Catania: Servizi sociali, con l’avvio del nuovo anno scolastico riparte anche l’assistenza agli alunni disabili.

COMUNICATO APPENA DIFFUSO DAL COMUNE DI CATANIA.

Con la ripresa delle attività scolastiche, l’assessorato comunale ai Servizi Sociali guidato da Giuseppe Lombardo, ha adottato gli atti propedeutici finalizzati alla erogazione dei servizi in favore degli alunni disabili frequentanti la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria inferiore.
Contestualmente alla ripresa delle lezioni, pertanto,  presso alcune istituzioni scolastiche già da oggi, lunedì 14 Settembre, sarà attivato il servizio di assistenza igienico-personale per una platea di 480 alunni. Nella altre, la gran parte, il cui avvio delle lezioni è fissato per  Giovedì 24 settembre, lo stesso servizio per i disabili partirà in parallelo alla presenza degli alunni in classe.  
Il servizio ASACOM, di assistenza autonomia e comunicazione, sarà attivato invece da giovedì 1 Ottobre con 460 alunni beneficiari.
“Dopo settimane di incertezze in ordine alle competenze –ha spiegato l’assessore Giuseppe Lombardo – l’amministrazione comunale nonostante la condizione di dissesto finanziario, nell’ottica dell’integrazione dei soggetti svantaggiati, svolgerà compiutamente i propri compiti istituzionali per garantire tutti i servizi aggiuntivi e migliorativi destinati ai soggetti fragili. Giova sottolineare che nei patti firmati con gli enti e gli specialisti che dovranno effettuare i servizi sono state introdotte le indicazioni e prescrizioni per l’adozione di tutte le misure per la prevenzione anticovid”.

“””ci aspettiamo che tutti i Comuni e la città metropolitana, ottemperano, parimenti in forza ed applicazione della Legge Regionale 24/16 ( la Regione ha in carico, attraverso all’Assessorato alla famiglia, lo stanziamento delle risorse, tra l’altro, anche per l’assistenza igienico sanitaria. La legge regionale 15/04, ha assegnato il compito di assistenza igienico-sanitaria personale ai Comuni).

Questi servizi, come li definisce la stessa normativa vigente, sono essenziali per i ragazzi tutelati dalla L.104/92 art.3, c.3:  questi ragazzi, per frequentare la scuola, oltre al docente di sostegno hanno bisogno sia del trasporto  sia dell’assistente igienico personale dedicato che gli assistenti per l’autonomia e la comunicazione nelle scuole del primo ciclo. (L.104/92 art.13, c.3).

Non è vero però che il decreto sull’inclusione scolastica abbia trasferito questo compito ai collaboratori e collaboratrici scolastiche. Ogni altra diversa interpretazione è indebita incursione su materia contrattuale del CCNL – comparto scuola – che regolamenta i compiti del profilo di collaboratore scolastico.

Doverosamente ringraziamo l’Assessore Lombardo per quanto adottato e comunicato nei modi e nella tempistica  utile dimostrando vera prontezza, competenza, lungimiranza ed assolvimento del proprio magistero con efficacia ed efficienza.””””

Salvo mavica, segretario regionale – segr.responsabile città metropolitana Catania
 

Mobilitazione Nazionale: RIPARTIRE DAL LAVORO

CGIL CISL UIL confermano per la mattinata del 18 settembre una Giornata di Mobilitazione Nazionale che sarà caratterizzata da iniziative regionali.

Servono nuove risposte in particolare per giovani, donne e pensionati che in questi mesi hanno pagato, più di altri, per la mancata pianificazione di misure in grado di garantire un supporto concreto.

Il Paese ha bisogno di ricomporre un tessuto sociale che l’emergenza Covid ha messo e sta mettendo tutt’ora, a dura prova, a partire dal sistema sanitario. Si deve ripartire dal lavoro, dal buon lavoro, in cui si opera in sicurezza e in cui si rinnovano i contratti sia pubblici che privati, condizione indispensabile per dare valore e dignità alle persone attraverso il lavoro.

Il tutto aggravato da una ripartenza del sistema scolastico, perno centrale della comunità sociale, caratterizzata da una inammissibile confusione normativa, da un deficit occupazionale e da carenze strutturali dovute anche alla negazione di un confronto con le organizzazioni sindacali che sicuramente avrebbe aiutato la ricerca di soluzioni adeguate.

Attachments: circolare unitaria 18 settembre

     

05.09.2020 Comunicato stampa  “In vista dell’inizio dell’anno scolastico mi pare che troppe risorse e attenzioni siano state riservate agli acquisti dei banchi, a rotelle o meno, e troppo poche agli investimenti in risorse umane”. Lo affermano la segretaria generale della Uil di Catania, Enza Meli, e il segretario regionale Uil Scuola, Salvo Mavica, che ieri pomeriggio sono intervenuti a una riunione convocata dall’assessore comunale all’Istruzione, Barbara Mirabella.
“Siamo certi di poter confidare sulla sensibilità e l’impegno dell’amministrazione cittadina – aggiungono Enza Meli e Salvo Mavica – quando sollecitiamo notizie certe su quali e quante carenze di personale soffrano gli istituti catanesi, dove non si può certo supplire ai buchi di organico con le classi-pollaio, che il Coronavirus ha definitivamente messo al bando eppure ancora esistono. Vorremmo anche sapere quali sono le risposte delle istituzioni, Regione in testa, alla richiesta di tempestivo e adeguato reclutamento di professionisti dell’assistenza igienico-sanitaria e alla comunicazione in favore degli studenti disabili. Sia chiaro, una volta per tutte: il contratto nazionale prevede che i lavoratori ATA svolgano a favore degli studenti disabili assistenza generica, altra cosa è il compito che può e deve essere svolto dagli specialisti in forza nelle cooperative sociali. Comuni e dirigenti scolastici, dunque, siano sostenuti dalla Regione nel reperire subito i professionisti dell’assistenza. Lo abbiamo detto e lo ripetiamo: noi della Uil non tollereremo che ragazze e ragazzi disabili debbano sopportare disagi o, ancor peggio, traumi!”.
Gli esponenti di Uil e UilScuola concludono: “Stiamo confrontandoci con i Comuni per gli istituti di loro competenza, ma non possiamo dimenticarci delle secondarie superiori che sono sotto la competenza della Città metropolitana. Al neocommissario Vito Bentivegna, pur sapendo che s’è insediato solo da poche ore, chiediamo quindi un incontro urgente. La ex Provincia gioca un ruolo decisivo in questa difficilissima partita segnata da una frammentazione di competenze che certo non aiuta tra Stato, Regione, Città metropolitane, Comuni. Almeno noi, enti locali e organizzazioni sindacali, abbiamo il dovere di fare fronte solidale per rivendicare misure e soluzioni concrete. Innanzitutto, ripeto, in materia di risorse umane che a Scuola restano sempre e comunque componente fondamentale, insostituibile”

L’intervista al segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi, pubblicata su “”La tecnica della Scuola””

  l’articolo con l’intervista al Segretario generale  pubblicato sul giornale on line.  Ecco il link diretto alla pagina dell’articolo: https://www.tecnicadellascuola.it/riapertura-scuole-contratto-ed-altri-temi-caldi-intervista-a-pino-turi   e poi un altro link che rimanda alla home page de “La Tecnica della Scuola”:   https://www.tecnicadellascuola.it/  .

Ecco le domande:

Come primo intervento per una riapertura in sicurezza sarebbe stato indispensabile un potenziamento degli organici per consentire la riduzione di alunni per classe (evitando così le cosiddette “classi pollaio”)?
L’intera operazione di riapertura avrebbe dovuto comportare una totale inversione delle politiche seguite negli ultimi venti anni caratterizzate da tagli, contenimento della spesa, politiche neo liberiste. 
Il coronavirus ha solo evidenziato, mostrato tutti i limiti, anche drammatici, di queste scelte. 
Ora è il momento di politiche keynesiane che, applicate alla scuola e all’istruzione, avrebbero un doppio effetto: rilanciare la crescita e l’economia e dare un assetto moderno e democratico al Paese. 
La scuola è istruzione, democrazia e partecipazione, come si può sviluppare in aule strapiene? 
Una consapevolezza che non è ancora pienamente entrata nel patrimonio politico e nelle decisioni del nostro ministro.

2) Il Mef ha autorizzato l’assunzione di 85mila docenti a tempo indeterminato (metà da Gae e metà da graduatorie concorsi) ma c’è chi fa notare che forse le assunzioni quest’anno si attesteranno soltanto tra le 20mila e 25mila unità, al massimo 30mila.
E’ sempre la stessa storia, il MEF ha ancora gli stessi schemi culturali e politici. Si possono cambiare solo dietro un forte impulso della politica. Il ministro dell’istruzione è stato troppo accondiscendente nei confronti delle politiche economiche del governo, stretto tra mille richiami: meno alla scuola più agli altri settori, magari più utili elettoralmente. Che non si potessero fare le 85.000 lo si sapeva già. I precari saranno sempre molti, troppi.

3) A proposito della stabilizzazione dei precari, proprio su questo argomento sono iniziate le prime frizioni con la ministra Azzolina, ancor prima dell’emergenza sanitaria.
Voglio ricordare che la piaga del precariato è antecedente alla pandemia e che i sindacati, unitariamente, hanno sottoscritto accordi con due governi e tre ministri. Quello attuale ha inteso stracciare gli accordi che prevedevano come obiettivo primario l’immissione nei ruoli il 1°settembre. Decisione che non gli era estranea visto che proprio l’attuale ministro era presente nella veste governativa di sottosegretario quando l’incarico era di Fioramonti. Un errore clamoroso aver rinviato un problema già urgente.

4) A volte si ha la sensazione che il Ministro sembra mostrarsi disponibile al confronto quando vuole perseguire un suo risultato e ha bisogno del supporto dei docenti e dell’approvazione dei sindacati, ma poi… In effetti lei, dott. Turi, ha affermato tempo fa “Azzolina è un ministro con cui è difficile parlare perché non vuole ascoltare”. 
Il ministro, evidentemente, pensa che i sindacati nel loro ruolo di intermediazione non servano.


la versione intera: Intervista Turi – TECNICA DELLA SCUOLA 

 

 

Call veloce: link USR disponibilità.

di seguito i link collegati alle pagine degli USR che contengono i posti e/o gli avvisi per la Chiamata Veloce (Procedura assunzionale per chiamata – D.M. 25/2020 a.s. 2020/21)
Al momento ci risulta che mancano gli avvisi dei seguenti USR:
·         Basilicata
·         Marche
·         Lazio
·         Sardegna

https://www.istruzionechietipescara.it/2020/08/28/disponibilita-totale-regionale-call-veloce/
Abruzzo
 
https://www.istruzione.calabria.it/avviso-immissioni-in-ruolo-2020-21-posti-da-destinare-al-dm-n-25-2020/
Calabria
 
http://www.campania.istruzione.it/allegati/2020/DISPONIBILITA’%20RESIDUE%20PER%20CHIAMATA%20VELOCE.pdf 
Campania 
 
http://istruzioneer.gov.it/2020/08/28/call-veloce-posti-disponibili/
Emilia Romagna
 
http://www.scuola.fvg.it/usr/fvg/USRFVG/Personale_scuola/reclutamento/2020_Callveloce_DM25_2020
Friuli Venezia Giulia
 
http://www.istruzioneliguria.it/index.php?option=com_content&task=view&id=9715&Itemid=11
Liguria
 
https://usr.istruzione.lombardia.gov.it/20200827prot19872/
Lombardia
 
https://usr.istruzione.lombardia.gov.it/20200828prot20049/
Lombardia rettifica
 
http://www.istruzionemolise.it/index.php?option=com_content&view=article&id=9087:avviso-per-call-veloce&catid=122&Itemid=269
Molise
 
http://www.istruzionepiemonte.it/avvisopubblicazione-posti-disponibili-ai-fini-della-procedura-assunzionale-per-chiamata-di-cui-allarticolo-1-commi-da-17-a-17-septies-del-decreto-legge-29-ottobre-2019-n-126-convertito/
Piemonte
 
http://www.pugliausr.gov.it/index.php/docenti/gestione/19946-22994-2020
Puglia
 
https://www.miur.gov.it/web/miur-usr-toscana
Toscana
 
https://www.usr.sicilia.it/index.php/tutte-le-news/4273-procedura-assunzionale-d-m-n-25-2020-call-veloce-pubblicazione-posti-disponibili-regione-sicilia
Sicilia
 
https://usr.istruzione.umbria.gov.it/id.asp?id=5774
Umbria
 
https://istruzioneveneto.gov.it/20200828_6677/
Veneto
 
 

LA FAVOLA DI PIA E PAI.

     
·        27 Agosto 2020
EDITORIALE Di Pino Turi
Il MI ha diramato una nota per dare indicazioni alle scuole sul PIA e sul PAI.
Non sono i personaggi di una novella, ma lo potrebbero diventare. Sono l’acronimo del Piano di integrazione degli apprendimenti e del Piano di apprendimento individualizzato, per dire che le scuole devono verificare le mancanze relative agli apprendimenti degli alunni per effetto della chiusura delle scuole per il coronavirus dello scorso anno con l’uso di una neo lingua che parla al suo interno.
Ricorda alle scuole che devono programmare dal 1°settembre e per l’intero anno.
Una circolare, discussa in sede di confronto sindacale, per le implicazioni che ha sul personale dal punto di vista istituzionale e contrattuale e sulle ricadute sugli studenti, specie quelli più ‘fragili’.
Nella bozza si indicavano particolari prerogative dirigenziali per l’attuazione e la programmazione delle attività di ‘recupero’ degli alunni. Una lunga trattativa che in sostanza doveva rimettere in linea la circolare con le norme di legge e contrattuali.
Sul primo aspetto, le prerogative dei dirigenti sono state (re)inquadrate nella norma che assegna al collegio dei docenti la deliberazione delle attività didattiche, una competenza prima negata dalla bozza di circolare e solo, successivamente attuata attraverso le prerogative organizzative dirigenziali.
L’altro aspetto di natura contrattuale è quello che riguarda i diritti ed gli obblighi dei docenti che sono chiamati dal 1° settembre all’inizio delle lezioni a programmare le attività per l’intero anno scolastico in nome dell’autogoverno (autodichia) della scuola, attraverso le delibere dei propri  Organi Collegiali.
Come è intuibile nessuna circolare può modificare ne leggi ne contratti, una circostanza rivendicata con forza dalle organizzazioni sindacali.
Mentre per i rapporti tra collegio e dirigenza si è trovata la formulazione giusta, sull’aspetto contrattuale il MI, cosciente di una forzatura contrattuale, ha lasciato la norma così come era stata concepita: far rientrare dal 1°settembre anche le attività di insegnamento che partono, invece dall’inizio  delle lezioni diversificate per regioni che ne definiscono il calendario..
Del resto, non si possono negare le attività di programmazione che sono propedeutiche alle lezioni e quest’anno si presentano ancora più complesse per la convivenza con il coronavirus che impegnerà i collegi in una importante programmazione didattica, a partire dalla costituzione di gruppi compatibili con il distanziamento.

Nota della segreteria nazionale PIA e PAI 27082020

COM La favola di Pia e Pai 27082020

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STASERA INCONTRO SUI BANCHI: UIL PRESENTE CON RESPONSABILE DIRIGENTI MA SENZA SEGRETARIO GENERALE.

Turi: c’è protocollo di intesa. Va attuato.

Se davvero vogliamo il bene della scuola, ognuno faccia il proprio mestiere e riconosca quello degli altri. Bisogna passare dalla politica dei banchi a quella delle persone. Continuiamo a chiedere un provvedimento organico per la riapertura della scuola. In questo modo si aiutano tutti, anche una politica che sembra imbambolata dagli eventi. Certamente drammatici ma da affrontare con piglio diverso.
Più si avvicina il giorno per aprire le scuole più aumentano le fibrillazioni e, forse politicamente, anche i sensi di colpa per non aver agito secondo un progetto organico – questa la riflessione del segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi.
Le famiglie, giustamente, vogliono sapere. Vogliono avere certezze. Tutti vorrebbero aiutare a decidere a dare soluzioni. E’ sintomo di un vuoto che si deve colmare ed in fretta – aggiunge Turi. 
E in questo effetto domino la comunicazione democratica prende il sopravvento sul senso della realtà.
I soggetti più esposti ora sono i dirigenti che hanno le chiavi dei cancelli delle scuole e devono decidere se aprirli in sicurezza. A loro vengono rivolte tutte le ‘attenzioni’ per gli aspetti gestionali e per dare un aiuto.
Si sta affrontando la questione in maniera avulsa dal contesto – mette in guardia Turi.
Punto centrale sono le scelte, principalmente del governo, che deve far leva attraverso gli investimenti necessari.

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NOSTRE SCELTE SONO SUL MERITO DELLE QUESTIONI, NON SU POLEMICHE PRETESTUOSE. Il rifiuto dell’amministrazione avrà ripercussioni negative su migliaia di persone. Mai così basso il livello delle relazioni sindacali.

La vicenda ha inizio nei giorni 4 e 5 marzo dopo che l’amministrazione ha convocato un tavolo di contrattazione sulla mobilita’.
Argomento: personale ATA con particolare riferimento agli ex LSU.

In quei giorni abbiamo scoperto, cosa anomala, che esistono due contratti della mobilità, uno per i docenti e uno per il personale ATA.
Noi della Uil siamo sempre stati convinti che il contratto è unico mentre l’amministrazione di fatto ha operato come se fossero distinti.
La UIL ha fortemente contestato questa modalità di convocazione rifiutandosi di discutere problematiche relative al solo personale ATA.
Come prevede il comma 4 dell’art. 1 del CCNI integrativo sulla mobilità, nonostante il contratto sia triennale, anche su richiesta di un solo soggetto firmatario può essere riaperto.
La UIL chiedeva semplicemente questo: l’applicazione del contratto, la riapertura su tutta la materia della mobilità, docenti e ATA.
A seguito della chiusura totale dell’amministrazione rispetto a richieste legittime la UIL Scuola, a prescindere dai contenuti, non ha sottoscritto l’accordo.
Il problema non era tecnico ma politico. Così si è alterato il contratto sottoscritto anche dall’amministrazione.
Per noi la riapertura del confronto sarebbe stata utile per risolvere tre problemi importanti:
– il blocco quinquennale alla mobilità dei docenti vincitori di concorso riservato (ammissione all’ultimo anno del FIT) del 2018 le cui graduatorie sono state pubblicate dopo il 31 dicembre 2019;


problematiche relative all’assegnazione della sede e alla mobilità degli ex LSU assunti a tempo indeterminato come collaboratori scolastici;
l’utilizzo flessibile dei posti resisi disponibili per i pensionamenti di “quota 100” e non messi a disposizione della precedente mobilità, al fine di evitare disparità di trattamento tra che legittimamente ha diritto all’assunzione in ruolo e chi poteva aspirare a quei posti già nella mobilità dello scorso anno.
Non essendoci state risposte la UIL ha denunciato in modo puntuale le illegittimità di tali scelte che, a nostro avviso, presentano profili di incostituzionalità, denunciando l’amministrazione per attività antisindacale.

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UIL: SCELTA STRATEGICA È PASSARE DALLA POLITICA DEI BANCHI A QUELLA DEGLI ORGANICI

LE PERSONE SONO IL CUORE DELLA SCUOLA. E’ SU DI LORO CHE VA FATTO UN INVESTIMENTO STRUTTURALE. UN MILIARDO DI EURO, IN DUE ANNI, PER UN ORGANICO CHE SI PROSPETTA SOLO DI EMERGENZA. CIFRE CHE DOVREBBERO SERVIREBBERO, INVECE, PER RIDURRE GLI ALUNNI PER CLASSE

Incontro al vertice del 29.7.2020, al ministero tra direzione del M.I.  e sindacati. Orgomento: l’ordinanza che dovrà definire i criteri di riparto degli organici e i criteri di ripartizione delle risorse tra le diverse Direzioni regionali. Risorse e persone: temi centrali per la ripresa a settembre. C’è quasi un miliardo di euro (esattamente 977,600 milioni di euro) un terzo disponibile per il prossimo anno (377,600 euro) e i restanti due terzi per il 2021 ( 600 mila euro). Nessuna decisione è ancora presa.  Certo – sottolinea la Uil Scuola – ci vorrebbe una visione ampia, bisognerebbe utilizzare queste somme per definire la scuola dei prossimi anni. Sulla distribuzione delle risorse, i sindacati hanno chiesto una regia e un controllo nazionale. L’orientamento sembra quello di assegnare subito il 50% delle risorse a tutti, sulla base del numero degli alunni e, successivamente, il restante 50% sulla base delle richieste motivate degli Uffici scolastici regionali.
Si andrebbe a garantire solo un organico di emergenza, legato alla condizione pandemica. Nessun cambio di passo rispetto agli anni precedenti – sottolinea in modo critico la Uil Scuola.  Si dice di voler usare le risorse del Recovery Found per investire e poi si fa il contrario: organico ballerino e banchi. Stessa politica, stessa storia.

Siamo nel momento in cui – se si vuole veramente rientrare in classe a settembre – bisogna passare dalla politica dei banchi alla politica degli organici.

I banchi serviranno per mettere più alunni in classe, un organico più consistente, docente e Ata, consentirà, al contrario, di dividere gli alunni, tutti con l’insegnamento in presenza.Il ministro tutti i giorni comunica al mondo che deve eliminare le “classi pollaio”. Noi su questo siamo al suo fianco. CHE LO FACCIA. Oggi ha l’opportunità per far sì che le sue non siano solo promesse televisive. Incidere sull’organico significa rimodulare il numero di alunni per classe – osserva la Uil Scuola.
Per questo bisogna che inizi subito, almeno, dalle classi iniziali di ogni ciclo. Vanno cambiati i parametri.

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RIENTRO IN PRESENZA E SICUREZZA: dove sono i risultati del lavoro della Task Force ministeriale?
Turi: serve anno costituente per la scuola 
Strumenti e suppellettili sono misure congiunturali utili, ma serve visione lunga e progetto strutturale.


Che fine ha fatto il lavoro della Commissione Bianchi?  Il testo con le indicazioni per la riapertura delle scuole va reso pubblico – così il segretario generale della Uil Scuola Pino Turi, questa mattina nel corso di una diretta su FB organizzata dalla Uil Scuola Reggio Emilia.
Ci sono 18 tecnici che hanno lavorato, gratuitamente, per settimane, su incarico del ministro mettendo a punto un piano, pronto dal 27 maggio e ridefinito il 12 luglio che è rimasto nei cassetti di Viale Trastevere. 
Perché non c’è traccia di quel lavoro?  Perché l’idea di un anno costituente della scuola dopo il Covid non è progetto da mettere al centro di un dibattito pubblico?
Il ministro Azzolina ci sta chiedendo continuamente di firmare il protocollo sulla sicurezza – ha detto Turi – senza un progetto è solo un elenco di adempimenti. Non ci sono idee solo strumenti, di distrazione.

La scuola va tolta dal terreno dello scontro politico – ha aggiunto Turi. La scuola è democrazia, educazione, è far sognare i giovani, è far crescere il Paese. Lo abbiamo scritto pure nel contratto: è comunità educante.
Non si può lasciare la scuola in mano alle lobby. La scuola è di tutti. L’ultima volta che si è pensato ad un progetto complessivo, alla scuola come modello per la crescita del Paese, è stato trent’anni fa, nel 1990, con Mattarella, ministro della pubblica istruzione.

 

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Turi: serve anno costituente per la scuola 
Strumenti e suppellettili sono misure congiunturali utili, ma serve visione lunga e progetto strutturale.”

CONCORSI E PRECARI AZZOLINA CERCA LO SCUDO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

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CONCORSI E PRECARI AZZOLINA CERCA LO SCUDO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Turi: sgarbo istituzionale per nascondere inconsistenza politica

Abbiamo visto che il ministro Azzolina ha bisogno di tirare in ballo il Presidente della Repubblica per nascondere le proprie carenze – osserva il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi.

Che sia un errore aver rinviato l’assunzione dei precari dal primo settembre lo capiscono ormai tutti.
Voler tirare nelle responsabilità anche Mattarella ci sembra veramente il colmo. Non solo uno sgarbo istituzionale, ma la mancanza di senso politico generale in un momento nel quale le istituzioni sono l’ancora di salvezza del Paese anche contro l’inconsistenza della politica scolastica del ministro.

SILERI: medico scolastico per la sicurezza a scuola. Turi (Uil Scuola): sì, presenza indispensabile.

 

Turi: sì, presenza indispensabile. Siamo gli unici a chiederlo da tempo.
Questa pandemia dovrebbe aver insegnato che il sistema precedente basato sulla finanziarizzazione dell’economia è sbagliato e servono, invece, politiche che guardino, al reale e al benessere di cittadini. La scuola è il luogo ideale per cambiare registro.
Che a scuola servano presidi sanitari comincia ad accorgersene anche la politica, magari quella più attenta e meno superficiale del Movimento 5Stelle.
Le famiglie vanno rassicurate circa la garanzia della salute dei propri figli; se ne gioverebbero tutti non ultimo il sistema sanitario nazionale che invece di ospedalizzare e curare le malattie può prevenirle. Non c’è un luogo più idoneo della scuola per farlo – così il segretario generale della Uil Scuola commenta le dichiarazioni di oggi del viceministro della salute, Pierpaolo Sileri, che ha indicato come prioritaria la presenza dei medici scolastici per il rientro a scuola nella Fase 3.
Certo servono soldi, ma se un paese non pensa alla salute dei suoi giovani, è veramente messo male.

Turi su Sileri – medico scoaltico a scuola 20072020

 

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REPORT TURI / Conferenza stampa sindacati scuola. Per dirla tutta ed in chiaro. Entrare nel merito delle questioni per risolvere in modo condiviso i problemi. Da soli non si va da nessuna parte, Ministra M.I. compresa.


Turi: la vera innovazione è aprire la scuola in presenza e in sicurezza.
Per la scuola dobbiamo fare quello che serve, non solo quello che vorremmo – così Pino Turi nel corso della conferenza stampa di questa mattina dei sindacati scuola.
Vanno superati venti anni di politiche restrittive – ha detto Turi  –  ci vuole un quantitative easing per la scuola. Dare alla scuola ciò che gli serve, come Draghi, costi quel che costi.
E’ questo il momento. Ci sono le risorse nel Mes e si possono mettere a punto gli strumenti.
Il nostro obiettivo è aprire la scuola a settembre in sicurezza ma abbiamo chiuso la scuola a giugno e la ritroviamo identica a settembre. Non è normale.
Mentre la casa brucia la ministra si preoccupa di chiamare l’arredatore. Ma bisogna innanzitutto chiamare i vigili del fuoco, siamo in emergenza. Mi sembra non ci sia questa consapevolezza.
Riportare la scuola in presenza è un problema del Governo, della maggioranza. Sanità e istruzione sono valori universali. Ci vogliono risorse, un provvedimento complessivo sulla scuola – ha detto ancora Turi – che disponga anche in deroga le misure necessarie ad una scuola in presenza.
Serve un tavolo nazionale di confronto che metta a punto le misure sul personale e definisca contestualmente il protocollo sulla sicurezza che le scuole stanno aspettando.
Sicurezza e organici sono le due facce della stessa medaglia. Non può esserci la prima se manca la seconda.

In allegato la conferenza stampa raccontata dalle agenzie di stampa:

 report agenzie

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GPS, graduatorie provinciali supplenze: quando semplificazione fa rima con confusione.

 

Oltre un milione di aspiranti si appresteranno, in piena estate, a produrre domanda di inserimento/aggiornamento.

Il Ministero ha pubblicato l’ordinanza ministeriale con la quale si appresta ad aggiornare le graduatorie di istituto. Si istituiscono le GPS, graduatorie provinciali supplenze, che dovrebbero semplificare le procedure di nomina dei supplenti a partire già dal prossimo settembre.

L’ordinanza prevede aggiornamento e nuovi inserimenti.
Un provvedimento che invece di semplificare il sistema di reclutamento dei docenti, genererà confusione e lederà i diritti già acquisiti del personale.

Con un colpo di spugna viene modificato il regolamento supplenze, si modificano le tabelle di valutazione intervenendo su criteri e punteggi. Punteggi già cristallizzati che invece verranno modificati a danno dei docenti che, in tanti casi, vedranno i propri punteggi modificati con un totale sconvolgimento delle posizioni in graduatoria. Oltre un milione di aspiranti che in piena estate si appresteranno a produrre domanda di inserimento/aggiornamento.

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CONFERENZA STAMPA >>> ore 10.30 — Il link alla piattaforma – La diretta su FB

E’ fissata alle 10.30 di oggi la videoconferenza stampa “LA SCUOLA SI FA A SCUOLA”, promossa da  FLC CGIL,  CISL Scuola,         UIL Scuola RUA,   SNALS Confsal  e  GILDA Unams  e moderata da Alex Corlazzoli, giornalista del Fatto Quotidiano.
 I cinque segretari generali faranno il punto sui temi di attualità della scuola, illustreranno le proposte messe a punto a riguardo e risponderanno alle domande dei giornalisti.
Qui il link per partecipare alla videoconferenza: meet.google.com/bzt-shhw-rax 
La videoconferenza sarò trasmessa in diretta sulla pagina Facebook di Uil Scuola e potrà essere condivisa sui profili istituzionali e personali.

 

URGENTI LE MISURE PER IL PERSONALE .
Turi: ministro guardi a persone più che a arredi.

Turi: ministro guardi a persone più che a arredi. Urgente provvedimento legislativo.
Non saranno i banchi di nuova generazione, né l’adeguamento edilizio, che pure sono indispensabili 
sarà la presenza di personale stabile a fare la differenza per la ripartenza. Serve provvedimento legislativo.
Faremo, investiremo, stabilizzeremo: sono verbi del mantra del ministero.
Uno storytelling teso a rassicurare che la scuola incomincerà, in presenza, a settembre – così Pino Turi, segretario generale della Uil Scuola sulle dichiarazioni del ministro in giro per le regioni italiane, oggi in Calabria.
Rassicurazioni che aiutano il buon umore e alimentano la speranza – osserva Turi – tuttavia i nodi verranno al pettine e ci accorgeremo, magari troppo tardi, che si poteva e si doveva intervenire diversamente.
E’ ora del tutto evidente che, aver fatto saltare l’accordo sindacale sui precari, rappresenta un errore che avrà ripercussioni negative sull’avvio dell’anno scolastico martoriato dal precariato e dalla pandemia.
Non saranno i banchi di nuova generazione, né l’adeguamento edilizio che pure sono indispensabili – fa notare Turi – ma sarà la presenza di personale stabile a fare la differenza. Servono misure urgenti.Siamo ancora in tempo per rimediare con un provvedimento legislativo che – osserva il segretario generale Uil scuola – oltre ad adeguare le norme sugli organici, riveda almeno i parametri di composizione delle classi prime, il superamento del turn- over per consentire di coprire tutti i posti disponibili e vacanti del personale ATA, lo stanziamento delle somme necessarie per l’adeguamento edilizio, il superamento delle reggenze sia per i Dirigenti che per i DSGA.

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Turi: ministro guardi a persone più che a arredi.”

La scuola va alle olimpiadi: pronta le staffetta tra precari
UIL / Sarà record per il prossimo anno: supplente un insegnante su quattro. E cambio in corso d’anno.  


Pronti al cambio per settembre, e poi di nuovo ad ottobre e febbraio: la scuola si dovrà preparare alla più tragica staffetta tra insegnanti che si ricordi dal 2007. Duecentomila insegnanti, uno su quattro, saranno precari.
Un quadro desolante – sottolinea Pino Turi, anticipando i temi della riunione di oggi pomeriggio sulle supplenze, fissata per le 17.30 al ministero sul “conferimento delle nuove supplenze” che, in epoca post covid, saranno disciplinate, anche in deroga, con ordinanza del ministero.
Due le procedure: una di istituzione delle graduatorie provinciali, l’altra di conferimento delle supplenze.
Quello che in realtà sta accadendo invece – preannuncia il segretario generale della Uil Scuola  – è la riscrittura del regolamento generale sulle supplenze intervenendo sui punteggi e sui criteri. Non ci saranno più le graduatorie come le conosciamo da anni, non più le priorità definite.
Si riscrive il regolamento delle supplenze e lo fa un ministro che non ha un direttore generale del personale, che decide da sola e se lo scrive nel chiuso delle stanze di Viale Trastevere in barba ad ogni confronto politico e sindacale.
Il risultato sarà che alla riapertura della scuola a settembre, saranno nominati i supplenti con le vecchie graduatorie, poi in corso

attachments: COM SUPPLENTI – 30062020

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