26-08-2014
USR SICILIA: pubblicazione delle rettifiche dei mutamenti di incarico dei Dirigenti scolastici per l’a.s. 2014-2015.
Scarica qui l’allegato: Decreto D.G. USR Sicilia
Dall’agenzia Ansa
Scuola: Di Menna (Uil); bene centralità, nodo rinnovo contratto
(ANSA) – ROMA, 24 AGO – “Rappresentare l’impegno della scuola come uno degli elementi centrali per lo sviluppo e la ripresa del Paese, come ha fatto il premier Renzi, è positivo, lo vediamo con favore. Al tempo stesso però se la riforma della scuola non prevedesse un impegno sul rinnovo del contratto sarebbe molto negativo”.
A sostenerlo è Massimo Di Menna, Uil Scuola. “Abbiamo segnalato al ministro Giannini – spiega – ciò che a nostro parere sono le cose concrete che possono essere fatte per dare coerenza ala centralità della scuola. Innanzitutto una inversione in termini finanziari: finora la scuola è stata considerata un settore di spesa, con tagli agli organici, e ne ha sofferto molto. Un primo segnale di attenzione è inserire nella Legge di Stabilità un investimento finanziario che riporti la spesa dell’istruzione a livelli europei. La seconda è dare centralità alla figura dell’insegnante: va riconosciuto valorizzato e sostenuto il lavoro del docente. Il contratto è fermo da anni e quindi il Governo deve intervenire per aprire un negoziato per il suo rinnovo per il triennio 2015-2017. Se nella riforma annunciata non ci fosse un impegno sul contratto e sulle risorse finanziarie, il giudizio sarebbe fortemente critico”. Tra le altre priorità segnalate dal sindacato, la stabilità in termini di organico e di personale di ruolo “c’è ancora una parte eccessiva di precariato” e un sistema più agile per l’ingresso all’insegnamento, “c’è un sistema farraginoso e costoso; bisogna invece poter insegnare con un concorso e un tirocinio subito dopo la laurea”. “Soprattutto ci aspettiamo provvedimenti che abbiano la caratteristica della concretezza, in passato abbiamo la scuola è stata colpita da diversi provvedimenti negativi”, conclude Di Menna. (ANSA).
L’esecutivo Uil Scuola ha predisposto già da tempo un documento, inviato al ministro, che, in relazione alle recenti anticipazioni sulle misure che saranno presentate nel Consiglio dei ministri del prossimo 29 agosto, risulta particolarmente attuale e sarà di riferimento per le valutazioni del sindcato.
Con messaggio 107/2014 del 20 agosto 2014 la Direzione dei sistemi informativi del MEF (NoiPa) fornisce istruzioni ai suoi uffici territoriali per l’applicazione dei CCNL relativi al ripristino degli scatti di anzianità e del pagamento delle posizioni economiche ATA. Le relative operazioni saranno effettuate nei primi giorni di settembre, con adeguamento degli importi di stipendio sulla rata di ottobre e corresponsione degli eventuali arretrati, con emissione straordinaria ed esigibilità entro la fine di settembre.
OGGETTO: CCNL scuola del 7 agosto 2014, per il reperimento delle risorse per il ripristino scatti anzianità anno 2012 e CCNL personale ATA per il ripristino delle posizioni economiche del 7 agosto 2014. Interventi previsti sul sistema NoiPA.
In esito alla sottoscrizione dei CCNL in oggetto, il Servizio NoiPA sta approntando le procedure per la relativa applicazione. Il CCNL relativo al reperimento delle risorse per il ripristino degli scatti del personale Scuola del 7 agosto 2014, prevede il recupero dell’utilità dell’anno 2012 al fine della maturazione degli scatti di anzianità del personale con conseguente riconoscimento dei relativi incrementi economici. Il CCNL del personale ATA, prevede il riconoscimento al personale della Scuola, già destinatario dell’attribuzione giuridica della posizione economica a decorrere dal 1° settembre 2011, di un emolumento “una tantum” a carattere stipendiale, temporalmente limitato al periodo 1° settembre 2011 – 31 agosto 2014. Gli aggiornamenti derivanti dall’applicazione dei CCNL in questione saranno effettuati nei primi giorni di settembre, con adeguamento degli importi di stipendio sulla rata di ottobre e corresponsione degli eventuali arretrati, con emissione straordinaria ed esigibilità entro la fine di settembre. Al fine di consentire le suddette applicazioni tramite intervento centralizzato, si chiede a codeste Ragionerie di non effettuare lavorazioni che abbiano impatto sugli stipendi e sugli assegni, se non strettamente necessarie. Con successivi messaggi operativi verranno forniti i dettagli sulle modalità di applicazione degli interventi in oggetto.
Il DIRIGENTE – Roberta LOTTI
Dal ministero ulteriori chiarimenti sull’allegato A
Il Miur ha emanato il 19 agosto una nota, la n. 8162 del 19 agosto 2014, concernente le “Assunzioni a tempo indeterminato del personale docente ed educativo. a.s. 2014/15 – ulteriori chiarimenti allegato A” che riportiamo nel link.
Corso-concorso ordinario per Dirigenti scolastici D.D.G. 22.11.2004 Rinnovazione procedura concorsuale – Legge 202/2010 – Graduatoria definitiva.
Aumenti e arretrati arriveranno nelle tasche del personale ad ottobre.
E’ questo il risultato della firma definitiva all’Aran dell’intesa, per il recupero dell’anzianità 2012 e per il pagamento degli scatti e relativi arretrati per chi li ha maturati, sottoscritta da Uil Scuola, Cisl scuola, Snals e Gilda. Per la Uil Scuola hanno preso parte Massimo Di Menna e Antonello Lacchei.
Un risultato molto importante, in un momento particolarmente difficile, raggiunto grazie all’azione del sindacato.
Per la tutela degli aspetti retributivi del personale, l’azione della Uil Scuola è sempre stata tenace, continua, concreta ed ha contribuito fortemente a questi risultati.
La sfida sarà ora sul versante contrattuale, economico e normativo, per la qualità della scuola pubblica e il riconoscimento professionale di chi ci lavora, per un sistema di carriere, per i docenti, che esalti il valore della specificità dell’insegnamento. Noi siamo pronti al confronto.
Il Presidente del Consiglio deve dare seguito a quanto affermato in più sedi sulla centralità dell’istruzione e sul prezioso lavoro che si svolge nelle scuole, sulle basse retribuzioni. La difficile situazione finanziaria, di stagnazione, che vive il Paese, ci è nota perché la viviamo; accanto allo spread delle borse, per uscire dalla crisi e per modernizzare il Paese c’è uno spread da sistemare, quello della spesa per la scuola italiana molto più bassa rispetto alla media degli altri paesi europei.
Non c’è altra strada: eliminare rapidamente la spesa improduttiva, sprechi e privilegi per investire in istruzione e lavoro.
Ecco in sintesi l’intesa di oggi:
– per tutto il personale viene riconosciuto l’anno 2012 ai fini della progressione economica per anzianit�
– saranno pagati gli scatti di anzianità, docenti e Ata, per coloro che li hanno maturati a dicembre 2012 con un riconoscimento economico che permane per i prossimi anni – saranno pagati gli arretrati con decorrenza gennaio 2013
– per il personale Ata, è stata sottoscritta un’intesa che consente il pagamento delle posizioni economiche fino ad agosto 2014. Considerando che è assicurato dal Miur il pagamento fino a dicembre 2014, il Governo deve dare certezza del pagamento anche da gennaio 2015.
A partire dal 2014 – precisa di Menna – resta congelato il 2013 ai fini del calcolo dell’anzianità – si ripristina il meccanismo degli scatti con una crescita stipendiale legata all’anzianità di servizio. Questo è l’ultimo accordo che si rende necessario per pagare gli scatti – spiega Di Menna – e fa riferimento al terzo anno del triennio 2010 – 2012. E’ anche l’ultimo che vede nelle risorse impiegate anche parte del fondo di istituto. Ora, siamo impegnati per far sì che il ministero comunichi, rapidamente, a settembre, alle scuole le risorse disponibili per il Mof. Si potrà contare su una ammontare di 642 milioni di euro – 121 milioni in più rispetto allo scorso anno (521 milioni di euro).
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Sono 33.380 le nomine in ruolo che il Miur si appresta a fare per il prossimo primo settembre: 15.439 su posti comuni, 13.342 su posti di sostegno 4.599 su posti Ata.
A parte i posti di sostegno, relativi alla seconda tranche di immissioni in ruolo prevista dal decreto scuola (DL 104/13), gli altri posti del personale docente e Ata sono solo quelli relativi al turn over.
Purtroppo rimangono circa 10 mila posti che, ancora una volta, saranno coperti con contratti annuali, molti dei quali reiterati in violazione delle norme più volte richiamate anche dalla Corte Europea.
La UIL ritiene che, come previsto da piano Carrozza, rimasto chiuso in qualche cassetto, debba essere reiterato il piano triennale con immissioni in ruolo su tutti i posti vacanti in organico di diritto. Alla scuola, agli studenti, tra le altre cose, serve assicurare continuità didattica e di funzionamento.
Il Governo si appresta a presentare provvedimenti sulla scuola; come atti concreti immediati – mette in evidenza il segretario generale della Uil Scuola – bisogna inserire tre elementi di pianificazione importanti: un piano di assunzioni per dare certezze al personale e continuità all’attività didattica e di funzionamento delle scuole.
Dare attuazione all’organico funzionale, di scuola e di rete, previsto già da un decreto del Governo Monti e rimasto anch’esso in giacenza in qualche cassetto.
Porre fine al blocco dei contratti, per dare valore e riconoscimento alle professionalità con un nuovo contratto per il triennio 2015-2017.
Come già comunicato col report del 31 luglio scorso, 33.380 sono le nomine in ruolo complessive che il Miur si appresta a fare con decorrenza 1 settembre prossimo. 15.439 docenti posti comuni, 13.342 docenti posti di sostegno e 4.599 Ata.
Dei posti riservati al personale docente, all‘infanzia vanno 2.341 posti comuni e 1.202 di sostegno; alla primaria 3.630 comuni e 4.740 sostegno; primo grado 4.999 comuni e 4.020 sostegno; secondo grado 4.255 comuni e 3.380 sostegno; 82 al personale educativo. 132 posti di quelli complessivi sono utilizzati per la statizzazione di due scuole, una di Bologna e una di Enna.
Per quanto riguarda il sostegno nella secondaria di secondo grado bisogna ricordare che la Legge 128/13 ha previsto l’area unica per il personale docente già di ruolo e il mantenimento delle quattro aree separate, fino al 2017, per le nomine in ruolo e per le supplenze.
Mobilità e utilizzazioni sono state effettuate su area unica. Al fine di non modificare le consistenze iniziali delle diverse aree, cambiate a seguito della mobilità, ed evitare di penalizzare il personale, per le nomine in ruolo si è tenuto conto delle percentuali calcolate nelle quattro aree prima della mobilità stessa.
Le 4.599 nomine del personale Ata sono così ripartite: DSGA 216, ass. amministrativi 772, ass. tecnici 316, cuochi 58, collaboratori scolastici 3.096, addetti aziende agrarie 71, guardarobieri 48, infermieri 22.
Per i docenti le graduatorie valide per le nomine in ruolo sono quelle del concorso ordinario, indetto con DDG n. 82/12, e le graduatorie ad esaurimento.
I posti vanno ripartiti al 50% tra le due diverse graduatorie, senza possibilità di recupero dei posti eventualmente assegnati alle graduatorie ad esaurimento negli anni precedenti.
Per le classi di concorso non bandite col DDG 82/12 restano valide le graduatorie dei precedenti concorsi ordinari.
Per le nomine del personale Ata si utilizzeranno esclusivamente le vigenti graduatorie permanenti provinciali.
Le nomine del personale docente rappresentano il 58% dei posti disponibili, quelle del personale Ata il 50,1 %, questo consente che di effettuate nomine anche in presenza di una sola disponibilità.
Per tutto il personale, sia docente che Ata, in presenza di eventuali eccedenze, possono essere effettuate compensazioni a livello provinciale, in relazione alle esigenze accertate in sede locale. Per la UIL bisogna accelerare al massimo le procedure per mettere in condizioni gli uffici territoriali di fare le nomine in tempo utile per l’avvio dell’anno scolastico.
La UIL ha ribadito che, come previsto dal piano triennale, le nomine devono essere fatte su tutti i posti disponibili in organico di diritto. Questo il senso dell’accordo firmato all’ARAN qualche anno fa, ribadito dal DL 104/13 del governo Letta, che a nostro avviso resta sempre valido. Il Miur, invece, nella determinazione delle aliquote ha tenuto conto solo del turn-over.
[La scheda di dettaglio è stata predisposta da Pasquale Proietti]
Abbiamo l’impressione che sia sempre attiva una lobby contro la scuola, il Governo messo in ginocchio dal superpotere burocratico – è il commento del segretario generale della Uil Scuola, Massimo Di Menna, dopo la decisione assunta dal Governo di presentare un anti-emendamento in Commissione Affari Costituzionali del Senato che esclude dal decreto Pa la soluzione per il personale della scuola ‘quota 96’. “Siamo arrabbiati neri” è la frase che in queste ore torna più spesso al telefono e per mail, e che riflette la protesta di tanti insegnanti nei confronti della politica. Il personale della scuola, che ha subito una pesante ingiustizia dalla riforma Fornero, si trova oggi, di nuovo, incastrato nel braccio di ferro tra Governo, Parlamento e Ragioneria dello Stato, e ancora una volta incolpevolmente danneggiato.
Una decisione, quella del Governo, che certo non aiuta a portare quel clima di serenità che sarebbe necessario per il buon funzionamento delle scuole.
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E’ stato approvato dalla Commissione Affari Costituzionali l’emendamento dell’Art. 1 e 1 bis del D.L. n° 90/2014 che prevede l’estensione dei requisiti della legge pre Fornero al 31 dicembre 2012 (quota 96 e 40 anni di contribuzione). Il testo è ora all’esame dell’Aula della Camera dei Deputati, successivamente dovrà essere approvato anche dal Senato. Dopo le due votazioni l’iter legislativo sarà concluso.
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