenti saranno licenziati se entro il 2019 non avranno l’immissione in ruolo. “”Una disparità che va corretta, intervenga il GOVERNO”” di SALVO INTRAVAIA
Due pesi e due misure o, se preferite, precari di serie A e precari di serie B. Secondo il piano Madia, per eliminare in tempi ristretti il precariato della Pubblica amministrazione basteranno tre anni di lavoro a tempo determinato anche non continuativo (e avere superato un pubblico concorso) per accedere ad una procedura che riserverà la metà dei posti disponibili al personale interno con contratti di lavoro flessibile: i precari, appunto. Gli stessi anni, tre, che basteranno ad un supplente della scuola per essere licenziato, anziché essere assunto, se entro il 2018/2019 non arriverà l’immissione in ruolo. I sindacati della scuola sono critici e sottolineano senza mezzi termini la disparità che si andrebbe a determinare se la riforma del reclutamento negli uffici statali, disegnata da Madia, andasse in porto.36 mesi” previsti dalla Buona scuola. “Occorre disinnescare la bomba ad orologeria dei 36 mesi prima che sia troppo tardi”, insiste Pino Turi della Uil scuola che propone anche una via d’uscita: “È possibile – spiega – correggere questo errore nella delega in discussione in Parlamento sulla formazione iniziale. Ma lo faranno?”, si domanda. Perché la riforma del governo Renzi, la Buona scuola, al comma 131 prevede che “a decorrere dal primo settembre 2016 i contratti a tempo determinato” del personale scolastico non potranno superare “la durata complessiva di trentasei mesi”. Una norma che fa a pugni con l’intenzione della ministra Madia di aprire una via riservata ai precari degli uffici pubblici. Per Francesco Sinopoli, segretario generale della Flc Cgil si tratta di “una disparità oggettiva che va corretta”. Anche Lena Gissi, a capo della Cisl scuola, vede all’orizzonte un intervento riparatore dell’esecutivo. Un ripensamento della ministra Valeria Fedeli. E spiega: “Il piano Madia vale anche per la scuola ad esclusione del reclutamento. Sarà quindi necessario armonizzare tutto il pubblico impiego – continua – con una norma salva-scuola altrimenti la Corte di giustizia europea ci penalizzerebbe. La disparità è collegata a due forme diverse di precariato. La nostra idea è che si debba mettere a sistema la scuola”. Nel 2015/2016 un piano straordinario di assunzioni c’è già stato e sono stati assunti 87mila docenti, con l’obiettivo di eliminare il precariato. Ma senza riuscirvi. L’anno scorso furono oltre 100mila i docenti a tempo determinato, alcuni senza abilitazione, nominati per mandare avanti la scuola pubblica. E quest’anno non dovrebbero essere meno di 70mila. Ma Marco Paolo Nigi, dello Snals, è piuttosto scettico. “Non mi convince molto il piano Madia. Perché – argomenta – prima di avviare un piano di assunzioni occorre togliere il blocco del turn over. I posti liberi si creano con i pensionamenti, ma se resta il blocco del turn-over dove troverà i posti Madia?”. C’è poi il nodo delle migliaia di supplenti non abilitati che continuano a lavorare per carenza di colleghi nelle liste provinciali I quali tra poco più di due anni verranno licenziati se non si riuscirà a trovare una soluzione. Una la suggerisce Turi. “Per i tanti supplenti di lungo corso senza abilitazione è possibile prevedere una procedura riservata per metterli nelle stesse condizioni di tutti gli altri”.