Il bonus – merito inciampa sui ricorsi nati dalla scarsa trasparenza e dalla mancanza di contrattazione

INFORMATICONUIL,  23 novembre 2016
Il bonus – merito inciampa sui ricorsi nati dalla scarsa trasparenza e dalla mancanza di contrattazione 

Dal 22 novembre sono reperibili nei capitoli di bilancio delle singole scuole le risorse corrispondenti all80% della quota spettante, calcolata a giugno, relativa all’attribuzione del bonus professionale docente (merito).

Tale somma costituisce una parte  di quella complessivamente assegnata a ciascuna Scuola. Ciò in quanto sono pendenti ricorsi, il cui  contenzioso è addebitabile alla gestione del Miur che l’ ha creato sottraendo la materia alla sua vera natura contrattuale, essendo configurabile a salario accessorio.

Le scuole possono procedere con la liquidazione delle spettanze in misura proporzionale ( 80% ) per tutti i beneficiari mentre, per i dirigenti che hanno, in maniera esclusiva, assegnato i  premi bypassando ogni forma di informazione e  confronto, si conferma il diritto delle RSU a richiedere e ricevere l’informativa successiva ai sensi dell’art. 6 del CCNL.      

PROVVEDIMENTI PENSIONISTICI: SCHEDA DI APPROFONDIMENTO

PROVVEDIMENTI PENSIONISTICI: SCHEDA DI APPROFONDIMENTO
ANCHE SE INCOMPLETO E CON CRITICITA’ IL PROVVEDIMENTO PENSIONISTICO HA CONCRETIZZATO L’ESIGENZA DI DARE FLESSIBILITA’ ALLE REGOLE TROPPO INGESSATE DELLA LEGGE FORNERO. E’ UN PRIMO PASSO A CUI ABBIAMO DATO COME SINDACATO CONSENSO, MA CONTINUEREMO A VIGILARE PERCHE’ CI SIA RISPONDENZA TRA I CONTENUTI DELL’ACCORDO E LA LORO ATTUAZIONE.
In allegato una scheda di approfondimento sui provvedimenti pensionistici che dovrebbero trovare applicazione nella prossima legge di stabilità. Si segnala  che le previsioni riportate sono il frutto di un protocollo di accordo tra governo e sindacati raggiunto, in tale ambito, l’impegno della organizzazione ha concretizzato l’esigenza di iniziare a dare  flessibilità alle regole troppo ingessate della riforma Fornero e spostati 7 miliardi di euro da altri capitoli di spesa, al sistema previdenziale. Al di là di ogni valutazione sulla materia,  si evidenzia che le previsioni dell’accordo riguardano tutti i lavoratori della scuola, con il riconoscimento della specificità di alcune categorie professionali; tra queste sono inseriti gli insegnanti di scuola dell’infanzia (un primo segnale di attenzione al mondo della scuola, affatto scontato), che in qualità di esposti a lavoro usurante, sono esonerati dalle penalizzazioni previste dalla cosiddetta A.PE. La UIL è, in questa fase, fortemente impegnata nell’azione di vigilanza sulla rispondenza tra i contenuti dell’accordo e le decisioni che per la sua attuazione dovranno essere assunte nei prossimi mesi dal  legislatore.
Francesco Sciandrone                                                            Noemi Ranieri
Responsabile nazionale servizi previdenziali             Segretario organizzativo

note-su-a-pe

Assemblea Sindacale Territoriale, in orario di servizio.per tutto il personale Docente ed ATA iscritto alla UILSCUOLA (Dirigenti Scolastici, Docenti, Personale ATA, ed Educativo), RSU eletta, RSA, Terminali Associativi, in orario di servizio: dalle ore 10,30 alle ore 13,30

LA VOCE LIBERA DELLA SCUOLA
SEGRETERIA TERRITORIALE CATANIA.

Prot.80/2016 del 15.11.2016

Ai Sigg.ri Dirigenti Scolastici
Istituzioni Scolastiche di ogni ordine e grado 
Città Metropolitana CATANIA 
L O R O      S E D I
Oggetto: Indizione Assemblea Sindacale Territoriale, in orario di servizio.

Ai sensi e per gli effetti della normativa contrattuale vigente in materia di assemblee sindacali con la presente, questa Organizzazione Sindacale comunica alle SS. LL. di aver indetto l’assemblea sindacale territoriale per tutto il personale Docente ed ATA iscritto alla UILSCUOLA (Dirigenti Scolastici, Docenti, Personale ATA, ed Educativo), RSU eletta, RSA, Terminali Associativi, in orario di servizio: dalle ore 10,30 alle ore 13,30
GIOVEDI’ 24 NOVEMBRE 2016
presso l’Auditorium dell’ ISTITUTO STATALE D’ ISTRUZIONE SUPERIORE
POLITECNICO DEL MARE “DUCA DEGLI ABRUZZI”
VIA ARTALE ALAGONA 99 CATANIA

Ordine del giorno:
1 seminario di aggiornamento e formazione, contrattazione integrativa d’istituto – tutto quello che c’è da sapere sulla RSU. Valutazione situazione politico-sindacale (relaziona Salvo Mavica).
2 Spunti e riflessioni sulla Costituzione Italiana.” Dopo la BUONA scuola, la BUONA Costituzione? no GRAZIE (relaziona Dott. Francesco Melendez,  già Dirigente MIUR, e succ. Responsabile Settore Istruzione all”ARAN. ROMA. Autore libro “conoscere la costituzione Italiana e i recenti cambiamenti”
“Dietro ogni articolo della Carta Costituzionale stanno centinaia di giovani morti nella Resistenza.”” (Sandro Pertini 1979)

La presente per gli opportuni adempimenti di competenza dei Sigg.ri Dirigenti Scolastici, in indirizzo, al fine di consentire la libera partecipazione.
Rif. Normativi: art. 3, comma 5 del C.C.N.I. 21/09/2004; art. 8 comma 7 del C.C.N..L. 2002/2005; art.2 CCNQ/1998; art.1,c.5 CCNQ 9 agosto 2000; art..8, c.7)
Durata prevista: ore 3 – Permessi sindacali per assemblee. Le RSU, a loro scelta, potranno fruire del monte ore specifico.
Distinti saluti. Salvo Mavica, segretario  territoriale Uil Scuola Catania
 
Da pubblicare all’Albo sindacale. (art.25 Legge 300/70)

Anno scolastico 2017/2018 
 Iscrizioni on- line dal 16 gennaio al 6 febbraio
Dal 9 gennaio la fase di registrazione

Anno scolastico 2017/2018 
Iscrizioni  on line dal 16 gennaio al 6 febbraio
Dal 9 gennaio la fase di registrazione
Accolta la richiesta Uil Scuola:  per le famiglie delle aree colpite dal terremoto ci saranno azioni di supporto per svolgere la procedura on line con l’aiuto delle scuole.
Anche quest’anno le iscrizioni alle classi prime della scuola primaria, della secondaria di I e II grado saranno on line e potranno essere effettuate dal 16 gennaio al 6 febbraio 2017. Solo per le scuole dell’infanzia la procedura sarà cartacea. Dal 9 gennaio si potrà accedere alla fase di registrazione sul portale www.iscrizioni.istruzione.it.
Accolta la richiesta Uil Scuola: la circolare specifica che, per le famiglie delle aree colpite dal terremoto saranno previste e comunicate a ridosso delle iscrizioni azioni di supporto affinché possano svolgere la procedura on line con l’aiuto delle scuole.
La circolare sulle iscrizioni (PDF)
Il link al sito del Miur : http://hubmiur..pubblica.istruzione.it/web/ministe

Mobilità scuola 2017-2018. 
I sindacati scuola sospendono la trattativa con il Miur

Mobilità scuola 2017-2018
I sindacati scuola sospendono la trattativa con il Miur
Necessaria una verifica in sede politica 
per riprendere proficuamente il negoziato.

Nell’incontro di oggi pomeriggio 17 novembre l’Amministrazione si è presentata al tavolo senza nessuna risposta rispetto ai nodi fondamentali posti da tutti i sindacati nei tre incontri precedenti.
Impraticabile, dunque, la proposta del Miur di continuare il confronto su aspetti secondari della mobilità senza prima aver chiarito i punti nodali su aspetti dirimenti al fine di decidere se ci sono le condizioni, o meno, per pervenire ad un accordo.
Da qui la decisione di FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA e SNALS CONFSAL di sospendere la trattativa in attesa di un chiarimento a livello politico. 
In quella sede valuteremo le reali aperture ricevute dal Gabinetto Miur nell’incontro del 10 ottobre scorso, di affidare alla potestà del contratto le regole della mobilità.

Agenzie di stampa appena uscite. Per dovuta quanto opportuna conoscenza.

17.11.2016
++ P.a: Madia, pronti a riaprire stagione contrattuale ++
Si puo’ agire anche su normativa con T.U. per innovare
(ANSA) – ROMA, 17 NOV – “A questo punto siamo pronti a
riaprire una stagione contrattuale”. Cosi’ la ministra P.a,
Marianna Madia, al question time al Senato. Madia spiega che si
puo’ ripartire vista “la legge di Bilancio, il fondo, e
l’interlocuzione con i sindacati: dopo l’incontro di luglio ne
sono seguiti diversi” di tipo tecnico. Oltre alla parte
economica c’e’ quella normativa, su cui, aggiunge, si puo’ “agire”
visto che in programma c’e’ il Testo Unico. Ecco perche’,
sottolinea, si puo’ aprire una “stagione innovativa, anche sulla
parte normativa”.(ANSA).

P.a: Madia, pronti a riaprire stagione contrattuale (2)
(ANSA) – ROMA, 17 NOV – Per la ministra la riapertura della
contrattazione non e’ solo un’opportunita’ ma, dice, “anche un
dovere”. “Penso che tutto questo possa essere fatto insieme ai
sindacati”, evidenzia.
Quanto alle cifre stanziate per la Pubblica Amministrazione,
la ministra ricorda che la legge di Bilancio in discussione
prevede un fondo di “1,9 miliardi per il 2017 e 2,6 per il 2018
sia per valorizzare le forze dell’ordine, sia per riaprire la
parte economica della contrattazione”.
Oltre al fondo per il pubblico impiego, prosegue, ci sono
anche “3 miliardi per gli enti territoriali, 2 miliardi in piu’
per la sanita’, anche per effettuare assunzioni straordinarie di
medici e infermieri, e un altro miliardo per la scuola”.
Un “investimento importante”, sostiene Madia dopo che, racconta,
“ero stata abituata a ministri che chiedevano piu’ risorse e poi
tagliavano. Noi facciamo il contrario”.
In particolare, sulle forze dell’ordine “dopo anni di
decrementi o incrementi di decimali, ci sono risorse per portare
incrementi di punti percentuali”: oltre “alla stabilizzazione
degli 80 euro – chiarisce – ci saranno anche assunzioni
straordinarie per il settore”.
(ANSA).

CONTRATTI: UIL “PRONTI AD ACCOGLIERE APERTURA MADIA E CONCORDARE TESTO”
ROMA (ITALPRESS) – “Se ci sono le condizioni economiche e
normative per riaprire la stagione contrattuale per il settore
pubblico, noi siamo disponibili a trovare un accordo che la possa
realizzare in concreto. La ministra Madia ha fatto delle aperture
nel Question time al Senato, la Uil e’ pronta ad accogliere
l’invito della ministra e a concordare un testo che faccia,
finalmente, dopo 7 anni, avviare i rinnovi per tutti i settori del
pubblico impiego, anche accettando la sfida dell’innovazione.
Si faccia presto perche’ i lavoratori hanno gia’ aspettato
troppo”. Cosi’ Antonio Foccillo, segretario confederale della Uil.
(ITALPRESS).

Incontri al Miur. Reti di scuola. Le “Reti” di ambito non sono obbligatorie

Incontri al Miur Reti di scuola Le “Reti” di ambito non sono obbligatorie La struttura amministrativa non può “forzare” l’autonomia scolastica Il giorno 14 novembre 2016, su richiesta delle organizzazioni sindacali, si è svolto un incontro col Miur per fare il punto sulla costituzione delle reti. Ancora una volta,  abbiamo avuto la riprova che è in atto un tentativo per condizionare la libertà e le scelte delle Scuole, con un’inaccettabile “forzatura” che taluni USR, ed Uffici periferici, stanno operando sulle scelte delle singole Scuole. Il problema nasce dal fatto che gli Uffici scolastici territoriali stanno disattendendo le indicazioni che il Miur ha fornito con la nota 2261 del 22.06.2016 dopo il confronto con i sindacati. La nota prevede che le prime indicazioni sulla costituzione delle reti di scuola, elaborate da un gruppo di lavoro istituito dal Miur, avevano il solo fine di produrre un documento di riflessione e un contributo per supportare gli Uffici scolastici regionali e non un atto cogente finalizzato all’attivazione delle reti di scuole, secondo procedure burocratiche. Al contrario, nella realtà, sui territori tale indirizzo si sta trasformando in un procedimento percepito come obbligatorio dalla legge 107/2016, verso le reti di ambito, da noi considerate inutili sovrastrutture burocratiche, nella misura in cui non sono costituite sui bisogni condivisi delle scuole che si vogliono mettere in rete. La UIL scuola ha ribadito che la Legge 107/15 non prevede nessun obbligo per la costituzione di reti di ambito, ma prevede  solo una opportunità organizzativa. Pertanto, tutte le determinazioni assunte a livello territoriale, in contrasto con questo principio, costituiscono una illegittima forzatura normativa, a danno delle scuole dell’autonomia che devono scegliere in autonomia, attraverso le libere determinazioni degli Organi Collegiali all’uopo deputate. Il Miur, a seguito del confronto con i sindacati, ha dovuto condividere l’impostazione e il quadro giuridico di riferimento e si è impegnato a chiarire come, sia nel caso delle attività di formazione e dei relativi finanziamenti,  che per la valutazione dei dirigenti, non sia obbligatoria la costituzione di reti di ambito ma la gestione concreta può essere ricondotta a qualsiasi forma di “rete”, costituita in base all’autonoma scelta delle scuole stesse. Analogamente per le reti di scopo, queste possono costituirsi sulla base degli obiettivi condivisi e delle risorse di personale presenti nella rete, necessarie per realizzare gli scopi per cui la rete si costituisce. Organico dell’autonomia Nel corso dell’incontro sono stati affrontati alcuni aspetti sull’utilizzo dell’organico dell’autonomia. L’amministrazione ha manifestato l’orientamento ad emanare delle FAQ di chiarimento. I sindacati hanno invece espresso la necessità di approfondire le diverse tematiche ed inquadrarle in un impianto normativo più ampio, che possa costituire un supporto all’attività di programmazione e di gestione delle scuole. I sindacati si sono riservati di trasmettere ulteriori osservazioni e contributi di chiarimento. Per la UIL hanno partecipato Ranieri e Proietti.

Mobilità: il confronto non decolla. Occorrono risposte urgenti per il personale che vive situazioni di incertezza e disagio. Il giorno 15 novembre 2016 è proseguito il confronto tra il Miur e le organizzazioni sindacali sul rinnovo del contratto sulla mobilità per l’anno scolastico 2017/18. Al terzo incontro, i rappresentanti del Miur non hanno dato alcun riscontro alle questioni poste in quelli precedenti, limitandosi ad una cauta apertura sulla possibilità di definire un accordo su regole e criteri per il passaggio del personale docente da ambito a scuola. Le questioni poste da parte sindacale, finalizzate a migliorare il contratto dello scorso anno, che comunque ha garantito la titolarità di scuola a miglia di docenti, non hanno trovato, ad oggi, alcun esito positivo. A questo punto è evidente lo stallo della trattativa che, in assenza di concrete aperture sulle questioni aperte, non può proseguire. La UIL, in particolare, ha ribadito la necessità di “restituire” ordine e stabilità al sistema. La mobilità dovrà riguardare tutto il personale, docente ed Ata, con regole chiare e trasparenti e con l’obiettivo primario di limitare, per i docenti, le titolarità su ambito. Il prossimo incontro, fissato per giovedì, sarà il banco di prova per verificare la volontà dell’amministrazione di proseguire concretamente il confronto. Per la UIL hanno partecipato Lacchei e Proietti.

 

 

Annuncio del Miur Tra card, voucer, e contanti è stata scelta la carta del docente.

Annuncio del Miur
Tra card, voucer, e contanti è stata scelta la carta del docente
Speriamo di vederla in tempi rapidi.
Ci sembra che i tempi siano piuttosto stretti visto che la card va generata e consegnata ai docenti che, successivamente, dovranno attivarla con un sistema informatico.
La disposizione giunge dal Miur che pubblica una nota sul suo sito dopo giorni di incertezze e soluzioni tra le più disparate.  Link al sito del Miur >>> http://www.istruzione.it/news121116.html.
“”Pardon, linguaccia mia statti zitta.!!
 Se è vero che a caval donato non si guarda in bocca, è anche pur vero, e il dubbio sorge spontaneo nelle menti della gente di buona volontà: opportunità di accrescimento professionale? mancetta demagogica? E il Contratto collettivo Nazionale del Lavoro, diritto sacrosanto e massima espressione di democrazia e rispetto della sovranità del popolo italiano?, nisba? Amara constatazione, il solito giochetto si toglie agli uni per dare agli altri. Si taglieggiano i diritti acquisiti, si disattendono gli obblighi contrattuali, si saccheggiano i diritti e le aspettative sacrosanti di andare in pensione in età dignitosa e si privilegiano iniziative unilaterali sotto le mentite spoglie di volere rilanciare i consumi e con essi l’economia nazionale, ovvero occasione di affari alle lobby governanti? Scusate se è poco. Siamo alle solite, alla  farraginosità della procedura non possiamo che amaramente constatare: burocrati cultori ed esperti nel rendere difficili le cose più facili, e mi fermo qui.
Carta del Docente, come e quando spendere i 500 euro per l’aggiornamento
Dallo scorso anno gli oltre 740.000 docenti di ruolo della scuola italiana hanno a disposizione 500 euro da spendere per l’aggiornamento professionale. Un bonus che nella sua prima erogazione è stato assegnato eccezionalmente con accredito sullo stipendio. Quest’anno cambia il sistema di erogazione, come annunciato nel Piano di formazione degli insegnanti e attraverso la nota del 29 agosto relativa alla rendicontazione delle spese dello scorso anno.
L’importo resta lo stesso: 500 euro che saranno assegnati attraverso un ‘borsellino elettronico’. L’applicazione web “Carta del Docente” sarà disponibile all’indirizzo www.cartadeldocente.istruzione.it entro il 30 novembre. Attraverso l’applicazione sarà  possibile effettuare acquisti presso gli esercenti ed enti accreditati a vendere  i beni e i servizi che rientrano nelle categorie previste dalla norma.
Ogni docente, utilizzando l’applicazione, potrà generare direttamente dei “Buoni di spesa” per l’acquisto di libri e di testi,  anche  in formato digitale,  per:
–         l’acquisto di  pubblicazioni  e  di  riviste  utili all’aggiornamento  professionale;
–         l’acquisto di   hardware   e software;
–         l’iscrizione a corsi per attività di  aggiornamento  e di qualificazione        delle  competenze  professionali,  svolti  da  enti accreditati presso il Ministero dell’Istruzione;
–         l’iscrizione a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale;
–         l’acquisto di biglietti per rappresentazioni teatrali e cinematografiche;
–         l’acquisto di biglietti di musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo;
–         iniziative  coerenti  con  le   attività   individuate nell’ambito del piano triennale dell’offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione.
I buoni di spesa generati dai docenti daranno diritto ad ottenere il bene o il servizio presso gli esercenti autorizzati con la semplice esibizione. Per l’utilizzo della “Carta del Docente” sarà necessario ottenere l’identità digitale SPID presso uno dei gestori accreditati (http://www.spid.gov.it/richiedi-spid) e successivamente ci si potrà registrare sull’applicazione. L’acquisizione delle credenziali SPID si può fare sin da ora. Si tratta di un codice unico che consentirà di accedere, con un’unica username e un’unica password, ad un numero considerevole e sempre crescente di servizi pubblici (http://www.spid.gov.it/servizi).
Il nuovo sistema che parte quest’anno consentirà ai docenti di avere uno strumento elettronico per effettuare e tenere sotto controllo i pagamenti. E alle scuole di essere alleggerite dalla burocrazia e dalle procedure di rendicontazione.. Sarà possibile spendere i 500 euro a partire dall’attivazione della Carta.
dalla segreteria territoriale Uil Scuola Catania, salvo mavica, segretario

AT DI CATANIA: Personale docente Scuola primaria. Rinvio calendario per incarichi a T.D. a.s. 2016/2017. Disponibilità posti

11 NOVEMBRE 2016

AT DI CATANIA: Personale docente Scuola primaria. Rinvio calendario per incarichi a T.D. a.s. 2016/2017. Disponibilità posti

Personale docente Scuola primaria.
Rinvio calendario per incarichi a T.D. a.s. 2016/2017. Disponibilità posti
Si precisa che la nuova data è martedì 15 novembre 2016 diversamente da quanto indicato nella nota allegata

Allegati:

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AT DI CATANIA: Esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria di secondo grado per l’anno scolastico 2016/2017 – Termini e modalità di presentazione delle domande di partecipazione

10 NOVEMBRE 2016

AT DI CATANIA: Esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria di secondo grado per l’anno scolastico 2016/2017 – Termini e modalità di presentazione delle domande di partecipazione

Esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria di secondo grado per l’anno scolastico 2016/2017 – Termini e modalità di presentazione delle domande di partecipazione.
Pubblicazione Circolare Ministeriale n. 12474 del 09/11/2016 – Modello di domanda per i candidati esterni –

Allegati:

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La legge sulla scuola e il sistema delle deleghe

09 NOVEMBRE 2016

La legge sulla scuola e il sistema delle deleghe

NELLA LORO DEFINIZIONE VANNO SUPERATE LE CRITICITÀ DELLE LEGGE

UIL:  non possono essere a costo zero. L’istruzione va sostenuta attraverso supporti e investimenti.

La legge 107/ ha previsto ben nove deleghe al Governo per completare l’azione di riforma della scuola. Sono il completamento di un’azione di riforma basata su una filosofia che si è dimostrata sbagliata ormai agli occhi di tutti, tanto che lo stesso Presidente del Consiglio, in più di un’occasione, ne ha riconosciuto i limiti.

E’ altrettanto normale che i difetti di impostazione e gli errori della 107 non possono che ritrovare riscontri analoghi nelle deleghe e nelle sue applicazioni, tanto che sono state oggetto di ripetute analisi dei gruppi di lavoro, mai pubblicizzati, che ne hanno curato l’istruttoria.
Un incontro con il ministro sulle deleghe fu fatto il 30 settembre 2015, un anno di lavoro che evidentemente è stato fatto e disfatto più volte.
Al momento non ci sono testi, ma tracce e bozze di lavoro.

Nell’incontro odierno l’amministrazione si è presentata senza alcun testo scritto e disponibile ad affrontare le linee su cui attuare le deleghe. Per parte nostra ci siamo solo accertati che la ratio complessiva che sostiene l’attuazione delle deleghe, definite al comma 181 della legge di riforma della scuola, sia tale da consente di superare alcuni degli errori della 107. In quest’ottica abbiamo dato ampia disponibilità al dialogo costruttivo proprio per fare con l’attuazione delle deleghe un’azione politica di modifica della 107.

In questo contesto, nella discussione di oggi, abbiamo solo confrontato il metodo ed alcune considerazioni in merito ad alcune delle deleghe, lasciando ad un altro incontro specifico, quelle che hanno un più spiccato impatto sul personale come quella della formazione iniziale e il reclutamento, la delega sull’attività di sostegno, quella sul Testo Unico e quella sulle scuole italiane all’estero.
Secondo questa mutata impostazione continueranno i confronti su cui potremo dare un supporto ed un giudizio di merito compiuto solo dopo aver visto i testi e nella misura in cui i decreti legislativi adotteranno scelte che potranno rimettere in carreggiata il vagone deragliato della 107.

Un primo passo concreto, in tal senso, si è già registrato nel momento in cui abbiamo constatato che c’è consapevolezza, ormai condivisa, anche dal Governo, che le deleghe possono realizzare obiettivi positivi solo prevedendo nuovi ed adeguati investimenti, che sono stati inseriti nella legge di stabilità e non come impostate dalla 107 “senza nuovi oneri”.
L’istruzione è un fenomeno che va sostenuto e su cui vanno proiettate tutte le percezioni positive e proficue, anche attraverso continui investimenti.

Oggi si sono confrontate le linee su cui si definiranno alcuni dei decreti con l’indicazione dell’indice e gli obiettivi che si vogliono conseguire con le deleghe:

Diritto allo studio: tematiche importanti come la definizione di livelli essenziali di prestazione, che tengano conto da un lato delle reali esigenze degli studenti e superino le differenze endemiche registrabili nelle diverse regioni, sono un obiettivo certamente condivisibile su cui occorre aprire un confronto allargato ai diversi attori sociali.

Revisione esami di stato primo e secondo ciclo: nulla si muove per il corrente anno scolastico.
La delega cambierà l’impatto delle prove Invalsi sugli esiti degli esami, con un potenziamento delle verifiche sull’area di indirizzo ed eliminerà la terza prova negli esami di stato del secondo ciclo.
Tenderebbe, inoltre, a recuperare una valutazione per il primo ciclo fondata su indicatori letterali abbandonando il sistema decimale e limitando a casi assolutamente residuali le bocciature nel primo anno della scuola primaria.

Per la UIL, le valutazioni standardizzate che saranno tolte dagli esami, incidono negativamente sulla didattica bisogna, riconsiderare il loro ruolo e la loro funzione anche per il successo formativo e per lo sviluppo della persona.

Dare stabilità alla scuola significa anche evitare il continuo balletto tra voti, lettere e descrittori che appaiono legati più ad elementi di carattere ideologico che ai reali bisogni della comunità scolastica.

Sistema integrato dei servizi per lo zero–sei: si riconosce lo sforzo di finanziare il riavvio delle sezioni primavera, quale strumento per traguardare l’obiettivo di Europa 2020 di una diffusione dei servizi educativi e di istruzione per l’infanzia di almeno il 33%. Appare ugualmente positivo l’impegno per creare un coordinamento pedagogico in capo al MIUR, per attuare forme di raccordo pedagogico, per definire la formazione in servizio per gli operatori dei due segmenti.

Va affrontato in modo adeguato il tema del potenziamento dell’offerta formativa anche nella scuola dell’infanzia, come già avvenuto per gli altri ordini di scuola. Tale potenziamento deve riguardare anche il personale ATA.

Istruzione professionale: per la Uil è corretto fare fronte alle criticità di questo ordinamento scolastico, naturalmente, in linea con la riforma costituzionale che potrebbe cambiare le competenze concorrenti su molti aspetti connessi soprattutto la IeFP ed il sistema della formazione professionale.
Segnale di responsabilità è la proposta di inserire almeno otto ore di compresenza per tutti gli indirizzi sulle discipline tecnico pratiche, molto penalizzate dal decreto 87/2010, nonché la riduzione delle articolazioni e delle opzioni, la cui offerta formativa viene rimessa all’autonomia delle singole istituzioni scolastiche. Va sciolto il nodo di un impegno concreto sulle disponibilità finanziarie e sui tempi di attuazione.

Il prossimo incontro per l’analisi delle altre deleghe è fissato per il mercoledì 16 novembre.
All’incontro hanno partecipato Pino Turi e Noemi Ranieri

Iscrizioni degli alunni: A GIORNI LA CIRCOLARE

07 NOVEMBRE 2016

Iscrizioni degli alunni

A GIORNI LA CIRCOLARE 

Il 7 novembre 2016 il Miur, rappresentato dal Direttore generale Carmela Palumbo, ha fornito ai sindacati una informativa preventiva sulla circolare relativa alle iscrizioni alle scuole dell’infanzia e a quelle di ogni ordine e grado, per l’anno scolastico 2017/18.
Il testo illustrato in bozza ricalca sostanzialmente lo schema degli anni precedenti.
Le novità riguardano soprattutto alcune precisazioni resesi necessarie a seguito di reclami relativi a criteri discutibili approvati da alcuni consigli d’istituto, orientati a privilegiare rapporti di parentela degli alunni col personale interno della scuola, e al ricorso presentato dall’UAAR (Associazione Atei Agnostici Razionalisti) sulla libertà di scelta dell’insegnamento della religione cattolica per i ragazzi del secondo grado, nonché per una migliore definizione dell’interazione tra scuole, che dovrà essere favorita da un ruolo più incisivo degli uffici territoriali dell’amministrazione.
La circolare, che verrà emanata nel corso della prossima settimana, dovrebbe prevedere che le domande potranno essere presentate nel periodo che va dal 16 gennaio al 6 febbraio 2017.
Per la UIL scuola hanno partecipato Lacchei e Proietti.

Mobilità 2017/18: riprende il confronto. 
UilScuola: riportare ordine e stabilità ad un sistema impazzito

Oggi il primo di una serie di incontri tecnici decisi in sede politica
Mobilità 2017/18: riprende il confronto
Uil: riportare ordine e stabilità ad un sistema impazzito

L’ 8 novembre, tra il Miur e i sindacati, ha preso avvio il confronto sulla mobilità del personale, per l’anno scolastico 2017/18, così come definito in sede politica con il ministro Giannini.
I rappresentanti del Miur non hanno presentato proposte specifiche limitandosi a generiche dichiarazioni di principio circa il superamento delle criticità e a raccogliere le proposte e le posizioni di parte sindacale.
La UIL ha espresso la volontà, peraltro condivisa,  di trovare possibili soluzioni che riportino, dopo le criticità registrate e tutt’ora in corso, nuova stabilità al sistema.
La UIL scuola, in premessa, ha ricordato che l’attuale trattativa non può non tener conto delle conseguenze e degli errori che si sono  registrati nella precedente fase di mobilità, a seguito dell’algoritmo sbagliato, che ha determinato una situazione di diffusa illegittimità.
Illegittimità ed ingiustizie a cui il MIUR non è stato capace di porre rimedio.  Addirittura, le  procedure di conciliazione del Miur non hanno fatto altro che consolidare le ingiustizie e crearne di nuove, sottraendo posti ad altri legittimi aspiranti.
Per questi motivi la UIL ha chiesto, più volte e in ogni sede, il rifacimento di tutta la procedura per restituire le posizioni giuridiche spettanti agli aventi diritto.
Gli obiettivi della UIL in questo negoziato sono chiari: per riportare ordine e stabilità ad un sistema impazzito,  la mobilità deve riguardare tutto il personale docente e Ata attraverso un sistema di regole chiaro e trasparente, con l’obiettivo di limitare al massimo le titolarità su ambito.
A tale proposito, per la UIL  la definizione di procedure oggettive per il passaggio dei docenti da ambito a scuola deve essere oggetto di negoziazione e deve trovare definizione nell’ambito del contratto della mobilità.
Le due questioni devono essere trattate congiuntamente, all’interno dell’accordo  stesso, proprio per dare seguito all’esigenza condivisa di (ri)dare stabilità al sistema.
Domani, sulla base delle risposte che l’amministrazione si è riservata di dare, saremo in grado di stabilire se il negoziato potrà proseguire positivamente o si andrà verso una fase di contenzioso più accentuato. Per la UIL scuola hanno partecipato i segretari Nazionali  Lacchei e Proietti.

sm.

Turi: un sistema di istruzione che funziona in un mercato del lavoro colabrodo

07 NOVEMBRE 2016 

Turi: un sistema di istruzione che funziona in un mercato del lavoro colabrodo

RELAZIONE DI MONITORAGGIO DEL SETTORE DELL’ISTRUZIONE E FORMAZIONE 2016 | COMMISSIONE EUROPEA 

L’analisi europea e il quadro di riferimento nazionale suggeriscono una riconsiderazione degli elementi su cui è stata costruita la riforma del Governo sulla scuola.

 

L’ultimo rapporto sull’istruzione diffuso oggi dalla Commissione europea è la più eloquente dimostrazione che non è il sistema di istruzione ad avere bisogno di modifiche ma è il mercato del lavoro che non funziona – sottolinea il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi. Il sistema formativo italiano sforna ‘cervelli’ che trovano lavoro ed opportunità fuori dal paese.

L’ottica secondo la quale leggere il capitolo relativo all’Italia è dunque quella di una insufficienza produttiva o di una carenza strutturale ed istituzionale nell’offrire agli studenti del nostro Paese pari opportunità rispetto ai ragazzi degli altri paesi e prospettive positive di carriera.

In entrambe i casi – continua Turi  –  vanno superati i pregiudizi sul livello di efficienza del nostro sistema di istruzione italiano che rappresenta un modello da esportare e non da omologare: ecco cosa ci dice l’Europa.

L’elemento fondamentale costitutivo  dell’istruzione italiana è quello di una scuola libera indipendente che con lo studio delle conoscenze, dello sviluppo e dello spirito critico, ha mostrato  che la misurazione delle competenze, tramite test standardizzati, porta alla massificazione, affievolisce fino ad annullare ogni forma di  inventiva e di creatività che è ciò che caratterizza il nostro ingegno, il  made in Italy, apprezzato nel mondo.

Un tale quadro di  analisi, se messo in relazione alle ultime dichiarazioni del Premier Renzi sulla scuola, proprio ieri sera, durante la trasmissione di Giovanni Minoli, dovrebbe indurre il ministro Giannini ad una (ri)considerazione degli elementi su cui è stata costruita la riforma scolastica.

La  riapertura del contratto nazionale di lavoro e le riunioni tecniche previste nelle prossime settimane al ministero – rammenta Turi – potranno essere l’occasione per dare un segnale di attenzione al personale scolastico che attende risultati di cambiamento concreto.

Sono tutti elementi che dovrebbero far riflettere una politica intenta ad omologare, piuttosto che a valorizzare ed esportare il nostro modello. I fenomeni di globalizzazione e innovazione tecnologica non possono guardare agli studenti solo come  ‘risorse umane’ da collocare sul mercato.

Quello della conoscenza non deve rappresentare un muro per una nuova divisione sociale, va armonizzato con i diritti umani: la nostra scuola lo fa da sempre, considerando  la persona e non il mercato che deve piegarsi alle esigenze umane e non il contrario. Una preparazione anche umanistica, aiuta e contribuisce alla consapevolezza, all’adattamento, alla preparazione  flessibile che consente di gestire i cambiamenti. I cervelli italiani e la loro ricerca ne sono una prova concreta.

IL MANUALE DEL GARANTE | EDIZIONE 2016 : La scuola a prova di privacy

07 NOVEMBRE 2016 

La scuola a prova di privacy

IL MANUALE DEL GARANTE | EDIZIONE 2016 

UNO STRUMENTO DI SUPPORTO PER SCUOLE E INSEGNANTI 

Il Presidente dell’Autorità, Antonello Soro: “un manuale concentrato di consigli per i ragazzi. In tema di tutela dei minori nel mondo digitale, la scuola e’ uno dei luoghi più importanti, abbiamo realizzato questo manuale che è un’ educazione alla libertà nella società digitale”.

Si possono pubblicare sui social media le fotografie scattate durante le recite scolastiche? Le lezioni possono essere registrate? Come si possono prevenire fenomeni come il cyberbullismo o il sexting? Quali accortezze adottare nel pubblicare le graduatorie del personale scolastico? Ci sono cautele specifiche per la fornitura del servizio mensa o per la gestione del “curriculum dello studente”?

A queste e a tante altre domande risponde “La scuola a prova di privacy”, la nuova guida del Garante per la protezione dei dati personali. L’obiettivo è quello di aiutare  studenti, famiglie, professori e la stessa amministrazione scolastica a muoversi agevolmente nel mondo della protezione dei dati.

“Le scuole sono chiamate ogni giorno ad affrontare la sfida più difficile, quella di educare le nuove generazioni non solo alla conoscenza di nozioni basilari e alla trasmissione del sapere, ma soprattutto al rispetto dei valori fondanti di una società. Nell’era di internet e in presenza di nuove forme di comunicazione e condivisione questo compito diventa ancora più cruciale – sottolinea il Presidente dell’Autorità, Antonello Soro. “E’ importante – continua Soro – riaffermare quotidianamente, anche in ambito scolastico, quei principi di civiltà, come la riservatezza e la dignità della persona, che devono sempre essere al centro della formazione di ogni cittadini”.

La guida – che si apre all’insegna dell’ “insegnare la privacy, rispettarla a scuola” –  raccoglie i casi affrontati dal Garante con maggiore frequenza, al fine di offrire elementi di riflessione e indicazioni  per i tanti quesiti che vengono posti dalle famiglie e dalle istituzioni: da come trattare correttamente i dati personali degli studenti (in particolare quelli sensibili, come condizioni di salute o convinzioni religiose) a quali regole seguire per pubblicare dati sul sito della scuola o per comunicarli alle famiglie; da come usare correttamente tablet e smartphone nelle aule scolastiche a quali cautele adottare per i dati  degli allievi con disturbi di apprendimento.

Il vademecum dedica inoltre particolare attenzione alla “scuola 2.0” e al corretto uso delle nuove tecnologie, al fine di prevenire atti di cyberbullismo o altri episodi che possano segnare negativamente la vita dei più giovani.

Per facilitarne la consultazione, la guida è articolata in cinque brevi capitoli (Regole generali; Vita dello studente; Mondo connesso e nuove tecnologie; Pubblicazione on line; Videosorveglianza e altri casi) che riportano regole ed esempi, e in due sezioni “di servizio” (Parole chiave; Appendice – per approfondire) utili per comprendere meglio la specifica terminologia utilizzata nella normativa sulla privacy e per avere un sintetico quadro giuridico di riferimento.

L’opuscolo verrà inviato in formato digitale a tutte le scuole pubbliche e private e potrà essere richiesto in formato cartaceo al Garante per la protezione dei dati personali all’indirizzo ufficiostampa@garanteprivacy.it oppure scaricato direttamente dal sito dell’Autorità www.garanteprivacy.it.

Roma, 7 novembre 2016

Turi al Governo: quello della 107 è un progetto naufragato

05 NOVEMBRE 2016

Turi al Governo: quello della 107 è un progetto naufragato

NELLE SCUOLE | COMUNICAZIONE | INFORMAZIONE | AZIONE SINDACALE | LAVORO |LIBERTÀ|PARTECIPAZIONE | SOLIDARIETÀ | CHIAREZZA | TRASPARENZA | CONDIVISIONE |

Il segretario generale della Uil Scuola dal palco della IX Conferenza di organizzazione della Uil rilancia le proposte della categoria per la scuola e dice: il governo prenda atto della situazione. Gli insegnanti sono preoccupati o furibondi. Abbiamo proposto buone idee e soluzioni possibili. Sulle situazioni più critiche c’è già un primo confronto con il Miur. Ora è il momento di essere veramente molto seri.

Un programma semplice è quello annunciato dal segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi dal palco della IX Conferenza di organizzazione della Uil: sarà prioritaria la comunicazione, l’informazione, l’azione politica e sindacale nelle scuole. Nel metodo, saranno chiarezza, trasparenza e condivisione, le linee guida nelle decisioni da assumere.

La scuola, il sistema di istruzione nazionale frequentato dal 93% degli studenti del nostro Paese – ha detto chiaramente Turi nella sua relazione nel corso della IX Conferenza di organizzazione della Uil – indica che la strada da percorrere è quella che rappresenta i bisogni collettivi. Ciò significa che la Uil Scuola si pone l’obiettivo concreto, e possibile, di essere capace di farsi protagonista di battaglie che sono solo parzialmente sindacali ma che coinvolgono tutti i cittadini: la difesa della scuola pubblica e statale.

Scuola, sanità, pubblica amministrazione, lavoro, ambiente, pensioni, fisco: sono terreni che, se lasciati all’attuale tendenza politica che marginalizza il ruolo delle persone per asservirle alle logiche del mercato – ha aggiunto nella sua relazione Turi – vedranno imporre ai lavoratori i sacrifici che da soli stanno già sopportando.

Occorrono strumenti ed idee nuovi non solo di contrasto, per sostenere le battaglie a tutela delle persone e dei lavoratori in un mondo che è in continua evoluzione e che non consente di avere ritardi, sia nell’analisi che nell’azione. Noi siamo pronti a metterli in atto.

Al Governo ripetiamo: questa legge non funziona nei suoi principi guida. E’ basata su presupposti che stanno creando preoccupazione, confusione e tensioni nelle scuole. Le riunioni avviate, se veramente orientate alla risoluzione delle questioni in atto, potranno fornire i fondamentali per attuare, pezzo per pezzo, le soluzioni necessarie. E su questo non ci siamo risparmiati – ha detto Turi – abbiamo proposto idee buone e fattibili.

La scuola è parte importante del pubblico impiego: agli insegnanti e al sistema scolastico è affidata la tenuta – ha aggiunto Turi, riportando l’attenzione sul negoziato per il rinnovo del contratto – anche in questo momento di estrema, assoluta difficoltà del Paese. Accanto al sistema produttivo, alla preoccupazione sociale è alla scuola che si guarda per tornare alla normalità.

• LA WEB CRONACA della Conferenza su FB| Uil Scuola e Twitter @uilscuolanazio1
• LA VIDEO CRONACA dei tre giorni di conferenza nella sezione dedicata all’interno della Uilwebtv [ http://www.uilweb.tv/webtv/default.asp?ID_VideoLink=4381 ]

INCONTRI AL MIUR: inserimento in Gae a seguito di contenzioso giuridico

05 NOVEMBRE 2016

Inserimento in Gae a seguito di contenzioso giuridico

INCONTRI AL MIUR 

Su richiesta delle organizzazioni sindacali, si è svolto l’incontro per discutere le problematiche inerenti l’inserimento nelle GAE dei diplomati magistrali, degli abilitati TFA, PAS e dei laureati in Scienze della Formazione Primaria.
La richiesta da parte dei sindacati è stata motivata dalla mancanza di indicazioni puntuali per tutti gli Uffici scolastici regionali che ha determinato e determina una disparità di comportamenti sui territori. Il MIUR ha comunicato che il TAR Lazio ha rigettato la richiesta di inserimento in GAE dei ricorrenti abilitati TFA, PAS e laureati Scienze della Formazione Primaria, precludendo per questo personale qualsiasi ulteriore possibilità di inserimento in GAE.
Per quanto riguarda i diplomati magistrali ante 2002, è previsto per il prossimo 16 novembre l’adunanza plenaria del Consiglio di Stato che darà indicazioni per avere uniformità di diritto a tutte le sezioni. La UIL Scuola, prendendo atto delle sentenze emanate che, indipendentemente dagli esiti vanno rispettate e applicate, ha voluto riportare il confronto sul piano politico evidenziando il fatto che alcuni uffici scolastici territoriali si comportano in modo difforme tra loro.
In alcuni casi inseriscono i ricorrenti titolari di un provvedimento cautelare nelle GAE e, se in posizioni utile, gli conferiscono l’incarico di lavoro a tempo indeterminato ovvero a tempo determinato. In altri casi, invece, obbligano i ricorrenti a dover richiedere anche in giudizio di ottemperanza per ottenere l’incarico se in posizione utile. Dal momento che il Consiglio di Stato in più occasioni si è già espresso dichiarando che l’inserimento con riserva consente anche la sottoscrizione dei contratti di lavoro, per la UIL la questione sotto il profilo giuridico è stata già risolta favorevolmente per i ricorrenti pertanto dovrà essere compito del MIUR dare indicazioni chiare che garantiscano comportamenti uniformi degli uffici territoriali.
La UIL infine, ha posto l’esigenza di un provvedimento ponte da inserire nella delega sul reclutamento, per la stabilizzazione di tutti i docenti inseriti nelle GAE e di quelli con 36 mesi di servizio. Per la UIL Scuola hanno partecipato Pasquale Proietti e Mauro Panzieri.