Mobilità del personale: I SINDACATI SCUOLA CHIEDONO UN INCONTRO URGENTE AL MINISTRO

11 DICEMBRE 2015 

Mobilità del personale

I SINDACATI SCUOLA CHIEDONO UN INCONTRO URGENTE AL MINISTRO 

Al Direttore Generale – Maria Maddalena Novelli

E’ imminente l’invio di una richiesta di incontro al Ministro da parte dei Segretari Generali di Flc Cgil- Cisl Scuola- Uil Scuola- Snals e Gilda sulle problematiche riguardanti la mobilità per il 2016/2017. Pertanto chiediamo il rinvio dell’incontro fissato per il 14 p.v. e la riconvocazione del tavolo dopo il confronto politico che auspichiamo possa essere fissato al più presto.

Flc Cgil   Cisl Scuola     Uil Scuola    Snals      Gilda

RISORSE CONTRATTUALI ALLE SCUOLE: sottoscritta definitivamente l’intesa MOF 2015/2016

10 DICEMBRE 2015 

Sottoscritta definitivamente l’intesa MOF 2015/2016

RISORSE CONTRATTUALI ALLE SCUOLE
DEFINITA LA QUOTA DEL SOSTEGNO PER LE SUPERIORI

Al termine dell’iter di certificazione è stato sottoscritto – tra organizzazioni sindacali scuola e MIUR – l’accordo per la ripartizione del MOF per l’a.s. 2015/2016, per il finanziamento degli istituti contrattuali finalizzati a retribuire il personale del comparto scuola e relativi al Fondo per l’istituzione scolastica, alle Funzioni strumentali, agli Incarichi specifici ATA, alla Pratica sportiva, alle ore eccedenti per la sostituzione dei colleghi assenti, per le Aree a rischio e per il personale comandato presso gli uffici del MIUR.
Per l’utilizzo delle risorse di questi ultimi due istituti contrattuali si dovrà procedere alla stipula di specifici contratti integrativi nazionali.
L’accordo sottoscritto ricalca l’intesa del 13 agoto 2015 e le somme spettanti alle singole scuole sono state già comunicate con una mail massiva nel settembre 2015.
E’ stata inoltre indicata da parte dei rappresentanti del MIUR la percentuale che consente di calcolare – per scuola secondaria superiore – la quota spettante in relazione al numero dei docenti di sostegno che è pari allo 0,69% dei posti di sostegno in organico di fatto, in ciascuna scuola. Gli importi relativi a questa voce – che comunque possono essere facilmente stimati – saranno comunicati alle scuole dal MIUR nei prossimi giorni.
Restano, tuttavia, irrisolti alcuni aspetti relativi al MOF dello scorso anno e la definizione destinazione delle economie relative. Come restano immutati i parametri di riferimento su cui si calcola la quantificazione del MOF che non comprendono l’organico del potenziato di cui alla legge 107/2015.
Per la UIL scuola ha partecipato Antonello Lacchei.

Supplenti senza stipendio e segreterie in difficoltà gestionale: I SINDACATI CHIEDONO INCONTRO AL MINISTERO

10 DICEMBRE 2015 

Supplenti senza stipendio e segreterie in difficoltà gestionale

I SINDACATI CHIEDONO INCONTRO AL MINISTERO 

FLC Cgil CISL Scuola UIL Scuola SNALS Confsal GILDA Unams chiedono un incontro urgente in merito a due specifiche questioni: la mancanza di risorse per la copertura delle supplenze e la persistenza delle disfunzionalità del sistema SIDI.
Due circostanze che, protraendosi ormai da tempo, lasciano un numero elevatissimo di lavoratori senza stipendio e le segreterie scolastiche in grave difficoltà gestionale.

ORGANICO POTENZIATO: linee di orientamento per il corretto utilizzo

09 DICEMBRE 2015 

Linee di orientamento per il corretto utilizzo

ORGANICO POTENZIATO
LA SCHEDA E IL DOCUMENTO DEI SINDACATI SCUOLA 

Linee di orientamento per il corretto utilizzo
dell’organico per il potenziamento
Premessa
Terminate le assunzioni della cosiddetta fase C, tutte le scuole sono alle prese con l’utilizzazione del personale docente assegnato sui posti di organico aggiuntivo per le finalità di cui al comma 7 della L.107 (posti per il potenziamento).
L’avvio di quello che sarà l’organico dell’autonomia, cuore della riforma e dei suoi contenuti innovatori, sta creando non poca confusione e certamente sembra aggiungere nuovi problemi anziché risolvere quelli già presenti nelle scuole.
Ricordiamo le difficoltà dovute al divieto di nominare i supplenti per il primo giorno di assenza e le difficoltà determinate da tale divieto per il personale ATA che non può essere sostituito nemmeno per assenze lunghe .
Aggiungiamo il caos nelle graduatorie d’istituto, il riproporsi ancora una volta del carosello dei supplenti, il dramma dei ritardi nel pagamento degli stipendi a tanti precari che, dopo tre mesi di lavoro, non hanno ancora visto un euro.
La prima attuazione della legge, avviata a settembre, non ha portato un miglioramento del servizio e delle condizioni di lavoro e certo non basterà l’organico potenziato, così come impostato e definito dalla Legge 107, a riportare nelle nostre scuole un clima di maggiore serenità.
La scuola dell’infanzia resterà comunque priva di ulteriori risorse di organico, essendo stata in partenza esclusa dalle assunzioni della fase C; le viene così negata ogni opportunità di sviluppo professionale e di una generalizzazione dell’offerta indispensabile a garantire alle bambine e ai bambini la possibilità di inserirsi a tre anni nel sistema di istruzione.
Le molte criticità che si stanno rilevando non sono solo dovute all’attuazione di provvedimenti che si realizzano ad anno scolastico avviato, ma sono anche conseguenza di lacune e superficialità riscontrabili nella legge, approvata senza tenere in considerazione il vissuto professionale e la concreta esperienza delle scuole e in assenza di reale confronto con le parti sociali.
Si veda ad esempio la sconcertante ipotesi per cui un docente di scuola superiore può essere mandato a insegnare, con modalità e contenuti assolutamente vaghi e indefiniti, nella scuola del primo ciclo (ma il problema sarebbe lo stesso se si verificasse il caso contrario), senza peraltro disporre delle competenze didattiche specifiche assicurate fino ad oggi dal possesso del relativo titolo di studio di accesso, con possibili riflessi anche sotto il profilo della responsabilità sui minori.  A questo fine non basta certo che la legge 107 abbia previsto il mantenimento del trattamento stipendiale in godimento (non potendo peraltro fare diversamente!) per dare a questi docenti pari dignità professionale rispetto ai colleghi.
Vi è poi il vero e proprio paradosso di un organico potenziato che per le modalità con cui è stato definito e assegnato spesso non trova riscontro col reale fabbisogno delle scuole, finendo per dover essere utilizzato per compiti diversi da quelli per cui le scuole stesse lo avevano chiesto: saltano così i progetti elaborati dagli istituti, nell’impossibilità di onorare il patto sociale (POF) sottoscritto dalle scuole con le famiglie.
C’è un solo modo per limitare i danni di questo improvvisato modo di procedere: utilizzare l’organico aggiuntivo assegnato, seguendo un percorso di trasparenza e condivisione, nel solco tracciato dalla normativa vigente e nel rispetto delle prerogative degli organismi competenti. In questo modo, oltre a rendere un buon servizio alle scuole e consentendo loro di tener fede agli impegni sottoscritti con le famiglie, si eviterà la creazione di una categoria di docenti “di serie B”, destinati alla copertura delle emergenze con un utilizzo quasi esclusivo in sostituzione dei colleghi assenti, non rispettosa della dignità professionale dei docenti né del comma 85 della stessa legge 107.
Le competenze degli Organi Collegiali
A questo fine riteniamo utile mettere a disposizione una scheda di lettura per orientare le scuole stesse nel percorso da seguire, con l’obiettivo di una piena e corretta valorizzazione professionale dei colleghi neoassunti e del contributo che possono dare all’attuazione all’ampliamento dell’offerta formativa, secondo i criteri di trasparenza e di coerenza decisi negli organismi collegiali e sindacali.
Ricordiamo che “il Collegio dei Docenti ha competenze sui progetti, sull’organizzazione di tutte le attività didattiche, sulle modalità e sul coinvolgimento degli studenti anche in relazione all’impiego sull’orario e sull’assegnazione alle classi dell’organico potenziato”.
Il collegio dei docenti, che già è stato chiamato “all’elaborazione e all’approvazione delle proposte” come da nota MIUR 0030549 del 21.09.2015, deve essere dunque protagonista della progettazione: sulle aree di intervento individuate, sarà lo stesso Collegio a formulare le proposte al DS per lo svolgimento delle attività necessarie al raggiungimento degli obiettivi programmati, anche con eventuale revisione dei campi di intervento qualora le competenze dei docenti effettivamente in utilizzo non corrispondano alle richieste inoltrate.
Allo stesso Collegio spetta avanzare proposte “per la formulazione dell’orario delle lezioni e lo svolgimento delle altre attività scolastiche tenuto conto dei criteri generali indicati dal consiglio di circolo o d’istituto” e la facoltà di valutare “periodicamente l’andamento complessivo dell’azione didattica per verificarne l’efficacia in rapporto agli orientamenti e agli obiettivi programmati, proponendo, ove necessario, opportune misure per il miglioramento dell’attività scolastica” (art.7 T.U. 297/94.)
Sempre in base agli artt. 7 e 276 spettano al collegio le decisioni in materia di:
a)   coordinamento interdisciplinare;
a)   accordi con reti di scuole;
b)  adeguamento dei programmi di insegnamento alle specifiche esigenze ambientali;
c)   ricerca e realizzazione di innovazioni sul piano metodologico-didattico che coinvolgano più insegnamenti.
L’organico del potenziamento, dunque, sarà coerente e funzionale alla progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa su cui le singole Istituzioni Scolastiche sono chiamate a predisporre il proprio PTOF nelle modalità previste dall’art. 3 DPR 275/1999, come modificato dal comma 14 della legge 107/2015, proprio se e in quanto vedrà protagonista l’organo collegiale tecnico- professionale.
Tra gli aspetti tecnico-professionali di competenza del collegio, condizione per l’esercizio del suo “potere deliberante in materia di funzionamento didattico del circolo o dell’istituto”, si inseriscono a pieno titolo tutti gli aspetti della dimensione processuale per il percorso di autovalutazione di istituto (circ. Miur 47/2014).
Il Consiglio di Istituto che formula criteri per l’assegnazione dei docenti alle classi deve essere coinvolto anche sull’assegnazione dell’organico potenziato.
Va da sé che l’individuazione di criteri, da parte del consiglio d’istituto, e le proposte, da parte del Collegio, devono essere specificamente curvate sul carattere di aggiuntività dell’organico potenziato ricercando la coerenza fra le competenze del docente e l’area di progetto delle attività.
Va certamente evitato che i nuovi docenti siano utilizzati esclusivamente per supplenze. Semmai deve essere esplicitamente deliberato che, essendo l’impiego per supplenze (comma 85 della legge 107) una semplice facoltà del Dirigente scolastico, l’utilizzazione per le supplenze non deve compromettere lo svolgimento dei progetti. L’utilizzo per supplenze deve restare, dunque, un fatto residuale e straordinario.
 Relazioni sindacali
Le relazioni sindacali e le prerogative delle RSU si esercitano anche sull’utilizzo dell’organico aggiuntivo.
Innanzi tutto la RSU deve ricevere l’informativa sulle risorse di organico assegnate alla scuola.
Questo spazio di relazioni sindacali previsto dal CCNL sul diritto d’informazione preventiva delle RSU sui “criteri di individuazione e modalità di utilizzazione del personale in progetti derivanti da specifiche disposizioni legislative, nonché da convenzioni, intese o accordi di programma stipulati dalla singola istituzione scolastica o dall’Amministrazione scolastica periferica con altri enti e istituzioni” (ed è il caso, ad esempio, delle convenzioni sull’alternanza scuola-lavoro o sulla scuola digitale), va affermato e rivendicato, poiché non messo in discussione dalla legge 107 anche nel caso dell’organico potenziato.
Da queste riflessioni e osservazioni scaturiscono le indicazioni riportate nella scheda allegata in cui, in modo schematico, vengono richiamate le competenze dei diversi organi e le diverse funzioni in materia di utilizzo dei docenti quale che sia il titolo in base al quale sono stati assegnati all’organico.
Roma, 7 dicembre 2015
ORGANICO POTENZIATO: LE REGOLE PER L’UTILIZZO

 

TIPOLOGIA DI POSTO
MODALITA’ DI UTILIZZO DEI DOCENTI
NEL CONTRATTO INTEGRATIVO DI ISTITUTO
Docenti assunti con contratto a tempo indeterminato sui posti aggiuntivi della scuola
Il docente è utilizzato, con atto formale scritto da parte del DS (art. 28 c. 4 del CCNL/07), per il proprio orario contrattuale (18 o 24 ore settimanali o frazioni di posto in caso di assunzione part time) e per le attività deliberate in relazione agli obiettivi del comma 7 della legge 107/2015, così come individuati nel fabbisogno di cui alla nota ministeriale 0030549 del 21.09.15.
Il collegio dei docenti deve valutare il POF 15/16 già approvato, alla luce del quale sono state espresse le priorità di intervento, per apportare eventuali revisioni tenendo conto delle competenze dei docenti e delle classi di concorso loro assegnate e programmare l’impiego dei docenti all’interno delle attività per l’intero anno scolastico.
Il dirigente scolastico assegna i docenti alle classi/attività e alle aree di intervento, rispettando i criteri generali del Consiglio d’Istituto e le proposte del Collegio, e definisce inoltre le attività funzionali di cui all’art.29 del CCNL. In sede di Collegio docenti si farà specifico riferimento in merito al ruolo/contributo sulla valutazione degli alunni ai sensi del DPR 122/09.
Il comma 85 indica la possibilità che il docente sia utilizzato per la sostituzione di colleghi assenti fino a 10 giorni; in nessun caso è indicata la possibilità che tali docenti siano utilizzati in supplenze di durata superiore.
L’eventuale utilizzo per le supplenze fino a 10 giorni deve essere definito quantitativamente e in un numero massimo di classi, per non condizionare lo svolgimento delle attività già programmate.
Va assolutamente evitato l’utilizzo per supplenze in un ordine di scuola per il quale il docente non possiede il titolo di studio di accesso.
Al docente neo-assunto deve essere garantito in ogni caso tutto il percorso di formazione dell’anno di prova, con particolare riguardo alle attività peer-to-peer in co-presenza coltutor (senza gerarchizzazione alcuna) finalizzate all’azione di insegnamento.
A seguito dell’informativa ai sensi dell’art.6 del CCNL è necessario che siano regolate nel contratto integrativo di istituto – anche attraverso intese – le regole da rispettare per:
1)     definire i criteri per la distribuzione dei docenti sulle diverse sedi o plessi
2)     definire i criteri per l’orario settimanale con limiti orari giornalieri e con riferimento ad eventuale utilizzo in attività extracurricolari (per tutto l’anno, per periodi plurisettimanali, con quali limiti di flessibilità – art 28 comma 9 CCNL)
3)     definire, al pari di quanto avviene per gli altri docenti, le modalità e i limiti di impegno per le attività funzionali all’insegnamento (art.29)
4)     definire le modalità e i limiti all’impiego su più sedi/plessi (CCNL art. 6 lettera i)
5)     definire i limiti orari (entro le 18 o 24 ore) eventualmente destinati alle sostituzioni, solo nel caso in cui il docente non sia totalmente impegnato in attività programmate nelle aree di intervento del potenziamento.
È necessario prevedere regole di utilizzo che consentano al docente neo-immesso l’effettuazione del servizio per almeno 180 giorni e lo svolgimento di insegnamento/attività didattiche per i 120 gg previsti dal DM 850/15.
Docenti assegnati per la copertura di semi-esoneri su più scuole
Come sopra. Nella gestione del rapporto di lavoro valgono le stesse regole del personale docente che ha una cattedra-orario esterna.
Docenti assegnati alle secondarie di 2° grado ma utilizzati nel primo ciclo
Tale utilizzo è previsto dal comma 20 solo in qualità di docenti specialisti per gli insegnamenti della lingua inglese, della musica e dell’educazione motoria nella scuola primaria; il comma 85 indica la possibilità di impiegare il personale per le sostituzioni fino a 10 giorni anche in gradi di istruzione inferiore. Si tratta di istituti comprensivi o onnicomprensivi che al loro interno si strutturano in più gradi di scuola. inferiore
La mancanza del titolo di studio di accesso costituisce impossibilità per l’utilizzo in supplenze, si configura come illegittimo e si può perseguire.
Il docente, pertanto, può essere utilizzato solo in compresenza per le attività di potenziamento .
La RSU chiede informativa sulle modalità di utilizzazione del docenti e segnala irregolarità al sindacato che valuterà eventuali azioni legali a tutela del singolo docente.

AT DI CATANIA: Scuola secondaria di I e II grado – Convocazione per incarichi a Tempo Determinato a.s. 2015/2016. Calendario e disponibilità posti

04 DICEMBRE 2015

AT DI CATANIA: Scuola secondaria di I e II grado – Convocazione per incarichi a Tempo Determinato a.s. 2015/2016. Calendario e disponibilità posti

Scuola secondaria di I e II grado
Pubblicazione convocazione per incarichi a Tempo Determinato a.s. 2015/2016. Calendario e disponibilità posti.

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AT DI CATANIA: Piano assunzionale L. 107/2015 – Fase “C”.Scuola secondaria di I e II grado. Elenco aspiranti che hanno accettato la proposta di nomina

04 DICEMBRE 2015

AT DI CATANIA: Piano assunzionale L. 107/2015 – Fase “C”.Scuola secondaria di I e II grado. Elenco aspiranti che hanno accettato la proposta di nomina

Piano assunzionale L. 107/2015 – Fase “C”. Scuola secondaria di I e II grado.
Elenco aspiranti che hanno accettato la proposta di nomina

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CAMBIARE LA LEGGE 107. Un atto possibile e necessario NUOVA INIZIATIVA DELLA UIL SCUOLA DI CATANIA

5 DICEMBRE 2015

CAMBIARE LA LEGGE 107. Un atto possibile e necessario
NUOVA INIZIATIVA DELLA UIL SCUOLA DI CATANIA

Precariato, mobilità – il pasticcio delle fasi,- ambiti, nuovo reclutamento, scuola dell’Infanzia, Personale ATA: sono le emergenze da risolvere ed ancora rinnovo innovativo del Contratto, risorse per le spese di funzionamento e di investimento, giusto salario, arginare l’imperante speculazione con vera innovazione per il rilancio dell’economia reale………………………………………..

Presentato oggi a Catania e presso tutti i banchetti allestiti in tutta la Provincia il documento con le proteste e le proposte della Uil e Uil Scuola

La legge sulla scuola approvata dal Governo presenta, nella sua applicazione concreta, molti punti critici.
Li abbiamo messi in evidenza a più riprese, ne abbiamo prefigurato gli effetti, ora siamo più che mai convinti che occorre porre rimedio agli errori di questa legge, piena di rigidità, scritta da chi non conosce la scuola e ne ignora la vitale complessità democratica.

Abbiamo ribadito in ogni sede la nostra contrarietà: al Parlamento, nelle audizioni, al ministero, nelle iniziative pubbliche, nelle manifestazioni, nelle assemblee nelle scuole. E ora andiamo a ribadirlo anche nei banchetti del PD – commenta Salvo Mavica – segretario generale Uil Scuola, presentando questa ’iniziativa.

Siamo convinti che cambiare la legge non solo è possibile ma è necessario – spiega Salvo Mavica.
Le contraddizioni della legge approvata dal governo sono sopite, ma non risolte. L’azione sindacale, civile e nel rispetto della Legge, non è silente anzi vibrante e convinta.

Intendiamo riportare l’asse della discussione nel merito – afferma Salvo Mavica.
Assistiamo ad una sorta di valutazione a spanne, che anticipa gli effetti di scelte sbagliate della 107: una babele infinita.

Il Piano delle assunzioni ha determinato di rendere difficili le cose facili. Era sufficiente predisporre un piano, anche triennale, con le vecchie e ben collaudate regole che non avrebbe scontentato nessuno anzi avrebbe accresciuto efficacia ed efficienza. Danno e beffa con altrettanta arrogante prepotenza: ai neo assunti che sono stati costretti a raggiungere le sedi più disparate, fase B e C, è concessa la deroga all’obbligo triennale di permanenza in sede assegnata e quindi il prossimo anno vedrà nuovamente il balletto della mobilità, migrazioni? transumanze? E gli alunni? e la continuità didattica? e la programmazione del corso di studi e l’erogazione dei saperi? materia sconosciuta e misconosciuta. Accentramento decisionale dall’alto, carenza di puntuale conoscenza della peculiarità insita di tutto il mondo della scuola e di tutti i suoi componenti. Famiglie squinternate, una sorta di lite sociale e l’assurda prepotenza di aver voluto legare ad ogni costo il piano delle assunzioni all’articolato della Legge 107. Il prendere o lasciare, inesorabilmente, la liquefazione delle persone, la libertà di insegnamento come specificità e garanzia di libertà, sottaciuta ovvero mortificata. Circola la sensazione che a chi governa piace l’idea e l’assunto che la democrazia è bella allorchè sono pochi quelli che comandano.

Piuttosto che analizzare le criticità e risolverle è stato impalcata l’assurda quanto illogica L.107. I veri problemi non sono stati sfiorati. Non è stato possibile e non è stato concesso ai lavoratori della scuola malgrado 400mila firme di protesta depositate, 620mila adesioni allo sciopero del 5 maggio 2015,di fare valere osservazioni e ragioni, sono rimasti inascoltati, assoluta esclusione di tutti coloro che, con competenza e professionalità, erano e sono titolati a trattare la materia, di entrare nel merito delle questioni per contribuire a risolvere i problemi : vero esercizio di libertà e democrazia.

Non vogliamo neanche immaginare ciò che succederà con la scelta dei docenti da parte dei dirigenti scolastici. Sappiamo solo che ciò che sta accadendo è un piccolo saggio di ciò che potrà accadere.

Non hanno idea – continua Salvo Mavica – degli effetti concreti delle norme approvate. E’ un sistema che non può funzionare. Non si deve guardare ‘il dito ma la luna’. Speriamo chi ha la responsabilità politica di questo Paese, se ne accorga e si fermi, almeno per una riflessione pacata ed attenta e, se occorre, con ponderata fase sperimentale.

Non siamo contro la politica ma per la Politica, la vera Politica con la P maiuscola.

SALVO MAVICA

Segretario Segretario Generale UIL SCUOLA Catania

In allegato le proposte della Uil Scuola di modifica e di attuazione delle deleghe.

Banchetti PD, nota, proposte, proteste

 05 DICEMBRE 2015

Banchetti PD, nota, proposte, proteste

Per dovuta quanto opportuna conoscenza, ci pregiamo inviarVi, Le allegate note in proseguo della lotta che noi dalla Uil Scuola a tutela e difesa della Vera Buona Scuola.

L’iniziativa politica del PD e della politica in genere vorrebbe far capire che tutto va bene, che queste riforme, per noi non riforme, hanno dato il colpo di “scossa” per la ripartenza dell’Italia….peccato che non hanno dosato bene il voltaggio e ci stanno rosolando a dovere.

Ci siamo: proteste e proposte.
Uniti vinciamo, con la forza delle ns idee ed indiscusse “” intellighenzie””.
by segreteria uil scuola.

Informativa sul bonus (mancia?) dei 500 euro. Alcuni approfondimenti sul corretto uso et obblighi rendicontazione.‏

05 DICEMBRE 2015

Informativa sul bonus (mancia?) dei 500 euro. Alcuni approfondimenti sul corretto uso et obblighi rendicontazione.‏

Ai sigg.ri Dirigenti Scolastici
Docenti e ATA
RSU, RSA, Rappresentanti sindacali territoriali.
Componenti Consiglio Direttivo
L O R O S E D I

Leggi qui l’informativa UILSCUOLA sul bonus 500 euro

In allegato, la nota per quanto in oggetto.
L’occasione è gradita per porgere sentiti ed affettuosi saluti.

salvo mavica.

Attivi regionali: cambiare le pensioni, dare lavoro ai giovani

03 DICEMBRE 2015

Attivi regionali: cambiare le pensioni, dare lavoro ai giovani

Gentili tutti,
pubblichiamole note  inerenti l’organizzazione da parte delle segreterie unitarie CGIL, CISL E UIL di tre attivi interregionali dei quadri e dei delegati per sostenere la piattaforma unitaria sul tema delle pensioni, compresi gli obiettivi di partecipazione per le strutture a livello territoriale.
Gli attivi hanno come tema “Cambiare le pensioni, dare lavoro ai giovani” e si svolgeranno nelle città di Torino, Firenze e Bari il 17 Dicembre  dalle 9,30 alle 14.
Particolare attenzione va riservata all’incontro di Bari ai cui lavori parteciperà il segretario generale  della UIL Carmelo Barbagallo.
By segreteria territoriale Uil Scuola Catania
salvo mavica, segretario generale.

 

AT DI CATANIA: Piano assunzionale L. 107/2015 – Fase “C”. Scuola Primaria. Elenco aspiranti che hanno accettato la proposta di nomina per la fase c) in ordine di graduatoria

02 DICEMBRE 2015

AT DI CATANIA: Piano assunzionale L. 107/2015 – Fase “C”. Scuola Primaria. Elenco aspiranti che hanno accettato la proposta di nomina per la fase c) in ordine di graduatoria

Piano assunzionale L. 107/2015 – Fase “C”. Scuola Primaria.
Pubblicazione elenco aspiranti che hanno accettato la proposta di nomina per la fase c) in ordine di graduatoria.

Allegati:

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PREVIDENZA: CHI PUO’ ANDARE IN PENSIONE E CHI NO.

1 DICEMBRE 2015

PREVIDENZA: CHI PUO’ ANDARE IN PENSIONE (con le regole attuali, salvo le eventuali modifiche che potrebbero essere introdotte dalla legge di stabilità in discussione). 

Nell’approssimarsi della emanazione del decreto col quale il ministro dell’Istruzione comunica la data di scadenza delle domande di dimissioni dal servizio con o senza accesso al trattamento pensionistico, mediante la procedura on line del sistema Polis, è opportuno ricordare le norme che consentono il pensionamento a domanda o d’ufficio.

PENSIONAMENTO ANTICIPATO.Riguarda coloro che, entro il 31.12.2016, possono far valere anni 41 e mesi 10 di contribuzione, nel caso in cui trattasi di donne, e 42 anni e 10 mesi, alla stessa data, se si tratta di uomini. E’ necessario e sufficiente arrivare a 41 anni e 6 mesi e 42 anni e 6 mesi entro il 31.08.2016, senza arrotondamenti, poiché i mesi da settembre a dicembre si aggiungono virtualmente.

PENSIONAMENTO DI VECCHIAIA.Riguarda uomini e donne che, entro il 31.12.2016, raggiungono l’età anagrafica di 66 anni e 7 mesi con una contribuzione  minima di   anni 20.

PENSIONAMENTO D’UFFICIO ( obbligatorio)   E’ riservato a coloro che, uomini e donne, possiedono una età anagrafica di 62 anni entro il 31.08.2016 con una contribuzione minima di anni 41 e 10 mesi, per le donne, e 42 anni e 6 mesi, alla stessa data, per gli uomini. I requisiti si devono possedere senza arrotondamenti;b)    Si riferisce a coloro che, uomini e donne, raggiungono l’età anagrafica di anni 65, entro il 31.08.2016, e possedevano al 31.12.2011 il requisito per andare in pensione. Attualmente, tale norma riguarda i nati nel 1951 che al 31.12.2011 possedevano quota 96.

MANTENIMENTO IN SERVIZIO OLTRE L’ETA’ DI VECCHIAIA.Coloro che, uomini e donne, raggiunta l’età per il collocamento a riposo per vecchiaia (anni 66 e mesi 7 entro il 31.08.2016) non posseggono la contribuzione minima per l’accesso al trattamento pensionistico (anni 20), ai sensi dell’art. 409 comma 5 del Decreto legislativo 297 del 16.04.1994 (testo unico), possono chiedere il mantenimento in servizio fino all’età di 70 anni. Qualora non si dovesse arrivare a 20 anni di contribuzione entro il 70° anno di età anagrafica, viene disposto da subito il licenziamento d’ufficio.

PENSIONAMENTO CON LO SPECIALE REGIME DONNE. L’attuale legge di stabilità, in discussione in parlamento, ha reiterato di 1 anno i requisiti per il pensionamento con lo speciale regime donne, optando per il calcolo contributivo, così come stabilito dalla L. 243 art. 1 comma 9 del 2004 (Legge Maroni), per le donne che entro il 31.12.2015 raggiungono l’età di anni 57 (è stato tolto il periodo di 3 mesi per l’aumento dell’aspettativa di vita) con una contribuzione di anni 35, con una “perdita” di circa il 30% calcolata sulla pensione con metodo retributivo.

SALVAGUARDATI.L’attuale legge di stabilità ha riproposto il pensionamento per 2.000 unità di personale, con le regole ante Fornero, per coloro che nell’anno 2011 hanno fruito di assistenza a “figli disabili in situazione di gravità”, ai sensi dell’art. 42 del decreto legislativo n° 151 del 26.03.2001. In tal caso i requisiti pre Fornero riguardano “quota 97 e 3 mesi”, con un’età minima di 61 e 3 mesi ed una contribuzione minima di anni 35, nonché con un mix tra età anagrafica e contributiva. Es.: anni 61 e 10 mesi e contribuzione di 35 e 5 mesi. La somma dà 97 e 3 mesi. Recentemente, sono stati ripescati anche coloro che avevano presentato domanda di pensionamento con la quarta e sesta salvaguardia, rispettivamente D.L.vo 102/2013 e D.L.vo 147/2014. Per queste ultime categorie di lavoratori stanno pervenendo, in questi giorni, le comunicazioni da parte dell’Inps del diritto a pensione a decorrere da 01.09.2015. Si tratta di circa 1.500 lavoratori per i quali l’indicazione che possiamo dare è, nel caso abbiano voglia di essere collocati a riposo, di presentare le dimissioni dal servizio al Dirigente scolastico per l’accesso al trattamento pensionistico e, in caso di diniego, di procedere col ricorso al giudice del lavoro.                                     (Scheda a cura di Francesco Sciandrone, Uil Scuola)

By segreteria territoriale Uil Scuola Catania.

Salvo mavica segretario generale

 

PIU’ VALORE ALLA SCUOLA. CAMBIARE LA LEGGE 107.

“”””Adesso che le abbiamo viste tutte a seguito l’ultimo atto delle assunzioni di cui alla così’ detta fase “C”….gridiamo che errare umanun est…perseverare diabolico!                                    La L.107, così com’è, non va. Deve essere ripensata e cambiata.

Cosa aspettano i cervelli “”dell’ex Ministero della Pubblica Istruzione “” ovvero i grandi strateghi che hanno”partorito” e messo in atto il più grande inciucio mai perpetrato ai danni della Scuola Pubblica, in senso lato, verso tutti: Alunni, famiglie, docenti, Dirigenti Scolastici, Ata, per non parlare della grande assenza dal loro immaginario collettivo: l’offerta formativa, il potenziamento e miglioramento dei saperi, il rendere subito spendibile nel mondo del lavoro il titolo di studio conseguito, ecc. ecc. di correre ai ripari, prima che i danni diventino irreparabili, e sistemare tutte le incongruenze dalla Legge 107? La beffa: avere voluto legare a tutti i costi il normale piano di assunzioni in ruolo dei docenti per la copertura dei posti in organico di diritto alla così ingiuriata “buona scuola”.  Sarebbe stata sufficiente e semplicemente utile la programmazione con un piano , anche triennale, di assunzioni, rispettando le vecchie quanto ben collaudate regole. Non occorre nominare ed aspettare la pubblicazione di studi commissionati a grandi esperti di turno che il piano di assunzioni, il potenziamento così com’è non va, non funziona, non può funzionare, non apporta migliore, non sortisce alcun effetto….quello che vediamo nell’immediato è solo che i “fortunati” immessi in ruolo in questi giorni, costretti a migrare ove il caso ha voluto, in tutt’Italia, faranno i tappabuchi e verranno utilizzati per coprire le assenze temporanee dei docenti titolari.  Altro paventato pericolo è che Dirigenti Scolastici, riformisti e poco avveduti, possano con interventi personali e personalistici, dimenticare che nulla è stato innovato per quanto concerne l’osservanza e l’applicazione del vigente CCNL, dei compiti, funzioni ed attribuzioni degli Organi Collegiali. Stiamo a vedere con trepitande attesa speranzosi che prevalga, scienza, coscienza, buon senso e rispetto verso tutti gli operatori scolastici ed anche della sin qui bistrattata Istruzione Pubblica. Un domanda: che siamo all’inizio dello smantellamento della Scuola Pubblica, libera, universale a favore e per conto di una devastante privatizzazione? Le belle parole, le enunciazioni degli attuali politici, a capo dei dicasteri, giovani, giovanissimi…poggiano su esperienze dirette? sono essi stessi corroborati dei risultati ottenuti a seguito del loro personale impegno lavorativo? Sarebbe opportuno che rendessero pubblici i loro curriculum vitae. Spero di non commettere reato di lesa maestà.”””

salvo mavica, segretario generale territoriale Uil Scuola Catania.

Più valore alla scuola, più valore al Paese
28 NOVEMBRE 2015 | MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA
Un contratto innovativo per tutto il personale della scuola | Cambiare la legge 107

Ora bisogna far funzionare le scuole, dare sicurezze professionali alle persone, valore al loro lavoro con il rinnovo del  contratto – è il commento di Pino Turi, segretario generale della Uil Scuola.  Quello che stanno tentando di realizzare, fase dopo fase, è un sistema che si sta rivelando – come avevamo preannunciato – inefficace, ingiusto, impossibile da mettere in pratica.  Un sistema neo-burocratico e dirigista, tutto orientato a seguire le procedure, piuttosto che guardare al risultato, che riduce l’autonomia professionale. Un sistema che non ci convince, non ci piace, non rispetta i valori costituzionali assegnati al nostro sistema di istruzione. Va cambiato  – precisa Turi – nelle parti più deleterie della legge, come gli ambiti territoriali, la titolarità e responsabilità dei docenti nei confronti degli alunni.

28 NOVEMBRE A ROMA – GRANDE MANIFESTAZIONE SINDACALE

MANIFESTAZIONE PUBBLICO IMPIEGO  – Carmelo BARBAGALLO – segretario Generale UIL

BARBAGALLO: VOGLIAMO FIRMARE I CONTRATTI DEL PUBBLICO IMPIEGO A QUALSIASI COSTO NON CI COSTRINGANO A FERMARE IL PAESE
28/11/2015 
 Sindacato
Oggi, grande manifestazione dei lavoratori del pubblico impiego, con corteo per le vie di Roma e comizio dei tre Segretari generali di Cgil, Cisl, Uil nei pressi di Piazza Venezia. Queste, in sintesi, le dichiarazioni a margine di Carmelo Barbagallo:
“Lo Stato è il peggior datore di lavoro di questo paese. È ora di smetterla: la Corte costituzionale ha dato indicazioni precise e ci sono le piattaforme delle categorie del pubblico impiego con cui si chiedono 150€ di aumento. Non c’è bisogno di sedersi a un tavolo per rinnovare il contratto del pubblico impiego, possiamo farlo anche restando in piedi! Si metta mano, dunque, alla legge di stabilità, anche per i trasferimenti a livello locale, perché le risorse stanziate, al momento, servono a comprare solo le caramelle. Stiamo avendo molta responsabilità: quella odierna è una manifestazione che non blocca il Paese, ma non ci costringano a fermarlo davvero. Noi vogliamo firmare i contratti del pubblico impiego a qualsiasi costo: spero che la Befana ci porti in dono i contratti, altrimenti ci sarà il carbone per qualcun altro. Se non ci saranno risposte, la prossima manifestazione sarà più adeguata alla necessità. A me gli scioperi non piace annunciarli, piace farli”

AT DI CATANIA: Piano assunzionale L. 107/2015 – Fase “C”. Elenchi convocati

24 NOVEMBRE 2015

AT DI CATANIA: Piano assunzionale L. 107/2015 – Fase “C”. Elenchi convocati

Piano assunzionale L. 107/2015 – Fase “C”.
Pubblicazione elenchi convocati
Si precisa che la stipula del contratto c/o l’Istituzione scolastica dovrà avvenire il giorno lavorativo successivo all’individuazione della sede.

Allegati:

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AT DI CATANIA: Piano assunzionale L. 107/2015 – Fase “C”. Elenco sedi disponibili per la stipula dei contratti a T.I.

24 NOVEMBRE 2015

AT DI CATANIA: Piano assunzionale L. 107/2015 – Fase “C”. Elenco sedi disponibili per la stipula dei contratti a T.I.

Piano assunzionale L. 107/2015 – Fase “C”.
Pubblicazione elenco sedi disponibili per la stipula dei contratti a T.I.
Si precisa che la stipula del contratto c/o l’Istituzione scolastica dovrà avvenire il giorno lavorativo successivo all’individuazione della sede.

Allegati:

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