L’elenco: Reggenze sedi assegnate
Categoria: Mobilità
Personale ATA – Movimenti annuali relativi alle assegnazioni provvisorie interprovinciali per l’A.S. 2022/23. Sedi assegnate
Personale docente – Utilizzazioni e assegnazioni provvisorie provinciali e interprovinciali su posti comuni e di sostegno per tutti gli ordini di scuola per l’a.s. 2022/2023 – Rettifiche e integrazioni.
Docenti Infanzia – Utilizzazioni e assegnazioni provvisorie provinciali di sostegno, comune e utilizzazioni su posto comune a.s. 2022/2023 – Sedi assegnate
Docenti di I Grado – Utilizzazioni e assegnazioni provvisorie provinciali comune e di sostegno a.s. 2022/2023 – Sedi assegnate
Docenti scuola Secondaria di II grado – Graduatorie definitive: utilizzazioni – assegnazioni provvisorie provinciali e interprovinciali – A.S. 2022/23 – Rettifiche
Docenti scuola Primaria – Graduatorie definitive: utilizzazioni – assegnazioni provvisorie provinciali e interprovinciali – A.S. 2022/23 – Esclusioni
Docenti Primaria – Utilizzazioni e assegnazioni provvisorie provinciali comune e di sostegno a.s. 2022/2023 – Sedi assegnate
Docenti scuola II Grado – Utilizzazioni e assegnazioni provvisorie provinciali comune e di sostegno a.s. 2022/2023 – Sedi assegnate.
per quanto in oggetto, si pubblicano di seguito:
m_pi.AOOUSPCT.REGISTRO UFFICIALE(U).0011161.29-07-2022
CT SECONDO GRADO UTILIZZAZIONI PROVINCIALI 2022 2023
CT SECONDO GRADO ASSEGN PROVV PROVINCIALI 2022 2023
Graduatorie provvisorie relative alle assegnazioni provvisorie interprovinciali del personale educativo per l’a.s. 2022/23.
L’ordinanza del Tribunale di Roma dà ragione a Uil Scuola e Flc Cgil
E’ antisindacale la condotta del Ministero Istruzione nella trattativa sulla mobilità. Il Tribunale di Roma: non si è agito nell’ottica del “maggior consenso possibile”
Nelle scorse settimane FLC CGIL e UIL SCUOLA hanno duramente contestato il comportamento tenuto dal Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, che ha permesso la sottoscrizione del contratto integrativo sulla mobilità del personale scolastico per il triennio 2022-2025 con un’unica sigla sindacale, non maggioritaria.
Nonostante il tentativo di FLC CGIL e Uil SCUOLA di arginare le interferenze operate dal legislatore a proposito del blocco della mobilità triennale e di dare continuità alle scelte operate con il precedente Contratto Integrativo, il Ministro Bianchi, non solo ha ignorato i tentativi di riaprire la trattiva sindacale, ma è andato avanti sottoscrivendo un contratto privo del consenso della maggioranza delle organizzazioni sindacali titolate a contrattare.
«…non aprire alle trattative nei confronti di OO.SS. firmatarie del CCNL – si legge nella sentenza del Tribunale di Roma – Sez. Lavoro – senza alcuna forma di motivazione che evidenzi la trasparenza della scelta, costituisce condotta antisindacale posto che – così facendo – si è venuto a creare una sorta di “monopolio sindacale” le cui ragioni rimangono incomprensibili. Appare evidente che si tratta di circostanza di fatto che è ben lungi dall’integrare la ricerca, in omaggio ai principi di correttezza e buona fede, del “maggior consenso possibile».
Una decisione importante quella assunta dal Tribunale di Roma, che azzera l’accordo del 27 gennaio 2022 e impone al Ministro di riaprire la trattativa, riaffermando il tema dei diritti e delle tutele dei lavoratori come elemento centrale nell’intera impalcatura di Stato democratico previsto dalla Costituzione e riportando la contrattazione nell’ambito del diritto. Affermando, altresì, come la libertà negoziale del datore trova un limite nel c.d. «suo uso distorto… produttivo di un’apprezzabile lesione della libertà sindacale».
Che cosa succede adesso? È evidente che non sono pregiudicati i diritti delle persone che hanno fatto domanda ma si pone il problema di come allargare in prospettiva le maglie strette di quel contratto.
Il punto – proprio in una fase di negoziato contrattuale in atto – è fondamentalmente di metodo e di merito: l’ordine a riaprire la trattativa, contenuto nel provvedimento del Tribunale, mette in discussione la validità di un contratto firmato da una sola sigla e afferma la necessità di effettuare vere trattative rispetto alle tematiche dei diritti dei lavoratori, trovando soluzioni condivise con tutte le organizzazioni sindacali nell’interesse di tutti i lavoratori.
Operazioni di assegnazione provvisoria e utilizzazione per l’a.s. 2022/23
Con nota n. 23439 del 17 giugno, che si allega, il Ministero comunica l’avvio delle operazioni di assegnazione provvisoria e utilizzazione per l’a.s. 2022/23.
Le date.
- docenti: dal 20 giugno al 4 luglio 2022
- Personale Ata: dal 27 giugno all’11 luglio 2022
Modalità
- Il personale docente e ATA in modalità online attraverso Istanze online;
- Il personale educativo e degli insegnanti di religione cattolica, secondo le medesime scadenze su indicate, avvalendosi del modello di domanda pubblicato sul sito del MI nella sezione Mobilità e devono essere presentate, secondo le modalità previste dal Codice dell’amministrazione digitale (es. posta elettronica certificata), all’Ufficio scolastico territorialmente competente.
Nessun vincolo
Come anticipato, grazie all’intesa col Ministero firmata dalla UIL, unitamente agli altri sindacati, l’assegnazione provvisoria seguirà, per l’a.s. 2022/23, le regole sancite dal CCNI 2019/22 sottoscritto l’8 luglio del 2020 che, come sapete, non contiene alcun vincolo per i docenti.
Pertanto, per l’a.s. 2022/23, potranno richiedere assegnazione (provinciale o interprovinciale) e utilizzo tutti i docenti a tempo indeterminato, senza vincolo alcuno, compresi:
- I docenti immessi in ruolo con contratto a tempo indeterminato nel 2020/21;
- I docenti immessi in ruolo con contratto a tempo indeterminato nel 2021/22.
La domanda, senza vincolo alcuno, può essere presentata anche dagli ex LSU a tempo pieno e dai DSGA neo immessi in ruolo.
ATTACHMENTS:A.P.m_pi.AOODGPER.REGISTRO UFFICIALE(U).0023439.17-06-2022
A breve PUBBLICHEREMO la scheda di sintesi a cura della Uil Scuola.
Mobilità. RETTIFICHE MOVIMENTI.
UFFICIO VII . AMBITO TERRITORIALE DI CATANIA
Personale docente scuola Infanzia – Mobilità a.s. 2022/2023 – Rettifiche movimenti.
Personale docente scuola Primaria – Mobilità a.s. 2022/2023 – Rettifiche movimenti.
Personale docente scuola I Grado – Mobilità a.s. 2022/2023 – Rettifiche movimenti
Personale docente scuola II Grado – Mobilità a.s. 2022/2023 – Rettifiche movimenti
LE NOTE:
decreto_rettifiche movimenti Infanzia – POSTO SOSTEGNO E COMUNE-signed
ORGANICI 2022 2023 (1) m_pi.AOOUSPCT.REGISTRO UFFICIALE(U).0008148.01-06-2022
m_pi.AOOUSPCT.REGISTRO UFFICIALE(U).0008151.01-06-2022
m_pi.AOOUSPCT.REGISTRO UFFICIALE(U).0008153.01-06-2022
TABULATO Rettifiche mobilità II grado a.s. 2022 2023
M O B I L I T A’ A T A a.s.2022/23
OM Mobilità personale docente educativo e ATA 2020/23 e OM IRC 2022/23.
Nota n.8204 di trasmissione delle Ordinanze Ministeriali relativa alla mobilità per l’a.s. 2022/33.
Ecco le due Ordinanze Ministeriali: personale docente, educativo ed ATA; insegnanti religione cattolica.:
m_pi.AOOGABMI.Registro Decreti(R).0000046.25-02-2022
Termini e scadenze delle operazioni di mobilità a.s. 2022/23
Personale docente
- Presentazione domande di mobilità Istanze online: dal 28 febbraio al 15 marzo 2022
- Presentazione della domanda per la graduatoria interna di istituto Istanze online: dal 16 marzo al 23 marzo 2022
- Inserimento al SIDI dei posti disponibili: 19 aprile 2022
- Inserimento al SIDI delle domande di mobilità: 23 aprile 2022
- Pubblicazione dei movimenti: 17 maggio 2022
Personale educativo
- Presentazione domande di mobilità Istanze online: dal 1° marzo al 21 marzo 2022
- Inserimento al SIDI dei posti disponibili: 22 aprile 2022
- Inserimento al SIDI delle domande di mobilità: 22 aprile 2022
- Pubblicazione dei movimenti: 17 maggio 2022
ATA
- Presentazione domande di mobilità Istanze online: dal 2 marzo al 18 marzo 2022
- Inserimento al SIDI dei posti disponibili: 29 aprile 2022
- Inserimento al SIDI delle domande di mobilità: 29 aprile 2022
- Pubblicazione dei movimenti: 20 maggio 2022
Docenti IRC (no modalità online)
- Presentazione domande: dal 21 marzo al 15 aprile 2022.
- Pubblicazione movimenti: 30 maggio 2022.
Ordinanza ministeriale mobilità personale docente, educativo e ATA a.s. 2022/23
Dal 28 febbraio il probabile avvio delle procedure online.
Martedì 23 febbraio 2022 si è tenuta una riunione tra i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali e il Ministero dell’Istruzione, avente come oggetto l’Ordinanza ministeriale della mobilità per l’a.s. 22/23. Per la UIL Scuola ha partecipato Paolo Pizzo. La bozza dell’ordinanza presentata dal Ministero contiene i termini di scadenza per la presentazione delle istanze e quelli di pubblicazione dei movimenti. Oltre ad essere confermati tutti i vincoli di legge contenuti nel Contratto, firmato da una sola organizzazione sindacale, l’Amministrazione, in sede di incontro, ha chiarito, in riferimento ai blocchi, in particolare la posizione dei docenti assunti in ruolo nell’a.s. 20/21:
- è confermato che tali docenti, come per quelli assunti in ruolo nell’a.s. 2021/22, se soddisfatti nella mobilità per l’a.s. 22/23, acquisiscono una nuova titolarità che li blocca per 3 anni nella scuola ottenuta (22/23-23/24-24/25).
- che qualora decidano di partecipare alla mobilità per l’a.s. 2022/23, potranno produrre solo domanda di trasferimento (al fine di acquisire la nuova titolarità) e non anche (o solo) domanda di passaggio di cattedra e di ruolo, anche se hanno già superato l’anno di prova e formazione. Ciò perché per tale movimento resta il vincolo di legge recepito dal contratto che opera infatti anche per i passaggi di cattedra e di ruolo, per cui, per l’a.s. 2022/23 sarà permesso loro solo di inoltrare domanda di trasferimento (mobilità territoriale).
Come elemento di novità, rispetto agli altri anni, l’Ordinanza prevedrebbe che anche le domande dei docenti per la compilazione della graduatoria interna di istituto siano effettuate in modalità online, attraverso il rilascio di idonee funzioni alle istituzioni scolastiche e agli Uffici territoriali competenti. Pertanto, le domande di mobilità del personale dichiarato soprannumerario dopo la scadenza del termine relativo al personale docente devono essere trasmesse all’Ufficio territoriale competente attraverso il portale Istanze on line del sito del MI.
Vincoli mobilità recepiti dal contratto
COM FLC CGIL E UIL SCUOLA diffidano il ministero 230222
Leggi tutto “Ordinanza ministeriale mobilità personale docente, educativo e ATA a.s. 2022/23”
MOBILITÀ DIRIGENTI SCOLASTICI / UIL SCUOLA: Una brutta pagina della scuola che non si vuole risolvere
Cirillo: lasciare questi dirigenti fuori sede è diventato un esercizio burocratico del Ministero
Al MI sanno bene che il numero delle scuole normo-dimensionate, sommate ai pensionamenti consentirebbero a molti colleghi di ottenere la mobilità interregionale, sia nuove assunzioni per tutte le regioni, attingendo dalla graduatoria del concorso del 2017 che del concorso 2011.
«Questo paese troppo spesso lascia i nostri dirigenti soli, ogni istituto deve averne uno» così si pronunciava il Ministro Bianchi il 7 maggio di un anno fa durante una riunione proprio con i dirigenti scolastici.
Affermazione di principio giusta alla quale non ha fatto seguito alcuna decisione conseguenziale – sottolinea la responsabile nazionale del Dipartimento dei dirigenti scolastici della Uil Scuola, Rosa Cirillo.
Non è la prima volta che, quando si tratta di dare soluzioni ai problemi dei Dirigenti scolastici, si cade nel buio. La mobilità interregionale dei dirigenti scolastici non solo resta, ad oggi, un problema irrisolto, ma con l’indizione del nuovo concorso a dirigente scolastico regionale, la condizione di ‘lavoratore invisibile ai radar della normativa’ dei dirigenti fuori sede, si aggraverà ulteriormente
Restare fuori sede per questi colleghi è diventato un esercizio burocratico del Ministero dell’Istruzione. Eppure – osserva Cirillo – abbiamo prospettato più volte soluzioni percorribilissime, come l’eliminazione dei vincoli esistenti e aprendo, in tempi brevi, una sequenza contrattuale con l’Aran.
Nel PNRR – Missione 4 e successive Linee Guida del Ministro si parla tanto di rifondazione del sistema educativo del Paese, senza considerare, però, che ogni scuola – sottolinea la responsabile dei dirigenti Uil Scuola – per svolgere il suo servizio prezioso di istruzione e di educazione delle nuove generazioni, ha necessità di tutte le componenti al loro posto, anche il capo d’istituto.
Leggi nota : COM MOBILITA’ DIRIGENTI 180222
Roma, 16 feb. (Adnkronos) – “I mille presidi hanno sostanzialmente ragione, ma non formalmente. Il contratto non prevede infatti che la mobilità sia totale, ma solo al 30% dei posti disponibili. Avrebbe dovuto essere rivista la contrattazione tanto più che il concorso per i presidi del 2017 è stato eccezionalmente un concorso nazionale, non regionale come avviene di solito”. Lo dice all’Adnkronos il segretario nazionale di Uil scuola Pino Turi, che commentando le ragioni di protesta dei mille dirigenti, aggiunge: “Azzolina non ha tolto il posto a nessuno. Le cose sono andate come prevede una legge sbagliata. Da sempre rivendichiamo una mobilità su tutti i posti al cento per cento, per consentire a chi è assegnato fuori sede a potersi spostare. Ma non è stato fatto. Il contratto è scaduto e di norme di legge non ce n’è nemmeno l’ombra”.
Le reggenze delle istituzioni scolastiche ne segnano la ‘decadenza’ formale e sostanziale – spiega Cirillo. Siamo stati anche dileggiati con l’approvazione della riduzione dei parametri degli alunni iscritti da 600 a 500, in Legge di Bilancio. Misura che ha restituito l’autonomia scolastica a molte scuole, non consentendo però di mettere in moto meccanismi di mobilità e di rientro nelle sedi di molti dirigenti scolastici.
Ora il ministero, disattendendo una legge, mette a capo di queste scuole un reggente.
Ma allora è una persecuzione – commenta Cirillo. Qual è il peccato di questi dirigenti? Aver partecipato e vinto un concorso nazionale che li ha mandati ovunque, su tutto il territorio della penisola, secondo criteri diversi e non coerenti.
Noi crediamo fermamente che favorire il rientro di questi dirigenti sia il primo e sostanziale passo di ridare sviluppo, slancio innovativo alle istituzioni scolastiche – aggiunge la responsabile Ds Uil Scuola.
Al Ministero dell’Istruzione sanno bene che il numero delle scuole normo-dimensionate, sommate ai pensionamenti consentirebbero a molti colleghi di ottenere la mobilità interregionale, sia nuove assunzioni per tutte le regioni, attingendo dalla graduatoria del concorso del 2017 che del concorso 2011.
Non c’è più spazio per le inutili promesse. I Dirigenti fuori sede meritano, anche per i sacrifici fatti nel reggere lontani da casa e dai familiari, le istituzioni scolastiche in regime di pandemia, di rientrare alle loro sedi.
Il contratto della dirigenza scolastica del 2019, di cui si chiede l’apertura in tempi brevi, deve sanare definitivamente queste discrasie e porre rimedi a tutta una serie di responsabilità, con un’armonica ridefinizione del profilo del dirigente scolastico. Le attuali percentuali di blocco della mobilità devono essere eliminate, secondo un principio di apertura che consideri disponibili tutti i posti che a qualsiasi titolo siano vacanti. E senza definizione di percentuali e di nulla osta, per rendere il rientro dei colleghi fuori regione possibile già oggi. Le soluzioni ci sono, la politica ascolti e decida di renderle praticabili anche nell’interesse dell’intero sistema educativo del nostro paese.
Sul tema riportiamo il lancio dell’Agenzia ADNKRONOS con la dichiarazione del Segretario generale, Pino Turi.
SCUOLA: TURI (UIL), ‘I MILLE PRESIDI HANNO RAGIONE,
MA AZZOLINA NON HA TOLTO IL POSTO A NESSUNO’ =
Roma, 16 feb. (Adnkronos) – “I mille presidi hanno sostanzialmente ragione, ma non formalmente. Il contratto non prevede infatti che la mobilità sia totale, ma solo al 30% dei posti disponibili. Avrebbe dovuto essere rivista la contrattazione tanto più che il concorso per i presidi del 2017 è stato eccezionalmente un concorso nazionale, non regionale come avviene di solito”. Lo dice all’Adnkronos il segretario nazionale di Uil scuola Pino Turi, che commentando le ragioni di protesta dei mille dirigenti, aggiunge: “Azzolina non ha tolto il posto a nessuno. Le cose sono andate come prevede una legge sbagliata. Da sempre rivendichiamo una mobilità su tutti i posti al cento per cento, per consentire a chi è assegnato fuori sede a potersi spostare. Ma non è stato fatto. Il contratto è scaduto e di norme di legge non ce n’è nemmeno l’ombra”.
MOBILITA’ – Cosa accade dopo la firma dell’accordo separato /Turi: firmato un non-contratto.
Turi: è stato firmato un non-contratto. Pronti al contenzioso.
Sono 800 mila i docenti discriminanti da blocchi triennali a ripetizione. Il blocco anche per i Dsga.
Un non contratto: questa la definizione che si vuole dare e diamo del testo sulla mobilità. Un pasticcio tutto burocratico che invece di garantire trasparenza e diritti, li diversifica per annate e per situazioni soggettive che poco hanno a che fare con un contratto collettivo.
Il contratto si definisce ‘collettivo’, ‘di lavoro’: termini e modalità di accordo che per noi non possono essere elusi.
Sarà il senso dei tempi che viviamo: abbiamo assistito a leggi ad personam e non possiamo certo tollerare o accettare contratti ad personam.
La contrattazione ha regole per definirsi tale:
- deve essere chiara e trasparente tanto che ogni destinatario leggendola possa capirla per poterla applicare.
- deve registrare il massimo della convergenza sindacale, quella che la legge assegna ai vari soggetti sindacali in termini di rappresentatività perché abbia effetti erga omnes.
- agisce su un piano di sostanziale parità con regole e strumenti che ne consentano di trovare l’equilibrio tra diritti e doveri, oggetto della regola contrattuale che è cogente per tutti.
Nessuno di questi elementi è rilevabile in questo non-contratto.
Il lupo perde il pelo ma non…..Lettera al ministero sul CCNI mobilità per il triennio 22/25.
Così non va, occorre cambiare verso. Il M.I. deve capire una buona volta che Dirigenti Scolastici, Docenti ed Ata, sono PERSONE, CITTADINI E NON SUDDITI, lavoratori nell’ambito della funzione sociale ed istituzionale sancita dalla Costituzione, quindi hanno il sacrosanto diritto di essere rispettati, valutati come tali, e pertanto qualsiasi provvedimento deve vertere sia al loro rispetto che per garantire la funzionalità e l’eccellenza di tutti i componenti le comunità educanti cosa che , purtroppo, non avviene. Invito: entrare nel merito delle questioni, ascoltare le proposte dei rappresentanti dei lavoratori (i sindacati seri) che oramai da tempo sono solo costruttive e funzionali al sistema scuola e risolvere i problemi e non crearne nuovi. La funzione della politica ha questo preciso dovere ogni diversa forma è solo deriva.
In allegato la lettera inviata al Ministero per chiarire la nostra posizione, congiuntamente a quella di CGIL, Snals e Gilda, sulla nuova bozza del CCNI per la mobilità del personale docente, educativo e ATA presentata ieri dall’amministrazione e che auspichiamo possa continuare ad essere discussa nel prossimo incontro che si svolgerà il 27 gennaio. Al termine dell’incontro pubblicheremo la sintesi di quelle che al momento sono le novità inserite nella bozza, anche per rendere chiari gli aspetti che non condividiamo e per i quali continueremo a rivendicare le soluzioni.
Lettera OO.SS. CGIL, UIL, SNALS E GILDA contratto mobilità