avviso di NoiPA inerente la riduzione del cuneo fiscale ed il suo impatto sui redditi da lavoro dipendente

Taglio del cuneo fiscale: applicazione misure di sostegno economico previste dal Decreto Legge del 5 febbraio 2020, n. 3, convertito con Legge del 2 aprile 2020, n. 21

Si comunica che sono in corso le operazioni per dare attuazione a quanto previsto dagli articoli 1 e 2 del Decreto in oggetto con decorrenza 1° luglio.

E’ riconosciuta una somma a titolo di trattamento integrativo di importo pari a 600 euro nel 2020 e di 1.200 a decorrere dal 2021, se il reddito annuo complessivo individuale non supera i 28.000 euro. La funzionalità self service già in uso per la gestione del Bonus Irpef di cui al Decreto Legge n. 66/2014, può essere utilizzata anche per il nuovo trattamento integrativo che lo sostituirà. Si specifica a coloro che con detta modalità abbiano già effettuato la rinuncia al bonus Irpef secondo la previgente normativa, che tale rinuncia è acquisita automaticamente per il nuovo trattamento. Tuttavia si ricorda anche che, in virtù dei più elevati limiti di reddito che danno accesso al nuovo beneficio, è possibile rispristinare il diritto, accedendo alla medesima funzionalità self service.

attachments: Misure di sostegno al reddito

 

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ACCORDO SU SCUOLA >>> Turi: un primo sussulto di responsabilità arriva oggi con il miliardo in più.

Pino Turi – segretario Generale Nazionale Uil Scuola

ACCORDO CON LE REGIONI E UN MILIARDO PER LA SCUOLA | MEDIAZIONE DEL GOVERNO
Turi: un primo sussulto di responsabilità arriva oggi con il miliardo in più.
Bene ha fatto il Governo a dare ascolto alle preoccupazioni e alle proteste del mondo della scuola.
Quello assunto oggi – sottolinea Pino Turi – è un impegno annunciato, che andrà trasformato in atti concreti.
Settembre è già oggi. I tempi sono strettissimi e non si può aspettare il Recovery Found che – ribadisce il segretario generale della Uil Scuola – può servire per un progetto complessivo.
Oggi vanno usati subito i fondi del Mes che sono pronti. Vanno utilizzati immediatamente anche per l’adeguamento del personale docente e Ata.
La decisione di oggi sembra andare nella direzione che abbiamo sollecitato, in ogni forma, nei mesi scorsi.
Serve unità. Il punto fondamentale è ricostruire un clima di condivisione nella scuola, serve il coinvolgimento del personale.
Su questo fronte, ci aspettiamo un approccio diverso anche da parte della Ministra.

Concorso straordinario: incontro al MIUR. Complimenti ministra! Bel risultato.!!

.Giuseppe D’Aprile, segretario nazionale Uil Scuola.
Incontri al ministero
Un concorso straordinario che di straordinario non ha nulla, se non essere nato sotto una cattiva stella 
Una procedura più complessa di quello ordinario, un accanimento di cui non si capiscono i veri contorni.

Le procedure relative al bando del concorso straordinario per l’immissione in ruolo nella scuola secondaria di I e II grado sono state al centro del confronto, in videoconferenza, tra i rappresentati del ministero e le organizzazioni sindacali.
La delegazione ministeriale era guidata dal Capo dipartimento Dr. Marco Bruschi.

Rispetto alla bozza del bando illustrata dall’amministrazione, la UIL scuola ha evidenziato che i riferimenti relativi all’accertamento della conoscenza dell’uso delle apparecchiature e delle applicazioni informatiche più diffuse sono molto generici.
Sarebbe opportuno ridefinire questi aspetti all’interno del bando di concorso in modo più preciso e dettagliato, al fine di dare qualche certezza in più ai candidati.
Inoltre, la UIL, ha constatato la poca coerenza tra il Decreto scuola e la bozza del bando di concorso.
Il Decreto prevede che la prova scritta sia articolata in quesiti a risposta aperta, in numero coerente con una attribuzione di 80 punti complessivi.
La bozza del bando, invece, fissa il numero dei quesiti: 7 a risposta aperta e 1 di inglese, da svolgere in 150 minuti – una media di 19 minuti a quesito, in palese contraddizione con la legge (su forte richiesta sindacale potrebbero essere ridotti a sei).
Se raffrontiamo la prova scritta del concorso straordinario a quella del concorso ordinario possiamo senza dubbio affermare che questo concorso di “straordinario” non ha nulla, se non quello di essere nato sotto una cattiva stella: la prova risulta essere più complicata.
Il concorso ordinario, infatti, prevede una prova scritta di 120 minuti e i quesiti, a scelta della commissione, possono essere da uno a tre. E’ facile evincere che la media “tempo” è ben diversa: con un quesito la media sarà di 120 minuti, con due quesiti sarà 60 minuti e con tre sarà di 40 minuti.
La matematica non è un’opinione.
Questi sono i fatti!
Dopo due governi e tre ministri il risultato a cui porta la scelta dell’attuale inquilina di viale Trastevere è che il concorso straordinario è più articolato e complesso di quello ordinario. .

Un accanimento di cui non si campiscono i veri contorni, contro gli oltre 30.000 docenti precari che hanno insegnato per 6,7,8 anni mettendo a disposizione della scuola professionalità’ ed esperienza, che hanno fatto e continuano a far funzionare la scuola italiana e che a settembre insegneranno ancora da precari: immaginiamo anche con quale spirito, visto che la stabilizzazione si allontana sempre di più.

Si tratta di aver precarizzato ulteriormente la scuola statale!

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UIL: UNA NETTA PRESA DI DISTANZA DAL PIANO DEL GOVERNO.


TURI: UN PIANO CHE APRE ALLA PRIVATIZZAZIONE DEL SISTEMA NAZIONALE DELL’ISTRUZIONE
SI SCARICA SUI DIRIGENTI E SULLA COMUNITÀ EDUCANTE, QUELLA VERA, LA RESPONSABILITÀ DI ORGANIZZARE LA RIAPERTURA.
IN ALLEGATO CINQUE MOTIVI PER CUI QUESTO PIANO NON CI RIPORTERÀ A SCUOLA A SETTEMBRE O SE ATTUATO PORTERÀ ALLA MUTAZIONE GENETICA DELLA SCUOLA COSTITUZIONALE ITALIANA
E’ una netta presa di distanza, culturale e politica, quella annunciata oggi pomeriggio dalla Uil Scuola rispetto alle politiche che sottendono il piano per la ripartenza presentato dal ministero. Il piano si basa su principi di sussidiarietà verticale e orizzontale che indeboliscono la funzione affidata alle scuole statali del paese – ha detto Pino Turi nel suo intervento nel corso della video riunione. Lo dicessero chiaramente: con questo patto si vuole aprire alla privatizzazione della scuola italiana. L’idea che, alla cura dei bisogni collettivi e delle attività di interesse generale provvedono direttamente i privati cittadini, attraverso non meglio individuati “patti educativi di comunità” è cosa profondamente diversa dal sistema nazionale di istruzione statale. Chi, e con quali finalità, dovrebbe stipulare questi patti?  Chi sono i portatori di interessi anche diversificati rispetto a quelli della comunità scolastica propriamente definita?  Chi potrà avere accesso a questi patti? Si parla di personale educativo responsabile di attività integrative o alternative alla didattica, con compiti anche di vigilanza. Un modo per scaricare sui dirigenti e sulla comunità educante – quella vera, ribadisce Turi – la responsabilità di organizzare la riapertura. La scelta politica è quella di non investire sulla scuola, che dovrà cavarsela con ciò che ha e su ciò che riesce a recuperare dal volontariato e dagli Enti locali che diventeranno i gestori, di fatto, della scuola.

attachments:  5 motividel No al Piano scuola

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REPORT –  incontro al MIUR su PENSIONI del 15 GIUGNO 2020. Oltre 45.000 le domande di pensione presentate nell’anno 2020.La UIL Scuola inoltre ha evidenziato la necessità di rendere utilizzabili tutti i posti in organico che si renderanno disponibili per la mobilità e le immissioni in ruolo.

        
Lunedi 15 giugno si è tenuta presso il MIUR una riunione tra i Sindacati scuola ed i rappresentanti della Direzione del personale della scuola ed i responsabili di settore dell’INPS sullo stato delle pratiche pensionistiche della scuola dell’anno 2020.
Per la Uil Scuola hanno partecipato Sciandrone e Lacchei.
I rappresentanti del MIUR hanno fornito i seguenti dati sulle domande presentate che sono state 45.775, di cui:
DOCENTI 30.000;  ATA 9.000;  IRC 500 ;  DS 350;  PERS. EDUCATIVO 100
A questo proposito è necessario ricordare che lo stesso soggetto può aver presentato due domande di pensione.
I rappresentanti dell’INPS hanno riferito sull’attività dell’Istituto che ha trattato le 45.775 richieste di certificazione di cui 44.000 lavorate e 1134 in via di
definizione. Tra le lavorate 3.000 sono risultate negative;

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Paritarie in affanno: giusto predisporre aiuti post covid


Turi: un errore pensare di dirottare risorse sottraendole al bilancio della scuola statale
La convergenza, pressoché trasversale, delle forze politiche orientate all’aiuto alle scuole paritarie, ci appare un elemento condivisibile – commenta il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi.
Il dibattito su come aiutarle richiede cautele: che ci sia la cassa integrazione in deroga e che ci sia un supporto alle famiglie che hanno pagato le rette senza usufruire del servizio, ci sembrano richieste giuste e coerenti.
Questa pandemia ha stremato tutti e che ci sia bisogno dell’aiuto dello stato, ci sta tutto come principio.
Si aiutano attività di ogni genere e la scuola, comunque intesa, è settore che merita ogni aiuto possibile.
Diverso è però se qualcuno vuole approfittare della congiuntura negativa dovuta al Covid 19 per stravolgere il sistema e aprire la porta al finanziamento pubblico delle scuole private/paritarie – sottolinea Turi.
In ogni occasione di incontro gli stakeholders tendono ad attuare un’azione di lobby per orientare le forze politiche verso un percorso di aiuti indirizzato a queste scuole. Finanziamento non giustificato dalla funzione che svolgono, che è complementare e ‘senza oneri per lo Stato’.
Lo Stato per l’istruzione è il gestore – chiarisce Turi –  non il regolatore, come ad esempio una concessione autostradale.  La garanzia deve essere in capo allo Stato in maniera diretta e non mediata.

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DOPO LO SCIOPERO >>> La scuola al centro della cronaca: le ragioni dell’istruzione hanno riempito piazze e televisioni.

La mobilitazione in presenza non può essere sostitutiva da quella in remoto, quella digitale.
Mettere in connessione la vita reale con quella virtuale è la sfida di questo nostro momento.
La scuola al centro della cronaca: le ragioni dell’istruzione hanno riempito le piazze e le televisioni.

A scuole chiuse, con i lavoratori a casa, tra DaD e smart working è difficile valutare gli esiti di uno sciopero con la rilevazione tradizionale. I dati numerici offrono solo uno spaccato equivocabile di una manifestazione collettiva di protesta post pandemia che ha rimesso al centro del dibattito politico, sociale e pubblico i temi del lavoro, della sicurezza, della qualità del sistema di istruzione nazionale.
Responsabilità, entusiasmo, voglia di ripartire, di fare di nuovo scuola: sono queste le parole che hanno caratterizzato la riuscita delle manifestazioni di ieri nelle nostre città.
 A dire il vero, il blu delle bandiere Uil Scuola è stato lo sfondo di molte immagini.
Grande attenzione hanno suscitato le iniziative, le prime dopo la fine del lockdown, prese dalle singole segreterie anche quelle che maggiormente hanno accusato gli effetti della pandemia.
Le manifestazioni, hanno bene rappresentato i problemi del personale e raccolto la solidarietà della più ampia comunità nazionale. La Uil Scuola ci ha messo la faccia.
Di questo vi ringraziamo moltissimo.
Il dato che va sottolineato è che si è parlato di scuola e se ne continua a parlare nel dibattito politico sui giornali sui social, sollevando un velo di ipocrisia rispetto al bisogno di un piano strategico che oggi tutti chiedono.
Le testate giornalistiche territoriali, sono piene delle cronache relative alle riuscite manifestazioni sui diversi territori e sono elemento di condivisione e maturazione del problema scuola da considerare priorità del paese.
Le Regioni, le Province e i Comuni, come tutte le forze politiche, si sono espresse in linea con le ragioni dello sciopero. Ad appoggiarlo anche genitori e alunni nella ormai condivisa consapevolezza che bisognerà  riaprire le scuole in sicurezza e in presenza.  Motivazioni che erano state condivise anche dal Premier Conte, nel corso dell’incontro a Palazzo Chigi qualche giorno fa.
Tornare alla realtà, all’apertura delle scuole a settembre, alla didattica in presenza, significa anche  tornare al coinvolgimento vero ed in presenza dei lavoratori come elemento costitutivo di un’azione sindacale che parte dalle esigenze che solo i luoghi di lavoro, nella loro vita reale possono rappresentare.
La mobilitazione in presenza non può essere sostitutiva da quella in remoto, quella digitale.
Mettere in connessione la vita reale con quella virtuale è la sfida di questo nostro momento. 
Richiederà approfondimenti e pratiche diverse dal passato. Un problema che riguarda tutti.
La vita civile  e politica si dovrà misurare con una nuova realtà, ma se qualcuno pensasse di utilizzare le lenti del passato per giudicare il presente farebbe un errore strategico se volesse misurare il grado di condivisione, ovvero di dissenso rispetto alle scelte politiche.

attachments: Dopo lo sciopero del personale della scuola

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UIL: garantire rispetto di norme e protocolli di prevenzione e sicurezza per i dipendenti pubblici e per la scuola .Per la scuola rivendica il ritorno alla didattica in presenza che non è sostituibile dalla didattica a distanza che resta una procedura complementare e non succedanea di quella in presenza.

comunicato UIL Pubblico Impiego e scuola.

“I lavoratori del pubblico impiego vogliono tornare a lavorare nei propri uffici e sedi di appartenenza.” Lo dichiarano il Segretario Generale aggiunto della UIL, PierPaolo Bombardieri, e i Segretari Generali della UIL FPL Nazionale, Michelangelo Librandi, della UILPA – UIL Pubblica Amministrazione, Nicola Turco, e della Federazione UIL Scuola RUA, Pino Turi.
“Lo chiedono consapevoli del ruolo fondamentale che ricoprono nella quotidianità di tutti noi cittadini quale perno strategico per il benessere e lo sviluppo della nostra comunità e, proprio in questi giorni di graduale riconquista della normalità e progressivo riavvio di tutte le attività lavorative, sentono il bisogno di esser al fianco dei cittadini come motore della ripresa del Paese.
Chiediamo, quindi, al Governo di garantire, come nei settori privati e al fine del normale rientro dei lavoratori pubblici nelle loro sedi di lavoro, il pieno rispetto di tutte le norme e i protocolli di prevenzione e sicurezza sugli ambienti di lavoro dei comparti pubblici.
Allo stesso tempo, evidenziamo la positiva funzione svolta dallo smart working nel modo di immaginare la macchina pubblica, più veloce e snella.
Ecco perché chiediamo la negoziazione di standard e principi strutturali per lo smart working nei settori del pubblico impiego per segnare con decisione la transizione da “home working”, come di fatto è stato in questi mesi nelle nostre PP.AA., ad un compiuto smart working, teso alla migliore conciliazione dei tempi di

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8 GIUGNO / UNO SCIOPERO PER…
Riaprire le scuole, per fare davvero scuola.


Turi (Uil Scuola): fino a settembre le scuole devono essere un cantiere per consentire il rientro in sicurezza. Serve un provvedimento organico finanziato e risposte per il personale o saremo di nuovo in difficoltà.

Dire basta alla DaD
La DaD è stata un’esperienza di emergenza, ora basta. E’ stata sconfitta dalla realtà, da docenti, famiglie, politici di maggioranza e opposizione. Resta solo qualche ‘giapponese’ fautore della mutazione genetica della scuola.
La Uil Scuola, in tempi non sospetti, anche fuori da un coro ideologico di avanguardie della pseudo innovazione, aveva messo in guardia dall’uso esclusivo dello strumento digitale e rappresentato i limiti di un uso delle nuove tecnologie. Oggi, l’esperienza ha confermato come questo elemento sia complementare e mai sostitutivo di quella in presenza.
Riaprire le scuole per fare davvero scuola, nella realtà della comunità educante.
La DaD è stata inventata dai docenti che hanno dimostrato di essere capaci di fare ciò che per anni volevano imporgli.
Senza alcun bisogno di mega piani di formazione, ma con risorse e competenze acquisite in corsa.
La scuola ha dimostrato di essere corpo vivo e in grado di adattarsi per svolgere la missione che la costituzione le assegna e deve solo ringraziare i lavoratori docenti, dirigenti ed ATA che l’hanno realizzata.
Una procedura di emergenza che va fermata: allarga la forbice delle disuguaglianze.
Proprio il contrario di quanto si è voluto realizzare negli ultimi settant’anni cercando di ridurle.
Riapertura in sicurezza sanitaria
E’ ciò che chiediamo con questo sciopero. Una occasione importante che non possiamo perdere.
L’esperienza della pandemia deve servire a invertire le politiche scolastiche degli ultimi 20 anni, orientate alla riduzione e al contenimento della spesa per l’istruzione. Con ammiccamenti al privato.
I mancati investimenti in istruzione sono alla base della situazione degli edifici, dei contratti e della mancata stabilizzazione di migliaia di precari. Tutte emergenze che restano centrali in questo momento.
Siamo di fronte ad un accordo politico che di fatto rinvia e decide di non decidere. Per salvaguardare gli equilibri di governo.
Appare invece prioritario organizzare presidi sanitari, anche con l’utilizzo del Mes, per vigilare e salvaguardare la salute, attraverso la necessaria profilassi che deve partire dalle scuole.
Chiedere scusa ai precari docenti e ai direttori amministrativi (dsga) facenti funzione con almeno 36 mesi
C’è stato un vero e proprio accanimento contro queste persone che hanno servito lo Stato in ogni tempo e da tempo, e oggi sono nuovamente oggetto di vessazione legislativa.

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Riaprire le scuole, per fare davvero scuola.”

Sciopero l’8 giugno per tornare a scuola in sicurezza, nessuna revoca.

COMUNICATO STAMPA

s c i o p e r o

Lo sciopero di tutto il personale scolastico proclamato per lunedì 8 giugno è confermato e si svolgerà regolarmente. I sindacati hanno inviato alla Commissione di Garanzia una nota nella quale, oltre a confermare le motivazioni dello sciopero e la data dell’8 giugno per la sua effettuazione, spiegano le ragioni per le quali, a scuole chiuse, vengono meno a loro parere i motivi alla base dell’obbligo di preavviso di 15 giorni, legati esclusivamente alla necessità di comunicare alle famiglie quali livelli di servizio si preveda di poter erogare, anche sotto il profilo della custodia e vigilanza sui minori. Non essendovi oggi questa esigenza, che sussiste unicamente per la scuola, i sindacati ritengono sufficiente il preavviso di dieci giorni previsto in via generale per i pubblici servizi.

Lo sciopero resta pertanto confermato e riguarderà, per l’intera giornata, personale docente, educativo, ATA e Dirigenti Scolastici.

Roma, 3 giugno 2020

Flc CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola Rua, SNALS Confsal, GILDA Unams

Cosa fare in caso di sciopero nella scuola (adempimenti, modalità di adesione e procedure)

“””Dall’esito totalmente negativo del tentativo di conciliazione consegue la decisione dei sindacati di indire lo sciopero di tutto il personale della scuola statale per l’intera giornata di lunedì 8 giugno. È una decisione assunta nella piena consapevolezza del carattere straordinario della situazione in cui la scuola si trova costretta a operare, in un contesto di generale emergenza per l’intera collettività, nel quale tuttavia sono emersi con ancor più evidenza ritardi e carenze da cui il nostro sistema è afflitto per la mancanza di un adeguato livello di investimento, evidenziato più volte negli ultimi anni nelle indagini e nei confronti internazionali. Proprio per questo si fa oggi ancor più pressante la necessità di ridare a istruzione e formazione la dovuta centralità nelle scelte politiche, perché il superamento dell’attuale emergenza, con un ritorno in piena sicurezza alle attività in presenza, segni anche per il sistema scolastico un momento importante di rinnovamento e di crescita.”””

L’accordo integrativo nazionale sottoscritto al MIUR del 8/10/99 recepito con DM 256 del 26.10.1999 definisce i criteri generali per determinare il contingente, per il personale ATA o educativo, da prevedere in caso di sciopero. L’accordo di scuola definisce i criteri specifici del contingente di quella scuola.

Nell’imminenza dello SCIOPERO INDETTO PER L’OTTO GIUGNO 2020, INTERA GIORNATA, per una puntuale guida e conoscenza dei diritti e dei doveri contrattuali di tutto il personale del comparto Pubblica Istruzione,  pubblichiamo qui di seguito la scheda tecnica :

scheda-unitaria-modalita-di-sciopero

SCUOLA: TURI (UIL), ‘SCIOPERO RESTA 8 GIUGNO, AFFERMEREMO NOSTRE RAGIONI ALLA COMMISSIONE’ =

da Adnkronos

Roma, 1 giu. (Adnkronos) – Lo sciopero della scuola resta confermato
per il prossimo 8 giugno, “porteremo le nostre ragioni alla
Commissione”. Arriva a stretto giro di posta la risposta alla
richiesta del Garante degli scioperi di revocare lo sciopero nazionale
del mondo della scuola indetto appunto per l’8 giugno prossimo.

“Una Commissione di burocrati – sottolinea all’Adnkronos il segretario
generale della Uil Scuola, Pino Turi – ci contesta il mancato rispetto
del termine di preavviso, che deve avvenire con un preavviso non
inferiore a 15 giorni; e il mancato rispetto della regola di
intervallo tra le azioni di sciopero, secondo cui tra un’azione e la
successiva deve intercorrere un intervallo di tempo non inferiore a 7
giorni. Non si può giudicare con vecchie regole burocratiche –
evidenzia – una situazione del tutto inedita”.

“Lo sciopero l’8 giugno – ribadisce Turi – è possibile farlo perchè,
stante la situazione attuale, non crea assolutamente ripercussioni nè
sulle scuole, che sono chiuse, nè sulle famiglie, nè sugli studenti.
Presenteremo una nostra memoria alla Commissione. Sono sicure che è
una situazione che possiamo risolvere negoziando. Oltretutto –
conclude la Commissione non dovrebbe avere una competenza
sanzionatoria ma di conciliazione. Apriremo una interlocuzione con la
Commissione di Garanzia affermando le nostre ragioni. Lo sciopero
resta confermato”

Nota unitaria. Le Segreterie Territoriali della FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA, SNALS CONFSAL e FGU GILDA UNAMS della provincia di Catania, hanno scritto….

FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA, SNALS CONFSAL e FGU GILDA UNAMS della provincia di Catania.

attachments: Nota unitaria ai DS della provincia di Catania

 

A proposito di ferie.

“”””””IL COVID-19 ha disdettato il CCNL e ha dato carta bianca e libero arbitrio ai dirigenti scolastici e Dsga ?
Le ferie devono essere richieste al Dirigente Scolastico, secondo le modalità e i termini stabiliti dalla contrattazione d’istituto.
Mai imposte d’ufficio, neanche in emergenza Coronavirus.

Proliferano e circolano molte circolari – destinatario il PERSONALE ATA – addirittura, autoritarie e non protocollate, a volte , di questo tenore: “Il piano di ferie sarà predisposto, assegnando d’ufficio il periodo di ferie a coloro che non ne avranno fatto richiesta, entro il termine fissato…”
E ancora: “”Considerato il particolare periodo che stiamo vivendo e la definitiva sospensione delle attività didattiche si precisa che le ferie relative all’a.s. 2019/2020 dovranno essere fruite tutte entro  il 25 agosto ecc. …possono essere non richiesti massimo 7 giorni “”. ..
…..””Si rammenta che tutto il personale dovrà fruire di tutte le ferie maturate (32+4) entro e non oltre il 31 agosto, nonché dell’eccedenza delle ore maturate oltre l’orario di lavoro più altre attività….””””
ancora più grave: …”””” una volta utilizzato lo strumento delle ferie pregresse, è possibile utilizzare i riposi compensativi a copertura delle giornate lavorative non prestate.”””””

Il personale non coinvolto nel lavoro agile, quindi, si vede azzerato il credito orario eventualmente accumulato.
In base a quale riferimento normativo può essere decurtato il lavoro straordinario?!?

Riportiamo la corretta determina adottata da molti, tanti D.S., illuminati ed attenti:  Il personale collaboratore scolastico, la cui attività lavorativa non è oggetto di lavoro agile, ai sensi della nota del Ministero dell’Istruzione 10 marzo 2020, n. 323, resterà a disposizione per le necessità di apertura dei locali scolastici individuate dal DSGA e, se non impegnato nella turnazione, nel periodo dal 20 marzo al 3 aprile 2020 sarà esentato dall’obbligo del servizio solo dopo aver fruito delle ferie pregresse.  Il suddetto periodo, in riferimento alla fattispecie della obbligazione divenuta temporaneamente impossibile di cui all’art. 1256, comma 2, cc, è equiparato al servizio effettivo, ai fini giuridici ed economici.

 

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8 Giugno – SCIOPERO GENERALE.

Lettera aperta.

RSU e Terminali. RLS. Simpatizzanti ed amici.
Aggiornamento in tempo reale.
Carissimi, tenuto conto che circolano una miriade di notizie “”diciamo non verificate””  mi pregio inviarVi quanto in allegato,  ai fini di forniVi visione e conoscenza da fonte certa ed attendibile.
Con l’occasione condivido con Voi la notizia dell’indizione dello sciopero Nazionale comparto istruzione stante che la politica in genere ma sopratutto la ministra Azzolina, malgrado reiterati tentativi di conciliazione, di fatto ha cassato il diritto garantito dalla Costituzione Italiana, ovvero la  rappresentanza,  la concertazione e  la contrattazione sindacale e pertanto di tutti i diritti dei lavoratori. Dobbiamo arginare a tutti i costi l’imperante liquefazione della professionalità dei docenti, l’attacco alla “”vera buona scuola”” quella che tutti Voi, malgrado la insussistenza di indicazioni operative confacenti, avete dimostrato di esserlo e saperlo fare. Un pensiero è rivolto anche a tutto il personale ATA..  Appunto per l’impegno profuso e dimostrato non meritiamo di essere trattati da semplici destinatari di prese di posizioni unilaterali, autoritarie e calate dall’alto.
Ribadisco quello che abbiamo sempre sostenuto: cittadini ancor prima che docenti ed Ata, comunque sicuramente MAI SUDDITI.
La Uil scuola in questi ultimi tempi ha fatto sentire la VOCE LIBERA DELLA SCUOLA.  Nelle scuole, fra la gente. IN TUTTI I MODI ED IN TUTTE LE SEDI.  Alla base reclamiamo l’ascolto della “”COMUNITA’ EDUCANTE”” ed infine un invito: UNITI FACCIAMO LA DIFFERENZA.
Seguite, per favore, se volete,  le notizie sui siti della UIL SCUOLA, dobbiamo a tutti i costi superare questo triste momento epocale, devastante e malevolo, sia a causa del subdolo covid19 ma anche a causa della resilienza della politica che ha invaso la scuola statale libera e pubblica, evenienza di paventato serio pericolo con la reale incertezza di quello che potrà ancora succedere in negativo.
I migliori saluti ed auguri di ogni bene.
salvo mavica, segretario federazione Uil Scuola Rua. Catania

MODIFICAZIONI AL DECRETO-LEGGE 8 APRILE 2020, N. 22 – Scheda di confronto UIL SCUOLA

INVITO: 8 Giugno SCIOPERO GENERALE. 

Immissioni in ruolo da concorso e da GAE ai sensi dell’articolo 1, comma 18-quater, del D.L. 29/10/2019 n. 126, convertito, con modificazioni, dalla L. 20/12/2019 n. 159. Elenco convocati Immissioni in ruolo scuola infanzia e primaria.

— Ufficio VII – Ambito Territoriale Catania

AT: Aspiranti nelle graduatorie concorsuali e nelle GAE/i
        Dirigenti delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado della Sicilia
        Sito istituzionale
        OO.SS. Comparto istruzione e ricerca e dell’Area V

Rettifica elenco convocati Immissioni in ruolo scuola infanzia e primaria.
Verificati i decreti di rettifica alle Graduatorie ad esaurimento di questa provincia, si sostituisce, con l’allegato alla presente, l’allegato 1 alla nota prot. 7965 del 27/5/2020 pubblicato sul sito di questo ufficio, limitatamente ai docenti convocati della scuola primaria e infanzia, restando fermo il termine di scadenza per l’inoltro del modulo domanda allegato 2 alla nota predetta fissato per le ore 23.59 del 31 maggio 2020.
La presente nota con l’allegato elenco dei convocati rettificato è pubblicata al sito di quest’ufficio, inviata alle istituzioni scolastiche interessate e alle OO.SS del comparto istruzione e ricerca e dell’area V per la massima diffusione tra il personale interessato. Il Dirigente Emilio Grasso

attachments: Rettifica elenco convocati primaria e infanzia-signed

ALLEGATO 1 INTEGRATO INFANZIA E PRIMARIA

ULTIM’ORA PRECARI – Turi: rinviare per non decidere significa lasciare migliaia di precari in una condizione di incertezza.


Stanotte, dopo la mezzanotte: 
ANSA >>>Accordo chiuso nella maggioranza sul decreto scuola. A quanto si apprende da fonti di governo l’intesa, dopo il vertice di Palazzo Chigi convocato dal premier Giuseppe Conte, e’ stata trovata: il concorso per i precari ci sarà ma dopo l’estate e non sarà più a crocette ma con una prova scritta.

Turi: rinviare per non decidere significa lasciare migliaia di precari in una condizione di incertezza
Con tutte le conseguenze che comporterà in termini di continuità didattica, a gran voce reclamata da studenti e famiglie. Ancora una volta al centro delle scelte non ci sono i cittadini, ma le ragioni della politica
 
Se la mediazione è basata sul rinvio al prossimo anno – commenta a caldo il segretario generale della Uil Scuola – siamo in presenza di una politica autoreferenziale che contraddice sè stessa. Attende per capire.
Stiamo parlando di un decreto legge, quindi un provvedimento adottato per ragioni di necessità ed urgenza, ancora prima della pandemia.
Rinviare per non decidere significa lasciare migliaia di precari in una condizione di incertezza con tutte le conseguenze che comporta in termini di continuità didattica a gran voce reclamata da studenti e famiglie.
Ancora una volta al centro delle scelte non ci sono i cittadini, ma le ragioni della politica. Speriamo di aver capito male e ci siano, invece, soluzioni di immediata assunzione in ruolo dei 40.000 precari a cui attivare, a fine anno, ogni opportuna verifica e valutazione anche con elaborati scritti, per dare pace ai fautori del merito.
Il governo farebbe bene a concentrarsi sulla ripresa a settembre delle scuole, i cui termini e soluzioni nessuno conosce e ci sembra un comportamento quantomeno colpevole.
 

SCUOLA: grande partecipazione alle assemblee on-line.

Comunicato Stampa Unitario 14052020

SEGRETERIE PROVINCIALI CATANIA

SCUOLA: grande partecipazione alle assemblee on-line.
Il 13 maggio scorso si è tenuta nella mattinata l’Assemblea Sindacale Provinciale indetta dalle OO.SS. scriventi per tutto il personale scolastico.
Detta Assemblea, considerata l’emergenza epidemiologica, è stata per forza di cose convocata in modalità a distanza attraverso piattaforma on-line, ma nonostante ciò ha avuto un notevole successo per adesioni e numero di interventi. Basti pensare che si sono sfiorate le 500 partecipazioni e che si è protratta fin dopo le 14.30, per più di un’ora oltre l’orario previsto con quasi 200 partecipanti fino alla fine.
Sicuramente i temi trattati, ovviamente inerenti all’emergenza epidemiologica in corso, sono temi molto sensibili che riguardano da vicino non solo la vita professionale del personale scolastico, ma anche la quotidianità degli studenti e delle famiglie, tutti facenti parte della comunità educante.
Innanzitutto è emersa la necessità impellente di predisporre un Protocollo Unico di Sicurezza a livello generale, in vista sia degli esami di Stato in presenza, sia del possibile rientro in aula a settembre.
Ma, soprattutto, numerosi sono stati gli interventi dei partecipanti sulla tanto discussa didattica a distanza, dai quali è emerso a voce alta che trattasi di strumento solo emergenziale e succedaneo dell’unica vera forma di insegnamento e cioè quello in presenza, che potrebbe casomai supportarlo solo dopo un’adeguata regolamentazione contrattuale e da una piattaforma di esclusiva proprietà Ministeriale, in linea con le norme della Privacy.
Si è affrontata anche l’assoluta necessità che si realizzi nell’immediato un reale potenziamento delle risorse economiche alle scuole, indirizzate esclusivamente alla sicurezza sanitaria degli ambienti scolastici e degli organici, sia docenti che ATA, affiancato anche da un’adeguata ristrutturazione e ampliamento dell’edilizia scolastica, indispensabile per garantire il distanziamento sociale necessario con l’emergenza Covid-19, e consentire il riavvio in presenza delle attività didattiche in condizioni di piena sicurezza sanitaria.
I Segretari e Coordinatori Provinciali delle OO.SS. scriventi esprimono piena soddisfazione per il grande coinvolgimento e per il buon esito di questa nuova forma di partecipazione, che, comunque ci ha permesso di continuare a stare vicini al personale scolastico in questi momenti di emergenza, ma soprattutto di avere contribuito a rafforzare la solidarietà e la coesione delle categorie che rappresentiamo, nell’intento comune di trovare soluzioni valide, efficaci e condivise.
Catania, 14 maggio 2020

attachments: Comunicato Stampa Unitario 14052020

Catania – sindacati scuola – INDIZIONE ASSEMBLEA SINDACALE in orario di servizio, mercoledì 13 maggio 2020. Iniziative unitarie in tutta Italia. M.I. et Ministra ne prendano atto. La SCUOLA C,è – i sindacati ci sono. La nostra COSTITUZIONE lo sancisce.

i  n  v  i  t o.

  • FLC CGIL,  CISL SCUOLA,  UIL SCUOLA,  SNALS CONFSALFGU GILDA UNAMS
  • SEGRETERIE PROVINCIALI CATANIA
    Catania, 07/05/2020
    A tutti i Dirigenti
    delle Istituzioni Scolastiche
    di ogni ordine e grado della
    PROVINCIA DI CATANIA
    Oggetto: INDIZIONE ASSEMBLEA SINDACALE
    Le Segreterie Territoriali della FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA, SNALS CONFSAL e FGU GILDA UNAMS della provincia di Catania, ai sensi dell’art. 23 del CCNL 2016–2018, indicono Assemblea Sindacale Provinciale per tutto il personale docente e A.T.A., con contratto a tempo indeterminato e determinato, di tutti gli istituti di ogni ordine e grado della provincia di Catania, per discutere il seguente ordine del giorno:
    Emergenza Coronavirus: protocollo specifico per la scuola sulla sicurezza, proposte per la conclusione dell’anno scolastico e l’avvio del nuovo.
    Didattica a distanza e lavoro agile: nuove modalità lavorative da disciplinare.
    Assenza di un piano straordinario di investimenti per potenziare gli organici e dotare le scuole di risorse e strumenti necessari.
    Mancate stabilizzazioni del personale docente e Ata.
    Situazione politico-sindacale.
  • L’assemblea si terrà:
    Mercoledì 13 maggio 2020 dalle ore 11,30 alle ore 13,30 in modalità a distanza attraverso la piattaforma Zoom al seguente link https://us02web.zoom.us/j/81358792532 Meeting ID: 813 5879 2532
    Sono invitate tutte le scuole di ogni ordine e grado della provincia.
  • attachments:  Assemblea Unitaria Catania_13mag2020

Si raccomanda la notifica anche al personale in servizio presso eventuali plessi o sezioni staccate in altro loco.
Le SS.LL. sono pregate di dare adeguata informazione a tutto il personale interessato della presente e della relativa circolare, anche per via telematica, affissione all’albo sindacale on-line o in altra sezione dedicata dell’istituzione scolastica, concedendo allo stesso di partecipare alla suddetta Assemblea a norma delle vigenti disposizioni.
Considerata l’importanza degli argomenti all’o.d.g., si prega di essere puntuali.
Distinti saluti.

UIL Scuola

Salvo Mavica