Attribuzione delle risorse per la valorizzazione del personale docente – incontro MI


SOSPESO IL DECRETO PER INDIVIDUARE I CRITERI PER LA VALORIZZAZIONE DEI DOCENTI (CONTINUITA’ E SCUOLE CON ALTI INDICE DI DISPERSIONE)
I SINDACATI IPOTECANO LE RISORSE PER LA TRATTIVA IN CORSO PER IL RINNOVO DEL CCNL PRESSO L’ARAN
In data odierna, si è tenuto un incontro  di informativa al MI finalizzato a discutere il seguente o.d.g. “Individuazione dei criteri per l’attribuzione delle risorse per la valorizzazione del personale docente ai sensi del D.L.36/2022, ART.45 – comma 1”
L’Amministrazione scolastica ha illustrato i contenuti del decreto, presentato in bozza. Nello specifico, la proposta si sostanzia nel prelevare il 10% (30 mln di €) dal finanziamento complessivo disposto dal Legislatore per la “valorizzazione del personale docente” (300 mln di €), prevedendo delle premialità per i docenti che non si trasferiscono, volontariamente, dalla sede di titolarità, garantendo il servizio continuativo, e per quelli che insegnano in scuole caratterizzate da alti indici di dispersione scolastica propria e impropria.
La UIL Scuola ha rilevato l’assoluta intempestività e illegittimità dell’iniziativa in quanto le risorse di cui trattasi sono oggetto della trattativa in corso presso l’ARAN per il rinnovo del CCNL scaduto il 31 dicembre 2022. Più specificamente, trattasi di una dotazioni finanziarie di 300 mln di €, prevista dall’art.1 – comma 327, dalla  Legge di Bilancio 2022,  che il Legislatore ha destinato al finanziamento di funzioni specifiche per il personale docente (valorizzazione),sia pure  con vincolo di destinazione. In tal modo, si è così realizzata un’autentica incursione da parte del Legislatore in ambito contrattuale, in quanto ha assegnato risorse finanziarie vincolandole ad un uso specifico, violando la libertà di azione da parte dei contraenti (sindacati e ARAN). Il MI con l’iniziativa di oggi ha inteso consolidare tale l’invasione di campo, addirittura individuando il percorso amministrativo che tende ad utilizzare una quota parte di quelle risorse.
Per la Uil Scuola l’iniziativa di oggi rappresentava  una pericolosa complicazione che andava scongiurata con immediatezza.

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Settore Scuola – Risorse contrattuali: INCONTRO ARAN.

 “””gli squali della politica non distinguono o diversificano la loro preda. esigiamo il diritto di cittadinanza: cittadini e non sudditi.””””

L’ARAN RENDE NOTE LE CIFRE DISPONIBILI PER RINNOVARE IL CONTRATTO SCUOLA
RISORSE TOTALMENTE  INSUFFICIENTI.
PER LA UIL SCUOLA NON CI SONO LE CONDIZIONI PER SOTTOSCRIVERE ALCUN ACCORDO
Oggi si è svolto presso la sede dell’ARAN il quinto incontro per il rinnovo del CCNL 2019/2022, con il seguente ordine del giorno:“Settore Scuola – Risorse contrattuali”
Nell’introdurre i lavori, il dott. Mastrogiuseppe ha illustrato le risorse a disposizione per il rinnovo del CCNL Scuola, la cui vigenza è scaduta il 31 dicembre 2021. Le stesse rivengono dagli accantonamenti effettuati con le Leggi di Bilancio del 2019, del 2020 e del 2021, a cui si sono aggiunte quelle disposte, sempre con Legge di Bilancio, per il 2022. Queste ultime finalizzate a finanziare il salario accessorio attribuibile al personale con la contrattazione decentrata di istituto.
La dotazione complessiva supera di poco i 2 miliardi di €. Ripartendo le stesse per 13 mensilità e sulla base degli addetti del settore ( oltre un terzo dei dipendenti pubblici), equivale ad un aumento medio mensile, lordo pro-capite,   di 97.15 €, a cui va sottratta la quota dell’elemento perequativo previsto dal CCNL in atto (10.43 €, somme già in godimento), per cui l’aumento reale si attesta a 86.7 € lorde pro-capite.
Il comparto Scuola, anagrafato al 31dicembre 2018, consta di 936.065 docenti e di 209.492 ATA.

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GPS – Graduatorie Provinciali Supplenze – di istituto per il conferimento delle relative supplenze per il personale docente ed educativo – Esclusioni degli aspiranti inseriti in GAE a pieno titolo.

da Ufficio VII – Ambito territoriale CATANIA.

Elenco esclusi in quanto inseriti a pieno titolo nelle graduatorie ad esaurimento – G A E – per come statuito dalla specifica ordinanza.

I PROVVEDIMENTI:

ALLEGATO AL DECRETO PROT. N. 10587 DEL 19.07.2022 (1)

m_pi.AOOUSPCT.REGISTRO UFFICIALE(U).0010587.19-07-2022

LA RIFORMA DEL SISTEMA DEGLI ITS È LEGGE. L’ISTRUZIONE TERZIARIA PROFESSIONALIZZANTE FINISCE NELLE MANI DEI PRIVATI.

Dopo un iter lungo e tormentato, alla terza lettura, la Camera dei Deputati approva il disegno di legge con cui si riforma il sistema dell’istruzione terziaria professionalizzante, non accademica, istituzionalizzandolo.

La legge appena approvata prevede una corposa serie di decreti attuativi (se ne contano 17) per la piena operatività.

Il percorso si era avviato nel 2008 con un atto regolativo (il D.P.C.M. 25 gennaio 2008).

La riforma è una delle sei contemplate dal PNRR che, nello specifico, reca una dotazione finanziaria di 1.5 mld di €.

Ad oggi si contano 109 ITS variamente distribuiti tra le diverse regioni con 18.750 studenti frequentanti e 5.250 diplomati all’anno. L’obiettivo prefissato dal Legislatore è quello di raddoppiare  sia i primi (gli studenti),  che i secondi (i frequentanti).

La filosofia ispiratrice del provvedimento è quella di dar vita a istituti  che migliorino le conoscenze tecniche e si propongano di azzerare il missmatch domanda offerta di lavoro.

La struttura

Gli ITS Academy (Istituti Tecnologici Superiori) entrano a fare parte, a pieno titolo, del sistema terziario di Istruzione Tecnologica Superiore, non accademica.

Ai nuovi ITS è affidata la mission  di potenziare e ampliare la formazione professionalizzante dei tecnici superiori con elevate competenze tecnologiche e tecnico-professionali, per sostenere, in modo sistematico, le misure per lo sviluppo economico e la competitività del sistema produttivo del Paese. A queste istituzioni è deputato il compito di sostenere la diffusione della cultura scientifica e tecnologica.

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Immissioni in ruolo docenti 2022/2023: le sequenze. Occorre prestare molta attenzione prima di rinunciare all’eventuale proposta.

I posti autorizzati per le assunzioni sono 94.130,  andranno alle GAE, ai concorsi, alla call veloce e alle assunzioni da GPS 1 fascia.

 Scuola primaria e infanzia

I posti disponibili per le immissioni in ruolo saranno suddivisi al 50% tra GAE e GM dei concorsi. Per i concorsi la normativa vigente prevede questa ripartizione:

100% dei posti prioritariamente al concorso 2016, solo se vi sono vincitori in graduatoria, perché per gli idonei le graduatorie sono decadute.

Quello che resta andrà nella misura del 50% al concorso straordinario 2018 (DD 1546 del 7 novembre 2018) + elenchi aggiuntivi e nella misura del 50% al concorso ordinario 2020 (DD 498 del 21 aprile 2020).

Eventuali posti residuali  saranno  assegnati con il call-veloce (articolo 1, commi da 17 a 17-septies, del decreto legge 29 ottobre 2019, n. 126).

Ordine di precedenza gestito dal sistema informatico.

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IMMISSIONI IN RUOLO


Ultim’ora  
E’ in via di emanazione il Decreto Ministeriale di autorizzazione di n. 94.130 posti per le immissioni in ruolo del personale docente.
Ieri pomeriggio è stata  data una informativa sindacate  sulla parte tecnica della procedura online che i vari Uffici Regionali stanno mettendo in atto.
Abbiamo inoltre preso visione della bozza delle istruzioni operative per le nomine in ruolo (Allegato A), che è ancora in via di definizione, che ricalca quella dello scorso anno con le novità, del ripristino della c.d. “Call veloce” e, in subordine, dello scorrimento delle GPS di I fascia (solo per posto di sostegno) al termine della procedura ordinaria (GAE/Concorsi) delle immissioni in ruolo, qualora residuino ancora posti.
Sul sito Uil Scuola tutti gli aggiornamenti non appena disponibili.

IMMISSIONI IN RUOLO PERSONALE DOCENTE 2022 – GUIDA UIL SCUOLA.

In attesa della pubblicazione del Decreto Ministeriale, che deve autorizzare il contingente previsto anche diviso per province e classi di concorso/posti, stante che stanno per iniziare le procedure per le immissioni in ruolo in diverse regioni, pubblichiamo alcune schede esplicative elaborate da questa UIL SCUOLA,
per fare chiarezza sui criteri e sulle modalità di assunzione.
contezza di dati certi seguiranno tutte le info utili.

Attachments: IMMISSIONI IN RUOLO PERSONALE DOCENTE 2022 GUIDA UIL SCUOLA

L’ordinanza del Tribunale di Roma dà ragione a Uil Scuola e Flc Cgil

E’ antisindacale la condotta del Ministero Istruzione nella trattativa sulla mobilità. Il Tribunale di Roma: non si è agito nell’ottica del “maggior consenso possibile”

Nelle scorse settimane FLC CGIL e UIL SCUOLA hanno duramente contestato il comportamento tenuto dal Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, che ha permesso la sottoscrizione del contratto integrativo sulla mobilità del personale scolastico per il triennio 2022-2025 con un’unica sigla sindacale, non maggioritaria.

Nonostante il tentativo di FLC CGIL e Uil SCUOLA di arginare le interferenze operate dal legislatore a proposito del blocco della mobilità triennale e di dare continuità alle scelte operate con il precedente Contratto Integrativo, il Ministro Bianchi, non solo ha ignorato i tentativi di riaprire la trattiva sindacale, ma è andato avanti sottoscrivendo un contratto privo del consenso della maggioranza delle organizzazioni sindacali titolate a contrattare.

«…non aprire alle trattative nei confronti di OO.SS. firmatarie del CCNL – si legge nella sentenza del Tribunale di Roma – Sez. Lavoro – senza alcuna forma di motivazione che evidenzi la trasparenza della scelta, costituisce condotta antisindacale posto che – così facendo – si è venuto a creare una sorta di “monopolio sindacale” le cui ragioni rimangono incomprensibili. Appare evidente che si tratta di circostanza di fatto che è ben lungi dall’integrare la ricerca, in omaggio ai principi di correttezza e buona fede, del “maggior consenso possibile».

Una decisione importante quella assunta dal Tribunale di Roma, che azzera l’accordo del 27 gennaio 2022 e impone al Ministro di riaprire la trattativa, riaffermando il tema dei diritti e delle tutele dei lavoratori come elemento centrale nell’intera impalcatura di Stato democratico previsto dalla Costituzione e riportando la contrattazione nell’ambito del diritto. Affermando, altresì, come la libertà negoziale del datore trova un limite nel c.d. «suo uso distorto… produttivo di un’apprezzabile lesione della libertà sindacale».

 

Che cosa succede adesso? È evidente che non sono pregiudicati i diritti delle persone che hanno fatto domanda ma si pone il problema di come allargare in prospettiva le maglie strette di quel contratto.

Il punto – proprio in una fase di negoziato contrattuale in atto – è fondamentalmente di metodo e di merito: l’ordine a riaprire la trattativa, contenuto nel provvedimento del Tribunale, mette in discussione la validità di un contratto firmato da una sola sigla e afferma la necessità di effettuare vere trattative rispetto alle tematiche dei diritti dei lavoratori, trovando soluzioni condivise con tutte le organizzazioni sindacali nell’interesse di tutti i lavoratori.

 

RECLUTAMENTO E FORMAZIONE 

Il Dl 36 diventa legge: la nostra scheda di analisi
Percorso universitario, abilitazione, nuovi concorsi e formazione obbligatoria: la Riforma che non c’è.
Il provvedimento approvato è una delle sei riforme previste dal PNRR per la scuola e prevede:
–  un taglio di 10mila cattedre di posto comune del personale docente dal 2026/27 al 2031/32;
–  un taglio alla card docente a partire dal 2024;
–  una riduzione di 30milioni del Fondo per la valorizzazione della professione docente (originariamente destinato alla contrattazione collettiva).

Legge n. 79/2022
Analisi a cura della UIL SCUOLA: Legge-79.2022-Reclutamento-e-alta-formazione-Scheda-tecnica-UIL-Scuola-DEF

IUS SCHOLAE: ECCO CHE COSA PREVEDE IL TESTO CHE APPRODA ALLA CAMERA

 

Lo Ius Scholae bisogna farlo e non parlarne. La scuola ha dimostrato con la sua azione di essere un potentissimo strumento di integrazione certificata, ora la politica la deve garantire. Pino Turi, Segretario generale Uil Scuola

Riportiamo la sintesi del provvedimento tracciata dall’agenzia di stampa LaPresse.
Milano, 29 giu. (LaPresse) – Lo Ius scholae approda in Aula alla Camera. Il testo unificato delle proposte di legge con modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n.91, recante nuove norme sulla cittadinanza, è il frutto di un lungo lavoro che ha visto protagonisti pressoché tutti i gruppi parlamentari, esclusi Fratelli d’Italia e Lega, contrari per principio.
All’articolo 1, il testo introduce il cosiddetto ius culturae o Ius scholae, ossia una nuova fattispecie di acquisto della cittadinanza basata sul completamento di un ciclo scolastico di cinque anni. Chi rientra in questa fattispecie? Il minore straniero, che sia nato in Italia o vi abbia fatto ingresso entro il compimento del dodicesimo anno di età, che risieda legalmente in Italia, qualora abbia frequentato regolarmente, ai sensi della normativa vigente, per almeno cinque anni nel territorio nazionale uno o più cicli scolastici in istituti appartenenti al sistema nazionale di istruzione o percorsi di istruzione e formazione professionale idonei al conseguimento di una qualifica professionale. Nel caso in cui la frequenza riguardi la scuola primaria, è necessario aver concluso positivamente il corso in questione. Rispetto ai percorsi di istruzione e formazione professionale non rientreranno tutti ma quelli che saranno poi individuati con decreto del ministreo del Lavoro, di concerto con il ministro dell’Istruzione e previa intesa in sede di Conferenza Stato-Regioni.

attachments: IUS SCHOLAE

 

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TERZO INCONTRO ALL’ARAN PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO SCUOLA / REPORT

 

Terzo incontro all’Aran per il rinnovo del contratto scuola che, si ricorda, è scaduto il 31 dicembre scorso.
Dopo la valutazione che ha riguardato la PARTE GENERALE, i lavori della giornata di oggi si sono concentrati sulle RELAZIONI SINDACALI. Il metodo sin qui osservato è stato quello delle valutazioni individuali che le sei Organizzazioni Sindacali presenti al tavolo negoziale hanno inviato a seguito della proposta formalizzata dall’Aran. Un metodo che si è rivelato scarsamente efficace in quanto polverizza la trattazione dei singoli istituti rendendo alquanto difficoltosa la sintesi. L’azione finale, quella che deve portare all’individuazione di un testo condiviso da sottoscrivere, comporterebbe tempi lunghissimi. I singoli istituti vanno trattati in contradditorio.
Il testo di contratto che riguarda la PARTE GENERALE, trattata in occasione del precedente incontro, ha recepito poco o nulla dei numerosissimi rilievi fatti dalle singole Organizzazioni Sindacali, senza che di questo sia stata fornita alcuna motivazione.
In conseguenza di tanto, l’incontro di oggi ha riguardato, essenzialmente, la ricerca di una specifica modalità con cui condurre gli incontri successivi. Tutta la componente sindacale ha richiesto di cambiare le modalità di svolgimento dei lavori passando alla discussione e all’analisi dei singoli settori, per, poi, trattare gli istituti contrattuali negli aspetti generali. In sostanza si è chiesto di passare: dal particolare al generale, una totale inversione di tendenza rispetto alle modalità sin qui osservate.
La richiesta è stata condivisa dal Presidente, che ha prontamente fornito la calendarizzazione delle prossime sedute che saranno tutte dedicate ai singoli settori, trattando l’Ordinamento del personale:
–          6/7   Ordinamento del personale ATA
–          12/7 Ordinamento del personale dell’università
–          19/7 Ordinamento del personale della Ricerca
–          26/ Ordinamento del personale AFAM
Tutti gli incontri si terranno alle ore 10.30 con modalità di partecipazione ibrida (presenza/a distanza).

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Operazioni di assegnazione provvisoria e utilizzazione per l’a.s. 2022/23

Con nota n. 23439 del 17 giugno, che si allega, il Ministero comunica l’avvio delle operazioni di assegnazione provvisoria e utilizzazione per l’a.s. 2022/23.

Le date.

  •      docenti: dal 20 giugno al 4 luglio 2022
  •      Personale Ata:  dal 27 giugno all’11 luglio 2022

Modalità

  •      Il personale docente e ATA in modalità online attraverso Istanze online;
  •      Il personale educativo e degli insegnanti di religione cattolicasecondo le medesime scadenze su indicate, avvalendosi del modello di domanda pubblicato sul sito del MI nella sezione Mobilità e devono essere presentate, secondo le modalità previste dal Codice dell’amministrazione digitale (es. posta elettronica certificata), all’Ufficio scolastico territorialmente competente.

Nessun vincolo

Come anticipato, grazie all’intesa col Ministero firmata dalla UIL, unitamente agli altri sindacati, l’assegnazione provvisoria seguirà, per l’a.s. 2022/23, le regole sancite dal CCNI 2019/22 sottoscritto l’8 luglio del 2020 che, come sapete, non contiene alcun vincolo per i docenti.

Pertanto, per l’a.s. 2022/23, potranno richiedere assegnazione (provinciale o interprovinciale) e utilizzo tutti i docenti a tempo indeterminato, senza vincolo alcunocompresi:

  •      I docenti immessi in ruolo con contratto a tempo indeterminato nel 2020/21;
  •      I docenti immessi in ruolo con contratto a tempo indeterminato nel 2021/22.

La domanda, senza vincolo alcuno, può essere presentata anche dagli ex LSU a tempo pieno e dai DSGA neo immessi in ruolo.

ATTACHMENTS:A.P.m_pi.AOODGPER.REGISTRO UFFICIALE(U).0023439.17-06-2022

 

A breve PUBBLICHEREMO la scheda di sintesi a cura della Uil Scuola.

 

Contratto Scuola / Domani secondo appuntamento all’Aran / I TEMI

CONTRATTO SCUOLA: DOMANI MATTINA SECONDO APPUNTAMENTO ALL’ARAN

Turi: preferiamo firmare contratti e non patti
La nostra richiesta è chiudere con immediatezza i contratti di lavoro scaduti.
Domani mattina è fissato all’Aran il secondo incontro per il rinnovo del contratto scuola scaduto da oltre 41 mesi. I fatti ci dicono che le retribuzioni dei lavoratori italiani (tutti), dati ISTAT negli ultimi trent’anni, sono diminuite del 2.90%. Un caso unico e raro – osserva il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi, in una Unione europea dove si registra una crescita diffusa degli stipendi: dal 276,30% della Lituania al 6.20% della Spagna.

Gli stipendi della scuola – sottolinea Turi – non coprono nemmeno l’inflazione, arrivata per cause veramente non prevedibili (pandemia e guerra) al 7%.
Il negoziato si apre in una situazione resa ancora più drammatica sul fronte del lavoro: il versante del precariato ormai con numeri insostenibili mentre – aggiunge Turi – ci si aspetterebbe una lotta serrata al lavoro precario, un’apertura significativa per dare lavoro a chi lo cerca.

La scuola, nell’ambito dell’impiego pubblico, rappresenta il bacino più ampio di un mondo a cui servirebbero misure straordinarie.Non certo quelle previste dal D.L. 36.
Occorre stabilizzare i precari ed investire sulle persone.

La nostra richiesta – spiega Turi – è chiudere con immediatezza i contratti di lavoro scaduti.

attachments:TURI – Domani Aran 060622

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Ferie personale docente e ATA. Scheda tecnica a cura dell’Ufficio studi della UIL SCUOLA.

Per ogni utile info e consultazione,  ATTACHMENTS:

ATTIVITA’ PERSONALE DOCENTE AL TERMINE DELLE LEZIONI E FERIE DEL PERSONALE DOCENTE E ATA –

Pubblicazione Bandi dei concorsi per titoli per l’accesso ai ruoli provinciali, relativi ai profili professionali dell’area A e B del personale ATA. Indizione dei concorsi nell’anno scolastico 2021-2022 -Graduatorie a. s. 2022-2023.

ALLE OO. SS. REGIONALI COMPARTO ISTRUZIONE E RICERCA

Si trasmette la nota prot. 10040 dell’8.04.2022 con i Bandi dei concorsi per titoli, per l’accesso ai ruoli provinciali, relativi ai profili professionali dell’area A e B del personale ATA., anno scolastico 2021-22 -Graduatorie a. s. 2022-2023. Le SS.LL. sono invitate a pubblicare giorno 26 aprile 2022  sui propri siti web i bandi di indizione dei concorsi in oggetto e a diramarli a tutte le istituzioni scolastiche della provincia di competenza.

Il Funzionario Antonella Longo.

attachments: AOODGPER.REGISTRO UFFICIALE.2022.0013671

Pubblicazione Bandi 2022.2023-prot. 10040.08-04-2022

Bando 24 mesi – 2022 – firmati e protocollati

 

 

REPORT / INCONTRO SINDACATI SCUOLA – MINISTRO BIANCHI.


Un contratto senza soldi e una formazione obbligatoria a premi
(e forse anche gratis): il ministro tira giù le carte del Governo
. Turi: la forza della scuola fa impallidire le proposte della politica.
I lavoratori della scuola chiedono di superare la mistica dei concorsi e rinnovare il contratto già scaduto.
Partiamo da un dato certo: quello della scuola è un contratto che va assolutamente rinnovato ma i fondi per aprire il negoziato sono quelli contenuti nella legge di Bilancio e coprono a malapena l’inflazione, senza arrivare minimamente agli aumenti a tre cifre del contratto sottoscritto dagli statali.
Andiamo ad un’altra certezza: la scuola ha fatto il possibile e l’impossibile durante la pandemia e lo fa anche ora in emergenza. Proprio in questi giorni è la scuola a testimoniare la più grande prova di accoglienza e contemporaneamente a realizzare un momento fondamentale di partecipazione democratica con la conclusione delle elezioni delle rappresentanze sindacali in ottomila istituti scolastici del Paese.
E il Governo che cosa fa?  Dopo la consultazione con i partiti, nelle stanze di Palazzo, tira fuori l’uovo di Colombo: se i soldi per il contratto non ci sono gli diamo quelli della formazione ( ma ci sono?).  

Andiamo ancora per ordine: la retribuzione non è materia legislativa, ma contrattuale. E, invece. materia di discussione parlamentare il reclutamento e la formazione iniziale e la relativa copertura finanziari.

attachments: COM riunione ministro 120422

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IL PNRR TRADISCE LE ATTESE. NESSUN INVESTIMENTO SUL DECONGESTIONAMENTO DELLE CLASSI. Inesistente il parallelismo tra le norme programmatiche (PNRR) e quelle applicative (decreti vuoti ed inutili senza risorse)

L’ 11 aprile 2022 si è svolto presso il MI una sessione di lavoro (informativa e confronto) dedicata a: “Decreto del Ministro dell’istruzione di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze per l’autorizzazione di classi in deroga alle dimensioni previste dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 81, ai sensi dell’art.1, commi 344 e 345 lett. a), b) e c), della legge 30 dicembre 2021, n.234”.

L’Amministrazione ha illustrato la bozza di Decreto Interministeriale elaborata dal Ministero dell’Istruzione di concerto con quello delle Finanze. Con esso si è inteso dare attuazione a quanto previsto dalla Legge di Bilancio per il 2022 al fine di procedere, in sede di definizioni degli organici per l’a.s.2022/23, al decongestionamento delle classi sovraffollate. Il principio è inserito anche nel PNNR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), misura 1.3 “adeguamento numero di alunni per classe”.

Attraverso la definizione di due numeri indici sintetici basati su condizione: sociale, economico, culturale (ESCS) e dispersione scolastica, misurati distintamente tra scuola primaria, secondaria di primo e di secondo grado, sarebbero istituiti posti di docenti in deroga. In tutto ne sarebbero stati ipotizzati 8.741 ripartiti tra i diversi Uffici Scolastici Regionali. Un ulteriore budget di posti potrà essere attinto da quelli eventualmente non utilizzati per l’inserimento dell’educazione motoria nella scuola primaria. Sin qui la norma. Il condizionale è d’obbligo visto che nessun posto in più potrà essere consentito oltre l’organico già definito. Si tratta di uno spostamento di posti tra le varie scuole di cui poco si capisce e molto si saprà a cose fatte applicando una formula di alchimia burocratica a costo zero. Ormai i tagli di cui si parla degli anni scorsi sono cristallizzati e restano parte del sistema.Tanto in quanto, concretamente, non si rileva nessun investimento sugli organici, i posti messi a disposizione sono del tutto virtuali e riverrebbero  dall’economie di spesa,  motivati  dal decremento delle nascite.

 

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Firmato decreto per AGGIORNAMENTO GAE. DOMANDE dal 21 marzo.

 G A E
Il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha firmato il decreto per l’aggiornamento delle Graduatorie ad esaurimento del personale scolastico ed educativo. Il decreto ripercorre le disposizioni impartite in occasione dei precedenti aggiornamenti triennali delle graduatorie. Non sono pertanto previsti nuovi inserimenti, né modifiche alle tabelle di valutazione dei titoli.  Le domande di permanenza / aggiornamento / reinserimento / trasferimento / conferma della riserva / scioglimento della riserva potranno essere presentate esclusivamente attraverso l’applicazione “Istanze on Line (POLIS)”, dalle ore 9.00 del 21 marzo 2022 fino alle ore 23.59 del 4 aprile 2022.

Le medesime modalità telematiche sono previste per la presentazione della domanda di iscrizione nelle Graduatorie di istituto di I fascia tramite la scelta delle istituzioni scolastiche di una provincia, anche differente da quella di iscrizione nelle Graduatorie ad esaurimento, nei termini che saranno comunicati con successivo avviso e comunque in tempo utile per l’avvio dell’anno scolastico. Tutti i documenti verranno pubblicati in una sezione dedicata.

Recupero frazioni orarie dovute alle lezioni in DAD/DID


Pervengono alla scrivente segreteria nazionale numerosi quesiti aventi per oggetto
l’obbligo per i docenti di dover recuperare eventuali frazioni orarie dovute alle lezioni in DAD, ovvero in DID, qualora queste non siano corrispondenti all’unità oraria di 60’.
Come è noto, infatti, in tutti i casi di quarantena che si verificano nei diversi ordini di scuola previsti dal Consiglio dei Ministri, attraverso i relativi decreti-legge, avviene frequentemente tale circostanza.
È bene ricordare che il docente non è remunerato ad ore, ma per unità didattiche e che la riduzione di queste ultime può essere determinata o da causa di forza maggiore o da un progetto didattico che preveda la restituzione delle frazioni orarie. In quest’ultimo caso solo agli alunni a cui sono state sottratte e non certo alla scuola per altre attività come la sostituzione di colleghi assenti.

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