Dal “Manifesto per una scuola aperta a tutte e tutti” al rinnovo del contratto:
il percorso continua. Rinnovare il contratto nel settore scuola, dopo 10 anni di blocco, è un obiettivo importante ed ineludibile su cui Flc CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola RUA e Snals Confsal proseguono il loro impegno unitario. Una trattativa che i quattro sindacati intendono accelerare per giungere, nel più breve tempo possibile, alla firma del nuovo contratto.
È da tutti condivisa l’esigenza che non ci debba essere nessun rallentamento del negoziato ma serva piuttosto una intensificazione degli incontri.
L’accordo del 30 novembre rappresenta la premessa su cui il contratto va rinnovato.
Una base di partenza per un percorso che assume come orientamento il modello di scuola delineato nel manifesto che è in via di sottoscrizione da parte di migliaia di persone. Una scuola che fa da argine alle crescenti disuguaglianze, principale canale di integrazione, che rifiuta la logica delle classifiche e della gerarchizzazione. Una scuola comunità educante autogovernata, dove tutte le professionalità hanno dignità e riconoscimento.
Una scuola aperta a tutti e a tutte, una scuola come bene comune per l’intera società, una scuola comunità aperta alla partecipazione e fondata su pluralismo, autonomia, collegialità, su cui investire le necessarie risorse, a partire da quelle che chiediamo di inserire nella Legge di Bilancio.
Il primo obiettivo che ci poniamo è ottenere nella legge di stabilità le risposte alle nostre rivendicazioni: risorse aggiuntive per la scuola da investire anche nel rinnovo contrattuale, potenziamento degli organici ATA e infanzia, eliminazione del divieto di sostituire il personale ATA, indispensabile per il funzionamento delle nostre scuole.
Su questi temi Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal sollecitano un coinvolgimento ampio della società civile, in quanto rispondenti all’interesse delle giovani generazioni e dell’intera comunità sociale, attraverso la raccolta di firme in atto sul manifesto per una scuola aperta a tutte e a tutti, on line e direttamente nelle scuole, e che sarà oggetto anche di ulteriori iniziative pubbliche dopo quelle svolte il 18 novembre in tutta Italia.