ESAMI DI STATO DEL SECONDO CICLO: un riordino disordinato e malgestito

01 APRILE 2015

Un riordino disordinato e malgestito

ESAMI DI STATO DEL SECONDO CICLO

INDIRIZZI E CURVATURE FUORI ORDINAMENTO DA TUTELARE, A FINE CORSI, NELL’INTERESSE DEGLI STUDENTI.

Il 1 aprile si è svolto presso il Miur un incontro sugli esami di stato conclusivi del secondo ciclo.
A giugno prenderanno il via gli esami di stato conclusivi dei percorsi di studio modellati nel 2008 per gli istituti tecnici, i professionali ed i licei.
A fronte di un riordino che ha drasticamente tagliato il numero degli indirizzi sperimentali per razionalizzare il sistema ed evitare inutili sovrapposizioni tra settori e percorsi il Miur deve ora intervenire su tutte le situazioni a rischio di legittimità con provvedimenti ad hoc.
Per la Uil la gestione disorganica, la mancanza di azioni di monitoraggio e di accompagnamento e l’assenza di ogni confronto con chi rappresenta i lavoratori ha determinato una situazione al limite del paradosso: licei scientifici che hanno ridotto le ore di scienze, licei giuridico economici che hanno tagliato le ore di diritto ben oltre le quote di autonomia, istituti professionali che hanno continuato a seguire i vecchi ordinamenti e, in modo diffuso, programmazione e valutazione fondate sui contenuti e non sulle competenze ne sono il risultato.
Confusione e disorganizzazione non consentono di conoscere nemmeno esattamente i casi di scostamento e quindi la quantità di prove differenziate che dovranno essere predisposte per le seconde prove, con una gestione frammentaria e distante dalla scuola. Bisogna almeno sperare che ci sia contezza di tutte le deviazioni presenti al fine di dare risposte esaustive al nuovo scenario e ricondurle ad ordinamento.
Per la Uil le tematiche attinenti il riordino non possono essere trattate nel solo ambito degli organici e delle atipicità ma occorre una riflessione più ampia sull’assetto complessivo ora che il sistema è a regime e necessita di una messa a punto generale. In tale senso il miur dovrebbe avvalersi del coinvolgimento dei docenti nelle diverse commissioni, cabine di regia gruppi di lavoro che operano nell’amministrazione, finora formate da dirigenti scolastici, ispettori, funzionari e indire, escludendo sistematicamente chi insegna ogni giorno.
Nello specifico la Uil ha posto la questione del ruolo dei docenti di strumento musicale negli esami di stato dei licei musicali.
Un terzo delle ore dell’intero piano di studi riduce a margine della valutazione i titolari dell’insegnamento, su cui prevalgono i docenti di teoria e composizione. Secondo la Uil la struttura  unica della seconda prova, che non può generare due diverse valutazioni, per la teoria e per la pratica dovrebbe comunque meglio valorizzare lo speciale contributo che questi docenti offrono al percorso formativo, similmente a quanto avviene per alcune discipline dei licei artistici. Il regolamento sugli esami in via di emanazione potrebbe portare indicazioni in tal senso.
La Uil ha posto infine la questione della esclusione dei dirigenti scolastici provenienti dalla scuola primaria ed infanzia dalla funzione di presidente di commissione. Selezione su un ruolo unico, esperienza di gestione amministrativa e didattica non colmano l’assenza di abilitazione all’insegnamento nel secondo grado, diversamente da quanto previsto per i docenti universitari, cui invece la funzione è consentita pure nei casi di totale assenza di esperienza scolastica.

 

IL DDL SULLA SCUOLA APPRODA ALLA CAMERA: si eviti uno scontro con la scuola

01 APRILE 2015

Si eviti uno scontro con la scuola

IL DDL SULLA SCUOLA APPRODA ALLA CAMERA

Di Menna: Sul merito, prima una proposta offensiva, poi una sbagliata.
Ora una terza proposta che riesce a scontentare tutti gli insegnanti.
Si faccia la cosa giusta: si valorizzi la professione docente con un contratto innovativo.

Il ddl scuola è stato presentato oggi alla Camera. E sempre oggi il sottosegretario Faraone, intervenendo in Molise, ha sostenuto che “una riforma non può accontentare tutti”.  Il punto è – mette in chiaro il segretario generale della Uil Scuola, Massimo Di Menna – che il testo proposto, scontenta proprio coloro, gli insegnanti, che ogni giorno sono alle prese con i ritardi del nostro sistema facendo grandi sforzi per assicurare comunque qualità.

A partire dal merito.
Dopo una prima proposta, offensiva, quella della ‘raccolta punti’ che i costringeva gli  insegnanti a cambiare scuola alla ricerca di quella dove c’erano colleghi con punti più bassi, proposta poi ritirata  – precisa Di Menna – ne è arrivata una seconda, sbagliata , che prevedeva dare 16 euro di aumento per il merito prendendo i soldi dagli aumenti per anzianità. Anch’essa, dopo le nostre pressioni, ritirata.
Ora c’è il terzo tentativo che non riscuote alcun consenso e non trova neanche un insegnante favorevole: assegnare un budget finanziario al dirigente scolastico che, in solitudine, decide a chi assegnare l’aumento.

Anche questo è da ritirare – commenta il segretario generale della Uil Scuola –  c’è una strada da seguire per riconoscere e valorizzare l’impegno, la professionalità, le opportunità di carriera, con consenso: avviare il confronto con il sindacato per il rinnovo del contratto scaduto da 9 anni, come chiesto dalle 400 mila firme consegnate a Palazzo Chigi .

Si eviti uno scontro con la scuola con tre scelte, quelle che ci apprestiamo a proporre in sede di audizione parlamentare:

  • un decreto legge per organico funzionale ed assunzioni;
  • la via del negoziato contrattuale (oggi abbiamo la buona notizia di due contratti rinnovati, commercio e banche);
  • un approfondita e distesa discussione parlamentare che metta al centro la qualità della scuola pubblica e un vero piano di investimenti per la modernizzazione.

 

INCONTRO AL MINISTERO SULLE QUESTIONI ATTINENTI GLI ESAMI DI STATO 2015: formazione delle commissioni

30 MARZO 2015

Formazione delle commissioni

INCONTRO AL MINISTERO SULLE QUESTIONI ATTINENTI GLI ESAMI DI STATO 2015

Mercoledi 1 aprile presso il Ministero è stato convocato un incontro tra il MIUR e le Organizzazioni Sindacali su varie questioni attinenti gli esami di stato 2015. Sulla funzione degli insegnanti di strumento agli esami di Stato , la UIL Scuola, ha fortemente sollecitato il Ministero ad intervenire e rappresenterà, nel corso dello stesso, l’esigenza che ne vengano chiariti i ruoli all’interno delle commissioni.

 

Domande mobilità docenti. Verifica punteggi attribuiti. Eventuale reclamo.

29 Marzo 2015

Domande mobilità docenti. Verifica punteggi attribuiti. Eventuale reclamo.

Alla cortese attenzione dei ns iscritti che hanno presentato domanda di mobilità.

 AL SITO, ALL’ALBO, ALLE RSU E TERMINALI ASSOCIATIVI, AI DIRIGENTI SINDACALI, AI COMPONENTI IL COMITATO ESECUTIVO.   

 L   O   R   O      S   E   D   I.

Raccomandiamo ai sigg.ri docenti che hanno presentato domanda di mobilità di controllare la propria casella di posta elettronica, stante che il termine ultimo, utile,  per l’eventuale reclamo è di gg.10 dalla notifica.

Allorchè l’Ufficio scolastico destinatario della domanda di mobilità convalida l’istanza, il docente riceve la notifica sulla propria casella di posta elettronica.

La comunicazione ricevuta costituisce documento ufficiale di notifica dei punteggi attribuiti per il movimento e delle voci del modulo di domanda ritenute valide.

La comunicazione dei punteggi può essere consultata anche accedendo alla sezione “archivio” presente sulla home page del portale.

Eventuali reclami per errori, omissioni, discordanze, ecc possono essere presentati entro gg. 10 dalla notifica (termine perentorio e tassativo).

Confermasi, come al solito, disponibilità ed assistenza.

L’occasione è gradita per porgere cordiali saluti.

f.to salvo mavica, segretario generale.

 

Proclamazione sciopero con astensione di tutte le attività non obbligatorie previste dal CCNL del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico e collaboratore scolastico della scuola

26 Marzo 2015

Proclamazione sciopero con astensione di tutte le attività non obbligatorie previste dal CCNL del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico e collaboratore scolastico della scuola.

Roma, 23 marzo 2015
Al Capo di Gabinetto Ministro Istruzione, Università e Ricerca

Al Gabinetto del Ministro Istruzione, Università e Ricerca
Ufficio Relazioni Sindacali

Al Capo di Gabinetto del

Dipartimento della Funzione Pubblica

Presidenza del Consiglio dei Ministri

Ufficio Relazioni Sindacali

Al Presidente della Commissione di Garanzia per l’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali

ROMA

Oggetto: Proclamazione sciopero con astensione di tutte le attività non obbligatorie previste dal CCNL del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico e collaboratore scolastico della scuola.

Vista la nota MIUR prot. N. 0007882 del 16 marzo 2015 con cui si è ritenuto di non convocare l’Organismo di conciliazione in conseguenza del parere della Commissione di Garanzia del 16 gennaio ( prot. N. 582, pos.17570), le scriventi Segreterie nazionali dei Sindacati Scuola, FLC Cgil, CISL Scuola, UIL Scuola, GILDA Unams e SNALS Confsal, proclamano lo sciopero delle attività non obbligatorie a partire dal 9 aprile 2015 e con termine il 18 aprile 2015, a sostegno delle azioni sindacali di mobilitazione relative alle scelte del Governo sulla buona Scuola.

L’astensione dalle attività non obbligatorie riguarda tutto il personale docente ed ATA della Scuola ed in particolare:

Per il personale ATA:

·         astensione attività aggiuntive oltre le 36 ore settimanali;

·         astensione da tutte le attività previste tra quelle rientranti nelle posizioni economiche (I^ e II^ ) e negli incarichi specifici;

·         astensione dall’intensificazione della attività nell’orario di lavoro relativa alla sostituzione dei colleghi assenti;

·         astensione svolgimento incarico sostituzione Dsga;

 

Per il personale docente ed educativo:

·         astensione dalle attività aggiuntive di insegnamento oltre l’orario obbligatorio, retribuite con il MOF;

·         astensione dalle ore aggiuntive per l’attuazione dei progetti e degli incarichi di coordinatore retribuiti con il MOF;

·         astensione dalla sostituzione e collaborazione con il dirigente scolastico e di ogni altro incarico aggiuntivo;

·         astensione dalle ore aggiuntive prestate per l’attuazione dei corsi di recupero;

·         astensione dalle attività complementari di educazione fisica e avviamento alla pratica sportiva.

Per quanto sopra espresso, si chiede di dare adeguate comunicazioni alle istituzioni scolastiche per quanto di loro competenza.

Cordiali saluti

Domenico Pantaleo Francesco Scrima Massimo Di Menna Marco Paolo Nigi Rino Di Meglio

 

RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE | RAV: l’esperienza delle scuole in primo piano

25 MARZO 2015

L’esperienza delle scuole in primo piano

RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE | RAV

L’incontro di approfondimento promosso dalla Uil Scuola con le scuole e con il presidente dell’Invalsi, Ajello e il direttore generale del Miur, Palumbo.

Il 95% delle scuole statali e paritarie, per un totale  di 10.600,  hanno compilato ad oggi il questionario scuola, primo step per la definizione del rapporto di autovalutazione, RAV che le scuole dovranno pubblicare a luglio 2015, sul loro sito istituzionale e nella piattaforma scuola in chiaro.
Della esperienza che le scuole stanno attraversando, delle modalità con cui dovranno rapportarsi per la messa a punto dei piani di miglioramento nel corso del prossimo anno scolastico ed infine entro luglio 2017, per la pubblicazione del bilancio di rendicontazione sociale oggi si è discusso  in un utile seminario nazionale organizzato da Uil Scuola e Irase. Con il contributo di Domenica Specchia, docente dell’IIS “Colonna” di Galatina (LE) valutatore esterno formato da invalsi per i progetti sperimentali VALES e di Melina Bianco, dirigente scolastico dell’I.C. “Borsellino” di Mazara del Vallo (TP) scuola sperimentale sottoposte a valutazione esterna,  a cui si sono aggiunte le voci della dott.ssa Carmela Palumbo, direttore generale degli ordinamenti e del sistema di valutazione  e della prof.ssa Annamaria Ajello, presidente dell’Invalsi e di Rosa Venuti, presidente Irase nazionale, si è riflettuto sulle opportunità, gli ostacoli, gli strumenti di semplificazione, sulle difficoltà che impegnano ancora i tanti operatori, in vista del miglioramento a cui l’impianto autovalutativo vuole tendere.
Questo il punto della situazione:
– a breve sarà presentata alle organizzazioni sindacali della scuola una proposta di valutazione della funzione dei  dirigenti scolastici, quale parte integrante e fortemente significativa per i processi e gli esiti.
– Il Miur ha avviato una riflessione sulla valorizzazione del ruolo della scuola dell’infanzia, come richiesto dalla UIL, all’interno del modello di autovalutazione.
– MIUR e Invalsi lavorano per introdurre l’autovalutazione anche nei corsi dell’istruzione degli adulti ed all’IeFP, finora esclusi dall’innovazione.
– Per i dirigenti tecnici, anello debole del sistema tripartito avviato dal DPR 80/2013, si profila una procedura di reclutamento riservata, con ogni probabilità,  ai dirigenti scolastici, con tempi lunghi poco favorevoli alla messa a regime del modello di valutazione introdotto dalla direttiva 11/2014 e dalla circolare 47/2015.
Per la Uil i problemi connessi alla formazione in servizio del personale, quelli per il finanziamento strutturato per il funzionamento dell’Invalsi vanno affrontati spostando maggiori risorse sull’istruzione in rapporto al PIL, per il quale siamo ultimi in Europa.
La funzione valutativa non deve esclusivamente caratterizzare la dirigenza tecnica.
È necessario dare conto degli esiti dei percorsi sperimentali e favorire la costituzione di reti di scuole  utili anche per favorire una cultura valutativa, non sanzionatoria ma orientata al miglioramento complessivo della struttura e del funzionamento delle scuole.
È indispensabile infine semplificare i procedimenti burocratici di tutte le attività connesse alle rilevazioni ed alle acquisizione di dati richieste da Invalsi, anche attraverso il ricorso a strumentazioni informatiche.
L’incontro è stato aperto da Noemi Ranieri e coordinato da Elio Carfagna, presidente Irase Marche.
Il segretario generale della Uil Scuola, Massimo Di Menna ha rilanciato nelle conclusioni l’impegno dell’organizzazione  a supporto delle scuole e del personale, che invece di essere lasciato solo ad affrontare il carico di continue innovazioni, necessita di certezze, riconoscimento professionale e un quadro chiaro di riferimenti ordinamentali.

 

Di Menna: evitiamo di irreggimentare tutto – LE NOSTRE VACANZE DURANO COME QUELLE DEGLI ALTRI PAESI EUROPEI

24 MARZO 2015

Di Menna: evitiamo di irreggimentare tutto

LE NOSTRE VACANZE DURANO COME QUELLE DEGLI ALTRI PAESI EUROPEI

Nelle decisioni il ruolo principale è delle famiglie. Gli insegnanti a supporto delle scelte. Lo Stato dovrebbe favorire opportunità e sostegno (studi all’estero,stage,studi,sport, lavoro) a chi ha difficoltà.

Il tempo che i ragazzi passano a scuola è allineato con quello degli altri Paesi europei – sottolinea il segretario generale della Uil Scuola, Massimo Di Menna commentando le dichiarazioni di oggi del ministro Poletti.
Il tempo delle vacanze scolastiche è dunque lo stesso, seppur distribuito in modo diverso da paese a paese. Questo significa che non abbiamo un surplus di vacanze.
Detto questo – chiarisce Di Menna – va evitato di irreggimentare tutto. Non si può decidere tutto per tutti.
Cosa far fare ai ragazzi, nel periodo di sospensione della attività scolastiche dipende dalla fascia di età e dal tipo di percorso, ed è questione che riguarda in primo luogo le famiglie. Gli insegnanti possono dare suggerimenti, fornire consigli per l’orientamento.
Studi all’estero, stages, sport, lavoro, corsi legati all’età, alle capacità e alle esperienze maturate – aggiunge Di Menna – tutto può contribuire all’istruzione e alla formazione dei ragazzi.
Enti locali e Governo possono favorire l’ampliarsi di queste opportunità e sostenere finanziariamente, attraverso tutti i canali di crescita culturale, le famiglie in situazioni economiche disagiate.

 

DISEGNO DI LEGGE SULLA SCUOLA PRESENTATO DAL GOVERNO: scheda sintetica sul provvedimento

23 MARZO 2015

Scheda sintetica sul provvedimento

DISEGNO DI LEGGE SULLA SCUOLA PRESENTATO DAL GOVERNO

1. Precariato e assunzioni
Il piano prevede circa 100 mila assunzioni, a copertura sia dei posti disponibili che del nuovo  organico funzionale.
Le assunzioni vengono tutte individuate nelle  graduatorie ad esaurimento e tra i vincitori di concorso del 2012. Vengono fatte prima su base territoriale e poi su base nazionale.
Dal 2016 si accede solo per concorso.
Solo per il 2015 ci saranno contratti a tempo determinato sui posti residui vacanti.
Viene accantonato un fondo per i ricorsi per reiterazione illegittima di contratti a termine.  Non vengono fatti contratti a termine oltre i tre anni.

La Uil insiste per un decreto legge, altrimenti per i circa 50 mila posti di organico funzionale non ci sono i tempi per le assunzioni da settembre 2015. Occorre modificare il testo perché parte del precariato viene addirittura danneggiato, ad es. gli abilitati in seconda fascia.
2. Organico funzionale e ruolo del dirigente scolastico
È previsto un sistema confuso che può minare la qualità della scuola.
Il dirigente, sentiti gli organi collegiali, definisce il piano dei bisogni, in realtà un semplice elenco dei ‘desiderata’.
Ne fa richiesta, in termini di organico, al direttore regionale che analizza tutti i piani e li invia, selezionando, al Miur, che assegna l’organico nei limiti delle disponibilità.
Il piano è predisposto ad ottobre, l’organico è assegnato a febbraio.
Tra ottobre e febbraio si determina quindi incertezza e confusione.
Solo a febbraio le scuole sanno su quanti insegnanti possono contare.
Il testo prevede che tra i docenti assunti su posti di organico funzionale il dirigente sceglie.
Non si capisce con quale ordine, con quale modalità, con quali criteri, con quali priorità, insomma un gran pasticcio che auspichiamo il Parlamento eviti alle nostre scuole.
Il progetto di scuola viene minato dalla rigidità dell’organico assegnato a febbraio, dal singolare sistema di scelta, che porterà molte scuole a contendersi molti insegnanti, e insegnanti a contendersi scuole.
Il testo obbliga il loro utilizzo per le supplenze per assenze sotto i dieci giorni.
Ci troviamo quindi di fronte ad una realtà virtuale, ad un ‘modellino’ confuso disegnato a tavolino, senza riscontro con la scuola reale, che cerca di garantire qualità, con maggiori difficoltà. È previsto l’utilizzo anche senza abilitazione specifica.

3. Scatti di anzianità
La progressione economica per anzianità’ non viene toccata.

La nostra azione, particolarmente efficace, quella della Uil Scuola, che ha fatto conoscere gli effetti concreti della ipotesi governativa di togliere risorse alla progressione per anzianità per premiare con venti euro mensili il così detto merito, è stata efficace e vincente.           

4. Retribuzione di merito e dirigente scolastico
Sono previste risorse aggiuntive che dovrebbero essere disponibili nel 2016 .
Vengono assegnate alla gestione dei dirigenti che ne decidono la destinazione.
Si tratta di una proposta che mina, anch’essa, la qualità della scuola, in assenza di qualsiasi organismo di garanzia di valutazione seria ed adeguata alla specifica professionalità docente e della libertà di insegnamento.
Mancano totalmente gli ispettori tecnici che sono parte essenziale del supporto e della valutazione così come prevista dalla legge.

5. Its e alternanza scuola lavoro
È previsto un riordino ed un incremento delle ore che ci avvicina ai modelli europei.

6. Personale Ata
Non viene minimamente citato.
Non viene considerata la necessità di un ammodernamento del sistema delle funzioni complementari alla didattica (es. nuove figure di supporto, tecnici in ogni scuola, sostegno alle innovazioni sul versante amministrativo).
Non è inserito nel piano di assunzioni connesso ad un organico funzionale.
Le assunzioni da settembre 2015 dovranno riguardare la copertura dei posti per turn over.

7. Card da 500 euro per spese professionali per insegnanti
Vengono previste risorse da destinare agli insegnanti, 500 euro per anno scolastico, per spese professionali, libri, mostre, concerti, materiale didattico.
La card viene data da settembre 2015 a tutti i docenti di ruolo compresi i neo assunti.

8. Scuola infanzia
Non sono previste, per questo personale, assunzioni su organico funzionale; quindi per loro rimangono le Gae, in attesa del riordino complessivo del sistema 0 /6 anni.

Come Uil contestiamo tale scelta sia per gli effetti sul personale precario, sia per la preoccupazione che venga meno il ruolo formativo del settore.                                                

9. Agevolazioni 5 per mille
Il testo è assolutamente da rivedere, perché senza prevedere un fondo generale per tutte le scuole, le scuole nei contesti economici più favorevoli verrebbero ulteriormente rafforzate.
Si rischia di minare la funzione della scuola statale.
Per gli altri punti del disegno di legge rinviamo alla scheda, nel link qui sotto, che analizza l’intero testo.
Le nostre proposte di modifica al Parlamento riguardano soprattutto tre tematiche: precariato, squilibrio tra ruolo del dirigente, didattica, organi collegiali, funzioni tecniche di controllo, sostanziale eliminazione della partecipazione e del contratto nelle materie che attengono al rapporto di lavoro.                         

Risulta assente ogni riferimento ad un piano pluriennale di investimento per riequilibrare la spesa pubblica a favore dell’istruzione, secondo parametri medi europei.

Non risulta esserci una vision sul nuovo ruolo e sulla rinnovata importanza della cultura e dei saperi per un paese come l’Italia che ha straordinaria tradizione e eccellenze in tutti i campi, cui i percorsi scolastici contribuiscono fortemente.

Invece si continua a tagliare, ad es. anche negli istituti di cultura e nei lettorati di lingua italiana all’estero, così come nella Legge di Stabilità 2015 (personale amministrativo, collaboratori del dirigente scolastico, etc.).                                         

ATA 24 MESI: pubblicata la nota che attiva le procedure

20 MARZO 2015

Pubblicata la nota che attiva le procedure

ATA 24 MESI

Come anticipato nei giorni scorsi il MIUR ha pubblicato la nota 8151 del 13 marzo 2015 con le indicazioni agli USR per la predisposizione dei bandi dei concorsi ATA per soli titoli per l’anno scolastico 2014/2015 per i profili professionali dell’area A e B.

Le domande dovranno essere inviate in forma cartacea mentre la scelta delle scuole sarà effettuata – in un secondo tempo – on line.

Ora i Direttori Generali di ciascun Ufficio Scolastico Regionale – con esclusione della regione Valle d’Aosta e delle province autonome di Trento e Bolzano – dovranno emanare i relativi bandi per ciascun profilo professionale e per tutte le province di competenza. Nella predisposizione degli stessi dovranno tenere conto dei cambiamenti normativi intervenuti, apportando le opportune integrazioni e modifiche al testo dell’ordinanza utilizzata per gli anni precedenti.

I modelli di domanda, con le integrazioni previste per questo anno, saranno diffusi successivamente.

Ricordiamo che a tale concorso possono partecipare aspiranti con 24 mesi di servizio nella scuola statale e nel profilo richiesto.

Le domande verranno presentate nella modalità tradizionale (cartacea). Solo Il modello G, che consente la scelta o la modifica delle sedi per l’anno 2015/16 sarà gestito tramite le istanze on line. Quest’ultimo non dovrà essere inviato in quanto l’Ufficio territoriale destinatario lo riceverà automaticamente al momento dell’inoltro telematico. Tale modalità consentirà la visualizzazione delle sedi già scelte per l’anno precedente, ove presenti, e la conseguente selezione delle sedi scolastiche esprimibili. La registrazione alla procedura “istanze on line “ sara requisito essenziale per poter trasmettere l’allegato G. Gli aspiranti interessati, qualora non l’abbiano già fatto, sono invitati a farlo per tempo presso la scuola di servizio o l’ultima in cui hanno lavorato.

Dalla data di pubblicazione di ciascun bando decorrerà il termine di 30 giorni per la presentazione delle domande.

ELEZIONI RSU: le scuole possono continuare ad inviare all’Aran i verbali anche dopo il 23 marzo

20 MARZO 2015

Le scuole possono continuare ad inviare all’Aran i verbali anche dopo il 23 marzo

ELEZIONI RSU

( …) La piattaforma ARAN per l’invio del verbale elettorale finale da parte delle amministrazioni resterà attiva oltre la data indicata nel Protocollo per la definizione del calendario delle votazioni per il rinnovo delle RSU del personale dei comparti del 28/10/2014, per consentire a tutti il corretto inserimento dei dati.
La data della chiusura della rilevazione sarà definita dal Comitato paritetico e adeguatamente pubblicizzata sul sito web dell’Aran.

Nel link le risposte alle domande più frequenti sull’invio dei verbali delle elezioni RSU on line sul sito dell’Aran.