Trasferimento Docenti, ennesimo flop del MIUR. La protesta dei sindacati

Trasferimento Docenti, ennesimo flop del MIUR. La protesta dei sindacati

Da questa mattina i sindacati stanno attendendo la consegna da parte del Miur degli elenchi relativi alla mobilità del personale docente di scuola dell’infanzia, e non intendono lasciare il ministero fino a quando gli elenchi completi non saranno loro consegnati. I docenti interessati, che avrebbero dovuto ricevere una comunicazione personale via e-mail, si sono visti recapitare un messaggio senza alcuna indicazione della sede ottenuta. I movimenti della scuola primaria, nel frattempo, subiscono uno slittamento al 29 luglio, salvo ulteriori complicazioni.

La mancata pubblicazione, nei tempi previsti, dei trasferimenti e passaggi del personale docente di scuola primaria, insieme alle tantissime irregolarità che si stanno riscontrando in quelli della scuola dell’infanzia non possono essere minimizzati come mero intoppo tecnico: quando sono in gioco fattori importanti nella vita delle persone (dove andrò a lavorare? Dove dovrò risiedere? Che faccio con la famiglia?) ogni trascuratezza, ogni ritardo, ogni errore sono semplicemente inammissibili da parte di chi, ancora una volta, sta dando prova di una capacità di gestione dei problemi ben lontana dalle ambizioni che continuamente ostenta. La farraginosità di alcune modifiche introdotte dalle legge 107 in materia di gestione del personale, unite al pressappochismo con cui è stato ideato e gestito il piano straordinario di assunzioni, sono tali da mettere in ginocchio persino il sistema informatico che gestisce le operazioni. E mentre si spendono tante parole sullo sviluppo del digitale in tutto il sistema scolastico, chi ha il compito di governarlo ci offre dimostrazioni così palesi di incapacità e inefficienza.

Non osiamo pensare a quanto ci attende da qui all’inizio dell’anno scolastico, se continueremo a fare i conti con disfunzioni e intoppi del sistema che stanno diventando “sistematiche”. La ministra e i suoi collaboratori facciano un passo, se vogliono vedere il frutto del loro cattivo operato, in una delle nostre sedi, che continuano ogni giorno, da tempo, ad essere affollate di persone alla faticosa ricerca di capire che cosa li attenda all’avvio del prossimo anno scolastico. Si renderebbero conto di quale sia il livello di apprezzamento nei loro confronti, vedrebbero quanto sia diventato largo e profondo il solco che questo governo e questo ministro hanno scavato tra sé e il mondo della scuola.

Roma, 27 luglio 2016

Flc Cgil Domenico Pantaleo, CISL Scuola. Maddalena Gissi, Uil Scuola Giuseppe Turi, Snals Confsal. Marco Paolo Nigi, Gilda Unams. Rino Di Meglio

Incontro ministro Madia – sindacati Pubblico Impiego: si è aperto formalmente al ministero della Funzione Pubblica

27 LUGLIO 2016

Incontro ministro Madia – sindacati Pubblico Impiego

Si è aperto formalmente al ministero della Funzione Pubblica, il confronto con il Governo per i rinnovi contrattuali del pubblico impiego. 
Il ministro Madia ha fornito il quadro di riferimento e il calendario di massima per l’avvio del negoziato. 
Due le questioni centrali per la Uil: 
- le risorse:  che dovranno essere adeguate e avere copertura  con l’inserimento nei capitoli di bilancio della prossima legge di stabilità. 
- le modifiche normative: per eliminare le rigidità negoziali previste dalla legge , per liberare la contrattazione; è stato fissato un calendario di incontri tecnici all’aran che avranno l’obiettivo di concordare la materie e le procedure,  oggetto delle modifiche ,  utili alla contrattazione. 
All’incontro, rivolto ai rappresentanti sindacali di tutto il pubblico impiego,ha partecipato Pino Turi per la Uil Scuola, Antonio Foccillo per la Uil.
Al termine della riunione è stato emanato il seguente  comunicato unitario  tra la confederazione e le delle categorie uil del P.I. e scuola:
DICHIARAZIONE DI ANTONIO FOCCILLO, SEGRETARIO CONFEDERALE UIL,  DEI SEGRETARI GENERALI DI UILPA, NICOLA TURCO, UILSCUOLA, PINO TURI, UILRUA, SONIA OSTRICA, E DEL SEGRETARIO NAZIONALE UILFPL, MICHELANGELO LIBRANDI.
È stato un incontro interlocutorio quello che ha aperto questa mattina il confronto con il Governo sul pubblico impiego. Il Ministro della Funzione Pubblica, Madìa,  ha dato qualche disponibilità ad aprire un percorso comune sul Testo Unico, a incrementare le risorse per i rinnovi contrattuali nella prossima legge di stabilità, a prevedere una soluzione per i precari. Infine, ha proposto di avviare un tavolo tecnico sui contenuti dei contratti e del Testo Unico da concludersi entro il 10 di settembre. La Uil ha sostenuto che l’attuale normativa legislativa non ci permette di avviare una vera contrattazione, pertanto va modificata. Per noi il contratto collettivo nazionale deve essere completo sia dal punto di vista normativo sia dal punto di vista  economico e per tutti.  La contrattazione di secondo livello dovrà  e potrà trattare materie come l’organizzazione del lavoro, la professionalità, la valutazione e il merito.
Siamo disponibili a continuare il confronto, ma va fatta una direttiva aperta all’Aran  e va cambiata immediatamente la normativa legislativa per realizzare concretamente la contrattazione.
Resteremo attenti alle risposte che il Governo ci darà, su queste tematiche, nei prossimi giorni e valuteremo le consequenziali iniziative.

ORGANICO DI FATTO ATA – ADEGUAMENTO: Il ministero ha il dovere di garantire la funzionalità delle scuole.

26 LUGLIO 2016

Il ministero ha il dovere di garantire la funzionalità delle scuole.

ORGANICO DI FATTO ATA – ADEGUAMENTO 

In data 26 luglio 2016 si è svolta tra MIUR e Organizzazioni sindacali una informativa sull’adeguamento dell’organico di diritto alle esigenze di fatto del personale ATA.
Per la UIL Scuola ha partecipato Giuseppe D’Aprile.
I rappresentanti del MIUR, nel confermare la dotazione organica di diritto complessiva dello scorso anno, hanno illustrato la bozza di circolare di prossima emanazione. Per consentire eventuali adeguamenti dell’organico di diritto alle situazioni di fatto, il MIUR ha comunicato che le funzioni di trasmissione al SIDI saranno attive a partire dall’8 agosto.
Il posto di DSGA può essere istituito, nelle istituzioni scolastiche sottodimensionate, esclusivamente nella presente fase di organico di fatto, abbinando due istituzioni scolastiche sottodimensionate.
In alternativa, la singola istituzione scolastica sottodimensionata può essere affidata, a titolo di incarico aggiuntivo, a DSGA di ruolo già titolare in scuola normo-dimensionata.
Al fine di evitare che i DSGA in esubero siano utilizzati, ai sensi del d.lgs. 165/2001 e ss., in altra provincia, è necessario che le SS.LL. procedano secondo i criteri riportati di seguito affinché il maggior aggravio del personale a disposizione sia compensato dalle modalità operative indicate.

1) Nelle province nelle quali l’esubero di personale è superiore alle scuole sottodimensionate non si procede ad alcun abbinamento e il personale è utilizzato secondo i criteri definiti nel CCNI sulle utilizzazioni.
2) Nelle province nelle quali l’esubero di personale è inferiore alle scuole sottodimensionate, si procede all’abbinamento delle scuole nel limite del numero dei DSGA in esubero da riassorbire.
3) Nelle province nelle quali non vi è esubero, le scuole sottodimensionate sono affidate, ognuna, a DSGA di ruolo, già in servizio in istituzione scolastica normo-dimensionata.

Per gli altri profili del personale ATA, gli Uffici Scolastici Regionali possono autorizzare le deroghe, emanando i relativi decreti entro il 31 agosto, trasmettendoli contestualmente agli Uffici competenti del MIUR.

La UIL Scuola, nel ribadire la netta contrarietà alla definizione di un organico pre determinato sulla base di tabelle che non rispondono alle vere esigenze delle scuole ha chiesto che ad esse venga dato il personale necessario per garantire i servizi essenziali ed assicurare il diritto allo studio degli alunni e le necessarie condizioni di sicurezza e di incolumità, attraverso l’istituzione dei posti in organico di fatto necessari.

La UIL Scuola si aspetta risposte positive sia per quanto riguarda le immissioni in ruolo che in merito all’adeguamento dell’organico di diritto alle situazioni di fatto. Come già avvenuto in sede di organico di fatto per l’a.s. 2015/16 e senza attendere la fine di agosto, anche per il prossimo anno scolastico, è necessario garantire, fornendo apposite istruzioni alle Direzioni Regionali, l’integrazione delle dotazioni organiche, almeno nella quota attualmente funzionante, pari a circa 9.000 posti ripartiti tra i diversi profili ATA.

USR SICILIA: Attribuzione degli incarichi dei dirigenti scolastici con decorrenza 1/9/2016: conferme, mutamenti e mobilità interregionale.

26 LUGLIO 2016

USR SICILIA: Attribuzione degli incarichi dei dirigenti scolastici con decorrenza 1/9/2016: conferme, mutamenti e mobilità interregionale.

Attribuzione degli incarichi dei dirigenti scolastici con decorrenza 1/9/2016: conferme, mutamenti e mobilità interregionale.

Allegati:

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Assegnazioni provvisorie e utilizzazioni 2016-2017: LE SCADENZE, LE MODALITÀ DI INOLTRO DELLA DOMANDA, COME PROCEDERE PER L’INOLTRO ON LINE

26 LUGLIO 2016

Assegnazioni provvisorie e utilizzazioni 2016-2017

LE SCADENZE, LE MODALITÀ DI INOLTRO DELLA DOMANDA, COME PROCEDERE PER L’INOLTRO ON LINE 

Nel link le schede da condividere e scaricare

Turi: amministrazione al bivio

26 LUGLIO 2016

Turi: amministrazione al bivio

ALL’INDOMANI DELLA PUBBLICAZIONE DELLE LINEE GUIDA SU PASSAGGIO DA AMBITO A SCUOLA

RIPRENDERE IL CONFRONTO O VOTARSI AD UN CONFLITTO DI DIFFICILE SOLUZIONE 

All’indomani della pubblicazione delle linee guida che regolamentano il passaggio dei docenti titolari di ambito alle singole scuole, è necessaria un’analisi ed una valutazione complessiva incentrata sul merito. Andiamo per gradi.

La legge sulla scuola ha in sé, sin dalla sua nascita e dal modo con cui è stata approvata, aspetti “ideologici” di difficile, se non di impossibile realizzazione.
La gestione del personale viene condotta secondo una logica di ordine gerarchico, piuttosto che demandarla all’autonomia delle scuole con il supporto degli strumenti di partecipazione democratica. Ciò ha inevitabilmente fatto emergere le contraddizioni che, prima ancora che politiche, sono normative e di assetto giuridico.

La principale è la chiamata diretta. Questa si basa su un fraintendimento con il reclutamento, quest’ultimo sì riserva di legge. Non sarà superfluo ribadire che siamo in presenza di docenti abilitati, reclutati per concorso e, in molteplici casi, con diversi anni di esperienza lavorativa alle spalle.
Sul secondo elemento (il reclutamento) si dovrebbe operare attraverso l’uso della delega prevista dalla stessa legge 107; è quella la sede di discussione sulle modifiche da apportare. Sul tema la Uil Scuola si è dichiarata a favore di un modello che vede nelle scuole, associate in rete, il baricentro del nuovo reclutamento, fermo restando il sistema nazionale di istruzione.

L’altra contraddizione è rappresentata dal c.d. incarico triennale. Qui siamo in presenza di un paradosso giuridico: l’attribuzione dell’incarico a tempo determinato è un istituto che attiene alla dirigenza, che ha un obbligo di risultato; non è estensibile al personale docente che, avendo un contratto di lavoro subordinato, ha solo un obbligo, quello del facere, di svolgere, cioè, la propria attività senza demerito.

Sono le contraddizioni palesi, peraltro, riconosciute, ai tavoli di contrattazione dall’Amministrazione, che ha indotto la stessa, attraverso la contrattazione, a modificare lo stesso impianto. Seguendo tale logica si sono ricondotte nell’alveo della mobilità le contraddizioni della legge: si sono ridotti al minimo i titolari di ambito e si è rinviato alla sequenza il compito di regolarla con criteri di equità, di trasparenza, di imparzialità e di garanzia della professionalità dei docenti titolari di ambito. Su questo, va evidenziato come si tratta di azioni concordate e condivise.

L’accordo politico sulla sequenza c’è, esiste e non può essere disconosciuto. È vero che se non si firma un accordo le parti riprendono la loro libertà di azione, ma occorre coerenza e condivisione sia sotto il profilo giuridico che su quello più propriamente politico.
Questo non riguarda la competizione con il sindacato, ma la funzionalità stessa delle scuole e la certezza di status dei lavoratori.

Nell’accordo politico si sancisce appunto che:
a – non si parla di chiamata diretta, ma di passaggio da ambito a scuola;
b – viene meno il principio dell’incarico, si parla di assegnazione all’organico triennale;
c- si concorda sulle procedure, che devono essere caratterizzate da oggettività e garanzia di equità, senza alcuna discrezionalità del dirigente;
d – si stabiliscono alcuni requisiti (quattro) per corrispondere ad alcuni elementi di flessibilità tra offerta delle scuole e domanda dei docenti.

Il mancato raggiungimento dell’accordo (unicamente sul numero dei requisiti), legati al punteggio della mobilità, ha fornito il pretesto per ribaltare il tavolo e lasciare alle scuole la gestione di un procedimento che lo stesso accordo politico riconosceva viziato in origine, di difficile attuazione e abbisognevole di modifiche.
Del resto l’accordo sulla mobilità ha realizzato proprio questo: ridurre a numeri marginali i titolari di ambito (si è passato da oltre 200.000 agli attuali 60/65000), senza considerare i soprannumerari che, è notizia di questi giorni, erano stati sottostimati.

Appare chiara, dunque, la contraddizione e l’avventurosità della scelta effettuata, peraltro, scaricata sulle scuole e sui dirigenti. Addirittura si è omesso, nelle linee guida, di considerare tra le altre norme e procedure le precedenze di legge, ma forse se lo sentiranno ricordare via skype dal Ministero. Per queste evidenti motivazioni, riteniamo la partita ancora aperta.

Lo stress test a cui il Miur ricorre appare solo un atteggiamento miope, tutto basato sulla propaganda e sul terreno dello scontro politico che la scuola, quella reale, non merita. Tra qualche settimana la parola passa ai docenti, agli studenti e alle famiglie: questa volta la valutazione dell’operato della politica passa al vaglio della società civile prima ancora che dalle aule di giustizia. A nessuno di loro il sindacato farà mancare il suo apporto.

AT DI CATANIA: Utilizzazioni ed assegnazioni provvisorie del personale docente, educativo ed A.T.A. per l’anno scolastico 2016/17 – Ipotesi C.C.N.I. e presentazione domande

25 LUGLIO 2016

AT DI CATANIA: Utilizzazioni ed assegnazioni provvisorie del personale docente, educativo ed A.T.A. per l’anno scolastico 2016/17 – Ipotesi C.C.N.I. e presentazione domande

Pubblicazione nota MIUR n. 19976 e ipotesi di CCNI

Allegati:

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AT DI CATANIA: Indicazioni operative per l’individuazione dei docenti trasferiti o assegnati agli ambiti territoriali e il conferimento degli incarichi nelle Istituzioni scolastiche a.s. 2016/2017

25 LUGLIO 2016

AT DI CATANIA: Indicazioni operative per l’individuazione dei docenti trasferiti o assegnati agli ambiti territoriali e il conferimento degli incarichi nelle Istituzioni scolastiche a.s. 2016/2017

Pubblicazione nota MIUR 2609 del 22/07/2016 e relativo allegato

Allegati:

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Presidio di solidarietà verso gli insegnanti della Turchia

25 LUGLIO 2016

Presidio di solidarietà verso gli insegnanti della Turchia

FLC CGIL – CISL SCUOLA – UIL SCUOLA

MARTEDÌ 26 LUGLIO | ORE 17,30 

Piazza San Martino della Battaglia (angolo via Palestro)
Presidio di solidarietà verso gli insegnanti della Turchia

L’istruzione rende liberi
La libertà d’insegnare la garantisce

I sindacati confederali italiani esprimono solidarietà ai colleghi, agli insegnanti e ai docenti universitari
che in questi giorni sono vittime di azioni restrittive della libertà da parte del governo turco.

INSEGNANTI, AMBITI E SCUOLE.

Insegnanti, ambiti e scuole
La scheda di dettaglio della Uil Scuola 
sulle indicazioni operative del Miur
Sono 43 i criteri definiti dal Miur per la scelta dei docenti da parte dei dirigenti scolastici : confermato il conferimento degli incarichi triennali, e non sono neanche criteri e titoli vincolanti.
Sostanzialmente, come anticipato dalla Uil scuola, l’elenco dei requisiti (Allegato A) è meramente esemplificativo e i dirigenti, nella loro autonomia, possono non tenerne conto e farne valere altri. Siamo alla più completa anarchia.
Questo in sintesi quanto prevede la nota ministeriale n.2609 del 22 luglio 2016, pubblicata oggi.
Come è organizzata la procedura?
La procedura di individuazione dei docenti predisposta dal Miur consta di due fasi:
a)     La prima per l’individuazione dei docenti da assegnare alle scuole, sulla base dei criteri definiti dai dirigenti scolastici;
b)     La seconda per l’assegnazione alle scuole da parte degli Uffici scolastici provinciali dei docenti non scelti nella prima fase o che non hanno presentato domanda, ovvero in caso di inerzia del dirigente.
Che succede nella prima fase?
Nella prima fase i dirigenti indicano da tre a sei criteri, in ordine di priorità, sulla base delle competenze richieste per l’individuazione dei docenti, anche attraverso l’utilizzo di un elenco esemplificativo di criteri riportati nell’Allegato A.
Successivamente, pubblicano gli avvisi con l’elenco dei posti disponibili nella scuola. Per ciascun posto l’avviso deve specificare i criteri individuati, le modalità e i termini di scadenza per la presentazione delle candidature da parte dei docenti interessati.
In caso di inerzia da parte del dirigente, quindi in caso di mancata pubblicazione dell’avviso, i posti saranno assegnati dall’Usr.
Come avviene la scelta dei docenti?
La scelta dei docenti da parte del dirigente avviene attraverso l’esame della corrispondenza dei curricula dei docenti inseriti nell’ambito, partendo da quelli che hanno presentato la propria candidatura, secondo i criteri fissati nell’avviso. 
(Ndr: non si capisce se é obbligato a prendere quelli che si sono candidati oppure prende chi vuole) 
Ma è previsto anche il colloquio?
Sì, i dirigenti, ai fini della scelta, possono procedere anche attraverso il colloquio, o in presenza o in remoto (videochiamata o Skype).
Che scadenza è prevista?
Gli avvisi delle scuole vanno pubblicati a partire:
–         dal 29 luglio: Infanzia e primaria
–         dal 6 agosto: Scuola secondaria di primo grado
–         dal 18 agosto: Scuola secondaria di secondo grado
E dopo gli avvisi?
Successivamente, le scuole comunicano formalmente via mail ai docenti individuati la proposta di incarico.
Dopo l’accettazione formale, via mail, da parte del docente, la scuola dà atto dell’individuazione utilizzando l’esclusiva funzione ‘individuazione per competenze’ del Sidi:
o    il 18 agosto (Infanzia, primaria e primo grado)
o    il 26 agosto (Secondo grado)
L’assegnazione é esecutiva solo dopo l’accettazione del docente.
Ma i docenti quando possono presentare il curriculum?
Sempre per la prima fase i docenti possono caricare nell’apposita sezione di ‘Istanze on line’ il proprio curriculum vitae:
·        dal 29 luglio al 4 agosto: infanzia e primaria
·        dal 6 al 9 agosto: primo grado
·        dal 16 al 19 agosto: secondo grado
E dopo il curriculum?
Possono presentare la propria candidatura ad una o più scuole dell’ambito, evidenziando la classe di concorso di titolarità e il possesso dei requisiti richiesti dalla scuola. 
L’invio della candidatura dovrà avvenire per e-mail e costituisce preventiva dichiarazione di disponibilità ad accettare la proposta di incarico. 
In presenza di più proposte, i docenti optano per la scuola di loro gradimento.
E’ la scuola che sceglie il docente?
No. La scuola pubblica l’avviso. Il docente decide di aderire o meno.
Cosa accade ai docenti non scelti?
Nella seconda fase i docenti non assegnati ad alcuna scuola, o perché non scelti o perché non hanno presentato domanda, sono assegnati d’ufficio da parte dell’USR ad una scuola dell’ambito.
Possono i docenti titolari di un ambito candidarsi per scuole di altro ambito territoriale?
No. Possono solo chiedere ed essere assegnati ad una scuola che ricada nell’ambito di cui si é titolare.
Finalmente, al termine delle due fasi i docenti assegnati alle scuole devono sottoscrivere l’incarico triennale.    

……e chi più ne ha più ne metta….. conviene restare inermi e inerti? No! io non ci sto!

salvo mavica, segretario generale territoriale Uil Scuola città metropolitana Catania

Sindacati scuola: ricorso alla giustizia amministrativa – PROFILI DI ILLEGITTIMITÀ SONO STATI GIÀ INDIVIDUATI DAGLI UFFICI LEGALI.

22 LUGLIO 2016

Sindacati scuola: ricorso alla giustizia amministrativa

PROFILI DI ILLEGITTIMITÀ SONO STATI GIÀ INDIVIDUATI DAGLI UFFICI LEGALI. 

Azioni a tutela dei lavoratori e della loro dignità professionale. Pronti ad impugnare atti amministrativi e procedure.

Totale mancanza degli elementi di chiarezza, trasparenza e obiettività che l’intesa avrebbe dovuto garantire, fornendo un quadro certo e affidabile di riferimento entro cui gestire le operazioni di assegnazione dei docenti alle scuole: i sindacati scuola registrano molto negativamente la decisione del Miur di fornire unilateralmente indicazioni operative ai dirigenti scolastici, rendendo ancor più impraticabili i tempi già molto ristretti per adempimenti di rilevante complessità.

Con la pubblicazione delle ‘indicazioni operative’ per definire “le procedure, le modalità e i criteri attuativi per l’assegnazione alle scuole dei docenti titolari di ambito” si annuncia una gestione delle operazioni di assegnazione dei docenti da ambito a scuola che, oltre a essere discrezionali, renderanno strutturali i fattori di precarietà derivanti dal venire meno del diritto ad una titolarità di scuola; aggraveranno pesantemente gli impegni dei dirigenti e degli uffici; aumenteranno i rischi di contenzioso per l’assenza di regole trasparenti e verificabili.

La prospettiva di modernizzazione del sistema di istruzione non può essere confusa con l’indicazione dell’utilizzo di Skype, videochiamata, per i colloqui tra dirigenti scolastici e insegnanti.

Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal, che per molte settimane si sono impegnati responsabilmente al tavolo di trattativa, consentendo di delineare un’ipotesi di accordo che avrebbe assicurato tutele al personale insieme a funzionalità e trasparenza delle procedure, sono pronti ora a intraprendere ogni azione necessaria a tutela dei lavoratori e della loro dignità professionale: l’impugnativa di tutti gli  atti amministrativi edelle conseguenti procedure nelle quali non si individuano i criteri minimali di correttezza e regolarità, ivi comprese le stesse “indicazioni operative” del Miur innanzi alla giustizia amministrativa – e, innanzi ai Tribunali del lavoro, le azioni legate alla lesione dei diritti soggettivi dei singoli docenti.

Roma, 22 luglio 2016

FLC CGIL, Domenico Pantaleo
CISL SCUOLA, Maddalena Gissi
UIL SCUOLA, Giuseppe Turi

COMUNICATO STAMPA MIUR: Individuazione per competenze degli insegnanti, on line le Indicazioni operative per le scuole e i docenti

22 LUGLIO 2016

COMUNICATO STAMPA MIUR: Individuazione per competenze degli insegnanti, on line le Indicazioni operative per le scuole e i docenti

(TRATTO DAL SITO WWW.ISTRUZIONE.IT)

Ufficio Stampa

Roma, 22 luglio 2016

Individuazione per competenze degli insegnanti,
on line le Indicazioni operative per le scuole e i docenti

Sono disponibili da oggi, sul sito del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, le indicazioni operative che consentiranno alle istituzioni scolastiche di individuare gli insegnanti che dovranno coprire i posti vacanti secondo le novità previste dalla Buona Scuola.

Da quest’anno infatti cambia il sistema: i docenti di ruolo non saranno più assegnati alle sedi scolastiche sulla base di anzianità e punteggi, ma per le loro competenze ed esperienze. Saranno le singole scuole ad individuare, fra gli insegnanti presenti nel proprio ambito territoriale, quelli che più corrispondono, per profilo professionale, al loro progetto formativo. Parte dunque l’individuazione dei docenti per competenze. Le indicazioni operative sono state predisposte dal Ministero per “dare indirizzi comuni” alle scuole nel primo anno di applicazione. Dalla prossima settimana saranno disponibili anche delle FAQ e una modulistica standard per facilitare le procedure.

Il nuovo sistema “punta a valorizzare le esperienze e i percorsi professionali che gli insegnanti si sono costruiti negli anni – ricordano il Ministro Stefania Giannini e il Sottosegretario Davide Faraone – e consente alle scuole di scegliere i docenti di cui hanno bisogno per portare avanti la loro offerta formativa. Si tratta di una novità assoluta per il nostro sistema scolastico, che nelle prossime settimane sarà protagonista dell’avvio di una piccola rivoluzione e di uno sforzo importante da parte di tutti i soggetti coinvolti – dirigenti, docenti e personale amministrativo – ai quali rivolgiamo grande apprezzamento e riconoscenza”.

Cosa accade in pratica? Tutto parte dalle esigenze delle scuole. Il capo d’istituto tiene conto, per individuare i docenti, del Piano dell’Offerta Formativa e del Piano di miglioramento della propria istituzione scolastica. Un esempio concreto: un dirigente ha a disposizione un posto di matematica. Con le vecchie regole, l’Ufficio Scolastico Regionale gli avrebbe assegnato un docente sulla base delle graduatorie, senza correlazione con le esigenze dell’istituto. Quest’anno il dirigente potrà vagliare i CV degli insegnanti presenti nel suo ambito territoriale e individuare quelli che hanno esperienze (ad esempio di didattica laboratoriale o innovativa) o titoli (come la conoscenza di una lingua) che rispondono al meglio all’offerta formativa presentata alle famiglie e decisa dal Collegio dei docenti.

Saranno valorizzate soprattutto le esperienze: la professionalità del docente si costruisce e si caratterizza in modo qualitativamente differente a seconda dei contesti scolastici in cui ha lavorato. Aver operato in ambiti diversi, aver utilizzato didattiche innovative e laboratoriali, aver ricoperto ruoli organizzativi, aver curato particolari progetti interni alla scuola o in collaborazione con le altre agenzie del territorio, sono alcuni degli elementi che possono consentire di identificare i profili più adeguati ai Piani Triennali delle istituzioni scolastiche. Questo approccio, ricorda il documento, considera “l’anzianità non un valore in sé, ma come elemento da valorizzare in quanto può aver consentito uno specifico sviluppo professionale”.

LE FASI
Sono previste due fasi nelle operazioni, la prima a cura dei dirigenti scolastici, la seconda a cura degli Uffici Regionali.

Cosa faranno i dirigenti scolastici? Pubblicheranno appositi avvisi relativi ai posti disponibili, individuando da 3 a 6 caratteristiche (coerenti con il Piano dell’offerta formativa) richieste ai docenti che dovranno inviare la loro candidatura. Il Ministero fornisce una tabella esemplificativa. Queste caratteristiche saranno di tre tipi:esperienze (didattica digitale, insegnamento in sezioni ospedaliere, pratica musicale, per fare degli esempi);titoli universitari, culturali e certificazioni (come i dottorati su tematiche affini alla classe di concorso o certificazioni linguistiche); attività formative. I dirigenti pubblicheranno gli avvisi dal 29 luglio per infanzia e primaria, dal 6 agosto per la secondaria di primo grado, dal 18 agosto per la secondaria di secondo grado. Esamineranno poi i CV dei docenti presenti nel loro ambito territoriale a partire da quelli che hanno presentato la loro candidatura. Ogni scelta sarà motivata. I dirigenti faranno una proposta di incarico agli insegnanti individuati.

I docenti potranno caricare il loro curriculum sul sistema del Miur (Istanze On Line) dal 29 luglio al 4 agosto per infanzia e primaria, dal 6 al 9 agosto per la secondaria di primo grado, dal 16 al 19 agosto per la secondaria di secondo grado. Avranno a disposizione un modello predefinito. Potranno partecipare a eventuali colloqui proposti dai dirigenti e accettare o meno le proposte ricevute.

Per i docenti rimasti senza una sede alla fine delle procedure, questa verrà individuata dagli Uffici Scolastici Regionali.

In allegato le indicazioni operative e la tabella con le scadenze

Il precedente comunicato:
http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/ministero/cs150716

 Allegati
Nota prot. n. 2609 del 22 luglio 2016Scarica
Individuazione per Competenze – Tempistica.pdfScarica

Informativa organico di fatto personale docente

22 LUGLIO 2016

Informativa organico di fatto personale docente

Uil: procedure di calcolo affrettate. Si dovranno gestire migliaia di posti in esubero scaricando il problema a danno della mobilità e delle future immissioni in ruolo.

Il MIUR ha illustrato alle organizzazioni sindacali una nota che di fatto sostituisce, per ora, il decreto interministeriale con la quale fornisce indicazioni ai Direttori degli Uffici Scolastici Nazionali sulla definizione dell’organico di fatto del personale docente.

Il dato più vistoso che emerge e’ relativo al decremento del numero degli alunni, rispetto allo scorso anno, pari a 48.000 unità che, nel fatto, si traducono in 1.192 posti in meno.

Il Ministero, alla nota che è in fase di emanazione, allegherà una tabella dettagliata con la ripartizione, a livello regionale, dei 30.262 posti in organico di fatto.

La UIL Scuola oltre a stigmatizzare le modalità ed i tempi dell’informativa, ha evidenziato che la determinazione dei posti in organico di fatto oltre a tenere conto del dato relativo al numero degli alunni, non può prescindere dalle esigenze complessive di funzionamento delle scuole.

Inoltre la UIL Scuola nel corso dell’incontro ha posto il problema relativo alla compensazione, con i posti dell’organico potenziato, degli esuberi provinciali del personale docente.

L’Amministrazione, evidentemente, per procedure di calcolo affrettate si ritrova a gestire migliaia di posti in esubero scaricando il problema a danno della mobilità e delle future immissioni in ruolo.

La UIL Scuola ritiene la scelta dell’Amministrazione inaccettabile.
Ha chiesto, ai sensi della legge 241/90, la trasparenza dei criteri adottati dal MIUR e, se necessario, si farà carico della tutela, nelle sedi opportune, dei docenti penalizzati.

Nulla ancora in merito alle istruzioni operative relative al passaggio dei docenti dagli ambiti alle scuole.

ASSEGNAZIONE DOCENTI: Dominano confusione e incertezza

21 LUGLIO 2016

Dominano confusione e incertezza

ASSEGNAZIONE DOCENTI

LA NOTA DEI SINDACATI SCUOLA 

L’atteggiamento di chiusura al confronto assunto dal MIUR, con la pretesa di ampliare in modo smisurato il numero dei requisiti nel testo di un accordo che si stava faticosamente costruendo ha determinato l’impossibilità di concludere positivamente la sequenza contrattuale prevista per definire “le procedure, le modalità e i criteri attuativi per l’assegnazione alle scuole dei docenti titolari di ambito”. Sono venuti così a mancare i necessari elementi di chiarezza, trasparenza e obiettività che l’intesa avrebbe dovuto garantire, fornendo un quadro certo e affidabile di riferimento entro cui gestire le operazioni di assegnazione dei docenti alle scuole.

Al mancato accordo è seguita la decisione del MIUR di fornire proprie indicazioni operative ai dirigenti scolastici, che tuttavia ancora non sono state diffuse rendendo ancor più impraticabili i tempi già molto ristretti per adempimenti di rilevante complessità. Si chiude così all’insegna di ulteriori elementi di incertezza un anno che ha visto accrescere per la scuola italiana le tante criticità che da tempo la affliggono.

Nessuna delle “promesse” del Governo è stata mantenuta con la legge 107: non si sono esaurite le graduatorie, non si è risolto il problema del precariato né ridotto il ricorso alle supplenze, resta gravemente insufficiente l’organico del personale ATA, non trova soluzione la vicenda del trattamento accessorio dei dirigenti scolastici, perdura la situazione di inadeguato riconoscimento e di crescente penalizzazione, anche sul piano retributivo, del personale scolastico che può essere risolta solo con il rinnovo del contratto nazionale.

Ora si annuncia una gestione delle operazioni di assegnazione dei docenti da ambito a scuola che, oltre a essere discrezionali, rendono strutturali i fattori di precarietà derivanti dal venire meno del diritto ad una titolarità di scuola, aggraverà pesantemente gli impegni dei dirigenti e degli uffici, aumentando infine i rischi di contenzioso per l’assenza di regole trasparenti e verificabili.

Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal, che per molte settimane si sono impegnate responsabilmente al tavolo di trattativa, consentendo di delineare un’ipotesi di accordo che avrebbe assicurato tutele al personale insieme a funzionalità e trasparenza delle procedure, attendono ora di conoscere contenuti e modalità di diffusione delle annunciate indicazioni operative, pronte ora a intraprendere ogni azione che si rendesse necessaria a tutela dei lavoratori e della loro dignità professionale ma anche ad impugnare atti amministrativi e procedure di cui non si riscontrino correttezza e regolarità, ivi comprese le stesse “linee guida” del MIUR.

Roma, 21 luglio 2016

FLC CGIL, Domenico Pantaleo
CISL SCUOLA, Maddalena Gissi
UIL SCUOLA, Giuseppe Turi
SNALS CONFSAL, Marco Paolo Nigi

Dirigenti scolastici sotto assedio: C’È DA CREDERE CHE IL MIUR LI CONSIDERI COME BATMAN

21 LUGLIO 2016

Dirigenti scolastici sotto assedio

C’È DA CREDERE CHE IL MIUR LI CONSIDERI COME BATMAN

Pensare agli impegni che si profilano per i dirigenti scolastici in quest’ultimo scorcio di anno scolastico, coincidente sia con la preparazione delle attività d’inizio del prossimo anno scolastico 2016/17, sia con le ferie – costituzionalmente sancite – dei dirigenti medesimi e del personale amministrativo, c’è da credere che il Miur li consideri uguali a Batman.

Il Miur ha gettato la maschera e si appalesa come il Ministero che più di ogni altro non ha alcun rispetto per la scuola e per chi ci lavora.

Dalla promulgazione della legge 107/2015 ad oggi, piovono a cascata sulle scuole meri elenchi di indicazioni operative, prive di alcuna effettiva cogenza se non per quanto riguarda il rispetto delle scadenze, sulla cui praticabilità è lecito peraltro nutrire forti dubbi.

Si tratta di procedure e tempistiche, come la chiamata diretta dei docenti, che necessiterebbero di una gestione oculata, efficace e corretta di adempimenti amministrativi di indubbia delicatezza, con attenzione alla trasparenza, all’anticorruzione. Tant’è che non possono non annoverarsi nell’elenco dei “processi a maggior rischio corruttivo per le istituzioni scolastiche”. Si capisce pertanto come è indispensabile, sia nell’interesse dell’Amministrazione scolastica, sia dei dirigenti scolastici che dei docenti, muoversi in un quadro di procedure e tempistiche non stressate dalla fretta di un calendario che, in modo capestro, non tiene conto che  tutti hanno diritto alle ferie.

La superficialità con cui il Miur scarica sui dirigenti scolastici la gestione di adempimenti su adempimenti, anche  di competenza dell’Amministrazione, pretendendo il rispetto tassativo di scadenze inconciliabili con la dovuta serietà di disporre, come nel caso della chiamata dei docenti, l’esame dei curricula pervenuti da parte dei docenti medesimi, di effettuare le proposte agli aventi diritto, magari di fare anche un colloquio(sic!), di affidare l’incarico e darne notizia all’Ufficio Scolastico Regionale, che dovrà a sua volta provvedere – sempre in brevissimo tempo – a definire gli incarichi per tutti gli altri docenti.

In un sistema come quello scolastico, cadenzato su ritmi e tempi definiti dal calendario scolastico, anche per la progettazione delle ferie del personale scolastico e delle loro famiglie, il Miur si dimostra cinico nella sua apoteosi di cambiamento, che in sostanza, con i meccanismi farraginosi creati, aggiunge solo difficoltà a difficoltà, con l’impressione di tutto il personale scolastico che ogni volta si ricomincia sempre tutto d’accapo.

Non è esagerato affermare che questa produzione ininterrotta di disposizioni è diventata causa e conseguenza d’insonnia di molti dirigenti scolastici e di docenti che si trovano in questa giostra, in quanto alcuni di questi adempimenti decisionali saranno presi in assoluta solitudine senza poter condividere con i collegi dei docenti, con le rappresentanze sindacali pur rappresentando  un valore strategico per la funzionalità della scuola e oggetto di valutazione dell’ operato dei dirigenti stessi.

Di Rosa Cirillo
Responsabile Area V

COMPENSI AL PERSONALE SCOLASTICO COMANDATO PRESSO GLI UFFICI DEL MIUR: Sottoscritta l’ipotesi di contratto integrativo

21 LUGLIO 2016

Sottoscritta l’ipotesi di contratto integrativo

COMPENSI AL PERSONALE SCOLASTICO COMANDATO PRESSO GLI UFFICI DEL MIUR 

E’ stata sottoscritta l’ipotesi di contratto collettivo relativo ai compensi al personale scolastico comandato/utilizzato, nell’anno scolastico 2013/14, presso gli uffici del Miur, di cui all’art. 86 del CCNL del 29 novembre 2007.

L’importo complessivo di Euro 519.333,50 e’ ripartito per Euro 379.114,00 a favore del personale docente collocato in esonero o semi esonero impegnati nelle attività di tirocinio per la formazione degli insegnanti.

Il restante importo di Euro 140.219,50 a favore del personale scolastico comandato o utilizzato presso gli uffici del Miur.

I criteri per l’attribuzione dei compensi ai beneficiari verranno definiti con contrattazione a livello regionale.

Per la UIL scuola hanno partecipato Proietti e D’Aprile.