Orizzontescuola>>>> On line l’intervista a Pino Turi
Turi (UIL): schiaffi e pugni ai prof. frutto di politiche sbagliate, aumento stipendio primo risarcimento, nessuna sanzione per chi non partecipa corsi aggiornamento
di Vincenzo Brancatisano
Insegnanti aggrediti da studenti e da genitori, scuola sempre più vista come un grande ufficio pubblico che riceve clienti soddisfatti o insoddisfatti, con le annesse conseguenze del caso.
Burocrazia sempre più asfissiante, riconoscimento economico non adeguato alla funzione docente. Sullo sfondo le incertezze legate all’avvio della legislatura e all’avvento della nuova compagine governativa. Come sarà il futuro della scuola e degli insegnanti dopo le delusioni della Buona scuola? Lo abbiamo chiesto a Pino Turi, segretario nazionale della Uil Scuola.
Professor Turi, schiaffi e testate di genitori e studenti contro gli insegnanti malpagati sono ormai all’ordine del giorno. I fatti di cronaca raccontano la scuola come un teatro di guerra. Che cosa sta succedendo?
“I fatti di cronaca sono effetto della politica sbagliata e quindi serve un’inversione di tendenza. Quando si trasforma la scuola della Costituzione in un servizio a domanda individualizzata basato su un modello aziendalista, i clienti del servizio se non sono soddisfatti reagiscono in questo modo”.
Quando è iniziata questa deriva?