SCUOLA DELL’INFANZIA: bene le assunzioni ma rappresentano una soluzione parziale e tardiva che riconosce diritti fin ora negati

15 GIUGNO 2016

Bene le assunzioni ma rappresentano una soluzione parziale e tardiva che riconosce diritti fin ora negati

SCUOLA DELL’INFANZIA 

Si è tenuta il 14 giugno l’informativa Miur- organizzazioni sindacali rappresentative della scuola sulle assunzioni della scuola dell’infanzia, attraverso lo scorrimento delle graduatorie di merito del concorso del 2012 e contestuale assunzione dalle GAE. I rappresentanti del Ministero hanno riferito che, in attuazione della legge 62/2016, é in via di emanazione il dm che regola queste assunzioni, per sanare parzialmente una ingiustizia del piano assunzionale della legge 107 che aveva escluso questo personale.

Le assunzioni avverranno in due fasi.

  • una prima fase regionale che riguarderà sia le Graduatorie ad esaurimento che le Graduatorie di Merito  con aliquota rispettiva del 50%
  • una fase nazionale nella quale gli aspiranti inseriti nelle GM del 2012 esprimono tutte le restanti 17 regioni in ordine di preferenza.

Alla fine dell’intera procedura le graduatorie del concorso saranno soppresse mentre resteranno in vigore le GAE, fino ad esaurimento.

Chi presenterà domanda per partecipare alla procedura di reclutamento, se inserito anche nella  GAE ne sarà depennato e dovrà  accettare il posto.

Chi non presenta domanda resta inserito nelle GAE.

Gli eventuali posti residui tornano alle GAE.

Coloro che saranno assunti nella fase regionale verranno automaticamente depennati dalla procedura nazionale.

Nelle Graduatorie di merito, da notizie del Miur, risultano oltre 1700 aspiranti concentrati nelle regioni Lazio Campania Abruzzo Calabria Puglia e Sicilia.

I posti – più di 3.000 – si concentrano, invece, nelle regioni Lombardia Emilia e Veneto.

La procedura esclude chi è già di ruolo,  , come già nel piano di assunzioni di questo anno  con una  eccezione per gli insegnanti di religione cattolica.

Il decreto è al vaglio del Gabinetto e i tempi delle domande, che si effettueranno tramite il sistema POLIS, saranno compressi. Si ipotizzano delle date intorno alla fine di luglio ( 29 luglio – 9 agosto ) ma non sono ancora certe.

La UIL scuola apprezzamento e soddisfazione per aver corretto un’iniquità inaccettabile e chiede di  assegnare anche a questo settore un organico potenziato per la generalizzazione dell’offerta formativa, la piena attuazione dell’autonomia scolastica e l’eliminazione delle liste d’attesa.

Hanno partecipato Ranieri, Lacchei e Proietti.

Nuovo corso concorso a dirigente scolastico: IL MIUR INVIA AL CSPI IL REGOLAMENTO – SI AVVIA A SOLUZIONE L’ANNOSO PROBLEMA DELLE REGGENZE PIÙ VOLTE DENUNCIATO DALLA UIL SCUOLA.

15 GIUGNO 2016

Nuovo corso concorso a dirigente scolastico

IL MIUR INVIA AL CSPI IL REGOLAMENTO

SI AVVIA A SOLUZIONE L’ANNOSO PROBLEMA DELLE REGGENZE PIÙ VOLTE DENUNCIATO DALLA UIL SCUOLA. 

Finalmente, il regolamento del corso/concorso è trasmesso dal MIUR al CSPI per l’acquisizione del parere.
Il bando, annunciato per l’autunno prossimo, potrà  eliminare le attuali reggenze solo a partire dall’anno scolastico 2017/18. Da tempo, infatti, sono esaurite, nella grande maggioranza delle Regioni le graduatorie di merito del concorso del 2011. I posti vacanti in altre regioni saranno coperti, con la procedura dell’interregionalità dalle graduatorie  ancora vigenti.

La UIL Scuola continuerà ad insistere affinché i tempi siano accelerati e si possa finalmente mettere la parola fine al disagio delle scuole. La definizione del bando  dovrà   risultare da un confronto vero con il sindacato, per risolvere alcune  problematiche già evidenti, come ad esempio quella del tirocinio, in cui l’aspirante dirigente, in dirittura d’arrivo, dovrà effettuare il tirocinio in una scuola affidata ad un  dirigente scolastico reggente, con cui necessariamente dovrà rapportarsi, sotto l’affidamento di un altro dirigente scolastico che svolgerà la funzione di tutor.

SCHEDA TECNICA

Il corso/concorso, proceduralmente, si svolgerà su base nazionale e con una graduatoria di merito nazionale.

I requisiti
Sarà ammesso al corso-concorso tutto il personale docente ed educativo con contratto a tempo indeterminato, confermato in ruolo e con un servizio minimo di 5 anni, anche se non continuativi e svolto con contratti a tempo determinato.

Le prove
Il concorso si svolgerà in tre fasi:

  1. Prova preselettiva con risposta multipla a 50  quesiti sulle stesse tematiche della prova scritta. Sarà a carattere nazionale, anche se in più sessioni e computer based, con restituzione immediata del punteggio conseguito, con massimo 100 punti che non concorrono alla formazione del punteggio finale per la graduatoria di merito.
  2. Prova scritta: 5 domande a risposta aperta, di cui una in lingua (a scelta del candidato tra inglese, francese spagnolo o tedesco) sulle materie indicate nell’art. 10 del Regolamento del concorso.
  3. Prova orale: la prova consiste in un colloquio sulle tematiche indicate dall’art. 10 del Regolamento, compresa una verifica delle conoscenze informatiche e di una lingua straniera prescelta da parte del candidato.

Seguirà la valutazione dei titoli che si somma al punteggio conseguito nella prova scritta e orale.

La formazione: corso di formazione
Il corso di formazione sarà organizzato a livello regionale, in 4 mesi di formazione generale, di cui una parte non superiore a 2 mesi, erogabile anche a distanza, ed è valutato dall’apposita Commissione diversa da quella giudicatrice del concorso.

La formazione: il tirocinio
I candidati, che abbiano frequentato il corso di formazione con profitto, sono ammessi al tirocinio, che dura 4 mesi ed è svolto presso Istituzioni scolastiche individuate dall’USR, con priorità presso le Scuole affidate in reggenza. Al tirocinante è affiancato un tutor individuato dall’USR.

Colloquio finale
T
erminato il tirocinio, i candidati sono ammessi al colloquio finale, superato il quale sono inseriti nella graduatoria generale di merito. Tale graduatoria è a carattere nazionale ed è formulata in base al punteggio complessivo finale conseguito da ciascun candidato.

I vincitori saranno pari al numero di posti messi a concorso e individuati tra quelli utilmente collocati nella graduatoria generale di merito del corso di formazione dirigenziale e tirocinio.

Sedi di servizio
I vincitori sono assunti, con obbligo di permanenza in servizio per un periodo pari alla durata minima dell’incarico (3 anni), l’ordine di assunzione è determinato dalla posizione nella  graduatoria e dalle preferenze espresse dagli stessi all’atto dello scorrimento della graduatoria stessa.

BONUS DOCENTI: INVITO AI DIRIGENTI PER UN’INTESA

BONUS DOCENTI: INVITO AI DIRIGENTI PER UN’INTESA
Pubblicato mercoledì, 15 Giugno 2016

UIL SCUOLA, REITERA LA RICHIESTA AI DS DELLA PROVINCIA ed invita la RSU a rappresentare quanto in parola.
OGGETTO: Intesa bonus valorizzazione merito personale docente (art. 1 comma 128 legge 107/2015).
Con l’introduzione del fondo per la valorizzazione del merito del personale docente (art. 1 comma 126 legge 107/2015) le scuole della provincia, attraverso la costituzione del Comitato di Valutazione, sono chiamate in questo momento dell’anno scolastico alla definizione dei criteri generali  a cui attenersi per l’avvio di processi decisionali che porteranno all’assegnazione del bonus da parte dei dirigenti scolastici al personale docente (art. 1 comma 127).  In un’ottica di riduzione dei conflitti e del contenzioso all’interno della scuola e ritenendo che le scelte operate dal Comitato di Valutazione contribuiscano al miglioramento dell’offerta formativa e riconoscano impegni e responsabilità assunti in modo differenziato dai docenti della scuola, la scrivente Organizzazione sindacale, nel rispetto dell’art. 1 comma 128 che definisce il bonus ‘natura accessoria’ del salario, in linea con le indicazioni della C.M. 1804/2016 che sottolinea che occorre attivare il “coinvolgimento della comunità scolastica nel suo complesso”, invita i sigg.ri Dirigenti Scolastici ad avviare la procedura per la definizione di un’intesa a livello di singola istituzione scolastica, secondo quanto previsto dall’art. 2 comma 3, dall’art. 40 e dall’art. 45 del D.L.vo 165/01.
Distinti saluti.
salvo mavica, segretario generale territoriale UIL SCUOLA Catania.

Turi: una mobilità che ha funzionato grazie al contratto

14 GIUGNO 2016

Turi: una mobilità che ha funzionato grazie al contratto

BUONI RISULTATI SE NON SI SEGUONO IDEE PRECONCETTE
DALLA CONTRATTAZIONE GLI STRUMENTI PIÙ MODERNI E FLESSIBILI PER TUTELARE LE PERSONE

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Il contratto sulla mobilità ha messo in relazione domanda ed offerta superando la logica dell’algoritmo – mette in chiaro il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi.

Siamo riusciti con un negoziato serio, a scongiurare l’esodo del personale della scuola come nelle peggiori previsioni. Questo anche grazie al contratto sulle  assegnazioni provvisorie.

L’analisi dei dati relativi alla mobilità straordinaria di quest’anno mostrano cifre imponenti ma non preoccupanti.  E’ meno del 2% lo scarto tra le domande inserite a sistema e quelle effettivamente inoltrate.

Il dato relativo alla scuola primaria mostra che ci sono oltre 18 mila posti residuali dalle operazioni di mobilità della Fase A. Per la scuola secondaria di primo grado i posti sono oltre 14 mila.

Dopo il 1 luglio– aggiunge Turi – avremo un quadro più esatto anche per gli altri ordini di scuola.

Quel che è certo è che una azione sindacale flessibile e basata su scelte concrete ha permesso di fare in modo che alle rigidità della legge del Governo sulla scuola si potesse rispondere con un contratto realizzato ponendo al centro  le persone.

Il risultato di scelte non preconcette è quello che raccogliamo oggi, con un numero straordinario di trasferimenti che con ogni probabilità andranno a buon fine con un sistema, non imposto dall’altro, ma messo a punto con la contrattazione. Strumento di assoluta modernità e flessibilità.

Lo stesso approccio va attuato per le altre rigidità normative, introdotte dalla legge 107/2015 che solo se  contrattate e  condivise, possono evitare il collasso del complesso  sistema scolastico.

AT DI CATANIA: Personale Scuola Infanzia Regionale. Movimenti a.s. 2016/2017

13 GIUGNO 2016

AT DI CATANIA: Personale Scuola Infanzia Regionale. Movimenti a.s. 2016/2017

Personale Scuola Infanzia Regionale. Movimenti a.s. 2016/2017
Pubblicazione nota prot. n. 33591 del 10/06/2016 – Regione Sicilia – Assessorato dell’istruzione e della formazione – con la quale viene trasmessa l’Ordinanza n. 1 del 09/06/2016.

Allegati:

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INCONTRI AL MIUR: Sulle tematiche Ata qualche passo in avanti – ORA LE IMMISSIONI IN RUOLO SU TUTTI I POSTI

13 GIUGNO 2016

Sulle tematiche Ata qualche passo in avanti

INCONTRI AL MIUR

ORA LE IMMISSIONI IN RUOLO SU TUTTI I POSTI 

A margine dell’incontro sull’informativa sull’organico di diritto ATA i rappresentanti del MIUR hanno riferito su alcune questioni aperte che sono alla base delle rivendicazioni sindacali.

RIPRISTINO POSIZIONI ECONOMICHE

Sta per essere trasmesso dal MIUR al MEF il flusso relativo ad ulteriori 3.000 posizioni economiche, con decorrenza gennaio 2015. Restano aperte le questioni relative agli arretrati riferibili a decorrenze precedenti. Gli uffici territoriali della UIL scuola sono a disposizione di tutti i lavoratori per valutare le singole situazioni e se esistano le condizioni per avviare le azioni di rivalsa necessarie al fine di ottenere le somme non percepite dalla data di effettiva decorrenza.

INDENNITA’ DSGA SU SCUOLE SOTTODIMENSIONATE

Il MIUR starebbe per inviare alla Funzione Pubblica la richiesta di emanazione dell’atto di indirizzo per corresponsione delle indennità di reggenza per i Direttori dei Servizi (DSGA) nell’anno scolastico 2015/2016. Resta aperto il problema degli anni precedenti non ancora coperti che deve essere risolto attraverso la quantificazione dei risparmi come previsto dal contratto ARAN. La UIL Scuola, nel rilevare l’evoluzione positiva della vicenda più volte sollecitatala in ogni sede ha stigmatizzato il ritardo inaccettabile con il quale vengono trattate le questioni relative alla retribuzione del personale ed ha invitato il Ministero ad affrontare il tema delle retribuzioni con maggiore impegno, intensificando le azioni di concerto con le altre amministrazioni interessate (MEF e FP)

PIANO TRIENNALE FORMAZIONE

I rappresentanti del MIUR hanno presentato alle organizzazioni sindacali la bozza di un piano triennale di formazione per gli anni 2016 – 2018 che prevede la spesa nel triennio di circa 9 milioni di euro ed interventi professionalizzanti per tutti i profili, attraverso incontri in presenza e laboratori formativi.

GRADUATORIE PERMANENTI  – SCELTA DELLE SEDI

Dovrebbero essere superate le difficoltà tecniche – rappresentate da tutti i sindacati – della scelta delle sedi scolastiche per l’inserimento nelle graduatorie di circolo e d’istituto di 1° fascia. Ricordiamo che l’applicazione consentirà – tramite istanze on line – di operare fino alle ore 14.00 del 4 luglio 2016.

Analoga procedura sarà resa disponibile successivamente per la scelta delle sedi scolastiche per l’inserimento nelle graduatorie di circolo e d’istituto di II fascia.

La valutazione nella scuola dell’autonomia

13 GIUGNO 2016

La valutazione nella scuola dell’autonomia

OGGI SI RIUNISCE IL CSPI

DIRETTIVA SULLA VALUTAZIONE DEI DIRIGENTI SCOLASTICI | LA POSIZIONE DELLA UIL SCUOLA

La direttiva proposta dal Miur alle organizzazioni sindacali, oggi in discussione al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, per il prescritto parere sul progetto di valutazione, trasforma il dirigente scolastico in un burocrate, da valutare in base al principio delle performance, applicando un modello valutativo del tutto estraneo alla scuola, che ha storiche specificità, da sempre riconosciute dagli studiosi delle scienze pedagogiche e sociologiche.

La libertà di insegnamento e di apprendimento, il diritto allo studio, la libertà di scelta educativa da parte delle famiglie, oltre che essere garantiti dalla Costituzione, sono insieme e da sempre fondati sui principi dell’autonomia delle scuole e della loro terzietà.

E’ decisamente un ritorno al vetero modello burocratico, che penalizza le necessità di valorizzare e di migliorare il sistema a tutto vantaggio dei criteri di controllo e di condizionamento.

La valutazione dei dirigenti scolastici, se non interverrà un forte ripensamento, rischia di eliminare garanzia, trasparenza e salvaguardia dagli arbitri, assoggettandoli non solo agli apparati della burocrazia amministrativa con a capo i direttori scolastici regionali, ma rendendoli funzionali e subordinati al potere Esecutivo.

La direttiva disciplina il procedimento valutativo, con “particolare riferimento alla rilevazione dei risultati conseguiti e disciplina altresì gli effetti della valutazione ai fini del riconoscimento della retribuzione di risultato….” spostando di fatto risorse dalla retribuzione di risultato, in violazione della vigente normativa contrattuale, con la conseguenza che con i soldi di tutti si daranno premi a pochi in dispregio del fatto che si tratta di materia di contrattazione che deve trovare, nell’ambito negoziale, il necessario consenso.

L’ impegno dei dirigenti è, comunque, direttamente “commisurato” ai risultati conseguiti, ma non solo a quelli.

Questo approccio riserva alla contrattazione integrativa una funzione del tutto residuale, rappresentando l’ennesima limitazione, illegittima e inaccettabile, alle prerogative della contrattazione.

La Uil Scuola propone che insieme ad organismi indipendenti siano adottati criteri oggettivi che valutino soprattutto le azioni messe in campo, oltre che i risultati degli alunni e il grado di apprezzamento della comunità professionale e sociale nei confronti del dirigente.

E’ necessario mantenere il riferimento esclusivo agli atti dell’autonomia, alla valorizzazione delle risorse umane, all’implementazione condivisa dei modelli organizzativi, alla cultura della promozione e del coinvolgimento degli organi collegiali nella gestione tutta dell’istituzione scolastica, nell’ottica dell’autonomia scolastica e della responsabilità nei confronti della comunità scolastica.

Le ricadute valutative su tutto il personale in servizio debbono trovare nel contratto la sede della discussione e della  attuazione.

La contrattazione è il vero strumento di modernizzazione perché flessibile.

La Uil Scuola da tempo denuncia che alla peggiorata condizione retributiva, alle molestie burocratiche e alle responsabilità sempre più pesanti che gravano sui dirigenti scolastici, si aggiungerà una valutazione ingiusta per le persone e inefficace rispetto all’obiettivo di qualificazione del sistema nazionale dell’istruzione nel quadro definito dall’autonomia scolastica.

In questo contesto, quello dell’autonomia scolastica, andrebbe ripensata l’intera questione relativa alla valutazione, che riguarda anche tutte le altre figure professionali, a cominciare da quella docente.

Conferenza nazionale sul sistema della formazione terziaria professionalizzante ITS: IL DOCUMENTO DEI SINDACATI CONFEDERALI E DI CATEGORIA.

11 GIUGNO 2016

Conferenza nazionale sul sistema della formazione terziaria professionalizzante ITS

IL DOCUMENTO DEI SINDACATI CONFEDERALI E DI CATEGORIA. 

A conclusione  della conferenza nazionale sul sistema degli ITS sono emersi i seguenti elementi:

  • un interessante investimento di qualificazione dei titoli proviene dal Piano Operativo Nazionale Istruzione di 20milioni euro per stage di sei quattro o otto settimane in Italia e all’ estero dei  diplomandi  del sistema;
  • Va ristabilito il riconoscimento dei Crediti Formativi acquisiti in ITS nei percorsi universitari, ridotti dalla Legge 89 del 26.5.2016;
  • Il dibattito che coinvolge in questa fase i diversi soggetti impegnati nella formazione terziaria deve evitare di travolgere i positivi risultati e gli sforzi degli ITS in risposta ai fabbisogni del mercato del lavoro soprattutto in rapporto alle PMI.
  • La formazione universitaria risponde ad esigenze di sistema macro, quella terziaria a specifiche esigenze tecniche altamente professionalizzanti. I due sistemi non vanno posti in competizione tra loro poiché rispondono a mandati e missioni socioeconomiche e formative differenti.

Per la UIL e la UIL Scuola hanno partecipato Micheletti e Ranieri.

ORGANICO ATA: il ministero garantisca la funzionalità delle scuole

08 GIUGNO 2016

Il ministero garantisca la funzionalità delle scuole

ORGANICO ATA

Mercoledì 8 giugno 2016 si è svolta tra MIUR e Organizzazioni sindacali rappresentative della scuola una prima informativa sull’organico di diritto del personale ATA. Per la UIL Scuola ha partecipato Antonello Lacchei.

I rappresentanti del MIUR, nel confermare la dotazione organica di diritto complessiva dello scorso anno,  hanno illustrato il dato, ancora parziale, sull’andamento delle iscrizioni del prossimo anno scolastico che, anche se provvisorio è già superiore a quello degli anni precedenti.  Si sono impegnati a rilevare le risultanze del dimensionamento della rete scolastica ed dell’organico di diritto dei DSGA, per fornirli aggiornati nella prossima riunione insieme a quelli ancora non assunti a sistema. Hanno comunicato inoltre che, a partire dal prossimo anno scolastico l’organico del personale sarà triennale con la possibilità di adeguamenti annuali e che, nei prossimi giorni, saranno aperte funzioni per l’acquisizione dei dati per stabilire l’organico di diritto di ciascuna scuola.

La UIL Scuola, nel ribadire la netta contrarietà alla definizione di un organico pre determinato sulla base di tabelle che non rispondono alle vere esigenze delle scuole ha chiesto che ad esse venga dato il personale necessario per garantire i servizi ed assicurare la sicurezza ed il diritto allo studio degli alunni, anche attraverso la conferma dei posti in organico di fatto assegnati nello scorso anno.

USR SICILIA: Esami di Stato a.s. 2015-2016 conclusivi del II ciclo di istruzione – Calendario Conferenze di servizio dei Presidenti di commissione.

09 GIUGNO 2016

USR SICILIA: Esami di Stato a.s. 2015-2016 conclusivi del II ciclo di istruzione – Calendario Conferenze di servizio dei Presidenti di commissione.

Esami di Stato a.s. 2015-2016 conclusivi del secondo ciclo di istruzione – Calendario Conferenze di servizio dei Presidenti di commissione.

Allegati:

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COMUNICAZIONI ED INFORMATIVE SINDACALI.

INFORMATICONUIL, per dovuta quanto opportuna conoscenza, riportiamo qui di seguito la nota MIUR SU “”Bonus DOCENTI”. L’occasione ci consente di raccomandare a tutte le RSU, RSA, Terminali associativi sindacali, Rappresentanti sindacali, ecc. di esigere che i Dirigenti, nella qualità di “parte datoriale” convochino  una seduta onde trattare nel metodo e merito tutte le sequenze per assolvere alle incombenze di che trattasi nel modo più legale e confacente, trasparenza ed eguaglianza. Anche i comitati di valutazione, che non sono espressione di rappresentanza datoriale bensì dell’intero consesso scolastico, esercitino il mandato con scienza e coscienza, espressione attiva e garante di tutte le dinamiche didattiche dell’istituzione scolastica. Infine, si riprende l’assunto, che il “”bonus”” da percepire è a tutti gli effetti “”salario accessorio””  e che pertanto oggetto di contrattazione in seno alla RSU. A tale proposito si richiama la nota unitaria sindacale  recentemente diramata. Presso la ns segreteria Uil Scuola di Catania è operativo un servizio di consulenza ed assistenza, appositamente istituito, sulle tematiche in parola.

Anticipiamo che è in itinere uno studio al fine di istituire un servizio specifico di assistenza e consulenza che presumibilmente sarà intitolato: “”ESCAPOLOGIA DIRIGENZIALE”” conoscenza, norme comportamentali, tutela e difesa.         salvo mavica, segretario generale.

di seguito la comunicazione del MIUR inviata alle scuole:

Con nota del 9 giugno 2016 (di seguito riportata) il MIUR ha comunicato alle scuole l’ammontare della cifra relativa al “Bonus docenti” e chiarimenti applicativi.Oggetto: fondo per la valorizzazione del merito del personale docente – art. 1, commi 126, 127 e 128 della legge 13 luglio 2015, n. 107 – assegnazione della risorsa finanziaria e chiarimenti applicativi.

Si comunica che è stata attribuita a codesta istituzione, per l’anno scolastico 2015-2016, la risorsa finanziaria pari ad euro ************ da utilizzare per la finalità richiamata in oggetto, nel rispetto del vincolo di destinazione previsto dalla legge.
Con successiva nota verrà data comunicazione dell’assegnazione della risorsa finanziaria sul POS, tenuto conto che tale risorsa sarà iscritta su apposito piano gestionale nell’ambito dei capitoli di bilancio di cedolino unico.
In sede di prima attuazione della norma, si ritiene opportuno fornire alcuni chiarimenti tecnici relativamente ai criteri che sono stati utilizzati dalla scrivente Direzione Generale per ripartire il fondo in oggetto tra le istituzioni scolastiche assegnatarie delle risorse.
I commi 126, 127 e 128 dell’articolo 1 della legge 13 luglio 2015, n. 107, afferenti la valorizzazione del merito del personale docente, hanno disposto l’istituzione di un apposito fondo presso il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, con uno stanziamento di euro 200 milioni annui a decorrere dall’anno 2016, da ripartire, con decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca a livello territoriale e tra le Istituzioni scolastiche. Tale somma è destinata a valorizzare il merito del personale docente di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado.
Nell’ottica, quindi, di una puntuale attuazione della normativa predetta, con il decreto ministeriale n. 159 del 14 marzo 2016, che ad ogni buon fine si allega alla presente, sono stati determinati, come da previsione legislativa, i criteri generali di riparto del citato fondo.
In particolare, il fondo di euro 200 milioni è stato ripartito in misura dell’80% in relazione al numero di docenti di ruolo in servizio presso ciascuna Istituzione scolastica statale su posti comuni, su posti di sostegno e su posti del potenziamento, nonché con riferimento ai docenti di ruolo di religione.
Si precisa che, ai fini della quantificazione delle risorsa finanziaria da assegnare ad ogni istituzione scolastica in sede di riparto, sono stati considerati tutti i docenti a tempo indeterminato in servizio presso la scuola, ivi compresi i docenti neo-assunti nell’anno scolastico 2015/2016 nonché, nell’ambito di tale ultima categoria, i docenti che sono stati assunti con decorrenza economica differita ma attualmente impegnati con un contratto di supplenza annuale o fino al termine delle attività didattiche. Sono stati altresì presi in considerazione i docenti in part-time, conteggiati in modo proporzionale alle ore lavorate, e i docenti di ruolo degli Istituti statalizzati nell’anno scolastico 2015/2016.
Il restante 20% è stato ripartito sulla base di un indicatore composto che, attraverso specifici sottoindicatori, ha tenuto conto della complessità delle Istituzioni e delle aree a maggior rischio educativo. Più dettagliatamente, per ciascun Istituto sono stati elaborati i seguenti indicatori:
a) la percentuale di alunni con disabilità sul totale degli alunni;
b) la percentuale di alunni con cittadinanza non italiana sul totale degli alunni;
c) il numero medio di alunni per classe;
d) il numero di scuole in comune montano o in piccole isole sul totale delle scuole dell’Istituto.
Da ultimo, si precisa che le risorse in questione, stanziate nell’esercizio finanziario 2016, sono destinate integralmente al fondo per la valorizzazione del merito per l’anno scolastico 2015/2016. Lo stanziamento di 200 milioni, previsto dall’art. 1 comma 126 della legge n. 107/2015, infatti ha carattere pluriennale e consentirà di assegnare stabilmente tali risorse anche nei futuri anni scolastici.
La scrivente Direzione Generale resta a disposizione per ogni ulteriore ed eventuale chiarimento in merito.

IL DIRETTORE GENERALE
Jacopo Greco

UTILIZZAZIONI E ASSEGNAZIONI PROVVISORIE: SI VA VERSO LA FIRMA DEL CONTRATTO

9 giugno 2016

Utilizzazioni e assegnazioni provvisorie: si va verso la firma del contratto

Nei giorni 8 e 9 giugno è proseguito il confronto tra i rappresentanti del Miur e le organizzazioni sindacali per definire il CCNI relativo alle utilizzazioni e assegnazioni provvisorie del personale docente, educativo ed Ata, per l’anno scolastico 2016/17.
Per la Uil scuola hanno partecipato Proietti, Lacchei e D’Aprile.
Sono stati presi in esame i primi sei articoli del personale docente, compreso il 6 bis relativo al personale dei licei musicali, più gli articoli relativi al personale Ata.
Resta da definire ulteriormente l’art. 7 relativo alle assegnazioni provvisorie del personale docente.
L’articolato ricalca sostanzialmente quello dello scorso anno, con alcuni aggiustamenti. Per i Licei musicali viene meglio definito il comma 11 relativo alle conferme.
La Uil scuola ha proposto che le assegnazioni provvisorie debbano essere effettuate su scuola e non su ambito territoriale.
La Uil , ha richiamato il Miur ad onorare l’impegno preso al momento della sottoscrizione del contratto sulla mobilità prevedendo:
a)       La tutela del personale docente nominato in ruolo nella fase B da concorso, ampliando la possibilità di scelta con la possibilità per detto personale di richiedere l’assegnazione provvisoria su tutta la regione nella quale ha espletato le procedure concorsuali.
b)       In virtù del piano straordinario di mobilità previsto dalla Legge 107/15,  ha chiesto, inoltre, di prevedere una deroga per consentire al personale docente di sostegno di partecipare alle procedure di mobilità annuale interprovinciale senza alcun vincolo.
Il confronto si dovrebbe concludere martedì 14 giugno con la firma del contratto.

Sequenza contrattuale 
Dopo l’incontro col sottosegretario Davide Faraone, il giorno 8 è proseguito il confronto sulla sequenza contrattuale per definire le modalità per passaggio dei docenti dall’ambito alla scuola.
La UIL scuola, richiamando i contenuti del comunicato unitario, ha ribadito l’indisponibilita’ a sottoscrivere un contratto che preveda la chiamata diretta da parte del dirigente scolastico. Ha, invece, ribadito la necessità di accompagnare questo delicato passaggio con regole condivise, che diano certezze e continuità al personale docente e garantiscano la trasparenza delle procedure, attraverso la definizione della specifica sequenza contrattuale. 
La UIL scuola e’ contraria a qualsiasi rinvio della sequenza e disponibile a trovare da subito soluzioni condivise che consentano un regolare ed ordinato inizio di anno scolastico.
Il prossimo incontro è previsto per martedì 14 giugno.

segreteria territoriale Uil Scuola Catania, salvo mavica, segretario generale.

CASSAZIONE: PER IL LICENZIAMENTO DEI DIPENDENTI STATALI NON SI APPLICA L’ART.18

rassegna stampa da TGCOM24. oggi, 9 giugno 2016

Cassazione: per il licenziamento dei dipendenti statali vale lʼarticolo 18, non la legge Fornero
Per il pubblico impiego le garanzie sarebbero quindi intatte, con la reintegra in caso di licenziamento senza giusta causa Il licenziamento del personale del pubblico impiego non è disciplinato dalla legge Fornero, bensì dall’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori. Lo afferma la Corte di Cassazione, “all’esito di un’approfondita e condivisa riflessione”, con la sentenza n. 11868 della Sezione Lavoro.  L’allora ministro del Lavoro, Elsa Fornero, aveva modificato la disciplina sui licenziamenti mettendo mano sia alla procedura che “precede” il licenziamento sia alla sua giustificazione. La legge 92 (più nota come Legge Fornero) prevedeva anche di equiparare i dipendenti privati a quelli statali. In particolare sanciva che il risarcimento per ogni licenziamento ritenuto illegittimo non fosse più soltanto il reintegro nel posto, e introduceva, in alcuni casi, nuove possibilità, tra cui quella del risarcimento economico. Ora la Cassazione è intervenuta su una questione da tempo dibattuta su cui ci sono state anche sentenze di diverso orientamento. Dal canto suo il Governo, con il ministro della P.A. Marianna Madia, ha sempre tenuto a precisare come l’articolo 18 per gli statali non fosse stato cambiato né dalla legge Fornero, prima, né dal Jobs act, dopo. Per il pubblico impiego le garanzie sarebbero quindi intatte, con la reintegra in caso di licenziamento senza giusta causa. Un trattamento diverso rispetto ai lavoratori privati, sostiene il ministero, perché è diversa la natura del datore di lavoro. Per mettere fine a possibili diverse interpretazioni il governo resta dell’idea di intervenire, da quanto si apprende, con una norma che chiarisca l’esclusione dei dipendenti pubblici dalle nuove regole. La precisazione dovrebbe trovare spazio nel testo unico del pubblico impiego, in attuazione della riforma della P.A. Un impegno in questo senso era stato preso alla fine dello scorso anno da Madia, dopo una sentenza della stessa Cassazione che allora, però, sembrava dire il contrario, ovvero che le modifiche della Fornero valevano anche per gli statali. Ora tutto sia riallinea. Il Jobs Act promosso dal Governo Renzi e il connesso contratto di lavoro a tutele crescenti hanno mandano in soffitta l’articolo 18 per i rapporti di lavoro stipulati a partire dal primo marzo 2015 ma tali novità interessano quindi solo i neoassunti che fanno il loro ingresso in aziende private.