Nella giornata di ieri in modalità a distanza si è tenuto un incontro sindacale con il MI per l’ Per l’amministrazione erano presenti il Capo di Gabinetto dott. Fiorentino e il Capo Segreteria del Ministro dott. Milazzo che ha tenuto la gestitone della relazione e del dibattito. La Uil Scuola è stata rappresentata da Pino Turi, Noemi Ranieri e Rosa Cirillo. Il provvedimento è stato presentato come mezzo di investimento e non come elemento di riduzione di spesa. Non si parla di tagli e si sono presentate misure di finanziamento per una cifra di 2,2 miliardi per spesa corrente. In particolare si prevede la stabilizzazione di 25.000 posti di sostegno in O.D., con l’impegno ad aumentare l’offerta universitaria di corsi per conseguire i titoli di specializzazione. Si prevede la proroga dei 1000 posti di AT con l’idea di stabilizzare i posti nel settore della primaria, in modo stabile. Anche per gli ex L.S.U. già transitati si prevede la proroga sino a fine anno scolastico il completamento in tempo pieno degli attuali part time con l’idea anche in questo caso di stabilizzarli in organico. Si prevede di aumentare di 1000 unità i docenti per la scuola dell’infanzia statale e di incrementare la costituzione di nuovi nidi per l’infanzia sul livello comunale. Sono previsti interventi finanziari per il “sistema duale” di collegamento con il mondo del lavoro, e di 20 milioni alle scuola paritarie. Inoltre sono previste spese per la formazione e per l’edilizia scolastica pari ad 1,5 miliardi; adeguamenti al digitale per gli uffici amministrativi; trasferimenti ai Comuni e agli ee.ll. per incrementare i trasporti . La Uil scuola pur prendendo atto positivamente della la mancanza di tagli e dell’invarianza dell’organico, ha ritenuto che si tratti di una finanziaria senza anima, senza una vera prospettiva di sistema. Una finanziaria fatta di piccoli interventi per dare risposte alle tante richieste di lobby a partire da quelle quella del privato. L’investimento in istruzione serve al Paese. I diritti universali sono stati sacrificati e vanno cambiate le politiche neoliberiste degli ultimi 20 anni. Questa finanziaria è solo un pallido inizio.
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