Svolta per gli ITP: illegittima l’esclusione dalla seconda fascia delle graduatorie di Istituto

Arrivano i primi pronunciamenti da parte del Tar Lazio circa l’inserimento degli ITP (Insegnanti Tecnico Pratici) nella II^ fascia delle Graduatorie di Istituto e Circolo.

Proficua azione legale condotta in sinergia dalla UIL SCUOLA di Catania a seguito del primo di diversi ricorsi proposti dagli Avv.ti Antonio Garozzo e Luigi Randazzo dello Studio Gierrelex, a conferma delle tesi dagli stessi formulate, il Tribunale Amministrativo con ordinanza n. 4878 del 15/09/2017 ha sospeso l’efficacia esecutiva del D.M. n. 374/17 del 01.06.17 nella parte in cui non ha considerato gli ITP come titolati per l’accesso in II^ fascia delle Graduatorie d’Istituto.

NOTA STAMPA

Catania 16.09. 2017

Scuola, svolta per gli ITP: illegittima l’esclusione dalla seconda fascia delle graduatorie di Istituto
Arrivano i primi pronunciamenti da parte del Tar Lazio circa l’inserimento degli ITP (Insegnanti Tecnico Pratici) nella II^ fascia delle Graduatorie di Istituto e Circolo.
Infatti, a seguito del primo di diversi ricorsi proposti dagli Avv.ti Antonio Garozzo e Luigi Randazzo dello Studio Gierrelex, a conferma delle tesi dagli stessi formulate, il Tribunale Amministrativo con ordinanza n. 4878 del 15/09/2017 ha sospeso l’efficacia esecutiva del D.M. n. 374/17 del 01.06.17 nella parte in cui non ha considerato gli ITP come titolati per l’accesso in II^ fascia delle Graduatorie d’Istituto
Il TAR Lazio ha chiarito come: “il possesso di diploma ITP – purché rientrante nell’elenco di cui all’Allegato C al D.M. n. 39/1998 – ai sensi dell’art.2 del medesimo D.M. n.39/1998 consentiva la partecipazione ai concorsi per l’insegnamento della relativa materia negli istituti di scuola secondaria nelle classi di concorso tecnico/pratiche per il cui accesso era sufficiente il diploma di istruzione di scuola secondaria, essendo indubbio che alle tipologie di diplomi rientranti in tale elenco fosse riconosciuto valore di ‘titolo abilitativo all’insegnamento’, senza alcuna necessità, qualora il diplomato intendesse svolgere attività di insegnamento nelle corrispondenti classi di concorso, di conseguire titolo abilitativo ulteriore”.
Secondo l’Avv. A. Garozzo “era del tutto illogico quanto disposto dall’art.2 del D.M. n.374/17 laddove non considerava come abilitante per le specifiche classi di concorso degli ITP il relativo Diploma Professionale ciò perché”, aggiunge l’Avvocato, “se quel medesimo titolo era per legge idoneo all’insegnamento non potevano esserci validi presupposti giuridici per inserire gli ITP in III^ fascia ovvero tra gli aspiranti non titolati”. A tal proposito l’Avv. L. Randazzo rileva che “seppure il MIUR, dopo i numerosissimi ricorsi presentati, accortosi dell’errore, nei giorni scorsi ha diramato una nota con cui invita tutti gli USR-Uffici Scolastici Regionali ad inserire gli ITP nella II^ fascia delle Graduatorie di Istituto, tuttavia, in assenza di connessi procedimenti giurisdizionali innanzi al TAR, detto inserimento da parte delle diverse segreterie non sia poi così automatico”.
Secondo i legali la decisione del TAR Lazio ridà speranza ad un’ampia realtà di professionisti che negli anni hanno maturato un significativo percorso nel mondo della Scuola e che stavano per vedere vanificate le loro aspettative da un provvedimento del tutto illegittimo.
Il risultato ottenuto dagli Avv.ti Garozzo e Randazzo è stato apprezzato anche dal Segretario Generale territoriale della UIL-Scuola città metropolitana di Catania, Salvo Mavica, “”per l’encomiabile impegno profuso dei legali nell’incardinare il mirato quanto puntuale ricorso innanzi il TAR Lazio che ha prodotto il favorevole pronunciamento. La Uil Scuola è stata sin dal primo momento accanto ai docenti ricorrenti convinta dell’esistenza dei presupposti, sia in diritto che nel fatto, a salvaguardia, assistenza e tutela dei diritti lesi. Il risultato ottenuto dei due stimatissimi legali, Avv.ti Garozzo e Randazzo, assume rilevanza anche dal punto di vista sindacale per il delicato quanto epocale momento che sta vivendo tutto il personale della scuola pubblica statale ove si assiste alla liquefazione delle libertà individuali dell’insegnamento dei docenti nonché al tentativo rischioso di produrre dirigismo e burocratizzazione, e al mancato riconoscimento a tanti bravi docenti che pur essendo i più malpagati in ambito europeo, ogni giorno fanno funzionare la scuola assieme ai Dirigenti Scolastici ed il personale ATA.”” La scuola sopravvive grazie ai nostri prof. motivati.

Lazio, Sez. III Bis, Ord. N. 4878/2017

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