21 DICEMBRE 2015
AT DI CATANIA: Permessi diritto allo studio – Anno 2016. Riapertura termini presentazione istanze.
Permessi diritto allo studio-Anno 2016. Riapertura termini presentazione istanze.
 Nota A.T. Catania n. 18237 del 21.12.2015
Uil:garantire a tutti la possibilità di potersi spostare, definire gli organici, rispondere con misure adeguate ad una situazione straordinaria
Siamo in una situazione di grande confusione ed incertezza a cui la fase di mobilità straordinaria, deve dare risposte concrete: la questione della mobilità riguarda tutti i lavoratori ed in particolare i docenti sui quali ricadono le contraddizione della legge 107.
La mobilità deve riguardare i docenti di ruolo e neo immessi: nessuno ne è escluso, nessuno può restare escluso: è quanto prevede una risoluzione dell’Esecutivo nazionale della Uil Scuola che si è svolto in questi due giorni a Fiuggi.
La mobilità si fa guardando all’organico: è una regola di buon senso.
 Ne vanno previsti almeno tre: quello di diritto, quello potenziato e quello di fatto.
 Sulla base di questo quadro di riferimento occorre garantire a tutti la possibilità di potersi spostare, su tutti i posti disponibili.
E’ quanto ha ribadito oggi Pino Turi –nel corso dell’Esecutivo della Uil Scuola – sottolineando come è assolutamente vicino il rischio di trovarsi di fronte a una serie di rigidità normative e di risultati indesiderati dovuti al mix di provvedimenti che si va componendo sulla mobilità.
Un sistema che la Uil Scuola ha oggi messo sotto la lente di ingrandimento su alcuni punti essenziali:
Sono questi gli aspetti sui quali, secondo la Uil Scuola, è possibile aprire e concludere positivamente la trattativa sulla mobilità nell’interesse dei lavoratori e della qualità della nostra scuola. Vedremo nell’incontro con il ministro se ci saranno spazi per una proficua mediazione.
PERSONALE ATA
 Pubblicazione calendario convocazione e disponibilità posti profili Assistente Amministrativo e Collaboratore Scolastico A.S. 2015/2016
Il combinato disposto di competenze del Miur, delle scuole, dell’Economia ha lasciato migliaia di persone senza stipendio. Ormai da mesi.
E’ questo il risultato – mette in luce Pino Turi, segretario generale della Uil Scuola – di leggi emanate senza un piano di fattibilità. Così non solo la supplentite non è passata, ma siamo in presenza di insegnanti anche di ruolo che sono stati spostati lontano e lasciati senza retribuzione.
Una situazione non più sostenibile per quei tanti insegnanti che la scuola la vivono, non in modo mediatico, ma reale. Il Governo dovrebbe cominciare a porsi in modo propositivo rispetto alla soluzione dei problemi aggiungerei  – dice Turi – anche con un po’ di umiltà.
 La legge 107 mostra  i propri limiti ogni volta che viene applicata concretamente.
Nei giorni scorsi abbiamo chiesto un incontro con il ministro per mettere a punto le soluzioni legate alla mobilità del personale. La possibilità di intervenire con una emissione straordinaria per pagare il lavoro dei supplenti sarà per noi all’ordine del giorno in quella sede.
UIL: inaccettabili disparità di trattamento: chi vuole spostarsi non può farlo. Chi non vuole, deve.
 Rischiamo un carosello infinito dove alle legittime aspettative delle persone si risponde con regole inadeguate e imprecise.
Anna è insegnante di ruolo, da qualche anno, a Torino.
 Quest’anno vorrebbe trasferirsi a Roma. Per farlo presenterà domanda di trasferimento.
 Al momento attuale, stante che sul tema della mobilità regna la massima incertezza, si può supporre che,  se otterrà il trasferimento cambierà non solo città ma anche ‘status’: il trasferimento infatti comporterà la perdita della titolarità dalla sua scuola per assumere quella dell’ambito territoriale. Passerà dalla scuola all’ambito: da lì verrà scelta dal dirigente per l’attribuzione dell’incarico triennale.
Carla è stata immessa in ruolo nella fase C è di Torino ed è riuscita restare a Torino su sede provvisoria.
 Lei non ha alcuna intenzione di spostarsi,  dovrà, invece,  partecipare alla mobilità per tutti gli ambiti territoriali a livello nazionale. Corre, quindi, il fondato rischio di doversi trasferire anche non volendolo. Anche lei andrebbe in un ambito territoriale. Ed è dall’ambito che verrà scelta dal dirigente per l’attribuzione dell’incarico triennale.
Francesco è stato immesso in ruolo nella fase O – A a Torino. Vorrebbe tornare a Napoli ma per il suo caso vale il blocco triennale per la mobilità interprovinciale. Non può trasferirsi. Sarà costretto a restare nella provincia di Torino.
Situazioni concrete che producono effetti indesiderati e opposti.
 Chi vuole spostarsi non può farlo, chi non vuole deve.
 Si è passati dalla lotteria estiva – commenta Pino Turi, segretario generale della Uil Scuola – alla giostra di Natale.  Quel che si preannuncia – spiega – è un carosello infinito dove alle legittime aspettative delle persone si risponde con strumenti legislativi inadeguati e imprecisi.
Siamo in una situazione straordinaria – aggiunge Turi – occorre mettere a punto strumenti normativi che consentano a tutti di potersi spostare su tutti i posti.
Abbiamo chiesto un incontro al ministro per mettere a punto le soluzioni più adatte: nessuno può essere escluso. Nella trattativa che è in corso vanno superate le disparità di trattamento e trovate le soluzioni per dare chiarezza di metodo e certezze alle persone.
Ecco il quadro delle possibilità che si profilano per la mobilità degli insegnanti, se si prendono in considerazione le diverse fasi delle immissioni in ruolo:
Blocco triennale  | Provincia  | Regione  | Ambiti  | ||
Personale già in ruolo  | Tutti  | NO  | SI  | –  | SI  | 
FASE 0  | 36.000  | SI  | SI  | NO  | Scuola  | 
FASE A  | 11.000  | SI  | SI  | NO  | Scuola  | 
FASE B  | 9.000  | NO  | NO  | NO  | SI  | 
FASE C  | 55.000  | NO  | NO  | NO  | SI  | 
Il Coordinamento Nazionale per le Politiche dell’Infanzia e della sua Scuola incontra l’INVALSI
Rapporto di autovalutazione nella scuola dell’infanzia: elemento necessario per la unità del sistema Da mettere a punto con le scuole tramite una fase sperimentale.
Il coordinamento nazionale per le politiche dell’infanzia e della sua scuola al momento dell’ avvio delle procedure di autovalutazione delle scuole ha criticato ripetutamente la scelta di escludere la scuola dell’infanzia dalla elaborazione dei Rapporti di autovalutazione degli istituti comprensivi, onnicomprensivi e dai circolo didattici.
L’azione di sensibilizzazione ha determinato l’avvio di una serie di approfondimenti che hanno coinvolto il Miur, direzione generale per gli ordinamenti e per la valutazione del sistema dell’istruzione e L’INVALSI.
Il coordinamento, sostenitore di questa esigenza, ha promosso un incontro con il direttore generale dell’istituto nazionale di valutazione, dottor Roberto Mazzoli e la dott.ssa Cristina Stringher per verificare lo stato dell’arte e ha rappresentato le proprie posizioni:
I rappresentanti dell’Invalsi hanno fornito numerosi elementi di chiarificazione condividendo sostanzialmente gli esiti della discussione hanno comunicato che gli esiti del lavoro saranno consegnati al MIUR per l’assunzione delle azioni di competenza.
I componenti del Coordinamento hanno dato disponibilità ad ulteriori approfondimenti, considerano inoltre positiva una fase esplorativa di collaborazione al fine di rendere adeguata la definizione degli strumenti stessi, anche in considerazione che nessun docente della scuola dell’infanzia ha potuto far parte del comitato di elaborazione nominato dal MIUR. By segreteria Territoriale Uilscuola Ct, s.mavica segretario generale
I trasferimenti del personale nell’anno delle nuove assunzioni Turi: servono strumenti normativi adatti ad una situazione straordinaria UIL: inaccettabili disparità di trattamento: chi vuole spostarsi non può farlo. Chi non vuole, deve. Rischiamo un carosello infinito dove alle legittime aspettative delle persone si risponde con regole inadeguate e imprecise.
Anna è insegnante di ruolo, da qualche anno, a Torino. Quest’anno vorrebbe trasferirsi a Roma. Per farlo presenterà domanda di trasferimento. Al momento attuale, stante che sul tema della mobilità regna la massima incertezza, si può supporre che, se otterrà il trasferimento cambierà non solo città ma anche ‘status’: il trasferimento infatti comporterà la perdita della titolarità dalla sua scuola per assumere quella dell’ambito territoriale. Passerà dalla scuola all’ambito: da lì verrà scelta dal dirigente per l’attribuzione dell’incarico triennale.
Carla è stata immessa in ruolo nella fase C è di Torino ed è riuscita restare a Torino su sede provvisoria. Lei non ha alcuna intenzione di spostarsi, dovrà, invece, partecipare alla mobilità per tutti gli ambiti territoriali a livello nazionale. Corre, quindi, il fondato rischio di doversi trasferire anche non volendolo. Anche lei andrebbe in un ambito territoriale. Ed è dall’ambito che verrà scelta dal dirigente per l’attribuzione dell’incarico triennale.
Francesco è stato immesso in ruolo nella fase O – A a Torino. Vorrebbe tornare a Napoli ma per il suo caso vale il blocco triennale per la mobilità interprovinciale. Non può trasferirsi. Sarà costretto a restare nella provincia di Torino.
Situazioni concrete che producono effetti indesiderati e opposti. Chi vuole spostarsi non può farlo, chi non vuole deve. Si è passati dalla lotteria estiva – commenta Pino Turi, segretario generale della Uil Scuola – alla giostra di Natale. Quel che si preannuncia – spiega – è un carosello infinito dove alle legittime aspettative delle persone si risponde con strumenti legislativi inadeguati e imprecisi.Siamo in una situazione straordinaria – aggiunge Turi – occorre mettere a punto strumenti normativi che consentano a tutti di potersi spostare su tutti i posti. Abbiamo chiesto un incontro al ministro per mettere a punto le soluzioni più adatte: nessuno può essere escluso. Nella trattativa che è in corso vanno superate le disparità di trattamento e trovate le soluzioni per dare chiarezza di metodo e certezze alle persone.
Ecco il quadro delle possibilità che si profilano per la mobilità degli insegnanti, se si prendono in considerazione le diverse fasi delle immissioni in ruolo:
| Blocco triennale | Provincia | Regione | Ambiti | |||
| Personale già in ruolo al 2014 -2015 | Tutti | NO | SI | – | SI | |
| FASE 0 personale assunto da GAE | 36.000 | SI | SI | NO | Scuola | |
| FASE A personale assunto da GAE | 11.000 | SI | SI | NO | Scuola | |
| FASE B Posti di diritto rimasti dalle fasi 0 e A (scelta tra 100 province) | 9.000 | NO | NO | NO | SI | |
| FASE C Posti dell’organico Potenziato | 55.000 | NO | NO | NO | SI | |
Al Direttore Generale – Maria Maddalena Novelli
E’ imminente l’invio di una richiesta di incontro al Ministro da parte dei Segretari Generali di Flc Cgil- Cisl Scuola- Uil Scuola- Snals e Gilda sulle problematiche riguardanti la mobilità per il 2016/2017. Pertanto chiediamo il rinvio dell’incontro fissato per il 14 p.v. e la riconvocazione del tavolo dopo il confronto politico che auspichiamo possa essere fissato al più presto.
Flc Cgil Cisl Scuola Uil Scuola Snals Gilda
Al termine dell’iter di certificazione è stato sottoscritto – tra organizzazioni sindacali scuola e MIUR – l’accordo per la ripartizione del MOF per l’a.s. 2015/2016, per il finanziamento degli istituti contrattuali finalizzati a retribuire il personale del comparto scuola e relativi al Fondo per l’istituzione scolastica, alle Funzioni strumentali, agli Incarichi specifici ATA, alla Pratica sportiva, alle ore eccedenti per la sostituzione dei colleghi assenti, per le Aree a rischio e per il personale comandato presso gli uffici del MIUR.
 Per l’utilizzo delle risorse di questi ultimi due istituti contrattuali si dovrà procedere alla stipula di specifici contratti integrativi nazionali.
 L’accordo sottoscritto ricalca l’intesa del 13 agoto 2015 e le somme spettanti alle singole scuole sono state già comunicate con una mail massiva nel settembre 2015.
 E’ stata inoltre indicata da parte dei rappresentanti del MIUR la percentuale che consente di calcolare – per scuola secondaria superiore – la quota spettante in relazione al numero dei docenti di sostegno che è pari allo 0,69% dei posti di sostegno in organico di fatto, in ciascuna scuola. Gli importi relativi a questa voce – che comunque possono essere facilmente stimati – saranno comunicati alle scuole dal MIUR nei prossimi giorni.
 Restano, tuttavia, irrisolti alcuni aspetti relativi al MOF dello scorso anno e la definizione destinazione delle economie relative. Come restano immutati i parametri di riferimento su cui si calcola la quantificazione del MOF che non comprendono l’organico del potenziato di cui alla legge 107/2015.
 Per la UIL scuola ha partecipato Antonello Lacchei.
FLC Cgil CISL Scuola UIL Scuola SNALS Confsal GILDA Unams chiedono un incontro urgente in merito a due specifiche questioni: la mancanza di risorse per la copertura delle supplenze e la persistenza delle disfunzionalità del sistema SIDI.
 Due circostanze che, protraendosi ormai da tempo, lasciano un numero elevatissimo di lavoratori senza stipendio e le segreterie scolastiche in grave difficoltà gestionale.
TIPOLOGIA DI POSTO  | MODALITA’ DI UTILIZZO DEI DOCENTI  | NEL CONTRATTO INTEGRATIVO DI ISTITUTO  | 
Docenti assunti con contratto a tempo indeterminato sui posti aggiuntivi della scuola  | Il docente è utilizzato, con atto formale scritto da parte del DS (art. 28 c. 4 del CCNL/07), per il proprio orario contrattuale (18 o 24 ore settimanali o frazioni di posto in caso di assunzione part time) e per le attività deliberate in relazione agli obiettivi del comma 7 della legge 107/2015, così come individuati nel fabbisogno di cui alla nota ministeriale 0030549 del 21.09.15. Il collegio dei docenti deve valutare il POF 15/16 già approvato, alla luce del quale sono state espresse le priorità di intervento, per apportare eventuali revisioni tenendo conto delle competenze dei docenti e delle classi di concorso loro assegnate e programmare l’impiego dei docenti all’interno delle attività per l’intero anno scolastico. Il dirigente scolastico assegna i docenti alle classi/attività e alle aree di intervento, rispettando i criteri generali del Consiglio d’Istituto e le proposte del Collegio, e definisce inoltre le attività funzionali di cui all’art.29 del CCNL. In sede di Collegio docenti si farà specifico riferimento in merito al ruolo/contributo sulla valutazione degli alunni ai sensi del DPR 122/09. Il comma 85 indica la possibilità che il docente sia utilizzato per la sostituzione di colleghi assenti fino a 10 giorni; in nessun caso è indicata la possibilità che tali docenti siano utilizzati in supplenze di durata superiore. L’eventuale utilizzo per le supplenze fino a 10 giorni deve essere definito quantitativamente e in un numero massimo di classi, per non condizionare lo svolgimento delle attività già programmate. Va assolutamente evitato l’utilizzo per supplenze in un ordine di scuola per il quale il docente non possiede il titolo di studio di accesso. Al docente neo-assunto deve essere garantito in ogni caso tutto il percorso di formazione dell’anno di prova, con particolare riguardo alle attività peer-to-peer in co-presenza coltutor (senza gerarchizzazione alcuna) finalizzate all’azione di insegnamento.  | A seguito dell’informativa ai sensi dell’art.6 del CCNL è necessario che siano regolate nel contratto integrativo di istituto – anche attraverso intese – le regole da rispettare per: 1)     definire i criteri per la distribuzione dei docenti sulle diverse sedi o plessi 2)     definire i criteri per l’orario settimanale con limiti orari giornalieri e con riferimento ad eventuale utilizzo in attività extracurricolari (per tutto l’anno, per periodi plurisettimanali, con quali limiti di flessibilità – art 28 comma 9 CCNL) 3)     definire, al pari di quanto avviene per gli altri docenti, le modalità e i limiti di impegno per le attività funzionali all’insegnamento (art.29) 4)     definire le modalità e i limiti all’impiego su più sedi/plessi (CCNL art. 6 lettera i) 5)     definire i limiti orari (entro le 18 o 24 ore) eventualmente destinati alle sostituzioni, solo nel caso in cui il docente non sia totalmente impegnato in attività programmate nelle aree di intervento del potenziamento. È necessario prevedere regole di utilizzo che consentano al docente neo-immesso l’effettuazione del servizio per almeno 180 giorni e lo svolgimento di insegnamento/attività didattiche per i 120 gg previsti dal DM 850/15.  | 
Docenti assegnati per la copertura di semi-esoneri su più scuole  | Come sopra. Nella gestione del rapporto di lavoro valgono le stesse regole del personale docente che ha una cattedra-orario esterna.  | |
Docenti assegnati alle secondarie di 2° grado ma utilizzati nel primo ciclo  | Tale utilizzo è previsto dal comma 20 solo in qualità di docenti specialisti per gli insegnamenti della lingua inglese, della musica e dell’educazione motoria nella scuola primaria; il comma 85 indica la possibilità di impiegare il personale per le sostituzioni fino a 10 giorni anche in gradi di istruzione inferiore. Si tratta di istituti comprensivi o onnicomprensivi che al loro interno si strutturano in più gradi di scuola. inferiore La mancanza del titolo di studio di accesso costituisce impossibilità per l’utilizzo in supplenze, si configura come illegittimo e si può perseguire. Il docente, pertanto, può essere utilizzato solo in compresenza per le attività di potenziamento .  | La RSU chiede informativa sulle modalità di utilizzazione del docenti e segnala irregolarità al sindacato che valuterà eventuali azioni legali a tutela del singolo docente.  | 
Scuola secondaria di I e II grado
 Pubblicazione convocazione per incarichi a Tempo Determinato a.s. 2015/2016. Calendario e disponibilità posti.
Piano assunzionale L. 107/2015 – Fase “C”. Scuola secondaria di I e II grado.
 Elenco aspiranti che hanno accettato la proposta di nomina
CAMBIARE LA LEGGE 107. Un atto possibile e necessario
 NUOVA INIZIATIVA DELLA UIL SCUOLA DI CATANIA
Precariato, mobilità – il pasticcio delle fasi,- ambiti, nuovo reclutamento, scuola dell’Infanzia, Personale ATA: sono le emergenze da risolvere ed ancora rinnovo innovativo del Contratto, risorse per le spese di funzionamento e di investimento, giusto salario, arginare l’imperante speculazione con vera innovazione per il rilancio dell’economia reale………………………………………..
 
Presentato oggi a Catania e presso tutti i banchetti allestiti in tutta la Provincia il documento con le proteste e le proposte della Uil e Uil Scuola
 
La legge sulla scuola approvata dal Governo presenta, nella sua applicazione concreta, molti punti critici.
 Li abbiamo messi in evidenza a più riprese, ne abbiamo prefigurato gli effetti, ora siamo più che mai convinti che occorre porre rimedio agli errori di questa legge, piena di rigidità, scritta da chi non conosce la scuola e ne ignora la vitale complessità democratica.
Abbiamo ribadito in ogni sede la nostra contrarietà: al Parlamento, nelle audizioni, al ministero, nelle iniziative pubbliche, nelle manifestazioni, nelle assemblee nelle scuole. E ora andiamo a ribadirlo anche nei banchetti del PD – commenta Salvo Mavica – segretario generale Uil Scuola, presentando questa ’iniziativa.
Siamo convinti che cambiare la legge non solo è possibile ma è necessario – spiega Salvo Mavica.
 Le contraddizioni della legge approvata dal governo sono sopite, ma non risolte. L’azione sindacale, civile e nel rispetto della Legge, non è silente anzi vibrante e convinta.
Intendiamo riportare l’asse della discussione nel merito – afferma Salvo Mavica.
 Assistiamo ad una sorta di valutazione a spanne, che anticipa gli effetti di scelte sbagliate della 107: una babele infinita.
Il Piano delle assunzioni ha determinato di rendere difficili le cose facili. Era sufficiente predisporre un piano, anche triennale, con le vecchie e ben collaudate regole che non avrebbe scontentato nessuno anzi avrebbe accresciuto efficacia ed efficienza. Danno e beffa con altrettanta arrogante prepotenza: ai neo assunti che sono stati costretti a raggiungere le sedi più disparate, fase B e C, è concessa la deroga all’obbligo triennale di permanenza in sede assegnata e quindi il prossimo anno vedrà nuovamente il balletto della mobilità, migrazioni? transumanze? E gli alunni? e la continuità didattica? e la programmazione del corso di studi e l’erogazione dei saperi? materia sconosciuta e misconosciuta. Accentramento decisionale dall’alto, carenza di puntuale conoscenza della peculiarità insita di tutto il mondo della scuola e di tutti i suoi componenti. Famiglie squinternate, una sorta di lite sociale e l’assurda prepotenza di aver voluto legare ad ogni costo il piano delle assunzioni all’articolato della Legge 107. Il prendere o lasciare, inesorabilmente, la liquefazione delle persone, la libertà di insegnamento come specificità e garanzia di libertà, sottaciuta ovvero mortificata. Circola la sensazione che a chi governa piace l’idea e l’assunto che la democrazia è bella allorchè sono pochi quelli che comandano.
Piuttosto che analizzare le criticità e risolverle è stato impalcata l’assurda quanto illogica L.107. I veri problemi non sono stati sfiorati. Non è stato possibile e non è stato concesso ai lavoratori della scuola malgrado 400mila firme di protesta depositate, 620mila adesioni allo sciopero del 5 maggio 2015,di fare valere osservazioni e ragioni, sono rimasti inascoltati, assoluta esclusione di tutti coloro che, con competenza e professionalità, erano e sono titolati a trattare la materia, di entrare nel merito delle questioni per contribuire a risolvere i problemi : vero esercizio di libertà e democrazia.
Non vogliamo neanche immaginare ciò che succederà con la scelta dei docenti da parte dei dirigenti scolastici. Sappiamo solo che ciò che sta accadendo è un piccolo saggio di ciò che potrà accadere.
Non hanno idea – continua Salvo Mavica – degli effetti concreti delle norme approvate. E’ un sistema che non può funzionare. Non si deve guardare ‘il dito ma la luna’. Speriamo chi ha la responsabilità politica di questo Paese, se ne accorga e si fermi, almeno per una riflessione pacata ed attenta e, se occorre, con ponderata fase sperimentale.
Non siamo contro la politica ma per la Politica, la vera Politica con la P maiuscola.
SALVO MAVICA
Segretario Segretario Generale UIL SCUOLA Catania
In allegato le proposte della Uil Scuola di modifica e di attuazione delle deleghe.
Per dovuta quanto opportuna conoscenza, ci pregiamo inviarVi, Le allegate note in proseguo della lotta che noi dalla Uil Scuola a tutela e difesa della Vera Buona Scuola.
L’iniziativa politica del PD e della politica in genere vorrebbe far capire che tutto va bene, che queste riforme, per noi non riforme, hanno dato il colpo di “scossa” per la ripartenza dell’Italia….peccato che non hanno dosato bene il voltaggio e ci stanno rosolando a dovere.
Ai sigg.ri Dirigenti Scolastici
 Docenti e ATA
 RSU, RSA, Rappresentanti sindacali territoriali.
 Componenti Consiglio Direttivo
 L O R O S E D I
In allegato, la nota per quanto in oggetto.
 L’occasione è gradita per porgere sentiti ed affettuosi saluti.
salvo mavica.