RIGUARDERÀ I MESI DI SETTEMBRE E OTTOBRE: a metà novembre il pagamento delle supplenze brevi

10 NOVEMBRE 2015 

A metà novembre il pagamento delle supplenze brevi

RIGUARDERÀ I MESI DI SETTEMBRE E OTTOBRE 

Nei prossimi giorni una emissione speciale consentirà la liquidazione degli stipendi dei supplenti brevi relativi ai contratti caricati dalle scuole nei mesi di settembre ed ottobre e validati dal MEF.
Le risorse impegnate ammontano ad oltre 35 milioni di euro e corrispondono a 63.000 cedolini che da questo anno scolastico sono direttamente gestiti da NoiPa.
E’ quanto comunicato dal Miur a margine della riunione in corso sulle supplenze e sulle problematiche del personale Ata.

Procedure anno di prova e di formazione docenti neoassunti

INFORMATICONUIL, 9.11.2015

Il Miur ha diffuso dopo l’incontro  di informativa alle organizzazioni sindacali la circolare che avvia le procedure dell’anno di prova e di formazione  per i docenti neoassunti.
La UIL Scuola segnala la soluzione di alcune problematiche evidenziate.
·        I chiarimenti sul part time  e su spezzoni orari,  tramite un principio di proporzionalità  tra il  servizio effettivamente prestato  e la strutturazione  della cattedra  o del posto di insegnamento.
·        Il riconoscimento del servizio prestato su sostegno ai fini della conferma in ruolo su classe di concorso o posto comune e viceversa.
La UIL mantiene   la propria contrarietà  sulla confusa interpretazione del concetto di ambito disciplinare  rispetto al servizio riconosciuto come valido se prestato  nell’ordine di scuola per cui si è conseguita la titolarità. Storicamente  il concetto di affinità disciplinare  ha consentito il riconoscimento del servizio    ai fini della conferma in ruolo anche se prestato su ordini di scuola differenti.
La UIL mantiene la propria contrarietà all’applicazione della nuova disciplina  anche ai docenti che hanno richiesto ed ottenuto il passaggio di ruolo per il corrente anno scolastico in quanto l’applicazione della norma, oltre a fatto che non può avere effetto retroattivo, è contraddittoria rispetto alla formazione del neo docente che è già sta effettuata nel momento in cui è stato immesso nei ruoli. Una sua ripetizione è inutile e dispendiosa, costituisce inoltre un aggravio burocratico .  Per questi motivi stiamo  verificando con  l’ufficio legale nazionale i percorsi legali per impugnare l’intera circolare.

SETTIMA SALVAGUARDIA.

 settima salvaguardia. Prime comunicazioni.

Siamo appena all’esordio della legge di stabilità 2016 e sulla base delle disposizioni contenute nel testo del DDL all’esame del Senato – ovviamente suscettibile di modifiche – riteniamo opportuno estrapolare dal contesto del disegno di legge due questioni che sembrano essersi assestate quanto meno nella volontà del Governo: si tratta della proposizione della cosiddetta Settima Salvaguardia e della possibilità di esercitare la facoltà di accesso alla pensione di anzianità nel cosiddetto regime sperimentale donne per le lavoratrici che maturano i requisiti di età e contribuzione richiesti entro il 31.12.2015.

Con il presente messaggio ci limitiamo a fornire prime comunicazioni di utilità per la corretta informazione ai lavoratori e per gli aspetti di operatività che ne derivano, ancorché le disposizioni non siano ancora legge dello Stato. Sul fronte sindacale, come sapete, sono in atto le iniziative della Uil assieme a Cgil e Cisl sulla vertenza più complessiva della “flessibilità” in tema pensioni (vedi allegato).

Settima Salvaguardia
Il nuovo intervento sugli “esodati” riguarda complessivamente 26.300 lavoratori e ricalca in buona

sostanza la precedente sesta salvaguardia. Facciamo presente che con la settima salvaguardia viene previsto lo spostamento di un anno solare del vincolo della decorrenza ultima del trattamento pensionistico (dal 6 gennaio 2016 al 6 gennaio del 2017 – per il Comparto Scuola 1° settembre 2016). Per alcune categorie di lavoratori riscontriamo limitazioni come è il caso del congedo per l’assistenza a familiari con disabilità grave che nella settima salvaguardia sono limitati ai casi di congedo per assistenza dei figli.

Proprio in considerazione di questa casistica ricorrente nell’ambito del comparto Scuola, con la presente nota congiunta concentriamo l’attenzione sulla lettera d), comma 3, art. 18 del DDL Stabilità 2016.

Il DDL Stabilità 2016 ha previsto la possibilità – nel limite di ulteriori 2.000 soggetti – di accedere al trattamento pensionistico, secondo la disciplina vigente prima dell’entrata in vigore della Manovra Monti- Fornero, ai lavoratori che nel corso dell’anno 2011:

siano stati in congedo ai sensi dell’art. 42 comma 5 TU n. 151/2001 – limitatamente ai casi di assistenza prestata ai figli – a condizione che la data di apertura della cd. “finestra” sia collocata entro il 6 gennaio 2017.

1 DDL Stabilità 2016. Articolo 18, comma 3
… omissis …
d) nel limite di 2.000 soggetti, ai lavoratori di cui all’articolo 24, comma 14, lettera e-ter), del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, limitatamente ai lavoratori in congedo per assistere figli con disabilità grave ai sensi dell’articolo 42, comma 5, del testo unico di cui al decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151,i quali perfezionano i requisiti utili a comportare la decorrenza del trattamento pensionistico, secondo la disciplina vigente prima della data di entrata in vigore del citato decreto-legge n. 201 del 2011, entro il sessantesimo mese successivo alla data di entrata in vigore del medesimo decreto-legge;
… omissis …

Pertanto I requisiti anagrafici e/o contributivi devono essere perfezionati in data utile da comportare la decorrenza del trattamento pensionistico entro il 6 gennaio 2017. Per il comparto Scuola la decorrenza richiesta è entro il 1° settembre 2016.

Nell’ambito del comparto Scuola, al fine di accedere al trattamento pensionistico ai sensi della Settima Salvaguardia dal 1° settembre 2016 è necessario che entro la data ultima del 31 dicembre 2015 vengano raggiunti i seguenti requisiti:

Data di perfezionamento dei requisiti entro il 31.12.2015

PRESTAZIONE

pensione di vecchiaia uomini

Età : 65 anni e 3 mesi

Contributi : almeno 20 anni

pensione di vecchiaia donne *

Età : 65 anni e 3 mesi

Contributi : almeno 20 anni

pensione di anzianità con il sistema delle Quote

Quota 97 e 3 mesi

61 e 3 mesi di età più 36 anni di contributi oppure
62 e 3 mesi di età più 35 anni di contributi oppure
le varie combinazioni intermedie

pensione di anzianità con i 40 anni

40 di contributi indipendentemente dall’età anagrafica

* per le donne la salvaguardia ha ragione di esistere solo se al 31.12.2011 non era stato perfezionato il requisito contributivo. Infatti, la lavoratrice che al 31.12.2011 aveva compiuto i 61 anni di età e soddisfatto il requisito minimo di contribuzione mantiene la vecchia disciplina non per effetto della salvaguardia ma perché aveva perfezionato il diritto al 31.12.2011

Regime sperimentale “Opzione donne”

Per quanto attiene la questione “opzione donne” la legge di stabilità 2016 “al fine di portare a conclusione la sperimentazione” stabilisce che la facoltà di accesso al pensionamento è estesa anche alle lavoratrici che maturano i requisiti di età – adeguata agli incrementi della speranza di vita – e contribuzione entro il 31.12.2015.

In buona sostanza, le lavoratrici della Scuola che matureranno entro fine anno i 57 anni e 3 mesi di età assieme ai 35 anni di contributi potranno accedere al pensionamento secondo il regime delle cosiddette “finestre mobili” dal 1° settembre 2016.

Resta ovviamente inteso che si tratta di prime comunicazioni suscettibili di tutti i dovuti approfondimenti e aggiustamenti del caso in relazione agli sviluppi parlamentari della legge di stabilità.  Seguiranno ulteriori informazioni e indicazioni.

Area Assistenza e Tutela ITAL Uil . Il Responsabile Progetto ITAL-UilScuola Michele Zerillo Francesco Sciandrone.( livello nazionale, Uil Scuola)

N.B. presso la sede della segreteria territoriale di Catania, Via Giuseppe Patanè, 15  è operativo personale esperto sulla materia e nello specifico attrezzato ai fini del controllo e verifica della posizione previdenziale di docenti ed Ata nonché calcolo sia della tempistica che delle spettanze.

E’ gradita prenotazione ed appuntamento al fine di potere organizzare e gestire al meglio il servizio.

By segreteria territoriale Uil Scuola Catania, salvo mavica, segretario generale

Gli ATA sono una componente essenziale dell’autonomia e vanno inclusi nei processi di riforma.

INFORMATICONUIL
INCONTRI AL MIUR


Gli ATA sono una componente essenziale dell’autonomia e vanno inclusi nei processi di riforma.
In data 5 novembre 2015 si è tenuta una riunione tra la Direzione del Personale del MIUR e le Organizzazioni sindacali scuola sui criteri di ripartizione delle dotazioni organiche ATA per l’anno scolastico 2016/17. Per la UIL Scuola ha partecipato Antonello Lacchei.
I rappresentanti del ministero hanno manifestato la volontà di rivedere le modalità con cui vengono assegnati i posti alle scuole, anche alla luce di quanto potrebbe essere introdotto nella nuova legge di Stabilità, e si sono impegnati a fornire i dati complessivi dell’organico di diritto e di quello di fatto.
La UIL Scuola, nel ribadire le posizioni più volte espresse sulla necessità di un diverso modo di gestione dell’organico, ha espresso:
• la necessità di dare seguito agli impegni del Sottosegretario Faraone sul ripristino del 2020 posti in organico di diritto tagliati dalla legge di stabilità 2015 ed al superamento delle limitazione delle supplenze brevi
• L’urgenza di un intervento che consenta l’istituzione dell’organico potenziato anche dei profili ATA che, per le specificità delle loro azioni, concorrono alla realizzazione degli obiettivi didattici e gestionali della scuola autonoma, con la necessaria flessibilità.
• l’assoluta indisponibilità ad affrontare la materia sulla base della assegnazione dei posti costruita sui tetti prestabiliti, senza verificare le ricadute sul servizio e le possibili modalità di riorganizzazione del personale.
E’ del tutto evidente che non si può gestire la nuova realtà della scuola italiana con criteri vecchi di decenni.
Per la UIL per una nuova distribuzione dei posti si deve partire dalle effettive necessità delle scuole e dall’individuazione dei nuovi carichi di lavoro per consentire ai lavoratori di operare in un quadro di certezze e di tutele ed alle scuole di dare risposte di qualità adeguate alla domanda e ai bisogni dell’utenza.
E’ ormai inderogabile l’istituzione di posti d’area C e l’estensione dell’area tecnica in ogni scuola per mettere in atto quella didattica laboratoriale che la vera sfida del piano nazionale della scuola digitale e per dare funzionalità alle reti di scuole
Per queste regioni la UIL ha chiesto con forza garanzie sulla funzionalità delle scuole programmando per tempo gli interventi strutturali sull’organico riportando nell’organico di diritto i posti in deroga che si rendono necessari ogni anno per consentire il corretto funzionamento delle scuole anche in presenza delle esternalizzazione dei servizi e della concentrazione di personale inidoneo.
Attraverso contatti informali abbiamo ricevuto informazioni su due questioni molto importanti che riguardano il personale:
Posizioni economiche ATA
È in corso l’interlocuzione tra la direzione dei sistemi informativi del MIUR e Noi Pa per la trasmissione dei nominativi delle posizioni sboccate a partire da gennaio 2015 e quella tra il MIUR ed il MEF per la liquidazione delle circa 3000 posizioni ancora non liquidate, relative al triennio 2011 – 2013.
Pagamento supplenze brevi
In questi giorni sarebbero state superate le difficoltà tecniche che impedivano la liquidazione delle supplenze brevi; che nel corso delle prossime settimane verranno messe in pagamento.
By segreteria territoriale, Uil Scuola Catania.  salvo mavica,segretario generale.

 

USR SICILIA: AVVISO PUBBLICO – Individuazione Formatori per corsi formazione personale ATA (DM 435/205 – DD 863/2015) – Scuola Polo I.S. Piccolo – Capo d’Orlando (ME)

04 NOVEMBRE 2015

USR SICILIA: AVVISO PUBBLICO – Individuazione Formatori per corsi formazione personale ATA (DM 435/205 – DD 863/2015) – Scuola Polo I.S. Piccolo – Capo d’Orlando (ME)

AVVISO PUBBLICO
Individuazione Formatori per corsi formazione personale ATA (DM 435/205 – DD 863/2015) – Scuola Polo I.S. Piccolo – Capo d’Orlando (ME)

Allegati:

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Incontro OO.SS. USR Diritto allo studio. Così non va!‏

4 NOVEMBRE 2015

Oggetto: Incontro OO.SS – USR:  Diritto allo studio.

In data odierna si è tenuto a Palermo presso l’USR, l’incontro preliminare alla contrattazione per la fruizione dei permessi per il diritto allo studio.

L’amministrazione ha esposto la propria proposta, (si evidenziano le parti che rispetto al vecchio contratto cambiano).

Per OO.SS._Bozza C.C.I.R. Diritto allo Studio – 2015

La nuova stesura, rispetto al precedente contratto, risulta notevolmente restrittiva soprattutto nella parte concessoria:

  • non è possibile presentare domanda se non si è sostenuto e superato almeno un esame nell’ultimo anno,
  • massimo 5 anni fuori corso
  • non è possibile seguire corsi non pertinenti con l’ambito disciplinare insegnato,
  • per le università telematiche bisogna dimostrare l’avvenuto collegamento con l’università sia per gli esami che per le lezioni e dimostrare che non sia possibile seguire le lezioni al di fuori dall’orario di servizio
  • non è possibile usufruire dei permessi per le attività di studio personale.
In nuovo incontro è stato fissato per giorno 13 novembre. In allegato la bozza, sono gradite, a stretto giro di posta vostre riflessioni o integrazioni, nonché proteste e proposte.
Così non va, è ancora tempo di protestare.!  Ad ogni azione del Governo è emergenza continua. Assieme al territorio stiamo assistendo allo sbriciolamento della scuola: piovono, anzi diluviano provvedimenti devastanti. La scuola non può pagare a caro prezzo le idee di pochi burocrati. La scuola e chi la fa funzionare ogni giorno merita considerazione e rispetto.
Una volta allorché venina minata la scuola e ciò che essa rappresenta, tutelata costituzionalmente, cadevano persino i Governi.
Assistiamo alle incongruenze più lapalissiane, da una parte si riempiono la bocca di belle enunciazioni, di efficienza, di riqualificazione, di voglia di eccellenze, dall’altra mortificano il civilissimo quanto dovuto diritto allo studio, limitazioni all’arricchimento professionale, limitazioni alla libertà di insegnamento.
Occorre rivendicare il diritto di cittadinanza: gridiamo in modo corale ed esigiamo di essere trattati da cittadini e non da sudditi.
Difendiamoci da questi, oramai, continui attacchi ed azioni della liquefazione delle persone. Chi ha da capire capisca, chi ha da comprendere comprenda.
By segreteria territoriale Uil Scuola Catania, salvo mavica, segretario generale

Per la UIL Scuola, per i passaggi di ruolo, i docenti non devono frequentare il corso di formazione ma il solo anno di prova

INFORMATICONUIL

 

Incontri al Miur | Periodo di formazione e anno di prova per il personale neo assunto in ruolo Per la Uil, per i passaggi di ruolo, i docenti non devono frequentare il corso di formazione ma il solo anno di prova.

Periodo di formazione e anno di prova per il personale neo assunto in ruolo:  questo l’ordine del giorno della riunione che si è svolta nel pomeriggio al Miur,  nel corso della quale è stata illustrata una bozza di circolare che sostanzialmente ricalca i contenuti del D.M. 850/15.             La bozza di circolare, nello specifico, prevede che il personale neo immesso in ruolo debba frequentare il periodo di formazione in servizio e il superamento del periodo di prova, che è subordinato allo svolgimento del servizio effettivamente prestato per almeno 180 gg.                 La circolare recepisce inoltre le indicazioni della Legge 107 che prevede che, dei 180 giorni utili al superamento del periodo di prova, 120 debbano essere di effettiva attività didattica.              La circolare prevede inoltre che destinatari del periodo di formazione e di prova siano anche i docenti che abbiano ottenuto il passaggio di ruolo.                                                                               La Uil Scuola ha in primo luogo stigmatizzato il modo di procedere dell’amministrazione che, da un lato  sottopone all’attenzione dei sindacati la bozza di circolare, dall’altro ha già emanato da qualche giorno uno specifico decreto (n. 850 del 27 ottobre 2015) che fissa i criteri e modalità di partecipazione al periodo formazione e di prova.                                                                                    Il personale destinatario di passaggio di ruolo – secondo la Uil scuola –  non deve frequentare, come di fatto già accade, il corso di formazione ma il solo anno di prova.                                        La formazione riservata ai neo immessi in ruolo, infatti, non può essere confusa con il superamento dell’anno di prova: la prima è specifica ed è una formazione che riguarda la funzione docente al suo primo impatto con il ruolo rivestito. L’anno di prova valuta invece l’idoneità a svolgere l’insegnamento di competenza.                                                                          Nel caso dei neo immessi in ruolo le due fasi coincidono temporalmente nel medesimo anno scolastico. Diverso è il caso dei passaggi di ruolo che devono prevedere solo il superamento dell’anno di prova per valutare l’idoneità ad insegnare un’altra disciplina. La formazione è stata già realizzata al momento dell’immissione nei ruoli. Rifarla risulta un inutile ripetizione ed un aggravio burocratico. La Uil ha chiesto inoltre che i 180 giorni di servizio ed i 120 giorni di attività didattica siano considerati in funzione dell’orario di cattedra del singolo docente in prova.

Va riconosciuto – secondo la Uil Scuola – l’anno di formazione e di prova anche per il personale nominato in ruolo sul sostegno ma in servizio come supplente sulla disciplina nonché di chiarire il concetto di classe affine che è, per prassi consolidata,  considerata in funzione del possesso soggettivo dei titoli del docente e non funzione delle classi di concorso; non c’è mai stato un elenco di classi considerate affini.                                                                                  L’Amministrazione ha accolto le osservazioni della UIL Scuola su alcuni aspetti riservandosi un approfondimento sulla richiesta relativa alla formazione dei docenti destinatari di passaggio di ruolo. La circolare dovrebbe essere emanata nei prossimi giorni.

 

Assegnare i 10mila posti rimasti liberi, subito!

Turi, segretario Generale Nazionale Uil Scuola: assegnare i 10 mila posti ancora liberi della fase C ai docenti delle graduatorie ad esaurimento E al ministro dice: “i prof di matematica ci sono, li cerchi tra i supplenti abilitati”.

Un’assemblea per spiegare alle persone quali sono le conseguenze concrete della legge del governo sulla scuola e quali invece sono soltanto ipotesi suggestive – è così che Pino Turi, a margine di una riunione delle Rsu ad Arezzo, torna sul tema dei decreti attuativi della legge in discussione proprio oggi al ministero.

Una delega, quella su formazione e reclutamento, che deve trovare nella fase transitoria, una  definizione per il personale già abilitato che da anni presta servizio continuativo nelle scuole statali.

Intanto occorre attuare la legge che prevede che i posti residui della fase C vengano assegnati al personale delle graduatorie ad esaurimento: si tratta di oltre 10 mila posti, secondo le stime della Uil Scuola, che resteranno ‘scoperti’ e che vanno assegnati anche – spiega il segretario generale della Uil Scuola – attraverso la riapertura di una nuova procedura.

In questa fase di transizione – sottolinea Turi – appare essenziale trovare una soluzione anche per tutti quei supplenti, con l’abilitazione, che lavorano nelle scuole da almeno tre anni. Si potrebbe pensare anche ad una procedura che li veda partecipare al concorso con una sola prova orale, quella relativa alla positiva novità della lezione simulata.

E’ qui che si possono trovare, in tempi brevi, con procedure certe, quelle professionalità esistenti, a partire dagli insegnanti di matematica – aggiunge –  che il ministro cerca altrove, mentre li ha sotto gli occhi da anni.

E’ qui che si possono trovare, in tempi brevi, con procedure certe, quelle professionalità esistenti, a partire dagli insegnanti di matematica – aggiunge –  che il ministro cerca altrove, mentre li ha sotto gli occhi da anni.

By segreteria territoriale Uil Scuola Catania. Salvo Mavica, segretario generale.

 

SISTEMA INTEGRATO DI EDUCAZIONE E ISTRUZIONE 0-6

 

INFORMATICONUIL

Sistema Integrato di educazione e istruzione 0-6

Il coordinamento scuola dell’infanzia al Tavolo MIUR

Il Coordinamento Nazionale per le politiche dell’infanzia e della sua scuola costituisce dal 1995 un’esperienza unica nel panorama dell’associazionismo scolastico; esso riunisce cinque storiche Associazioni Professionali della scuola (AIMC, ANDIS, CIDI, FNISM, MCE) e le quattro maggiori Organizzazioni Sindacali (FLC CGIL, CISL SCUOLA, Uil SCUOLA e SNALS-CONFSAL), sostiene le politiche di qualificazione dell’infanzia e della sua scuola attraverso il confronto e il dialogo con quanti condividono questo obiettivo. Il Coordinamento è intervenuto attivamente a supporto dello sviluppo delle politiche dell’infanzia. I suoi contributi, riconosciuti dal MIUR, dall’ANCI, dall’INVALSI, da diverse fondazione ed associazioni del settore, dal Garante nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, da formazioni politiche, su tematiche che spaziano dalle Indicazioni Nazionali, sezioni primavera, le attività sperimentali Ascanio, Alice, OR.ME, seminari nazionali ed internazionali. È stato audito dalle commissioni parlamentari in merito al DDL 1260 in virtù del suo impegno sulla qualificazione della scuola dell’infanzia nella sua condizione di interfaccia con il sistema dei servizi per l’infanzia e, ancor più, con l’intero percorso di formazione nel primo e nel secondo ciclo di studi. Il Coordinamento, in merito alla delega “Istituzione del sistema integrato di educazione e istruzione dalla nascita fino a sei anni, costituito dai servizi educativi per l’infanzia e dalle scuole dell’infanzia, al fine di garantire ai bambini e alle bambine pari opportunità di educazione, istruzione, cura, relazione e gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali, nonché ai fini della conciliazione tra tempi di vita, di cura e di lavoro dei genitori, della promozione della qualità dell’offerta educativa e della continuità tra i servizi educativi e scolastici e la partecipazione delle famiglie”

  • ritiene come positivamente posto dalla legge 107/2015, nell’ambito delle deleghe definite al comma 181, il principio della esclusione dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia dai servizi a domanda individuale;
  • sostiene la necessità di promuovere tutte le intese che garantiscano il migliore sviluppo della persona anche in raccordo con i servizi educativi dell’infanzia, ma nel rispetto del patrimonio culturale storico pedagogico rappresentato dalla scuola dell’infanzia, messo a grave rischio da proposte confuse e poco rispettose delle diverse professionalità, culture ed esperienze. Si ritiene, infatti, che alla fascia 0-3 vada riconosciuto un valore intrinsecamente formativo, comunque essenzialmente connotato da pratiche di cura e assistenzialistiche, mentre per la fascia 3-6 si debba procedere nella piena valorizzazione della sua connotazione storicamente scolastica;
  • ritiene che si debba velocemente arrivare alla piena generalizzazione della scuola dell’infanzia al fine di consentire la frequenza al restante 6% dei bambini che non vi possono accedere per mancanza dell’istituzione stessa;
  • auspica che venga varato al più presto un piano di assunzioni relativo alla quota di organico potenziato per non lasciare scoperta e in difficoltà la scuola dell’infanzia;
  • chiede la salvaguardia delle peculiarità della scuola dell’infanzia che deve rimanere all’interno del sistema di istruzione e formazione come appropriatamente descritto nelle Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012 e a tutt’oggi in vigore;
  • chiede che la continuità verticale non sia ridotta alla fascia di età 0-6 ma vada invece realizzata anche con la scuola primaria e secondaria di primo grado (3-14 anni) come da Indicazioni Nazionali 2012 ad oggi in vigore che consentono di raggiungere, al termine della scuola secondaria di primo grado i traguardi di sviluppo delle competenze;
  • esprime preoccupazione perché la generalizzazione dei nidi non deve essere realizzata a discapito della trasformazione della scuola dell’infanzia;
  • esprime inoltre preoccupazione per il comma 181 articolo 1 della L.107/2015 che rivisita istituzionalmente la scuola dell’infanzia affidandone la gestione alle Regioni, agli EELL, alle famiglie dandole un indirizzo meramente assistenzialistico e attento più ai bisogni delle famiglie che non al DIRITTO ALLO STUDIO dei bambini e delle bambine;
  • ritiene che la formazione iniziale e in servizio dei docenti della scuola dell’infanzia e degli educatori degli asili nido deve essere diversa perché è tale anche la loro funzione, salvaguardando tutte le possibilità di contatto e di integrazione tra i due tipi di formazione.

Per il Coordinamento: Noemi Ranieri segretario esecutivo Uil Scuola Nazionale.

By segreteria territoriale Uil Scuola Catania, salvo mavica, segretario generale.

 

Sindacati: manifestazione nazionale il 28 novembre

29 OTTOBRE 2015 

Sindacati: manifestazione nazionale il 28 novembre

PUBBLICO IMPIEGO
RESTITUIRE AI LAVORATORI IL DIRITTO AL CONTRATTO, ALLA CONTRATTAZIONE E A UN GIUSTO SALARIO

Le Segreterie Confederali unitarie di Cgil – Cisl – Uil e le Categorie del Pubblico Impiego e della Scuola hanno deciso il seguente percorso di mobilitazione: fino al 13 novembre assemblee nei luoghi di lavoro per illustrare le richieste contenute nelle piattaforme di categoria; fino al 16 novembre iniziative territoriali di mobilitazione coinvolgendo cittadinanza, ambienti accademici e culturali, parlamentari e amministratori locali; il 28 Novembre,  Manifestazione Nazionale.

PRESENTATO UFFICIALMENTE AL MIUR IL PIANO NAZIONALE DELLA SCUOLA DIGITALE: un piano utile alle scuole e alla crescita del Paese

27 OTTOBRE 2015 

Un piano utile alle scuole e alla crescita del Paese

PRESENTATO UFFICIALMENTE AL MIUR IL PIANO NAZIONALE DELLA SCUOLA DIGITALE. 

Due bug: tutta da risolvere la contraddizione del taglio alle segreterie scolastiche, all’area tecnica ed alla possibilità di sostituire i collaboratori scolastici assenti previsti dalla legge di stabilità 2015, da correggere in quella del 2016. Tutto da valorizzare il ruolo degli insegnanti: la trasmissione critica dei saperi non avviene attraverso le macchine, che non possono fornire un ‘punto di vista diverso’ ma solo attraverso il lavoro e  la professionalità degli insegnanti.

Presentato ufficialmente stamattina al Miur il Piano Nazionale delle Scuola Digitale.
Due le linee di intervento: la prima sulle infrastrutture con l’obbiettivo di portare la fibra ottica in  ogni scuola.  La seconda sulla didattica laboratoriale utilizzata per tutte le materie e su applicazioni specifiche rivolte a docenti, alunni e famiglie.

Un miliardo di euro è la cifra complessiva stanziata – ha detto il ministro Giannini, illustrando il piano che dovrebbe essere immediatamente esecutivo.  Questi gli ambiti di lavoro: strumenti,competenze e contenuti, formazione; accompagnare la scuola nella sfida dell’innovazione, la fibra e banda ultra-larga alla porta di ogni scuola, il cablaggio interno di tutti gli spazi delle scuole, ambienti digitali per la didattica, edilizia scolastica innovativa, il registro elettronico per tutte le scuole primarie.

Scivolone dialettico del ministro che ad un certo punto parla di progetto che deve riguardare la scuola in tutto il suo insieme,  che mira ad individuare 2 mila insegnati che saranno ‘digital angel’ ovvero super specialisti in materia digitale, una sorta di tutor di altri insegnanti (a conti fatti circa uno su cinque scuole, individuato, formato e  retribuito in modo non precisato) piano che dovrà coinvolgere anche il personale Ata che ‘mica può restare con il cavallo e il calesse nelle scuole’.

Stabilito che le segreterie scolastiche del nostro paese rappresentano la punta – spesso – più avanzata delle applicazioni tecnologiche nelle scuole, sarebbe da chiarire, in che modo il ministro pensa di poter sviluppare tale progetto, in sé sicuramente positivo e utile, se l’attuale legge di  Stabilità prevede un taglio lineare del personale e non è previsto l’organico potenziato.

Da un lato il Miur presenta un piano “necessario e strategico per la crescita del Paese che vede la scuola al centro della scena” – sottolinea Antonello Lacchei, presente all’iniziativa- dall’altro resta tutta da risolvere la contraddizione del taglio alle segreterie scolastiche, all’area tecnica ed alla possibilità di sostituire gli assistenti assenti previsti dalla legge di stabilità 2015 e da correggere in quella del 2016

La scuola è luogo privilegiato per connettersi con il futuro, è luogo di innovazione – ha detto Antonello Giacomelli, Sottosegretario al ministero dello Sviluppo Economico. Il dato nuovo che registriamo oggi è che siamo in presenza di un piano nazionale. L’obiettivo è quello di “portare  i cavi”, la fibra ottica per la connessone veloce in tutte le scuole. Per questo progetto ci sono complessivamente 4 miliardi e mezzo di euro.

Nel 2020, per la prima volta il numero dei ‘devices’ (pc, telefoni, tablet) supererà la popolazione mondiale. I dispositivi stimati saranno 10 miliardi a fronte di una popolazione mondiale di 8 miliardi.
Nel 1995 solo lo 0,6% della popolazione era connesso a internet. Nel 2014 la percentuale sfiora il 73%.

Sono alcuni dei numeri forniti da Paolo Barberis, consigliere per l’innovazione del Presidente del Consiglio, che ha svolto una relazione tecnica e circostanziata sui futuribili della ‘cittadinanza digitale’ (dalla login unica, all’anagrafe dei dati, alle notifiche delle interazioni con il sistema pubblico, ai pagamenti) e del piano della scuola digitale.

Due gli aspetti da mettere in rilievo – riassume Francesca Ricci, presente alla presentazione – da un lato il programma che prevede la realizzazione di una piattaforma abilitante all’uso del nuove tecnologie – ‘impara.italia.it’ –  che consente nuovi spunti e sviluppi culturali – come quello del ‘design thinking’, la trasmissione di informazioni con disegni digitali – dall’altro l’aspetto economico di tale progetto.

Evidente ai più che quello presentato oggi, infatti, è un progetto MIUR che rientra in una delle priorità di Palazzo Chigi. Rispetto alla realizzazione concreta degli obiettivi prefissati, infatti, sarà decisivo infatti l’intervento diretto del governo per garantire che anche le scuole situate nelle situazioni geograficamente disagiate possano partecipare al progetto attraverso la estensione della rete, anche dove il mercato non arriva.

Lo strumento digitale – ha detto ancora Barberis – è mezzo abilitante ma va interpretato. Non si può pensare ad una scuola tecnocentrica, occorre dare indirizzi, idee, favorire l’approccio critico e umanistico al sapere, più che limitarsi a definire gli finanziamenti.

Una nuova, inedita declinazione del sapere umanistico come valore aggiunto della scuola italiana, in netta controtendenza con quanto realizzato in questi ultimi anni, che hanno visto crescere il ruolo strategico della formazione tecnica superiore.A chiudere il lavori della giornata è stato Elio Catania, presidente di Confindustria digitale, che, forse in un eccesso di progettualità, ha affermato che Confindustria si dice pronta a fornire 600 mila specialisti alle scuole ed a fornire tutto il know-how per l’alternanza scuola lavoro.

In quasi tre ore di presentazione, gli insegnanti sono stati citati meno di dieci volte. Un vero peccato, perché se la scuola italiana ha indubbiamente bisogno di un ‘piano digitale’ e di un futuro ‘connesso’, la trasmissione critica dei saperi non avviene attraverso le macchine, che non possono fornire un ‘punto di vista diverso’ ma solo attraverso il lavoro, la professionalità, il sapere critico degli insegnanti.

Solo un contratto innovativo, condiviso che coinvolga il personale e parta dalle scuole, potrà realizzare quella rivoluzione digitale di cui il Paese ha bisogno: si tratta di una rivoluzione culturale che si fa con le persone, non solo con i finanziamenti e con le tecnocrazie.

Selezione dalla rassegna stampa delle manifestazioni regionali del 24 ottobre u.s.‏

28 OTTOBRE 2015

Selezione dalla rassegna stampa delle manifestazioni regionali del 24 ottobre u.s.‏

Alla cortese attenzione di tutti.

Continua incessante l’azione sindacale protesa fra proteste e proposte.

L’occasione mi è gradita per ringraziare e per porgere sentite congratulazioni a tutta la RSU per l’adesione all’iniziativa di tenere in contemporanea in tutte le regioni le assemblee.
Grazie a tutti coloro che ci hanno fatto pervenire report e verbali: devo dire che è emersa partecipazione e qualità.
L’adesione e la partecipazione sono presupposto e stimolo per non demordere. Non molleremo poiché la posta è alta, essenziale ed importante: la persona, il valore e riconoscimento della dignità della persona. Non resteremo inerti e non assisteremo in silenzio al tentativo di liquefazione della dignità personale, dell’autonomia dell’insegnamento, dal tentativo di annullamento dei principi che ci hanno foggiato e che abbiamo posto a base dell’esercizio del magistero di docenti di “”magister”.
Non cesseremo di rappresentare in tutte le sedi ed i modi che la figura del personale ATA è essenziale ed indispensabile per garantire il buon funzionamento delle scuole.
Le nostre non sono sensazioni ma certezze, certezze che poggiano su decenni di esperienza ed impegno lavorativo, serio e professionale.
Sicuramente non accettiamo che altri, cioè chi in questo momento si trova al timone della fantapolitica, possano condizionarci o catechizzarci, certamente, loro, proprio questi, non hanno nulla da insegnarci.

salvo mavica, segretario generale territoriale Uil Scuola Catania

Oggetto: selezione dalla rassegna stampa

Sul sito è disponibile una selezione della rassegna stampa delle manifestazioni regionali del 24.

Questo il link per leggere lo sfogliabile:

http://www.uil.it/uilscuola/sites/default/files/rassegna_stampa_manifestazioni_24_ottobre.swf

In allegato: