Progetto sperimentale Vales – La Uil insiste: procedure trasparenti

  09 Ottobre 2013

La Uil insiste: procedure trasparenti

 Progetto sperimentale Vales / Incontro ministero – Invalsi – sindacati

L’8 ottobre 2013 si è svolto un incontro tra il ministero, l’Invalsi e i sindacati scuola.Per la UIL ha partecipato Noemi Ranieri.
In apertura il Miur ha informato della costituzione di un nucleo intercompartimentale, composto da rappresentanti della direzione degli ordinamenti, del personale e dei due dipartimenti, per l’istruzione e per il bilancio, oltre che dai rappresentanti dell’INVALSI e dell’INDIRE, al fine di coordinare tutte le azioni e gli interventi sulla valutazione di sistema.

L’INVALSI ha fornito una informativa su tutte le azioni attualmente in corso.
Le scuole interessate da interventi sperimentali sulla valutazione sono 732 di cui 300 per il progetto VALES, 400 del progetto Valutazione e Miglioramento, finanziato dalle risorse del Fondo Sociale Europeo aperto ad  istituti comprensivi a titolo gratuito.

32 micro sperimentazioni proposte dalle scuole sono state adottate a seguito di particolari esigenze di ricerca. A queste si aggiungono ulteriori scuole  finanziate autonomamente dalla Funzione Pubblica ed assistite dal FORMEZ.
L’INVALSI si avvale al momento di 200 team valutativi, costituiti da 400 tra docenti e dirigenti scolastici già formati o inseriti in un processo formativo che si concluderà  il 25 ottobre. A partire dal 21 i primi team inizieranno le attività di valutazione esterna.

Nello specifico il progetto Valutazione e Miglioramento, reiterato dal 2012 su tutto il territorio nazionale non ha previsto autovalutazione, si connota invece per un consistente numero di ore di osservazione in classe. Il progetto Vales invece si avvia solo a seguito degli esiti di una autovalutazione della scuola. In entrambi i casi la valutazione esterna si avvierà entro la fine dell’autunno.
Alle 100 scuole Vales del centro-nord sarà inviato un finanziamento di 10.000 euro da utilizzare secondo la contrattazione di istituto per la predisposizione di piani di miglioramento, per l’attuazione e per la partecipazione al progetto.
Resta da chiarire l’ammontare delle quote per le 200 scuole delle quattro regioni PON, su cui la UIL ha chiesto un’apposita informativa.
La Uil ha ulteriormente sollecitato procedure trasparenti; in particolare occorre, come prevede la legge, che il ministro emani la direttiva con gli obiettivi a cui le diverse articolazioni del sistema di valutazione facciano riferimento.
Posta come forte criticità la mancanza di coinvolgimento delle scuole e del personale nelle determinazioni dell’Invalsi. Continuiamo ad insistere perché ci sia una sede permanente con informativa e monitoraggio in sede di ministero dell’Istruzione.

 

In preparazione la circolare ministeriale BES: centrale il piano dell’offerta formativa

  07 Ottobre 2013

Centrale il piano dell’offerta formativa

 BES / In preparazione la circolare ministeriale 

 La Uil sollecita il ministero a far presto

Si è svolto il 3 ottobre l’incontro tra il direttore per lo studente Giovanna Boda e i sindacati scuola sulla circolare che regolamenterà l’operatività delle scuole sui bisogni educativi speciali per il corrente anno scolastico. Per la UIL ha partecipato  Noemi Ranieri.
L’amministrazione ha presentato una bozza che chiarisce i seguenti elementi:

  • l’individualizzazione  non va ridotta, come richiesto dalla UIL, ad una mera questione procedurale che trasforma la relazione educativa a formule, acronimi, adempimenti burocratici;
  • le strategie per i BES vanno ricondotte all’interno del Piano dell’offerta Formativa, ottenendo in tal senso l’attenzione sostanziale e non formale delle scuole;
  • gli interventi sui BES servono per offrire maggiori opportunità formative e flessibilità dei percorsi, non certo per abbassare gli obiettivi di apprendimento.

Secondo la UIL le scuole vanno sostenute economicamente nel prezioso lavoro che in tal senso già fanno. Le risorse del Decreto 104/2013 in via di conversione destinate a contrastare  la dispersione scolastica potrebbero essere utilizzate anche per i BES, è infatti facilmente dimostrabile che bisogni educativi speciali non affrontati adeguatamente siano causa di abbandono scolastico; potrebbero essere utilizzate inoltre quote parte dei Piani Operativi Nazionali.
Ai diversi livelli va attivato il confronto con le organizzazioni sindacali  per l’avvio delle reti di scuole, per le misure di accompagnamento, la formazione e quant’altro, altri tavoli possono essere attivati in sede tecnica, anche con il contributo di esperti segnalati dal sindacato.
In particolare, la formazione costituisce la leva su cui una buona parte delle misure si regge; ma vanno evitate soluzioni improprie, come quelle adottate dall’invalsi nella vicenda del VCAMP per l’individuazione dei docenti destinatari.

 

Prosegue il confronto sulla mobilità

  09 Ottobre 2013

Prosegue il confronto sulla mobilità

 Incontri al ministero

Nei giorni 8 e 9 ottobre e’ proseguito il confronto tra le organizzazioni sindacali e il Miur per definire il contratto sulla mobilità del personale docente, educativo e Ata, relativo all’anno scolastico 2014/15.
Sono stati presi in esame i primi venti articoli della bozza contrattuale e, in linea con le premesse dell’incontro iniziale, le parti si sono limitate ad apportare solo piccoli aggiustamenti e, ove necessario, elementi di chiarezza.
In particolare, al punto V dell’art.7 relativo alle precedenze comuni, al fine di evitare problemi in fase di applicazione, sono stati “riallineati” il comma 1 col comma 2, relativo all’esclusione dalle graduatorie d’istituto per l’individuazione dei perdenti posto.
Il prossimo incontro e’ previsto per lunedì 14 ottobre.
Per la UIL scuola hanno partecipato Noemi Ranieri e Pasquale Proietti.

 

ISTRUZIONE DEGLI ADULTI: concluso il lavoro del gruppo di coordinamento presso la Commissione Europea

  07 Ottobre 2013

Concluso il lavoro del gruppo di coordinamento presso la Commissione europea

 ISTRUZIONE DEGLI ADULTI

Si è concluso ad Amburgo, il lavoro del Gruppo di Coordinamento Aperto sull’Istruzione per gli Adulti.
In rappresentanza del Comitato Sindacale Europeo per l’Educazione ha partecipato ai lavori Rossella Benedetti.
Il gruppo, distinto in due sottogruppi (Qualità e Finanziamenti), aveva l’incarico di rivedere le politiche e le buone pratiche europee in questo settore e formulare linee guida aggiornate per i decisori politici, allo scopo di raggiungere gli obiettivi della strategia Europa2020, concordati dai Paesi dell’Unione.

Rappresentanti dei Ministeri coinvolti, di Istituti di formazione accreditati, delle ONLUS, del CEDEFOP, dell’UNESCO e delle organizzazioni sindacali europee si sono riuniti in diverse occasioni, hanno partecipato ad attività di scambio di buone pratiche e a conferenze organizzate dalla Commissione Europea e dal CEDEFOP allo scopo di acquisire informazioni e dati specifici, analizzare buone pratiche e la potenziale trasferibilità delle stesse in altri contesti; elaborare, infine, una serie di indicazioni per tutti i Paesi per migliorare l’offerta educativa rivolta agli adulti.

I messaggi chiave,  contenuti nei documenti che verranno presentati alla Commissione Europea e al Consiglio, rivelano una persistente preoccupazione riguardo alla qualità dell’offerta e alla migliore gestione dei finanziamenti.

La UIL Scuola, in rappresentanza di tutti i sindacati aderenti al CSEE, ha sistematicamente evidenziato la necessità di monitoraggio esercitata anche attraverso il confronto con le parti sociali, chiedendo, inoltre, che si investa sulla formazione del personale coinvolto, prima di parlare dell’adozione di sistemi di controllo della qualità. L’istruzione degli adulti non può essere vista solo come attività legata al problema della disoccupazione, ma va considerata anche come un’opportunità per una migliore integrazione sociale, un presupposto per acquisire quella cittadinanza attiva che spesso viene negata ai soggetti più deboli.

I rapporti elaborati in questi due anni verranno presentati ufficialmente ai Direttori generali dei ministeri coinvolti e agli altri decisori politici durante la Conferenza dell’UNESCO organizzata a Vilnius in dicembre in concomitanza con il semestre della presidenza lituana dell’Unione.
Il Comitato Sindacale Europeo ha chiesto alla UIL Scuola di continuare a rappresentarlo su questo tema presso la Commissione Europea anche nel prossimo biennio.

 

QUOTA 96: Circolari di dubbia utilità stanno creando confusione e disorientamento

  07 Ottobre 2013

Circolari di dubbia utilità stanno creando confusione e disorientamento

  QUOTA 96 / Rilevazione del Ministero

Si tratta di una rilevazione finalizzata a prevedere quanti utilizzeranno, con domanda di pensione, la eventuale modifica legislativa (che riconosce la specificità dell’anno scolastico).

Anziché operare con dati statistici, il ministero cerca di orientarsi, preventivamente con tale rilevazione, determinando confusione e disorientamento.

La Uil Scuola, per riconoscere la specificità dell’anno scolastico ai fini previdenziali, continua a premere per una risposta politica chiara in sede di confronto sindacale e con decisione parlamentare. Al di fuori di ciò rimane la decisione della Corte Costituzionale.

 

Mobilità: il resoconto della riunione al ministero

  01 Ottobre 2013

Mobilità: il resoconto della riunione al ministero

Il 1 ottobre 2013 si è svolto il primo incontro tra il Miur e le organizzazioni sindacali per il rinnovo del CCNI relativo alla mobilità del personale docente, educativo e Ata, per l’anno scolastico 2014/15.

Per la UIL scuola ha partecipato Pasquale Proietti.

Il Miur, ritenendo che il contratto in vigore abbia  sostanzialmente funzionato, ha presentato un testo che ricalca quello dell’anno scolastico precedente.

In premessa quasi tutti i sindacati hanno dichiarato di voler chiudere l’accordo in tempi brevi e, quindi, di volersi limitare ad apportare solo piccoli aggiustamenti o chiarimenti, ove necessari.

La UIL scuola, pur concordando con l’esigenza di definire l’accordo in tempi certi, ha proposto di trovare le necessarie soluzioni al problema del personale docente inserito nelle graduatorie delle classi di concorso “atipiche”.
Oggi dette graduatorie risultano valide ai soli fini dell’individuazione del personale in soprannumero, quindi in uscita, ma non anche in entrata.
Pertanto, anche per questo personale trasferito d’ufficio, in presenza di disponibilità, va prevista la possibilità di rientro con precedenza nella scuola di precedente titolarità.

Per quanto riguarda l’articolato sono stati presi in esame i primi sei articoli della bozza di CCNI.

Il prossimo incontro e’ previsto per lunedì 7 ottobre.

 

Carrozza: Grave perdita se vanificato decreto

  02 Ottobre 2013

Carrozza: Grave perdita se vanificato decreto

  Dall’agenzia ANSA

  Credo sia possibile riprodurre Rinascimento nel Paese

Il report dell’agenzia Ansa sulla relazione del ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, al convegno Uil Scuola

(ANSA) – ROMA, 1 OTT – Se il decreto sulla scuola “non venisse convertito sarebbe una grave perdita, a cominciare dai 27.000 insegnanti di sostegno”. Lo ha sottolineato, nel suo intervento a un convegno della Uil scuola, il ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, assicurando tutto il suo impegno “fino all’ultimo minuto” perche’ gli interventi previsti diventino pienamente operativi.
“Mi auguro – ha detto – che il decreto vada in porto. Ha avuto un’accoglienza positiva da tutti i partiti. E anche chi ha espresso critiche ha comunque ritenuto che questo intervento sia fondamentale per il Paese”.
Raccontando di aver trovato una scuola “terrorizzata da nuove possibili riforme”, il ministro ha spiegato che il suo obiettivo “é cambiare rotta, reinvestire nella scuola e vederla come produttrice di futuro”.

“Un tema importante per il futuro – ha detto – é quello della formazione, del reclutamento e dell’aggiornamento degli insegnanti. Bisogna anche parlare di un nuovo contratto e sfatare il mito dell’insegnante che lavora poco, valorizzando invece il suo ruolo”. Ma anche il ministero, a parere di Maria Chiara Carrozza, si deve trasformare: “Non va visto più come elemento frenante di burocrazia ma deve diventare una sorta di Agenzia per promuovere e sostenere l’istruzione nel Paese”.

Più in generale il ministro si è detta convinta che sia possibile “riprodurre un Rinascimento italiano nel Paese”.

“Credo che ci siano quattro punti fondamentali per il rilancio dell’Italia: istruzione, solidarietà, lavoro e tutela dell’ambiente. E spero – ha concluso – che riusciremo a superare questo momento e continuare a lavorare nello spirito di un Governo di servizio”.
(ANSA). CLL 01-OTT-13

 

Angeletti: Governo, va preso atto fine sistema politico

  02 Ottobre 2013

Angeletti: Governo, va preso atto fine sistema politico

  Dall’agenzia Ansa

  Tagli lineari sono conseguenza di non decisioni

Il report dell’agenzia Ansa sulla relazione del segretario generale Uil, Luigi Angeletti, al convegno Uil Scuola.

(ANSA) – ROMA, 1 OTT – “Non siamo in presenza di una crisi di Governo, ma di una crisi politica, cioè la fine della Seconda Repubblica, caratterizzata dal personaggio Berlusconi. E poiché lui non è d’accordo con le modalità della sua ‘uscita’ il passaggio dalla Seconda alla Terza repubblica é dannoso per i cittadini”. Lo ha detto, nel suo intervento a un convegno della Uil scuola, il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti.

“Dobbiamo prendere atto che siamo alla fine di un sistema politico. Dovremo mettere mano anche alle istituzioni politiche oltre che alle persone” ha osservato il leader della Uil sottolineando la poca coerenza tra la politica dichiarata e quella praticata.

“La politica economica anche di questo Governo è stata coerente nella disgrazia continuando a fare tagli lineari a cominciare dal blocco dei contratti. E i tagli lineari – ha aggiunto – sono la conseguenza di non decisioni. Non c’è sufficiente forza politica per tagliare da una parte, dove si dovrebbe”.

Secondo Angeletti, invece, “bisogna ridurre le tasse trasferendo risorse: in parte prendendole dagli evasori fiscali, in parte tagliando la spesa pubblica in sprechi che rasentano la violazione del codice penale. E le risorse andrebbero trasferite in riduzione di tasse sul lavoro e investimenti sulla scuola, un settore dove l’Italia investe meno di tutti gli altri Paesi europei”.

Il leader della Uil ha quindi insistito sulla necessita’ di ”cominciare a fare sul serio il rinnovo contrattuale”.
(ANSA). CLL 01-OTT-13

 

UIL: Le cose da fare sono quelle indicate dall’Europa

  01 Ottobre 2013

UIL: Le cose da fare sono quelle indicate dall’Europa

  #CAMBIAMENTO / Istruzione e lavoro: priorità per il Paese

 Angeletti: inaccettabile il divario tra le parole e i fatti della politica

 Carrozza: occorre rivalutare il ruolo dell’insegnante

Che cosa intende fare l’Italia per modernizzare il proprio sistema di istruzione e valorizzare il personale? Le domande poste dall’Unione Europea in una lettera a firma Draghi-Trichet inviata al  2011 (inserita nella ricerca Uil Scuola presentata nel corso del convegno e disponibile on line) sono state il punto di partenza del dibattito che, questa mattina, al convegno della Uil Scuola, ha visto protagonisti, Luigi Angeletti, segretario generale Uil,  il ministro Maria Chiara Carrozza e il segretario generale della Uil Scuola, Massimo Di Menna.

 

Di Menna: E’ il contratto la via per nuove politiche retributive

  01 Ottobre 2013

Di Menna: E’ il contratto la via per nuove politiche retributive

 #CAMBIAMENTO / Istruzione e lavoro: priorità per il Paese

  Modernizzare il sistema e valorizzare il personale

E’ inaccettabile la doppia penalizzazione: bloccare il contratto e gli scatti di anzianità, un prelievo di 300 milioni di euro.

 

La difficile situazione economica e le preoccupazioni degli italiani richiedono un governo che sia in grado di governare. L’incertezza politica sta creando molti danni.

Il Parlamento è chiamato a dare risposte nella prospettiva di un Governo stabile.
La scuola – lo hanno ripetuto a più riprese il presidente della Repubblica, il presidente del Consiglio, il ministro dell’Istruzione – è un settore centrale per uscire dalla crisi.
Il sapere e il lavoro delle persone sono la maggiore ricchezza che ha il nostro Paese.
Sul lavoro c’è un eccessivo carico fiscale che sta diminuendo il potere d’acquisto delle persone.
Sulla scuola serve un cambiamento che ne rilanci la centralità.

Le cose da fare –ha spiegato Massimo Di Menna, nel corso del convegno che si è svolto questa mattina a Roma – sono quelle che ci ha indicato l’Europa. C’è una lettera a firma Draghi-Trichet del 2011 (inserita nel dossier Uil scuola presentato nel corso del convegno) nella quale veniva fatta esplicita richiesta all’Italia di prevedere misure di modernizzare il sistema di istruzione e di valorizzare il personale.
Interventi mirati e chiari – ha sottolineato il segretario della Uil Scuola – fino ad oggi disattesi.

In una società che comunica attraverso i tweet, due hastag  – strumenti che servono ad aprire confronti e a far comunicare – hanno fatto da filo conduttore alle nostre proposte: #investrireinistruzione e #riconoscereillavoro.

Nella legge di stabilità che comunque dovrà essere approvata, ci sono aspetti che devono trovare una collocazione. Pensiamo a scelte che puntino a innalzare il rapporto tra spesa per istruzione e Pil (in italia è al 4,7% in Europa la media è del 5,4%) che riproporzionino la spesa per istruzione rispetto alla spesa pubblica totale (in Italia si spende il 9,1%, in Europa il 10,8%).

Va poi accettata e resa concreta la sfida europea per la qualità dell’istruzione: vanno spostate risorse da sprechi e privilegi a favore della scuola pubblica.

Le retribuzioni italiane sono più basse della media europea. Il nostro spread delle retribuzioni, nella scuola, parte dai 4 mila euro di inizio carriera per arrivare ai 10 mila di fine carriera.

E’ il contratto –ha insistito Di Menna – la via per nuove politiche retributive che diano valore alle professionalità della scuola.

E’ inaccettabile la doppia penalizzazione: solo per la scuola si è scelto di bloccare il contratto e gli scatti di anzianità, un prelievo di 300 milioni di euro.

Il prossimo 28 ottobre, con gli altri sindacati, decideremo le iniziative da intraprendere.
Dobbiamo fare – ha aggiunto Di Menna – come in tutta Europa, dove ad eccezione della Svezia, la progressione economica tiene conto dell’anzianità di servizio.

 

Fondi alle scuole e scatti di anzianità: incontro Ministero – Sindacati

  26 Settembre 2013

Fondi alle scuole e scatti di anzianità

  Incontro Ministero – Sindacati

Garantire certezza di risorse alle scuole ed il pagamento degli scatti e dei relativi arretrati. Il quadro delle risorse si fa chiaro il Ministero non perda altro tempo.

In data 25 settembre si è svolto, presso la Direzione per la programmazione economica una riunione con i Sindacati scuola sulle economie MOF dell’anno scolastico 2012/2013.

Per il MIUR ha partecipato il Direttore Filisetti e la Dottoressa Davoli; per la UIL Scuola Pasquale Proietti ed Antonello Lacchei.

Nel corso della riunione è stato presentato un prospetto che riassume le somme del fondo non utilizzate dalle scuole che ammontano, alla data del 31 agosto 2013, ad oltre 270 milioni di euro (confermando quanto da noi rappresentato) ed una ipotesi acconto sulle risorse del fondo per l’anno 2013/ 2014.

I rappresentati del Ministero hanno confermato che la commissione di certificazione MEF – MIUR delle economie derivanti dalle riduzione del personale si riunirà nei primi giorni di ottobre.

Per la UIL Scuola il quadro delle risorse disponibili per l’attribuzione degli scatti di anzianità  per l’anno 2012 si va delineando con maggiore precisione. Questo passaggio, dopo la  quantificazione delle risorse necessarie, avvenuta nella riunione precedente con il Capo Dipartimento, consente di avviare la sede negoziale sia per la definizione delle risorse da destinare alle scuole che per l’accordo per pagare gli scatti e gli arretrati.

 

Incontro Invalsi sul sistema nazionale di valutazione

  26 Settembre 2013

Incontro Invalsi sul sistema nazionale di valutazione

Si è svolto oggi un incontro tra i rappresentanti dell’Invalsi e le organizzazioni sindacali.

Oggetto della convocazione era l’avvio di un confronto sul Sistema Nazionale di Valutazione.

Per la UIL Scuola ha partecipato Rossella Benedetti.

Il commissario dell’Istituto, dott. Sestito ha avviato la riunione precisando che il confronto si intende solo sulle materie di competenza dell’Invalsi; che il lavoro di valutazione deve stimolare e sostenere i processi di miglioramento e non dare le pagelle alle scuole e che non è loro intenzione entrare nella sfera di competenza contrattuale. Ha, quindi, parlato diffusamente dei due processi fondamentali del futuro SNV, l’autovalutazione e la valutazione esterna, descrivendo il quadro concettuale di riferimento, l’innovazione costituita dall’aggiunta a questo quadro della valutazione dei risultati a lungo termine degli alunni di ciascuna scuola e della necessità di focalizzare l’analisi sui processi. Ha riportato poi il discorso sui progetti in corso, VALES e Valutazione e miglioramento, precisando a più riprese che gli strumenti e le procedure di selezione per i valutatori esterni messe in opera per questi progetti non verranno integralmente ripetute per l’attuazione del SNV.

Anche prendendo atto di tali dichiarazioni di principi, la UIL Scuola ha rimarcato con decisione che non ritiene l’INVALSI l’interlocutore deputato a discutere di questioni di natura politica e contrattuali oltre che squisitamente tecnica. In assenza della Direttiva del MIUR prevista per legge e di una risposta alla richiesta unitaria di incontro con il Ministro su questa tema, risulta inappropriato l’avvio di un confronto con il solo INVALSI.

La Uil ha evidenziato come lo stesso Istituto che si chiama fuori dalle questioni contrattuali, ha invece, e senza coinvolgere scuole ed insegnanti,  avviato e concluso un’iniziativa di formazione del personale senza consultare le organizzazioni sindacali.
Quindi il nostro giudizio negativo rimane anche perché il processo valutativo deve vedere insegnanti e scuole, anche a livello di rete, partecipi e protagonisti, essendo questione importante e delicata.

Anche le altre organizzazioni presenti hanno ribadito la necessità di discutere del Sistema Nazionale di Valutazione con il Ministro prima di continuare il confronto sulle questioni tecniche con l’Istituto.

 

Personale docente inidoneo: il resoconto della riunione al Miur

  26 Settembre 2013

Personale docente inidoneo

  Il resoconto della riunione al Miur

Il giorno 25 settembre 2013 si è tenuto un primo incontro tra il Miur e le organizzazioni sindacali per l’applicazione degli aspetti del Decreto Legge n. 104 de 12 settembre 2013, relativi al personale docente dichiarato inidoneo.

Per la UIL scuola hanno partecipato Antonello Lacchei e Pasquale Proietti.

Il Miur ha illustrato le modalità con cui intende procedere per l’applicazione del comma 6, art. 15, relativo a detto personale.
In attesa del perfezionamento del D.L., oggetto di numerose richieste emendative,  il Miur sta procedendo alla rilevazione dei titoli di studio del personale appartenente alle classi di concorso C/999 e C/555, al fine di rendere possibile la mobilita’ professionale all’interno del ruolo dei docenti, ed all’integrazione delle commissioni mediche preposte alla dichiarazione di inidoneità.

La UIL scuola ha chiesto di separare le questioni relative agli I.T.P. (C/999 e C/555) da quelle del personale inidoneo per favorire la mobilità professionale all’interno del ruolo docente per il personale in possesso di titolo valido e attraverso l’attivazione di corsi di riconversione professionale sul sostegno per il personale senza titolo spendibile.

La UIL ha chiesto, inoltre, che al personale inidoneo in possesso dei requisiti vengano applicate le norme per il pensionamento previste dalla legge Fornero per il personale in esubero.

Per la UIL, comunque, gli esiti applicativi del DL relativi al personale inidoneo vanno tenuti separati dall’organico Ata, pertanto, indipendentemente dalla sistemazione di detto personale, si deve procedere alle nomine in ruolo, in applicazione dell’ultima trance del piano triennale, poiche’ il DL n. 104/13 prevede la copertura economica per questa operazione.

 

Uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) e dispersione scolastica: l’impegno dei sindacati europei

  26 Settembre 2013

L’impegno dei sindacati europei

Uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) e dispersione scolastica

La riunione di Atene del Comitato Sindacale Europeo (CES)

Si è svolto ad Atene il 20 settembre il primo incontro di un progetto del Comitato Sindacale Europeo per l’Educazione finalizzato ad approfondire due tematiche importanti per gli operatori della scuola, l’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) e la dispersione scolastica che incide sullo sviluppo socio-economico dell’Europa.

In rappresentanza della UIL Scuola hanno partecipato Lello Macro e Rossella Benedetti.

Per le implicazioni e le ricadute che queste due problematiche hanno sulle condizioni di lavoro del personale della scuola, i sindacati europei si sono attivati, coinvolgendo anche i rappresentanti dei datori di lavoro europei (EFEE), allo scopo di enucleare in modo preciso vantaggi e svantaggi dell’uso delle TIC finalizzate anche a ridurre l’abbandono scolastico. Infatti, se da una parte è emersa dall’analisi di alcune realtà europee l’indubbia necessità di adeguare la prassi educativa ai nuovi stili di apprendimento degli studenti, nativi digitali, dall’altra è emersa con altrettanta chiarezza la mancanza di formazione specifica per i docenti già in servizio e gli aspiranti tali.

Le visite di studio condotte in quattro differenti Paesi europei hanno interessato sia istituti scolastici che istituti di formazione dei docenti e l’uso delle TIC non sembra essere oggetto di iniziative mirate.

Giacché la formazione è in molti Paesi contrattualmente definita, la UIL Scuola ha ribadito che anche sul piano europeo bisogna sostenere le legittime rivendicazioni dei lavoratori a cui viene chiesto di essere innovativi senza, però, fornire loro strumenti o tempi e modalità adeguati per aggiornarsi. Non ci si oppone all’innovazione pedagogica, ma il personale coinvolto va sostenuto.

Alla fine dell’incontro, i presenti hanno concordato su di una serie di raccomandazioni da rivolgere alla Commissione Europea, tra cui spicca, per l’appunto, la richiesta di una formazione di qualità per i docenti allo scopo di sostenere l’introduzione delle TIC e la riduzione della dispersione scolastica.

 

Conferimento supplenze scuola primaria: nota di chiarimento del ministero

  26 Settembre 2013

Conferimento supplenze scuola primaria

  Nota di chiarimento del ministero

 

Prot. n. A00DGPER  9774 Roma,  25.09.2013

Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali
LORO SEDI

OGGETTO:  Chiarimenti conferimento supplenze scuola primaria nota n.1878 del 30.8.2013.

A seguito di quesiti pervenuti per le vie brevi circa l’interpretazione del punto 1- Disposizioni particolari per la scuola primaria – contenute nelle istruzioni operative in materia di supplenze per l’a.s. 2013/14 si osserva quanto segue.
I posti, gli spezzoni orari ed i posti part-time che residuano dopo le utilizzazioni del personale di ruolo devono essere integrate con le ore di programmazione da attribuire nei contratti a tempo determinato secondo il criterio indicato nella nota medesima 1 ora per 11 ore d’insegnamento, 2 ore per 22 ore di insegnamento.
Conseguentemente le ore di insegnamento da 12 fino a 21 devono essere integrate di 1 ora di programmazione.
Le SS. LL. provvederanno in tal senso anche nei confronti di incarichi già attribuiti fornendo opportune indicazioni ai Dirigenti Scolastici competenti alla stipula dei conseguenti contratti.

f.to IL CAPO DIPARTIMENTO  Luciano Chiappetta

 

Compensi trattamento accessorio personale comandato: incontro al Miur

  26 Settembre 2013

Compensi trattamento accessorio personale comandato

  Incontri al Miur

Il giorno 26 settembre 2013 il Miur e le organizzazioni sindacali hanno firmato l’accordo per la ripartizione a livello regionale dei compensi relativi al trattamento accessorio per il personale impegnato nelle attività formative e di tirocinio e per il personale impegnato nelle attivita’ connesse ai progetti per l’autonomia scolastica.
Le risorse complessive, passate da 2.582.000 a 1.580.000, sono assegnate a livello regionale sulla base dell’impianto precedente e riparametrate sulla base di un puntuale monitoraggio del personale. I parametri e i criteri per l’attribuzione dei compensi verranno definiti in sede di contrattazione regionale.
Per la UIL scuola ha partecipato Pasquale Proietti.

Scarica il testo del contratto collettivo nazionale integrativo sul personale comandato

 

Economie per il pagamento degli scatti: riunione al ministero

  20 Settembre 2013

Economie per il pagamento degli scatti

Riunione al ministero

  Anticipazione per il fondo di istituto

In data 19 settembre si è svolto, presso il Dipartimento per la Programmazione del MIUR una riunione con i sindacati scuola sull’iter di certificazione delle economie derivanti dalle riduzione di personale.

Per il MIUR hanno partecipato il Capo Dipartimento, Dottoressa Sabrina Bono ed il Direttore Marco Ugo Filisetti.

Per la Uil Scuola Antonello Lacchei.

I rappresentati del Ministero ci hanno informati che la commissione di certificazione si riunirà nei primi giorni di ottobre.
Si sta lavorando – in un quadro di insieme – per il pagamento degli scatti e per una tempestiva comunicazione alle scuole delle risorse del fondo.