03 AGOSTO 2015
AT DI CATANIA: Scuola Primaria – elenco convocati GAE e disponibilità FASE “A” – A.S.2015/2016
Pubblicati l’elenco delle GAE scuola primaria di posto comune e del sostegno FASE “A” a.s. 2015/2016
Pubblicati l’elenco delle GAE scuola primaria di posto comune e del sostegno FASE “A” a.s. 2015/2016
Pubblicato l’elenco dei convocati del concorso DDG 82/2012 FASE “0” (scorrimento) e FASE “A” e disponibilità scuola primaria
Scuola dell’Infanzia – Pubblicazione dispositivo ripartizione ulteriore contingente per assunzioni a T.I. per l’insegnamento di sostegno
Le risultanze delle convocazioni per immissione in ruolo da concorso gestite dall’UST di Palermo
RESTANO TUTTAVIA MARGINI DI AMBIGUITÀ. UNA LOTTERIA ESTIVA CHE NON RISPETTA LE PERSONE.
Con l’avvio della procedura di presentazione delle domande, che parte oggi e scadrà il 14 agosto, il Miur con la pubblicazione di una serie di FAQ cerca, finalmente, di fare un minimo di chiarezza su tutta la materia.
Quella che vediamo in atto – spiega il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi, è una procedura che, proprio come una lotteria, lascia le persone ‘in sospeso’.
Si prende il biglietto ma fino all’ultimo non si sa quale è il risultato.
Il punto è che non siamo a caccia di numeri. Siamo di fronte a persone, preoccupate, che hanno tutto il diritto di conoscere che cosa accadrà loro concretamente.
La domanda più ricorrente giunta in questi giorni nelle segreterie territoriali della Uil Scuola, è stata: “che succede a chi, inserito nelle GAE, non presenta domanda di partecipazione alla procedura nazionale?”
La Uil Scuola, da subito e per prima, ha dato una risposta certa sulla base di quanto previsto dalla Legge 107/15: chi non presenta domanda resta inserito a pieno titolo nelle GAE.
Oggi il Miur, dopo giorni di colpevole silenzio, mentre cerca di fare chiarezza su questo aspetto, mantiene ancora un livello di ambiguità. Infatti, nella FAQ n. 10 si afferma che se un docente non presenta domanda di partecipazione alle fasi b) e c) del piano assunzionale non potrà partecipare al piano straordinario di assunzioni e rimarrà iscritto nelle graduatorie fino alla loro soppressione.
Questa dicitura lascierebbe intendere che prima o poi le GAE potrebbero essere soppresse.
Le cose non stanno così, infatti la Legge 107/15 è chiarissima. Al comma 105 prevede che, “a decorrere dal 1 settembre 2015, le GAE, se esaurite, perdono efficacia ai fini dell’assunzione con contratti di qualsiasi tipo e durata”.
Le GAE si esauriscono solo quando tutti coloro che sono inseriti a pieno titolo sono immessi in ruolo.
Sulla home page del sito del Miur sono stati pubblicati oggi i materiali relativi alle procedure del piano di assunzioni 2015/16.
Vi indichiamo qui di seguito i link di riferimento:
Il piano di assunzioni delle 4 fasi
http://www.istruzione.it/assunzioni_buona_scuola/index.shtml
Guida alla compilazione della domanda on line
http://archivio.pubblica.istruzione.it/istanzeonline/allegati/manuale_utente_la_buona_scuola_domande_online_fasi_B_C_20150728.pdf
Le Faq relative al piano di assunzioni 2015/16
http://www.istruzione.it/assunzioni_buona_scuola/faq.shtml
Molti dei materiali sono stati anticipati nelle schede di dettaglio elaborate dalla Uil Scuola. In questo momento di scelte impegnative e di procedure non sempre chiare, assistenza e consulenza possono essere richieste nelle sedi territoriali. Questo il link per trovare la sede Uil Scuola più vicina:http://www.uil.it/uilscuola/dove_siamo
![]() | In questa sezione del sito abbiamo inteso raccogliere in modo organico le schede di lettura realizzate dalla Uil Scuola sui provvedimenti del Governo. Ai documenti già disponibili si aggiungeranno via via testi che saranno redatti allo scopo di informare e fare chiarezza sui cambiamenti in atto nelle scuole. |
![]() | In questa sezione del sito abbiamo inteso raccogliere in modo organico le informazioni utili per le immissioni in ruolo. Ai documenti già disponibili si aggiungeranno via via testi che saranno redatti allo scopo di informare e fare chiarezza sulle procedure e sugli adempimenti per le nomine. |
Una materia delicata, che richiede prudenza e deve essere sottratta alle improvvisazioni del momento – è il primo giudizio emerso dalla riunione della prima segreteria nazionale Uil scuola a guida Turi.
Quello del referendum è un tema che deve essere valutato in primo luogo in base alla coerenza e la congruità tra l’obiettivo che intende raggiungere e lo strumento messo in atto che richiede, dopo la raccolta delle firme, il via libera della Cassazione con l’ammissibilità del referendum stesso e, in seguito, il raggiungimento del quorum, la metà più uno degli elettori italiani.
Siamo abituati a decidere nel merito delle questioni – ha detto il neo segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi – una generica chiamata al voto referendario rischia di essere un errore peggiore della situazione che si intende risolvere. Occorre togliere la scuola dallo scontro politico ed evitare strumentalizzazioni dannose.
Ciò non vuole dire che saremo agnostici – ha detto Pino Turi – valuteremo le proposte di merito dei referendari edecideremo quando si creeranno le situazioni che ci convincano nella bontà e nella riuscita dell’azione referendaria che, al momento non ci sono. Tendo ad escludere che la UIL scuola possa trovarsi tra i promotori dei referendum, ma solo nei sottoscrittori e in coloro che, sempre se ci saranno le condizioni, avranno buone probabilità di riuscita.
La scelta della Uil Scuola è dunque assunta in coerenza con le obiezioni di merito fatte ai provvedimenti del Governo sulla scuola: i rapporti e i poteri del dirigente; la chiamata diretta dei docenti; la valutazione ed il merito, la tutela della libertà di insegnamento; i diritti sindacali.
E’ obiettivo strategico della Uil Scuola agire, in ogni sede ed in ogni occasione, per ottenere sostanziali cambiamenti nei punti che rappresentano inaccettabili errori governativi.
Occorre grande prudenza perché un tentativo goffo e mal programmato potrebbe rappresentare un accentuarsi di uno scontro politico di cui la scuola non ha certo bisogno.
In questo contesto che, per la Uil scuola è di riferimento, resta fermo che le nostre azioni e valutazioni – sottolinea Pino Turi – non possono limitare il diritto di scelta e di firma dei nostri iscritti.
Quel che auspichiamo è che la scelta venga fatta avendo ben chiaro l’intero contesto e l’oggettiva conoscenza dei motivi che hanno indotto i diversi comitati a mobilitarsi e delle possibilità di una riuscita del referendum.
Gli uffici legali nazionali dei sindacati scuola stanno valutando le azioni legali, con impugnative sui decreti delegati per avere sentenze che riconoscano l’incostituzionalità di parti della legge, oltre che trovare altri profili di illegittimità tali da dimostrare l’inapplicabilità della legge.
Stiamo predisponendo le azioni sindacali che andremo a mettere in atto, anche in modo unitario, già da settembre per indurre governo e politica a rivedere le proprie certezze e posizioni.
La Uilscuola, tutta, in prima linea.
Con la pubblicazione dell’avviso sulla Gazzetta Ufficiale e con l’emanazione del Decreto del Direttore Generale si dà attuazione al piano straordinario di assunzione docenti. Una vera e propria lotteria che esclude migliaia di precari e che genererà un contenzioso infinito.
Una procedura varata con un’approssimazione insostenibile – sottolinea Pino Turi, segretario generale della Uil Scuola, dopo l’emanazione del decreto che dà l’avvio al piano di immissioni in ruolo del Governo.
Un sistema tecno-burocratico, che non considera le persone, i loro bisogni, le loro esigenze e che potrebbe cambiare, in un mese, la vita di decine migliaia di insegnanti che rischiano di doversi spostare da un capo all’altro della penisola.
Quello che doveva essere un momento di riscontro concreto, atteso per molti da anni, sta diventando una lotteria per un posto di ruolo – commenta Turi. In queste ore ci stanno arrivando moltissime richieste di chiarimento da parte di insegnanti che non hanno idea di quando potrà concretamente accadere da qui ad agosto.
Stiamo organizzando un attento monitoraggio delle procedure messe in atto. Occorrerà dare le maggiori informazioni possibili ai docenti che si apprestano a presentare domanda.
Siamo alle “nomine minuto per minuto”: come in una partita di calcio che non si sa come andrà a finire.
Ma qui c’è in gioco il destino delle persone.
Un esempio su tutti. C’è una questione che neanche il Miur ha ancora risolto: che cosa succede se, pur avendone diritto, non si fa nessuna domanda? Inutile cercare nei commi: il decreto non ne parla, la legge non lo prevede.
Un ennesimo vuoto normativo che scarica le conseguenze sulle persone.
Effetto che andrebbe a pesare direttamente sulle graduatorie: se anche un insegnante resta in graduatoria, la graduatoria tecnicamente non è esaurita e continua a produrre i suoi effetti negli anni successivi.
Continuiamo a sostenere che questa legge, non risolvere, aggrava i problemi della scuola, con una grande incertezza sull’avvio del prossimo anno scolastico. L’esperienza ci fa pensare che a settembre, per coprire i posti di insegnamento, si dovrà ricorrere nuovamente ad insegnanti precari.
Lo ripetiamo, un confronto con i sindacati avrebbe potuto trovare azioni e procedure tali da mettere al centro di tutta l’operazione i docenti, che si dice di voler valorizzare, ma che invece, con le procedure in atto, sono trattati come numeri.
Il 21 luglio in GU l’avviso relativo alla tempistica e alle modalità di presentazione delle domande per la partecipazione alla fase nazionale.
Il 16 luglio si è svolto un incontro tra il Miur, rappresentato dal Direttore generale, dott.ssa Novelli, e le organizzazioni sindacali per una informativa sul piano di immissioni in ruolo straordinario dei docenti.
I rappresentanti del Miur hanno comunicato che, in applicazione di quanto stabilito dalla legge di riforma della scuola, martedì 21 luglio dovrebbe andare in Gazzetta Ufficiale l’avviso relativo alla tempistica e alle modalità di presentazione delle domande per la partecipazione alla fase nazionale delle nomine in ruolo, che prevede 102.734 assunzioni.
Allo stesso scopo, il Miur sta predisponendo un DDG che, sempre ad avviso dei rappresentanti del Miur, prevederà la possibilità di presentazione delle domande nel periodo che va dal 28 luglio prossimo al 14 agosto (fino alle ore 14,00).
Le domande potranno essere presentate esclusivamente attraverso il sistema POLIS.
Dopo le nomine con le vecchie regole, effettuate sui posti vacanti e disponibili, derivanti dal turn-over (fase 0), tutti coloro che aspirano ad una nomina, sia delle GAE, che del concorso 2012, dovranno presentare domanda in TUTTE LE PROVINCIE.
Le operazioni di nomina saranno effettuate con sequenze successive, prima sul livello provinciale, successivamente scorrendo la graduatoria nazionale, prima su tutti i posti disponibili e vacanti, poi su quelli del c.d. organico potenziato.
Una vera e propria lotteria che non potrà che indurre ad un contenzioso che si annuncia di notevoli proporzioni.
Le domande dovranno essere presentate per tutte le province, indipendentemente dalla presenza o meno di posti richiedibili, solo dal personale inserito a pieno titolo nelle GAE e nelle graduatorie del concorso, al fine di completare le immissioni in ruolo sia sui posti di organico sede che su quelli del c.d. organico arricchito.
E’ escluso dalle nomine il personale docente già di ruolo.
Per la UIL scuola hanno partecipato Proietti e D’Aprile.
In questa prima sezione:
Immissioni in ruolo
Organico dell’autonomia
Mobilita’
Concorsi
La Uil Scuola sta esaminando con attenzione i singoli provvedimenti contenuti nel disegno di legge del Governo. A tal fine, insieme alle schede tematiche, riportiamo lo scadenziario degli adempimenti.
Ecco come, alla luce di quanto dispone il comma n. 69, l’organico di fatto esce dalla porta e rientra dalla finestra. Il risultato è evidente: il Governo istituzionalizza il precariato, che diventa strutturale, per coprire le materie previste dagli ordinamenti.
Comma 69. – All’esclusivo scopo di far fronte ad esigenze di personale ulteriori rispetto a quelle soddisfatte dall’organico dell’autonomia come definite dalla presente legge, a decorrere dall’anno scolastico 2016/2017, ad esclusione dei posti di sostegno in deroga, nel caso di rilevazione delle inderogabili necessità previste e disciplinate, in relazione ai vigenti ordinamenti didattici, dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 81, è costituito annualmente con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, un ulteriore contingente di posti non facenti parte dell’organico dell’autonomia né disponibili, per il personale a tempo indeterminato, per operazioni di mobilità o assunzioni in ruolo. A tali necessità si provvede secondo le modalità, i criteri e i parametri previsti dal citato decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 81. Alla copertura di tali posti si provvede a valere sulle graduatorie di personale aspirante alla stipula di contratti a tempo determinato previste dalla normativa vigente ovvero mediante l’impiego di personale a tempo indeterminato con provvedimenti aventi efficacia limitatamente ad un solo anno scolastico. All’attuazione del presente comma si provvede nei limiti delle risorse disponibili annualmente nello stato di previsione del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca indicate nel decreto ministeriale di cui al primo periodo, fermo restando quanto previsto dall’articolo 64, comma 6, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133.
SALVO MAVICA, segretario generale territoriale uilscuola catania.
DDL, OGGI IL VIA LIBERA DEFINITIVO ALLA CAMERA
Il dissenso manifestato chiaramente con lo sciopero di 618 mila persone tra docenti e Ata
Il parlamento approva ugualmente. Non è questa la via per dare qualità alla scuola italiana
Questa legge né risolve, né favorisce l’esigenza di innovare e modernizzare la scuola, le cui criticità – basse retribuzioni e nessuna valorizzazione professionale, rapporto spesa istruzione spesa pubblica al penultimo posto in Europa – non vengono affrontate, è il commento di Massimo Di Menna, segretario generale della Uil Scuola dopo l’approvazione definitiva del provvedimento del Governo sulla scuola, oggi alla Camera.
Dopo lo sciopero, che ha visto 618 mila tra docenti e Ata esprimere chiaramente la loro contrarietà al disegno di legge, il governo – sottolinea Di Menna – ha perso l’occasione di attivare il confronto con i sindacati per individuare le soluzioni che avrebbero reso il personale protagonista dei processi di cambiamento.
Aver determinato la contrarietà degli insegnanti, di chi ogni giorno fa funzionare la scuola, è la maggiore responsabilità del Governo e oggi del Parlamento – puntualizza il segretario della Uil Scuola – che segna una separazione tra la rappresentanza politica e il mondo della scuola.
Con il testo vengono messi in discussione pluralismo culturale e libertà di insegnamento aspetti fondanti della scuola statale. Vengono affidati super poteri ai dirigenti scolastici, dalla scelta degli insegnanti alla valutazione per l’aumento di merito, alla permanenza dopo i tre anni nella scuola: un mix che può portare alla scuola di tendenza, addirittura ad omogeneità culturale, politica, sindacale.
In merito al precariato la procedura attivata sta determinando forti tensioni nel personale alle prese con una sorta di sudoku e genererà contenzioso da parte di chi dovrà spostarsi da una parte all’altra del Paese e soprattutto da parte degli esclusi che, pur avendo titoli e diritticon disponibilità di posti, potranno avere solo un rapporto precario, premessa per il licenziamento.
Le modalità e le stesse esclusioni nelle assunzioni addirittura mettono in ombra la positività del numero delle immissioni in ruolo previste.
Anche su questo – e il governo tra l’altro ha previsto persino un impegno di spesa per il pagamento delle sentenze negative a cui andranno incontro – si apre un contenzioso.
Altro aspetto negativo è l’intervento che riduce le tutele contrattuali.
Rileviamo positivamente la scelta della card per i docenti.
Barbagallo: Riforma non condivisa, non sarà mai applicata
Turi: Governo sta creando frattura con mondo istruzione
Scuola:Barbagallo, anche se varano riforma, non si applichera’
(ANSA) – ROMA, 7 LUG – “Anche se la varano, questa legge non si applichera’ mai. Li rimandiamo a settembre quando si parlera’ anche del rinnovo dei contratti”. Cosi’ il leader della Uil, Carmelo Barbagallo, durante il presidio dei lavoratori della scuola davanti a Montecitorio. “Non vogliamo una ‘buona’ scuola – ha detto – vogliamo una scuola senza aggettivi, normale: pubblica, libera e democratica.
Non la si puo’ fare con un podesta’”. Sul ddl “anticostituzionale” in discussione alla Camera, “potrebbero pentirsi in zona Cesarini. Ma sono imperterriti”. “Dove sta la democrazia? – ha aggiunto – Ci avevano promesso di convocare le parti e poi?”. ANSA).
Scuola: Uil, si sta creando frattura con mondo istruzione
(ANSA) – ROMA, 7 LUG – “Si sta creando una frattura con il mondo della scuola. Questa legge e’ stata fatta a colpi di fiducia, senza consenso”. Duro il giudizio della Uil scuola sulle politiche del Governo in materia di scuola. “Ci sono – ha spiegato Pino Turi, segretario organizzativo della Uil scuola – elementi preoccupanti. Si cerca di condizionare i docenti e di introdurre una dipendenza eterna, una scuola cioe’ eterodiretta dalla politica e dalle pressioni.
Questo ddl non considera affatto le persone, ma – aggiunge il sindacalista – e’ una sorta di pallottoliere. La mobilita’ produrra’ un esodo di massa che lascera’ tutti scontenti. La via dei ricorsi ci pare ineludibile e utilizzeremo tutte le armi disponibili, ovviamente nell’ambito della legalita’, per contrastare l’applicazione di questo provvedimento”. (ANSA).
In questa prima sezione:
Immissioni in ruolo
Organico dell’autonomia
Mobilità
Concorsi
UIL: PRIORITÀ SDOPPIARE LE CLASSI TROPPO NUMEROSE
Il giorno 30 giugno 2015 si è tenuto un primo incontro informativo tra la direzione del personale e le organizzazioni sindacali della scuola sull’organico di fatto del personale docente, per l’anno scolastico 2015/16.
Per la UIL scuola hanno partecipato Lacchei e Proietti.
I rappresentanti del Miur hanno illustrato una prima bozza di circolare che, nei contenuti, non si discosta da quella degli anni precedenti ed hanno comunicato che lo scostamento tra organico di diritto e di fatto restera’ sui livelli dello scorso anno. Hanno comunicato, inoltre, che il potenziato previsto dal D.d.L., vedrà attuazione, dopo l’approvazione definitiva del provvedimento, a partire dall’anno scolastico 2016/17.
L’amministrazione si è inoltre impegnata ad approfondire l’informativa sindacale attraverso l’invio nei prossimi giorni di dati più dettagliati.
La Uil Scuola, in attesa di conoscere il dettaglio della ripartizione dei posti per regione e ordine di scuola, ha ribadito la necessità di garantire, al di la dei numeri, dal primo settembre tutti i posti necessari per la piena funzionalità delle scuole, per il rispetto del diritto allo studio degli alunni.
IL GOVERNO DEVE APRIRE IMMEDIATAMENTE IL TAVOLO DELLE TRATTATIVE PER IL RINNOVO DEI CONTRATTI
Dichiarazione di Carmelo Barbagallo, segretario generale UIL
<< Ancora una volta, il Presidente del Consiglio ha voluto fare da solo e ha usato l’arma della fiducia per far passare la sua riforma della scuola. Così facendo, non ha accettato l’aiuto degli insegnanti, del personale Ata, delle famiglie, degli studenti né, tantomeno, degli esperti dei sindacati di categoria. Eppure il Premier aveva detto che avrebbe voluto parlare con tutti: è riuscito a smentire se stesso. Certo, ci saranno le assunzioni che abbiamo chiesto a gran voce, ma quando? come? e, soprattutto, a che prezzo? Ora utilizzerà proprio le assunzioni come foglia di fico per coprire le vergogne di una riforma sgangherata di cui nessuno sentiva la necessità e della quale non c’era alcun bisogno per dare stabilità ai precari, anch’essi, peraltro, preoccupati di restarne succubi. Tutto ciò senza contare che questo provvedimento, in alcune sue norme, di fatto, dà un’ennesima picconata ai diritti contrattuali, a danno di tutti i lavoratori del settore, proprio mentre la Consulta ha sentenziato il principio dell’illegittimità del blocco contrattuale. Il Governo deve aprire immediatamente il tavolo delle trattative per il rinnovo dei contratti: in quella sede rivendicheremo anche il ripristino di quei diritti. Questa riforma, dunque, è inapplicabile e resterà inattuata. È rimandata a settembre, e allora si faranno i conti >>.